TEATRO ERMANNO FABBRI VIGNOLA TEATRO SCUOLA Stagione 2015 ‐2016 TEATRO SCUOLA 2015 - 2016 TEATRO RAGAZZI 4 dicembre ore 10 ACCADEMIA PERDUTA/ROMAGNA TEATRI UN TOPO….DUE TOPI…TRE TOPI… UN TRENO PER HAMELIN Teatro d’attore, canzoni e musica dal vivo 5-10 anni 22 gennaio ore 10 CÀ LUOGO D’ARTE IL GATTO CON GLI STIVALI Teatro d’attore e burattini 3-7 anni 19 febbraio ore 10 TEATRO ALL’IMPROVVISO SCHERZO A TRE MANI Teatro d’attore, musica e pittura 3 -7 anni 25 febbraio ore 10 CHARIOTEER THEATRE 4 marzo ore 10 ACCADEMIA PERDUTA/ROMAGNA TEATRI IL BAULE VOLANTE LA BELLA E LA BESTIA Teatro d’attore e narrazione 6-12 anni 18 marzo ore 10 STILEMA. UNO TEATRO A PROPOSITO DI PiTER PAN Teatro d’attore 3-7 anni 5 aprile ore 10 TEATRO GIOCO VITA IL CAVALIERE INESISTENTE Teatro d’attore e d’ombre 10-14 anni TO BE OR… NOTE! Ovvero il Club degli Indecisi Teatro d’attore in lingua inglese e italiana 11-16 anni INFORMAZIONI E PRENOTAZIONI SPETTACOLI Biglietti: Ragazzi: 5.00 € Insegnanti: omaggio (2 insegnanti per sezione: eventuali omaggi aggiuntivi dovranno essere concordati con il teatro). Ingresso omaggio per alunni disabili e loro accompagnatori, alunni con disagio economico. Prenotazioni: inviare la scheda di prenotazione via mail a [email protected]. Le prenotazioni dovranno pervenire entro il 27 ottobre. Ritiro biglietti: i biglietti dovranno essere ritirati la mattina stessa dello spettacolo prima dell’inizio. Per poter far sedere accuratamente tutti i bambini e svolgere correttamente le mansioni di biglietteria, è richiesto l’arrivo in teatro almeno mezz’ora prima l’inizio dello spettacolo. Per informazioni: TEATRO ERMANNO FABBRI – via Minghelli 11, 41058 Vignola (MO) [email protected]; 059.9120911/901 TEATRO SCUOLA 2015 - 2016 Venerdì 4 dicembre ore 10 UN TOPO... DUE TOPI… TRE TOPI… UN TRENO PER HAMELIN UN TOPO...DUE TOPI...TRE TOPI… UN TRENO PER HAMELIN di Claudio Casadio, Giampiero Pizzol, Marina Allegri regia Claudio Casadio con Maurizio Casali, Mariolina Coppola, James Foschi scene Maurizio Bercini ACCADEMIA PERDUTA/ROMAGNA TEATRI Fascia d’età: 5-10 anni Tecnica utilizzata: teatro d’attore, canzoni, musica dal vivo Durata: 60 minuti Video: https://www.youtube.com/watch?v= as07otzDHLA Note sulla compagnia Accademia Perduta/Romagna Teatri, riconosciuto Centro di Produzione Teatrale dal M.I.B.A.C.T. nel 2015, diretto da Ruggero Sintoni e Claudio Casadio, viene fondata da un gruppo di giovani attori nel 1982 come Compagnia di Teatro Ragazzi. Nel 1986 diventa “Organismo stabile di Produzione, Programmazione, Promozione e Ricerca Teatrale per l’infanzia e la gioventù”. Dal momento della sua fondazione a tutt’oggi Accademia Perduta è impegnata in una tanto intensa quanto fertile attività di produzione di spettacoli per ragazzi. Spettacoli contraddistinti da alcuni comuni denominatori quali l’attenzione al fantastico, all’immaginario, al coinvolgimento emotivo degli spettatori. Con diverse formazioni artistiche all’attivo, la Compagnia ha portato i suoi spettacoli in tournée in tutta Italia arrivando, col tempo, a valicare i confini nazionali e partecipando a numerose rassegne e festival nazionali ed internazionali. C’è un patto segreto tra il Signore dei topi e il Re della città di Hamelin. I topi sono ingordi di cibo e il Re di monete d’oro. Per questo è avvenuta la grande e terribile invasione… La tranquilla città di Hamelin è governata da gente avida e corrotta, pronta a sacrificare la città per arricchirsi. I topi son dappertutto: nei letti e sui soffitti, nei