TEATRO ERMANNO FABBRI
VIGNOLA
TEATRO SCUOLA
Stagione 2015 ‐2016
TEATRO SCUOLA 2015 - 2016
TEATRO RAGAZZI
4 dicembre ore 10
ACCADEMIA PERDUTA/ROMAGNA TEATRI
UN TOPO….DUE TOPI…TRE TOPI…
UN TRENO PER HAMELIN
Teatro d’attore, canzoni e musica dal vivo
5-10 anni
22 gennaio ore 10
CÀ LUOGO D’ARTE
IL GATTO CON GLI STIVALI
Teatro d’attore e burattini
3-7 anni
19 febbraio ore 10
TEATRO ALL’IMPROVVISO
SCHERZO A TRE MANI
Teatro d’attore, musica e pittura
3 -7 anni
25 febbraio ore 10
CHARIOTEER THEATRE
4 marzo ore 10
ACCADEMIA PERDUTA/ROMAGNA TEATRI
IL BAULE VOLANTE
LA BELLA E LA BESTIA
Teatro d’attore e narrazione
6-12 anni
18 marzo ore 10
STILEMA. UNO TEATRO
A PROPOSITO DI PiTER PAN
Teatro d’attore
3-7 anni
5 aprile ore 10
TEATRO GIOCO VITA
IL CAVALIERE INESISTENTE
Teatro d’attore e d’ombre
10-14 anni
TO BE OR… NOTE!
Ovvero il Club degli Indecisi
Teatro d’attore in lingua inglese e italiana
11-16 anni
INFORMAZIONI E PRENOTAZIONI SPETTACOLI
Biglietti:
Ragazzi: 5.00 €
Insegnanti: omaggio (2 insegnanti per sezione: eventuali omaggi aggiuntivi dovranno essere concordati con il
teatro). Ingresso omaggio per alunni disabili e loro accompagnatori, alunni con disagio economico.
Prenotazioni: inviare la scheda di prenotazione via mail a [email protected].
Le prenotazioni dovranno pervenire entro il 27 ottobre.
Ritiro biglietti: i biglietti dovranno essere ritirati la mattina stessa dello spettacolo prima dell’inizio. Per poter far
sedere accuratamente tutti i bambini e svolgere correttamente le mansioni di biglietteria, è richiesto l’arrivo in
teatro almeno mezz’ora prima l’inizio dello spettacolo.
Per informazioni: TEATRO ERMANNO FABBRI – via Minghelli 11, 41058 Vignola (MO)
[email protected]; 059.9120911/901
TEATRO SCUOLA 2015 - 2016
Venerdì 4 dicembre ore 10
UN TOPO... DUE TOPI…
TRE TOPI… UN TRENO
PER HAMELIN
UN TOPO...DUE TOPI...TRE TOPI…
UN TRENO PER HAMELIN
di Claudio Casadio, Giampiero Pizzol,
Marina Allegri
regia Claudio Casadio
con Maurizio Casali, Mariolina
Coppola, James Foschi
scene Maurizio Bercini
ACCADEMIA PERDUTA/ROMAGNA TEATRI
Fascia d’età: 5-10 anni
Tecnica utilizzata: teatro d’attore,
canzoni, musica dal vivo
Durata: 60 minuti
Video:
https://www.youtube.com/watch?v=
as07otzDHLA
Note sulla compagnia
Accademia Perduta/Romagna Teatri,
riconosciuto Centro di Produzione
Teatrale dal M.I.B.A.C.T. nel 2015, diretto
da Ruggero Sintoni e Claudio Casadio,
viene fondata da un gruppo di giovani
attori nel 1982 come Compagnia di Teatro
Ragazzi. Nel 1986 diventa “Organismo
stabile di Produzione, Programmazione,
Promozione e Ricerca Teatrale per
l’infanzia e la gioventù”. Dal momento
della sua fondazione a tutt’oggi
Accademia Perduta è impegnata in una
tanto intensa quanto fertile attività di
produzione di spettacoli per ragazzi.
Spettacoli contraddistinti da alcuni
comuni denominatori quali l’attenzione al
fantastico,
all’immaginario,
al
coinvolgimento emotivo degli spettatori.
