Scialpinismo alle ISOLE LOFOTEN, Norvegia

annuncio pubblicitario
Scialpinismo alle ISOLE LOFOTEN, Norvegia
Relazione tecnica del viaggio
e note informative generali sugli itinerari di scialpinismo nelle isole.
Club Avalco Travel
2-12/03/2012
LE ISOLE LOFOTEN
Le isole Lofoten si estendono per circa 150 km ad est della costa norvegese tra il 68° ed il 69° parallelo.
Già dal continente si individua il profilo delle aspre montagne di queste isole, caratterizzate da imponenti
pareti di granito, canali e pendii sciabili di ogni difficoltà.
Non ci sono ghiacciai, e le quote delle vette di interesse sciistico si collocano mediamente tra i 600 ed i
1000 m metri. La massima elevazione è il Higravtindan 1146 m nell’isola di Austvagoya. Su questa isola
si trova la maggiore concentrazione di montagne adatte allo scialpinismo.
Tutte le gite si fanno in giornata; per i più allenati è possibile realizzare due gite nello stesso giorno.
Le isole principali sono, da sud a nord: Moskensoya, Flakstadoya, Vestvagoya, Gymsoya, Austvagoya;
quest’ultima è quella con la maggiore concentrazione di vette interessanti per lo sci.
Sulle isole non ci sono vere stazioni sciistiche, se si escludono due piccole sciovie nei pressi di Svolvaer e
Stamsund.
Lo scialpinismo è ancora poco diffuso presso la popolazione locale, ma in forte crescita.
La frequentazione di sciatori dall’estero è ancora limitata, anche se nelle belle giornate gli itinerari classici
sono battuti da più gruppi anche in settimana.
Il potenziale per itinerari nuovi è enorme. La sola limitazione sta nell’avere le condizioni favorevoli di
tempo, innevamento e stato del manto nevoso.
Occorre prestare grande attenzione alle condizioni, in particolare alle possibili zone di neve ghiacciata,
frequenti dopo giorni di vento.
La neve si trasforma lentamente, in ragione della latitudine, salvo a fine aprile dove si può trovare firn sui
versanti sud.
Il clima (vedi paragrafo dedicato) è estremamente variabile, infatti può cambiare rapidamente e più
volte nella stessa giornata. Le temperature sono miti in rapporto alla latitudine (per effetto della corrente
del Golfo) e può piovere anche in pieno inverno.
Per informazioni generali sulle isole Lofoten, vedasi il paragrafo alla fine del documento.
www.avalcotravel.com
1
MAPPA GENERALE DELLE ISOLE LOFOTEN
2
IL TEAM
Il Club Avalco riunisce per questa avventura 9 elementi tutti ottimi sciatori, alcuni con precedenti
esperienze artiche: Filippo dello staff Avalco, poi Alessandra, Loretta, Roberto doc, Roberto B, Luisa,
Paolo “TeleMax”, Giorgio, Lodovico.
INFORMAZIONI PRATICHE SUL VIAGGIO
LOGISTICA
Alle Lofoten si arriva direttamente in aereo alle due città principali (Svolvaer e Leknes), da Bodo, con la
compagnia Wideroe del gruppo SAS. Tuttavia gli aerei per queste brevi tratte sono piccoli, quindi occorre
www.avalcotravel.com
prenotarsi con largo anticipo, inoltre le tariffe sono elevate.
In alternativa, si può volare a Harstad/Narvik (aeroporto di Evenes - voli giornalieri da Oslo) e da qui in
auto a Svolvaer (180 km / circa 3 ore); oppure con voli a Bodo (sempre giornalieri da Oslo) e quindi con
uno dei ferries Bodo-Moskenes o Skutvik – Svolvaer o Bognes – Lodingen.
Per i ferries, gestiti dalla società Torghatten Nord, assicurarsi della loro effettiva disponibilità in caso di
mare mosso.
All’aeroporto di arrivo conviene noleggiare un auto, il solo mezzo pratico per muoversi in autonomia.
E’ raccomandabile prenotare tutti i servizi con largo anticipo, oppure affidarsi ad un’agenzia specializzata
(Avalco Travel realizza programmi personalizzati per gruppi).
Organizzazione e voli.
Nel nostro caso Avalco Travel si è occupata di tutto dall’Italia (progettazione degli itinerari, voli, noleggio
auto, ferry, alloggi).
Per la limitata disponibilità di voli su Evenes, abbiamo volato su Bodo. Da qui in auto verso nord a
Skutvik (circa 3 ore) dove abbiamo preso il ferry per Svolvaer (1 ora di navigazione).
Acquisti sul posto.
Si trova tutto a Svolaver (supermercati); i prezzi sono alti come in tutta la Norvegia.
