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Nella Terra e nello spazio
Conoscere gli animali
Gli Invertebrati: Poriferi
Spugna
Come è fatto
Come vive
Dove vive
Che cosa mangia
Come si riproduce
Curiosità
Le spugne sono animali molto semplici, privi di organi veri e
propri; sono molto colorate e con forme variabili che dipendono
dal luogo in cui si sviluppa l'animale, alcune incrostano le rocce,
altre che si innalzano come piccoli alberelli. Le spugne
contengono aghi calcarei o silicei (spicole) oppure sostanze
fibrose (spongina) che costituiscono praticamente il loro
scheletro. Porifero significa "portatore di pori". I pori sono di
due tipi, un tipo lascia entrare l'acqua all'interno, mentre un altro
tipo, più grosso, ha la funzione di espellere l'acqua. All'interno
delle spugne esiste un complesso sistema di canali che
convogliano l’acqua da cui la spugna trae il suo nutrimento.
Sono animali che vivono esclusivamente nell'acqua, dolce o
salata, fissati al fondo oppure ad altri organismi, come molluschi
o crostacei. Le condizioni dell’ambiente influenzano la loro vita
e anche il loro modo di riprodursi.
Vivono in prevalenza nel mare, dai tropici ai poli, fino a
notevoli profondità. Quelle d'acqua dolce abitano fiumi e laghi
di tutti i continenti, escluso l'Antartide, anche fino a 2 000 metri.
Filtrano l’acqua che passa nei canali che percorrono tutto il loro
corpo e si nutrono di piccoli organismi e particelle organiche
che si trovano disperse nell'acqua.
La riproduzione avviene solamente nel periodo primaveraautunno e avviene sia producendo uova e spermi, sia per
gemmazione. Le gemme si formano sull'organismo principale e
a volte si staccano generando nuovi organismi. Nella
riproduzione sessuale, gli spermi incontrano le uova all'interno
del corpo della spugna. Quando viene emesso lo sperma si
possono vedere dei "filamenti" che escono dalle spugne.
I poriferi sovente sono "abitati" da echinodermi, piccoli pesci,
vermi; sono pochi gli organismi che se ne nutrono.
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Nella Terra e nello spazio
Conoscere gli animali
Gli Invertebrati: Celenterati
Anemone di mare
Come è fatto
Dove vive
Che cosa mangia
Come si riproduce
Curiosità
L'anemone è come un sacchetto che sta attaccato al fondo marino
mediante un piede adesivo, il corpo a colonna termina con un
disco che si apre e si chiude, la bocca. Attorno alla bocca ci sono
i tentacoli disposti a corona e dotati di cellule urticanti. Un pelo
sensibile sporge dalle cellule urticanti verso l'esterno e appena
viene sfiorato da un corpo estraneo, fa scattare la cellula che
spinge fuori un filamento con le ghiandole velenifere da iniettare
nelle carni della preda. Il veleno agisce sul sistema nervoso
paralizzando le prede.
Il sistema digerente è molto semplice, il cibo dalla bocca va a
finire direttamente nello stomaco e ciò che non viene assimilato è
ributtato fuori sempre attraverso la bocca.
Il sistema nervoso è molto primitivo, non ha un cervello ma nervi
sensori diffusi nel corpo che si limitano a reagire agli stimoli.
Il corpo è di colore bruno-rosato con striature bianche o
verdastre.
È diffuso nei bassi fondali corallini o rocciosi dell’Oceano
Indiano e Pacifico. Si attacca a fondi rocciosi o comunque duri, a
volte può trasferirsi alla ricerca di una collocazione più
favorevole. Vive solo a temperature superiori ai 25 °C.
Gradisce alimenti di origine animale e anche prede vive, il cibo
deve giungere a contatto dei tentacoli.
La riproduzione può avvenire per scissione, cioè l’anemone di
divide in due parti in senso trasversale, oppure mediante il ciclo
riproduttivo tipico della specie (vedi medusa).
Tra i tentacoli dell’anemone stazionano spesso i pesci pagliaccio
perché si aiutano a vicenda: il pesce pagliaccio si nutre degli
avanzi dell’anemone, in cambio l’anemone lo difende dai suoi
nemici con il suo veleno.
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Medusa
Come è fatto
Come vive
Dove vive
Che cosa mangia
Come si riproduce
Curiosità
Il corpo della medusa è una specie di sacco, le sue pareti sono
costituite da cellule che hanno il compito di digerire gli alimenti.
Al centro c’è un’unica apertura, la bocca, circondata da tentacoli
che convogliano il cibo verso di essa; la bocca permette anche
l’uscita del cibo. Per alcuni periodi, il sacco è ancorato al suolo
marino con i tentacoli e la bocca rivolti verso l’alto (polipo); in
altri periodi, nuota nell’acqua tenendo bocca e tentacoli rivolti
verso il basso (medusa).
Questi animali, pur possedendo un modesto apparato muscolare,
nervoso e sensoriale, sono pericolosi per gli animali e per l’uomo.
La medusa rappresenta una fase della vita dei Celenterati: in
questa fase si lascia trasportare dalle correnti marine in cerca di
luoghi adatti a soddisfare le sue esigenze. Le meduse e i polipi
(non i polpi che sono dei molluschi!) sono due modi di essere
dello stesso tipo di animale. La struttura di base è un polipo, che
misura non più di 1-2 cm, vive a lungo e può generare altri polipi
e delle meduse. Le meduse non sono altro che dei polipi un po’
appiattiti e capovolti, completamente liberi di muoversi. La
medusa si differenzia dal polipo, non solo per il fatto di non essere
ancorata al suolo, ma anche per la consistenza gelatinosa del
corpo, costituito per la maggior parte di acqua. Il diametro della
medusa varia dai pochi centimetri sino a due metri..