Con diverse formazioni artistiche
all’attivo, la Compagnia ha portato i suoi
spettacoli in tournée in tutta Italia
arrivando, col tempo, a valicare i confini
nazionali e partecipando a numerose
rassegne e festival nazionali ed
internazionali.
C’è un patto segreto tra il Signore dei topi e il Re della città di
Hamelin. I topi sono ingordi di cibo e il Re di monete d’oro. Per
questo è avvenuta la grande e terribile invasione…
La tranquilla città di Hamelin è governata da gente avida e
corrotta, pronta a sacrificare la città per arricchirsi.
I topi son dappertutto: nei letti e sui soffitti, nei cassetti e sui
piatti; il cuoco li trova in cima alla torta, le lavandaie in mezzo al
bucato. La città cade in rovina… la peste dilaga….
La figlia del Re, ignara di tutto, supplica il padre di trovare una
soluzione. Si affiggono bandi e giungono, come in una fiera,
Imbonitori, Inventori, Ammazzaratti… ma tutto è inutile.
Solo il suono del flauto fatato può riportare la speranza su
Hamelin. Ma il magico Pifferaio, per catturare l’enorme Capo dei
topi, ha bisogno dell’aiuto dei bambini. Sette di loro, come le sette
note del suo flauto, potranno finalmente liberare la città per
sempre. E, alla fine, nella gabbia da circo, resterà l’esemplare più
raro di tutta la razza topesca che tre attori girovaghi condurranno
sulle piazze, narrando ogni volta, al suono della fisarmonica,
l’antica e affascinante leggenda del Pifferaio di Hamelin.
Gli attori, accompagnati in scena da musiche eseguite dal vivo,
danno vita ad innumerevoli personaggi in una scenografia che,
come una scatola magica, si trasforma, dando vita a suggestive
ambientazioni e continue sorprese.
Perché vederlo:
perché non è solo una fiaba ma un gioco di rime, di musica e di
teatro, uno spettacolo magico e divertente che conduce il
pubblico dei bambini ad una riflessione profonda sull’importanza
dell’onestà di chi governa un paese.
TEATRO SCUOLA 2015 - 2016
Venerdì 22 gennaio ore 10
IL
IL GATTO
GATTO CON
CON GLI
GLI
STIVALI
STIVALI
IL GATTO CON GLI STIVALI
o della povertà che si riscatta
ispirato alla fiaba di Charles Perrault
ispirato alla fiaba di Charles Perrault
testo Marina Allegri
testoMarina Allegri
regia Maurizio Bercini
regia Maurizio Bercini
con Sara Barbuti, Francesco Grossi e
con Sara Barbuti, Francesco Grossi e
Donatello Galloni
Donatello Galloni
CÀ LUOGO D’ARTE
CÀ LUOGO D’ARTE
Fascia d’età: 3-7 anni
Fascia d’età: 3-7 anni
Tecnica utilizzata: teatro d’attore e
Tecnica utilizzata: teatro d’attore e
burattini
burattini
Durata:55 minuti
Durata:55 minuti
Note sulla compagnia
Note sulla compagnia
Cà Luogo d’Arte è un’associazione
Cà Luogo d’Arte è un’associazione
culturale costituitasi nel 2002.Il gruppo ha
culturale costituitasi nel 2002.Il gruppo ha
trasformato una cascina di campagna in
trasformato una cascina di campagna in
luogo del fare e del pensare. Là, in un
luogo del fare e del pensare.Là, in un
portico diventato teatro, in una stalla
portico diventato teatro, in una stalla
diventata laboratorio scenotecnico, in una
diventata laboratorio scenotecnico, in una
conigliera diventata sartoria, gli artisti di
conigliera diventata sartoria, gli artisti di
Ca’ ricercano nuovi linguaggi per un teatro
Ca’ ricercano nuovi linguaggi per un teatro
infantile. Pensando all’infanzia non come
infantile.Pensando all’infanzia non come
ad un’età della vita, ma come ad uno stato
ad un’età della vita, ma come ad uno stato
dell’anima da difendere e valorizzare, la
dell’anima da difendere e valorizzare, la
compagnia alterna la produzione di
compagnia alterna la produzione di
spettacoli per bambini ed adulti ad azioni
spettacoli per bambini ed adulti ad azioni
culturali con realtà che si occupano di
culturali con realtà che si occupano di
educazione: enti, scuole, circhi, musei,
educazione: enti, scuole,circhi, musei,
fattorie didattiche, per cercare nella
fattorie didattiche, per cercare nella
contaminazione degli sguardi la crescita
contaminazione degli sguardi la crescita
del suo pensiero poetico. Senza avere
del suo pensiero poetico.Senza avere
nessun altra presunzione che quella di
nessun altra presunzione che quella di
gettare una parola in più delle tante già
gettare una parola in più delle tante già
dette e scritte, che possa, generando onde
dette e scritte, che possa, generando onde
concentriche, chiamare in vita azioni e
concentriche, chiamare in vita azioni e
pensieri, obbligandoli a reagire e ad
pensieri, obbligandoli a reagire e ad
entrare in rapporto tra loro, nella pretesa
entrare in rapporto tra loro, nella pretesa
tutta infantile che non sempre le cose
tutta infantileche non sempre le cose
siano come dovrebbero essere.