Il clima
Il periodo migliore per lo scialpinismo va da marzo ad aprile. Le temperature nel periodo variano tra
una minima notturna di -8°C/-2°C ad una massima diurna di +3°C/+6°C, al livello del mare.
In quota le temperature possono essere sensibilmente più basse ed occorre tenere conto del vento,
sempre presente visto che siamo su un’isola.
La durata del giorno è mediamente di 11 ore in marzo e 15 ore in aprile.
Le aurore boreali (vedi paragrafo dedicato in fondo al documento) sono visibili, con cielo sereno, nelle
notti da dicembre a marzo.
L’ innevamento non è mai abbondante. In marzo c’è naturalmente maggiore possibilità di trovare neve
polverosa già a quota mare; in aprile si troverà neve spesso trasformata e, nelle stagioni di scarso
innevamento, la quota neve sarà un po’ più alta.
Attenzione nei periodi di scarso innevamento e vento, poiché i pendii possono essere a tratti ghiacciati.
Anche per gite facili sono indispensabili i rampanti, e per le vette spesso servono anche i ramponi e la
piccozza.
Per le previsioni meteo del posto, suggeriamo di consultare il sito www.yr.no (anche in inglese).
Attenzione anche alle maree in prossimità della costa, dato che l’escursione può superare i 2 metri
(informazioni aggiornate su www.met.no).
Moneta.
La valuta nazionale è la corona norvegese (in marzo 2012: 1€ = 7,4 NoK). La carta di credito è molto
diffusa e con essa si possono pagare anche piccoli acquisti.
Strade.
www.avalcotravel.com
3
L’unica strada importante è la E10 che percorre prevalentemente la costa, sempre in buone condizioni
anche dopo una nevicata. Le strade minori sono quasi sempre innevate ma percorribili con le gomme
invernali.
Noleggi auto
Alle Lofoten è presente un servizio Avis ed uno Hertz, ma la disponibilità di auto nel periodo invernale è
scarsa. Occorre prenotare con grande anticipo, oppure noleggiare presso gli aeroporti di Bodo o Evenes.
Assicurarsi che le auto vengano consegnate con gomme invernali chiodate (indispensabili).
Alloggi
Alle Lofoten si alloggia nelle caratteristiche rorbur, ex case di pescatori convertite in appartamenti per
turisti (alcune però sono nuove), complete di cucina. Tra le varie località suggeriamo Svolvaer o
Kabelvag, entrambe situate in posizione centrale per le gite.
Gli hotel sono costosi.
Comunicazioni
Sulle montagne ed in vaste aree interne non c’è copertura GSM cellulare, garantita solo lungo la costa.
Sicurezza.
Se c’è copertura telefonica, in tutto il paese il numero per le emergenze è il 112, tuttavia non esistono
squadre di soccorso alpino organizzato, né l’elicottero.
Esiste un ospedale ben attrezzato a Leknes ed un presidio medico nei centri maggiori.
Formalità
Per la Norvegia è sufficiente la carta d’identità.
Cartografia e Guide o Manuali
Per una visione d’insieme è utile la carta 1:400,000 Nordland Og sor – Troms (ed. Cappelens).
Per un orientamento generale, la carta 1:100,000 Lofoten ed. Turkart, e per le gite le due carte
1:50,000 ed. Turkart: Vagan e Vest-Lofoten.
Per una consultazione più dettagliata, sono utili le carte topografiche 1:25,000 ed. Turkart.
Queste carte offrono un buon dettaglio come curve di livello, tuttavia le quote delle vette possono essere
imprecise e non sono rappresentate graficamente le rocce.
Tutte queste carte si trovano sul posto presso gli uffici turistici.
La declinazione magnetica nella zona è di 4°32’ verso est (marzo 2012) + 11.8’/anno.
Come guida, consigliamo il volume “Lofoten: ski & kayak” di F.Pasini (in italiano) dove sono descritti i
percorsi classici principali.
Per informazioni generali sulle Lofoten: www.lofoten.info; www.lofoten.it (in italiano); o il sito del
turismo norvegese www.visitnorway.com.
ITINERARI
Nota: per gli itinerari non effettuati ma solo descritti, si ringrazia la guida alpina Seth Hobby di Kabelvag.
(Per le tracce gps e/o waypoints: contattare [email protected]).
Attenzione: alle isole Lofoten ci sono molte vette con lo stesso nome, e le carte locali contengono diversi
errori specialmente nelle quote.
Itinerari effettuati nel fiordo di Austnesfjord
I punti di partenza di questi itinerari si trovano a pochi km a nord di Svolvaer, lungo l’ Austnesfjord.
www.avalcotravel.com
4
Torskmannen 740 m - 755 m
Orientamento prevalente sud-est. Bel vallone che offre diversi itinerari, tutti dallo stesso punto di
partenza.
