TAVOLA DEI NEUROTRASMETTITORI

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BIOPHYSICS RESEARCH srl
TAVOLA DEI NEUROTRASMETTITORI
MOLECOLA
TRASMETTITRICE
ACETILCOLINA
DERIVATA
DA
COLINA
SEROTONINA
GABA
GLUTAMMATO
ASPARTATO
GLICINA
ISTAMINA
ADRENALINA
TRIPTOFANO
GLUTAMMATO
(AMMINOACIDO)
(AMMINOACIDO)
(AMMINOACIDO)
ISTIDINA
TIROSINA
NORADRENALINA
DOPAMINA
TIROSINA
TIROSINA
SITO DELLA SINTESI
SNC, NERVI DEL
PARASIMPATICO
SNC, CELLULE INTESTINALI
SNC
SNC
SNC
SNC, MIDOLLO SPINALE
IPOTALAMO
MIDOLLO ADRENAL. CELLULE
DEL SNC
SNC, NERVI DEL SIMPATICO
SNC
In aggiunta ai neurotrasmettitori ed agli amminoacidi sopra elencati, devono essere considerati anche i Neuropeptidi in quantità di oltre 50, fra i quali:
Endorfine,
Sostanza P,
Neurotensina,
Somatostatina,
Tromboxani,
VIP (vasoactive intestinal peptide),
Encefaline,
Bombesina.
I neuropeptidi sono mediatori responsabili di responsi sensoriali ed emozionali, compresa fame, sete, stimolo sessuale, piacere e dolore1.
ACETILCOLINA ACh
I neuroni che sintetizzano e rilasciano Acetilcolina - ACh sono definiti colinergici. Quando un potenziale stimolatore raggiunge la sinapsi, viene rilasciata ACh e quindi rimossa rapidamente
dall’enzima Acetilcolinesterasi.
Sono stati identificati due tipi di recettori per l’ACh: muscarinici e nicotinici, entrambi abbondanti
nel cervello umano.
La risposta dei neuroni colinergici può essere aumentata somministrando inibitori della colinesterasi
CHe, che ha applicazione nel glaucoma e miastenia grave e nel bloccare l’effetto di agenti inibitori
neuro-muscolari, quali l’atropina.
SIMBOLO: AZIONE
CATECOLAMINE
Le principali cotecolamine sono: l’adrenalina, la noradrenalina e la dopamina. Questi composti
sono formati dalla fenilalanina e tirosina.
La tirosina è prodotta nel fegato dalla fenilalanina e poi trasportata nei neuroni che secretono catecolamine dove una serie di reazioni le trasforma prima in dopamina, poi in noradrenalina e quindi in
adrenalina.
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Vedi: Candace B. Pert - Molecole di emozioni – Corbaccio editore
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L’adrenalina ha un effetto opposto a quello dell’insulina. E’ un ormone primo messaggero che
viene rilasciato quando il livello di glucosio nel sangue è basso. Attivando i recettori adrenergici,
stimola il messaggero secondario cAMP che effettua la mobilitazione del glicogeno (fegato) e trigliceridi (tessuto adiposo) ed un incremento generico del metabolismo.
L’adrenalina stimola anche la secrezione di glucagone dal pancreas e riduce il rilascio di insulina.
L’adrenalina si comporta anche come neurotrasmettitore, rilasciato dal SNC in presenza di stress
fisico o mentale.
Il catabolismo della noradrenalina ed adrenalina a composti inattivi, è attuata tramite la l’azione della COMT (catecolamine-O-metiltrasferase) e MAO (monoamine ossidase).
SIMBOLO: ALLARME
La noradrenalina è un neurotrasmettitore che interviene nel controllo dello stato di allerta, nel ciclo del riposo, nell’attenzione e nella memoria. E’ usata per la sintesi dell’adrenalina.
La dopamina prende parte nel controllo del movimento, delle emozioni e dei centri del piacere del
cervello. Le droghe di tipo anfetaminico stimolano i neuroni dopaminergici ad una eccessiva secrezione di dopamina bloccando anche il processo di riassorbimento nella sinapsi dell’eccesso di dopamina rilasciata.
