SOCIETA' ASTRONOMICA LUNAE Associazione culturale e scientifica senza fini di lucro La Società Astronomica Lunae si propone di promuovere la crescita culturale scientifica dell’Astronomia, per i propri associati, che hanno un serio interesse per questa disciplina, in ogni strato sociale, apoliticamente, senza fine di lucro, nel pieno rispetto della dignità degli stessi. A tal scopo, per il conseguimento delle proprie finalità, la Società, restando fedele alla filosofia degli “scienziati intransigenti”, garanzia dei fondamenti fisici-matematici-filosofici , sia in ambito teorico dello studio e della divulgazione, che in quello pratico dell'osservazione e della ricerca, si attiene strettamente al rispetto del metodo scientifico. La Società promuove liberi incontri tra gli associati, per una reciproca collaborazione a carattere esclusivamente culturale. ASTRONOMIA: Etimologicamente significa legge delle stelle (dal greco: αστρονομία = άστρον + νόμος), è la scienza il cui oggetto è l'osservazione la spiegazione degli eventi celesti. Studia le origini e l'evoluzione, le proprietà fisiche, chimiche e temporali degli oggetti che formano l'universo e che possono essere osservati sulla sfera celeste. Programma delle lezioni all'Istituto T. Parentucelli anno 2017 14 febbraio 2017 – ore 14,30 La ricerca scientifica in astronomia. La ricerca sperimentale - Dal punto di vista sperimentale il perfezionamento e l’uso metodico e paziente dei telescopi arricchì l’astronomia di oggetti e fenomeni nuovi: le comete, le stelle variabili, altri pianeti oltre ai cinque noti nell’antichità, gli asteroidi ecc. L’uso di strumenti ottici dispersivi in grado di separare la luce nelle sue componenti permise la scoperta e l’identificazione nella radiazione emessa dai corpi celesti di righe spettrali; da esse si poté risalire a parecchie proprietà chimiche e fisiche della sorgente, in particolare la composizione chimica, il movimento, la temperatura, il campo magnetico, ecc. La spettroscopia astronomica ha costituito pertanto uno dei principali strumenti di ricerca dell’astronomia classica. Il telescopio attraverso il quale si fanno le osservazioni, è alla base di qualsiasi indagine scientifica. Il telescopio è stato uno degli strumenti più importanti nella rivoluzione scientifica del 1600, ed ebbe un ruolo di primo piano nell'affermarsi del sistema copernicano e nella nascita dell’astronomia moderna. Nei secoli successivi il progresso tecnologico permise la costruzione di telescopi sempre più potenti con i quali è migliorata sempre piú la comprensione dello spazio che ci circonda. L'attività svolta nel nostro osservatorio astronomico, in collaborazione con la Ohio State University, la Vanderbilt University e la Leight University, si concentra principalmente nella ricerca della vita fuori dal nostro Sistema Solare, ovvero la ricerca di pianeti simili alla nostra Terra dove, presumibilmente, esistono forme di vita così come noi le conosciamo. Qui di seguito alcuni dei principali metodi di rilevazione dei pianeti extrasolari. Metodo delle velocità radiali Una stella attorno a cui orbiti un pianeta può essere pensata come una binaria spettroscopica, di cui è visibile un solo spettro. In questa situazione le righe di emissione o di assorbimento non hanno più la lunghezza d'onda corrispondente ai campioni osservati in quiete in laboratorio, ma risultano spostate per effetto Doppler verso il rosso o il blu, a seconda che la velocità sia positiva (allontanamento) o negativa (avvicinamento). Se l'orbita del pianeta è inclinata rispetto al piano tangente alla sfera celeste, nel punto in cui si osserva la stella, allora lo spostamento delle righe varia a seconda del valore della velocità e oscilla tra i valori estremi assunti dalla velocità radiale. Una volta ottenuti degli spettri ben distribuiti nel tempo, e dedotte da questi le velocità radiali ad ogni istante, si potrà costruire la curva di velocità radiale. Metodo del Transito Attraverso la fotometria, cioè l'analisi e l'interpretazione della luce inviataci dalle stelle in funzione del tempo, è possibile ricavare una miriade di informazioni come l'eventuale presenza di pianeti intorno ad esse oppure dati sulla loro struttura, temperatura, comportamento, vita evolutiva. Nonostante lo studio fotometrico sia alla portata di quasi ogni strumentazione amatoriale (basti pensare che qualche programma di ricerca di pianeti extrasolari utilizza telescopi di 10 cm di diametro!), è richiesta esperienza e soprattutto una tecnica ineccepibile che permette di raggiungere precisioni al limite consentito dall'atmosfera terrestre e dalla propria strumentazione. La precisione raggiunta dalle nostre osservazioni è al disotto del millesimo di magnitudine. Questo è il metodo utilizzato dal nostro osservatorio astronomico “Canis Mayor” che ci ha permesso di scoprire 6 nuovi pianeti extrasolari. Metodo della Microlente gravitazionale In fisica, in particolare nella teoria della relatività generale , una lente gravitazionale è un fenomeno caratterizzato dalla deflessione della radiazione emessa da una sorgente luminosa a causa della presenza di una massa posta tra la sorgente e l'osservatore. Il vantaggio fondamentale di questo metodo è che permette di scoprire pianeti di piccola massa (cioè simili alla Terra usando le tecnologie oggi disponibili). La deviazione della luce di una galassia distante intorno ad un oggetto massivo. Le frecce arancioni indicano la posizione apparente della galassia distante. Le frecce bianche il reale percorso della luce 21 febbraio 2017 ore 14,30 Il Big Bang – Origine ed espansione dell'Universo 28 febbraio 2017 ore 14,30 Le Costellazioni Conoscere il cielo e gli oggetti celesti. Il cielo notturno è una vetrina in continuo mutamento che ti permette di osservare molti tipi di oggetti celesti. Puoi vedere le stelle, le costellazioni, la Luna, le meteore e talvolta anche i pianeti. A occhio nudo puoi vedere cinque pianeti grazie alla loro luminosità: Mercurio, Venere, Marte, Giove e Saturno. Questi sono visibili per la maggior parte dell'anno, anche se in alcuni periodi sono troppo vicini al sole per essere notati; inoltre, non potrai vederli tutti insieme in una sola notte. L'orario in cui è possibile individuarli varia ogni mese. Durante l'inverno si possono vedere le costellazioni di Orione, il Toro, i Gemelli, l'Auriga, il Cane Minore e quello Maggiore, che formano il famoso Esagono invernale. Durante l'estate invece è il triangolo estivo che la fa da padrone con le sue costellazioni: l'Aquila, il Cigno e la Lira. All'interno di ogni costellazione ci sono anche galassie, nebulose ed amassi globulari. Uno spettacolo unico meritevole di essere osservato con grande attenzione. Uso del planetario virtuale “Stellarium”. 28 febbraio 2017 ore 20,00 Osservazione del cielo con uso di telescopi. Come orientarsi nel cielo notturno e riconoscere le stelle più brillanti e le principali costellazioni. Verso la mezzanotte del 28 sarà visibile anche il grande Giove con la sua bella e misteriosa Macchia Rossa ed i suoi quattro satelliti Medicei: Callisto, Io, Ganimede, Europa. Questo è il cielo visibile durante la serata del 27 febbraio. Località da definire. Sede e Riunioni : Collettivo 14 - Via A. Paci, 14 - 19038 Sarzana (SP) Sede operativa : Osservatorio Astronomico Canis Major, Castelnuovo Magra (SP) web www.astrolunae.it mail [email protected]