Da Svolvaer seguire la E10 in direzione Fiskebol. Costeggiare l’Austnesfjord e, poco prima del villaggio di
Vestpollen, prendere a sinistra la strada per Laukvik. Dal bivio dopo circa 1,5 km parcheggiare nei pressi
di una centrale elettrica.
Da qui salire per un rado bosco di betulle in direzione nord-ovest e puntare all’evidente sella tra le due
cime. La cima ovest è la più alta, gli ultimi 100 metri si percorrono su cresta (ramponi utili in caso di
neve gelata).
Discesa per l’itinerario di salita.
Valutazione: MS (MSA per la vetta del Torskammen ovest).
Il Torskmannen ovest 755 m ed est 740 m.
Breidtinden 672 m
Gita con orientamento est che si può concatenare con quella dei Torskmannen, a partire dal laghetto
sottostante a quota 350 m.
Valutazione: BS.
Pilan 740 m – 825 m
Questa cima si può fare per un itinerario molto diretto, all’anticima est (740 m), oppure per un itinerario
più lungo alla vetta principale 825 m.
Da Svolvaer seguire la E10 per Fiskebol lungo l’ Austensfjord, fino a Laupstad in fondo al fiordo. Prima del
paese, prendere una stradina a sinistra e parcheggiare.
Con un arco di cerchio da nord ad ovest salire al laghetto a quota 180 m (quotato erroneamente 289 m
sulla carta).
Da qui, per l’itinerario diretto, salire verso nord-est all’ampia sella a quota 360 m. Quindi per gli ampi
pendii orientati ad est salire all’anticima est del Pilan 740 m (a piedi gli ultimi 50 m).
Per l’itinerario classico alla cima principale, costeggiare il laghetto e continuare in direzione ovest, poi da
quota 400 m circa deviare verso nord e puntare alla vetta, raggiungibile a piedi per neve e rocce.
Valutazione: MSA.
Kverkan 810 m
Questa bella cima nevosa si trova poco a sud del Pilan e si raggiunge per lo stesso itinerario iniziale,
salendo per ampi pendii con orientamento est, sci ai piedi fino alla vetta.
Valutazione: MS.
Sautinden 596 m
www.avalcotravel.com
5
Questa vetta si può salire facilmente, in concatenamento con il Pilan est, a partire dalla sella 360 m, per il
breve versante ovest. Discesa per l’itinerario di salita (BS) oppure per il ripido versante sud, direttamente
sul paesino di Laupstad (OS, 40-45°, da evitare in caso di neve gelata).
6
Il Sautinden 596 m con l’itinerario di salita (rosso) e di discesa (blu).
Kvittinden 823 m
Itinerario molto diretto e frequentato, che parte dal fiordo Austnesfjord, circa 1,5 km prima del paese di
Laupstad.
Dalla strada salire subito gli ampi pendii orientati ad est fino alla vetta che si raggiunge a piedi per gli
ultimi 10 metri.
Discesa per l’itinerario di salita.
Valutazione: MS.
Altri itinerari nell’ Austnesfjord
Stauren 762 m – 778 m
La prima parte del percorso è in comune con il Pilan est, fino alla sella a quota 360 m. Da qui si risalgono
i pendii orientati a sud-est fino ad un evidente colle tra le due vette dello Stauren
La cima sud 778 m presenta una splendida cresta nevosa inclinata a circa 40°. La cima nord 762 m offre
una breve arrampicata di misto neve e rocce.
Valutazione: BSA.
Nota: la sella a 360 m si può raggiungere anche da nord, a partire dal fiordo Morfjorden.
Rundfjellet 803 m
Lungo ma remunerativo itinerario che parte dalla strada E10 sull’Austnesfjord, in corrispondenza del
ponticello sul Vaterfjordpollen (area di sosta nei pressi).
Inizialmente seguire il lato nord del Vaterfjordpollen, poi guadagnare a destra una valletta ed un ampio
dosso che si scavalca con direzione prevalente ovest, per risalire i pendii fino alla cresta sud del
Rundfjellet.
Geitgalen 1085 m
Da Laupstad in fondo all’ Austnesfjord, prendere a destra la stradina che porta a Liland. Dopo meno di 1
km dal bivio, lasciare l’auto al parcheggio di un minimarket.
Salire il ripido vallone di Skinelva, orientato ad ovest, al centro lungo un canale o attraverso le rocce a
destra, per raggiungere una zona di minore pendenza a quota 600 m circa. Da qui deviare verso destra e
puntare, sempre su pendenze sostenute, al colle a destra della vetta. Questa si raggiunge con breve
arrampicata, spesso su ghiaccio, che può richiedere l’utilizzo di ramponi e piccozza.
