Le vaccinazioni obbligatorie e non : un problema sempre attuale Tiziana Quirino I vaccini sono preparazioni farmaceutiche in grado di indurre un’immunità protettiva con formazione di cellule B di memoria. Vaccinazione La vaccinazione è una misura di profilassi che ha lo scopo di dare un’immunità attiva specifica nei confronti di una determinata malattia infettiva, sovrapponibile a quella data dalla malattia stessa Per alcune vaccinazioni, la protezione immunitaria indotta dura tutta la vita. In altri casi, per ottenere una immunità protratta, sono necessari periodici richiami Cenni storici: la «variolazione» “Sanct’eya Grantham” (India, Nepal) Ayurveda (“veda” = scienza; ayus = “vita”) India 1000 A.D. Wang Dan - Cina (957-1017 A.D.) VACCINAZIONI Cenni storici Correla le infezioni alla presenza di germi portatori di malattia che si trasmettono per via respiratoria o con altre forme di contatto Gerolamo Fracastoro (1478-1553) Medico della pestilenza - 1600 A.D. circa Noto come il padre della microbiologia. Fu il primo ad osservare i batteri e migliorò la qualità dei microscopi Antonie Philips van Leeuwenhoek 1632-1723 La “vaiolazione” in occidente Durante un’epidemia di vaiolo, notò che alcune guaritrici greche insufflavano le croste di vaiolo nel naso di persone sane che poi non contraevano la malattia Almroth Edward Wright (1861-1947) Microbiologo inglese che contribuì alla scoperta di vaccini autogeni e alla creazione del vaccino anti-tifico Lady Mary Wortley Montagu (1689-1862) Cenni storici: Edward Jenner (1776) Edward Jenner notò che: • i mungitori si ammalavano raramente di vaiolo ma contraevano il vaiolo bovino (meno grave) • chi contraeva il vaiolo bovino non si ammalava mai di vaiolo classico. VACCINAZIONI Cenni storici Louis Pasteur (1822 - 1895) Primi studi di Pasteur nel 1881 Vaccino anti-antrace per uso umano, approvato dalla FDA nel 1970 Antrace – Rabbia – Tossina difterica Pierre Paul Emile Roux (1853 - 1933) Identifica nella tossina difterica il fattore di virulenza del Corynebacterium difhtheriae Alcune considerazioni L’impiego dei vaccini ha portato alla scomparsa del vaiolo dichiarato eradicato dall’OMS nel 1980 e della poliomielite dichiarata dall’OMS eliminata nella regione europea dal 2002 Nel 2010 segnalazione di 500 casi confermati di polio da virus selvaggio tipo 1 in Kazakhstan, Russia, Tajikistan e Turkmenistan In Italia dopo campagne vaccinali di massa è pressochè eliminata la difterite e sono ridotte ad un’incidenza molto bassa tetano, epatite B, infezioni da Haemophilus influenzae di tipo B Qual è il razionale dell’intervento vaccinale? Il caso della poliomielite: vaccino di Salk (poliovirus inattivato) vs vaccino di Sabin (poliovirus attenuati) In Italia attualmente si utilizza il vaccino inattivato di tipo Salk. Il vaccino orale attenuato tipo Sabin è stato utilizzato fino a quando era importante ridurre la circolazione dei virus selvaggi. Costituzione dei vaccini In base alla loro costituzione si distinguono in: Vaccini costituiti dall’agente infettivo “intero” Vivi attenuati Virali: vaccino orale di Sabin, MPR; Batterici: BCG, antitifico orale Uccisi (rispettando l’integrità antigenica): antirabbico, antipolio di Salk,antinfluenzale, antipertosse Vaccini costituiti da componenti o da prodotti dell’agente infettante - costituenti di prodotti naturali - sostanze ottenute sinteticamente Frazioni di microrganismi costituiti da virus frammentati (SPLIT), così allestiti per ovviare a reazioni indesiderate Antigeni purificati i vaccini antinfluenzali a subunità come emoagglutinine e neuroaminidasi Vaccini antimeningococco e antipneumococco, anti Hib Anatossine esotossine trattate ma che mantengono potere antigene: bacillo difterico e tetanico Antidiotipo determinanti idiotipici degli anticorpi che stimolano la produzione di Ab mimando l’antigene originale Manipolazioni genetiche HbsAg Tipi di vaccini Batterici Virali • Viventi attenuati: BCG, antitifo orale • Uccisi: antipertosse, colera • Anatossine: antidifetrico, antitetanico • Antigeni di superficie: Hib*, antipneumo e meningococco • Viventi attenuati: antipolio orale, antirosolia, antimorbillo, antiparotite, antiamarillico • Inattivati completi: antinfluenzale, antipolio iniettabile, antirabbico • Antigeni di superficie: anti HBV * Hib: antiHaemophilus influenzae di tipo B Vie di somministrazione La via di somministrazione dei vaccini è di solito quella intramuscolare o sottocutanea La via intramuscolare si preferisce per la vaccinazione contro difterite-tetanopertosse, epatite B, influenza, infezione da pneumococco e meningococco La via sottocutanea si preferisce per le vaccinazioni contro il morbillo, la rosolia e la parotite Italia: tappe di costruzione del Calendario Vaccinale DIFTERITE 1939 Vaccinazione entro il 2°anno di vita POLIOMELITE 1966 Vaccinazione a partire da 3 mesi Ceppi 1,3,2 distanziati di almeno 1 mese; vaccino trivalente 1 dose dopo 6 mesi dall’ultimo monovalente DIFTERITETETANO 1968 Due dosi intervallate di 6-8 settimane (vaccinazione primaria) + 1 dose (di rinforzo) prima di 6 mesi NB Spostata al primo anno di età per utilizzare le stesse sedute della polio POLIOMELITE 1972 Vaccinazione a partire dal 3°mese; tre dosi distanziate di almeno 1 mese Richiamo al 4°anno EPATITE B 1991 Coorte nuovi nati; coorte 12 anni 3 dosi intramusc. 3-5-11 mesi (monovalente orale) (trivalente bilanciato orale) (vaccino a DNA ricombinante) Calendario delle vaccinazioni offrerte attivamente e gratuitamente a tutta la popolazione (PNPV 2012-14) 3°mese si intende dal 61° giorno di vita 5-6 anni si intende dal 5° compleanno (5 anni e 1 giorno) ai 6 anni e 364 giorni(7° compleanno) 12° anno si intende da 11 anni e 1 giorno (11° compleanno) fino a 11 anni e 364 giorni (12° compleanno) 11-18 anni si intende da 11 anni e un giorno (11° compleanno) fino ai 17 anni e 364 giorni (18° compleanno) Precauzioni e controindicazioni Possono essere temporanee e permanenti L’OMS ha individuato le seguenti controindicazioni alle vaccinazioni: Malattie acute febbrili Disordini immunitari CONTROINDICAZIONI FALSE affezioni minori come le infezioni delle prime vie respiratorie con temperatura inferiore a 38.5 C allergie tranne anafilassi o reazioni sistemiche da precedenti vaccini dermatite atopica e altre manifestazioni eczematose o infezioni cutanee localizzate terapia con antibiotici sia orali che iniettivi o cortisonici per uso locale diabete insulino-dipendente malattie croniche del cuore, polmone, fegato e reni convulsioni febbrili e non sia a livello familiare che personale malattie neurologiche non evolutive prematurità e immaturità malnutrizione allattamento al seno MALATTIE ACUTE FEBBRILI Rimandare la vaccinazione almeno di due settimane in caso di malattie acute in atto Nel caso di infezioni non febbrili e lievi delle vie aeree superiori (rinite, faringite) non esistono, in genere, controindicazioni, ed il bambino può essere ugualmente sottoposto alla vaccinazione MALATTIE NEUROPSICHIATRICHE I bambini con malattie neurologiche e psichiatriche possono essere sottoposti vaccinazione Non rappresenta controindicazione una anamnesi familiare positiva per convulsioni o ritardo mentale IMMUNODEFICIT PRIMITIVI Tutti i vaccini costituiti da virus vivi attenuati (vaccino antipolio orale, vaccino contro il morbillo, la rosolia, la parotite) sono controindicati se il bambino è affetto da malattie congenite delle difese immunitarie IMMUNODEFICIT SECONDARI Terapia immunosoppressiva Tutti i vaccini costituiti da virus vivi attenuati (vaccino antipolio orale, vaccino contro il morbillo, la rosolia, la parotite) sono controindicati in caso di leucemie e linfomi (almeno durante il trattamento chemioterapico e radioterapico). Il vaccino contro la varicella, per l’elevato grado di morbosità dell’infezione nelle malattie onco-ematologiche può essere usato con molta cautela e dietro consiglio dello specialista Terapie cortisoniche