cassetti e sui piatti; il cuoco li trova in cima alla torta, le lavandaie in mezzo al bucato. La città cade in rovina… la peste dilaga…. La figlia del Re, ignara di tutto, supplica il padre di trovare una soluzione. Si affiggono bandi e giungono, come in una fiera, Imbonitori, Inventori, Ammazzaratti… ma tutto è inutile. Solo il suono del flauto fatato può riportare la speranza su Hamelin. Ma il magico Pifferaio, per catturare l’enorme Capo dei topi, ha bisogno dell’aiuto dei bambini. Sette di loro, come le sette note del suo flauto, potranno finalmente liberare la città per sempre. E, alla fine, nella gabbia da circo, resterà l’esemplare più raro di tutta la razza topesca che tre attori girovaghi condurranno sulle piazze, narrando ogni volta, al suono della fisarmonica, l’antica e affascinante leggenda del Pifferaio di Hamelin. Gli attori, accompagnati in scena da musiche eseguite dal vivo, danno vita ad innumerevoli personaggi in una scenografia che, come una scatola magica, si trasforma, dando vita a suggestive ambientazioni e continue sorprese. Perché vederlo: perché non è solo una fiaba ma un gioco di rime, di musica e di teatro, uno spettacolo magico e divertente che conduce il pubblico dei bambini ad una riflessione profonda sull’importanza dell’onestà di chi governa un paese. TEATRO SCUOLA 2015 - 2016 Venerdì 22 gennaio ore 10 IL IL GATTO GATTO CON CON GLI GLI STIVALI STIVALI IL GATTO CON GLI STIVALI o della povertà che si riscatta ispirato alla fiaba di Charles Perrault ispirato alla fiaba di Charles Perrault testo Marina Allegri testoMarina Allegri regia Maurizio Bercini regia Maurizio Bercini con Sara Barbuti, Francesco Grossi e con Sara Barbuti, Francesco Grossi e Donatello Galloni Donatello Galloni CÀ LUOGO D’ARTE CÀ LUOGO D’ARTE Fascia d’età: 3-7 anni Fascia d’età: 3-7 anni Tecnica utilizzata: teatro d’attore e Tecnica utilizzata: teatro d’attore e burattini burattini Durata:55 minuti Durata:55 minuti Note sulla compagnia Note sulla compagnia Cà Luogo d’Arte è un’associazione Cà Luogo d’Arte è un’associazione culturale costituitasi nel 2002.Il gruppo ha culturale costituitasi nel 2002.Il gruppo ha trasformato una cascina di campagna in trasformato una cascina di campagna in luogo del fare e del pensare. Là, in un luogo del fare e del pensare.Là, in un portico diventato teatro, in una stalla portico diventato teatro, in una stalla diventata laboratorio scenotecnico, in una diventata laboratorio scenotecnico, in una conigliera diventata sartoria, gli artisti di conigliera diventata sartoria, gli artisti di Ca’ ricercano nuovi linguaggi per un teatro Ca’ ricercano nuovi linguaggi per un teatro infantile. Pensando all’infanzia non come infantile.Pensando all’infanzia non come ad un’età della vita, ma come ad uno stato ad un’età della vita, ma come ad uno stato dell’anima da difendere e valorizzare, la dell’anima da difendere e valorizzare, la compagnia alterna la produzione di compagnia alterna la produzione di spettacoli per bambini ed adulti ad azioni spettacoli per bambini ed adulti ad azioni culturali con realtà che si occupano di culturali con realtà che si occupano di educazione: enti, scuole, circhi, musei, educazione: enti, scuole,circhi, musei, fattorie didattiche, per cercare nella fattorie didattiche, per cercare nella contaminazione degli sguardi la crescita contaminazione degli sguardi la crescita del suo pensiero poetico. Senza avere del suo pensiero poetico.Senza avere nessun altra presunzione che quella di nessun