LA DIGESTIONE
La digestione è il primo passaggio della nutrizione degli organismi viventi, il processo chimico e
meccanico che trasforma e riduce di complessità i principi nutritivi assunti, grandi molecole come i
carboidrati, in sostanze più semplici assorbibili ed assimilabili dall'organismo. La digestione è una
frammentazione di molecole complesse in molecole più semplici, una prima azione che non
determina
una
liberazione
d'energia. Comprende i processi
che avvengono nell'apparato
digerente nei metazoi, cioè
quegli animali organizzati in
cellule, tessuti e organi come
l’uomo. Per "spezzare" le catene
molecolari dei principi nutritivi
contenuti nel cibo sono
essenziali gli enzimi. Essi
Figura 1 - Processo di digestione da parte di un enzima.
attraggono le molecole da
digerire, i substrati, e realizzano
la divisione in molecole più piccole in particolari siti detti siti attivi.
La digestione inizia nel primo organo dell’apparato digerente, la bocca, che viene aperta o chiusa da
una parte fissa, la mascella, a cui si articola una parte mobile, la mandibola. È delimitata all'esterno
dalle labbra e all'interno dal palato, in alto, e dal pavimento boccale e dalla lingua, in basso. La lingua
è un muscolo volontario mobile
che impasta il cibo durante la
masticazione preparandolo per la
deglutizione. L’uomo, come il
bambino, utilizza i denti per
spezzettare il cibo. Con gli
incisivi lo taglia, con i canini lo
strappa. I premolari ed i molari
Figura 2 - Dentatura nel bambino a sinistra e nell'adulto a destra
servono per macinare gli
alimenti.
APPROFONDIMENTO
I molari e i premolari prendono nome da “mola”. Cercane il significato e trascrivilo.
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I denti sono formati da una parte superiore e una inferiore. La parte che possiamo vedere è la corona
mentre quella che affonda nella gengiva e ne è circondata è detta radice. Andando dall’esterno
all’interno il dente è rivestito dallo smalto, dalla dentina, mentre al centro troviamo nervi e vasi
sanguigni. Quindi si tratta di una parte viva del corpo alimentata dai vasi sanguigni ed in
collegamento con il cervello tramite prolungamenti del sistema nervoso. Il dente è protetto
1
esternamente dallo smalto, il tessuto più duro del corpo, costituito da piccoli cristalli di calcio e fosfati
che lo rendono resistente agli acidi e alle sostanze corrosive che si trovano in bocca. La dentina è un
tessuto giallastro situato sotto lo smalto (costituita delle stesse sostanze). In pratica rappresenta il
corpo del dente in quanto la sua quantità determina la grandezza e la forma del dente stesso.
Il dente, tuttavia, può essere vittima della carie (dal latino careo, "essere privo"), una malattia
degenerativa infettiva che, dei tessuti duri superficiali come smalto e dentina può procedere in
profondità, fino alla polpa dentale. La carie è una malattia che dipende
da diversi elementi: batteri, zuccheri, fattori predisponenti e tempo.
Alcuni batteri che vivono nel cavo orale aderiscono alle superfici
interne della bocca (mucose o denti). Batteri privi di queste peculiarità
sono continuamente lavati via dalla saliva, ingoiati ed introdotti così in
quel grosso sterilizzatore chimico che è lo stomaco (poche specie
batteriche sopravvivono al clima acido dello stomaco: tra esse
Helicobacter pylori). I batteri che
albergano in bocca ci aiutano a
combattere i microrganismi che
entrano con il cibo o con l’aria, ma
devono essere tenuti sotto
controllo. Infatti, nutrendosi dei residui alimentari
(principalmente zuccheri), producono sostanze a pH acido che
Figura 3 - Se non vuoi che i batteri determinano dei buchi nello
Figura 4 - Struttura del dente.
moltiplichino e generino carie è bene che ti
smalto. Quando lo smalto viene
lavi i denti.
totalmente oltrepassato, i batteri
trovano la dentina e possono causare sintomi dolorosi. Sarà fondamentale mantenere una buona igiene
orale usando spazzolino e filo interdentale per impedire che si formi la placca batterica, una specie di
città di batteri che vivono sul dente.
APPROFONDIMENTO
Che cos’è l’Helicobacter pylori? Effettua una piccola ricerca e spiega quali
danni può causare all’organismo.
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…………………………………………………………………………….. Figura 5 - Stomaco dolorante.
