133 134 La Grecia arcaica La Grecia arcaica Dal film “300”, di Zack Snyder, 2007. 135 136 Storia / 4 L’opposizione ai valori e allo stile di vita tradizionale dei nobili si esprime per la prima volta in modo esplicito nella poesia di Archìloco di Paro (680-640 a.C.). “Qualcuno dei Sai si fa bello del mio scudo, arma perfetta, che io abbandonai a malincuore presso un cespuglio. Però mi sono salvato. Che m’importa dello scudo? Al diavolo! Me ne procurerò un altro, e anche migliore”. Archiloco, fr. 6 Storia / 4 I tiranni La polis aristocratica non resse all’urto della nuova classe media: alcuni nobili passarono dalla parte opposta, si fecero capi del malcontento popolare, e si impadronirono del potere (VII-VI sec.). Questi furono chiamati tiranni (= signori assoluti), e favorirono in vari modi i loro sostenitori. 137 Storia / 4 138 La Grecia classica (V e IV sec. a.C.) Nella successiva polis democratica il giudizio sui tiranni fu nettamente negativo. “Nulla per una città è peggiore di un tiranno, quando non c’è legge uguale per tutti, ma uno solo a suo arbitrio fa leggi, colui che regna, e neppure esse valgono per tutti. Ma dove è scritta la legge, la giustizia è uguale per il povero e per il ricco, e chi è debole può opporsi al potente che l’offende, ed avendo la ragione con sé il piccolo vince sul grande. Questa è la libertà: chi vuol dare qualche consiglio utile alla città? Così chi vuole acquista gloria, e chi non vuole resta nel silenzio. Come potremmo essere più uguali?” Da Euripide, Le supplici 139 La Grecia classica (V e IV sec. a.C.) 1 140 La Grecia classica (V e IV sec. a.C.) 9 141 Resti di Sparta La Grecia classica (V e IV sec. a.C.) 142 La Grecia classica (V e IV sec. a.C.) Il poeta Tirteo “…Resista ognuno ben piantato sulle gambe al suolo, / mordendosi le labbra con i denti / nascondendosi dietro la pancia di uno scudo immenso / l’asta possente stringa nella destra e l’agiti / muova tremendo sul capo il cimiero. / Entrando nella mischia, con la lancia o con la spada / ferisca e faccia del nemico preda. / Appoggi piede contro piede, scudo a scudo / l’elmo all’elmo, e lotti col nemico…”. da Tirteo, Framm. 8 143 La Grecia classica (V e IV sec. a.C.) 12 144 La Grecia classica (V e IV sec. a.C.) 1 145 La Grecia classica (V e IV sec. a.C.) 146 La Grecia classica (V e IV sec. a.C.) Solone, autore della costituzione ateniese del 594 a.C., fu anche poeta, e scrisse versi a giustificare il suo operato. •“Al popolo diedi tanto potere quanto è sufficiente, non togliendogli onore né troppo concedendo; e quanti avevano potenza e per ricchezza erano rispettati, anche costoro io curai che non soffrissero ingiuria; mi piantai protendendo valido lo scudo su entrambi, e a nessuno di essi permisi ingiusta sopraffazione. … Nelle grandi imprese piacere a tutti è difficile”. da Solone, framm. 5 22 147 La Grecia classica (V e IV sec. a.C.) 148 La Grecia classica (V e IV sec. a.C.) 149 La Grecia classica (V e IV sec. a.C.) • Diversamente dalla costituzione di Solone, che era timocratica, basata cioè sulla ricchezza, la costituzione di Clistene è democratica e fondata sulla partecipazione di tutti i cittadini • I cittadini sono divisi in tribù e distretti (demi) solo su base geografica, di residenza, e non per nobiltà o per ricchezza. • La Bulè è anche il primo esempio di assemblea politica proporzionalmente rappresentativa, perché assicurava una rappresentanza ai cittadini di tutte le tribù. 151 La Grecia classica (V e IV sec. a.C.) La democrazia moderna è un’altra cosa: non è fondata sulla partecipazione, ma sulla rappresentanza; non prevede l’esercizio diretto del potere, ma la sua delega; non è un sistema di autogoverno, ma un sistema di controllo e limitazione del governo. - Il cittadino antico esisteva ed operava per servire la polis, per la collettività, mentre il cittadino moderno esige di essere servito dallo Stato. 