Presentazione di PowerPoint - Associazione Nazionale Allenatori di

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CNS Libertas
Corso per Formatori Regionali Libertas
Roma 18 Ottobre 2013
Alcuni aspetti di metodologia dell’insegnamento
Giorgio Visintin
[email protected]
INSEGNARE
Giorgio Visintin - La formazione dei
tecnici
Cosa significa insegnare?
• Significa
o Creare emozioni
o Comunicare efficacemente
o Trasmettere concetti adeguati
Giorgio Visintin - La formazione dei
tecnici
APPRENDIMENTO MOTORIO,
EMOZIONI E MOTIVAZIONI
Giorgio Visintin - La formazione dei
tecnici
L’apprendimento
• L’apprendimento è frutto di un insieme di
processi associati all’allenamento e/o
all’esperienza
• Questi processi producono cambiamenti
permanenti (relativamente) nel
comportamento e nelle potenzialità di un
individuo
Giorgio Visintin - La formazione dei
tecnici
L’apprendimento in neurofisiologia
• Da un punto di vista neurofisiologico,
l’apprendimento si manifesta con la formazione
di collegamenti tra neuroni attraverso
formazione di nuove sinapsi, potenziamento (e
decadimento) di quelle esistenti; quindi con la
costruzione di nuovi circuiti «locali» che
ampliano le reti neurali.
• Questi collegamenti si rinforzano e si
stabilizzano attraverso le ripetizioni
• L’apprendimento, dunque, modifica il cervello in
maniera permanente! (è hardware e non solo
software)
Giorgio Visintin - La formazione dei
tecnici
Neurone con assoni e dendriti
Dendriti
Terminazioni Assoniche
Assone
Neurone
Giorgio Visintin - La formazione dei
tecnici
Connessioni tra assoni e dendriti
Il processo di formazione e rinforzo (stabilizzazione) delle sinapsi è favorito dal
rilascio di neuromodulatori nello spazio sinaptico.
Le spine dendritiche
Giorgio Visintin - La formazione dei
tecnici
Formazione e potenziamento sinaptico
SINAPSI
POTENZIATA
SINAPSI
SPINA
DENDRITICA
N
NUOVI CIRCUITI
N
N
N
N
Giorgio Visintin - La formazione dei
tecnici
Neuoni
Sinapsi
Hardware primario e secondario
Hardware
primario
Hardware
secondario
Giorgio Visintin - La formazione dei
tecnici
Una concezione strutturalistica per
l’apprendimento
“Ogni nuova esperienza modifica lo stato
attuale del sistema (struttura e funzioni),
creando le condizioni per ulteriori e più
complesse possibilità di apprendimento”
Parola chiave
“Apprendere per poter apprendere”
Giorgio Visintin - La formazione dei
tecnici
Apprendimento e potenziamento sinaptico
NUOVI CIRCUITI
=
ULTERIORI POSSIBILITA’
DI APPRENDIMENTO
Da cosa dipende la capacità di apprendimento?
• Attitudine innata (genetica, non modificabile)
o Parametri morfologici ed antropometrici (struttura fisica)
o Capacità motorie generali e speciali
o Capacità cognitive, emotive, motivazionali e relazionali
• Condizioni socio-ambientali
o La struttura sociale in cui l’allievo è inserito (con i propri
valori, scopi, regole, consuetudini…..)
o Gli impianti e le opportunità di movimento
o Le persone (Allenatori, dirigenti, genitori, compagni)
Giorgio Visintin - La formazione dei
tecnici
LE FASI DELLA FORMAZIONE DELLA
«ABILITÀ MOTORIA»
Come nascono le abilità tecniche
Giorgio Visintin - La formazione dei
tecnici
Genesi delle abilità tecniche
• Formazione della prima immagine del
movimento
• Sviluppo della coordinazione grezza
(raggiungimento dello «scopo»)
• Sviluppo della coordinazione fine
(perfezionamento del «movimento»)
• Ulteriore perfezionamento del movimento e
sviluppo della disponibilità variabile
Giorgio Visintin - La formazione dei
tecnici
Genesi delle abilità tecniche: la coordinazione «grezza»
Genesi delle abilità tecniche: la coordinazione «fine»
«La disponibilità variabile»
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Curva di apprendimento delle abilità motorie
(Bielinowicz)
Giorgio Visintin - La formazione dei
tecnici
Elementi che attestano l’apprendimento
motorio
• Il miglioramento nell’esecuzione del gesto
• L’aumento della costanza del movimento
• La stabilità, associata alla variabilità del gesto,
nelle varie condizioni di esercizio (inclusa la
possibilità di interrompere o cambiare i
programmi motori)
o La stabilità dell’esecuzione si ottiene attraverso la
variabilità dei programmi
Giorgio Visintin - La formazione dei
tecnici
Dimenticare non significa cancellare!