siano come dovrebbero essere.
“Signori la favola è finita. Ed è finita bene. Ma solo nelle favole il
figlio derelitto di un mugnaio diventa un gran signore e sposa la
figlia del Re. Solo nelle favole i gatti parlano e calzano stivali.
E qui ci vuole la morale. Che più che una morale vorrebbe essere
un consiglio: quanto siete giù, giù, giù che più giù ci sta
l’inferno non lasciatevi scivolare.
Tanto matti per matti, morti per morti meglio fare la cosa più
assurda che vi viene in mente. Come calzare un gatto che poi,
avete visto, non si sa mai…Ditelo ai vostri amici. Buona fortuna”
In questo spettacolo alle teste di legno nella baracca classica, che
raccontano fedelmente la favola di Charles Perrault, si accosta
una figura discreta di attore umano, poetica e mai invadente, per
leggere con semplicità la filosofia “tra le righe” della fiaba
inventata quattro secoli fa dal favolista francese.
In un racconto delle metamorfosi in cui un gatto si rizza sulle
gambe e calza stivali, in cui un orco si trasforma in topo, può
l’umile figlio di un mugnaio sposare la figlia del Re e diventare un
gran signore? E il suo piccolo e spelacchiato gatto è destinato a
essere un manicotto per l’inverno o, anche lui, all’improvviso può
diventare…Può, può.
Con questo spettacolo Cà Luogo d’Arte propone di fare il punto su
un teatro non da bambini o per bambini, non da adulti o per gli
adulti, ma un teatro infantile e popolare che possa essere recitato
ovunque, non solo in teatro. Uno scambio di sguardi e di
attenzione. Un pensiero, un’isola galleggiante sulla rotta
dell’artificio. Un teatro che non chieda silenzio, ma lo meriti.
Perché vederlo:
perché è una fiaba in cui si celebra la possibilità del cambiamento
e del riscatto per ciascuno dei piccoli personaggi coinvolti.
TEATRO SCUOLA 2015 - 2016
Venerdì 19 febbraio ore 10
SCHERZO A TRE
MANI
SCHERZO A TRE MANI
ideazione Dario Moretti
con Dario Moretti e Saya Namikawa
musiche Béla Bartók
TEATRO ALL’IMPROVVISO
Fascia d’età: 3-7 anni
Tecnica utilizzata: teatro d’attore,
musica e pittura
Durata: 45 minuti
Video:
http://www.youtube.com/watch?v=t
HGa2ZmqktE&feature=plcp
Note sulla compagnia
Teatro all’Improvviso nasce nel 1978.