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UN PO’ DI MATEMATICA
1. Moltiplicando i risultati delle due piccole espressioni, troverai il numero di denti di un adulto,
compresi i denti del giudizio (che non sempre spuntano), posti nella zona laterale della bocca.
20 − √64 ∙ 2 = ….
√9 ∙ √16 − 4 = ……...
2. Un bambino possiede 20 denti da latte che
comincia a sostituire a partire dai 6-7 anni.
o Calcola il rapporto tra il numero
completo dei denti del bambino e
quello dell’adulto.
o Scrivi il valore del numero decimale e
la percentuale corrispondente.
3. Conta i denti che hai in bocca e calcola il
rapporto tra il numero dei tuoi denti e quelli
Figura 6 - Processo di dentizione nel bambino.
di un bambino.
4. Dopo una attenta pulizia dei denti i batteri sono pressochè assenti. Dopo 12 ore, se non viene
effettuata nessuna azione igienica, si osserva al microscopio la formazione di circa 10 strati di
cellule batteriche. Dopo un giorno gli strati possono diventare 100.
o Calcola il rapporto tra il numero di strati di
cellule dopo 24 e 12 ore.
o Di quanto aumentano gli strati in questo
intervallo di tempo?
o Che tipo di osservazione puoi fare sulla
modalità di riproduzione batterica? Rispondi
dopo aver disegnato un grafico in cui in
orizzontale inserisci il tempo e in verticale il
Figura 7a - Carie che si espandono.
numero degli strati.
5. Le ghiandole salivari producono circa √1,44 litri di
saliva al giorno. Il 96% è costituito da acqua. Calcola il volume in ml di acqua prodotta dalle
ghiandole salivari quotidianamente.
6. Cerchiamo assieme di calcolare l’area compresa in un’arcata dentaria di una persona adulta,
facendo finta che abbia una forma triangolare.
o Per prima cosa cerchiamo di ricordare la formula per il calcolo dell’area di un
rettangolo.
o Disegna un rettangolo, ricava al suo interno due triangoli.
o Scrivi la formula per il calcolo dell’area del triangolo deducendola dal disegno.
o Calcola, infine, l’area di un’arcata dentaria (fig. 2) sapendo che la base misura 5 cm e
l’altezza 6 cm.
3
Oltre all’azione meccanica dei denti, la masticazione, in bocca inizia
anche la digestione chimica degli alimenti ad opera di sostanze contenute
nella saliva, un miscuglio acquoso a pH neutro prodotto dalle ghiandole
salivari, organi situati in prossimità della
bocca e del collo. La saliva contiene acqua,
enzimi digestivi, sali minerali e batteri,
inumidisce e inizia a digerire il cibo. I primi
principi nutritivi ad essere
digeriti già in bocca sono i carboidrati. Nella
saliva è presente l’amilasi, un enzima che
procede ad una prima frammentazione della
lunga molecola di amido (carboidrato) in molecole più semplici di
maltosio, formato da due molecole di glucosio. Come si vede dalla Figura 8 - Digestione dell'amido da
figura 8 alla base della struttura di un carboidrato c’è la molecola di parte dell'enzima amilasi..
glucosio. Dalla aggregazione di più molecole di glucosio si formano
carboidrati sempre più complessi. Uno dei carboidrati più complessi e anche il più importante è
l’amido che si trova in vari alimenti come cereali e tuberi.
Figura 7b
Ghiandole salivari.
APPROFONDIMENTO
Che cos’è il glucosio? A quale famosa funzione delle
cellule vegetali partecipa?
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Figura 9a - Due molecole di glucosio formano la
molecola di maltosio. Una molecola di fruttosio e una di
glucosio ne formano una di saccarosio (la sostanza
chiamata zucchero che si mette nel latte e nel tè).
Figura 9b - Disegno che sintetizza un importante
processo che avviene nelle piante.
Il cibo inumidito, detto bolo, scende
dalla bocca alla faringe spinta dalla
lingua. Come si osserva nella figura 10
il bolo viene spinto nella faringe che si
trova in posizione posteriore rispetto a
laringe e trachea (tratto anteriore). Al
passaggio del cibo, in corrispondenza
Figura 10 - Tratto iniziale dell'apparato digerente con bocca e faringe. Il bolo
nel tratto dello stomaco.