altra presunzione che quella di gettare una parola in più delle tante già gettare una parola in più delle tante già dette e scritte, che possa, generando onde dette e scritte, che possa, generando onde concentriche, chiamare in vita azioni e concentriche, chiamare in vita azioni e pensieri, obbligandoli a reagire e ad pensieri, obbligandoli a reagire e ad entrare in rapporto tra loro, nella pretesa entrare in rapporto tra loro, nella pretesa tutta infantile che non sempre le cose tutta infantileche non sempre le cose siano come dovrebbero essere. siano come dovrebbero essere. “Signori la favola è finita. Ed è finita bene. Ma solo nelle favole il figlio derelitto di un mugnaio diventa un gran signore e sposa la figlia del Re. Solo nelle favole i gatti parlano e calzano stivali. E qui ci vuole la morale. Che più che una morale vorrebbe essere un consiglio: quanto siete giù, giù, giù che più giù ci sta l’inferno non lasciatevi scivolare. Tanto matti per matti, morti per morti meglio fare la cosa più assurda che vi viene in mente. Come calzare un gatto che poi, avete visto, non si sa mai…Ditelo ai vostri amici. Buona fortuna” In questo spettacolo alle teste di legno nella baracca classica, che raccontano fedelmente la favola di Charles Perrault, si accosta una figura discreta di attore umano, poetica e mai invadente, per leggere con semplicità la filosofia “tra le righe” della fiaba inventata quattro secoli fa dal favolista francese. In un racconto delle metamorfosi in cui un gatto si rizza sulle gambe e calza stivali, in cui un orco si trasforma in topo, può l’umile figlio di un mugnaio sposare la figlia del Re e diventare un gran signore? E il suo piccolo e spelacchiato gatto è destinato a essere un manicotto per l’inverno o, anche lui, all’improvviso può diventare…Può, può. Con questo spettacolo Cà Luogo d’Arte propone di fare il punto su un teatro non da bambini o per bambini, non da adulti o per gli adulti, ma un teatro infantile e popolare che possa essere recitato ovunque, non solo in teatro. Uno scambio di sguardi e di attenzione. Un pensiero, un’isola galleggiante sulla rotta dell’artificio. Un teatro che non chieda silenzio, ma lo meriti. Perché vederlo: perché è una fiaba in cui si celebra la possibilità del cambiamento e del riscatto per ciascuno dei piccoli personaggi coinvolti. TEATRO SCUOLA 2015 - 2016 Venerdì 19 febbraio ore 10 SCHERZO A TRE MANI SCHERZO A TRE MANI ideazione Dario Moretti con Dario Moretti e Saya Namikawa musiche Béla Bartók TEATRO ALL’IMPROVVISO Fascia d’età: 3-7 anni Tecnica utilizzata: teatro d’attore, musica e pittura Durata: 45 minuti Video: http://www.youtube.com/watch?v=t HGa2ZmqktE&feature=plcp Note sulla compagnia Teatro all’Improvviso nasce nel 1978. Muove i primi passi nel teatro popolare e nella commedia dell’arte; poi la curiosità e la necessità di affrontare nuove forme d’arte hanno mutato e trasformato il Teatro all’Improvviso fino alla sua forma attuale, in cui l’immagine, la poesia e il gesto, sono gli elementi portanti della ricerca. Lavorare per l’infanzia è sempre stata una priorità: per questo Teatro all’Improvviso ha esclusivamente prodotto spettacoli destinati ai bambini dai 3 ai 10 anni, cercando soprattutto di stimolare il pensiero e le emozioni, il gioco e l’astrazione. Contro un teatro pedagogico e didattico, per un teatro che affronti qualsiasi forma d’arte, senza necessariamente istruire o formare, ma piuttosto spiazzare, coinvolgere e provocare. Direttore artistico della compagnia è Dario