Popolano tutti i mari e gli oceani a diverse profondità.
Le meduse sono dei predatori, si nutrono di crostacei, molluschi,
vermi e pesci di varia dimensione. Possiedono delle cellule che
producono liquidi urticanti ogni volta che l’animale viene sfiorato.
La riproduzione può essere sessuata o asessuata. Quella asessuata
può avvenire in due modi: nel primo modo dai polipi solitari, o
talvolta dalle meduse, si staccano dei piccoli polipi secondari o
delle piccole meduse, nel secondo modo il polipo si riproduce
dividendosi in senso trasversale e da ogni sezione si genera una
medusa. Nella riproduzione sessuata le cellule riproduttive
derivano da individui diversi.
Il polipo genera la medusa, ma da una medusa non può nascere un
polipo. I polipi vivono a lungo e continuano ad autogenerarsi
mentre la medusa esiste per un breve periodo del ciclo biologico.
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Nella Terra e nello spazio
Conoscere gli animali
Gli Invertebrati: Artropodi
Ape
Come è fatto
Il corpo dell'ape è diviso in tre parti: testa, torace e addome. Ha sei
zampe come tutti gli insetti. La testa dell'ape è triangolare e gli
occhi si trovano agli angoli superiori: questo le consente di avere
una visuale a 360°. Gli occhi sono composti da migliaia di faccette
che si chiamano ommatidi. L'occhio dell'ape è sensibile ai raggi
ultravioletti e insensibile al rosso che è percepito come nero. Sulla
parte superiore della testa si trovano anche tre occhi semplici, detti
ocelli, per la visione ravvicinata al buio e all'interno dell'alveare.
Sulla testa si trovano anche le antenne orientabili che sono di forma
cilindrica e vengono tenute ripiegate; servono come organi di senso.
La bocca è fornita di due mandibole per plasmare la cera e rompere
le antere dei fiori contenenti il polline. Per aspirare il nettare dai
fiori, l’ape utilizza una specie di proboscide, che si chiama ligula. Il
torace è ricoperto di peli ed è costituito da tre anelli saldati tra loro.
Su ciascun anello si articolano un paio di zampe. Quelle anteriori
sono più corte e vengono usate per ripulire le antenne dal polline, le
zampe medie sono più robuste e hanno uno sperone che viene
utilizzato per staccare il polline, le zampe posteriori hanno una
concavità detta cestella, che viene usata come una “cesta” durante la
raccolta del polline.
Le ali sono attaccate al secondo e terzo anello del torace e sono
costituite da due sottili lamine, sovrapposte e ravvicinate, quelle
posteriori sono più piccole delle anteriori.
All'interno del torace si trovano l'esofago e i sacchi aerei in
comunicazione da un lato con diversi organi (ali e zampe) e
dall'altro tramite le trachee con l'esterno. Inoltre ci sono i muscoli
necessari a far muovere le ali. L'addome è costituito da più segmenti
o anelli. Nella parte inferiore dell’addome ci sono delle ghiandole
da cui esce la cera che viene prodotta solo dalle operaie tra il
decimo e il diciottesimo giorno di vita. L'ultimo anello dell'addome
dell’ape è provvisto di pungiglione velenifero. Quando la punta del
pungiglione, rimane conficcata nel corpo della vittima, l'ape tenta di
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estrarlo, ma nello sforzo il suo addome si strappa, così in breve
tempo muore.
Come vive
Dove vive
Che cosa mangia
Come si riproduce
Curiosità
Le api possono essere operaie, fuchi o regine: queste ultime sono
riconoscibili dal corpo più grande. Le operaie costituiscono la
massa maggiore della famiglia, il loro numero varia a seconda della
stagione. Sono distinte in classi in base al lavoro che svolgono
(covatrici, nutrici che producono la pappa, ceraiole, pulitrici,
guardiane, bottinatrici, predatrici...). Le api operaie vivono solo
poche settimane durante l’estate perché il lavoro le affatica
moltissimo mentre in inverno vivono circa 4-5 mesi. Il fuco e la
regina servono solo per la riproduzione.
Le api vivono in un alveare, un insieme di favi di forma esagonale
fatti di cera. L’uomo, per raccogliere il miele, costruisce per le api
le arnie, specie di casette di legno dentro cui le api costruiscono i
favi su dei telai appositi.
L'ape operaia raccoglie il nettare dalla pianta e la trasporta
all'alveare. La goccia di nettare viene passata tramite la lingua da
un’ape all'altra, per 15-20 minuti e in questi passaggi gli enzimi
prodotti dall’ape modificano la composizione del nettare e lo
trasformano in miele.
Una parte del miele viene utilizzata come nutrimento e un’altra
parte viene immagazzinata nelle cellette di cera dei favi.
Le fasi di sviluppo del ciclo vitale di un'ape sono 4: uovo, larva,
pupa, insetto adulto. Le uova vengono deposte dall’ape regina. La
regina nasce dopo 15 giorni dalla deposizione dell'uovo. Dal quinto
al sesto giorno dalla nascita la regina compie il volo di
fecondazione. Dopo due giorni dalla fecondazione la regina inizia
la deposizione delle uova. La vita di una regina può durare fino a 5
anni e in casi eccezionali anche di più. La sua unica funzione è di
deporre le uova. Il fuco è il maschio dell'alveare, è privo di
pungiglione e non ha né i cestelli del polline, né le ghiandole della
cera e non produce pappa reale: la sua unica funzione è quella di
accoppiarsi con le nuove regine. Muore immediatamente dopo
l'accoppiamento, che ha sempre luogo in volo all'aria aperta.