Muove i primi passi nel teatro popolare e
nella commedia dell’arte; poi la curiosità e
la necessità di affrontare nuove forme
d’arte hanno mutato e trasformato il
Teatro all’Improvviso fino alla sua forma
attuale, in cui l’immagine, la poesia e il
gesto, sono gli elementi portanti della
ricerca. Lavorare per l’infanzia è sempre
stata una priorità: per questo Teatro
all’Improvviso
ha
esclusivamente
prodotto spettacoli destinati ai bambini
dai 3 ai 10 anni, cercando soprattutto di
stimolare il pensiero e le emozioni, il gioco
e l’astrazione. Contro un teatro
pedagogico e didattico, per un teatro che
affronti qualsiasi forma d’arte, senza
necessariamente istruire o formare, ma
piuttosto spiazzare, coinvolgere e
provocare. Direttore artistico della
compagnia è Dario Moretti, che, oltre a
essere produttore degli spettacoli è spesso
anche autore dei testi, delle scene, delle
regia e, in molti casi, anche interprete.
Cosa accade se un pittore e una pianista lavorano insieme? Che si
gode del gioco di tre mani!
Ispirato alla composizione per pianoforte “Pour les enfants”, una
raccolta di semplici arrangiamenti da canzoni popolari ungheresi
e slovacche di Béla Bartók, Scherzo a tre mani è un affascinante
viaggio immaginario tra musica e pittura. Una pianista e un attorepittore scherzano “a tre mani” per dare vita a sei brevi storie
intitolate: “Nel bosco”, “Al circo”, “Di notte”, “La città”, “L'uomo
del faro”, “Autoritratto”, “La mosca”. Ogni storia è raccontata
attraverso la pittura, ma anche grazie a piccoli oggetti e
personaggi che appaiono all'interno delle scene dipinte e che
sono animati come microscopiche marionette. Il pubblico vede il
lavoro del pittore attraverso le immagini proiettate in diretta su
uno schermo. Ad accompagnare la mano del pittore la musica del
pianoforte, che scandisce il ritmo e il susseguirsi delle azioni
teatrali.
Scherzo a tre mani non è una fiaba narrata, ma un racconto fatto
di suoni, di giochi vocali, di colori. Sulle note delle composizioni
crescono alberi, appare la luna, un lupo mangia un ometto, le
forbici tagliano la carta per aprire una finestrella da cui può uscire
di tutto: un omino che cade in mare, un mostricciattolo, gli occhi
dell’attore…
Un concerto particolare, che attraverso la commistione delle arti
crea suggestioni musicali e visive divertenti, ma allo stesso tempo
poetiche. È come assistere a un film, ma in presenza di un pittore
e di una pianista, che rendono tutto più reale e coinvolgente.
Perché vederlo:
perché il gioco tra artista e pianista conquista i piccoli spettatori,
perchè anche un semplice foglio di carta dipinto si trasforma in
avvincenti e strampalate avventure, perché educa all’ascolto e
stimola la fantasia dei bambini.
TEATRO SCUOLA 2015 - 2016
Giovedì 25 febbraio ore 10
TO BE OR… NOTE!
TO BE OR… NOTE!
ovvero Il Club degli Indecisi
regia Laura Pasetti
con Alan Alpenfelt, Aaron Jones
Gary Quinn, Adele Raes, Lewis Roy
assistente alla regia Nicola Ciaffoni
luci Malcom Rogan
musiche Davide Borri
CHARIOTEER THEATRE
Fascia d’età: 11- 16 anni
Tecnica utilizzata: teatro d’attore in
lingua inglese e italiana
Durata: 50 minuti
Note sulla compagnia
Charioteer Theatre è una compagnia
teatrale internazionale oltre che un centro
di formazione fondato nel 2005. Il suo
obiettivo è quello di costruire ponti
interculturali e di fornire esperienze
teatrali uniche, consentendo così ad attori
provenienti da tutta Europa di collaborare
su progetti comuni. Le loro produzioni
mirano a promuovere i Classici, rendendoli
accessibili a una vasta gamma di persone
provenienti da diverse culture e
backgrounds differenti, sia qui che
all’estero. Laura Pasetti, direttore artistico
della compagnia, ha stabilito importanti
collaborazioni con i più prestigiosi teatri
italiani, concentrandosi sullo sviluppo di
un repertorio per i giovani.
Il logo è ispirato all’Auriga del Fedro di
Platone. L’auriga tiene le redini di due
cavalli, uno bianco che fa tutto quello che
l’auriga gli comanda, e uno nero, che
invece è ribelle e l’auriga deve faticare a
fargli fare quello che vuole. Metafora del
lavoro del teatrante, il cavallo bianco e il
cavallo nero sono la disciplina e la
creatività, il discernimento e l’intuizione.
