ANGIOSPERME Famiglie di interesse forestale più significative Aceraceae Aceracee La famiglia delle Aceraceae dell 'ordine Sapindales comprende due soli generi: Acer e Dipteronia, il secondo dei quali formato da un 'unica specie Dipteronia sinensis della Cina centrale e di modesto interesse economico. Comprende alberi o arbusti con foglie decidue, opposte, normalmente semplici e palmato lobate (pennato composte in Acer negundo), fiori piccoJi, riuniti in fascetti, in racemi o in corimbi, sono attinomorfi, andromonoici o dioici, i sepali e i petali in numero di 4-5 (raramente i petali mancano ), gli stami poggiano su un caratteristico disco anulare o lobato, stami 8 normalmente, ovario supero di 2 carpelli, ciascuno con 2 ovuli, stili 2. Acer morfologia Alberi di dimensioni variabili secondo la specie, hanno foglie opposte, più spesso semplici e caduche, raramente composte o persistenti, a nervatura palmata, con 3-7 lobi, e lungamente picciolate. Fiori che compaiono generalmente in primavera, eteroclamidati ed attinomorfi, riuniti in grappoli o in corimbi terminali. Hanno calice profondamente diviso in 5 pezzi e corolla di 5 petali (o anche più) che qualche volta può mancare. Gli stami possono essere da 4 a 10. L 'ovario unico ha due carpelli e due loculi. Il frutto è una disamara. Questo importante genere comprende circa 150 specie diffuse principalmente in Asia, Europa ed America del nord dove sono elementi caratteristici del paesaggio particolarmente in autunno, per la vivace colorazione rossa che assume il fogliame prima di cadere. Acer tassonomia Il genere Acer viene diviso nelle seguenti sezioni : -Sezione Platanoidea Pax. che comprende alberi normalmente monoici con foglie ( 3) 5- 7 lobate, emettenti latice dalle foglie quando staccate, con infiorescenze a corimbo Acer platanoides, A. lobelii, A. campestre -Sezione Acer con alberi monoici, foglie 3-5 (7) lobate, piu raramente indivise, non emettenti latice; infiorescenze a pannocchia o a corimbo A. pseudoplatanus -Sezione Goniocarpa Pojark con alberi monoici, foglie 3-5 lobate (piu raramente indivise)., subcoriacee, qualche volta sempreverdi, senza latice,infiorescenze a corimbo A. opalus, A. monspessulanum - Sezione Negundo con piante dioiche con foglie pennate, senza latice A. negundo Acer interesse Gli Aceri sono piante arboree o, meno frequentemente, arbustive, di origine molto antica. Il genere comprende circa 150 specie diffuse in tutte le regioni dell'Emisfero boreale, soprattutto in climi temperati o freschi. Sono annoverati tra le specie forestali "nobili"; il loro legno ha notevole interesse economico in quanto e molto chiaro, di facile lucidatura e idoneo per lavori al tornio e per costruzioni navali. Da alcune specie (A. saccarum e, in minor misura, A. pseudoplatanus e A. platanoides) si estrae, per incisione sui tronco, un liquido zuccherino contenente fino al 4% di saccarosio che, concentrato e solidificato, viene messo in commercio con il nome di "zucchero d' Acero" , molto apprezzato nel Nordamerica (A. saccarum è l'emblema nazionale del Canada). Gli Aceri trovano utilissimo impiego nei rimboschimenti come specie definitive per arricchire naturalisticamente le cenosi forestali, nelle pinete e nelle abetine artificiali, nelle radure ecc. Per la varietà e l'eleganza del fogliame, per i suoi cambiamenti cromatici stagionali, per la vistosita, in alcune specie, delle infiorescenze, per la loro duttilita ecologica, gli Aceri sono preziose piante ornamentali adatte per viali, parchi e giardini. II nome del genere deriverebbe dal termine latino acer, col significato di duro, tenace (con riferimento alia durezza del legno), e di acuminato, appuntito (con probabile riferimento alia forma delle foglie). In Italia vivono, allo stato spontaneo, 8 specie, oltre ad A. negundo che è specie spontaneizzata. Acer in Italia Nelle Marche sono presenti l'Acero riccio (A. platanoides), l'Acero campestre o Oppio (A. campestre), l'Acero di monte (A. pseudoplatanus), l'Acero d’Ungheria (A. obtusatum),l'Acero minore (A. monspessulanum) e lo spontaneizzato Acero americano (A. negundo). Chiave di riconoscimento delle specie 1 Foglie imparipennate, formate da 