La terapia con cortisonici topici (dermatologici o inalatori) anche se di lunga durata non controindica le vaccinazioni La terapia con cortisone per via sistemica controindica la somministrazione di vaccini vivi in relazione alla dose di steroidi E’ bene attendere qualche giorno prima di somministrare i vaccini GRAVIDANZA In gravidanza non devono essere somministrati i vaccini costituiti da virus vivi attenuati (vaccino antipolio orale, vaccino contro il morbillo, la rosolia, la parotite) poiché i microrganismi che si replicano nell’organismo materno possono attraversare la placenta e raggiungere il feto ALLERGIE Unica controindicazione è una storia di anafilassi o di reazioni sistemiche importanti a precedenti dosi di vaccino Soggetti atopici e vaccinazioni La sensibilizzazione acquisita ad apteni, farmaci, additivi etc. è riferita solo a quella/e sostanza/e Pregresse reazioni a farmaci nei parenti sono insignificanti Lo stato di “atopico” non controindica alcuna vaccinazione Si posticipa la vaccinazione di un allergico quando: E’ in crisi asmatica o con D.A. diffusa in atto E’ in trattamento con glucocorticoidi sistemici Riferisce un episodio infettivo, o reazione anafilattica*, recente (pochi giorni) * In caso di riferita anafilassi richiedere valutazione specialistica IMMUNIZZAZIONE PASSIVA Somministrazione diretta di anticorpi circolanti pronti a giocare immediatamente un ruolo anti infettivo nel ricevente Immunoglobuline iperimmuni • Morbillo • Parotite • Epatite B • Tetano Rosolia Varicella-zoster Rabbia Alcuni casi particolari……. Vaccini e gravidanza • Vaccini sicuri: tetano, influenza, polio inattivato, epatite B • Prescritti solo raramanete: antipertosse, antidifterica, antirabbica, BCG, antimeningococco, antitifo • Sconsigliabili: polio orale, rosolia, morbillo Vaccinazione antipneumococcica: categorie a rischio Esistono delle condizioni a maggior rischio di infezioni pneumococciche: età < 2 anni e > 65 (soprattutto se istituzionalizzati) Patologie croniche o associate a immunodepressione: cardiopatie croniche patologie respiratorie (BPCO e Enfisema) epatopatie, alcoolismo leucemie, linfomi, mieloma multiplo diabete mellito asplenia anatomica o funzionale anemia a cellule falciformi neoplasie diffuse trapianto d’organo o di midollo IRC e sindrome nefrosica immunosoppressione iatrogena HIV Vaccinazione antimeningococcica: Non è raccomadata una dose di richiamo dopo la vaccinazione in età evolutiva E’ raccomandata la vaccinazione in soggetti a rischio per infezione invasiva meningococcica perchè affetti da particolari patologie ( asplenia funzionale o anatomica; condizioni associate a immunodepressione, infezione da HIV, malattie epatiche croniche gravi ….) Vaccini: quali e quando • In generale si raccomanda di prendere in considerazione la vaccinazione di massa allorquando il tasso di attacco per la meningite supera i 10 casi per 100.000 residenti in meno di 3 mesi In Lombardia tasso di attacco pari a 0,3-0,6 casi/100.000 abitanti Alcune considerazioni……….. I sierogruppi A, B, C e Y sono i maggiori responsabili dei casi di malattia invasiva. In Italia: sierogruppi A (circa 2%), B (circa 69%), C (circa 24%) e Y (molto raro) sono i maggiori responsabili dei casi di malattia invasiva. I sierogruppi B e C sono responsabili della maggior parte dei casi in Europa e nelle Americhe, mentre A e C sono predominanti in Africa Il gruppo B ha causato il 68% dei casi in Europa dal 1993 al 1996 ed epidemie in paesi in via di sviluppo con incidenza di 5-50 casi per 100.000 persone Vaccini: quali e quando E’ importante sottolineare che, a dispetto della grande diffusione dei ceppi B di meningococco, non esistono in commercio vaccini contro questo sierogruppo I vaccini disponibili contengono antigeni contro: – Sierogruppo C coniugato ( 3 dosi se età < 12 mesi altrimenti una sola dose) – Sierogruppo A + C + Y + W135 (una sola dose; non efficace per i bambini con età < 2 anni) Varicella ... in