Entrambi necessari all’artista perchè dalla
loro unione arriva la spinta verso l’alto che
rende il teatrante degno e meritevole.
5 attori, 5 personaggi, 5 monologhi da Shakespeare e la musica
rap!
5 persone che non sanno decidere; per vigliaccheria, per amore o
per convenienza, sono attanagliati dal dubbio ed esitano ad agire.
Divertendosi ad interagire con la musica e creando dal nulla le
situazioni dei loro personaggi, ciascun attore giocherà con il suo
monologo sottolineando soprattutto la musicalità del verso e il
ritmo dettato dalle parole. Ogni monologo sarà preceduto da un
pezzo rap registrato: sarà un giovane rapper italiano ad “aiutare”
gli attori a raccontare la storia scritta da Shakespeare. Ogni pezzo
rap viene creato e interpretato per spiegare o raccontare in
Italiano ciò che accade nel monologo in inglese. Il passaggio dal
rap al linguaggio di Shakespeare permetterà di evidenziare come,
sia nella musica rap, sia nel pentametro giambico, il ritmo guidi il
flusso delle parole e sia il motore che dà la spinta a tutta la storia.
Unendo la poesia alla musica, lo spettacolo si propone di
introdurre gli studenti al teatro di Shakespeare dimostrando
l’attualità dei contesti e valorizzando la combinazione tra due
forme d’arte ugualmente forti nel far vivere le emozioni sul
palcoscenico.
Ascoltando la musica e immedesimandosi nella storia, gli studenti
incontreranno per la prima volta Shakespeare come se fosse un
loro contemporaneo e impareranno ad apprezzarne la bellezza
attraverso il suono senza preoccuparsi della comprensione
letterale e delle difficoltà del linguaggio arcaico.
Perché vederlo:
perchè è pensato per avvicinare il pubblico giovane a Shakespeare
così che possa abituarsi alla sonorità delle parole Inglesi
divertendosi con gli attori attraverso l’ironia e l’immaginazione.
TEATRO SCUOLA 2015 - 2016
Venerdì 4 marzo ore 10
LA BELLA E LA BESTIA
LA BELLA E LA BESTIA
+
da M.me Leprince de Beaumont
di Roberto Anglisani e Liliana
Letterese
regia Roberto Anglisani
con Liliana Letterese e Andrea Lugli
movimenti scenici Caterina Tavolini
IL BAULE VOLANTE
ACCADEMIA PERDUTA/ROMAGNA TEATRI
Fascia d’età: 6-12 anni
Tecnica utilizzata: teatro d’attore e
narrazione
Durata:60 minuti
Note sulla compagnia
L'Associazione Teatrale Otiumetars - Il
Baule Volante nasce nel 1993 come
gruppo di teatro di ricerca e dal 1994
opera professionalmente ed in forma
esclusiva nel settore del Teatro Ragazzi.
Prende parte a festival di teatro d'attore,
di narrazione e di teatro di figura di
rilevanza nazionale ed internazionale.
Partecipa annualmente con i suoi
spettacoli a rassegne di teatro per le
scuole e per le famiglie su tutto il territorio
italiano e, dal 2007, anche all’estero,
soprattutto in Spagna e Francia. Le
tecniche utilizzate negli spettacoli sono
diverse, dal teatro d'attore a quello di
figura, a quello di narrazione, ma sempre
con l'intenzione di ricercare un teatro per
ragazzi che non abbia confini d'età.
L'attività della compagnia si svolge poi
mediante un intenso lavoro sul territorio
ferrarese con spettacoli e laboratori
teatrali all'interno delle scuole materne,
elementari e medie.
Un mercante, padre di tre figlie, si smarrisce nel bosco e trova
rifugio nel palazzo della Bestia, un essere orribile metà uomo e
metà belva. Qui, durante il tentativo di rubare una rosa, viene
sorpreso dalla Bestia, che lo minaccia di morte. L’unica possibilità
di salvezza è che sia una delle sue figlie a morire al suo posto. La
più bella delle tre accetta il sacrificio e si reca al palazzo. Ma andrà
incontro ad un destino inatteso.
