MOVIMENTO VOLONTARIO I movimenti volontari sono complessi (es. manipolare un oggetto, suonare il piano, ecc.) •Sono intenzionali •Sono diretti ad uno scopo •Sono appresi (la loro precisione aumenta con l’esercizio) Strutture centrali interessate alla motilità volontaria •aree corticali motorie: ruolo fondamentale nel controllo dei movimenti volontari •aree corticali associative unimodali e multimodali •sistema limbico (amigdala – ippocampo) •cervelletto e nuclei della base Il movimento volontario presenta due fasi: I FASE: momento strategico dell’atto motorio: Integrazione senso motoria – Identificazione dell’obiettivo da raggiungere. E’ di pertinenza delle aree associative unimodali (5-7) del lobo parietale II FASE: momento tattico – Definizione del modo per raggiungere l’obiettivo. Coinvolge le aree corticali motorie localizzate nel lobo frontale: •Corteccia motoria primaria (area 4) •Area premotoria laterale o corteccia premotoria (6) •Area motoria supplementare •Corteccia associativa motoria multimodale prefrontale Aree motorie della corteccia cerebrale 1. Area motoria primaria: Controlla le caratteristiche elementari del movimento • Esecuzione del movimento • Codifica la direzione e la forza del movimento • Adegua i movimenti alle diverse condizioni ambientali 2. Le aree corticali premotorie preparano i sistemi motori all’esecuzione del movimento • L’area motoria supplementare svolge un ruolo importante nella programmazione delle sequenze motorie, nella coordinazione della postura e di sequenze motorie complesse e nell’apprendimento di sequenze di movimenti distinti. • Le aree premotorie laterali contribuiscono alla scelta delle azioni da eseguire e alla trasformazione sensitivo-motoria. E’ importante per l’avvio del movimento. 3. La corteccia parietale posteriore (5-7) ha un ruolo fondamentale nell’integrazione senso-motoria e nell’elaborazione delle informazioni visive necessarie per l’esecuzione dei movimenti diretti verso un bersaglio. 4. Corteccia associativa prefrontale: pianificazione dell’atto motorio 5. Cervelletto e gangli della base: controllano i sistemi motori corticali e tronco encefalici. • le aree motorie della corteccia cerebrale presentano una organizzazione somatotopica. Non sono rappresentati i muscoli, ma i movimenti. • Struttura: corteccia di tipo agranulare • Connessioni efferenti. Fascio cortico-spinale diretto. La maggior parte delle fibre cortico-spinali originano dall’area motoria primaria, dalla supplementare e dalle aree premotorie. Le fibre cortico-spinali influenzano i motoneuroni spinali attraverso connessioni dirette e indirette (interneuroni). Controllano i muscoli delle estremità distali degli arti: azione facilitatoria sui flessori ed inibitoria sugli estensori • Connessioni afferenti: corticali e sottocorticali SISTEMA MEDIALE (filogeneticamente più antico) (MOTILITA’ SEMIAUTOMATICA E POSTURA) SISTEMA LATERALE (filogeneticamente più recente) (MOTILITA’ VOLONTARIA SPECIE MANUALE) •RUBRO SPINALE •VESTIBOLO SPINALE •RETICOLO SPINALE PONTO-MESENCEFALICO •TETTO SPINALE + •PIRAMIDALE DIRETTO + •PIRAMIDALE CROCIATO