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CORSO DI POTENZIAMENTO
DI LINGUA ITALIANA
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Avvio allo studio della lingua latina
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Istituto Comprensivo 1
Montebelluna
Scuola secondaria di 1^grado
Avvio allo studio della lingua latina
4 aprile 2013
2^ LEZIONE LECTIO SECUNDA
Genere : Favola
Autore: Fedro
CICADA ET FORMICA / LA CICALA E LA FORMICA
Aestate summa formic-ă se
fatigabat et cicad-ae cantus eam
axsurdabat.
In piena estate una formica lavorava
duramente e il canto di una cicala
l’assordava.
Formic-ă cicad-ae dixit: «Cur nihil
agis?». Cicad-ă formic-am
derīdens respondit: «Cur te
fatīgas? Formic-ă, stulta es!».
La formica disse alla cicala: «Perché non
fai niente?».
La cicala, deridendo la formica, rispose:
«Perché ti affatichi? Formica, sei
sciocca!».
Hiĕme summa cicad-ae fame
laborabant, contra formic-ārum
ventres cibi pleni erant.
In pieno inverno le cicale soffrivano la
fame, mentre le pance delle formiche
erano piene.
Cicad-ae formic-īs dixērunt: «Fame
perīmus, subvenīte nobis!». Formic-ae
deridentes cicad-as responderunt:
«Music-am edĭte, stultae cicad-ae!».
Le cicale dissero alle formiche: «Moriamo
di fame, aiutateci!».
Le formiche, deridendo le cicale,
risposero: «Mangiate la musica, sciocche
cicale!».
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Avvio allo studio della lingua latina
4 aprile 2013
INDICA QUALE FUNZIONE LOGICA HANNO LE FORME EVIDENZIATE IN NERETTO
1^ SEQUENZA:
Formic-ă =
cicad-ae=
2^ SEQUENZA:
frase 1°
Formic-ă =
cicad-ae=
frase 2°
Cicad-ă =
formic-am=
frase 3°
Formic-ă, =
3^ SEQUENZA:
cicad-ae =
formic-ārum =
3^ SEQUENZA:
frase 1° Cicad-ae=
formic-īs=
frase 2° Formic-ae=
cicad-as=
frase 3° Music-am=
cicad-ae!=
Osservazioni:


I due nomi appartengono alla prima declinazione!
Ci sono delle terminazioni uguali che corrispondono a casi diversi e, quindi, a
funzioni logiche diverse . Così cicadae può essere:
genitivo singolare = della cicala;
dativo singolare = alla cicala;
nominativo plurale = le cicale (soggetto);
vocativo plurale = o cicale! ( compl. di vocazione).
 Si declinano come i nomi della prima declinazione anche gli aggettivi
qualificativi femminili del primo gruppo (prima classe)
Cosa risponde la cicala alla formica per deriderla?
«Cur te fatīgas? Formic-ă, stulta es!».
Stult-us, -a, -um è detto anche aggettivo a tre uscite,
M
F N
una per il maschile, una per il femminile, una per il neutro
Stult-a es!= che funzione logica ha, considerando che la forma es è la seconda
persona singolare del verbo essere (ind. pres TRAD. sei)?..................................
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4 aprile 2013
LA PRIMA DECLINAZIONE
nomi in -a (genitivo in –ae)
I nomi della prima declinazione sono per la maggior parte femminili; pochi sono i
maschili, che designano persone o fiumi; nessun neutro. Hanno il nominativo in –
a e il genitivo in –ae.
Ecco un esempio di flessione del sostantivo Puell- ă, puell-ae
Singolare
CASO
nominativo
NOME
puell-ă
genitivo
puell-ae
compl. di
specificazione
della fanciulla
dativo
puell-ae
alla fanciulla
accusativo
puell-am
compl. di
termine
compl. oggetto
vocativo
puell-ă
o fanciulla
ablativo
puell-ā
compl.
vocazione
compl. mezzo,
causa, luogo,
compagnia,
agente …
CASO
nominativo
NOME
puell-ae
genitivo
puell-arum
compl. di
specificazione
delle fanciulle
dativo
puell-is
compl. di
termine
alle fanciulle
soggetto
soggetto
FUNZIONE
la fanciulla
con la fanciulla
FUNZIONE
le fanciulle
accusativo
puell-as
compl. oggetto
vocativo
puell-ae
compl.
vocazione
ablativo
puell-is
compl. mezzo,
causa, luogo,
compagnia,
agente …
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la fanciulla
le fanciulle
o fanciulle
con le fanciulle
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Particolarità:
–as nelle locuzioni pater (mater, filius, filia) familias =
padre (madre, figlio, figlia) di famiglia. –as è l’uscita del genitivo della prima declinazione
greca.