4
della biforcazione tra esofago e laringe, una piccola struttura
cartilaginea, detta epiglottide, si chiude e permette il passaggio degli
alimenti nell’esofago. Durante il passaggio le pareti dell’esofago, un
tubo lungo circa 25 cm, effettuano una serie di contrazioni, grazie alle
quali tutto ciò che è stato deglutito arriva allo stomaco. Nella parte
sommitale dello stomaco è presente una valvola, detta cardias, cioè una
struttura che lascia passare le
sostanze in un verso ma impedisce
che esse tornino indietro.
Lo stomaco è un sacco allungato
con una grossa curvatura a Figura 11 - Fasi del passaggio del
concavità rivolta verso l’alto. E’ bolo alimentare lungo l'esofago.
Figura 12 – Cardias osservati durante una rivestito da muscoli, irrorato da vasi sanguigni e compenetrato
gastroscopia. A sinistra un organo sano e a da terminazioni nervose. La parte interna della parete gastrica è
destra uno con ernia iatale che ne ostacola il
dotata da strati di cellule mucose che producono un gel che
funzionamento.
protegge dall’azione corrosiva delle sostanze acide.
La digestione avviene grazie
alla
produzione di succo gastrico
da
parte di ghiandole. Il succo
gastrico è un miscuglio
acquoso (99% di acqua) con
acido cloridrico ed enzimi
digestivi. L’acido cloridrico
distrugge buona parte di
microrganismi nocivi che
entrano con gli alimenti e
partecipa
all’azione
digestiva.
Le
proteine, Figura 13 - Parte interna dello stomaco.
Figura 14 - Struttura dello
presenti in molti alimenti, ma Il gel si instaura all'interno dei pozzi e
stomaco.
forma una barriera anticorrosiva.
principalmente nella carne e
suoi
derivati, pesce e legumi, vengono scisse dall’enzima pepsina nei suoi componenti base, gli
amminoacidi, che poi saranno utilizzati dal nostro organismo per sintetizzare (costruire) nuove
sostanze proteiche, che hanno una funzione primaria di plasticità, vanno, cioè, a comporre le strutture
dei tessuti dei vari organi del corpo, oltre a svolgere altri compiti come quello di regolare il
metabolismo.
APPROFONDIMENTO
Che cos’è il metabolismo? Dopo aver fatto una piccola ricerca scrivi in sintesi il suo significato,
facendo anche un esempio.
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Il bolo alimentare, ulteriormente digerito, diventa
più inconsistente e prende il nome di chimo. Esso
passa dallo stomaco all’intestino, spinto dalle
contrazioni delle pareti gastriche, attraverso una
seconda valvola chiamata piloro (vedi fig. 14). Il
miscuglio presente nello stomaco ha un’acidità
molto elevata a causa della presenza di acido
cloridrico (HCl) prodotto da ghiandole della Figura 15 - Digestione delle proteine ad opera della pepsina e
mucosa (le cellule delle pareti). Il grado di acidità loro trasformazione in amminoacidi.
di un miscuglio o di una sostanza si misura con il pH, indice della concentrazione degli ioni idrogeno.
La scala dei valori va da 1 (ambiente molto acido) a 14 (ambiente molto basico). Le sostanze neutre
hanno un pH di 7. I succhi gastrici hanno un pH uguale a 2 e quindi sono molto aggressivi per i tessuti
degli esseri viventi, compreso l’uomo.
ESPERIMENTO 1 – Analisi dell’acidità di sostanze e miscugli
- Raccogliere vari alimenti e prodotti di uso comune come arancia, pomodoro, aceto, limone,
latte, acqua, sgrassanti, saponi.
- Ipotizzare il loro comportamento. Come si comporteranno
questi prodotti a contatto con i tessuti del nostro corpo?
- Esperimento: munirsi di indicatore universale consistente in
una striscia di carta che si colora a seconda del tipo di sostanza
con cui viene in contatto. Osservare i colori e registrare il pH
dei vari miscugli utilizzati.
- Conclusione: verificare se i dati corrispondono alle ipotesi
effettuate.
- Realizza un diagramma a barre con i valori del pH di ciascuna
sostanza.
Figura 16 - Indicatore universale.
