21 dicembre 2015 Il factoring vede un 2016 in crescita p. 21 21 dicembre 2015 Factoring a +4,56%, volume d'affari 11% del Pil Anche dal factoring arrivano segnali di ripresa dell’economia italiana. Le proiezioni di chiusura del 2015 sono infatti nettamente positive e anche le aspettative per il 2016 risultano favorevoli per un settore che rappresenta circa l’11% del Pil italiano. L’ultimo rapporto Forefact, datato novembre 2015, riporta i risultati dell’indagine condotta nel mese di ottobre tra i soci di Assifact, l’Associazione Italiana per il Factoring che riunisce gli operatori di un settore. Dopo la crescita fatta registrare dalle attività di factoring nei primi nove mesi dell’anno, con un volume d’affari cumulativo (turnover) superiore del 5,45% allo stesso periodo dell’anno precedente, gli operatori si sono dichiarati ottimisti sia per le proiezioni al 31 dicembre 2015, sia in sede di previsione per il 2016. Per il quarto trimestre dell’anno in corso gli associati Assifact si aspettano infatti un consuntivo positivo sia in termini di turnover (+4,56%), sia di outstanding, cioè del volume dei crediti in essere (+3,64%). Anche per l’anno prossimo le prospettive appaiono particolarmente favorevoli: gli operatori prevedono un’ulteriore crescita del 4,42% per il turnover e del 2,45% per l’outstanding, a conferma del sentiment di fiducia che anche sul fronte della cessione dei crediti circonda in questa fase l’economia e le imprese italiane. “Nel preconsuntivo 2015 il factoring - afferma Alessandro Carretta, Segretario Generale di Assifact e docente di Economia degli intermediari finanziari all’Università di Roma Tor Vergata - si conferma un supporto gestionale e finanziario importante, e per certi versi insostituibile, per il capitale circolante delle imprese, che rappresenta la principale leva della ripresa economica, prima ancora degli investimenti e dell’occupazione”. “L’industria italiana del factoring, ai primi posti nel mercato europeo e mondiale - tiene a sottolineare Carretta - punta anche, come risulta dalle previsioni per il 2016, a un consistente sviluppo per i prossimi anni, utile alla diversificazione delle fonti di finanziamento delle imprese italiane; diversificazione che potrà essere favorita da un auspicabile riordino delle norme in materia di cessione dei crediti verso la Pubblica Amministrazione e da una semplificazione della legge 52 del 1991 in materia di acquisto dei crediti d’impresa, rivolta a dare maggiore certezza agli operatori”. 21 dicembre 2015 Da gennaio a novembre i volumi sono cresciuti del 5,8% Il factoring vede un 2016 in crescita Il 2016 sarà un anno di ulteriore accelerazione del factoring. Ne sono convinti gli associati di Assifact, alla luce della performance nei primi undici mesi del 2015. Dopo un 2013 in calo e un 2014 nel segno della riscossa, da gennaio a novembre il turnover cumulativo, ovvero il volume dei crediti acquistati da società specializzate, è cresciuto del 5,8% rispetto allo stesso periodo dello scorso anno, a quota 158,8 miliardi, con uno scatto in avanti rispetto all'aumento del 5,45% da gennaio a ottobre. Una boccata di ossigeno che ha consentito alle imprese di liberare liquidità, ma anche un segnale di ripresa per l'economia italiana. Di questo tesoretto 106 miliardi sono stati ceduti con la formula del "pro soluto", che sposta il rischio di mancato pagamento sulle società di factoring, mentre 52,7 miliardi con il "pro solvendo", dove il rischio è a carico del cedente. Positiva anche la variazione dei crediti in essere, che gli addetti ai lavori chiamano outstanding, che da gennaio a novembre ha registrato un'accelerazione del 5% raggiungendo i 47,5 miliardi. Di questi 27,9 miliardi sono stati ceduti con la formula del pro soluto, mentre 19,6 con quella del pro solvendo. Per l'intero 2015 gli associati si attendono un incremento del turnover del 4,56% e un'ulteriore crescita del 4,42% nel 2016, mentre l’outstanding è previsto in rialzo del 3,64% quest'anno e del 2,45% il prossimo. «Il factoring - sottolinea Alessandro Carretta, segretario generale di Assifact e docente di economia degli intermediari finanziari all'Università di Tor Vergata - si conferma un supporto gestionale e finanziario importante, e per certi versi insostituibile, per il capitale circolante delle imprese, che rappresenta la principale leva della ripresa economica». Il settore, che vale circa l’11% del pil del Paese, prosegue Carretta, «è ai primi posti del mercato europeo e mondiale e punta a un consistente sviluppo per i prossimi anni, utile alla diversificazione delle fonti di finanziamento delle imprese». 21 dicembre 2015 Questa diversificazione, aggiunge il segretario generale di Assifact, potrà essere favorita da una semplificazione della legge 52 del 1991 in materia di acquisto dei crediti di impresa, rivolta a dare maggiore certezza agli operatori, e da un riordino delle norme in materia di cessione dei crediti verso la pubblica amministrazione. «Nonostante il chiaro orientamento espresso dagli ultimi governi di favorire la cessione dei debiti commerciali della Pa e l'evoluzione della relazione tra quest'ultima e le imprese - conclude Carretta - permangono a livello normativo disposizioni anacronistiche, se non addirittura contraddittorie, che ostacolano il ricorso al factoring come strumento ordinario di gestione professionale del capitale circolante e che ne vanificano l'utilizzo quale strumento efficace di sostegno alla liquidità delle imprese». 