Discesa per la via di salita, oppure traversata sul versante sud, scendendo il colle (canale con i primi
metri a 40°). In fondo al canale, a partire dai 300 m, deviare verso destra per raggiungere la strada di
Liland.
www.avalcotravel.com
Higravtindan 1146 m
E’ la massima elevazione delle isole Lofoten, ed un itinerario di grande impegno e soddisfazione, da
realizzare solo in condizioni ideale di neve a causa dei ripidi pendii nella parte alta (oltre 40°).
La prima parte dell’itinerario, fino a quota 600 m è identica a quella del Geitgalen. Da questo punto
occorre salire direttamente alla sella a destra della vetta, che si raggiunge a piedi con ramponi e
piccozza.
Trolltindan ovest 996 m
Da Laupstad in fondo all’ Austnesfjord, prendere a destra la stradina che porta a Liland. Da qui seguire la
linea della costa del fiordo Austpollen, superare la base del canale sud del Geitgalen e portarsi sul canale
successivo, da risalire direttamente fino a quota 400 m circa. Quindi deviare a destra e portarsi su pendii
più dolci fino ad arrivare alla cresta alla testata della valle. Puntare poi per pendii sempre più ripidi alla
selletta a destra della vetta, raggiungibile con arrampicata di difficoltà variabile secondo le condizioni
(ramponi e piccozza).
Langstrandtindan 934 m
Da Laupstad in fondo all’ Austnesfjord, prendere a destra la stradina che porta a Liland. Da qui seguire la
linea della costa del fiordo Austpollen, superare la base del canale sud del Geitgalen e del Trolltindan,
quindi risalire verso sud i pendii che con percorso obliquo portano ad un pianoro a quota 600 m. Sempre
con direzione sud, salire direttamente al punto più alto della cresta sommitale del vallone. Possono
essere utili i ramponi per superare eventuali tratti ghiacciati.
Itinerari effettuati da Svolvaer / Kabelvag
Blatinden 621 m
Breve itinerario fattibile da Svolvaer quando c’è una breve finestra di tempo favorevole, data la vicinanza
alla città.
Dal centro prendere la strada che porta alla skilift. Lasciare l’auto al primo parcheggio e, calzati gli sci,
seguire una strada forestale che porta al lago Gronnasvatnet a quota 110 m. Da qui in direzione nord-est
imboccare l’evidente vallone, poi da quota 400 m circa deviare a destra per raggiungere la cima.
Valutazione: BS.
Altri itinerari da Svolvaer
Blatinden 621 m da est
Facile gita con partenza dalla strada E10, in località Bora (circa 4 km da Svolvaer verso Fiskebol).
Seguire la costa per circa 1,5 km, poi prendere a sinistra (est) il vallone che sale ad un valico (quota
500m) e quindi in vetta per la spalla nord.
www.avalcotravel.com
7
Varden 700 m – Stortinden 731 m – Smatindan 662 m
Queste belle cime sono ben visibili già da Svolvaer ed offrono pendii ideali per lo sci, con orientamento
prevalente est.
La partenza è dalla località Solbakken, che si raggiunge prendendo una stradina laterale a destra, circa
1,5 km dopo Kabelvag in direzione di Ǻ. Parcheggiare nei pressi di un campeggio.
Calzati gli sci, proseguire in piano in direzione nord per 1,5 km seguendo una pista di fondo. Raggiunto il
lago Stor-Kongsvatnet, seguirne la costa est per circa 500 metri, poi salire a sinistra (est) il vallone
Kolbeindalen. A quota 400 m circa puntare direttamente alla vetta di interesse (tutte le cime si
raggiungono sci ai piedi).
Discesa senza percorso obbligato su ampi pendii fino al lago.
Lyngaverfjellet nord 676 m
Da Kabelvag seguire la E10 in direzione di Ǻ; a circa 2,5 km dal bivio per Henningsvaer, parcheggiare
l’auto a fianco della strada.
Salire il vallone Merradalen in direzione est, inizialmente ripido e poi più dolce, fino ad arrivare ad un
colle a quota 600 m circa. Da qui in vetta per la cresta sud.
Itinerari effettuati nella valle di Olderfjorden sud
Varden 700 m
Da Kabelvag seguire la E10 in direzione di Ǻ e, circa 2 km prima del ponte verso l’isola Gimsoya,
prendere a destra la strada che percorre il lato sud dell’ Olderfjorden. Dopo meno di 2 km la strada
finisce.
Dal termine della strada, percorrere circa 1,5 km in piano in direzione est, poi salire i pendi a destra di
una forra (alcuni passaggi ripidi e disagevoli nella boschina) fino a portarsi a quota 250 m. Iniziare a
deviare verso destra (sud-est) e puntare alla sella a destra del Varden. Raggiungere la vetta per la breve
cresta sud.
Valutazione: BS.