Il contenuto che arriva all’intestino tenue è una poltiglia
semi-solida lattiginosa e acida e prende nome di chilo. Il
primo tratto dell'intestino tenue prende il nome di duodeno
e ha la caratteristica forma "a curva". Nel duodeno
confluisce la bile ed il succo pancreatico. Entrambi
svolgono un ruolo importante per la digestione. La bile è un
miscuglio prodotto dal fegato e si accumula nella
cistifellea. Contiene acqua e altre sostanze tra cui i sali
biliari, che servono come detergente per ridurre la massa
delle particelle di grasso dividendole in particelle più
piccole facilmente digeribili dall’enzima lipasi. Come si
Figura 17 - Il duodeno con le ghiandole fegato,
evince dalla figura 18 i sali biliari riducono le grosse gocce
cistifellea e pancreas che forniscono i miscugli
di grasso in goccioline, così aumenta la superficie
digestivi succo e bile.
attaccabile dagli enzimi che possono ulteriormente ridurre
a particelle ancora più piccole: le molecole di base dei grassi acidi grassi e glicerolo.
6
Come ormai saprai i grassi o lipidi sono presenti
in molti alimenti e specialmente nella carne,
latte, burro, uova, ma anche in semi di cereali e
frutti come noci, mandorle e olive. Il succo
pancreatico, prodotto dalla ghiandola pancreas,
ha la funzione di digerire le macromolecole e di
neutralizzare l'acidità del chilo. Contiene infatti
bicarbonato di sodio, sostanza che impedisce la
corrosione dell'intestino da parte del chilo. Il
succo pancreatico contiene enzimi lipasi, che
servono alla digestione dei lipidi ed enzimi
amilasi che digeriscono le molecole di
Figura 18 - Una goccia di grasso ridotta in goccioline dai sali biliari.
carboidrati rese più semplici da una prima
digestione avvenuta nella parte alta dell’apparato digerente.
APPROFONDIMENTO – Il diabete Il diabete è una malattia molto diffusa nel mondo. Da quale parola potrebbe
aver avuto origine questo nome? In che cosa consiste questa malattia? Fai una
piccola ricerca e trascrivi di seguito una sintesi.
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Figura 19 - Simbolo
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internazionale del diabete.
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UN PO’ DI MATEMATICA
7. Calcola gli intervalli di valori del diametro dell’esofago umano dato dalla formula
√4 < 𝑥 < √9 e della lunghezza data dalla formula √625 < 𝑥 < √900.
8. Lo stomaco (fig. 14) ha una forma concava verso l’alto.
o Disegna una figura concava e una convessa.
o Dai una definizione di figura concava e convessa.
9. Durante la masticazione si presume che vengano digeriti circa il 5% dei carboidrati assunti
(amido che viene trasformato in zuccheri più semplici di maltosio). Se vengono mangiati 80 g
di carboidrati quanti ne sono digeriti in bocca?
10. Nell’intestino le particelle di chimo vengono trasformate in
entità ancora più piccole dalla bile. Questi piccoli corpi
aumentano di numero e automaticamente aumenta la superficie
su cui gli enzimi possono lavorare per trasformarli ulteriormente
in molecole più semplici. Questo processo segue un principio
geometrico preciso.
Prova a risolvere questo problema e capirai.
o Calcola la superficie totale del cubo (usa i quadratini
come unità di misura la misura).
Figura 20 - Cubo costituito
o Dividi il cubo in due parti tagliandolo parallelamente ad
da vari cubetti assemblati.
una faccia e calcola la somma delle superfici dei due solidi
che si formano.
o Dividi il cubo in tre parti tagliandolo parallelamente ad una
faccia e calcola la somma delle superfici dei tre solidi che si
formano.
o In quale dei tre casi ottieni una superficie maggiore?
o Qual è il rapporto tra la superficie totale nel terzo caso e la
superficie totale nel primo caso? Esprimilo anche in
percentuale.
Figura 21 - Cubo divisibile
11. Come avrai osservato il diabete è una malattia causata dalla presenza in tre parti.
di glucosio nel sangue. In una persona sana a digiuno la
concentrazione di glucosio nel sangue è di circa 80 mg/dl (milligrammi /decilitro). In una
persona diabetica i valori possono arrivare a circa 140 mg/dl.
o Calcola il rapporto tra i mg del diabetico e quelli della persona sana
o Trasforma le concentrazioni del glucosio in g/l (grammi/litro)
o Calcola il rapporto tra i mg del sano e quelli del diabetico.
o Trasforma tale rapporto in numero decimale e in percentuale
12. Il fegato produce ogni giorno fino a 1 litro di bile che, prima di riversarsi nel duodeno attraverso
il coledoco, si accumula in un organo posto al di sotto del fegato detto colecisti o cistifellea
(che il Prof. Bartoletti non ha più) che ha un volume di circa 50 cm3. Sapresti dire quante volte
in un giorno si potrebbe riempire la colecisti? Per eseguire questo calcolo devi effettuare un
po’ di equivalenze. Ricorda che 1 ml equivale a 1 cm3.