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APPRENDIMENTO ED EMOZIONI
Giorgio Visintin - La formazione dei
tecnici
Emozioni e cognizione
• Con la risonanza magnetica funzionale (RMNf)
e la tomografia ad emissione di positroni (PET)
è possibile osservare il cervello dal vivo,
mentre svolge le sue funzioni.
• L’osservazione mostra che ogni atto cognitivo
è preceduto, e accompagnato, da una
componente emozionale
• Le aree emotive sono le prime «ad
accendersi»
Giorgio Visintin - La formazione dei
tecnici
3 cervelli in uno
(Strutture e funzioni cerebrali)
Corteccia cerebrale
C
Discriminazione
Decisioni
Abilità apprese
L
Sistema limbico
R
Emozioni-Motivazioni
Automatismi motori
primari e secondari
C
L
R
Tronco cerebrale
Regolazioni omeostatiche
Energia di attivazione
Riflessi semplici
•Il cervello appare come una struttura biologica a tre livelli
•I tre livelli interagiscono profondamente
•Solo un pieno accordo tra l’attività dei tre livelli garantisce
l’ottimale funzionamento della macchina umana
Legge di Yerkees e Dodson
(o dell’attivazione ottimale)
Rapporto tra attivazione e prestazione
Giorgio Visintin - La formazione dei
tecnici
Recettori ippocampali del cortisolo (MR – GR) e stress
22/10/2013
Giorgio Visintin - Metodologia
dell'insegnamento sportivo
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Stress ed apprendimento
• Livelli moderati di stress determinano alterazioni di
breve durata degli stati emozionali e motivazionali
che
influenzano
positivamente
l’attenzione,
l’apprendimento e la memoria (attraverso il rilascio
di specifici neuromodulatori)
• Un forte incremento dello stress porta invece a
cambiamenti cerebrali, prima temporanei, poi anche
permanenti, che inibiscono la plasticità sinaptica e
danneggiano l’ippocampo (per effetto degli ormoni
dello stress).
• Questi cambiamenti causano un sensibile
peggioramento delle capacità di apprendimento
Giorgio Visintin - La formazione dei
tecnici
Legge di Yerkees e Dodson
(effetti)
• Se la carica emozionale è troppo elevata si ha
o Incapacità di riflettere
o Incapacità di agire
• Una tensione emotiva eccessiva può dipendere
o
o
o
o
Da paura o conflitto con l’insegnante
Dalla pericolosità (percepita) dell’esercizio o del mezzo
Da difficoltà (percepite come) troppo elevate
Da ansia da prestazione
Giorgio Visintin - La formazione dei
tecnici
Zone di funzionamento ottimale in atleti diversi
Matrice del clima di prestazione
(allenamento, apprendimento)
alta
ANSIA
S
F
I
D
A
bassa
NOIA
bassa
ABILITA’
alta
Le emozioni positive
(Damasio 2003)
• Le emozioni - positive o negative - ed i
sentimenti che ne derivano - sono componenti
fondamentali delle nostre esperienze sociali,
guidano il comportamento ed ampliano, o
limitano, i processi della mente
• ….in presenza di emozioni positive corpo e
mente funzionano in modo armonioso e le
facoltà intellettive sono al massimo della forma;
o comunque possono arrivare ad esserlo….
22/10/2013
Giorgio Visintin - Metodologia
dell'insegnamento sportivo
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Le emozioni positive come “benzina” del successo
• Le emozioni positive:
– Migliorano l’efficacia dei processi momentanei di
pensiero e di azione dell’individuo
– Favoriscono la costruzione di risorse fisiche,
intellettuali e sociali permanenti
– Contrastano gli effetti dannosi delle emozioni
negative ed aiutano nella ripresa dopo eventi
sgradevoli, traumatici o drammatici.
• Questi effetti sono ottenuti grazie alla
liberazione di neuromodulatori che potenziano
e/o stabilizzano le reazioni sinaptiche
Giorgio Visintin - La formazione dei
tecnici
Emozioni positive
(Fredrickson)
•
•
•
•
•
•
•
•
•
Gioia
Amore/amicizia/affetto
Gratitudine
Serenità
Interesse
Speranza
Orgoglio
Ammirazione
Simpatia/compassione
Giorgio Visintin - La formazione dei
tecnici
Le emozioni negative
•
•
•
•
Le emozioni negative hanno a che fare con una modalità di pensiero
inefficiente, caratterizzata da un numero limitato di idee ed imperniata sul
tema della perdita o della punizione.