Altri itinerari nella valle di Olderfjorden sud
Stortinden 731 m – Smatindan 662 m
Queste cime, come il Varden fattibili anche dal versante est (Kabelvag), sono facilmente raggiungibili
anche dalla valle di Olderfjorden.
Per lo Stortinden, da quota 600 m dell’itinerario al Varden (vedi sopra), deviare decisamente a sud e
raggiungere la vetta per la spalla nord-est.
Per lo Smatindan, da quota 250 m dell’itinerario al Varden, continuare a lato dell’impluvio del
Finnmarkdalen (direzione nord-est). Puntare direttamente alla vetta per il suo pendio ovest, oppure
girare sul versante est ed arrivare in vetta da sud.
www.avalcotravel.com
8
Tutte queste cime si prestano a concatenamenti ed attraversate sui due versanti di Olderfjorden e
Kabelvag.
9
Itinerari effettuati sull’isola di Austvagoya nord
Rundfjellet 803 m, da nord
Da Svolvaer seguire la E10 in direzione Fiskebol. Sull’ Austensfjord, poco prima del paese di Vestpollen,
prendere a sinistra la strada per Laukvik. Superare la centrale elettrica, percorrere 3,5 km circa e
parcheggiare lungo la strada nei pressi della località Storvassbotnen.
Attravesare un laghetto (o palude) in direzione sud ed imboccare il vallone Kudalen, per un pendio
boscoso inizialmente ripido. Superato questo, il vallone si apre ed i pendi diventano ampi e dolci. Sempre
con direzione sud, pervenire sulla cresta che porta sul versante est, ad una quota di 600 m circa.
Portarsi sul versante est e, con un percorso ascendente verso destra, raggiungere la vetta per la cresta
sud (ramponi utili).
Valutazione: MSA.
Sautinden 596 m
Questa cima, facilmente raggiungibile da Laupstad (vedi itinerari dall’ Austnesfjord), si può salire anche
dal alto est, per un ampio vallone, a partire da una fattoria poco prima del paese di Higrav (venendo da
Svolvaer in direzione di Fiskebol).
Valutazione: MS.
Altri itinerari sull’isola di Austvagoya nord
Tra Fiskebol e Laukvik sono possibili diversi itinerari di media difficoltà.
Stauren 778 m – Pilan 740 m
Queste vette, già descritte negli itinerari da Laupstad (versante sud-est), possono essere salite anche da
nord, partendo dal paesino di Morfjorden nel fiordo omonimo. Si risalgono i pendii boschivi sulla sinistra
(destra orografica) del Sorelva, per raggiungere l’ampia sella a quota 360 m, e quindi i percorsi già
descritti.
Stauren 778 m, da nord-ovest
Superato Morfjorden, venendo da Fiskebol, dopo circa 2 km si lascia l’auto presso una piccola area di
sosta. Si sale il bosco per il valloncello Sommarhusdalen (direzione sud-ovest) per raggiungere un
laghetto a quota 70 m. Seguire il pendio che si alza sulla sinistra (direzione nord), con pendenze che
raggiungono progressivamente i 45° (ramponi utili), per uscire su una spalla e continuare su pendii più
facili alla sella a sinistra (est) della vetta. Da qui si continua a piedi per rocce e neve.
Fjordmannen 810 m
La parte iniziale dell ‘itinerario è come per lo Stauren, fino al laghetto a quota 70 m. Da qui, salire verso
nord-ovest al laghetto soprastante, quota 178 m. Risalire i ripidi pendii nella stessa direzione e pervenire
www.avalcotravel.com
ad una conca a quota 500 m.
Raggiungere la vetta per i ripidi pendii sul lato nord-est (utili ramponi e piccozza).
Matmora 788 m
Da Svolvaer seguire la E10 in direzione Fiskebol. Sull’ Austensfjord, poco prima del paese di Vestpollen,
prendere a sinistra la strada per Laukvik. Arrivati al mare sulla costa nord, seguire il Vatnfjorden in
direzione di Laukvik. Individuato il vallone di Rangeldalen sulla destra (est), prendere una deviazione
della strada dove si può parcheggiare.
Superare un ripido pendio boschivo e raggiungere un pianoro a quota 200 m. Continuare in direzione est
in leggera salita, superando il laghetto Rangeldalsvatnet (sulla destra). Dai 300 m di quota, risalire
descrivendo un ampio semicerchio verso sinistra (nord poi nord-ovest) , e risalire in diagonale i pendii
esposti ad sud-est del Matmora fino alla vetta che si raggiunge sci ai piedi.
Itinerari nell’ isola di Gimsoya
Nordehia 599 m
Da Svolvaer seguire la E10 in direzione sud. Dopo il ponte che dà accesso all’isola di Gimsoya,
continuare a sinistra sulla E10, poi al primo bivio prendere a destra in direzione di Saupstad e Hov.