3-7 segmenti 1 Foglie semplici, con lamina palmato-lobata 2 Lamina a tre lobi con tre nervi principali; ali del frutto subparallele 2 Lamina a cinque (raramente tre) lobi con 5 nervi principali 3 Frutto ad ali divaricatissime formanti un angolo di 150-180° 3 Frutto ad ali poco divaricate formanti un angolo di 30-90° 4 Foglie a lobi ottusi o subacuti, lunghe 6-10 cm 4 Foglie a lobi acuminati, lunghe 10-15 cm 5 Lobi principali dtntati sui lati; sepali glabrj 5 Lobi principali interi; sepali villosi 6 1nfiorescenza racemosa pendula; foglie a lobi lunghi e acumjnati 6 Infiorescenza corjmbosa pendula o eretta; foglie a lobi ottusi e più brevi larghe 6-11 cm A. negundo 2 A. monspessulanum 3 4 6 A. campestre 5 A. platanoides A. lobelii A. pseudoplatanus A. obtusatum Acer campestre oppio, acero campestre Acer campestre oppio, acero campestre CARATTERISTICHE L’acero campestre è un albero che può raggiungere altezze di 15-20 metri, anche se spesso si trova allo stato arbustivo, in gruppi di polloni. Allo stato arboreo è di belì' aspetto, con chioma globosa di color verde lucente La corteccia, di colore bruno, è fittamente fessurata. DIFFUSIONE Questa specie è assai diffusa in tutta l’Europa centro-meridionale, nelle fasce bioclimatiche del piano collinare e basso montano. Può ibridarsi con l’acero minore, più termofilo. In Italia è frequente, come specie sporadica, nei boschi cedui delle Prealpi e dell' Appennino, dai 300 ai 1000 metri di quota. L' acero campestre è estremamente plastico, soprattutto nei riguardi del terreno, per cui riesce a vegetare anche su suoli argillosi e calcarei di modesta fertilità. Le temperature medie del mese più freddo che riesce a sopportare non sono inferiori a 0/+l C; una media di precipitazioni annue di 500 mm è sufficiente al suo insediamento. COLTIVAZIONE Come su accennato, 1' acero campestre può essere governato a ceduo o ad alto fusto, e la prima forma è generalmente più ricorrente, con turni di 15-20 anni, ma preferibilmente coincidenti con quelli della specie prevalente (roverella, cerro, castagno). L' accrescimento è piuttosto lento, soprattutto rispetto a quello dell' acero di monte e dell' acero riccio; la maturità, per le piante al alto fusto, viene raggiunta a 70-80 anni. Le piantine si giovano, specie nei primi anni dell' impianto, di ripuliture e sfollamenti, che contengano la vegetazione infestante e portino allo sviluppo gli alberi più promettenti. IMPIEGHI Il legno di acero campestre è chiaro, tuttavia non presenta caratteristiche tecnologiche di pregio come l'acero di monte o l’acero riccio. Il suo impiego più comune è nella fabbricazione di oggetti al tornio e come combustibile. La specie è abbastanza diffusa nei cedui di roverella e negli orno-ostrieti della regione, e può essere utilizzata nei miglioramenti e negli ampliamenti dl tali boschi collinari. AVVERSITA' Fra i parassiti si segnalano, fra i funghi, due specie di Nectria: N. ditissima e N. cinnabarina, che provocano il cancro dei rami di 2 e 3 ordine; un altro ascomicete, Rhytisma acerinum, attacca tutte le specie di aceri causando ingiallimento e caduta precoce delle foglie. Acer campestre Acer campestre Areale di Acer campestre Distribuzione italiana dell’acero campestre o oppio Acer obtusatum acero d’Ungheria Acer obtusatum acero d’Ungheria CARATTERISTICHE Albero normalmente di modeste dimensioni ma che può anche raggiungere i 25 m. di altezza. Ha fusto diritto e chioma rotondeggiante e ampia, non molto densa. Corteccia liscia, ceneregnola, desquamantesi a placche con 1 'invecchiamento. Rametti cilindrici, bruno lucenti, rossiccio-scuri, glabri. Gemme grosse, appressate al ramo, ovato-oblunghe, con perule rossastre, pubescenti specialmente sul dorso. Foglie caduche, opposte, semplici, consistenti e quasi coriacee, a lamina espansa (larga da 5 a 15 cm.) con 5 lobi poco profondi, crenati, dentati o anche interi ai margini, cordate alla base, glabre nella pagina superiore, pubescenti di sotto, con picciolo poco piu corto della lamina, rossiccio o gialliccio, glabro. Fiori poligami riuniti in corimbi, lungamente peduncolati e sviluppantesi prima delle foglie. Frutti disamare ad ali piu o meno divaricate, lunghi 