8
Il chilo in fase di digestione prosegue il suo
cammino nel tratto dell’intestino tenue
attraversando prima il digiuno e poi l’ileo.
Come si vede nella figura 23 si tratta di un
tubo arrotolato su se stesso nel quale avviene
la definitiva digestione di amido, proteine e
grassi. Le semplici molecole ottenute
potranno essere assorbite dai tessuti della
cavità interna per mezzo di strutture che
prendono il nome di villi intestinali, molto
utili in quanto, essendo delle pieghe,
aumentano di molte volte la superficie Figura 22 - Colecisti, piccolo
Figura 23 – Digiuno ed ileo, in interna di questo organo velocizzando il organo in cui si accumula la bile.
rosa, che assieme al duodeno processo di passaggio delle sostanze nutritive. Nella figura 24 si nota la
posto
superiormente
cavità interna dell’intestino tenue costituita da villi intestinali cosparsi di
costituiscono l’intestino tenue.
microvilli, attraverso di essi, per diffusione, i nutrienti raggiungono i vasi
sanguigni e linfatici. Da questi le molecole assorbite (zuccheri, grassi semplici e amminoacidi) si
dirigono in tutto il corpo. Molte allergie o intolleranze sono
causate da cattivo assorbimento di molecole presenti
nell’intestino tenue. Processi infiammatori rendono i villi
incapaci di assorbire le sostanze nutritive, non raggiungono
il sangue e quindi non arrivano ai vari organi del corpo
umano.
APPROFONDIMENTO – La celiachia –
La celiachia, un’affezione che colpisce la mucosa
dell’intestino tenue, affligge nel mondo una fetta di Figura 24 – Assorbimento nutrienti attraverso i villi e
popolazione crescente. Cerca di spiegare quali sono le i microvilli intestinali.
cause di questa malattia, specificando quali sono gli
alimenti che un celiaco deve evitare di mangiare.
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…………………………………………………………………………………. Figura 25 – Simbolo
degli
…………………………………………………………………………………. internazionale
alimenti privi di glutine
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Figura 27 - Macromolecole di
cellulosa che costituiscono le pareti
cellulari nelle piante.
L’intestino crasso è l’ultimo tratto dell’apparato digerente lungo circa
1,5 metri. E’ diviso in
segmenti: cieco, colon e
retto.
Il
compito
dell’intestino crasso è quello
di completare la digestione
assorbendo acqua e sali
minerali fino ad una quantità
pari a 1,5 litri giornalieri.
Inoltre
svolge
una
fondamentale funzione di
sintesi (costruzione) di
vitamine tra cui quelle di tipo Figura 26 - Intestino crasso detto anche grande
A e K ad opera dei batteri che intestino.
vi albergano. La vitamina K è preziosissima in quanto partecipa al
processo di coagulazione del sangue. Quando ci feriamo il nostro
sangue è bravissimo a chiudere la ferita con la crosta. Ogni essere
umano possiede miliardi di miscrorganismi suddivisibili in virus,
batteri e funghi, appartenenti a centinaia di specie diverse. Tra i
batteri la maggioranza è anaerobica (cioè vive in assenza di ossigeno
o ne sopporta la presenza). Il batterio intestinale più conosciuto
nell'uomo è l'Escherichia coli. Il microbiota umano si sviluppa nel
corso dei primi giorni di vita e sopravvive, salvo in caso di malattie,
sorprendentemente a lungo. Nell’intestino miliardi di batteri ci aiutano
a disgregare le sostanze che il nostro sistema non è in grado di
smantellare, come le cartilagini e le molecole di cellulosa che con
l’alimentazione introduciamo nell’apparato digerente. La cellulosa è un
carboidrato molto complesso formato da centinaia di molecole dello
zucchero semplice glucosio, e costituisce la fibra contenuta nei cereali,
legumi e ortaggi, che i nostri enzimi non sono in grado di digerire.
APPROFONDIMENTO – Escherichia coli Quali sono le caratteristiche di un batterio? Cerca notizie su questo batterio in particolare e trascrivile
di seguito accompagnate da una foto o un disegno.
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Nella parte terminale dell’intestino crasso, il colon, si accumulano le feci, il materiale non utilizzato
dall’organismo che viene espulso attraverso il retto e l’ano. Gli escrementi hanno un odore
sgradevole dovuto alla trasformazione che i batteri operano su alcune sostanze con liberazione di gas.