Dal bivio, dopo circa 1,5 km deviare a destra per la località Jenndalen (la stradina potrebbe essere subito
bloccata per neve).
Seguire la stradina per 1 km circa, poi risalire i pendii a sinistra (direzione nord) fino al laghetto
Trolldalstjorna 325 m. D qui direttamente alla vetta, sci ai piedi, deviando un po’ sul versante ovest.
Sundklakktinden 620 m
Da Svolvaer seguire la E10 in direzione sud. Dopo il ponte che dà accesso all’isola di Gimsoya,
continuare a sinistra sulla E10, per circa 2 km. Parcheggiare l’auto in un’area di sosta.
Risalire il vallone Jorndalen, esposto a sud, e raggiungere la cresta sommitale superando un ripido dosso
dal lato destro (est).
Itinerari nell’ isola di Vestvagoya
Hatinden 649 m
Da Svolvaer seguire la E10 in direzione sud. Superare il ponte che dà accesso all’isola di Gimsoya e quello
successivo di Vestvagoya. Continuare sulla E10 verso Leknes e parcheggiare al termine delle case di
Lyngedal (circa 7 km dal ponte).
Calzati gli sci, seguire la sponda est del lago Lyngedalsvatnet e, prima del suo termine, iniziare a salire i
ripidi pendii a sinistra (est) fino a quota 350 m circa. Lasciare sulla destra un colle e puntare alla vetta
che si raggiunge sci ai piedi per la spalla sud.
Haveren 808 m
Come per l’itinerario precedente, ma proseguendo sulla E10 e, dopo il lago Steirapollen, deviare a destra
fino al paese di Bo.
Dal paese salire al laghetto Bovatnet (quota 37 m) ed affrontare i ripidissimi pendii nord della montagna.
Dai 400 m attraversare in piano il fianco ovest e puntare alla vetta per la ripida spalla nord-ovest.
Difficoltà alpinistiche variabili secondo le condizioni.
Justadtinden 738 m
Da Leknes seguire la strada (direzione est) per Stamsund. Superato Fygle, percorrere ancora 3 km fino
ad un’area di sosta (località Hagskardet).
www.avalcotravel.com
10
Risalire con le pelli di foca i dolci pendii in direzione nord-est fino a portarsi ad un colle alla base della
cresta ovest della montagna (quota 400 m circa). Da qui in vetta seguendo la cresta.
Itinerari nell’ isola di Flakstadoya
Sautinden 794 m
Da Svolvaer seguire la E10 in direzione sud. Passare sull’isola Flakstadoya (ponte). Da Napp proseguire
per circa 9 km, poi deviare a sinistra verso Nusfjord. Parcheggiare all’inizio del lago Storvatnet.
Sci ai piedi, percorrere in piano 1 km in direzione ovest, poi alzarsi nella stessa direzione sui pendii
antistanti, cercando le pendenze più favorevoli, fino a quota 650 m. Poco sopra, evitare un sistema di
rocce e piegare a destra per raggiungere la cima (ramponi e piccozza in caso di ghiaccio).
Il Sautinden è fattibile anche da ovest (Skjelfjorden), su pendii ripidi. Può essere interessante la
traversata est-ovest.
Tonsasheia 769 m
Da Svolvaer seguire la E10 in direzione sud. Passare sull’isola Flakstadoya (ponte). Da Napp proseguire
per circa 9 km, poi deviare a sinistra fino al piacevole paese di Nusfjord. Se possibile, continuare ancora
per 300 metri verso sud e quindi parcheggiare l’auto.
Dalla costa risalire progressivamente in direzione ovest sotto le rocce del Mosestinden. Con un ampio giro
da sinistra verso destra, raggiungere la vetta sci ai piedi per il versante sud-est.
Moltinden 696 m
Da Svolvaer seguire la E10 in direzione sud. Passare sull’isola Flakstadoya (ponte). Proseguire per la E10
e, superato Flakstad, arrivare a Ramberg (possibile parcheggio nei pressi del camping).
Si parte dal paese per risalire un corto ma ripido canalino (40°), individuabile dal basso, che consente di
portarsi sui più agevoli pendii ovest della montagna, poi senza difficoltà fino alla vetta.
Itinerari nell’ isola di Moskenesoya
Navaren 697 m
Da Reine occorre portarsi al laghetto quotato 67 m alla base del pendio sud-est del Navaren. Puntare
direttamente all’evidente canale, incassato tra le rocce a sinistra, progressivamente più ripido (45°) e
stretto fino a soli 5 metri. Utili ramponi e piccozza.
La salita alla vetta presenta difficoltà di tipo alpinistico.
Vista spettacolare su Reine ed il mare.
Hermanndalstinden 1029 m
Bella gita complessa e con lunghissimo approccio dal paese di Sorvagen vicino a Moskenes.