16 dicembre 2015 Factoring: il 2015 è l’anno della svolta Soddisfazione e grande fiducia di Assifact anche per il 2016. FACTORING, FINANZIAMENTO ALLE IMPRESE Assifact tira le somme in vista di fine anno, sottolineando come i segnali di ripresa dell’economia italiana facciano ben sperare per un 2016 in continua ascesa. L’associazione che riunisce gli operatori del factoring nel Paese, annuncia che le proiezioni di chiusura del 2015 sono nettamente positive in un settore che rappresenta circa l’11% del PIL. Andando in profondità nel rapporto Forefact di Novembre, che riporta i dati dell’indagine condotta nel mese di Ottobre, si può notare come nei primi nove mesi dell’anno il volume d’affari cumulativo sia aumentato del +5,45% rispetto allo stesso periodo dell’anno scorso, con gli operatori estremamente fiduciosi per le proiezioni di fine anno e in previsione per tutto l’anno 2016. Per il trimestre che sta per terminare, gli associati si aspettano un consunto positivo sia in termini di turnover (+4,56%), che del volume dei crediti in essere (outstanding) del +3,64%. Per il 2016, invece, la crescita prevista per il turnover è del +4,42% mentre per l’outstanding del +2,45% a conferma della fiducia dell’economia e delle aziende sulla cessione dei crediti. Secondo il Segretario Generale di Assifact, Alessandro Carretta, “il factoring si conferma come uno strumento di supporto gestionale e finanziario di assoluta rilevanza, e per certi versi insostituibile, 16 dicembre 2015 per il capitale circolante delle imprese, risorsa che rappresenta la principale leva della ripresa economica, ancor più di investimenti e occupazione”. Il settore del factoring in Italia - prosegue Carretta - è ai vertici mondiali, e punta ad un consistente sviluppo per gli anni a venire; questo strumento aiuta le aziende a diversificare le fonti di finanziamento, auspicando un riordino delle norme in materia di cessione dei crediti verso la Pubblica Amministrazione, e la semplificazione della legge 52 del 1991 sull’acquisto dei crediti d’impresa, darà maggiore certezza e stabilità agli operatori del settore. Image Credit: Shutterstock 15 dicembre 2015 Dal factoring che cresce segnali di ripresa dell’economia Gli operatori associati ad Assifact si aspettano di chiudere il 2015 a +4,56% e prevedono per il 2016 un ulteriore +4,42% Anche dal factoring arrivano segnali di ripresa dell’economia italiana. Le proiezioni di chiusura del 2015 sono infatti nettamente positive e anche le aspettative per il 2016 risultano favorevoli per un settore che rappresenta circa l’11% del Pil italiano. L’ultimo rapporto Forefact, datato novembre 2015, riporta i risultati dell’indagine condotta nel mese di ottobre tra i soci di Assifact, l’Associazione Italiana per il Factoring che riunisce gli operatori di un settore. Dopo la crescita fatta registrare dalle attività di factoring nei primi nove mesi dell’anno, con un volume d’affari cumulativo (turnover) superiore del 5,45% allo stesso periodo dell’anno precedente, gli operatori si sono dichiarati ottimisti sia per le proiezioni al 31 dicembre 2015, sia in sede di previsione per il 2016. Per il quarto trimestre dell’anno in corso gli associati Assifact si aspettano infatti un consuntivo positivo sia in termini di turnover (+4,56%), sia di outstanding, cioè del volume dei crediti in essere (+3,64%). Anche per l’anno prossimo le prospettive appaiono particolarmente favorevoli: gli operatori prevedono un’ulteriore crescita del 4,42% per il turnover e del 2,45% per l’outstanding, a conferma del sentiment di fiducia che anche sul fronte della cessione dei crediti circonda in questa fase l’economia e le imprese italiane. “Nel preconsuntivo 2015 il factoring - afferma Alessandro Carretta, Segretario Generale di Assifact e docente di Economia degli intermediari finanziari all’Università di Roma Tor Vergata - si conferma un supporto gestionale e finanziario importante, e per certi versi insostituibile, per il capitale circolante delle imprese, che rappresenta la principale leva della ripresa economica, prima ancora degli investimenti e dell’occupazione”. 15 dicembre 2015 “L’industria italiana del factoring, ai primi posti nel mercato europeo e mondiale - tiene a sottolineare Carretta - punta anche, come risulta dalle previsioni per il 2016, a un consistente sviluppo per i prossimi anni, utile alla diversificazione delle fonti di finanziamento delle imprese italiane; diversificazione che potrà essere favorita da un auspicabile riordino delle norme in materia di cessione dei crediti verso la Pubblica Amministrazione e da una semplificazione della legge 52 del 1991 in materia di acquisto dei crediti d’impresa, rivolta a dare maggiore certezza agli operatori”. 15 dicembre 2015 Crediti: Assifact stima +4,56% per factoring nel 2015, +4,42% nel 2016 Milano, 15 dic - Dal factoring arrivano segnali di ripresa dell'economia italiana. Cosi' una nota di Assifact, l'Associazione italiana per il factoring, dal cui ultimo rapporto, datato novembre 2015, emerge che secondo i risultati dell'indagine condotta in ottobre tra i suoi soci le stime sono di un rialzo del 4,56% nel 2015. Positive anche le attese per il 2016 (+4,42%). Dopo la crescita delle attivita' di factoring nei primi nove mesi, con un volume d'affari cumulativo superiore del 5,45% allo stesso periodo dell'anno precedente, gli operatori si sono dichiarati ottimisti sia per le proiezioni al 31 dicembre 2015, sia per il 2016. Per il quarto trimestre dell'anno in corso gli associati Assifact si aspettano un consuntivo positivo sia in termini di turnover (+4,56%), sia di outstanding, cioe' del volume dei crediti in essere (+3,64%). Anche per il 2016 le prospettive sono favorevoli con una crescita del 4,42% per il turnover e del 2,45% per l'outstanding, a conferma del sentiment di fiducia che anche sul fronte della cessione dei crediti circonda in questa fase l'economia e le imprese italiane. 'Nel preconsuntivo 2015 il factoring - afferma Alessandro Carretta, Segretario Generale di Assifact e docente di Economia degli intermediari finanziari all'Universita' di Roma Tor Vergata - si conferma un supporto gestionale e finanziario importante, e per certi versi insostituibile, per il capitale circolante delle imprese, che rappresenta la principale leva della ripresa economica, prima ancora degli investimenti e dell'occupazione'. Carretta aggiunge che "l'industria italiana del factoring, ai primi posti nel mercato europeo e mondiale punta anche, come risulta dalle previsioni per il 2016, a un consistente sviluppo per i prossimi anni, utile alla diversificazione delle fonti di finanziamento delle imprese italiane. Questa diversificazione potra' essere favorita da un auspicabile riordino delle norme in materia di cessione dei crediti verso la Pubblica Amministrazione e da una semplificazione della legge 52 del 1991 in materia di acquisto dei crediti d'impresa, rivolta a dare maggiore certezza agli operatori'. 