L’ape regina è in grado di controllare il sesso della sua prole. Infatti
da un uovo fecondato si sviluppa una femmina - operaia o regina mentre da un uovo non fecondato ha origine il fuco.
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Cervo volante
Come è fatto
Il cervo volante è il più grande dei coleotteri che vivono sul
territorio italiano; si caratterizza per le mandibole fortemente
sviluppate nei maschi: sono a forma di corna ramificate di cervo
e consentono agli esemplari più grandi di raggiungere anche i
7,5 centimetri di lunghezza.
Dove vive
Questa specie vive nei boschi e ha bisogno di piante morte in
cui far crescere le larve.
Si nutre della linfa zuccherina che cola soprattutto dalle
roverelle, piante della famiglia delle querce.
Il periodo riproduttivo corrisponde ai primi mesi estivi. Le
femmine depongono le uova nelle cavità del legno marcio e le
larve si sviluppano in un periodo che va dai cinque agli otto
anni: ad un certo momento dello sviluppo si costruiscono una
cella ed iniziano a modificarsi.
Raggiunta la forma definitiva in autunno, si ritirano per tutto
l’inverno, fino a giugno, vivono poi per quattro settimane circa:
i maschi muoiono a luglio e le femmine ad agosto.
Le mandibole a forma di corna sono utilizzate esclusivamente
nel corso dei combattimenti per la conquista delle femmine.
Che cosa mangia
Come si riproduce
Curiosità
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Farfalla
Come è fatto
Dove vive
Che cosa mangia
Come si riproduce
Esistono circa 165 000 specie conosciute di farfalle.
Il corpo delle farfalle, come quello di tutti gli Insetti, è diviso
in capo, torace ed addome. Le ali e le zampe sono delle
appendici del torace. La testa è piccola e arrotondata ed è
occupata da un paio di occhi composti, così chiamati perché
ognuno di essi è costituito da centinaia talvolta migliaia di
piccoli lenti (ogni unità è detta ommatidio). Molte farfalle
possiedono anche un paio di occhi semplici, detti ocelli,
posti sopra a quelli composti. Gli ocelli, ricoperti dalla
peluria e dalle scaglie del capo, sono molto sensibili
all’intensità luminosa. Tra gli occhi sono poste le antenne,
costituite da molti piccoli segmenti, che terminano a forma
di clava. Le antenne fungono da organi di senso (tattile e
chimico). Le farfalle possiedono due paia di ali membranose
e quelle anteriori sono solitamente più grandi. La struttura
alare della farfalla è costituita da tessuto vivo attraversato da
svariate fibre nervose e da tubicini, dette trachee, che
trasportano ossigeno. L’intera superficie alare è ricoperta da
scaglie, disposte come le tegole di un tetto. La maggior parte
delle scaglie contiene delle sostanze che determinano le
colorazioni ed i complessi disegni che caratterizzano le ali.
La comunicazione tra le farfalle avviene attraverso la
colorazione e i riflessi delle ali.
Date le innumerevoli specie la farfalla può essere
praticamente ammirata in tutto il mondo, o quasi.
Tutte le farfalle si nutrono di liquidi, principalmente di
nettare che viene aspirato attraverso un’apertura boccale
modificata in un esile canale detto proboscide (o
spirotromba). La spirotromba può essere lunga quanto
l’intero corpo, per questo è avvolta a spirale sotto il capo
quando non è in uso.
I maschi delle farfalle possiedono alcune scaglie
specializzate nell’emissione di specifici odori, fondamentali
durante il corteggiamento. La sostanza, detta feromone, che
produce l’odore convince la femmina ad accettare le
attenzioni del maschio.
Durante la propria vita, la farfalla cambia radicalmente
(metamorfosi) la struttura del corpo e le abitudini alimentari.
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Per saperne di più
Curiosità
Si susseguono quattro fasi: l’uovo, il bruco (o larva), la
crisalide (o pupa) e l’adulto (o immagine).
La femmina depone le uova su un vegetale adatto a nutrire i
bruchi. Dopo circa due settimane le uova schiudono. Nasce
una larva a forma di bruco priva di ali, di occhi composti e
di spirotromba. Possiede però delle robuste mandibole, utili
per nutrirsi della pianta, che in pochi giorni viene divorata. Il
rivestimento della larva non si accresce e quindi deve essere
cambiato periodicamente per 4-5 volte (muta). Durante la
muta finale il rivestimento del bruco si lacera e fuoriesce la
crisalide o pupa, che si appende sotto una foglia, su un ramo
o a terra. In questa fase subentrano notevoli modifiche che
porteranno la pupa a trasformarsi in una farfalla adulta.
Quando il rivestimento della pupa si lacera, fuoriesce
faticosamente la farfalla che, dispiegate le ali, prende il volo.
La farfalla è tra gli insetti più noti ed ammirati. La caccia
con i retini ha permesso a molti bambini di avvicinarsi al
mondo della natura.
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Formica
Come è fatto
Come vive
Dove vive
Che cosa mangia
Come si riproduce
Curiosità
La formica ha un corpo allungato in cui si distingue
chiaramente il capo. Le antenne sono molto sensibili alle
variazioni di temperatura. Ha potenti mandibole che le
consentono di trasportare oggetti molto pesanti e di spezzare
oggetti con facilità. È lunga da 4 a 12 mm. Esistono 6 000
specie di formiche, adattate alle più diverse condizioni
ambientali.