Dal paese, sci ai piedi, seguire una pista che costeggia sul lato nord il laghetto di Storvagnet, poi deviare
a destra (nord), costeggiare il lago Stuvdalsvatnet, seguire una valle per circa 1 km, salire il facile
pendio del Djupfjordheai, e scendere ad una radura sottostante sul lato nord (località Lamheia).
Deviare a sinistra (ovest) passando tra i laghi Fjerddalsvatnet eTennesvatnet, poi a destra (nord) tra
quest’ultimo ed il lago Krokvatnet che si costeggia fino al lato nord, finalmente alla base dell’
Hermanndalstinden (circa 7 km dalla partenza).
Salire verso ovest ad una spalla quotata 650 m, e da qui risalire il versante sud-est della montagna, a
tratti ripido, fino in vetta (ramponi utili in caso di neve gelata).
Discesa per l’itinerario di salita.
Olkontinden 735 – Solbjorn 672 m – Bukkskinntinden 768 m
Da Reine proseguire lungo la E10 in direzione nord. Dall’abitato di Hamnoya, dopo circa 3 km lasciare
l’auto presso un’area si sosta sulla strada.
Calzati gli sci, passare sulla sinistra un laghetto e risalire il ripido vallone orientato a sud. A circa 500 m di
quota, deviare a sinistra (ovest) per la vetta dell’ Olkontinden, a destra per il Solbjorn, oppure proseguire
al centro del vallone per la vetta del Bukkskinntinden (arrampicata negli ultimi 30 metri).
Lilandstinden 700 m
Da Reine proseguire lungo la E10 in direzione nord. Dall’abitato di Hamnoya, dopo circa 2 km lasciare
l’auto presso un’area si sosta sulla strada.
La salita è molto diretta e si sviluppa interamente su versante sud della montagna. Ramponi e piccozza
utili per la vetta.
www.avalcotravel.com
11
Ryten 543 m
Da Reine proseguire lungo la E10 in direzione nord. Sul Selfjorden, lasciare la strada principale e deviare
a sinistra per Fredvang (ponte). Continuare lungo la costa del Torsfjorden fino all’abitato di Bergland.
Dalle case risalire i pendii in direzione nord fino ad una conca a quota 110 m (laghetto). Da qui puntare
direttamente al versante sud-est del Ryten che si segue sci ai piedi fino in vetta.
Litljordtinden sud 678 m
Approccio in auto come il Ryten. Arrivati a Bergland, continuare fino al termine della strada in località
Selfjord.
Risalire il vallone del Stormarkdalen (esposto a sud) fino ad un evidente colle a quota 600 m. Da qui a
piedi in vetta, lungo la cresta ovest, con difficoltà variabili secondo le condizioni.
Per informazioni su questi itinerari e waypoints GPS: contattare [email protected].
INFORMAZIONI GENERALI SULLE ISOLE LOFOTEN
Le isole Lofoten si estendono poco a nord del 68° parallelo, a poca distanza dalla costa norvegese dalla
quale sono separate dal Vestfjorden.
La superficie complessiva è di circa 1220 km2 e vi risiedono 25 mila abitanti.
Le isole furono abitate già 6000 anni fa, quando il territorio era ricoperto da foreste e I residenti vivevano
di caccia e di pesca. L’agricoltura fu introdotta 4000 anni fa.
Le Lofoten divennero presto una colonia vichinga; I vichinghi svilupparono sopratutto la pesca al merluzzo
che per molti secoli ha rappresentato l’attività principale delle isole. Ancora oggi è abbastanza praticata, da
febbraio ad aprile. Ovunque sulle isole si vedono le rastrelliere di legno per essicare I merluzzi, e le
caratteristiche case dei pescatori (rorbur) o capanni da pesca (sjohus) che oggi in gran parte sono state
trasformate in alloggi per I visitatori.
Pur trovandosi oltre il circolo polare artico, il clima è abbastanza mite (anche in inverno), poichè influenzato
dalla Corrente del Golfo.
L’ambiente è dominato dalle aspre rocce granitiche a picco sul mare, inframezzate tra un fiordo e l’altro da
alcune zone collinose con numerosi laghi. Le Lofoten sono famose per l’eccezionale popolazione di uccelli
marini: la gazza marina, l’uria, il cormorano, il gabbiano tridattilo, il pulcinella di mare. Inoltre nella parte
meridionale, al largo dell’isola di Moskenesoya, e sulle minuscule isole di Vaeroy e Roest, nidificano le
maestose aquile di mare , facilmente riconoscibili per le dimensioni imponenti e la coda bianca.