15 dicembre 2015 Factoring: segnali di ripresa Anche dal factoring arrivano segnali di ripresa dell’economia italiana. Le proiezioni di chiusura del 2015 sono infatti nettamente positive e anche le aspettative per il 2016 risultano favorevoli per un settore che rappresenta circa l’11% del Pil italiano. L’ultimo rapporto Forefact, datato novembre 2015, riporta i risultati dell’indagine condotta nel mese di ottobre tra i soci di Assifact, l’Associazione Italiana per il Factoring che riunisce gli operatori di un settore. Dopo la crescita fatta registrare dalle attività di factoring nei primi nove mesi dell’anno, con un volume d’affari cumulativo (turnover) superiore del 5,45% allo stesso periodo dell’anno precedente, gli operatori si sono dichiarati ottimisti sia per le proiezioni al 31 dicembre 2015, sia in sede di previsione per il 2016. Per il quarto trimestre dell’anno in corso gli associati Assifact si aspettano infatti un consuntivo positivo sia in termini di turnover (+4,56%), sia di outstanding, cioè del volume dei crediti in essere (+3,64%). Anche per l’anno prossimo le prospettive appaiono particolarmente favorevoli: gli operatori prevedono un’ulteriore crescita del 4,42% per il turnover e del 2,45% per l’outstanding, a conferma del sentiment di fiducia che anche sul fronte della cessione dei crediti circonda in questa fase l’economia e le imprese italiane. “Nel preconsuntivo 2015 il factoring - afferma Alessandro Carretta, Segretario Generale di Assifact e docente di Economia degli intermediari finanziari all’Università di Roma Tor Vergata - si conferma un supporto gestionale e finanziario importante, e per certi versi insostituibile, per il capitale circolante delle imprese, che rappresenta la principale leva della ripresa economica, prima ancora degli investimenti e dell’occupazione”. “L’industria italiana del factoring, ai primi posti nel mercato europeo e mondiale - tiene a sottolineare Carretta - punta anche, come risulta dalle previsioni per il 2016, a un consistente sviluppo per i prossimi anni, utile alla diversificazione delle fonti di finanziamento delle imprese italiane; diversificazione che potrà essere favorita da un auspicabile riordino delle norme in materia di cessione dei crediti verso la Pubblica Amministrazione e da una semplificazione della legge 52 del 1991 in materia di acquisto dei crediti d’impresa, rivolta a dare maggiore certezza agli operatori”. 15 dicembre 2015 Crediti, Assifact stima +4,56% per factoring nel 2015 Assifact: il factoring vale l'11% del Pil L’ultimo rapporto Forefact, datato novembre 2015, riporta i risultati dell’indagine condotta nel mese di ottobre tra i soci di Assifact: anche dal factoring arrivano segnali di ripresa dell'economia italiana - Nei primi nove mesi del 2015 crescita del 5,45%. Anche dal factoring arrivano segnali di ripresa dell’economia italiana. Le proiezioni di chiusura del 2015 sono infatti nettamente positive e anche le aspettative per il 2016 risultano favorevoli per un settore che rappresenta circa l’11% del Pil italiano. L’ultimo rapporto Forefact, datato novembre 2015, riporta i risultati dell’indagine condotta nel mese di ottobre tra i soci di Assifact, l’Associazione Italiana per il Factoring che riunisce gli operatori di un settore. Dopo la crescita fatta registrare dalle attività di factoring nei primi nove mesi dell’anno, con un volume d’affari cumulativo (turnover) superiore del 5,45% allo stesso periodo dell’anno precedente, gli operatori si sono dichiarati ottimisti sia per le proiezioni al 31 dicembre 2015, sia in sede di previsione per il 2016. Per il quarto trimestre dell’anno in corso gli associati Assifact si aspettano infatti un consuntivo positivo sia in termini di turnover (+4,56%), sia di outstanding, cioè del volume dei crediti in essere (+3,64%). Anche per l’anno prossimo le prospettive appaiono particolarmente favorevoli: gli operatori prevedono un’ulteriore crescita del 4,42% per il turnover e del 2,45% per l’outstanding, a conferma 15 dicembre 2015 del sentiment di fiducia che anche sul fronte della cessione dei crediti circonda in questa fase l’economia e le imprese italiane. “Nel preconsuntivo 2015 il factoring - afferma Alessandro Carretta, Segretario Generale di Assifact e docente di Economia degli intermediari finanziari all’Università di Roma Tor Vergata - si conferma un supporto gestionale e finanziario importante, e per certi versi insostituibile, per il capitale circolante delle imprese, che rappresenta la principale leva della ripresa economica, prima ancora degli investimenti e dell’occupazione”. “L’industria italiana del factoring, ai primi posti nel mercato europeo e mondiale - tiene a sottolineare Carretta - punta anche, come risulta dalle previsioni per il 2016, a un consistente sviluppo per i prossimi anni, utile alla diversificazione delle fonti di finanziamento delle imprese italiane; diversificazione che potrà essere favorita da un auspicabile riordino delle norme in materia di cessione dei crediti verso la Pubblica Amministrazione e da una semplificazione della legge 52 del 1991 in materia di acquisto dei crediti d’impresa, rivolta a dare maggiore certezza agli operatori”. 