2,5-4 cm., a carpelli molto convessi, bitorzoluti e con parete assai spessa e dura. Plantula con cotiledoni simili a quelli dell 'acero riccio e con foglie primarie inferiormente glauco-cinerine o opache; spesse e provviste di numerosi denti arrotondati e di seni acuti. ECOLOGIA Predilige suoli sciolti, freschi e profondi, a reazione neutro-alcalina o leggermente acida; si adatta però anche a terreni poveri e superficiali. Vegeta nei boschi fresco-umidi della fascia supramediterranea, in particolare ostrieti e cerrete, spingendosi verso l’alto nelle faggete termofile e verso il basso nelle formazioni di sclerofille sempreverdi. UTILIZZAZIONE Legname simile a quello dell'acero di monte però meno lucente, piu compatto e piu pesante ed ha le stesse utilizzazioni. Acer gruppo opalus 1 - Acer opulifolium 1 2 2 - Acer obtusatum 3 - Acer neapolitanum 3 Acer monspessulanum acero minore CARATTERISTICHE Piccolo albero o arbusto, alto sino a 6 (10) m. con chioma larga e diffusa. Corteccia liscia, grigio-giallastra, screpolata in lungo nei vecchi tronchi. Rametti fini, bruni, glabri, con lenticelle evidenti. Gemme piccole, rosso brune, con perule glabre e margine ciliato, leggermente divergenti dal ramo. Foglie piccole (3-8 cm.) a 3 lobi ottusi, glabre, coriacee, verdi lucide di sopra e opache di sotto, lungamente picciolate, decidue ma anche persistenti. Fiori in corimbo, comparenti prima delle foglie. Frutti disamare, ad ali convergenti ( quasi parallele) lunghe 2-2,5 cm. a carpelli assai convessi, a parete dura. Plantula con cotiledoni lunghi 1,8-2,5 cm. ma al massimo larghi 4 mm.; foglie primarie del primo paio a denti ottusi, le successivei trilobate, allungate con lobi dentato-ondulati. ECOLOGIA Specie eliofila e xerofila, vegeta sia nei boschi submediterranei di caducifolgie termofile, sia nei querceti sempreverdi, colonizzando anche pendii rupestri con suolo aassottigliato ed arido. DISTRIBUZIONE In tutte le regioni italiane ad eccezione del Piemonte e della Pianura Padana. UTILIZZAZIONE Il legno è compatto e duro ed è adatto per lavori al tornio. Le sue doti di frugalità e di pianta pioniera la rendono adatta per i rimboschimenti. Acer monspessulanum acero minore Acer monspessulanum Areale dell’acero minore Acer monspessulanum Acer lobelii acero napoletano Acer lobelii acero napoletano CARATTERISTICHE Albero caducifoglio alto fino a 20 m, con portamento simile all' Acero riccio. Foglie opposte con lamina palmato-lobata a 5 lobi terminanti in punta acutissima e spesso aristiforme, senza denti laterali. Fiori, infiorescenze e disamare simili a quelle dell' Acero riccio. L'Acer lobelii, rispetto all' Acer platanoides ha foglie piu consistenti, a lobi interi, fiori che compaiono insieme alle foglie, frutti più piccoli, calice e peduncolo estremamente peloso, picciolo fogliare rosso sul lato inferiore; rami giovani coperti da una pruina biancoviolacea; corteccia dei rami adulti verde lucida, liscia, talvolta con striature bianche; corteccia del fusto liscia, con poche screpolature orizzontali e di colore bianco cinerino. DISTRIBUZIONE ED ECOLOGIA L'Acero del Lobel è specie endemica dell' Appennino meridionale (Abruzzo meridionale, Molise, Campania, Sannio, Irpinia, Lucania e Calabria). Ha una ecologia simile a quella dell’acero riccio e vive in stazioni montane o submontane caratterizzate da piogge abbondanti o da terreni freschi rientranti generalmente nella zona fitoclimatica del Fagetum. Acer lobelii Distribuzione dell’acero napoletano Acer pseudoplatanus acero di monte Acer pseudoplatanus acero di monte CARATTERISTICHE E' un albero di grandi dimensioni, dalla chioma espansa, che può raggiungere in altezza i 30 metri. Il tronco, negli esemplari più vecchi, può presentare una struttura a bastioni di diametro considerevole; la corteccia, poco rilevata, tende a desquamarsi in listelli grigio-giallastri. DIFFUSIONE L' acero di monte è abbastanza diffuso sui monti dell' Europa centrale e meridionale, nelle fasce fitoclimatiche del Castanetum e del Fagetum. In Italia si riscontra lungo 1' arco alpino ed in gran parte dell' Appennino, al di sopra dei 600-700 metri di altitudine, sporadico o a gruppi nei