Ogni formicaio può contenere sino a due milioni di formiche.
Esternamente è un cumulo di aghi di conifera oppure di terra.
All’interno è attraversato da una fitta rete di gallerie, dirette
verso l’esterno o verso il centro del formicaio. Nei formicai
esiste una struttura sociale molto complessa con formiche
regine, operaie, soldato e maschi. La maggior parte delle
formiche sono operaie: accudiscono le uova e le larve,
spostandole continuamente, così da assicurare loro sempre le
condizioni migliori; ricercano il cibo, anche percorrendo
centinaia di metri dal formicaio; badano alla sicurezza del
formicaio e danno l’allarme in caso di pericolo. Una formica
supera enormi ostacoli trasportando un peso pari anche dieci
volte il proprio peso, ha un’ottima capacità di orientamento. La
formica rossa è in grado di schizzare a venti centimetri di
distanza una sostanza odorosa, l’acido formico che può
allontanare altri insetti o farli morire.
La formica si trova nell’Europa centro-settentrionale, sulle Alpi
e sull’Appennino. E’ diffusa anche in America e Asia
Settentrionale
Le formiche sono ghiotte di “melata”, una sostanza zuccherina
ricca di vitamine e di sali minerali prodotta dagli afidi (i
pidocchi delle piante).
La regina è l’unica in grado di produrre uova, si riconosce dalle
dimensioni e dalle ali, che vengono perse subito dopo il volo
nuziale. Depone uova continuamente, tranne in inverno. Il
maschio, subito dopo il volo nuziale, è allontanato dal
formicaio e muore in breve tempo. Dalle uova escono le larve
accudite dalle operaie finché diventano insetti perfetti.
La formica può essere utile all’uomo, perchè si nutre di insetti
che provocano danni alle foreste come le processionarie.
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Granchio corridore
Come è fatto
Come vive
Dove vive
Che cosa mangia
Come si riproduce
Curiosità
Ha il carapace (la corazza di cui è rivestito) appiattito e di
forma quadrangolare, leggermente più sviluppato nel senso
della larghezza. Ha una forma convessa sia in senso
longitudinale che trasversale. Il dorso è brunastro-violaceo,
con delle macchie più chiare che gli conferiscono un aspetto
"marmorizzato". Il ventre è bianco e gli occhi verdastri.
Raggiunge i 4-5 cm di larghezza. Appartiene alla famiglia
dei decapodi perché ha 10 zampe, necessarie all'animale sia
per difendersi che per afferrare il cibo e ridurlo a brandelli.
Tutte e dieci le zampe partono dalla parte ventrale; quella
superiore è protetta da uno scudo detto carapace. Il primo
paio di arti è molto grosso e scarsamente provvisto di setole
che invece caratterizzano gli altri arti. Le chele sono robuste
e più sviluppate nei maschi e sono leggermente diverse l'una
dall'altra.
Lo si può osservare frequentemente fuori dall’acqua, perché
grazie ad una scorta d'acqua di mare nella cavità che ospita
le branchie, può rimanere fuori dall'acqua fino a cinque
giorni di seguito, purché la temperatura ambientale non
salga oltre i 20 gradi.
Se viene spaventato si rifugia molto rapidamente nelle
fessure delle rocce, per questo viene chiamato "granchio
corridore".
È distribuito nel Mar Mediterraneo, nel Mar Nero e
nell’Atlantico Orientale. Il suo ambiente è rappresentato da
fondali rocciosi, dalla superficie a pochi metri di profondità,
e si incontra soprattutto nella zona di marea cioè dove il
mare si alza e si abbassa ciclicamente.
Si nutre di resti organici e piccoli invertebrati.
È molto prolifico, il principale periodo di riproduzione è
l'estate (luglio, agosto) quando la temperatura dell'acqua
raggiunge i 17 °C; il periodo di incubazione è di 25 giorni;
può vivere 3 anni (di rado 4) e di solito le femmine
depongono le uova nel secondo anno di vita.
Le varietà di granchi sono numerose. Ad esempio il
granchio di sabbia scava una fossa in cui nascondersi usando
con grande maestria le zampe come fossero palette.
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Libellula
Come è fatto
Come vive
Dove vive
Che cosa mangia
Le libellule sono grandi predatori carnivori sia nella fase larvale che in
quella adulta.
Hanno grandi occhi composti che occupano quasi tutta la superficie
della testa.
Dal torace partono zampe sottili e grandi ali, adatte ad un volo veloce
ed acrobatico.
Le larve, grigie, brune o verdi, vivono sul fondo di stagni e ruscelli.
Feroci carnivore, hanno una particolare struttura, detta maschera, data
dal labbro inferiore modificato, che scatta in avanti per afferrare la
preda.
La libellula ha dimensioni del corpo che variano dai 35 ai 40 mm.
L'addome è massiccio con ali posteriori più larghe alla base di quelle
anteriori. Il maschio ha l'addome rosso fiammante e la fronte rossa,
mentre la femmina ha l'addome giallastro e non ha un ovopositore
(parte dell’addome da cui vengono deposte le uova) molto
appariscente.
I maschi si attaccano a rametti nei pressi di paludi o stagni e si
staccano solo per la cattura di qualche preda. Le libellule adulte non
vivono che poche settimane. Sono eccellenti predatrici e cacciano in
volo: individuano la preda con i loro grandissimi occhi e le si lanciano
addosso in volo, a grande velocità, imprigionandola tra le zampe.