15 dicembre 2015 Crediti, Assifact stima +4,56% per factoring nel 2015 Assifact: il factoring vale l'11% del Pil L’ultimo rapporto Forefact, datato novembre 2015, riporta i risultati dell’indagine condotta nel mese di ottobre tra i soci di Assifact: anche dal factoring arrivano segnali di ripresa dell'economia italiana - Nei primi nove mesi del 2015 crescita del 5,45%. Anche dal factoring arrivano segnali di ripresa dell’economia italiana. Le proiezioni di chiusura del 2015 sono infatti nettamente positive e anche le aspettative per il 2016 risultano favorevoli per un settore che rappresenta circa l’11% del Pil italiano. L’ultimo rapporto Forefact, datato novembre 2015, riporta i risultati dell’indagine condotta nel mese di ottobre tra i soci di Assifact, l’Associazione Italiana per il Factoring che riunisce gli operatori di un settore. Dopo la crescita fatta registrare dalle attività di factoring nei primi nove mesi dell’anno, con un volume d’affari cumulativo (turnover) superiore del 5,45% allo stesso periodo dell’anno precedente, gli operatori si sono dichiarati ottimisti sia per le proiezioni al 31 dicembre 2015, sia in sede di previsione per il 2016. Per il quarto trimestre dell’anno in corso gli associati Assifact si aspettano infatti un consuntivo positivo sia in termini di turnover (+4,56%), sia di outstanding, cioè del volume dei crediti in essere (+3,64%). Anche per l’anno prossimo le prospettive appaiono particolarmente favorevoli: gli operatori prevedono un’ulteriore crescita del 4,42% per il turnover e del 2,45% per l’outstanding, a conferma 15 dicembre 2015 del sentiment di fiducia che anche sul fronte della cessione dei crediti circonda in questa fase l’economia e le imprese italiane. “Nel preconsuntivo 2015 il factoring - afferma Alessandro Carretta, Segretario Generale di Assifact e docente di Economia degli intermediari finanziari all’Università di Roma Tor Vergata - si conferma un supporto gestionale e finanziario importante, e per certi versi insostituibile, per il capitale circolante delle imprese, che rappresenta la principale leva della ripresa economica, prima ancora degli investimenti e dell’occupazione”. “L’industria italiana del factoring, ai primi posti nel mercato europeo e mondiale - tiene a sottolineare Carretta - punta anche, come risulta dalle previsioni per il 2016, a un consistente sviluppo per i prossimi anni, utile alla diversificazione delle fonti di finanziamento delle imprese italiane; diversificazione che potrà essere favorita da un auspicabile riordino delle norme in materia di cessione dei crediti verso la Pubblica Amministrazione e da una semplificazione della legge 52 del 1991 in materia di acquisto dei crediti d’impresa, rivolta a dare maggiore certezza agli operatori”. 15 dicembre 2015 Dal factoring che cresce segnali di ripresa dell’economia Gli operatori associati ad Assifact si aspettano di chiudere il 2015 a +4,56% e prevedono per il 2016 un ulteriore +4,42%. Anche dal factoring arrivano segnali di ripresa dell’economia italiana. Le proiezioni di chiusura del 2015 sono infatti nettamente positive e anche le aspettative per il 2016 risultano favorevoli per un settore che rappresenta circa l’11% del Pil italiano. L’ultimo rapporto Forefact, datato novembre 2015, riporta i risultati dell’indagine condotta nel mese di ottobre tra i soci di Assifact, l’Associazione Italiana per il Factoring che riunisce gli operatori di un settore. Dopo la crescita fatta registrare dalle attività di factoring nei primi nove mesi dell’anno, con un volume d’affari cumulativo (turnover) superiore del 5,45% allo stesso periodo dell’anno precedente, gli operatori si sono dichiarati ottimisti sia per le proiezioni al 31 dicembre 2015, sia in sede di previsione per il 2016. Per il quarto trimestre dell’anno in corso gli associati Assifact si aspettano infatti un consuntivo positivo sia in termini di turnover (+4,56%), sia di outstanding, cioè del volume dei crediti in essere (+3,64%). Anche per l’anno prossimo le prospettive appaiono particolarmente favorevoli: gli operatori prevedono un’ulteriore crescita del 4,42% per il turnover e del 2,45% per l’outstanding, a conferma del sentiment di fiducia che anche sul fronte della cessione dei crediti circonda in questa fase l’economia e le imprese italiane. “Nel preconsuntivo 2015 il factoring - afferma Alessandro Carretta, Segretario Generale di Assifact e docente di Economia degli intermediari finanziari all’Università di Roma Tor Vergata - si conferma un supporto gestionale e finanziario importante, e per certi versi insostituibile, per il capitale circolante delle imprese, che rappresenta la principale leva della ripresa economica, prima ancora degli investimenti e dell’occupazione”. “L’industria italiana del factoring, ai primi posti nel mercato europeo e mondiale - tiene a sottolineare Carretta - punta anche, come risulta dalle previsioni per il 2016, a un consistente sviluppo per i prossimi anni, utile alla diversificazione delle fonti di finanziamento delle imprese italiane; diversificazione che potrà essere favorita da un auspicabile riordino delle norme in materia di cessione dei crediti verso la Pubblica Amministrazione e da una semplificazione della legge 52 del 1991 in materia di acquisto dei crediti d’impresa, rivolta a dare maggiore certezza agli operatori”. 15 dicembre 2015 Assifact: il factoring vale l'11% del Pil Anche dal factoring arrivano segnali di ripresa dell’economia italiana. Le proiezioni di chiusura del 2015 sono infatti nettamente positive e anche le aspettative per il 2016 risultano favorevoli per un settore che rappresenta circa l’11% del Pil italiano. L’ultimo rapporto Forefact, datato novembre 2015, riporta i risultati dell’indagine condotta nel mese di ottobre tra i soci di Assifact, l’Associazione Italiana per il Factoring che riunisce gli operatori di un settore. Dopo la crescita fatta registrare dalle attività di factoring nei primi nove mesi dell’anno, con un volume d’affari cumulativo (turnover) superiore del 5,45% allo stesso periodo dell’anno precedente, gli operatori si sono dichiarati ottimisti sia per le proiezioni al 31 dicembre 2015, sia in sede di previsione per il 2016. Per il quarto trimestre dell’anno in corso gli associati Assifact si aspettano infatti un consuntivo positivo sia in termini di turnover (+4,56%), sia di outstanding, cioè del volume dei crediti in essere (+3,64%). Anche per l’anno prossimo le prospettive appaiono particolarmente favorevoli: gli operatori prevedono un’ulteriore crescita del 4,42% per il turnover e del 2,45% per l’outstanding, a conferma del sentiment di fiducia che anche sul fronte della cessione dei