Sono inevitabili, e possono anche servire da stimolo per migliorarsi
Un livello eccessivo di emozioni negative, però, è dannoso, compromette la
prestazione e può portare all’abbandono dello sport
Le più comuni, nello sport, sono:
o
o
o
o
o
o
o
o
Ansia (quando troppo elevata)
Noia
Imbarazzo, vergogna, senso di colpa
Tristezza
Rabbia
Disprezzo, indignazione
Senso di inadeguatezza
Il timore delle conseguenze dell’insuccesso (affettive o materiali)
22/10/2013
Giorgio Visintin - Metodologia
dell'insegnamento sportivo
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LE FORME DI APPRENDIMENTO
Imitazione
Condizionamento
Prove ed errori
Comprensione
Intuizione
Giorgio Visintin - La formazione dei
tecnici
L’APPRENDIMENTO PER
IMITAZIONE
Giorgio Visintin - La formazione dei
tecnici
I “neuroni specchio”
• Sono alla base dell’apprendimento per imitazione; sono stati
scoperti da un gruppo di ricercatori italiani dell’Università di
Parma, coordinati da Giacomo Rizzolatti
• Essi scoprirono che questi neuroni (nelle scimmie)
«scaricavano» sia durante lo svolgimento di determinate
azioni, sia durante la semplice osservazione delle stesse
• Dimostrarono, in pratica, che la visione di un gesto innesca
internamente lo svolgimento contemporaneo (sottotraccia, cioè senza movimento evidente) dell’intero
programma motorio riferito a quell’azione
• Capirono, così, che «guardare» significava agire
Giorgio Visintin - La formazione dei
tecnici
Apprendimento per imitazione
•L’apprendimento per imitazione ci consente di apprendere
un’azione osservando un altro individuo che la esegue.
•E’ reso possibile dal sistema dei neuroni specchio, cellule
«speciali» della corteccia cerebrale che trasformano l’osservazione
in esecuzione interna ed «imprimono» nel nostro cervello il
programma motorio del gesto simulato
• Osservare un gesto in particolari condizioni, dunque, significa
ripeterlo internamente, contestualmente all’osservazione, in
maniera automatica ed inconsapevole
•Il movimento osservato (e «ripetuto» internamente) si «riflette sul
nostro cervello» e lascia una traccia che ci permette, in un secondo
momento, di eseguirlo consapevolmente (imitazione)
Giorgio Visintin - La formazione dei
tecnici
Rivivere i gesti
altrui
• Osservare un gesto
significa “sentirlo» (e
viverlo) come un’azione
che si svolge in quel
preciso momento nel
nostro corpo (una vera e
propria simulazione
incorporata)
Questo è il motivo per cui, a
volte, “sentiamo” i problemi
altrui come se fossero nostri
Giorgio Visintin - La formazione dei
tecnici
«Sentire» gli altri
Apprendimento per imitazione
•
•
Lo scopo fondamentale (evolutivo) della ripetizione
interna è la comprensione delle azioni degli altri, ma ne
permette anche la replicazione successiva
Affinché questo fenomeno possa verificarsi però:
o I gesti devono essere già “conosciuti” dall’osservatore
(devono far parte, almeno in una certa misura del suo
repertorio motorio)
o L’osservazione deve essere sostenuta da un livello
adeguato di attenzione
Giorgio Visintin - La formazione dei
tecnici
Funzioni “evolutive” dei neuroni specchio
Capire le intenzioni
Capire le azioni
Capire le emozioni
«Simulazione interna»
(esecuzione senza «movimento»)
Tramite i neuroni specchio
Osservazione
FUNZIONE ACCESSORIA: APPRENDIMENTO PER
IMITAZIONE
I neuroni specchio: il funzionamento
• Un’azione motoria avviene grazie alla trasmissione
dell’impulso nervoso dalle aree motorie della corteccia
cerebrale ai muscoli
• Una volta definito lo scopo ed anticipato il risultato
(immagine motoria), viene selezionato un programma
motorio e «spedito» ai muscoli, che avviano il movimento
• Grazie ai neuroni specchio questo sistema si attiva anche
o Quando osserviamo con attenzione un movimento eseguito
da altri (purché conosciuto)
o E quando ci concentriamo attentamente su un gesto ben
padroneggiato (allenamento ideomotorio)
• Esistono comunque, in questi casi, meccanismi protettivi che
impediscono l’effettivo movimento (che rimane «coperto»)
Giorgio Visintin - La formazione dei
tecnici
Quando è che la corteccia motoria entra in
funzione?