Si trovano in ambienti di acque stagnanti di ogni tipo e sono molto
comuni. Gli adulti si possono osservare da giugno fino alla metà di
ottobre.
Si nutre in particolare di insetti, avannotti e girini.
Come si riproduce Le uova vengono deposte dalla femmina di solito vicino alla sponda
Curiosità
dello specchio d'acqua o del canale. Le larve, abbastanza tozze e di
dimensioni abbastanza ridotte (massimo 18 mm), vivono generalmente
sul limo del fondo o tra la vegetazione sommersa; sono delle
voracissime predatrici e per cacciare utilizzano la "maschera", uno
speciale organo prensile ripiegato al di sotto del capo, pronto a scattare
per afferrare la preda; non hanno branchie esterne, ma hanno un
elaborato sistema di branchie nelle trachee della cavità intestinale.
Grazie alle lunghe ali mosse dai forti muscoli racchiusi nel torace, le
libellule possono raggiungere velocità notevoli; non solo, ma sono in
grado di arrestarsi istantaneamente, librarsi in aria immobili e volare
all'indietro per brevi tratti
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Processionaria del pino
Come è fatto
La processionaria è un bruco parassita, pericoloso soprattutto per pini,
le piante predilette dall’insetto sono quelle più giovani (2-5 anni).
L’adulto è una farfalla con ali larghe 3-4 cm, di colore grigio con
striature brune. Il maschio è un buon volatore, la femmina che è un
poco più grande del maschio, raggiunge distanze di molti chilometri
dal punto di uscita dal terreno.
Le farfalle escono dal terreno nei mesi estivi, di solito di notte e non
hanno organi predisposti per nutrirsi, quindi la loro vita è breve, da 1 o
2 giorni.
Come vive
Le larve vivono in gruppo, restando in contatto fra loro con fili di seta
che tessono e di cui si servono per marcare gli aghi. Sono attive già
nelle prime fasi di vegetazione della pianta e da questo momento in poi
iniziano a divorare gli aghi delle piante sulle quali si sono insediate.
La processionaria è combattuta in natura da una serie di predatori e
parassiti, tra cui la formica, che vivono a sue spese durante i diversi
stadi evolutivi.
È un insetto parassita presente in tutte le regioni italiane. È diffuso
ovunque sia presente il pino e le condizioni climatiche siano
favorevoli, quindi soprattutto nella fascia montuosa dell’Europa
centrale.
Si nutre di germogli e aghi dei pini.
Dove vive
Che cosa mangia
Come si riproduce
Curiosità
Si riproduce di solito una volta all’anno, dipende dall’altitudine e dal
clima. La femmina depone le uova su piante isolate attorno a due aghi
di pino; il numero delle uova varia da 100 a 300. La schiusa inizia
dopo 30-40 giorni dalla deposizione. In autunno, le larve, già ben
sviluppate, formano un nido molto compatto e resistente nella zona più
soleggiata della pianta per mantenere il calore. Durante l'inverno,
escono per nutrirsi solo nelle giornate soleggiate e calde. Alla fine di
aprile le larve hanno raggiunto il massimo del loro sviluppo, escono
dal nido e si dispongono in fila indiana, in modo che la testa dell’uno
venga a contatto con l’addome di quello che lo precede, raggiungendo
così processioni lunghe parecchi metri. Arrivate nel luogo prescelto, si
interrano ad una profondità che va da 5 a 30 cm a seconda del clima e
dell'altitudine, costruiscono un bozzolo in cui trasformarsi in crisalidi.
Il contatto con i peli urticanti delle larve può provocare nell’uomo
irritazioni cutanee, febbre ed arrossamento degli occhi.
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Ragno
Come è fatto
Il ragno è un animale antichissimo e ne sono state individuate
finora ben 35 000 specie. Ha il corpo diviso in due parti, la
prima, formata dalla fusione del capo e del tronco, si chiama
cefalotorace, l’altra è l’addome; le due parti sono unite da un
peduncolo. Il ragno ha quattro paia di zampe per spostarsi, un
paio di arti si trovano vicino alla bocca e terminano con delle
pinze e un paio di arti sono invece posti dietro la bocca (palpi),
non possiede né antenne né ali. Si differenzia quindi dagli
Insetti. Il ragno non possiede uno scheletro interno e la rigidità
del corpo è dovuta alla produzione di una sostanza che si
indurisce esternamente, divenendo una specie di corazza, che si
chiama carapace. Questa corazza protegge il corpo dalle
aggressioni esterne e funziona anche da scheletro, a cui i
muscoli si possono ancorare. Siccome il carapace non si
accresce insieme al ragno, l’animale è costretto a cambiarlo ad
intervalli di tempo regolari. In questo periodo di cambiamento
(muta) il ragno è facilmente predabile quindi rimane nascosto a
volte formando una specie di bozzolo con la seta che produce e
con cui tesse la ragnatela che usa per catturare le sue prede.
Sulla parte anteriore del corpo si trovano il cervello, la bocca,
che presenta una piccola apertura che serve ad aspirare i liquidi
alimentari, l’insieme dei muscoli utili per il movimento, le
ghiandole velenifere (presenti solo in alcune specie) e le
ghiandole digestive. Sulla parte anteriore dell’addome ci sono
quattro piccoli fori che permettono al ragno di respirare, sul
ventre si trovano le aperture dell’apparato riproduttivo e
l’apertura da cui vengono espulsi gli escrementi.
Gli uncini che si trovano sul capo hanno svariate funzioni,
sono un po’ come le mani del ragno: le utilizza, ad esempio,
per spostare le uova e proteggerle dai predatori.