crediti circonda in questa fase l’economia e le imprese italiane. “Nel preconsuntivo 2015 il factoring - afferma Alessandro Carretta, Segretario Generale di Assifact e docente di Economia degli intermediari finanziari all’Università di Roma Tor Vergata - si conferma un supporto gestionale e finanziario importante, e per certi versi insostituibile, per il capitale circolante delle imprese, che rappresenta la principale leva della ripresa economica, prima ancora degli investimenti e dell’occupazione”. “L’industria italiana del factoring, ai primi posti nel mercato europeo e mondiale - tiene a sottolineare Carretta - punta anche, come risulta dalle previsioni per il 2016, a un consistente sviluppo per i prossimi anni, utile alla diversificazione delle fonti di finanziamento delle imprese italiane; diversificazione che potrà essere favorita da un auspicabile riordino delle norme in materia di cessione dei crediti verso la Pubblica Amministrazione e da una semplificazione della legge 52 del 1991 in materia di acquisto dei crediti d’impresa, rivolta a dare maggiore certezza agli operatori”. 15 dicembre 2015 Factoring, trend in crescita Gli operatori associati ad Assifact si aspettano di chiudere il 2015 a +4,56% e prevedono per il 2016 un ulteriore +4,42% Dopo la crescita fatta registrare dalle attività di factoring nei primi nove mesi dell’anno, con un volume d’affari cumulativo (turnover) superiore del 5,45% allo stesso periodo dell’anno precedente, gli operatori si sono dichiarati ottimisti sia per le proiezioni al 31 dicembre 2015, sia in sede di previsione per il 2016. Anche dal factoring, quindi, arrivano segnali di ripresa dell’economia italiana. Le proiezioni di chiusura del 2015 sono positive e anche le aspettative per il 2016 risultano favorevoli per un settore che rappresenta circa l’11% del Pil italiano. È quanto emerge dall’ultimo rapporto Forefact, datato novembre 2015, che riporta i risultati dell’indagine condotta nel mese di ottobre tra i soci di Assifact, l’associazione Italiana per il Factoring che riunisce gli operatori di un settore. Nel dettaglio, per il quarto trimestre dell’anno in corso gli associati Assifact si aspettano infatti un consuntivo positivo sia in termini di turnover (+4,56%), sia di outstanding, cioè del volume dei crediti in essere (+3,64%). Anche per l’anno prossimo le prospettive appaiono favorevoli: gli operatori prevedono un’ulteriore crescita del 4,42% per il turnover e del 2,45% per l’outstanding, a conferma del sentiment di fiducia che anche sul fronte della cessione dei crediti circonda in questa fase l’economia e le imprese italiane. 15 dicembre 2015 Crediti: Assifact stima +4,56% per factoring nel 2015, +4,42% nel 2016 Milano, 15 dic - Dal factoring arrivano segnali di ripresa dell'economia italiana. Così una nota di Assifact, l'Associazione italiana per il factoring, dal cui ultimo rapporto, datato novembre 2015, emerge che secondo i risultati dell'indagine condotta in ottobre tra i suoi soci le stime sono di un rialzo del 4,56% nel 2015. Positive anche le attese per il 2016 (+4,42%). Dopo la crescita delle attività di factoring nei primi nove mesi, con un volume d'affari cumulativo superiore del 5,45% allo stesso periodo dell'anno precedente, gli operatori si sono dichiarati ottimisti sia per le proiezioni al 31 dicembre 2015, sia per il 2016. Per il quarto trimestre dell'anno in corso gli associati Assifact si aspettano un consuntivo positivo sia in termini di turnover (+4,56%), sia di outstanding, cioè del volume dei crediti in essere (+3,64%). Anche per il 2016 le prospettive sono favorevoli con una crescita del 4,42% per il turnover e del 2,45% per l'outstanding, a conferma del sentiment di fiducia che anche sul fronte della cessione dei crediti circonda in questa fase l'economia e le imprese italiane. 'Nel preconsuntivo 2015 il factoring - afferma Alessandro Carretta, Segretario Generale di Assifact e docente di Economia degli intermediari finanziari all’Università di Roma Tor Vergata - si conferma un supporto gestionale e finanziario importante, e per certi versi insostituibile, per il capitale circolante delle imprese, che rappresenta la principale leva della ripresa economica, prima ancora degli investimenti e dell'occupazione'. Carretta aggiunge che "l'industria italiana del factoring, ai primi posti nel mercato europeo e mondiale punta anche, come risulta dalle previsioni per il 2016, a un consistente sviluppo per i prossimi anni, utile alla diversificazione delle fonti di finanziamento delle imprese italiane. Questa diversificazione potrà essere favorita da un auspicabile riordino delle norme in materia di cessione dei crediti verso la Pubblica Amministrazione e da una semplificazione della legge 52 del 1991 in materia di acquisto dei crediti d'impresa, rivolta a dare maggiore certezza agli operatori'. 15 dicembre 2015 Assifact Dal factoring che cresce segnali di ripresa dell'economia Gli operatori associati ad Assifact si aspettano di chiudere il 2015 a +4,56% e prevedono per il 2016 un ulteriore +4,42% Anche dal factoring arrivano segnali di ripresa dell’economia italiana. Le proiezioni di chiusura del 2015 sono infatti nettamente positive e anche le aspettative per il 2016 risultano favorevoli per un settore che rappresenta circa l’11% del Pil italiano. L’ultimo rapporto Forefact, datato novembre 2015, riporta i risultati dell’indagine condotta nel mese di ottobre tra i soci di Assifact, l’Associazione Italiana per il Factoring che riunisce gli operatori di un settore. Dopo la crescita fatta registrare dalle attività di factoring nei primi nove mesi dell’anno, con un volume d’affari cumulativo (turnover) superiore del 5,45% allo stesso periodo dell’anno precedente, gli operatori si sono dichiarati ottimisti sia per le proiezioni al 31 dicembre 2015, sia in sede di previsione per il 2016. Per il quarto trimestre dell’anno in corso gli associati Assifact si aspettano infatti un consuntivo positivo sia in termini di turnover (+4,56%), sia di outstanding, cioè del volume dei crediti in essere (+3,64%). Anche