150 La Grecia classica (V e IV sec. a.C.) La democrazia greca e la democrazia moderna La democrazia greca incarna la democrazia nel significato letterale del termine: potere, kratos, del popolo o demos. I cittadini partecipavano effettivamente al governo della città, e, come dice Aristotele, <<tutti comandavano a ciascuno, e ciascuno comandava a sua volta a tutti>>. 152 La Grecia classica (V e IV sec. a.C.) La democrazia greca non è applicabile alle condizioni degli stati moderni. Per i Greci la democrazia letterale, nel suo pieno significato, era la sola democrazia possibile; per noi moderni essa è una forma di governo impossibile. La democrazia moderna, allora, non descrive una cosa, ma prescrive un ideale; non ciò che è, ma ciò che dovrebbe essere: una ricerca di soluzioni che consentano di avvicinarsi all’ideale e al governo del popolo. 153 La Grecia classica (V e IV sec. a.C.) 154 La Grecia classica (V e IV sec. a.C.) Reggia del re persiano Serse, a Susa, 480 a.C. - La regina Atossa attende con ansia notizie della grande spedizione che il re, suo figlio, ha lanciato contro la Grecia. L’atmosfera è cupa, tristi presentimenti invadono la corte. All’improvviso, arriva un messaggero, scampato alla strage. Egli annuncia alla regina la sconfitta di Serse, nelle acque di Salamina. Il re è salvo, ma i suoi compagni, e la maggior parte della flotta persiana, sono in fondo al mare. 155 156 La Grecia classica (V e IV sec. a.C.) La Grecia classica (V e IV sec. a.C.) Questo brano è tratto da una tragedia di Eschilo, I Persiani, messa in scena nel teatro di Atene, nel 472 a.C., pochi anni dopo la vittoria di Salamina. Dalla tragedia di Eschilo “I Persiani”, Regia televisiva di Vittorio Cottafavi, RAI, 1975 157 1 159 La Grecia classica (V e IV sec. a.C.) La Grecia classica (V e IV sec. a.C.) 1 158 160 La Grecia classica (V e IV sec. a.C.) La Grecia classica (V e IV sec. a.C.) 1 161 La Grecia classica (V e IV sec. a.C.) 162 La Grecia classica (V e IV sec. a.C.) Pericle • Con Pericle, dal 461 a.C., Atene diventava una grande città, in piena espansione demografica, con il porto più importante del Mediterraneo, ricca e fervida di iniziative. • Il quindicennio di Pericle fu un periodo di grande splendore per Atene, magnificamente espresso in un suo discorso tramandato dallo storico Tucidide. 163 La Grecia classica (V e IV sec. a.C.) • “Il nostro ordinamento politico è di esempio agli altri: si chiama democrazia perché è al servizio della maggioranza del popolo. Noi eleggiamo alle cariche pubbliche chi ne è degno, senza badare a quale partito o classe appartenga; anche i poveri possono ottenere le cariche più alte. • Siamo liberi nella vita pubblica e privata… Amiamo le cose belle, amiamo il sapere, ma sappiamo anche come agire. Per noi chi non si interessa alla vita politica non è un uomo tranquillo, ma un cittadino inutile. • Per tutto questo, dico che la nostra città è la scuola della Grecia, e da noi ogni cittadino può sviluppare al massimo e liberamente la propria personalità”. da Tucidide, La guerra del Peloponneso, II, 35-46 1 164 La Grecia classica (V e IV sec. a.C.) 165 La Grecia classica (V e IV sec. a.C.) 166 La cultura ateniese Nell’Atene del V e IV secolo si affermarono: • • • • • • 167 - filosofi (Socrate, Platone, Aristotele); - drammaturghi (Eschilo, Sofocle, Euripide, Aristofane); - storici (Erodoto, Tucidide); - artisti (Fidia, Prassitele, Mirone, Policleto, Lisippo); - scienziati (Ippocrate); - oratori (Lisia, Isocrate, Demostene). La Grecia classica (V e IV sec. a.C.) La Grecia classica (V e IV sec. a.C.) Il teatro • Uno dei maggiori contributi culturali di Atene all’umanità fu il teatro. Nelle feste in onore di Dioniso, si rappresentavano spettacoli teatrali nei quali si discutevano i principali problemi cittadini. 