Italia: Vaccini VARILRIX: virus vivo attenuato,ottenuto per diffusione virale in colture di cellule diploidi umane VARIVAX: ceppo vivo attenuato coltivato su cellule diploidi umane • la varicella è la manifestazione primaria in un soggetto suscettibile; l’herpes zoster è dovuto alla riattivazione del VVZ, latente nei gangli nervosi • l’herpes zoster può insorgere in soggetti vaccinati con VVZ con una frequenza minore che dopo la varicella • è possibile comunque che in un futuro lontano i casi di herpes zoster possano aumentare per la riduzione dei richiami esogeni asintomatici, legati alla diminuzione del numero dei casi di varicella, grazie alla vaccinazione Rotavirus ogni anno sono responsabili a livello mondiale di circa 1/3 degli episodi di diarrea acuta L’incidenza è simile nei paesi industrializzati ed in quelli in via di sviluppo1 Paesi industrializzati Paesi in via di sviluppo Parassiti ndd Rotavirus ndd Rotavirus Altri batteri Escherichia coli Bacteria Astrovirus 1Parashar Adenovirus Calicivirus Adenovirus Astrovirus Calicivirus et al, Emerg Infect Dis 1998;4(4):561–570 Figure:Kapikian AZ, Chanock RM. Rotaviruses. In: Fields Virology 3rd ed. Philadelphia, PA: Lippincott-Raven; 1996:1659 Epidemiologia • I Rotavirus sono i principali agenti etiologici della gastroenterite acuta (GE) nei bambini di tutto il mondo • Globalmente ogni anno causano > 135 milioni di casi di GE acuta infantile • Ogni anno determinano circa 600.000 decessi, soprattutto nei Paesi in via di sviluppo Distribuzione dei circa 600.000 decessi da rotavirus stimati ogni anno in bambini <5aa. di età 1 punto = 1000 decessi 1Parashar et al, Emerg Infect Dis 1998 4(4) 561–570; 2Linhares and Bresee, Pan Am J Public Health 2000 8(5) 305–331; 3Parashar et al, Emerg Infect Dis 2003 9(5) 565–572; Parashar UD et al, Emerg Infect Dis 2006; 12:304-6 A “DEMOCRATIC” VIRUS Cumulative % of Rotavirus positive infants 100 80 India Myanmar Mexico Japan Taiwan Spain USA 60 40 20 0 0 12 24 36 Age, months 48 60 Obiettivi della vaccinazione anti-rotavirus • Mimare la risposta immune conseguente all’infezione naturale per: • Proteggere contro le forme di malattia moderate/severe • Prevenire le ospedalizzazioni e le morti • Attenuare la severità e la durata di malattia • Ridurre i costi socio-economici RIX 4414 • Il vaccino anti-rotavirus con ceppo umano attenuato, RIX4414, si è dimostrato efficace verso i sierotipi G1 e non G1, sicuro e ben tollerato nei neonati • 2 dosi somministrate a partire dalla 6a settimana hanno il potenziale di prevenire le GE da RV e le ospedalizzazioni • Può essere co-somministrato con gli altri vaccini dell’infanzia: DTPa, HBV, Hib, IPV, Meningococco coniugato e Pneumococcco coniugato • E’ stato registrato in 97 Paesi PRV • Il vaccino vivo attenuato pentavalente umano-bovino riassortante si è dimostrato efficace, sicuro e ben tollerato nei neonati • 3 dosi somministrate a partire dalla 6a settimana hanno il potenziale di prevenire le GE da RV e le ospedalizzazioni • Può essere co-somministrato con gli altri vaccini dell’infanzia: DTPa, HBV, Hib, IPV, Pneumococco coniugato • Licenziato da FDA e d EMEA (registrato in 56 paesi) • Raccomandato dai CDC per l’immunizzazione di routine dei bambini negli USA I vaccini nell’infezione da HPV L’infezione da HPV • E’ la più comune delle infezioni a trasmissione sessuale • La storia naturale dell’infezione è fortemente condizionata dall’equilibrio che si instaura fra ospite e agente infettante • Il 50-80% dei soggetti sessualmente attivi si infetta nel corso della vita con un virus HPV e fino al 50% si infetta con un tipo oncogeno L’80% circa delle infezioni sono transitorie, asintomatiche e guariscono spontaneamente. • Il DNA dell’HPV è presente nel 99,7% dei carcinomi cervicali Baseman JG et al. J Clin Virol 2005; 32 Suppl 1; S1624; Brown DR et al. J Infect Dis 2005; 191: 182–92; Bosch FX et al. J Natl Cancer Inst Monogr 2003; 313; LSIL: lesione intraepiteliale di basso