È questa in sintesi la trama che accomuna le molte versioni de La
Bella e la Bestia che sono giunte sino a noi nel corso degli anni. Si
tratta di un racconto che riscuote ancora oggi un grande successo
e un grande interesse per i molti significati che la fiaba contiene e
nasconde, significati atavici che risultano senza tempo e dunque
immediatamente reperibili nell’esperienza quotidiana di ognuno
di noi. Attraverso la classica storia di un amore impossibile che
supera ogni barriera, la fiaba parla innanzitutto del tema della
diversità, ed in particolare dell’accettazione del diverso e dell’altro
da sé. Una diversità che spesso si manifesta anche nella realtà
proprio nello stesso modo in cui avviene nella fiaba e cioè
attraverso un particolare aspetto fisico: dal colore della pelle, dall’
essere troppo magri o troppo grassi. Eppure, magicamente, il
pubblico finisce per identificarsi proprio col personaggio della
Bestia, condividendone i dolori e i tormenti attraverso un
percorso emotivo che va dal rifiuto per questo essere mostruoso
e apparentemente cattivo fino al sentimento di condivisione della
condizione di “diverso”.
Con il supporto di pochi oggetti e scenografie essenziali, grazie ad
una tecnica narrativa di grande impatto visivo, Il Baule Volante
offre uno spettacolo ricco di fascino e di emozione, in cui i
significati nascosti affiorano attraverso la parola ed il movimento.
Perché vederlo:
perché insegna che è importante ricercare la vera bellezza,
interiore e profonda,
delle cose e delle persone
al di là delle apparenze e delle convenzioni.
TEATRO SCUOLA 2015 - 2016
Venerdì 18 marzo ore 10
A PROPOSITO DI PiTER PAN
A PROPOSITO DI PiTER
PAN
Liberamente ispirato alle visioni di J.
M. Barrie
di Silvano Antonelli
con Silvano Antonelli, Laura Righi
effetti speciali e tecnico luci
Sasha Cavalli
musiche originali Ettore Cimpincio
Carlo Massarelli
ideazione pupazzo Andrea Rugolo
costumi l’Atelier di Augusta Franco
ideazione grafica e impaginazione:
Luca Cisternino
UNOTEATRO
CONTATO DEL CANAVESE
Fascia d’età: 3-7 anni
Tecnica utilizzata: teatro d’attore
Durata: 60 minuti
Note sulla compagnia
La Compagnia Teatrale Stilema si
costituisce nel 1983, formata da
professionisti da anni presenti sulla scena
del Teatro Ragazzi. L’infanzia cui la
Compagnia tenta di dare voce non è solo
fatta di "alunni" o "allievi". Coloro con i
quali parla sono i bambini, i portatori di
cultura viva; sono gli spettatori e cittadini
di oggi.
La viva realtà dell’infanzia costituisce la
fonte di una drammaturgia originale, che
non attinge dal patrimonio letterario
tradizionale, ma che mira a rappresentare
stati, condizioni di un immaginario
contemporaneo di ragazzi e giovani. In
scena, un teatro d'attore arricchito
dall'utilizzo di oggetti, dall'uso della
musica dal vivo, da un attento ricorrere al
coinvolgimento dello spettatore. Con ciò
la Compagnia si afferma come nucleo
autonomo, fonte di un suo particolare
linguaggio, come dimostra l’intero suo
repertorio.
”Ci sono dei libri che quando li leggi, quando te li leggono, e come
se tutte le parole, le figure, i colori e anche il profumo della carta,
uscissero dal libro e ti entrassero nella testa, nella pancia, nel
cuore”...
Ha inizio così A proposito di Piter Pan. Due personaggi entrano in
scena legati da un passato comune: si sono incontrati molto
tempo fa in un libro, Lui era un bambino affascinato dalle gesta di
Peter Pan, Lei la fata che lo aiutava ad affrontare avventure
fantastiche. Lui è “diventato grande” volendo “restare piccolo”,
Lei è rimasta al suo fianco accompagnandolo nella crescita e
aiutandolo nelle piccole e grandi avventure della vita. Lui novello
PiTER, Lei la sua Campanellino.