Durante
l’osservazione di
un atto motorio
Durante
l’immaginazione
di atti motori
Durante
l’esecuzione di
atti motori
Nell’esecuzione il “fare” è preceduto dall’immaginare; la rappresentazione
mentale dell’intero svolgimento dell’atto motorio (il risultato di un’azione), è il
prodotto di un processo psichico di carattere immaginativo ed emotivo, reso
possibile dalla nostra struttura cerebrale
La rappresentazione (immagine) motoria
• Quando, in particolari condizioni di concentrazione, un atleta
ripercorre mentalmente un atto motorio, effettua la trasmissione
degli impulsi ai muscoli, attivando un’esecuzione interna. Egli
sente così scorrere il movimento dentro di sé (atto ideomotorio)
• Grazie a meccanismi inibitori protettivi non viene prodotto un
movimento esterno evidente; attraverso appositi strumenti, però,
si possono rilevare micro-contrazioni nei muscoli interessati al
gesto
• In particolari condizioni la visione di un gesto scatena lo stesso
processo, azionando in forma integrale il programma motorio
corrispondente al movimento osservato, oppure uno abbastanza
simile modificato all’occorrenza
• Questa esecuzione interna lascia una traccia nel cervello (il
programma motorio) che, successivamente, ci permette di
ripeterlo
Giorgio Visintin - La formazione dei
tecnici
L’imitazione
(riepilogo)
• Durante l’osservazione attenta il cervello di chi
guarda si connette direttamente con quello di chi
esegue
• Attraverso questa connessione “wireless” avviene
automaticamente il trasferimento del programma
motorio tra i due soggetti e la contestuale
ripetizione interna delle azioni osservate
• Questo processo lascia nel cervello dell’osservatore
un abbozzo del programma di movimento che gli
permetterà di eseguirlo anche in un secondo
momento
• Il programma motorio viene reso sempre più
cosciente, perfezionato e stabilizzato con le
ripetizioni
Giorgio Visintin - La formazione dei
tecnici
La rappresentazione motoria dell’insegnante
• Anche l’istruttore quando analizza il gesto
dell’allievo, lo ripete internamente, riproducendo nel
proprio corpo, lo schema di movimento osservato.
• In pratica, osservando con attenzione l’esecuzione,
“carica” e “fa girare” sul proprio sistema motorio il
programma del movimento effettuato dall’allievo.
• “Prova” così internamente il movimento, lo analizza,
lo valuta e ricava le indicazioni per la correzione
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tecnici
La dimostrazione
• La dimostrazione per essere efficace deve:
o Evidenziare chiaramente lo scopo da raggiungere
o Rivolgersi a soggetti motivati e“competenti”
nell’osservare (biologicamente)
o Proporre un programma motorio almeno in parte
già disponibile in chi osserva (non possiamo
apprendere niente di completamente nuovo)
Giorgio Visintin - La formazione dei
tecnici
Conseguenze sull’insegnamento
L’insegnante, attraverso la dimostrazione deve offrire un modello del
movimento, semplificato ed accessibile, che aiuti gli allievi a
formarsi una corretta “prima immagine motoria” del gesto
(attraverso l’azione dei neuroni specchio).
Con:
o Scelta di abilità “accessibili”
o Formazione dell’attenzione (motivazione - emozioni)
o Dimostrazione dalla giusta prospettiva
o Chiara definizione dello scopo dell’azione e comprensione da
parte dell’allievo
o Esecuzione con ritmo e velocità normali (non rallentati!)
