L’IMPORTANZA DELLA
DIAGNOSI PRECOCE
NEL TUMORE
MAMMARIO
DINA SANTUS
FONDAZIONE POLIAMBULANZA
«DONNE INSIEME»
10/3/2016
IL TUMORE MAMMARIO
•
E’ il tumore più frequente nel sesso femminile (25-29% dei
tumori della donna).
•
1 donna su 9 si ammala di tumore mammario.
•
Negli ultimi anni si è assistito ad un aumento dell’incidenza del
tumore al seno (circa il 15%), in particolare nella fascia d’età
tra 25 e 50 anni (incremento del 30%).
•
Da circa 15 anni si registra una diminuzione della mortalità.
TUMORE MAMMARIO
•
Oggi la guaribilità del cancro al seno si è attestata intorno
all’80-85%.
•
Il 15-20% delle pazienti con cancro mammario non
superano la malattia.
•
Se tutte le donne eseguissero gli esami previsti per una
diagnosi sempre più precoce si potrebbe parlare di una
maggiore guaribilità.
ANATOMIA MAMMARIA
La mammella è costituita da tessuto ghiandolare,
adiposo(“grasso”) e fibroso.
Quest’ ultimo fa da impalcatura alla ghiandola,
ricca di vasi sanguigni, linfatici e nervi.
La ghiandola mammaria è rivestita esternamente
dalla cute e sostenuta posteriormente dal muscolo
pettorale.
Il latte materno è prodotto a livello di piccole
strutture ghiandolari chiamate lobuli e trasportato
al capezzolo attraverso i dotti galattofori.
LA MAMMELLA
•
Lo sviluppo e i cambiamenti mammari avvengono
principalmente per lo stimolo degli ormoni femminili,
estrogeni e progesterone, a seconda della fase
ormonale e dell’eta’ della donna.
•
Generalmente la componente ghiandolare è molto
rappresentata nelle donne giovani ed in premenopausa.
•
In post-menopausa e all’avanzare dell’età il tessuto
adiposo tende ad aumentare.
PREVENZIONE DEL TUMORE MAMMARIO
•
PREVENZIONE PRIMARIA: deve individuare e rimuovere
le cause che contribuiscono allo sviluppo di un
tumore (fattori di rischio).
•
PREVENZIONE SECONDARIA: ha l’obiettivo di ottenere
una DIAGNOSI PRECOCE. Scoprire un tumore in fase
iniziale permette maggiori possibilità di guarigione,
cure meno aggressive e minori danni estetici.
ARMA VINCENTE nella lotta al tumore mammario.
•
Tumore <1 cm ha probabilità di guarigione di oltre
90%.
FATTORI DI RISCHIO
•
FATTORI DI RISCHIO MODIFICABILI: alimentazione, stile di vita
•
FATTORI DI RISCHIO NON MODIFICABILI:

Età (>40 anni)

Fattori legati all’attività riproduttiva (lungo periodo fertile: menarca
precoce e menopausa tardiva, nessuna gravidanza o prima gravidanza
oltre i 35 anni e non allattamento dei figli).

Familiarità: presenza in famiglia di parenti, in particolare di 1° grado, con
tumore al seno e/o ovaio (madre, sorella, zia, nonna).

Predisposizione genetica: mutazioni dei geni BRCA1e BRCA2,
responsabili del 5-10% di tutti i tumori mammari, anche in giovane età.

Patologie predisponenti: tumori ad un seno, all’ovaio, lesioni
preneoplastiche della mammella.
GLI ESAMI PER LA DIAGNOSI DEL
TUMORE MAMMARIO
•
Visita clinica senologica
•
Autopalpazione
•
Mammografia
•
Ecografia
•
Risonanza magnetica mammaria(RM)
•
Prelievi con ago
•
Screening mammografico
VISITA CLINICA SENOLOGICA
•
E’ L’ESAME DELLA MAMMELLA ESEGUITA DAL PROPRIO
MEDICO O DALLO SPECIALISTA SENOLOGO AL FINE DI
IDENTIFICARE L’EVENTUALE PRESENZA DI NODULI O
ALTRI ELEMENTI CLINICI SOSPETTI.
•
NON E’ SUFFICIENTE AD ESCLUDERE LA PRESENZA DI UN
TUMORE E DEVE ESSERE INTEGRATO DA ALTRI ESAMI.