Lo spettacolo non segue la storia originale di Barrie ma ne è una
divagazione; del libro utilizza solo alcune suggestioni: il desiderio
di volare, la paura di diventare grande. La finestra diventa il tramite
sul mondo; quel mondo che ci chiede di diventare grandi
rinunciando, spesso, ai nostri sogni. L'eterna lotta tra Peter Pan e
Capitan Uncino diviene, allora, metafora della vita e delle figure
adulte che la popolano. Quel vivere in cui c'è sempre un orologio
che ti insegue ma anche un cuore che batte.
A proposito di Piter Pan parla del volare, della voglia di spiccare il
volo dalla finestra della propria camera. Parla del desiderio di
ritornare e di finestre chiuse. Parla dell'ombra, della paura di chi
cerca di continuare a sognare ma è assalito dalla nostalgia per la
sicurezza perduta. É uno spettacolo che interpreta perfettamente
i sentimenti del nostro tempo, in cui sembra difficilissimo, se non
impossibile, immaginare un futuro. Ma i bambini “sono” il futuro:
la loro (e la nostra) capacità di volare e di non avere paura di
cadere è l'unica cosa che può far pensare a un domani.
Perché vederlo: perché narra del rapporto tra “i desideri” e “le
paure” come fanno i “classici”, che parlano al cuore delle persone
oltre il tempo nel quale sono stati scritti.
TEATRO SCUOLA 2015 - 2016
Martedì 5 aprile ore 10
IL CAVALIERE
INESISTENTE
IL CAVALIERE INESISTENTE
di Italo Calvino
drammaturgia Cristina Grazioli,
Fabrizio Montecchi
regia e scene Fabrizio Montecchi
con Valeria Barreca e Tiziano
Ferrari
voce registrata Mariangela Granelli
disegni e sagome Nicoletta Garioni
musiche Alessandro Nidi
TEATRO GIOCO VITA, FESTIVAL
“L’ALTRA SCENA”, EPCC THEATRE DE BOURG-EN-BRESSE,
SCENE CONVENTIONNEE
in collaborazione con EMILIA
ROMAGNA TEATRO FONDAZIONE
Fascia d’età: 10-14 anni
Tecnica utilizzata: teatro d’attore e
d’ombra
Durata:70 minuti
Note sulla compagnia
Teatro Gioco Vita nasce nel 1971, tra le
prime realtà in Italia ad essere
protagonista
del
movimento
dell’animazione teatrale. Teatro Gioco
Vita incontra il teatro d’ombre alla fine
degli anni Settanta. Dal suo operare con
coerenza e coscienza professionale, e
anche grazie al contributo di collaboratori
esterni, ha maturato un’esperienza unica
nel suo genere che gli è valsa
riconoscimenti
e
prestigiose
collaborazioni in ogni parte del mondo,
con teatri stabili ed enti lirici.
La Compagnia, con Fabrizio Montecchi in
qualità di responsabile artistico, è
impegnata oltre che nella produzione di
spettacoli, anche in attività di laboratorio
con le scuole e i giovani.
Ne Il cavaliere inesistente Italo Calvino affronta, con grande
profondità e ricchezza di sfumature, e allo stesso tempo con
leggerezza e ironia, il tema dell’identità nell’uomo
contemporaneo. Un’identità che appare scissa, o addirittura in
alcuni casi inesistente, e propone diversi modi di “essere”, di
“stare” al mondo come individui. Questi temi sono subito evidenti
nella figura di Agilulfo, il cavaliere che sotto le placche della
propria armatura semplicemente non esiste, nonostante sia
convinto del contrario, e nel personaggio di Gurdulù che, pur
essendo di carne, ignora del tutto la propria esistenza e si tramuta
negli oggetti, negli animali e negli uomini che incontra. Tra questi
due estremi stanno tutti quelli che lottano continuamente in
bilico tra una condizione d’esistenza e d’inesistenza. Rambaldo,
giovane combattente che vuole vendicare la morte del padre e
“cerca le prove d’esserci” nell’azione. Torrismondo, l’altro
giovane guerriero, che ricerca l’esserci “in qualcos’altro che se
stesso, da quel che c’era prima di lui, il tutto da cui s’è staccato”.
