DONNA DOPO I 40 ANNI
ESAME/VISITA
COME E PERCHÈ
FREQUENZA
PREVENZIONE DEL TUMORE AL SENO
Grazie alla diagnosi precoce è possibile combattere i tumori alla mammella.
Gli strumenti che abbiamo a disposizione:
• Autopalpazione della mammella: ogni uno-due mesi.
PREVENZIONE
ONCOLOGICA
Sono necessari
controlli ed esami per
diagnosticare
per tempo il tumore
al seno:
• Ecografia mammaria: È un'indagine semplice e sicura che si basa sull'emissione di ultrasuoni a bassa frequenza e alta intensità che non si ritiene possano provocare danni all'organismo, nemmeno nei soggetti particolarmente sensibili come le donne in gravidanza. La
sonda che emette gli ultrasuoni viene passata sul seno, cosparso di un sottile strato di gel
acquoso che, facendo aderire meglio la sonda alla pelle, consente di visualizzare immagini di
migliore qualità. Gli ultrasuoni emessi dalla sonda sono riflessi in maniera diversa a seconda
del tipo di tessuto. Ciò consente di individuare eventuali formazioni all'interno del seno e
distinguere tra quelle a contenuto liquido o solido.
Nella maggior parte dei casi l'ecografia mammaria non è un'alternativa alla mammografia e
i due esami si complementano. Nelle donne più giovani, in cui il tessuto ghiandolare è più
denso, i risultati dell'ecografia offrono maggiori informazioni rispetto alla mammografia.
Ecografia mammaria con elastosogramma: l’elastosonografia può essere considerata una
sorta di “palpazione elettronica”. Il principio di base dell’elastosonografia risiede nel fatto
che la compressione del tessuto esaminato con la sonda dell’ecografo produce una deformazione, valutata come variazione della distanza tra due punti, differente a seconda del suo
grado di “comprimibilità”, minore nei tessuti duri e maggiore nei tessuti soffici, che può
essere rilevata e quantificata attraverso software dedicati.
È consigliata in realtà già dai
20-25 anni.
Dopo i 40 con cadenza
biennale
e dopo i 50 ogni anno.
• Mammografia bilaterale: La mammografia è una radiografia del seno che si effettua comprimendo la mammella tra due piani di plastica. La compressione può comportare un po’ di
fastidio o dolore, ma dura pochi secondi.
La dose di raggi x utilizzata è molto bassa, con rischio da radiazioni del tutto trascurabile.
Può rilevare precocemente i segni radiografici di un eventuale tumore iniziale e cisti
È consigliata dai 40 anni,
con cadenza biennale
e dopo i 50 ogni anno.