per l’anno prossimo le prospettive appaiono particolarmente favorevoli: gli operatori prevedono un’ulteriore crescita del 4,42% per il turnover e del 2,45% per l’outstanding, a conferma del sentiment di fiducia che anche sul fronte della cessione dei crediti circonda in questa fase l’economia e le imprese italiane. “Nel preconsuntivo 2015 il factoring - afferma Alessandro Carretta, Segretario Generale di Assifact e docente di Economia degli intermediari finanziari all’Università di Roma Tor Vergata - si conferma un supporto gestionale e finanziario importante, e per certi versi insostituibile, per il capitale circolante delle imprese, che rappresenta la principale leva della ripresa economica, prima ancora degli investimenti e dell’occupazione”. “L’industria italiana del factoring, ai primi posti nel mercato europeo e mondiale - tiene a sottolineare Carretta - punta anche, come risulta dalle previsioni per il 2016, a un consistente sviluppo per i prossimi anni, utile alla diversificazione delle fonti di finanziamento delle imprese italiane; diversificazione che potrà essere favorita da un auspicabile riordino delle norme in materia di cessione dei crediti verso la Pubblica Amministrazione e da una semplificazione della legge 52 del 1991 in materia di acquisto dei crediti d’impresa, rivolta a dare maggiore certezza agli operatori”. 15 dicembre 2015 Crediti: Assifact stima +4,56% per factoring nel 2015, +4,42% nel 2016 Milano, 15 dic - Dal factoring arrivano segnali di ripresa dell'economia italiana. Cosi' una nota di Assifact, l'Associazione italiana per il factoring, dal cui ultimo rapporto, datato novembre 2015, emerge che secondo i risultati dell'indagine condotta in ottobre tra i suoi soci le stime sono di un rialzo del 4,56% nel 2015. Positive anche le attese per il 2016 (+4,42%). Dopo la crescita delle attivita' di factoring nei primi nove mesi, con un volume d'affari cumulativo superiore del 5,45% allo stesso periodo dell'anno precedente, gli operatori si sono dichiarati ottimisti sia per le proiezioni al 31 dicembre 2015, sia per il 2016. Per il quarto trimestre dell'anno in corso gli associati Assifact si aspettano un consuntivo positivo sia in termini di turnover (+4,56%), sia di outstanding, cioe' del volume dei crediti in essere (+3,64%). Anche per il 2016 le prospettive sono favorevoli con una crescita del 4,42% per il turnover e del 2,45% per l'outstanding, a conferma del sentiment di fiducia che anche sul fronte della cessione dei crediti circonda in questa fase l'economia e le imprese italiane. 'Nel preconsuntivo 2015 il factoring - afferma Alessandro Carretta, Segretario Generale di Assifact e docente di Economia degli intermediari finanziari all'Universita' di Roma Tor Vergata - si conferma un supporto gestionale e finanziario importante, e per certi versi insostituibile, per il capitale circolante delle imprese, che rappresenta la principale leva della ripresa economica, prima ancora degli investimenti e dell'occupazione'. Carretta aggiunge che "l'industria italiana del factoring, ai primi posti nel mercato europeo e mondiale punta anche, come risulta dalle previsioni per il 2016, a un consistente sviluppo per i prossimi anni, utile alla diversificazione delle fonti di finanziamento delle imprese italiane. Questa diversificazione potra' essere favorita da un auspicabile riordino delle norme in materia di cessione dei crediti verso la Pubblica Amministrazione e da una semplificazione della legge 52 del 1991 in materia di acquisto dei crediti d'impresa, rivolta a dare maggiore certezza agli operatori'. 15 dicembre 2015 Crediti, Assifact stima +4,56% per factoring nel 2015 Dal factoring arrivano segnali di ripresa dell'economia italiana. Così Assifact, l'Associazione italiana per il factoring, dal cui ultimo rapporto, datato novembre 2015, emerge che secondo i risultati dell'indagine condotta in ottobre tra i suoi soci le stime sono di un rialzo del 4,56% nel 2015. Positive anche le attese per il 2016 (+4,42%). Dopo la crescita delle attività di factoring nei primi nove mesi, con un volume d'affari cumulativo superiore del 5,45% allo stesso periodo dell'anno precedente, gli operatori si sono dichiarati ottimisti sia per le proiezioni al 31 dicembre 2015, sia per il 2016. Per il quarto trimestre dell'anno in corso gli associati Assifact si aspettano un consuntivo positivo sia in termini di turnover (+4,56%), sia di outstanding, cioè del volume dei crediti in essere (+3,64%). Anche per il 2016 le prospettive sono favorevoli con una crescita del 4,42% per il turnover e del 2,45% per l'outstanding, a conferma del sentiment di fiducia che anche sul fronte della cessione dei crediti circonda in questa fase l'economia e le imprese italiane. "Nel preconsuntivo 2015 il factoring", afferma Alessandro Carretta, segretario generale di Assifact e docente di Economia degli intermediari finanziari all'Università di Roma Tor Vergat, "si conferma un supporto gestionale e finanziario importante, e per certi versi insostituibile, per il capitale circolante delle imprese, che rappresenta la principale leva della ripresa economica, prima ancora degli investimenti e dell'occupazione". Carretta aggiunge che "l'industria italiana del factoring, ai primi posti nel mercato europeo e mondiale punta anche, come risulta dalle previsioni per il 2016, a un consistente sviluppo per i prossimi anni, utile alla diversificazione delle fonti di finanziamento delle imprese italiane. Questa diversificazione potrà essere favorita da un auspicabile riordino delle norme in materia di cessione 15 dicembre 2015 dei crediti verso la Pubblica Amministrazione e da una semplificazione della legge 52 del 1991 in materia di acquisto dei crediti d'impresa, rivolta a dare maggiore certezza agli operatori". 