16ο DELLA PRIMA P A R T E DELLA V E R O N A ILLUSTRATA nero co' Romani, ricevuta da Roma una legazione, talché pofero iniìeme venti mila uomini per entrar nel paefe de' Boj, e richiamar come Γ altra volta i Galli a difendere il proprio. Uniti a' Veneti furono in quell' incontro i Cenomani, quali, come proifimi alla Venezia e più deboli, per non reitare efpoili, fi congiunfero co' Veneti contra i lor nazionali. Ma ottenuta dal Confole Lucio Emilia Una iniìgne vittoria in Tofcana , e trucidati i nemici e dìfperiì , venne in animo a' Romani di domare interamente i Galli cifalpini, e fpedirono contra Boj -ed Infubri ambedue i Confoli. Pacarono allora il Pò per la prima volta l'armi Romane, e terminò la guerra con la efpugnazion di Milano, avendo perciò Claudio Marcello trionfato degl' Iniubri, come infegnano i marmi Capitolini. Fino a quello tempo, che vuoi dire fino all'anno DXXXII. , appar chiaramente , che he Veneti nè'Cenomani furon loggetti a' Romani. Quando e come paiTaifero quelli e quelli fotto la Romana repubblica , è da porre in chiaro, e prima quanto a' Cenomani. Si ha in Polibio ( i ) , che debellati gì'Infubri, poco tempo dopo furono anche difeacciati i Galli da tutte le pianure d' intorno al Pò , eccettuati folamente alcuni luoghi polli alle radici dell'Alpi. Impariam da que ilo, che tentarono ben follo i vinti di fcuoter Γ importo giogo, e che tumultuarono in lor favore con gli altri popoli Gallici anche i Cenomani, quali, come pofieiïbri di bella pianura e adiacente al Pò, non ha dubbio eifer dei compreiì quivi dall' Ilio*. rieb fotto'-il generai nome di Galli , e degli fcacciati e foggiogati allor da' Romani . Avvenne ciò ne' quattro anni che paifarono dalla depreiïione degl' Infubri al principio della feconda guerra Punica ; e conferma incontrallabile ce ne da l'Epitome Liviana,ISn cui lì h a , come immediatamente avanti la guerra Punica furono da' Romani condotte le colonie di Piacenza e di Cremona ( i ) * e quefte nel terreno preß a Galli. Tale era Γ ufo Romano, e però veggiamo in Livio , come alle colonie mandate a Modana, a Bologna , a Parma lì diitribuì terreno tolto a' Boj, e a quella di Lucca terreno tolto a' Liguri ( 3 ) . Ecco però come in pena furon parimente allora privati i Cenomani di buona parte del territorio loro con Γ edifìcazion di Cremona ; poiché i Romani per imbrigliare i Galli, la forza de' quali era d'intorno al Pò, iul Pò piantarono due colonie, una delle quali, fecondo il buon ordine fempre tenutole moftrato poco dopo nel fondar la colonia Aquileja , fu nell'ultimo diftretto da tal gente poifeduto, cioè nel Brefciano. Non li può da chi abbia lume di conoicenza dubitar punto, che quella nel tener de' Veroneii non fi foife più torlo condotta , s'anche quella citta, folle llata di ragion de' Galli ; mentre il Veronefe ancora arrivava al Pò, ed aveva Oiliglia, eh' era lìto niente men opportuno : ο ne farebbe certamente almeno Hata quivi condotta un'altra, per tener Verona a freno , come con Cremona lì teneva Brefcia, e per guardare il confine, e far fronte non meno a' Galli, eh' eran di qua dal Pò, che a qualunque altra molellia dalla parte dell'Alpi venir poteife , che fu il fine della colonia Cremonefe, come Tacito efpreiìamente dichiara ( 4 ) . Ma appena nell'anno DXXXVL li fparfe il grido della marchia d'Annibale verfo l'Italia, con la quale alla guerra Punica feconda lì die principio , che Boj ed Infubri, preie l'armi, lì ribellarono. Non ebbero in ciò parte / Galli Brefciani, come parla Livio ( j ) , quali tenuti a dovere dalla colonia Cremonele, diedero anzi ajuto a Lucio Manlio Pretor della Gallia, e foli de' Galli nel prim'anno lenza ribellarli, mantenner fede , e nella battaglia ai fiume Trebbia llectero co' Romani. Ma cambiarono ben ( 1 ) Polyb. Hiftor. lib. H. cap. xxxv. ( 2 ) Liv. Hiflor. Epitom. lib. xx. In agro de Gallis capto. ( 3 ) Liv. Hiftor. Rom. lib. xxxvn. cap, Lviu lib xxxi?;. cap. i.V. lib. χ α C3p. xm. £**•-.·> w»·- ( 4 ) Corn.Ta cit. Hiflor. lib. in. cap. xxxiv. ^îdverfus G allas trans Tadum agentes , & fi qua alia vis inter rueret. ( 5 ) Liv. Hiflor. Rom, lib, xxi. cap. xxv