AUTOPALPAZIONE
•
E’ UN CONTROLLO CHE LA DONNA DOVREBBE ESEGUIRE
OGNI MESE, TRA 7° e 14° GIORNO DEL CICLO
•
CONSISTE NELL’OSSERVAZIONE ALLO SPECCHIO E
NELLA PALPAZIONE DELLE MAMMELLE
•
METODOLOGIA È SEMPLICE MA È BENE CHE SIA UN
MEDICO AD INSEGNARLA
•
IL FINE DELL’AUTOPALPAZIONE È LA “CONOSCENZA”
DELLE CARATTERISTICHE DELLE PROPRIE MAMMELLE E
L’ INDIVIDUAZIONE DI EVENTUALI CAMBIAMENTI, DA
COMUNICARE AL PROPRIO MEDICO.
SEGNI CHE DEVONO INDURRE A
VISITA MEDICA
•
NODULO MAMMARIO DURO ALLA PALPAZIONE
•
RETRAZIONI DELLA PELLE
•
ARROSSAMENTI CUTANEI LOCALIZZATI O DIFFUSI
•
RETRAZIONI O CAMBIAMENTI DEL CAPEZZOLO
•
SECREZIONI DAL CAPEZZOLO
•
NODULO PALPABILE IN SEDE ASCELLARE
ESAMI STRUMENTALI
(MX, ECO E RM MAMMARIA)
•
GLI ESAMI STRUMENTALI OGGI DISPONIBILI PER UNA DIAGNOSI
PRECOCE CONSENTONO DI INDIVIDUARE UN TUMORE IN UNA FASE DEL
TUTTO INIZIALE, QUANDO NON E’ PALPABILE E NON DA SEGNI DI SE’ O
ADDIRITTURA IN UNA FASE CHE PRECEDE LO SVILUPPO DI UN TUMORE
INVASIVO (LESIONE PRENEOPLASTICA: IPERPLASIA DUTTALE ATIPICA,
NEOPLASIE LOBULARI INTRAEPITELIALI-LIN).
MAMMOGRAFIA
•
LA TECNICA DIGITALE E’ PREFERIBILE A QUELLA TRADIZIONALE PERCHE’ LA
QUALITA’ DELL’IMMAGINE E’ MIGLIORE E LA DOSE DI RX ULTERIORMENTE
RIDOTTA (IL RISCHIO DI TUMORI RADIO-INDOTTI E’ SOLO IPOTETICO).
•
OGGI I NUOVI APPARECCHI MAMMOGRAFICI SONO DOTATI DI
TOMOSINTESI.
•
E’ L’ESAME PIU’ IDONEO PER VALUTARE LA PRESENZA DI UN TUMORE
MAMMARIO IN FASE INIZIALE, NON PALPABILE, SOPRATTUTTO IN
DONNE >40 ANNI O IN CASO DI SOSPETTO TUMORE A TUTTE LE ETA’.
•
CONSENTE DI VALUTARE LA PRESENZA DI MICROCALCIFICAZIONI CHE
POSSONO ESSERE ESPRESSIONE DI FORME TUMORALI O PRE-NEOPLASTICHE.
•
LIMITATA DALLA DENSITA’ MAMMARIA ELEVATA TIPICA DELLE DONNE
GIOVANI O IN ETA’ FERTILE: NECESSARIO IN QUESTO CASO COMPLETARE
CON ECOGRAFIA MAMMARIA.
TECNICA
MAMMOGRAFICA
MAMMELLA
DENSA
Necessaria sia
MAMMOGRAFIA che
ECOGRAFIA per una
corretta valutazione
MAMMELLA
ADIPOSA
Esame fondamentale è
MAMMOGRAFIA
ECOGRAFIA MAMMARIA
•
UTILIZZA ULTRA SUONI E NON RADIAZIONI
•
NON DEVE ESSERE USATA COME UNICO ESAME PER LA
DIAGNOSI PRECOCE DEL TUMORE MAMMARIO MA IN
ASSOCIAZIONE ALLA MAMMOGRAFIA, IN PARTICOLARE
SOPRA I 40 ANNI.
•
UTILIZZATA DA SOLA IN DONNE GIOVANI.
•
UTILE PER DISTINGUERE NODULO SOLIDO DA UNA CISTI
(CARATTERIZZA NODULO VISIBILE ALLA MAMMOGRAFIA).
TECNICA ECOGRAFICA
RISONANZA MAGNETICA
MAMMARIA
•
IN DONNE CON SENO DENSO E/O ELEVATA FAMILIARITA’ PER
TUMORE MAMMARIO.