SIMBOLO: RABBIA, RANCORE
SEROTONINA
La serotonina (5-HT) deriva dal triptofano. La sua maggiore concentrazione è espressa al 90%
nell’area gastro-intestinale. La rimanente parte essenzialmente nelle piastrine e nel SNC.
Gli effetti del 5-HT sono prevalenti nel sistema cardiovascolare, in quello respiratorio e
nell’intestino. La vasocostrizione è un effetto tipico della serotonina.
I neuroni che secretono serotonina sono chiamati serotoninergici. A livello cerebrale la serotonina
interviene in molti comportamenti, compreso il sonno, l’attività sessuale, l’appetito e l’umore.
L’aumento di serotonina nel cervello riduce l’aggressività ed aumenta la sensazione di felicità.
SIMBOLO: DEPRESSIONE
GLUTAMMATO - GLU
Il glutammato è il maggiore eccitatore veloce usato come neurotrasmettitore nel SNC. Si stima che
il 70% delle sinapsi neuronali usino il glutammato come trasmettitore.
Il glutammato attiva tre diverse tipologie di recettori:
AMPA (α-amino-3hydroxy-5methyl-4isoxazolepropionic acid), coinvolto nella mediazione di molte forme di stimolazione glutamatergica ed è accoppiato a canali permeabili a Na+ e K+ ed in qualche caso anche a Ca2+ .
NMDA sensibile a Na+, K+ e Ca2+.
KAINATE (recettore metabotropico) che esiste in vari sottotipi.
Il glutammato può indurre eccitotossicità per sovraeccitazione dei recettori (specie l’NMDA), che
porta alla morte il neurone per eccesso di Ca2+.
Il fenomeno eccitotossico è discusso in letteratura correlato alla sclerosi laterale amiotrofica, alla
malattia di Alzheimer ed alla demenza. In particolare si nota una riduzione della proteina di trasporto astrogliale EAAT2 nelle aree interessate dalla singola patologia. Il blocco del transporter,
generato da meccanismi ossidativi, porta all’accumulo di glutammato extracellulare.
ASPARTATO
Neurotrasmettitore eccitatorio nell’ambito dell’SNC
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CRF
Corticotrophin Releasing Factor Ormone legato allo stress, depressione ed ansia. Gioca un ruolo
significativo nella regolazione del bilancio energetico dell’organismo.
SIMBOLO: STATO ANSIOSO
ISTAMINA
L'istamina è uno dei mediatori chimici dell'infiammazione e deriva dalla decarbossilazione
dell'istidina ad opera della istidina decarbossilasi; condivide in questa sede numerosi effetti con
la serotonina. L'istamina ha anche azioni come neurotrasmettitore. L'istamina provoca:
vasocostrizione delle grandi arterie, per azione sulla muscolatura liscia (ipertensione).
vasodilatazione delle arteriole, per apertura degli sfinteri precapillari, effetto che normalmente
viene svolto localmente. Se la vasodilatazione avviene a livello sistemico si ha ipotensione.
aumento della permeabilità dei capillari e delle venule post-capillari, attraverso diverse
modificazioni delle cellule endoteliali. Così agendo permette un maggiore afflusso di leucociti
nella zona traumatizzata e forse infetta.
Provoca broncocostrizione dovuta alla contrazione delle cellule muscolari bronchiali. L'istamina è cronologicamente uno dei primi mediatori che intervengono nello sviluppo dei sintomi
di un attacco di asma allergico.
SIMBOLO: RESPINGERE, ALLONTANARE
INSULINA
Ormone dedicato alla gestione del glucosio nel sangue. Attivatore delle catene lipidiche derivate
dall’acido arachidonico ( COX-2, PGE-2, PGI-2, PGF-2, TXA-2, LT-4, etc.).