I palpi posti vicino alla bocca permettono al ragno di ricevere
informazioni su ciò che si appresta a mangiare. Sulla parte
anteriore del corpo sono presenti di solito 8 occhi, ma,
nonostante il gran numero, la vista è piuttosto debole. Il tatto è
assicurato dai peli che ricoprono il corpo.
I ragni, per non essere scorti dalle prede e dai predatori, tentano
di mimetizzarsi con l’ambiente circostante e quindi possono
essere di diversi colori. Le loro dimensioni possono variare da
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Come vive
Dove vive
Che cosa mangia
Come si riproduce
Curiosità
pochi millimetri sino a qualche decina di centimetri.
La maggior parte dei ragni sono solitari, ma qualche specie crea
gruppi estremamente numerosi, sino a 10 000 individui. I ragni
vivono quasi tutti sulla terra. Sono animali estremamente
timorosi, preferiscono scappare e nascondersi nella tana,
anziché affrontare un potenziale pericolo. Sono predatori ma
essi stessi sono predati da uccelli, da mammiferi insettivori, da
pesci, da insetti (come le libellule) e da altri ragni.
Tutti i ragni producono la seta che però può avere diverse
funzioni: costruire piccoli contenitori (bozzoli) per le uova;
formare dei “nidi” per ospitare i piccoli appena usciti dal
guscio o nascondersi nel periodo della muta.
Questi animali sono presenti praticamente ovunque, dalle
caverne più oscure sino ai deserti.
Tutti i ragni sono carnivori e predatori. Quando il ragno ha
catturato la preda, le inietta il veleno e delle sostanze (enzimi)
che la digeriscono e poi la aspira. I ragni differiscono molto per
le tecniche di caccia: alcuni cacciano senza la tela, rimangono
in attesa ad esempio in prossimità di un fiore sino a che
l’insetto è alla distanza ideale per essere pinzato mortalmente e
divorato, alcuni costruiscono ragnatele irregolari che terminano
nella loro tana. Ma i modi di cacciare sono molto diversificati a
seconda della specie.
Il maschio aspira il seme dall’organo sessuale maschile, per
mezzo dei bulbi genitali, che si trovano sui palpi, e lo introduce
nell’organo femminile. La femmina lascia sostanze odorose sui
fili di seta, che consentono al maschio di rintracciarla. Per
proteggere la prole tesse della seta sulla quale depone le uova
(anche qualche centinaia), poi piegando i bordi della tela forma
una specie di bozzolo. Sovente, dopo aver tessuto la tela, la
madre muore. Di solito i giovani ragni, raggiunto un certo
grado di sviluppo, tendono ad abbandonare l’area natale
facendosi trasportare a chilometri di distanza dal vento.
Il maschio si fa riconoscere dalla femmina facendo delle
“danze”, per non essere confuso per una preda e quindi
divorato. Ma spesso il maschio viene mangiato dalla compagna
dopo l’accoppiamento, quindi si “sacrifica” per la prole,
favorendo in questo modo la sopravvivenza della specie.
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Scarabeo stercorario
Come è fatto
Come vive
Dove vive
Che cosa mangia
Come si riproduce
Curiosità
Il capo dello scarabeo stercorario è molto evidente e ben distinto
dal resto del corpo. Gli occhi composti sono particolarmente
sviluppati. Sul capo sono presenti le antenne, che svolgono un
importante ruolo nelle relazioni con l’ambiente circostante e con
gli altri scarabei.
Il colore di questo insetto è nero brunastro con riflessi metallici. È
lungo tra i 15 e i 25 mm.
Questi insetti svolgono una funzione ecologica importantissima.
Infatti, nutrendosi degli escrementi permettono ai minerali e ai
nutrienti in essi contenuti di essere utilizzati da altri organismi.
Ne esistono oltre 12 000 specie distribuite in tutto il mondo.
Lo scarabeo stercorario è un coprofago, ossia ricava nutrimento
dagli escrementi di altri animali.
In autunno la coppia di scarabei prepara il nido scavando nel
terreno una galleria profonda anche 50 cm, la femmina aggiunge
numerosi tunnel laterali e orizzontali, lunghi anche 20 cm,
ognuno di essi termina con un’ampia camera che viene riempita
con grandi quantità di escrementi, lasciando un piccolo spazio
solo per la deposizione dell’uovo. Successivamente la camera
viene chiusa con la terra. Alla nascita i piccoli stercorari,
circondati dagli escrementi, avranno cibo a sufficienza per
accrescersi. Lo sviluppo dell’insetto richiede circa due anni e,
anche se l’adulto è pronto in luglio, non uscirà dalla tana prima
della primavera successiva.
Nell'antico Egitto una specie di scarabeo era venerata e
considerata simbolo di immortalità nell'ambito del culto del Sole.
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Nella Terra e nello spazio
Conoscere gli animali
Gli Invertebrati: Molluschi
Chiocciola
Come è fatto
Come vive
Dove vive
Che cosa mangia
Come si riproduce
La chiocciola non possiede uno scheletro ma il suo copro molle è
ricoperto da una conchiglia che utilizza come rifugio e contiene i
suoi organi più delicati come il cuore. Infatti, rientra
completamente al suo interno grazie ai potenti muscoli, quando le
condizioni ambientali sono sfavorevoli oppure per proteggersi dai
nemici.
Il corpo della chiocciola è formato da un capo e da un tronco.