•
DONNE PORTATRICI DI MUTAZIONI DEI GENI BRCA1 E BRCA 2.
•
NEI CASI DUBBI ALLA MAMMOGRAFIA ED ECOGRAFIA
MAMMARIA.
•
NEI CASI ACCERTATI DI CARCINOMA MAMMARIO PER UNA
MIGLIOR STADIAZIONE LOCALE.
•
PUO’ DARE FALSI POSITIVI (ESITI FALSAMENTE SOSPETTI)
PRELIEVI CON AGO
•
AGOASPIRATO CON AGO SOTTILE, GENERALMENTE SOTTO
GUIDA ECOGRAFICA (PERMETTE ESAME CITOLOGICO DEL
MATERIALE ASPIRATO).
•
AGOBIOPSIA CON AGO DI MAGGIORI DIMENSIONI ( PERMETTE
ESAME ISTOLOGICO DEL MATERIALE ASPORTATO).
•
BIOPSIA VACUUM ASSISTED: BIOPSIA MININVASIVA, IN
ANESTESIA LOCALE, PERMETTE DI PRELEVARE PIU’ FRUSTOLI DI
TESSUTO CON UNA SINGOLA INTRODUZIONE DELL’AGO. SIA
SOTTO GUIDA ECOGRAFICA CHE MAMMOGRAFICA
(SOPRATTUTTO PER LE MICROCALCIFICAZIONI).
SCREENING MAMMOGRAFICO
•
E’ L’INVITO GRATUITO DELL’ASL AD ESEGUIRE LA
MAMMOGRAFIA OGNI 2 ANNI PER LE DONNE NELLA FASCIA
D’ETA’ 50-69 ANNI (PERIODO DI MAGGIOR RISCHIO).
•
IN CASO DI REPERTI DUBBI O DI NODULO ALLA
MAMMOGRAFIA LA DONNA VIENE RICHIAMATA PER
APPROFONDIMENTI DIAGNOSTICI (ALTRE IMMAGINI
MAMMOGRAFICHE, ECOGRAFIA ED EVENTUALE
AGOASPIRATO O RM).
•
IL RICHIAMO NON VUOL DIRE ESSERE CON CERTEZZA AFFETTE
DA TUMORE.
DONNA ASINTOMATICA
•
DONNE <40 ANNI: AUTOPALPAZIONE PERIODICA,
CONTROLLO ECOGRAFICO PERIODICO IN PAZIENTI CON
FAMILIARITA’ E ALTRI FATTORI DI RISCHIO (UTILE ANCHE 1°
MAMMOGRAFIA TRA 35°-40° ANNO DI ETA’).
•
DONNE >40 ANNI: MAMMOGRAFIA CON PERIODICITA’
COMPRESA TRA 12-18 MESI, INTEGRATA DA ECOGRAFIA, IN
PARTICOLARE IN MAMMELLE DENSE.
DONNA SINTOMATICA
(NODULO, MASTODINIA)
•
DONNA <35 ANNI: IN PRESENZA DI NODULO,
ECOGRAFIA E VISITA SENOLOGICA ED EVENTUALE
AGOASPIRATO. SE PERSISTE DUBBIO INTEGRAZIONE
CON MAMMOGRAFIA ED EVENTUALE RM.
•
DONNA >35 ANNI: UTILE MAMMOGRAFIA, ECOGRAFIA
E VISITA SENOLOGICA. IN CASO DI SOSPETTO
EVENTUALE RM MAMMARIA E PRELIEVO CON AGO.
MUTAZIONE DEI GENI BRCA1 E 2
•
Donne con mutazioni dei geni BRCA 1 e 2 hanno maggior
rischio di sviluppare tumore mammario e/o tumore ovarico
(BRCA1: rischio 45-80% KM, 20-40% k ovaio-BRCA2: rischio
25-60% KM, 10-20% K ovaio)
•
Non significa con certezza che si ammaleranno di tumore
mammario nel corso della vita ma maggior rischio rispetto
a donne non portatrici di geni mutati.
•
Test genetici devono essere richiesti ed effettuati solo dopo
valutazione multispecialistica con genetista.
•
Solo nelle donne ad “elevato rischio” è indicato eseguire il
test genetico
PATOLOGIA BENIGNA MAMMARIA
•
CISTI: formazioni liquide, molto frequenti, spesso bilaterali.
Quando sono numerose e in entrambe le mammelle si parla
di «mastopatia fibro-cistica».