15 dicembre 2015 Assifact: il factoring vale l'11% del Pil L’ultimo rapporto Forefact, datato novembre 2015, riporta i risultati dell’indagine condotta nel mese di ottobre tra i soci di Assifact: anche dal factoring arrivano segnali di ripresa dell'economia italiana - Nei primi nove mesi del 2015 crescita del 5,45%. Anche dal factoring arrivano segnali di ripresa dell’economia italiana. Le proiezioni di chiusura del 2015 sono infatti nettamente positive e anche le aspettative per il 2016 risultano favorevoli per un settore che rappresenta circa l’11% del Pil italiano. L’ultimo rapporto Forefact, datato novembre 2015, riporta i risultati dell’indagine condotta nel mese di ottobre tra i soci di Assifact, l’Associazione Italiana per il Factoring che riunisce gli operatori di un settore. Dopo la crescita fatta registrare dalle attività di factoring nei primi nove mesi dell’anno, con un volume d’affari cumulativo (turnover) superiore del 5,45% allo stesso periodo dell’anno precedente, gli operatori si sono dichiarati ottimisti sia per le proiezioni al 31 dicembre 2015, sia in sede di previsione per il 2016. Per il quarto trimestre dell’anno in corso gli associati Assifact si aspettano infatti un consuntivo positivo sia in termini di turnover (+4,56%), sia di outstanding, cioè del volume dei crediti in essere (+3,64%). Anche per l’anno prossimo le prospettive appaiono particolarmente favorevoli: gli operatori prevedono un’ulteriore crescita del 4,42% per il turnover e del 2,45% per l’outstanding, a conferma del sentiment di fiducia che anche sul fronte della cessione dei crediti circonda in questa fase l’economia e le imprese italiane. “Nel preconsuntivo 2015 il factoring - afferma Alessandro Carretta, Segretario Generale di Assifact e docente di Economia degli intermediari finanziari all’Università di Roma Tor Vergata - si conferma 15 dicembre 2015 un supporto gestionale e finanziario importante, e per certi versi insostituibile, per il capitale circolante delle imprese, che rappresenta la principale leva della ripresa economica, prima ancora degli investimenti e dell’occupazione”. “L’industria italiana del factoring, ai primi posti nel mercato europeo e mondiale - tiene a sottolineare Carretta - punta anche, come risulta dalle previsioni per il 2016, a un consistente sviluppo per i prossimi anni, utile alla diversificazione delle fonti di finanziamento delle imprese italiane; diversificazione che potrà essere favorita da un auspicabile riordino delle norme in materia di cessione dei crediti verso la Pubblica Amministrazione e da una semplificazione della legge 52 del 1991 in materia di acquisto dei crediti d’impresa, rivolta a dare maggiore certezza agli operatori”. 15 dicembre 2015 Gli operatori associati ad Assifact si aspettano di chiudere il 2015 a +4,56% e prevedono per il 2016 un ulteriore… Gli operatori associati ad Assifact si aspettano di chiudere il 2015 a +4,56% e prevedono per il 2016 un ulteriore +4,42% Anche dal factoring arrivano segnali di ripresa dell’economia italiana. Le proiezioni di chiusura del 2015 sono infatti nettamente positive e anche le aspettative per il 2016 risultano favorevoli per un settore che rappresenta circa l’11% del Pil italiano. L’ultimo rapporto Forefact, datato novembre 2015, riporta i risultati dell’indagine condotta nel mese di ottobre tra i soci di Assifact, l’Associazione Italiana per il Factoring che riunisce gli operatori di un settore. Dopo la crescita fatta registrare dalle attività di factoring nei primi nove mesi dell’anno, con un volume d’affari cumulativo (turnover) superiore del 5,45% allo stesso periodo dell’anno precedente, gli operatori si sono dichiarati ottimisti sia per le proiezioni al 31 dicembre 2015, sia in sede di previsione per il 2016. Per il quarto trimestre dell’anno in corso gli associati Assifact si aspettano infatti un consuntivo positivo sia in termini di turnover (+4,56%), sia di outstanding, cioè del volume dei crediti in essere (+3,64%). Anche per l’anno prossimo le prospettive appaiono particolarmente favorevoli: gli operatori prevedono un’ulteriore crescita del 4,42% per il turnover e del 2,45% per l’outstanding, a conferma del sentiment di fiducia che anche sul fronte della cessione dei crediti circonda in questa fase l’economia e le imprese italiane. “Nel preconsuntivo 2015 il factoring - afferma Alessandro Carretta, Segretario Generale di Assifact e docente di Economia degli intermediari finanziari all’Università di Roma Tor Vergata - si conferma un supporto gestionale e finanziario importante, e per certi versi insostituibile, per il capitale circolante delle imprese, che rappresenta la principale leva della ripresa economica, prima ancora degli investimenti e dell’occupazione”. “L’industria italiana del factoring, ai primi posti nel mercato europeo e mondiale - tiene a sottolineare Carretta - punta anche, come risulta dalle previsioni per il 2016, a un consistente sviluppo per i prossimi anni, utile alla diversificazione delle fonti di finanziamento delle imprese 15 dicembre 2015 italiane; diversificazione che potrà essere favorita da un auspicabile riordino delle norme in materia di cessione dei crediti verso la Pubblica Amministrazione e da una semplificazione della legge 52 del 1991 in materia di acquisto dei crediti d’impresa, rivolta a dare maggiore certezza agli operatori”. 15 dicembre 2015 Gli operatori associati ad Assifact si aspettano di chiudere il 2015 a +4,56% e prevedono per il 2016 un ulteriore +4,42% Anche dal factoring arrivano segnali di ripresa dell’economia italiana. Le proiezioni di chiusura del 2015 sono infatti nettamente positive e anche le aspettative per il 2016 risultano favorevoli per un settore che rappresenta circa l’11% del Pil italiano. L’ultimo rapporto Forefact, datato novembre 2015, riporta i risultati dell’indagine condotta nel mese di ottobre tra i soci di Assifact, l’Associazione Italiana per il Factoring che riunisce gli operatori di un settore. Dopo la crescita fatta registrare dalle attività di factoring nei primi nove mesi dell’anno, con un volume d’affari cumulativo (turnover) superiore del 5,45% allo stesso periodo dell’anno precedente, gli operatori si sono dichiarati ottimisti sia per le proiezioni al 31 dicembre 2015, sia in sede di previsione per il 2016. Per il quarto trimestre dell’anno in corso gli associati Assifact si aspettano