Moretti, che, oltre a essere produttore degli spettacoli è spesso anche autore dei testi, delle scene, delle regia e, in molti casi, anche interprete. Cosa accade se un pittore e una pianista lavorano insieme? Che si gode del gioco di tre mani! Ispirato alla composizione per pianoforte “Pour les enfants”, una raccolta di semplici arrangiamenti da canzoni popolari ungheresi e slovacche di Béla Bartók, Scherzo a tre mani è un affascinante viaggio immaginario tra musica e pittura. Una pianista e un attorepittore scherzano “a tre mani” per dare vita a sei brevi storie intitolate: “Nel bosco”, “Al circo”, “Di notte”, “La città”, “L'uomo del faro”, “Autoritratto”, “La mosca”. Ogni storia è raccontata attraverso la pittura, ma anche grazie a piccoli oggetti e personaggi che appaiono all'interno delle scene dipinte e che sono animati come microscopiche marionette. Il pubblico vede il lavoro del pittore attraverso le immagini proiettate in diretta su uno schermo. Ad accompagnare la mano del pittore la musica del pianoforte, che scandisce il ritmo e il susseguirsi delle azioni teatrali. Scherzo a tre mani non è una fiaba narrata, ma un racconto fatto di suoni, di giochi vocali, di colori. Sulle note delle composizioni crescono alberi, appare la luna, un lupo mangia un ometto, le forbici tagliano la carta per aprire una finestrella da cui può uscire di tutto: un omino che cade in mare, un mostricciattolo, gli occhi dell’attore… Un concerto particolare, che attraverso la commistione delle arti crea suggestioni musicali e visive divertenti, ma allo stesso tempo poetiche. È come assistere a un film, ma in presenza di un pittore e di una pianista, che rendono tutto più reale e coinvolgente. Perché vederlo: perché il gioco tra artista e pianista conquista i piccoli spettatori, perchè anche un semplice foglio di carta dipinto si trasforma in avvincenti e strampalate avventure, perché educa all’ascolto e stimola la fantasia dei bambini. TEATRO SCUOLA 2015 - 2016 Giovedì 25 febbraio ore 10 TO BE OR… NOTE! TO BE OR… NOTE! ovvero Il Club degli Indecisi regia Laura Pasetti con Alan Alpenfelt, Aaron Jones Gary Quinn, Adele Raes, Lewis Roy assistente alla regia Nicola Ciaffoni luci Malcom Rogan musiche Davide Borri CHARIOTEER THEATRE Fascia d’età: 11- 16 anni Tecnica utilizzata: teatro d’attore in lingua inglese e italiana Durata: 50 minuti Note sulla compagnia Charioteer Theatre è una compagnia teatrale internazionale oltre che un centro di formazione fondato nel 2005. Il suo obiettivo è quello di costruire ponti interculturali e di fornire esperienze teatrali uniche, consentendo così ad attori provenienti da tutta Europa di collaborare su progetti comuni. Le loro produzioni mirano a promuovere i Classici, rendendoli accessibili a una vasta gamma di persone provenienti da diverse culture e backgrounds differenti, sia qui che all’estero. Laura Pasetti, direttore artistico della compagnia, ha stabilito importanti collaborazioni con i più prestigiosi teatri italiani, concentrandosi sullo sviluppo di un repertorio per i giovani. Il logo è ispirato all’Auriga del Fedro di Platone. L’auriga tiene le redini di due cavalli, uno bianco che fa tutto quello che l’auriga gli comanda, e uno nero, che invece è ribelle e l’auriga deve faticare a fargli fare quello che vuole. Metafora del lavoro del teatrante, il cavallo bianco e il cavallo nero sono la disciplina e la creatività, il discernimento e l’intuizione. Entrambi necessari all’artista perchè dalla loro unione arriva la spinta verso l’alto che rende il teatrante degno e meritevole. 