Non ha gli arti e si sposta scivolando sul piede, la parte del corpo
a contatto col terreno. Il tronco è costituito dal piede e dal sacco
per i visceri, che produce il materiale calcareo con cui si forma il
guscio. Sul capo ha due tentacoli, che svolgono la funzione
olfattiva, gustativa e, soprattutto, tattile, e si possono ritirare in
pochi attimi. Dietro a questi vi sono dei tentacoli più piccoli, al
cui vertice vi sono gli occhi. La bocca si apre nella parte anteriore
del capo verso il basso e all’interno, vi è un caratteristico organo
grattatore, detto radula, che la chiocciola usa per frantumare il
cibo
La chiocciola si sposta in modo lento ma continuo, spingendosi
con i potenti muscoli del piede, e lascia dietro di sé la
caratteristica bava, formata da sostanze vischiose e mucose che
sono continuamente prodotte in prossimità del piede: è come se il
nostro animale scivolasse su una specie di pellicola protettiva che
non le fa sentire le irregolarità della superficie su cui cammina.
Alla fine dell’autunno, la chiocciola cerca un luogo sicuro
(sottoterra, tra i rami) dove trascorrere la stagione più fredda.
La chioccola, a seconda delle varietà, è diffusa dalla zona intorno
al circolo polare artico fin nell’Europa occidentale, in Centro
America, in Africa centro meridionale e in Australia.
La chiocciola è vegetariana. Per questo motivo è allontanata,
anche con i veleni, dagli orti dove adora cibarsi di lattuga che
frantuma con la radula.
La chiocciola non è maschio o femmina, ma è ermafrodita e ciò
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Curiosità
significa che nell’arco della sua vita può svolgere la funzione
sessuale del maschio o della femmina.
Nella tarda primavera e in estate, le chiocciole si cercano e si
corteggiano: facendo leva sulla parte posteriore del piede
riescono a sollevarsi e ad appoggiare il piede l’uno contro l’altro;
tendono ad ondeggiare e ad incrociare i tentacoli. La chiocciola,
con il suo carico di uova fecondate, cerca un terreno umido, privo
di eccessiva vegetazione e ricco nutrienti. Individuato il luogo
adatto, s’infossa nel terreno e scava sino a costruire una cella. Poi
inizia a deporre le uova che escono da un’apertura posta sulla
testa vicino bocca. Le uova sono avvolte da una pellicola
gelatinosa che le protegge dall’attacco di insetti, muffe o altro.
Terminata la deposizione, la chiocciola chiude la cavità così la
cella funge da incubatrice. Dopo circa un paio di settimane inizia
la schiusa. Le giovani chiocciole si nutrono della terra che li
racchiude per circa quattro settimane, sino ad uscire all’aperto. In
questo modo assorbono tutte le sostanze organiche di cui
necessitano per accrescersi e per irrobustire la conchiglia.
Le uova deposte sono molto più grandi dell’apertura da cui
escono, sono grosse come il mais o i piselli. Inoltre, tra una
deposizione e l’altra può trascorrere più di mezz’ora, motivo per
cui la chiocciola rimane nello stesso luogo a deporre anche
giornate intere.
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Nautilo
Come è fatto
Dove vive
Che cosa mangia
Come si riproduce
Curiosità
Il nautilo si presenta come una grossa conchiglia (anche oltre i
20 cm di diametro) con l'apertura verso l'alto da cui spunta una
grossa testa composta da occhi grandi, un rugoso mantello
posto a protezione di metà capo e carnosi tentacoli intorno ad
un becco simile a quello di un pappagallo, con cui l'animale
rompe le corazze dei crostacei di cui si nutre.
La sua conchiglia ha superficie liscia bianca con screziature
rosso arancio.
All'interno sono presenti circa 34-36 zone divise da pareti di
madreperla, chiamati setti, che aumentano di numero con
l'aumentare dell'età: sono le camere che il corpo dell'animale
occupa mano a mano che aumenta di dimensione.
Questi setti irrobustiscono la conchiglia perché, quando
l'animale si immerge a grandi profondità, è sottoposto a
pressioni notevoli; essi contengono inoltre un liquido e una
miscela di gas che hanno la funzione di bilanciare il peso della
conchiglia, facilitando il galleggiamento. Il nautilo, facendo
variare le quantità di liquido e gas nei vari setti, si sposta dai
500 metri di profondità che occupa durante il giorno alla
superficie dell'oceano dove si sposta durante la notte.
Il nautilo si sposta espellendo con forza l’acqua dall’interno del
suo corpo, per cui viaggia a "marcia indietro" e può effettuare
rapidi cambiamenti di direzione.
I nautili sono diffusi in mare aperto, dalla superficie ad una
profondità di 500 metri, principalmente nell'Oceano Pacifico
occidentale e nell'Oceano Indiano.
Si nutre di invertebrati marini e piccoli pesci.
Il maschio espelle i suoi semi “impacchettati” e li deposita con
un tentacolo in una specie di sacca che si trova nel corpo della
femmina (cavità palleale). La femmina depone grappoli di uova
fissandoli alle rocce o a sostegni rigidi, da qui escono poi delle
larve simili nella forma all’adulto.
Considerato estinto in seguito ai ritrovamenti fossili risalenti al
Paleozoico, il Nautilo è stato osservato per la prima volta in vita
solamente nel 1829, pertanto è classificato come fossile vivente.
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Nella Terra e nello spazio
Conoscere gli animali
Gli Invertebrati: Echinodermi
Riccio di mare
Come è fatto
Dove vive
Che cosa mangia
Come si riproduce
Curiosità
Il riccio di mare ha uno scheletro calcareo che forma un guscio
duro ed è ricoperto dall’epidermide. Al suo interno è presente un
insieme di canali radiali (sistema acquifero) nei quali circola un
liquido simile all’acqua di mare. Questi canali presentano
diramazioni a forma di tubicini terminanti con delle ventose
(pedicelli ambulacrali) che fuoriescono dalle piastre dello
scheletro e permettono la presa del nutrimento e la locomozione.