o Schematizzazione del gesto, con “oscuramento” dei dettagli. Si
deve cercare di evidenziare soprattutto gli elementi
fondamentali
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tecnici
Imitazione
Solamente le azioni con scopi chiari sono
imitate automaticamente dal nostro cervello
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L’APPRENDIMENTO PER
CONDIZIONAMENTO
Giorgio Visintin - La formazione dei
tecnici
Legge dell’effetto
• Il condizionamento risponde alla legge dell’effetto
• “L’organismo tende a scegliere quei comportamenti
le che in passato hanno dato un risultato di
soddisfazione (ricompensa), e ad evitare quelli che
invece hanno provocato disagio o sofferenza
(punizione)”
Giorgio Visintin - La formazione dei
tecnici
L’apprendimento per condizionamento
• Premi e punizioni (piacere e dolore) rappresentano gli
incentivi che guidano l’individuo nella selezione gli stimoli,
influenzano l’apprendimento e determinano in larga misura
atteggiamenti e comportamenti
• Il condizionamento “positivo” sembra essere più efficace di
quello negativo (particolarmente in età infantile). I bambini
imparano di più dai successi che dai fallimenti
• I premi (in particolare i rinforzatori sociali, come lodi ed
approvazione) portano ad un apprendimento di buona
qualità, rapido e flessibile
• Minacce e rimproveri, invece, inducono emozioni negative,
con effetti in genere sfavorevoli
Giorgio Visintin - La formazione dei
tecnici
L’APPRENDIMENTO PER PROVE ED
ERRORI
Giorgio Visintin - La formazione dei
tecnici
Apprendimento per prove ed errori
• Gli apprendimenti si affinano attraverso un meccanismo di prove ed
errori
• Si basa su un processo neurofisiologico (error-related negativity): una
variazione dei potenziali elettrici che compare se un comportamento
produce un effetto indesiderato (feedback sfavorevole )
• Si presenta in occasione di scelte complesse e persiste anche dopo che
la decisione è stata presa, se si continua a percepirne le conseguenze
negative
• Il riconoscimento degli errori avviene nella corteccia cingolata anteriore
(ACC): una sorta di “supervisore” generale della qualità delle nostre
azioni, in grado di identificare i feedback negativi, gli errori di azione e
l’incertezza decisionale. Essa correla gli stati interni con ciò che accade
nel mondo esterno
• La stessa area corregge gli errori e registra esiti e conseguenze del
comportamento per consentirci di imparare dalle stesse
Giorgio Visintin - La formazione dei
tecnici
Giorgio Visintin - La formazione dei
tecnici
Il concetto di errore
• Il processo di apprendimento passa inevitabilmente
attraverso esecuzioni scadenti: una tecnica corretta e
consapevole nasce spesso dall’errore
• I movimenti imperfetti caratteristici delle prime
esecuzioni in genere non sono errori, ma forme
grossolane di movimento transitorie
• Quando i gesti che determinano la perdita di efficacia del
movimento si ripetono invariati e con una certa
frequenza, allora, devono essere considerati errori
Giorgio Visintin - La formazione dei
tecnici
L’APPRENDIMENTO PER
COMPRENSIONE
Giorgio Visintin - La formazione dei
tecnici
L’apprendimento per comprensione
• E’ basato su descrizioni verbali e deduzioni logiche
• Richiede un buon livello di capacità di astrazione che
nella fanciullezza non è presente
• È reso inoltre difficoltoso dalle scarse abilità verbali
che caratterizzano la nostra società (sempre più
“visiva”)
• Nei bambini, come nei principianti, le informazioni
verbali sono di scarsa utilità, vengono invece, in
genere, sopravvalutate ed utilizzate eccessivamente
Giorgio Visintin - La formazione dei
tecnici
L’APPRENDIMENTO PER INTUIZIONE
(INSIGHT)
L’apprendimento per intuizione
(Insight)
• Rappresenta una modalità di apprendimento istantanea,
scarsamente prevedibile e poco influenzabile
• È frutto di processi mentali inconsci che portano alla
“soluzione del problema” senza che chi apprende
controlli coscientemente il processo
• È favorito da intelligenza, ricchezza di esperienze motorie
e da un clima aperto e tollerante che incoraggia scelte
innovative e creative
• È inibito da livelli di ansia elevati e da pressioni temporali
o prestazionali
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tecnici
Mente
Coscienza
LA “RIVOLUZIONE COPERNICANA”
NELL’INSEGNAMENTO SPORTIVO
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tecnici
I concetti chiave
• Dal “movimento” all’azione (La definizione dello
scopo ed il raggiungimento “dell’effetto cercato”
come punto di partenza per la costruzione delle
abilità motorie)
• Dall’azione alla percezione (Dal “grezzo al fine”,
attraverso il progressivo miglioramento dei processi
percettivi, ottenuto con una pratica
progressivamente sempre più consapevole)
• Dal particolare al generale (con ricerca del transfer
motorio; attraverso una pratica ricca e variata, che
rende le esperienze flessibili, plastiche e, soprattutto,
trasferibili)
Giorgio Visintin - La formazione dei
tecnici
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