5 attori, 5 personaggi, 5 monologhi da Shakespeare e la musica rap! 5 persone che non sanno decidere; per vigliaccheria, per amore o per convenienza, sono attanagliati dal dubbio ed esitano ad agire. Divertendosi ad interagire con la musica e creando dal nulla le situazioni dei loro personaggi, ciascun attore giocherà con il suo monologo sottolineando soprattutto la musicalità del verso e il ritmo dettato dalle parole. Ogni monologo sarà preceduto da un pezzo rap registrato: sarà un giovane rapper italiano ad “aiutare” gli attori a raccontare la storia scritta da Shakespeare. Ogni pezzo rap viene creato e interpretato per spiegare o raccontare in Italiano ciò che accade nel monologo in inglese. Il passaggio dal rap al linguaggio di Shakespeare permetterà di evidenziare come, sia nella musica rap, sia nel pentametro giambico, il ritmo guidi il flusso delle parole e sia il motore che dà la spinta a tutta la storia. Unendo la poesia alla musica, lo spettacolo si propone di introdurre gli studenti al teatro di Shakespeare dimostrando l’attualità dei contesti e valorizzando la combinazione tra due forme d’arte ugualmente forti nel far vivere le emozioni sul palcoscenico. Ascoltando la musica e immedesimandosi nella storia, gli studenti incontreranno per la prima volta Shakespeare come se fosse un loro contemporaneo e impareranno ad apprezzarne la bellezza attraverso il suono senza preoccuparsi della comprensione letterale e delle difficoltà del linguaggio arcaico. Perché vederlo: perchè è pensato per avvicinare il pubblico giovane a Shakespeare così che possa abituarsi alla sonorità delle parole Inglesi divertendosi con gli attori attraverso l’ironia e l’immaginazione. TEATRO SCUOLA 2015 - 2016 Venerdì 4 marzo ore 10 LA BELLA E LA BESTIA LA BELLA E LA BESTIA + da M.me Leprince de Beaumont di Roberto Anglisani e Liliana Letterese regia Roberto Anglisani con Liliana Letterese e Andrea Lugli movimenti scenici Caterina Tavolini IL BAULE VOLANTE ACCADEMIA PERDUTA/ROMAGNA TEATRI Fascia d’età: 6-12 anni Tecnica utilizzata: teatro d’attore e narrazione Durata:60 minuti Note sulla compagnia L'Associazione Teatrale Otiumetars - Il Baule Volante nasce nel 1993 come gruppo di teatro di ricerca e dal 1994 opera professionalmente ed in forma esclusiva nel settore del Teatro Ragazzi. Prende parte a festival di teatro d'attore, di narrazione e di teatro di figura di rilevanza nazionale ed internazionale. Partecipa annualmente con i suoi spettacoli a rassegne di teatro per le scuole e per le famiglie su tutto il territorio italiano e, dal 2007, anche all’estero, soprattutto in Spagna e Francia. Le tecniche utilizzate negli spettacoli sono diverse, dal teatro d'attore a quello di figura, a quello di narrazione, ma sempre con l'intenzione di ricercare un teatro per ragazzi che non abbia confini d'età. L'attività della compagnia si svolge poi mediante un intenso lavoro sul territorio ferrarese con spettacoli e laboratori teatrali all'interno delle scuole materne, elementari e medie. Un mercante, padre di tre figlie, si smarrisce nel bosco e trova rifugio nel palazzo della Bestia, un essere orribile metà uomo e metà belva. Qui, durante il tentativo di rubare una rosa, viene sorpreso dalla Bestia, che lo minaccia di morte. L’unica possibilità di salvezza è che sia una delle sue figlie a morire al suo posto. La più bella delle tre accetta il sacrificio e si reca al palazzo. Ma andrà incontro ad un destino inatteso. È