Bradamante, donna guerriera, innamorata di Agilulfo, ma anche
narratrice occulta della storia nelle vesti di Suor Teodora, che
ricerca le prove della sua esistenza nell’amore e nella guerra.
Nel linguaggio scenico di Teatro Gioco Vita la presenza
immateriale e incorporea dell’ombra si fonde con la presenza
materiale e corporea dell’attore per raccontare questo classico
della letteratura del Novecento.
Perché vederlo:
perché l’epoca di Carlo Magno e dei Paladini, e la giostra di
avventure, gli inseguimenti e le battaglie, sono un pretesto per
parlare di noi e del nostro difficile rapporto con la realtà.
TEATRO SCUOLA 2015 - 2016
LA DOMENICA A TEATRO
Rassegna di teatro per famiglie 15/16
24 gennaio ore 16
31 gennaio ore 16
FAGIOLINO ASINO D’ORO
I VESTITI NUOVI DELL’IMPERATORE
Giocoleria, burattini e arte varia
Dai 3 anni
Teatro d’attore, mimo e coreografia
Dai 5 anni
di Francesco Niccolini e Mauro Monticelli
regia Renato Bandoli
con Mauro Monticelli e Fabio Pignatta
TEATRO DEL DRAGO
ideato, diretto e interpretato da
Alessandro Larocca, Andrea Ruberti e Max Zatta
testi Luca Chieregato
IFRATELLICAPRONI
Un venditore di pozioni magiche ed “unguenti succulenti”
tenta di vendere i suoi prodotti magici inventandosi storie
fantastiche. Con la collaborazione del suo povero ed umile
servo Brasala, improbabile acrobata, egli narra le
mirabolanti vicende di Fagiolino burattino con la comicità
semplice e immediata dei burattini di Mauro Monticelli.
Due fratelli stravaganti, un po’ clown, sono i consiglieri di un
giovane re incapace di prendersi cura del proprio regno e
molto vanitoso, mai soddisfatto di ciò che indossa. E così i due
costruiscono per lui un abito meraviglioso ma… invisibile!
Teatro e circo, giocoleria e favola, si uniscono in una rilettura
ironica e brillante della celebre fiaba di H.C. Andersen.
14 febbraio ore 16
28 febbraio ore 16
PICCOLO PASSO
L’OMINO DELLA PIOGGIA
Storia di un’ocarina pigra
Una notte tra acqua, bolle e sapone
Teatro d’attore con musica dal vivo
Dai 3 anni
Clownerie e bolle di sapone
Per tutti
di e con Valentino Dragano
decorazioni sceniche Alessia Bussini
KOSMOCOMICO TEATRO
di e con Michele Cafaggi
regiaTed Luminarc
ASSOCIAZIONE TA-DAA
Piccolo Passo, ultimo arrivato di una famiglia di ocarine, e
suo fratello più grande si perdono. Piccolo Passo ha paura,
ma il fratello conosce un segreto per tornare a casa: fare un
passo alla volta. Li aiuteranno i tanti animali che incontrano,
rappresentati da flauti di terracotta di varie grandezze. E
così, il gran concerto finale è assicurato!
Piove, la finestra è aperta e anche in casa ci vuole l’ombrello.
Che strano questo omino tutto inzuppato: fa uno starnuto ed
esce una bolla di sapone. Anzi due. Anzi moltissime bolle di
sapone!
Un viaggio onirico e visuale accompagnati dagli spettacolari
effetti con acqua e sapone creati da Michele Cafaggi.
Abbonamenti:
Adulto € 24,00 - Bambino € 15,00 - II e III bambino € 12,00
Abbonamenti ridotti per i possessori di CartaInsieme
:
Adulto € 21,00 - Bambino € 12,00 - II e III bambino € 10,00
Biglietti:
Adulto € 8,00 - Bambino € 5,00 - sconto di €1,00 per i possessori Cartainsieme
Prelazioni vecchi abbonati: dal 3 al 7/11 - Vendita nuovi abbonamenti e biglietti: dal 10/11