Ma si incontra anche pater (ecc.) familiae.
nitivo plurale può uscire in –um nel nome amphora; nelle indicazioni di misura
come drachma; nei composti con –cola e –gena come caelicola (abitante del cielo), terrigena
(figlio della terra). Si tratta di nomi che sono calchi della lingua greca dove il gen. plu della
prima decl. è ων.
–abus ricorre con taluni nomi femminili come filia, dea, ecc.
in determinate espressioni in cui verrebbero a confondersi con i corrispondenti maschili
della IIª declinazione: es. filiis et filiabus = ai figli e alle figlie.
pluralia tantum .
Nella morfologia del nome in italiano sono chiamati nomi difettivi.
Cfr. nomi che indicano due cose accoppiate: gli occhiali, i pantaloni, le forbici.
Nomi che indicano una pluralità di cose: le nozze, i dintorni, le congratulazioni ecc.
In ital. ci sono anche nomi difettivi del plurale: nomi collettivi come la flora, la fauna; nomi di
prodotti alimentari come il latte, il pepe, il sale, il riso, il grano ecc.; nomi dei mesi come
aprile, maggio; nomi che indicano elementi unici come l’aria, il cosmo, il Nord ecc.
divitiae, -arum = ricchezza
insidiae, -arum = insidia
Syracusae, -arum = Siracusa
nuptiae, -arum = nozze
Athenae, -arum = Atene
Mylae-arum= Milazzo
Altri nomi hanno al plurale un significato diverso dal singolare:
copia, -ae = abbondanza copiae, arum = truppe
littera, -ae = lettera dell’alfabeto litterae, -arum = lettera missiva, letteratura
vigilia, -ae = veglia vigiliae, -arum = sentinelle
opera, -ae = opera operae, -arum = operai
in italiano corrispondono alcuni nomi irregolari
il ferro: metallo
i ferri: gli arnesi, attrezzi di un mestiere
il resto: la parte restante i resti: le macerie
L’APPOSIZIONE
L’apposizione è un sostantivo direttamente congiunto al sostantivo che qualifica
é unita attraverso una virgola che ha valore esplicativo, oppure da una
congiunzione con eguale funzione: ovvero, nonché, cioè…
Es. Siracusa, città della Sicilia è ricca di antichissimi documenti
SOTTOLINEA LA/E APPOSIZIONE/I:
La Sicilia, isola dell’Italia; le Pelagie, isole/ arcipelago della Sicilia.
In latino l’apposizione concorda con il sostantivo a cui si riferisce nel caso, ma
non necessariamente nel genere e nel numero .
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Così accade nella frase in italiano e appare più chiaro nell’esempio:
I marinai temono i pirati, causa di preoccupazione.
Nautae ………………, curae causam timent (temono)
pirată,-ae pirata
SOTTOLINEA L’APPOSIZIONE E GLI AGGETTIVI E TRADUCILI:
La Sicilia ( soggetto), isola dell’Italia ,ha (trad. habet) spiagge luminose( clarus, a,
um) e ampi( amplus, a, um) boschi.
E IN ITALIANO CI SONO LE DECLINAZIONI?
In italiano, i nomi sono classificati in quattro gruppi o declinazioni in base alla
desinenza che essi presentano al singolare e al plurale.
Alla prima declinazione appartengono i nomi uscenti in –a per lo più femminili
(sing. cas-a; plur. cas-e); c’è una seconda declinazione della quale fanno parte i
nomi uscenti in –o o nomi maschili (sing. gatt-o; plur. gatt-i); ma ci sono nomi
maschili che hanno il singolare in – a e il plurale in i poet-a poet-i;duc-a duch-i;
al-a plur. al-i; arm-a plur. arm-i
una terza declinazione comprende i nomi uscenti in –e (sing. elefant-e; plur.
elefant-i);
in questa sono inseriti i nomi che al singolare terminano in –ie e al plur. –ie
la ser-ie le ser-ie ; la spec-ie ,le spec-ie (cfr. 5^ decl. latina)
ma: la superfic-ie le superfic-i
una quarta declinazione è costituita dai nomi invariabili, che hanno una forma
identica per singolare e plurale (la verità, le verità).
la crisi, le crisi ( cfr. 3^ decl. latina)
LATINO LINGUA VIVA
AULA MAGNA:letteralmente l’espressione significa “aula grande” ed è rimasta in uso in
italiano per designare il salone delle università e delle scuole riservato alle cerimonie
ufficiali,convegni, riunioni..ecc.
ECCETERA = Deriva dall’aggettivo ceterus – a – um: rimanente. “Et cetera” letteralmente
significa “tutte le cose che restano”. Oggi diciamo: “e così via, eccetera”.