questa in sintesi la trama che accomuna le molte versioni de La Bella e la Bestia che sono giunte sino a noi nel corso degli anni. Si tratta di un racconto che riscuote ancora oggi un grande successo e un grande interesse per i molti significati che la fiaba contiene e nasconde, significati atavici che risultano senza tempo e dunque immediatamente reperibili nell’esperienza quotidiana di ognuno di noi. Attraverso la classica storia di un amore impossibile che supera ogni barriera, la fiaba parla innanzitutto del tema della diversità, ed in particolare dell’accettazione del diverso e dell’altro da sé. Una diversità che spesso si manifesta anche nella realtà proprio nello stesso modo in cui avviene nella fiaba e cioè attraverso un particolare aspetto fisico: dal colore della pelle, dall’ essere troppo magri o troppo grassi. Eppure, magicamente, il pubblico finisce per identificarsi proprio col personaggio della Bestia, condividendone i dolori e i tormenti attraverso un percorso emotivo che va dal rifiuto per questo essere mostruoso e apparentemente cattivo fino al sentimento di condivisione della condizione di “diverso”. Con il supporto di pochi oggetti e scenografie essenziali, grazie ad una tecnica narrativa di grande impatto visivo, Il Baule Volante offre uno spettacolo ricco di fascino e di emozione, in cui i significati nascosti affiorano attraverso la parola ed il movimento. Perché vederlo: perché insegna che è importante ricercare la vera bellezza, interiore e profonda, delle cose e delle persone al di là delle apparenze e delle convenzioni. TEATRO SCUOLA 2015 - 2016 Venerdì 18 marzo ore 10 A PROPOSITO DI PiTER PAN A PROPOSITO DI PiTER PAN Liberamente ispirato alle visioni di J. M. Barrie di Silvano Antonelli con Silvano Antonelli, Laura Righi effetti speciali e tecnico luci Sasha Cavalli musiche originali Ettore Cimpincio Carlo Massarelli ideazione pupazzo Andrea Rugolo costumi l’Atelier di Augusta Franco ideazione grafica e impaginazione: Luca Cisternino UNOTEATRO CONTATO DEL CANAVESE Fascia d’età: 3-7 anni Tecnica utilizzata: teatro d’attore Durata: 60 minuti Note sulla compagnia La Compagnia Teatrale Stilema si costituisce nel 1983, formata da professionisti da anni presenti sulla scena del Teatro Ragazzi. L’infanzia cui la Compagnia tenta di dare voce non è solo fatta di "alunni" o "allievi". Coloro con i quali parla sono i bambini, i portatori di cultura viva; sono gli spettatori e cittadini di oggi. La viva realtà dell’infanzia costituisce la fonte di una drammaturgia originale, che non attinge dal patrimonio letterario tradizionale, ma che mira a rappresentare stati, condizioni di un immaginario contemporaneo di ragazzi e giovani. In scena, un teatro d'attore arricchito dall'utilizzo di oggetti, dall'uso della musica dal vivo, da un attento ricorrere al coinvolgimento dello spettatore. Con ciò la Compagnia si afferma come nucleo autonomo, fonte di un suo particolare linguaggio, come dimostra l’intero suo repertorio. ”Ci sono dei libri che quando li leggi, quando te li leggono, e come se tutte le parole, le figure, i colori e anche il profumo della carta, uscissero dal libro e ti entrassero nella testa, nella pancia, nel cuore”... Ha inizio così A proposito di Piter Pan. Due personaggi entrano in scena legati da un passato comune: si sono incontrati molto tempo fa in un libro, Lui era un bambino affascinato dalle gesta di Peter Pan, Lei la fata che lo aiutava ad affrontare avventure fantastiche. Lui è “diventato grande” volendo “restare