In particolare il colon si divide in tre parti, una ascendente, una orizzontale ed una discendente.
Quando andiamo in bagno ci liberiamo del materiale presente
nell’ultimo tratto, che poi impiegherà un giorno a riempirsi di
nuovo. Quando qualcuno soffre di stitichezza si rivolge al
medico che gli prescrive un lassativo che potrebbe liberare
anche tutti i tre segmenti del colon. Dovrebbe essere nostra
cura aspettare più di un giorno in modo che le feci raggiungano
nuovamente il terzo tratto prima di andare di in bagno. Le feci
sono composte per ¾ di acqua, ogni giorno infatti perdiamo
circa 100 millilitri di liquidi che rendono il nostro lavoro
efficiente. Il resto è costituito da componenti solide. Batteri
che hanno portato a termine il loro lavoro di flora intestinale,
fibre vegetali non digerite e un rimasuglio di sostanze come
cellule, farmaci, grassi.
APPROFONDIMENTO – Appendice –
Come illustrato nella figura 26, la prima parte dell’intestino
crasso, il cieco, possiede un’appendice vermiforme. Cerca sue
notizie e riporta di seguito brevemente in che cosa consiste
l’appendicite.
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Figura 28 - Funzione normale del colon e ………………………………………………………………..
situazione possibile dopo assunzione di farmaci ………………………………………………………………..
lassativi.
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UN PO’ DI MATEMATICA
13. L’intestino crasso, con i suoi 1,5 metri, rappresenta una frazione della lunghezza totale del
canale intestinale data dalla soluzione di questa espressione.
√(2 −
3
1
5 3 3
1
1
) − + ( − ) ∙ ∶ (2 + ) − =
2
2
3 5 8
2
5
14. Con le informazioni che hai sapresti trovare la lunghezza totale del canale intestinale e quella
dell’intestino tenue?
15. Risolvi questa espressione ed avrai i litri di acqua che introduciamo nel nostro intestino con
gli alimenti.
18 ∶ √ 33 ∙ √33 ∶ √32
= …….
16. Ogni giorno nel nostro canale intestinale arrivano in totale 9 litri di
acqua. In parte provengono dagli alimenti e ne hai calcolato il
contenuto, la parte restante è costituita da saliva, succhi gastrici,
succhi pancreatici e biliari. Calcola la percentuale di acqua assunta
con l’alimentazione sul totale.
17. Calcola il rapporto tra i millilitri di acqua prodotti dal nostro corpo
e quelli assunti con il cibo. Di quanto è maggiore la quantità di acqua
prodotta dal corpo rispetto a quella introdotta dall’esterno?
18. Sapendo che il tratto dell’intestino crasso è 1/5 dell’intero intestino Figura 29 - Solo una quantità
di acqua arriva
sapresti impostare l’espressione utile per trovare la frazione limitata
all'intestino dall'esterno.
corrispondente al tratto dell’intestino tenue?
19. Ipotizzando la presenza di circa 800 specie diverse di microorganismi nel corpo umano, per un
totale di 1,5 kg di massa, qual è la massa in grammi rappresentata da ogni specie?
20. Una persona in bagno produce 180 g di feci. Circa 100 g sono liquidi. Quanto rappresenta in
percentuale la parte solida?
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L’apparato digerente nelle varie lingue
Collega i nomi degli organi alle relative figure
INGLESE
1 bocca= mouth
2 faringe=pharynx
3 esofago= aesophagus
4 stomaco=stomach
5 fegato: liver
6 pancreas: pancreas
7 intestino tenue: small intestine
8 intestino crasso=large intestine
SPAGNOLO
1 bocca: boca
2 faringe: faringe
3 esofago: esofago
4 stomaco: estomago
5 fegato: higado
6 pancreas: pancreas
7 intestino tenue: intestino delgado
8 intestino crasso: intestino grueso
FRANCESE
1 bocca: bouche
2 faringe: pharynx
3 esofago: œsophage
4 stomaco: estomac
5 fegato: foie
6 pancreas: pancreas
7 intestino tenue: intestin grele
8 intestino crasso: gros intestin
TEDESCO
1 bocca: Mund
2 esofago: Speiseroehre
3 faringe: Rachen
4 stomaco: Magen
5 fegato: leber
6 pancreas:bauchspeicheldrüse
7 intestino tenue: duenndarm
8 intestino crasso: dickdarm
Figura 30 – Organi dell’apparato digerente.
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PER APPROFONDIRE IN LINGUA FRANCESE
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