168 La Grecia classica (V e IV sec. a.C.) • Le tragedie trattavano antichi miti o fatti storici, ed avevano un grande significato morale e politico, esprimendo le idee, le speranze ed i sentimenti del popolo, sui quali gli spettatori erano chiamati a riflettere. Dal film Edipo re, di Pier Paolo Pasolini, 1967 169 La Grecia classica (V e IV sec. a.C.) 170 La Grecia classica (V e IV sec. a.C.) • Accanto alle tragedie erano rappresentate delle commedie, spesso riguardanti aspetti e personaggi della vita cittadina, visti dal lato comico. In ciò, rifulse il genio inventivo di Aristofane (V sec.). Dalla commedia musicale Mai di sabato signora Lisistrata, regia teatrale di P. Garinei e S. Giovannini, RAI, 1979 171 La Grecia classica (V e IV sec. a.C.) • Il teatro di Atene, con 14.000 posti, era una scuola di democrazia, nella quale la comunità dei cittadini ritrovava la sua unità al di sopra dei contrasti politici. 172 La Grecia classica (V e IV sec. a.C.) Socrate • Il più grande filosofo dell’epoca fu Socrate (469399), per il quale non è importante ciò che è utile, sempre variabile, ma il vero bene, la vera virtù e la vera giustizia. L’uomo è al centro della sua ricerca. 173 La Grecia classica (V e IV sec. a.C.) 174 Dal film Socrate, di Roberto Rossellini, 1970 175 La Grecia classica (V e IV sec. a.C.) PLATONE • Platone (IV sec.) fu discepolo di Socrate. Nelle sue opere, composte in forma di dialogo, fa esporre a Socrate le sue idee filosofiche. • E’ stato detto che tutta la filosofia successiva non è altro che un “commento” a Platone. La Grecia classica (V e IV sec. a.C.) Dal film Socrate, di Roberto Rossellini, 1970 176 La Grecia classica (V e IV sec. a.C.) La Storia • In Atene nasce anche la Storia, come ricerca critica delle cause ed interpretazione dei fatti. • Erodoto, padre della storia, raccolse molti racconti mitici e favole, ma raccontò le recenti guerre persiane e si pose il problema delle loro cause. 177 La Grecia classica (V e IV sec. a.C.) 178 • Tucidide raccontò la storia della guerra del Peloponneso (431-404), alla quale partecipò come stratego. Egli espone fatti vissuti di persona, o riferiti da altri testomini diretti, e va alla ricerca dell’obiettività, della causa vera. La Grecia classica (V e IV sec. a.C.) L’altra faccia di Atene Dialogo fra gli Ateniesi e i Melii (416 a.C.) • Lo scopo della storia è far capire le vicende attuali e future, offrire un “possesso perenne” ai lettori, soprattutto ai politici. 179 La Grecia classica (V e IV sec. a.C.) (Ateniesi): “«Non stiamo qui a sostenere che il nostro dominio è giusto perché abbiamo sconfitto la Persia… Esigiamo che si discuta in base a valutazioni realistiche… Voi dovere decidere come non rischiare la vita opponendovi ad un nemico molto più forte. Da sempre, per legge di natura, i più forti comandano. Non siamo noi ad aver stabilito questa legge, non siamo noi ad averla applicata per primi. Era in vigore quando l’abbiamo trovata, e sempre valida la lasceremo, consapevoli che anche voi, come altri, ci imitereste se vi trovaste al nostro livello di potenza. Riflettete dunque quando ce ne saremo andati, e considerate che si tratta delle sorti della vostra patria». Gli ambasciatori ateniesi andarono via. Gli strateghi, siccome i Melii non cedevano, subito cominciarono la guerra. … Tutti i Melii adulti furono uccisi, donne e bambini furono fatti schiavi. In quel luogo, furono mandati cinquecento coloni ateniesi”. da Tucidide, La guerra del Peloponneso 180 La Grecia classica (V e IV sec. a.C.) 1 181 183 La Grecia classica (V e IV sec. a.C.) L’ellenismo 182 184 La Grecia classica (V e IV sec. a.C.) L’ellenismo Dal film Alexander, di Oliver Stone, 2004 185 L’ellenismo 186 L’ellenismo Alessandro Magno • Filippo diede a suo figlio Alessandro un’educazione di prim’ordine, chiamando alla sua corte il filosofo Aristotele. 187 L’ellenismo 188 L’ellenismo 1 189 1 191 La Grecia classica (V e IV sec. a.C.) La Grecia classica (V e IV sec. a.C.) 190 1 192 L’ellenismo La Grecia classica (V e IV sec. a.C.)