piccolo”, Lei è rimasta al suo fianco accompagnandolo nella crescita e aiutandolo nelle piccole e grandi avventure della vita. Lui novello PiTER, Lei la sua Campanellino. Lo spettacolo non segue la storia originale di Barrie ma ne è una divagazione; del libro utilizza solo alcune suggestioni: il desiderio di volare, la paura di diventare grande. La finestra diventa il tramite sul mondo; quel mondo che ci chiede di diventare grandi rinunciando, spesso, ai nostri sogni. L'eterna lotta tra Peter Pan e Capitan Uncino diviene, allora, metafora della vita e delle figure adulte che la popolano. Quel vivere in cui c'è sempre un orologio che ti insegue ma anche un cuore che batte. A proposito di Piter Pan parla del volare, della voglia di spiccare il volo dalla finestra della propria camera. Parla del desiderio di ritornare e di finestre chiuse. Parla dell'ombra, della paura di chi cerca di continuare a sognare ma è assalito dalla nostalgia per la sicurezza perduta. É uno spettacolo che interpreta perfettamente i sentimenti del nostro tempo, in cui sembra difficilissimo, se non impossibile, immaginare un futuro. Ma i bambini “sono” il futuro: la loro (e la nostra) capacità di volare e di non avere paura di cadere è l'unica cosa che può far pensare a un domani. Perché vederlo: perché narra del rapporto tra “i desideri” e “le paure” come fanno i “classici”, che parlano al cuore delle persone oltre il tempo nel quale sono stati scritti. TEATRO SCUOLA 2015 - 2016 Martedì 5 aprile ore 10 IL CAVALIERE INESISTENTE IL CAVALIERE INESISTENTE di Italo Calvino drammaturgia Cristina Grazioli, Fabrizio Montecchi regia e scene Fabrizio Montecchi con Valeria Barreca e Tiziano Ferrari voce registrata Mariangela Granelli disegni e sagome Nicoletta Garioni musiche Alessandro Nidi TEATRO GIOCO VITA, FESTIVAL “L’ALTRA SCENA”, EPCC THEATRE DE BOURG-EN-BRESSE, SCENE CONVENTIONNEE in collaborazione con EMILIA ROMAGNA TEATRO FONDAZIONE Fascia d’età: 10-14 anni Tecnica utilizzata: teatro d’attore e d’ombra Durata:70 minuti Note sulla compagnia Teatro Gioco Vita nasce nel 1971, tra le prime realtà in Italia ad essere protagonista del movimento dell’animazione teatrale. Teatro Gioco Vita incontra il teatro d’ombre alla fine degli anni Settanta. Dal suo operare con coerenza e coscienza professionale, e anche grazie al contributo di collaboratori esterni, ha maturato un’esperienza unica nel suo genere che gli è valsa riconoscimenti e prestigiose collaborazioni in ogni parte del mondo, con teatri stabili ed enti lirici. La Compagnia, con Fabrizio Montecchi in qualità di responsabile artistico, è impegnata oltre che nella produzione di spettacoli, anche in attività di laboratorio con le scuole e i giovani. Ne Il cavaliere inesistente Italo Calvino affronta, con grande profondità e ricchezza di sfumature, e allo stesso tempo con leggerezza e ironia, il tema dell’identità nell’uomo contemporaneo. Un’identità che appare scissa, o addirittura in alcuni casi inesistente, e propone diversi modi di “essere”, di “stare” al mondo come individui. Questi temi sono subito evidenti nella figura di Agilulfo, il cavaliere che sotto le placche della propria armatura semplicemente non esiste, nonostante sia convinto del contrario, e nel personaggio di Gurdulù che, pur essendo di carne, ignora del tutto la propria esistenza e si tramuta negli oggetti, negli animali e negli uomini che incontra. Tra questi due estremi stanno tutti quelli che lottano continuamente in bilico tra una condizione d’esistenza e