boschi a prevalenza di faggio e/o cerro. Riguardo alle esigenze termiche, occorre che la temperatura media del mese più freddo non sia inferiore a -4/-5 0C; le precipitazioni, invece, non devono andare sotto i 900-1000 mm, nel corso dell' anno. Il terreno su cui vegeta 1' acero di monte può essere di qualsiasi origine, purché non spiccatamente siliceo ed abbastanza fresco; la reazione non dev' essere acida. IMPIEGHI Il legname di acero montano è fra i migliori delle specie nostrane. e meriterebbe maggiore valorizzazione. Il legno è biancastro e lucente, caratterizzato da particolare striature ("marezzature") che ne accrescono il pregio. E' facilmente lavorabile, oltre che durevole, quindi si presta bene per la produzione di Pannelli, mobili e rivestimenti. Nelle Marche può essere estesa la sua diffusione fra 1'alta collina e la montagna, purché il terreno non sia nettamente argilloso. AVVERSITA’ Si possono ricordare fra i funghi, Taphrina pseudoplatani, un ascomicete che attacca particolarmente questa specie, causando delle macchie rilevate, simili a bolle, sulla pagina fogliare. Rhytisma acerinun, invece, provoca sulle foglie 1'ingiallimento di aree regolari, che in seguito confluiscono assumendo un colore nerastro, quindi si ha una caduta precoce. Acer pseudoplatanus acero di monte Acer pseudoplatanus acero di monte Areale di Acer pseudoplatanus Distribuzione dell’acero di monte Acer platanoides acero riccio Acer platanoides acero riccio CARATTERISTICHE Molto simile all'acero di monte con il quale è spesso confuso, anche se si può facilmente riconoscere per la corteccia finemente fessurata longitudinalmente. E' un albero di grandi dimensioni, dalla chioma espansa, che può raggiungere in altezza i 30 metri. Il tronco è provvisto di una corteccia brunastra che tende a fessurarsi regolarmente. Più stretta somiglianza possiede Acer lobelii che tuttavia è limitato all' Appennino centro-meridionale ed è caratterizzato da foglie con un solo dentello per lobo. DIFFUSIONE L‘acero riccio è abbastanza diffuso nelle zone temperate e temperato-fredde del continente europeo. In Italia l’areale è limitato alla catena alpina ed all' Appennino centro-settentrionale, prevalentemente nella zona del Fagetum, ma con trasgressioni anche nel Castanetum e nel Picetum E' una specie che vegeta sporadica, isolata o a piccoli gruppi, nei boschi dominati dal faggio, dall' abete bianco o dall' abete rosso, su terreni fertili e soprattutto freschi, con reazione non acida. Nelle stazioni in cui si riscontra 1' acero riccio, le precipitazioni, generalmente, non scendono al di sotto dei 1000 mm nel corso dell' anno. Rigetta vigorosamente da11a ceppaia e puo essere abbondante nei boschi cedui, specialmente in quelli dell' Appennino centrale, ma resta sempre isolato ne11e fustaie .Sopporta bene l'ombra in gioventù, ma con 1 'età diventa moderatamente lucivago. INTERESSE Il legname di acero riccio è, al pari dl quello ai acero di monte, di buona qualità, abbastanza duro ma ben lavorabile. Il colore è bianco pallido, spesso venato da tipiche striature ("marezzature") degli aceri; viene utilizzato per la produzione di pannelli, mobili e rivestimenti. Acer platanoides acero riccio Areale di Acer platanoides acero riccio Confronto aceri spontanei Acer campestre oppio Acer monspessulanum acero minore Acer lobelii acero napoletano Acer obtusatum acero d’Ungheria Acer pseudoplatanus acero di monte Acer platanoides acero riccio Acer negundo Nome scientifico Distrib. geogr. Nome italiano Forma biologica Periodo di fioritura Tipo corologico Altitudine Acero oppio P scap IV-V Europ.-Cauc. 0-800 m. Acero di Lobelius P scap V Endem. 700-1700 m. Acer monspessulanum L. Acero minore P caesp IV Euri-Medit. 0-1000 m. Acer neapolitanum Ten. Acero napoletano P scap IV Endem. 400-1300 m. Acer negundo L. Acero americano P scap IV-V Coltivato 0-500 m. Acer obtusatum W. et K. Acero d'Ungheria P scap IV SE-Europ. 400-1300 m. Acero alpino P scap IV W-Europ. 0-1000 m. Acer platanoides L. Acero riccio P scap IV-V Europ.-Cauc. 0-1300 m. Acer pseudoplatanus L. Acero di Monte P scap IV-V Europ.-Cauc. 400-1500 m. Acer campestre L. Acer lobelii Ten. Acer opulifolium Chaix