NEUROTENSIN
La Neurotensina (NT) è un peptide di 13 aminoacidi. Come molti altri neuropeptidi, la NT svolge
il doppio ruolo di neurotrasmettitore e neuromodulatore nel sistema nervoso centrale, e di ormone locale a livello periferico. Nel sistema nervoso centrale, la NT funge da neuromodulatore soprattutto della trasmissione dopaminergica ed in misura minore di quella serotoninergica e noradrenergica, ed influenza anche la secrezione ormonale. A livello periferico la neurotensina è un modulatore paracrino ed endocrino del tratto digestivo, e del sistema cardiovascolare dei mammiferi ed
può agire anche come fattore di crescita di cellule normali e tumorali. Contrasta il dolore indotto
da sostanza P. Antagonista del VIP nei tumori del colon – Terapeutico. Può essere considerato
come marker di tumore nel colon e nel pancreas, per aumento di espressione dei recettori nello
stato tumorale. E’ altresì presente nei meningiomi.
SOSTANZA P
La Sostanza P è presente nel sistema nervoso centrale, dove agisce da neurotrasmettitore e nel tratto
gastrointestinale dai gamma-delta linfociti, dove agisce da ormone locale. Ė implicata nella modulazione del dolore e nel vomito.
La Sostanza P è un potente vasodilatatore e provoca marcata ipotensione in molte specie animali,
fra cui gli esseri umani. La vasodilatazione appare conseguire a un effetto inibitorio diretto sulla
muscolatura liscia della parete delle arteriole.
Al contrario degli effetti sulle arteriole, la Sostanza P stimola la contrazione delle fibre muscolari
lisce di vene, tratto gastrointestinale, bronchi (broncocostrittore). Presente nell’asma.
Causa inoltre secrezione nelle ghiandole salivari, diuresi e natriuria nel rene, e molteplici effetti nel
sistema nervoso centrale e periferico. Attiva la crescita di cellule anche per la riparazione delle ferite. Presente nel 5% degli epatocarcinomi. Presente in molti tumori cerebrali, tumori della tiroide e
mammari.
SIMBOLO: DOLORE, SOFFERENZA
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GABA
Il gamma-aminobutirrato (GABA) è un’inibitore della trasmissione presinaptica nel SNC e nella retina. Si ottiene dalla decarbossilazione del glutammato. I neuroni che secretono GABA sono chiamati GABAergici.
SIMBOLO: INIBIZIONE, CHIUSURA IN SE STESSI
GLICINA
La glicina è un neurotrasmettitore inibitorio nel sistema nervoso centrale, specialmente nel midollo spinale. Quando i recettori della glicina sono attivati, gli ioni cloruro entrano nel neurone,
che subisce una iperpolarizzazione per la quale la cellula tende a rimanere in uno stato inibito.
La stricnina, un farmaco convulsante, agisce bloccando i recettori della glicina. La glicina è anche un agonista dei glutammati per l'attivazione dei recettori dell'NMDA
SIMBOLO: INIBIZIONE, CHIUSURA IN SE STESSI
BOMBESINA
Agisce attivando i recettori BBR1, BBR2 e BBR3 accoppiati alla proteina G nel cervello e nel
tratto gastrointestinale (dove stimolano il rilascio di gastrina).
Effetti:
inibizione dell'assunzione di cibo (come la colecistochinina, è una delle principali molecole
che controllano il senso della fame.)
contrattilità della muscolatura liscia, secrezione esocrina ed endocrina, termoregolazione,
regolazione della pressione arteriosa, regolazione degli zuccheri e della crescita cellulare
Fattore di crescita per cellule normali e tumorali polmonari a piccole cellule, ma anche
tumori mammari, prostatici e pancreatici.
SIMBOLO: RISENTIMENTO CRONICO
NEUROPEPTIDE Y
Neuropeptide della fame, associato con sovralimentazione e scarso moto fisico; regolatore
dell’equilibrio energetico e memoria. Espresso negli stati ansiosi, depressivi e di styress.