d’inesistenza. Rambaldo, giovane combattente che vuole vendicare la morte del padre e “cerca le prove d’esserci” nell’azione. Torrismondo, l’altro giovane guerriero, che ricerca l’esserci “in qualcos’altro che se stesso, da quel che c’era prima di lui, il tutto da cui s’è staccato”. Bradamante, donna guerriera, innamorata di Agilulfo, ma anche narratrice occulta della storia nelle vesti di Suor Teodora, che ricerca le prove della sua esistenza nell’amore e nella guerra. Nel linguaggio scenico di Teatro Gioco Vita la presenza immateriale e incorporea dell’ombra si fonde con la presenza materiale e corporea dell’attore per raccontare questo classico della letteratura del Novecento. Perché vederlo: perché l’epoca di Carlo Magno e dei Paladini, e la giostra di avventure, gli inseguimenti e le battaglie, sono un pretesto per parlare di noi e del nostro difficile rapporto con la realtà. TEATRO SCUOLA 2015 - 2016 LA DOMENICA A TEATRO Rassegna di teatro per famiglie 15/16 24 gennaio ore 16 31 gennaio ore 16 FAGIOLINO ASINO D’ORO I VESTITI NUOVI DELL’IMPERATORE Giocoleria, burattini e arte varia Dai 3 anni Teatro d’attore, mimo e coreografia Dai 5 anni di Francesco Niccolini e Mauro Monticelli regia Renato Bandoli con Mauro Monticelli e Fabio Pignatta TEATRO DEL DRAGO ideato, diretto e interpretato da Alessandro Larocca, Andrea Ruberti e Max Zatta testi Luca Chieregato IFRATELLICAPRONI Un venditore di pozioni magiche ed “unguenti succulenti” tenta di vendere i suoi prodotti magici inventandosi storie fantastiche. Con la collaborazione del suo povero ed umile servo Brasala, improbabile acrobata, egli narra le mirabolanti vicende di Fagiolino burattino con la comicità semplice e immediata dei burattini di Mauro Monticelli. Due fratelli stravaganti, un po’ clown, sono i consiglieri di un giovane re incapace di prendersi cura del proprio regno e molto vanitoso, mai soddisfatto di ciò che indossa. E così i due costruiscono per lui un abito meraviglioso ma… invisibile! Teatro e circo, giocoleria e favola, si uniscono in una rilettura ironica e brillante della celebre fiaba di H.C. Andersen. 14 febbraio ore 16 28 febbraio ore 16 PICCOLO PASSO L’OMINO DELLA PIOGGIA Storia di un’ocarina pigra Una notte tra acqua, bolle e sapone Teatro d’attore con musica dal vivo Dai 3 anni Clownerie e bolle di sapone Per tutti di e con Valentino Dragano decorazioni sceniche Alessia Bussini KOSMOCOMICO TEATRO di e con Michele Cafaggi regiaTed Luminarc ASSOCIAZIONE TA-DAA Piccolo Passo, ultimo arrivato di una famiglia di ocarine, e suo fratello più grande si perdono. Piccolo Passo ha paura, ma il fratello conosce un segreto per tornare a casa: fare un passo alla volta. Li aiuteranno i tanti animali che incontrano, rappresentati da flauti di terracotta di varie grandezze. E così, il gran concerto finale è assicurato! Piove, la finestra è aperta e anche in casa ci vuole l’ombrello. Che strano questo omino tutto inzuppato: fa uno starnuto ed esce una bolla di sapone. Anzi due. Anzi moltissime bolle di sapone! Un viaggio onirico e visuale accompagnati dagli spettacolari effetti con acqua e sapone creati da Michele Cafaggi. Abbonamenti: Adulto € 24,00 - Bambino € 15,00 - II e III bambino € 12,00 Abbonamenti ridotti per i possessori di CartaInsieme : Adulto € 21,00 - Bambino € 12,00 - II e III bambino € 10,00 Biglietti: Adulto € 8,00 - Bambino € 5,00 - sconto di €1,00 per i possessori Cartainsieme Prelazioni vecchi abbonati: dal 3 al 7/11 - Vendita nuovi abbonamenti e biglietti: dal 10/11