grado comprendente HPV/displasia lieve, CIN1 HSIL: lesione intraepiteliale di alto grado comprendente displasia moderata e grave,carcinoma in situ,CIN2, CIN3 Distribuzione percentuale dei carcinomi del collo dell’utero, per tipo di HPV in Europa HPV type prevalence in Cervical carcinomas* in Europe (% of all HPV+ cases treated) 16 16 1818 3333 3131 4545 3535 5858 5656 5252 7373 66 6868 1111 5151 3939 6666 5959 7070 8282 58,1 15,7 4,4 4,0 2,9 1,6 1,2 1,0 0,6 58.1% 73.8% 78.2% 82.2% 85.1% 86.7% 87.9% 88.9% 0,6 0,3 0,3 0,3 0,2 8 tipi di HPV sono responsabili del0,290% 0,2 delle neoplasie del collo dell’utero 0,1 0,0 0,0 0 20 40 60 80 * Casi di carcinoma della cervice attribuiti ai genotipi di HPV (%) 100 Smith JS, Lindsay L, Hoots B et al. Int J Cancer 2007;121:621-32 Composizione vaccini HPV particelle simil-virali (“Virus-like Particles”, o VLP) + Adiuvanti Vaccini preventivi contro l’HPV • – – – Gardasil (Merck) Quadrivalente (16/18/6/11) Via i.m. in 3 dosi (0, 2 e 6 mesi) Adiuvante: alluminio idrossifosfato solfato amorfo (AAHS) – Autorizzato per l’uso (FDA, EMEA), registrato in Italia • – – – – Cervarix (GlaxoSmithKline) Bivalente (tipi 16/18) Via i.m. in 3 dosi (0, 1 e 6 mesi) Adiuvante: AS04 (idrossido di alluminio e MPL®) Autorizzato per l’uso (EMEA), registrato in Italia GARDASIL: INFORMAZIONI CLINICHE 4.1. Indicazioni terapeutiche Prevenzione: 1. della displasia di alto grado del collo dell’utero (CIN 2/3) e del carcinoma del collo dell’utero HPV 6, 11, 16 e 18 correlati. 2. delle lesioni displastiche di alto grado della vulva (VIN 2/3) HPV 6, 11, 16 e 18 correlati. 3. delle lesioni genitali esterne (condilomi acuminati) HPV 6, 11, 16 e 18 correlati. L’indicazione è basata sulla dimostrazione di efficacia di Gardasil in donne adulte di età compresa tra 16 e 26 anni e sulla dimostrazione dell’immunogenicità di Gardasil in bambini ed adolescenti di età compresa tra 9 e 15 anni. Fonte: EMEA, RCP Gardasil, 2006 CERVARIX: INFORMAZIONI CLINICHE 4.1. Indicazioni terapeutiche Prevenzione: - della neoplasia intraepiteliale della cervice uterina di grado elevato (CIN di grado 2 e 3) e del cancro della cervice uterina legato causalmente al Papillomavirus umano (HPV) tipo 16 e 18. - L’indicazione è basata sulla dimostrazione di efficacia in donne di età tra i 15 e 25 anni in seguito alla vaccinazione con Cervarix e sulla immunogenicità del vaccino in bambine e donne di età tra i 10 e i 25 anni. Fonte: EMEA, RCP Cervarix, 2007 Percentuale di sieroconversione all’HPV 6, 11, 16, 18 al settimo mese dall’arruolamento Donne, 16-23 anni Ragazze, 10-15 anni Ragazzi, 10-15 anni HPV 6 HPV 11 HPV 16 HPV 18 100% 100% 100% 99,1% 100% 100% 100% 100% 100% 100% 100% 99,7% Fonte: Block et al, Pediatrics 2007 ALCUNE INFORMAZIONI DI RILIEVO • La presenza di infezione da HPV non modifica la frequenza di eventi avversi a vaccino • Né il pap-test, né il test per la ricerca del HPV DNA sono pre-requisiti per l’esecuzione della vaccinazione • Non vi sono dati circa l’impiego in soggetti con una risposta immunitaria ridotta • Il pap-test deve essere regolarmente eseguito Da: * Hildesheim et al, Lancet 2007 Conclusioni sulle evidenze disponibili ad oggi relative ai vaccini HPV Immunogenicità Elevata immunogenicità con tassi di siero-conversione >98% per tutti i tipi di HPV target Efficacia Elevata efficacia nel prevenire le lesioni CIN2+, nelle persone senza evidenza di pregressa infezione Sicurezza Buon profilo di sicurezza su oltre 10.000 soggetti vaccinati nell’ambito dei programmi di sviluppo clinico di ciascun vaccino I rischi da evitare False attese sugli effetti del vaccino Falsa sicurezza verso altre infezioni sessualmente trasmesse Minore adesione allo screening mediante Pap-test Gap conoscitivi bisognosi di ricerca post-marketing Efficacia a lungo termine Pressione selettiva Cross-protezione Efficacia nei maschi Indicazioni della vaccinazione anti HPV E lo screening? E i maschi? Solo a 12 anni? Solo le ragazze?