infatti un consuntivo positivo sia in termini di turnover (+4,56%), sia di outstanding, cioè del volume dei crediti in essere (+3,64%). Anche per l’anno prossimo le prospettive appaiono particolarmente favorevoli: gli operatori prevedono un’ulteriore crescita del 4,42% per il turnover e del 2,45% per l’outstanding, a conferma del sentiment di fiducia che anche sul fronte della cessione dei crediti circonda in questa fase l’economia e le imprese italiane. “Nel preconsuntivo 2015 il factoring - afferma Alessandro Carretta, Segretario Generale di Assifact e docente di Economia degli intermediari finanziari all’Università di Roma Tor Vergata - si conferma un supporto gestionale e finanziario importante, e per certi versi insostituibile, per il capitale circolante delle imprese, che rappresenta la principale leva della ripresa economica, prima ancora degli investimenti e dell’occupazione”. “L’industria italiana del factoring, ai primi posti nel mercato europeo e mondiale - tiene a sottolineare Carretta - punta anche, come risulta dalle previsioni per il 2016, a un consistente sviluppo per i prossimi anni, utile alla diversificazione delle fonti di finanziamento delle imprese italiane; diversificazione che potrà essere favorita da un auspicabile riordino delle norme in materia di cessione dei crediti verso la Pubblica Amministrazione e da una semplificazione della legge 52 del 1991 in materia di acquisto dei crediti d’impresa, rivolta a dare maggiore certezza agli operatori”. 15 dicembre 2015 Crediti, Assifact stima +4,56% per factoring nel 2015 Dal factoring arrivano segnali di ripresa dell'economia italiana. Così Assifact, l'Associazione italiana per il factoring, dal cui ultimo rapporto, datato novembre 2015, emerge che secondo i risultati dell'indagine condotta in ottobre tra i suoi soci le stime sono di un rialzo del 4,56% nel 2015. Positive anche le attese per il 2016 (+4,42%). Dopo la crescita delle attività di factoring nei primi nove mesi, con un volume d'affari cumulativo superiore del 5,45% allo stesso periodo dell'anno precedente, gli operatori si sono dichiarati ottimisti sia per le proiezioni al 31 dicembre 2015, sia per il 2016. Per il quarto trimestre dell'anno in corso gli associati Assifact si aspettano un consuntivo positivo sia in termini di turnover (+4,56%), sia di outstanding, cioè del volume dei crediti in essere (+3,64%). Anche per il 2016 le prospettive sono favorevoli con una crescita del 4,42% per il turnover e del 2,45% per l'outstanding, a conferma del sentiment di fiducia che anche sul fronte della cessione dei crediti circonda in questa fase l'economia e le imprese italiane. 15 dicembre 2015 "Nel preconsuntivo 2015 il factoring", afferma Alessandro Carretta, segretario generale di Assifact e docente di Economia degli intermediari finanziari all'Università di Roma Tor Vergat, "si conferma un supporto gestionale e finanziario importante, e per certi versi insostituibile, per il capitale circolante delle imprese, che rappresenta la principale leva della ripresa economica, prima ancora degli investimenti e dell'occupazione". Carretta aggiunge che "l'industria italiana del factoring, ai primi posti nel mercato europeo e mondiale punta anche, come risulta dalle previsioni per il 2016, a un consistente sviluppo per i prossimi anni, utile alla diversificazione delle fonti di finanziamento delle imprese italiane. Questa diversificazione potrà essere favorita da un auspicabile riordino delle norme in materia di cessione dei crediti verso la Pubblica Amministrazione e da una semplificazione della legge 52 del 1991 in materia di acquisto dei crediti d'impresa, rivolta a dare maggiore certezza agli operatori". 15 dicembre 2015 Crediti: Assifact stima +4,56% per factoring nel 2015, +4,42% nel 2016 (Il Sole 24 Ore Radiocor) - Milano, 15 dic - Dal factoring arrivano segnali di ripresa dell'economia italiana. Cosi' una nota di Assifact, l'Associazione italiana per il factoring, dal cui ultimo rapporto, datato novembre 2015, emerge che secondo i risultati dell'indagine condotta in ottobre tra i suoi soci le stime sono di un rialzo del 4,56% nel 2015. Positive anche le attese per il 2016 (+4,42%). Dopo la crescita delle attivita' di factoring nei primi nove mesi, con un volume d'affari cumulativo superiore del 5,45% allo stesso periodo dell'anno precedente, gli operatori si sono dichiarati ottimisti sia per le proiezioni al 31 dicembre 2015, sia per il 2016. Per il quarto trimestre dell'anno in corso gli associati Assifact si aspettano un consuntivo positivo sia in termini di turnover (+4,56%), sia di outstanding, cioe' del volume dei crediti in essere (+3,64%). Anche per il 2016 le prospettive sono favorevoli con una crescita del 4,42% per il turnover e del 2,45% per l'outstanding, a conferma del sentiment di fiducia che anche sul fronte della cessione dei crediti circonda in questa fase l'economia e le imprese italiane. 'Nel preconsuntivo 2015 il factoring - afferma Alessandro Carretta, Segretario Generale di Assifact e docente di Economia degli intermediari finanziari all'Universita' di Roma Tor Vergata - si conferma un supporto gestionale e finanziario importante, e per certi versi insostituibile, per il capitale circolante delle imprese, che rappresenta la principale leva della ripresa economica, prima ancora degli investimenti e dell'occupazione'. Carretta aggiunge che "l'industria italiana del factoring, ai primi posti nel mercato europeo e mondiale punta anche, come risulta dalle previsioni per il 2016, a un consistente sviluppo per i prossimi anni, utile alla diversificazione delle fonti di finanziamento delle imprese italiane. Questa diversificazione potra' essere favorita da un auspicabile riordino delle norme in materia di cessione dei crediti verso la Pubblica Amministrazione e da una semplificazione della legge 52 del 1991 in materia di acquisto dei crediti d'impresa, rivolta a dare maggiore certezza agli operatori'. 15 dicembre 2015 Factoring, Assifact: buone le previsioni degli operatori per il 2015, +4,56%. Per il 2016 atteso un +4,42%