Dot. agronomo Luca Gatto
Convegno melograno e noce pecan
25/04/17 Campoverde
Insetti dannosi
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Afidi
Rodilegno giallo
Malattie fungine
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Disseccamento del melograno
Marciume della corona
Fisiopatie
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Cracking del frutto
Scottatura del frutto
Specie rilevate
Aphis gossypii
Presenza del parassita in primavera, su
germogli e giovani rami, con conseguenti
accartocciamenti fogliari
In piena estate la colonia formata
si sposta sulle melagrane
Aphis punicae
Effetti sulle melagrane
alla raccolta
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Piretrine
(si consiglia l’utilizzo prima del sintomo di
accartocciamento fogliare)
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Lancio di predatori
Chrysoperla carnea
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Lancio di parassitoidi
Aphidius colemani
Adulto
fase vulnerabile
del parassita!
Da Maggio ad Agosto
L’ovodeposizione dura 8-10
giorni durante i quali ogni
femmina depone 2.700 uova, in
gruppi costituiti da centinaia di
unità
Le larve nascono dopo
10-15 gg,
penetrano nella nervatura
principale delle foglie e
minano la parte distale dei
germogli provocando
l’avvizzimento dello
stesso
Il ciclo si
compie
in
1 o 2 anni
Successivamente si sposta
sui rami e nel tronco
causando deperimenti e
indebolimento strutturale,
passa l’inverno in vari
stadi
Le larve normalmente si incrisalidano in
aprile per un periodo di 30-40 gg per poi
avere il primo sfarfallamento verso
maggio.
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Trappole per il
monitoraggio dell’adulto
Piretrine
Trappole per la cattura massale
Trappole per la confusione
sessuale
Rimozione manuale della larva,
aiutandosi con fil di ferro,
durante la potatura invernale
Agenti eziologici:
- Phytophthora spp.
- Agenti di tracheomicosi
- Agenti di marciumi radicali
Inizialmente i sintomi possono interessare alcuni rami o branche per poi
coinvolgere rapidamente tutta la pianta. La malattia si manifesta come un
limitato o totale arresto della crescita, disformità al germogliamento, la chioma
mostra deperimento e ingiallimento.
Inoltre vi è la presenza
di marciumi nella
rizosfera e solitamente
lesioni di colore
bruno-rossastro,
localizzate nella zona
di intersezione
tra il fusto e l’apparato
radicale
(marciume del colletto,
Phytophthora spp.).
I fasci vascolari
possono
presentare
anomali
inscurimenti
( tracheomicosi).
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Idonea progettazione dell’impianto per
evitare asfissie radicali, modulata (h)
secondo la tessitura del suolo;
Utilizzare un sostegno per le giovani piante
fin dal primo anno;
Corretta nutrizione per stimolare la
radicazione (N, P, Zn e Fe);
Utilizzo di Trichoderma spp. e micorrize;
Evitare eccessi di irrigazione
Modello di impianto israeliano
h
Colmo
(Fila) Passo
D
Interfila
h suolo sabbioso < h suolo argilloso
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Sintomi esterni
Agenti eziologici:
- Botrytis spp.
- Penicillum spp.
- Pilidiella granati
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Sintomi interni
Importanza
dell’andamento
climatico della stagione,
sopratutto in fioritura
e pre-raccolta
Infezioni latenti,
iniziate in campo
ad opera di
patogeni saprofiti
presenti nella corona
Es. Botrytis spp
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Lesioni o microlesioni,
su epicarpo dei frutti,
causate da sbalzi idrici
in pre-raccolta
Es. Penicillium spp.
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Corretta gestione irrigua nella fase di preraccolta con l’obiettivo di evitare sbalzi idrici
causati dalle prime intense precipitazioni di fine
estate (si consiglia l’utilizzo di tensiometri);
Potatura verde (in tarda estate) per ridurre
l’umidità relativa nella chioma;
Nutrizione idonea
(no eccessi di N, no carenze di Ca e attenzione
ai rapporti di antagonismo tra elementi nel
suolo);
Evitare ferite alla raccolta e durante la
manipolazione dei frutti;
Possibilità di utilizzare concimi con presenza di
Bacillus Amyloliquefaciens
(batterio antagonista di Botriti)
Cracking del frutto
Attenzione alla gestione dell’acqua
irrigua in pre-raccolta
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