SERVIZIO FITOSANITARIO REGIONALE Xylosandrus compactus Adulto di Xylosandrus compactus (foto www.forestryimages.org) Descrizione Xylosandrus compactus (Eichhoff) è un insetto di piccole dimensioni, la femmina adulta presenta corpo tozzo, di colore bruno scuro o nero lucido con lunghezza compresa tra 1.4 e 1.9 mm e larghezza da 0.7 a 0.8 mm. Le elitre presentano distinte file di setole. Il maschio è molto raro e più piccolo della femmina con lunghezza compresa tra 0.8 e 1.1 mm e larghezza tra 0.4 e 0.5 mm, di colore bruno rossastro. Le uova sono molto piccole, ovoidali e bianche con dimensioni di circa 0.3 X 0.5 mm: le larve mature sono apode di color bianco crema con capo marrone, lunghe circa 2mm. La pupa ha lunghezza simile all’adulto e corpo bianco crema. Diffusione L’insetto è originario delle aree tropicali e sub-tropicali del sud-est asiatico (India, Sri Lanka, Indocina, Arcipelago indonesiano, Micronesia, Filippine e Giappone), ad oggi è diffuso anche in molti stati dell’Africa e Isole dell’Oceano Indiano. Dalla prima metà del XX secolo è stato introdotto anche in alcuni stati 1 degli USA. In Europa è stato rinvenuto in Italia nelle provincie di Napoli e Lucca. Dal dicembre 2013 è stato ritrovato nel Lazio, nel comune di Roma. Piante ospiti X. compactus può attaccare molte specie vegetali, ad oggi sono conosciute più di 220 piante ospiti, appartenenti a 62 famiglie. Nelle regioni tropicali di origine è legato a piante quali caffè, tea, mango, avocado, cacao e lychee. Nei molti Paesi in cui è stato introdotto possono essere attaccate molte altre specie appartenenti ai generi Acacia, Acer, Azalea, Celtis, Cornus, Eucalyptus, Ficus, Hibiscus, Khaya, Liquidambar, Magnolia, Malus, Ostrya, Platanus, Swietenia e Vitis. In Cina è stato inoltre segnalato su giovani piante del genere Castanea. In Italia X. compactus è stato segnalato in Campania su Laurus nobilis, Quercus ilex e Viburnum, e in Toscana, ancora su L. nobilis. Oltre all’alloro, l’essenza di gran lunga più appetita, l’insetto può attaccare e svilupparsi su Prunus laurocerasus, Pittosporum spp., Euonymus spp., Arbutus unedo, Corylus avellana, Quercus robur, Acer spp., Alnus spp., Fagus spp., Ulmus spp., Citrus aurantifolia, Liquidambar styraciflua, Liriodendron tulipifera, Magnolia spp, Cornus sanguinea, Punica granatum, Azalea spp., Rhododendron spp., Camelia spp., Gardenia spp., Citrus limonum e Olea europea. Nel Lazio, nella città di Roma, è stato rinvenuto su Cupressus sempervirens e L. nobilis. Anche se il numero di potenziali piante ospiti risulta essere molto elevato, solo poche di queste hanno caratteristiche fisiche e chimiche adatte a permettere lo sviluppo di ingenti popolazioni di X. compactus. Biologia L’infestazione su una pianta ospite viene avviata dai soli esemplari femminili, ognuno penetra in un rametto di 1-2 anni di età, con diametro compreso tra 2.5 e 12 mm attraverso un piccolo foro di entrata del diametro di 0.7-0.8 mm. La femmina procede all’interno del rametto finché non giunge al midollo centrale, in cui scava la vera e propria galleria materna che allarga in una camera idonea allo sviluppo larvale. In questa camera la femmina rilascia le spore dei funghi traspostati sul suo corpo in una struttura apposita detta micangio. Il micelio fungino servirà da alimento per le larve e per la successiva maturazione sessuale dei nuovi adulti. Una volta che il fungo si è sviluppato nella camera, la femmina depone le uova. Le femmine non fecondate possono deporre uova da cui nasceranno solo individui maschi tramite partenogenesi arrenotoca facoltativa. L’intero ciclo, da uovo ad adulto, si protrae per circa 28 giorni ad una temperatura di circa 25° C. Gli adulti svernano all’interno dei getti attaccati da dove fuoriescono intorno alla metà di maggio alla ricerca di un nuovo ospite da 2 colonizzare. In questa fase non si disperdono ma tendono a rimanere sulla stessa pianta o su quelle limitrofe. Sintomi e danni L’attacco di Xylosandrus compactus causa il disseccamento di giovani rametti con ripercussioni sull’ intera pianta nel caso di attacchi diffusi su gran parte della chioma, causando importanti danni estetici su piante ornamentali ed economici per la produzione vivaistica. Il disseccamento di un rametto compare in 7-10 giorni a partire da un imbrunimento dei tessuti adiacenti alla galleria di entrata. Il danno è causato dall’azione meccanica di scavo delle gallerie all’interno dei rametti a cui si aggiunge la presunta patogenicità dei funghi simbionti, in particolare Fusarium solani. Il fungo, veicolato anche da altri insetti xilofagi, può risultare responsabile di deperimento su Quercus spp e altre piante arboree e non. Inoltre altri parassiti fungini patogeni e batteri possono penetrare nei tessuti legnosi attraverso i fori di entrata, comportando stress fisiologici con conseguente declino che può divenire irreversibile con la morte della pianta. Mezzi di contenimento X. compactus trascorre gran parte del suo ciclo biologico protetto all’interno delle gallerie materne nei tessuti legnosi, rendendo così difficoltoso l’impiego di insetticidi chimici, ipotizzabile nel solo periodo di sfarfallamento e di migrazione su nuove piante ospiti. Al fine di contenere l’espansione della popolazione di X. compactus è importante ricorrere al taglio e alla distruzione dei rametti colpiti. Inoltre è plausibile che l’attacco avvenga in concomitanza di particolari condizioni climatiche o edafiche che inducono un latente stato di deperimento alle piante: assumono quindi notevole rilevanza cure culturali per il mantenimento del vigore e della salute delle piante. 3 Rametti disseccati di Cupressus sempervirens Rametti disseccati di Laurus nobilis in seguito a attacco di X. compactus 4 Foro di entrata in rametto di C. sempervirens Foro di entrata in rametto di L. nobilis 5 Adulti di Xilosandrus compactus all’interno della galleria scavata nel midollo del rametto (foto www.srs.fs.usda.gov) Bibliografia consultata - Pennacchio F., Santini L., Francardi V. 2012 – Bioecological notes on Xilosandrus compactus (Eichhoff) (Coleoptera Curculionidae Scolytinae), a species recently recorded into Italy. Redia, XCV 67:77 - Fitolab 2011 – Xylosandrus compactus URL: www.agricoltura.regione.campania.it/difesa/xylosandrus_2011.html - ISSG database - Ecology of Xylosandrus compactus. URL: http://www.issg.org/database/species/ecology.asp?si=175&fr=1&sts=&lang=EN - University of Florida - Xylosandrus compactus URL: http://www.entnemdept.ufl.edu/creatures/trees/black_twig_borer.htm 6