REBUS = Deriva da res – rei: cosa, ed è un ablativo plurale che significa “ con le cose”.
Così venne chiamato l’indovinello che “per mezzo di cose”, ossia disegni di singoli oggetti,
fornisce frammenti di vocaboli che servono a comporre una frase. Data la difficoltà
abbastanza frequente di comprendere rapidamente il loro contenuto, oggi si usa la parola
“rebus” per definire una situazione difficile da affrontare e che, all’apparenza, come
l’indovinello, sembra presentarsi senza via d’uscita
ALBUM = Deriva dall’aggettivo albus – a – um che significa bianco. Nell’antica Roma, con
questo termine, si indicava la tavola intonacata di bianco, che era posta in luoghi pubblici
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ed era destinata agli avvisi. Oggi usiamo questo vocabolo per definire una raccolta di fogli
bianchi su cui disegnare, un volume per raccogliere le fotografie o, in senso figurato, un
insieme di canzoni.
NOVA: è la forma femminile dell’aggettivo novus, nova, novum e significa “nuova”.Tale
espressione è rimasta in uso in italiano per indicare un astro che subisce, probabilmente
per una esplosione, un fortissimo aumento di splendore. Cfr. supernova.
AVE, CAESAR, MORITURI TE SALUTANT = Il combattimento fra i gladiatori si
concludeva molto spesso con l’uccisione del perdente. Si trattava infatti di duelli
“all’ultimo sangue” e solo l’intervento dell’imperatore poteva salvare lo sconfitto dalla
morte. Per questo i gladiatori, quando entravano nell’arena, salutavano l’imperatore con la
formula Ave, Caesar, morituri te salutant, «Ave, Cesare, quelli che sono destinati a morte (o
che stanno per morire) ti salutano».
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ESERCIZI
Cerca nel vocabolario i nomi latini corrispondenti a quelli italiani elencati qui
sotto, trascrivili e indica se il genere è maschile o femminile.
cavolo= brassĭca, ae; genere femminile
cipolla= …………………………………………………………………………………………..…
riva=……………………………………………………………………………..………………..…
bosco=…………………………………………………………………………..…………………...
atleta=…………………………………………………………………………………………….…
Grecia=…………………………………………………………………………………………….…
abitante=……………………………………………………………………..…………….………
vigna=……………………………………………………………………………………………….…
strada=…………………………………………………………………………………………….…
straniero=…………………………………………………………………………………………...
Nelle forme che seguono indica il caso e il numero, scegliendo tra le tre
alternative proposte.
1.epistulae
nom. plu.
gen. plu.
dat. plu
2. causis
nom. plu.
gen. plu.
dat. plu.
3. discipularum
gen. plu.
abl. plu.
dat. plu.
4. insulas
dat. plu
acc. plu.
abl. sing.
5. magistră
gen. sing.
voc. sing.
dat. sing.
6. fabulam
dat. plu
acc. sing.
acc. plu.
7. amică
abl. sing.
dat. sing.
voc. sing.
8. amicitiae
dat. sing.
acc. sing.
voc. sing.
9. filiis
dat. sing.
abl. plu.
voc. plu.
10 lucernā
nom. sing.
voc. sing.
abl. sing.
Declina al sing. e al plurale i seguenti sostantivi e indicane la traduzione.
incolă, -ae (abitante) oră,-ae (spiaggia) terră,-ae (terra)
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Prova a tradurre queste brevi espressioni prima dal latino in italiano, poi
dall’italiano al latino.
umbrā silvarum _____________________________________________________________
vită poetae _____________________________________________________________________
curae (nom.) nautae (gen.)_____________________________________________________
agli abitanti dell’isola _________________________________________________________
il motivo dell’ira _______________________________________________________________
con le cure del contadino _______________________________________________________
Completa i nomi con la desinenza mancante
a) Puellae carpunt viŏl as
Le ragazze raccolgono le viole
cfr. ital. “carpire”
b) Odor viol …….. gratus est.
Il profumo delle viole è gradevole
c) Magist …….., ubi est liber?
Cfr. ital “magistrale”, “magistralmente”
Maestra, dov’è il libro?
d) Aquil …….. non captant muscas
cfr. ital. “captare”
Le aquile non catturano le mosche
e) Orae insul ……… sunt arenosae
cfr. ital. “arena” o “rena”( poesia)
Le coste dell’isola sono sabbiose
Fai l’analisi logica della frase italiana e completa con le forme del sostantivo
pil-ă, pil-ae palla e puell ă – puellae ragazza
a ) Il colore della palla è vivace
Color …………………… acer est
b) Il movimento diverte le ragazze
Motus delectat ………………………….
c) Le ragazze giocano con la palla
Puellae ludunt ……………………………..
d) Una ragazza ha lanciato la palla
……………………. iactavit ……………………..