A volte contengono delle ghiandole velenifere. Altra
caratteristica evidente è la simmetria centrale a cinque raggi.
La bocca, che presenta 5 denti e una struttura scheletrica, si apre
nella parte inferiore del corpo e il nutrimento è portato dai
pedicelli ambulacrali; l’apertura anale, da cui escono gli
escrementi, si trova sulla parte superiore.
Il diametro del guscio del riccio di mare varia con la specie dai 7
cm sino ai 60 cm. In media il riccio di mare vive otto anni.
Si trova in tutti i mari del mondo e vive ancorato al fondo
marino, lo spostamento avviene molto lentamente mediante gli
aculei, mentre i pedicelli ambulacrali tastano il terreno alla
ricerca di cibo e grazie alle ventose aderiscono alla roccia.
Alcuni vivono sui fondali sabbiosi o melmosi.
Solitamente si nutre di alghe, ma anche di resti animali.
I due sessi sono separati e la fecondazione avviene all’esterno.
Dall’uovo fecondato si forma una larva che si lascia trasportare
dalla corrente del mare. Dopo diverse trasformazioni si forma un
piccolo riccio che, caduto sul fondo si accresce, raggiungendo a
circa due anni la maturità sessuale.
La stella marina è il principale nemico del riccio di mare. Per lei
gli aculei non sono un problema, infatti li scioglie con i succhi
gastrici e mangia l’interno del riccio. Altri nemici sono le
aragoste, molti pesci, gli astici e, laddove è presente, la lontra.
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Nella Terra e nello spazio
Conoscere gli animali
Gli Invertebrati: Vermi
Lombrico
Come è fatto
Come vive
Dove vive
Che cosa mangia
Come si riproduce
Curiosità
E’ un animale vermiforme, apparentemente cilindrico. E’
costituito da una serie di elementi più o meno uguali tra loro che
si ripetono, detti metameri.
Gli animali maturi presentano, ad un terzo dall’estremità
anteriore, una regione ispessita e più chiara, detta clitello,
coinvolta nella fase riproduttiva.
Il lombrico può raggiungere anche i 30 cm di lunghezza e il
diametro di 5 mm.
La vita sotterranea non è semplice. Il lombrico si è specializzato
a penetrare ovunque, anche nella terra battuta: perfora la terra
con l’estremità anteriore, acuminata, sino ad aprirsi un varco.
Giunto nel sottosuolo, grazie al rigonfiamento e sgonfiamento di
ogni singolo metamero, riesce ad avanzare. Il lombrico è in
grado di scavare gallerie sino a due metri di profondità.
Il lombrico è molto comune nell’Italia settentrionale.
Si nutre delle sostanze organiche che trova nel terreno.
E’ vittima di molti animali: anfibi, rettili e piccoli mammiferi
insettivori, come la talpa.
Il lombrico è un animale ermafrodita, e possiede, quindi, organi
sessuali maschili e femminili.
Nonostante ciò, deve comunque accoppiarsi (non è possibile
l’autofecondazione). I due animali durante l’accoppiamento
rimangono uniti all’altezza del clitello.
Qui vengono prodotti degli anelli di muco, una sostanza viscida
e appiccicosa, che serve per raccogliere uova e spermatozoi.
All’interno di questa specie di “bozzolo” le larve vermiformi si
accrescono.
Le innumerevoli gallerie che il lombrico è in grado di scavare,
anche sino a due metri di profondità, contribuiscono a migliorare
le qualità agricole del terreno.
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Planaria
Come è fatto
Dove vive
La planaria è un animale acquatico di piccole dimensioni, misura 1
cm circa, ha un corpo piatto di color bruno-grigiastro; l'estremità
anteriore è tronca e spesso con una rientranza, può presentare due
specie di orecchiette laterali, a volte molto grosse. Verso l'estremità
posteriore il corpo si allarga per poi terminare appuntito. Il corpo
della planaria è rivestito da un'epidermide con cellule dotate di ciglia,
questo la differenzia da altri vermi simili nella forma. L’apparato
digerente è ramificato nel corpo e ha un’apertura unica che si trova
all’estremità di una corta proboscide. Ha un semplice sistema nervoso
costituito principalmente da due cordoni uniti da collegamenti simili
ai pioli di una scala. L’apparato escretore è formato da piccoli organi
e canaletti che filtrano il liquido che scorre tra le cellule.
Le planarie sono i più noti tra i vermi che conducono vita libera cioè
non sono parassiti.
Vive nel fondo sabbioso o fangoso degli stagni
Che cosa mangia
Si nutre di piccoli invertebrati che popolano le acque in cui vive.
Come si riproduce
Le planarie sono ermafrodite, cioè non esiste differenza tra maschi e
femmine. Si possono riprodurre in due modi: il primo, non sessuale,
si ottiene con la divisione trasversale dell’organismo e ognuna delle
due parti rigenera un intero individuo; normalmente però la
riproduzione è sessuale.
In alcune specie la fecondazione avviene mediante una sorta di spina
che inietta gli spermatozoi nel corpo del partner.
Le planarie hanno una notevole capacità rigenerativa: tagli trasversali
permettono la riformazione di diversi organismi vitali. Il corpo della
planaria presenta una simmetria bilaterale.
Come vive
Curiosità
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