Il turismo alle Lofoten è concentrato sopratutto in estate. In inverno ci sono pochi appassionati di sci e
outdoor che desiderano godere dell’isolamento e della natura eccezionale delle isole. Sulle aspre montagne
dell’interno si possono fare interessanti traversate in sci e ciaspole, anche impegnative, o escursioni in mare
alla ricerca di foche, balene, orche..
A Svolvaer la visita a Magic Ice (esposizione indoor delle sculture di ghiaccio) può essere un’occasione
originale di foto particolari.
www.avalcotravel.com
12
A Kabelvag, a pochi km da Svolvaer, vale la visita la Vagan Kirke (per dimensioni la seconda chiesa
completamente in legno della Norvegia).
All’estremità sud dell’isola Austvagoya c’è Henningsvaer, affacciata sul Vestfjorden. Il piccolo villaggio di
pescatori è costituito da diversi isolotti sull’acqua, al punto che qualcuno ha definito Henninggsvaer la
“Venezia delle Lofoten”.
A Leknes, nell’isola Vestvagoya, è interessante una visita al Polarlight Center, un istituto dedicato allo
studio delle aurore boreali.
Proseguendo verso sud, si arriva all’isola Flakstadoya. Qui può essere interessante visitare Nusfjord, un
villaggio storico dedicato alla pesca, ricostruito ad arte e davvero bello, ma al quale preferiamo il più
autentico Å .
Il villaggio di Å, all’estremità meridionale dell’isola Moskenesoya, (il nome con la sola lettera Å - l’ultima
lettera dell’alfabeto norvegese) non è uno scherzo), il villaggio più meridionale, forse l’angolo più
caratteristico e piacevole delle Lofoten, insieme con la vicina Reine.
Dall’estremità meridionale si ammira il severo tratto di mare detto “Moskenstraumen”, tra Moskenesoya e
la piccola isola di Sorvaroy, celebre per le violente onde create dalle maree e per la ricca fauna marina.
Le Lofoten, in ragione dell’ambiente naturale bellissimo e della tranquillità dei luoghi, hanno attratto
parecchi artisti norvegesi che vi hanno stabilito il loro atelier o addirittura la residenza. Non è raro
incontrare nei vari paesi botteghe e mostre dei molti artisti: pittori, scultori, artigiani del vetro, del ferro,
del legno.
L’AURORA BOREALE
Un’alto elemento di interesse di questo viaggio è naturalmente l’aurora boreale.
L’aurora boreale (“Northern lights” in inglese) si forma dal cosiddetto vento solare (particelle ionizzate
provocate dale tempeste solari) che, sospinto nelle regioni polari dal campo magnetico terrestre,
interagisce con gli atomi di ossigeno e azoto dell’atmosfera generando energia luminosa di altissima
densità. Dalla terra il fenomeno è dunque visibile (al buio) come strisce verdi chiaro o giallo-rosa o viola,
con varie sfumature di colore e le forme più bizarre e sempre diverse.
Nell’antichità gli inuit consideravano il fenomeno come un messaggio divino, cui attribuivano vari significati,
per esempio quello di dono dei defunti per rallegrare le freddi notti polari.
L’aurora boreale raggiunge la sua massima intensità da novembre a febbraio, in concomitanza con la notte
polare. La sua apparizione è più probabile durante le notti chiare, fredde, e sgombre da nubi. Tuttavia è
www.avalcotravel.com
13
difficile prevedere il fenomeno, che può essere presente o meno e con intenistà diversa anche cambiando
di poco il luogo di osservazione.
Dal punto di vista fotografico, le aurora boreali sono un soggetto tecnicamente non facile, se si desidera
aver un risultato valido e non banale.
Chi lo desidera può visitare il Polarlight Center a Leknes (ingresso circa 200-400 NOK) e con questo avrà
diritto al servizio di sms-alarm: il Centro invia sul vostro cellulare le informazioni aggiornate su date ed orari
esatte delle aurore ed i punti di osservazione consigliati.
Per chi desiderasse fotografare il fenomeno: è indispensabile una reflex, con batterie ben cariche, e
montata su un solido treppiede. Bloccare lo specchio, e scattare con tempi di 4-10 sec a piena apertura,
secondo gli effetti che si vogliono ottenere. Utile un telecomando a cavo o IR, altrimenti impostare
l’autoscatto.
FINE DELLA RELAZIONE
> Per vedere la PHOTO GALLERY:
http://www.avalcotravel.com/writable/file/Photo%20Gallery%20LOFOTEN%202012.pdf
> Per informazioni e consigli sulle zone visitate ed in generale sullo scialpinismo nelle Lofoten:
mail a [email protected]
> Programma di scialpinismo alle isole LOFOTEN offerto da Avalco Travel:
http://www.avalcotravel.com/scheda.asp?id=695
> Programmi di scialpinismo in NORVEGIA: consultare il sito www.avalcotravel.com
www.avalcotravel.com
14
Scarica