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IL VERBO SUM ( IO SONO) ESSE ( ESSERE)
Osserva le seguenti frasi:
(Ego) sum puellă
(Tu), puellă, es discipulă sedulă
Discipulă cum magistrā in scholā est
(Nos) sumus puellae
(Vos), puellae, estis discipulae sedulae
Discipulae cum magistrā in scholā sunt
Sono una fanciulla
Tu, fanciulla, sei un’alunna diligente
L’alunna è a scuola con la maestra
Siamo fanciulle
Voi, fanciulle, siete alunne diligenti
Le alunne sono a scuola con la maestra
LE FORME IN NERETTO CORRISPONDONO ALLE VOCI DEL VERBO ESSERE, IN LATINO
DETTO SUM.
LE FORME TRA PARENTESI CORRISPONDONO AI……………………………….
Quali forme del verbo sono predicati nominali? Quali predicati verbali?
Sottolineale con colori diversi.
Come in italiano, è un verbo intransitivo ovvero non regge complementi diretti e non ha,
quindi, la forma passiva.
Unito a un sostantivo o a un aggettivo forma il predicato nominale:
Iulia puella laeta est Giulia è una ragazza allegra
Nell’esempio est costituisce la copula, mentre puella laeta è la parte nominale o nome
del predicato riferita al soggetto Iulia.
Impiegato come predicato verbale può assumere, come in italiano, il significato di
“appartenere”, esistere, esserci, trovarsi, esser presente, stare”:
Erit rosa puellae formosissimae
Non est fortuna in terris
Non erat puella in casa
La rosa sarà (apparterà) alla fanciulla
più bella
Sulla terra la sorte non c’è (= non
esiste).
La fanciulla non era (= non si trovava)
nella capanna
È un verbo anomalo, ha cioè una coniugazione irregolare: presenta infatti nei tempi del
presente due temi diversi, s- ed es- che in particolari condizioni si muta in er-.
È anche un verbo difettivo, ossia mancante di alcuni modi o tempi: il gerundio, il supino
e il participio presente.
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Osserva ora, qui di seguito, la coniugazione completa dell’indicativo presente,
imperfetto e futuro semplice del verbo sum.
INDICATIVO
PRESENTE
sum
es
est
sumus
estis
sunt
io sono
tu sei
egli è
noi siamo
voi siete
essi sono
IMPERFETTO.
eram
io ero
eras
tu eri
erat
egli era
erāmus
noi eravamo
erātis
voi eravate
erant
essi erano
FUTURO semplice
ero
io sarò
eris
tu sarai
erit
egli sarà
erĭmus
noi saremo
erĭtis
voi sarete
erunt
essi
saranno
IL DATIVO DI POSSESSO
“SUM PRO HABEO”: IL VERBO SUM AL POSTO DEL VERBO “AVERE”
Per esprimere l’appartenenza di qualcosa ad una determinata persona o entità, il
latino fa ricorso al costrutto cosiddetto “dativo di possesso”: la cosa posseduta
diviene il soggetto delle proposizione a cui sono riferite le voci del verbo esse,
mentre il possessore è espresso al dativo.
Il nome del possessore è in dativo per dare risalto alla persona che trae vantaggio
dal possedere qualcosa.
Agricolis divitiae sunt
le ricchezze sono agli agricoltori
gli agricoltori hanno le ricchezze
si traduce prima in modo letterale, successivamente si modificano il verbo e i
complementi.
Italiae insulae sunt
…………………………………..
………………………………………………….
Dominae ancillae sunt
.......................................................
………………………………………….
Analizza e traduci le seguenti voci verbali del verbo sum
MODO
TEMPO
PERSONA
eras
erunt
sumus
eram
ero
20
NUMERO
TRADUZ.
Avvio allo studio della lingua latina
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es
eramus
eritis
est
erant
Traduci le seguenti frasi
FORMA
CASO
FUNZIONE
LOGICA
deae
Minērvae
oleae
carae
erant
---------------
copula
TRADUZIONE
TRADUZIONE………………………………………………………………….
FORMA
magnae
sunt
poëtarum
gloriă
et
athletarum
famă
CASO
FUNZIONE
LOGICA
-------------
Congiunzione
TRADUZIONE
e
TRADUZIONE………………………………………………………………….
FORMA
CASO
FUNZIONE
LOGICA
discordiă
et
imprudentia
incolarum
semper
causă
pugnae
in patria
erunt
in+ ablativo
------------
c. stato luogo
TRADUZIONE
TRADUZIONE………………………………………………………………….
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