VERBALE 29/04/11 – Tavolo piano di zona area disabilitàBOVOLENTA: presentazione dei partecipanti e verifica: osservazioni sull’andamento del piano, possibili variazioni/politiche aggiuntive sulla base di nuove priorità. Presentazione della guida per i cittadini PAPARELLA: apertura comunità allogio. Stiamo valutando i casi da inserire, fino ad ora ne abbiamo individuati 3 anche dopo la UVMD dove si sono valutati i casi da trasferire dal Gabbiano. Manca un soggetto perché potremmo aprire con 4 persone. Tantissime richieste per la borsa lavoro 812 in lista dattesa), 32 persone con disagio (SIL). 20 persone dall’età evolutiva. Per quanto riguarda i centri diurni ci sono 7 persone in lista d’attesa. PAVANATO: c’è una fascia delicata tra disagio e disabilità. “un ponte per” ha dimostrato attenzione al problema. CASSETTA: un ponte per: martedì pomeriggio, 2 giorni alla settimana pieni dalle 9 alle 18. Persone disabili (fascia da 20 a 40 anni). C’è personale della cooperativa più appoggio della Titoli Minori. La Cariparo ha finanziato il progetto. BOVOLENTA: è importante per sanare situazioni di diverso tipo del territorio, perché comprende persone da 20 a 40 anni. Anche il doposcuola è importante. Come avverrà la stabilizzazione? CASSETTA: non si sa PAGLIAI: il servizio assistenza scolastica è sempre coperto anche in caso di malattie. Sostituzioni garantite. Numero elevato di operatori nel servizio. Nuove serie di disabilità non di chiara definizione. Ci sono classi dove ci sono persone certificate e anche persone con disturbi del comportamento. L’appalto prevede figure di OSS , ma le cooperative avevano inserito anche altre figure a completamento. Le assenze dell’alunno non gravano sul servizio. Le ore che avanzano sono distribuite per altri casi o per altre scuole. BOVOLENTA: la scuola come vive questa cosa? RUZZA: bene. Aumento ore sostituzioni operatori ed educatori. C’è il problema della figura. OSS o educatori? Ci sono sempre più casi che necessitano non solo di essere accompagnati al bagno, ma che si continui l’attività educativa. BOVOLENTA: una volta era richiesto l’oss. Da quando il ministero ha abbassato gli insegnanti di sostegno c’è la necessità di sopperire con altre figure. Rivedere il protocollo d’intesa cooperativacomuni-ulss per l’inserimento di queste figure (educatore) PAPARELLA: fino ad ora si è applicata la normativa che dice di fornire oss e non personale educativo RUZZA: tanti bambini hanno bisogno di altro PAPARELLA: la competenza educativa è della scuola, la competenza dei comuni è assistenziale BOVOLENTA: qualsiasi attività educativa deve essere di competenza dell’insegnante, ma sarebbe utile che ci fosse un educatore che continuasse l’indirizzo dell’insegnante. Regolamentare l’appalto per garantire non solo OSS, ma anche continuità educativa. Forse se ne parlerà a settembre. PAVANATO: aumentati a dismisura i disturbi del comportamento, attenzione, iperattività, linguaggio e apprendimento. C’è anche tutto l’aspetto del disagio BOVOLENTA: mancano i nonni, la rete familiare, gli oratori. RUZZA: accoglienza pomeridiana ad Adria (Borgo Dolomiti). Doposcuola. BOVOLENTA: i luoghi di aggregazione sono salutari per i ragazzi MONTINI: lavoriamo con l’ULSS in due settori: convenzione dà un certo numero di ore per i ciechi pluriminorati e assegno di cura che i genitori devolvono all’IRIFOR per le attività pomeridiane. 576 ore per il periodo scolastico per i ragazzi che fanno capo al CEOD di Taglio di Po. 608 ore per l’età evolutiva. I ragazzi sono 13 tra l’età evolutiva e adulta. 3 al ceod di Taglio di Po. 16 ore settimanali + 4 ore della 284 mandiamo un’educatrice. Il personale è retribuito. Per quanto riguarda l’età evolutiva operiamo in diverse scuole. 1 supporto educatore professionale che aumenta le ore come sostegno della scuola e amministrazione provinciale. L’educatore viene formato per assistere il ragazzo anche nei suoi bisogni di autonomia. MARINGELLI: gli interventi che abbiamo sentito si riferiscono a macrorealtà. Non dimentichiamo che molto spesso in certe zone la disabilità viene nascosta. BOVOLENTA: handicap come “colpa” delle famiglie MONTINI: spesso chiedono di intervenire senza che la scuola lo sappia, certe famiglie non vogliono le certificazioni MARINGELLI: la cooperativa Nemo è composta da 9 soci. Disabilità da trauma. Non abbiamo collaborazioni con l’ulss fino ad ora. MORETTO: la cooperativa è nata dal laboratorio per traumatizzati MARINGELLI: manca la rete territoriale a livello di informativa. BOVOLENTA: riuscite a trovare un lavoro per i ragazzi MARINGELLI: ci sono diverse tipologie di inserimento lavorativo, consideriamo la formazione della persona. I Ragazzi sono già dei lavoratori, potenzialmente lo sono. MARANGONI- spiega il nuovo assetto RSA “il Gabbiano”RUZZA- chiede info sull’accordo di programma BOVOLENTA-raccoglie suggerimenti sul prossimo incontro, che sarà probabilmente dopo le vacanze.