Il neuropeptide Y ha il ruolo di regolare il bilancio energetico e fa parte del sistema “lipostatico” insieme alla leptina ed al CRF. Un suo livello alto nel liquido cerebrospinale, è associato con un eccesso di assunzione di cibo (eccessivo stimolo della fame) e diminuita attività fisica. Il NPY alto
può essere associato al disadattamento ed alla capacità di recupero di stati di stress post-traumatico.
Molto presente nei Nuclei della base.
Inibitore di CD4-Th1. Elevato nell’epilessia.
SIMBOLO: RICERCA DI GRATIFICAZIONE, ORMONE DELLA FAME
LEPTINA
Neuropeptide della sazietà - Agisce con azione sia periferica, attivando il sistema nervoso simpatico, sia centrale, influenzando le funzioni dell'ipotalamo.
Blocca lo stimolo della fame ed aumenta il consumo metabolico; marker in area cerebrale di rischio di primo ictus emorragico.
La peptina predice lo sviluppo di una sindrome metabolica prescindendo dal livello iniziale di
obesità, in quanto sviluppa intolleranza al glucosio e resistenza all’insulina.
La leptina è un ormone che regola la termogenesi e controlla il peso corporeo di un individuo sia
stimolando l'ossidazione degli acidi grassi e l'assorbimento del glucosio sia prevenendo il deposito,
in tessuti non adiposi, dei lipidi.
È secreto dalle cellule del tessuto adiposo, gli adipociti, sembra quindi chiaro che in presenza di sovrabbondanza di esse si avrà una maggiore produzione di leptina, in caso contrario, cioè in carenza
di cellule adipose, si assisterà a un abbassamento dei livelli dell'ormone.
SIMBOLO: RIFIUTO DEL CIBO, RINUNCIA
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VIP
il VIP ha ruoli differenti a seconda delle differenti parti del corpo in cui agisce: il suo ruolo
nell'intestino è quello di stimolare la secrezione di acqua ed elettroliti , così come di dilatare la muscolatura liscia intestinale, dilatare i vasi sanguigni periferici, stimolare la secrezione di bicarbonato
pancreatico e inibire la secrezione di acido gastrico stimolata dalla gastrina. Questi effetti agiscono
insieme per aumentare la motilità intestinale.
Nei bronchi si comporta come broncodilatatore. Nel cervello è interessata una specifica regione
dei nuclei soprachiasmatici (SCN) dove si trova il 'pacemaker circadiano primario. E’ presente anche nel cuore ed ha effetti significativi sull'apparato cardiocircolatorio. È causa di vasodilatazione
coronarica. Sono in corso degli studi per verificare se gioca un ruolo benefico nel trattamento di insufficienza cardiaca.
I recettori del VIP aumentano nel colon, stomaco e nell’area pancreatica in presenza di adenocarcinomi. Nel 47% dei casi è elevato negli epatocarcinomi ed è correlato con la loro crescita.
Il VIP è presente in molti tumori epiteliali.
Può agire come protettivo nelle patologie neurodegenerative quando l’infiammazione induce la degenerazione tramite la microglia. (PD, AD, MS, etc)
Nel tronco encefalico attiva il riflesso del vomito.
In tutte le aree:
Inibitore del sistema immunitario con una potente azione anti-infiammatoria: inibizione dei Th1 e
stimolazione dei Th2, specie nella Sclerosi Multipla (MS).
Attivatore del tumore al seno, al colon, prostatico e retto. In molte cellule cancerose sono
espressi recettori per il VIP. E’ un attivatore dell’angiogenesi, svolge azione anti-asma
Si comporta come vasodilatatore coronarico, può indurre retinopatie. Viene stimolato nelle
aree di danno ai nervi durante la rigenerazione
SIMBOLO: PERDITA DI AUTOSTIMA, SVALUTAZIONE
ANGIOTENSINA II
Aumenta più di ogni altra sostanza, la pressione del sangue dell’organismo; esercita la sua azione
aumentando la forza di contrazione della muscolatura liscia delle arterie, ed è un potente stimolante della produzione di aldosterone
VASOPRESSINA
Ormone secreto dal sistema ipotalamo-neuroipofisi. La principale azione della vasopressina è quella
di provocare il riassorbimento di acqua a livello renale. A dosi elevate, inoltre, la vasopressina
innalza la pressione arteriosa, provocando una contrazione delle arteriole. La secrezione di vasopressina aumenta in varie condizioni: quando aumenta la concentrazione delle sostanze disciolte nel
plasma; quando si riduce il volume dei liquidi circolanti nei vasi sanguigni; quando si riduce la
pressione arteriosa; in caso di emozioni, stress, dolore o esercizio fisico. Al contrario, la secrezione
si riduce nelle condizioni opposte alle precedenti e nel caso di assunzione di alcolici.