•
MASTITE: infiammazione della ghiandola mammaria, frequente
durante l’allattamento. Si manifesta con mammella dolente,
arrossata, gonfia, talvolta con febbre.
•
FIBROADENOMA: formazioni ovalare solida, duro-fibrosa, non
dolente. Tipico dell’età giovanile, molto frequente.
•
PAPILLOMA: formazione benigna all’interno dei dotti
galattofori, del latte, raramente evolve in malignità. Si
manifesta di solito con secrezione siero-ematica (sangue)
spontanea o provocata alla spremitura del capezzolo.
CISTI MAMMARIA
Contenuto liquido
FIBROADENOMA
Nodulo benigno solido
PATOLOGIA MALIGNA
CARCINOMA NON INVASIVO O IN SITU: FORMA INIZIALE CHE
NON E’ IN GRADO DI DARE METASTASI.
•
CARCINOMA DUTTALE IN SITU: LIMITATO ALLE CELLULE CHE
FORMANO LA PARETE DEI DOTTI
•
CARCINOMA LOBULARE IN SITU: INTERESSA LE CELLULE DEI
LOBULI MAMMARI. AUMENTA IL RISCHIO DI TUMORE IN
ENTRAMBI I SENI.
PATOLOGIA MALIGNA
CARCINOMA INVASIVO: FORMA CAPACE DI INFILTRARE
TESSUTI CIRCOSTANTI E DI DIFFONDERE A DISTANZA
ATTRAVERSO VASI LINFATICI E SANGUIGNI CREANDO
METASTASI AI LINFONODI O ALTRI ORGANI.
•
CARCINOMA DUTTALE INFILTRANTE: 70-80% DI TUTTI I TUMORI
MAMMARI.
•
CARCINOMA LOBULARE INFILTRANTE: PUO’ COMPARIRE IN
PIU’ PUNTI DELLO STESSO SENO (MULTICENTRICO) O COLPIRE
ENTRAMBE LE MAMMELLE (BILATERALE)
TUMORE
MAMMARIO
MAMMOGRAFIA: nodulo a
margini irregolari, in sede
retroareolare a sin
DUPLICE TUMORE
MAMMARIO
ECOGRAFIA: 2 noduli a margini
irregolari adiacenti
TUMORE MAMMARIO
ECOGRAFIA: nodulo a margini
irregolari, maligno
CARATTERISTICHE BIOLOGICHE
DEL TUMORE
Aiutano a definire meglio la prognosi del tumore e a
scegliere i trattamenti più efficaci:
•
RECETTORI PER GLI ORMONI ESTROGENI E
PROGESTERONE
•
GRADO DI DIFFERENZIAZIONE CELLULARE(GRADING)
•
INDICE DI PROLIFERAZIONE
•
HER2
RECETTORI PER ESTROGENI E
PROGESTERONE
•
Le cellule della mammella sana hanno recettori per
estrogeni e progesterone. Se le cellule tumorali presentano
questi recettori a cui si legano gli ormoni, stimolandone la
crescita, prognosi è favorevole perché le cellule hanno
caratteristica comune a cellule sane.
•
Possiamo trattarli efficacemente con farmaci che
interferiscono sulla produzione o l’azione ormonale (terapia
ormonale).
GRADO DI DIFFERENZIAZIONE
•
Indica quanto la cellula tumorale assomiglia alla cellula
sana.
•
Un tumore BEN DIFFERENZIATO ha una prognosi migliore di
uno SCARSAMENTE DIFFERENZIATO.
INDICE DI PROLIFERAZIONE
•
Indica quanto sia «attiva» la crescita del tumore, è
espresso in percentuale.
•
Maggiore è tale indice, maggiore è la velocità di crescita
del tumore.
HER2
•
Proteina presente sulla superficie della cellule tumorali
che ne regola la crescita.
•
Aumentata presenza del recettore HER2 indica
maggior aggressività del tumore.
•
Sono state messe a punto terapie mirate(terapie
biologiche).
COSA PUOI FARE PER RIDURRE IL
TUO RISCHIO?
•
Modificare gli stili di vita: vuol dire eliminare fattori di
rischio da cui dipende oltre 20% dei tumori mammari
•
Fare l’autopalpazione mammaria mensile
•
Partecipare ai programmi di screening
mammografico.
•
Sottoporsi a controlli clinico–mammografici e/o
ecografici periodici anche in assenza di
sintomi(spesso il tumore al seno in fase iniziale non da
sintomi e non si palpa) per una DIAGNOSI PRECOCE.
GRAZIE PER L’ATTENZIONE!