SIMBOLO: STATO EDEMATOSO, PRIMA FASE DELLA CONFLITTO-LISI
ALDOSTERONE
L'aldosterone è il più potente mineralcorticoide prodotto dai surreni. Esso determina ritenzione di
Na e perdita di K. La secrezione dell'aldosterone è regolata dal sistema renina-angiotensina e in
misura minore dall'ACTH. La renina, un enzima proteolitico, si trova depositata nelle cellule iuxtaglomerulari del rene. La secrezione di renina è indotta dalla riduzione del volume e del flusso ematico nelle arteriole renali afferenti. La renina causa la trasformazione epatica dell'angiotensinogeno
in angiotensina I, che viene a sua volta convertita in angiotensina II. L'angiotensina II provoca la
secrezione di aldosterone e, in misura molto minore, di cortisolo e deossicorticosterone. La ritenBiophysics Research srl
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zione di Na e acqua derivante dall'aumento della secrezione di aldosterone fa aumentare la volemia
e riduce la secrezione di renina
SIMBOLO: SCARICO LIQUIDI, SECONDA FASE DELLA CONFLITTO-LISI
TSH, T3, T4
La ghiandola tiroidea fa parte di un complesso meccanismo di risposta, che include altresì l'ipotalamo e l'ipofisi. L'ipotalamo inizialmente invia un segnale all'ipofisi mediante un ormone chiamato
TRH (thyrotropin releasing hormone); nel momento in cui l'ipofisi riceve il segnale, a sua volta rilascia l'ormone TSH (thyroid stimulating hormone = ormone ipofisiario) verso la ghiandola tiroidea.
A sua volta, non appena riceve l'ormone TSH, la tiroide reagisce rilasciando due dei suoi ormoni,
T3 e T4, che entrano nel circolo ematico, influenzando il metabolismo del cuore, fegato, muscoli e
altri organi.
LH
L'LH (e l'FSH) sono ormoni prodotti dall'ipofisi che insieme provvedono alla stimolazione delle
gonadi (ghiandole sessuali). Vengono prodotti sia nei maschi sia nelle femmine e agiscono, rispettivamente, sui testicoli e sulle ovaie. L'LH (ormone luteinizzante) promuove l'ovulazione e mantiene
la secrezione di estradiolo e progesterone nella donna e agisce sulla sintesi di testosterone
nell'uomo.
PROLATTINA
La prolattina è un peptide la cui funzione primaria è di gestire la lattazione nella donna, ma ha anche altre funzioni. la secrezione di prolattina è regolata dai neuroni endocrini nell’ipotalamo ed è
inibita dalla dopamina. Il VIP, l’istidina e l’isoleucina intervengono nella regolazione della prolattina. La prolattina alta inibisce gli ormoni sessuali nell’uomo e nella donna ed è quindi può essere responsabile di impotenza e mancanza di libido.
La prolattina stimola la proliferazione dei precursori degli oligodendrociti, produttori della mielina.
SIMBOLO: BLOCCO SESSUALE
PREGNENOLONE
Precursore del progesterone. Agisce indirettamente sull’Aldosterone.
SIMBOLO: svalutazione del femminile
PROGESTERONE
SIMBOLO: svalutazione del femminile
TESTOSTERONE
SIMBOLO: svalutazione del maschile
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