Reggio Emilia, 6 Febbraio 2013 A cura del Dr. Marco Ternelli - [email protected] • Le verità dei fatti e «fact checking» online non sono sufficienti per far cambiare le opinioni precostituite. • È un problema per chi si impegna nel fare chiarezza sulle bufale e i dati fasulli. • Correggere false convinzioni richiede una vera e propria persuasione, non è sufficiente dare una informazione accurata. • Il brevetto sui farmaci, arriva in Italia nel 1978. • Dal 1991 al 1993, il Certificato Complementare di Protezione (CPC) estendeva il brevetto di altri 18 anni. • Dal 1993 al 2002, il Certificato Supplementare di Protezione (SPC) estendeva il brevetto di altri 5 anni. • Risultato? Mentre in Europa «uscivano» gli equivalenti guadagnando mercato, in Italia rimaneva il brand originator poiché ancora coperti da brevetto. • Complice l’estensione dei brevetti, il medico italiano è abituato a prescrivere per brand. • Il paziente italiano è abituato a conoscere i farmaci per nome del brand e non per principio attivo; inoltre a vedere sempre la stessa scatola (forma – colore – dimensione). • Al pari di qualsiasi prodotto commerciale, un farmaco viene percepito dal medico e dal paziente secondo variabili culturali ed emotive che possono modificarne il profilo di efficacia e di tollerabilità. Questo significa che anche un prodotto farmaceutico è caratterizzato da significati simbolici correlati alla "fiducia" attribuitigli dal medico e dal paziente. Un prodotto percepito come prodotto non-brand desta perplessità, abbassa la compliance, aumenta la probabilità di effetti «nocebo». • Revisione di 70 studi clinici di farmaci contro l’emicrania: conoscere in anticipo quali potrebbero essere gli effetti collaterali di un farmaco, può aumentare il rischio che quegli effetti si presentino realmente (effetto nocebo). • Questo fenomeno è osservabile sia nel rapporto con il proprio medico, sia all'interno degli studi clinici nei quali si fa uso del placebo. • Quando scade il brevetto, il medico cessa di prescrivere il farmaco a brevetto scaduto e ne prescrive un altro ancora sotto brevetto. Es. ACE-inibitori => sartani • Oppure, l’industria con piccole modifiche chimiche, registra un nuovo brevetto con una molecola sostanzialmente simile (ora non più possibile). Es. cetirizina => levocetirizina • Farmaco a brevetto scaduto NON significa farmaco vecchio! • P.P. DILATREND® 30CPR DIV 25MG: 7,51 € • Prezzo di rimborso per Carvedilolo 30cpr 25mg: 6,06 € • Sia che il medico prescriva Dilatrend che Carvedilolo, il SSN «paga» sempre 6,06. La differenza di 1,50 € è carico del paziente. • Quindi nessun risparmio per l’SSN. • Proprio nessuno? • Nessuno nessuno? • • • • Simuliamo le vendite di un’industria farmaceutica di originator Stimiamo 1.000.000 di confezioni vendute all’anno Consideriamo il prezzo PRIMA e DOPO l’uscita dell’equivalente Per semplicità, immaginiamo che gli importi rappresentino il ricavo netto. • Prezzo al pubblico nel 2004: 26,27 € * 1.000.000 = 26.270.000 € • Esce l’EQUIVALENTE nel 2009 • Prezzo al pubblico nel 2013 9,57 € * 1.000.000 = 9.570.000 € • Calo del 64% • Prezzo di rimborso SSN: 7,79 € Spesa del SSN nel 2013 x 1.000.000: 7.790.000 € • Risparmio per SSN del 70% • Prezzo al pubblico nel 2002: 52,68 € * 1.000.000 = 52.680.000 € • Esce l’EQUIVALENTE nel 2012 • Prezzo al pubblico nel 2013 18,59 € * 1.000.000 = 18.590.000 € • Calo del 65% • Prezzo di rimborso SSN: 16,70 € Spesa del SSN nel 2013 x 1.000.000: 16.700.000 € • Risparmio per SSN del 68% • Prezzo al pubblico nel 2001: 10,23 € * 1.000.000 = 10.230.000 € • Esce l’EQUIVALENTE nel 2001 • Prezzo al pubblico nel 2013 4,40 € * 1.000.000 = 4.400.000 € • Calo del 57% • Prezzo di rimborso SSN: 2,36 € Spesa del SSN nel 2013 x 1.000.000: 2.360.000 € • Risparmio per SSN del 77% • Prezzo al pubblico nel 2005: 36,33 € * 1.000.000 = 36.330.000 € • Esce l’EQUIVALENTE nel 2007 • Prezzo al pubblico nel 2013 7,54 € * 1.000.000 = 7.540.000 € • Calo del 79,4% • Prezzo di rimborso SSN: 5,64 € Spesa del SSN nel 2013 x 1.000.000: 5.640.000 € • Risparmio per SSN del 85% • E’ legittimo sostenere che, a fronte di riduzioni così consistenti di prezzo, una ditta di originator abbia tutto l’interesse a: 1. screditare l’equivalente 2. ricorrere presso tribunali per mantenere valido il brevetto? 1. 2010: in commercio in dose da 4mg perindopril erbumina. 2. In vista della scadenza del brevetto, la ditta cambia la composizione del sale: 5 mg di perindopril arginina, rinnovando il brevetto. 3. Le ditte di generico (4mg perindopril erbumina) fanno causa. 4. Vincono la causa («mancanza di novità e ovvietà») 5. La ditta dell’originator viene «punita» con il blocco del prezzo: differenza a carico del paziente di 15 € => Brand perde il mercato. • Fino al 2005 era commercializzato il N----x® a base di rifaximina amorfa. • Nel 2005 scade il brevetto, ma viene richiesto un nuovo brevetto per la rifaximina polimorfa-a: il farmaco si chiama sempre con lo stesso nome, N----x®. • CONFUSIONE!!! • Ricorso al TAR: vinto dai «genericisti», poiché il la rifaximina polimorfa-a è un brevetto «leggero» • Ricorso al C. d. S: vinto da A. W.. Non si parla di brevetti, ma del fatto che le AIC rilasciate non sono regolari perchè non hanno rispettato le linee guida Europee sulla produzione dei generici/equivalenti. • Introduciamo un nuovo parametro: la Quota/Volumi di Mercato • Prezzo al pubblico nel 2004: 26,27 € * 1.000.000 = 26.270.000 € [QUOTA 100%] • Esce l’EQUIVALENTE nel 2009 • Prezzo al pubblico nel 2013 9,57 € * 1.000.000 = 9.570.000 € • Calo del 64% • Quota Equivalenti: 20% Ricavo finale Brand: 7.656.000 € Calo del 71% rispetto a scadenza brevetto • Prezzo al pubblico nel 2002: 52,68 € * 1.000.000 = 52.680.000 € • Esce l’EQUIVALENTE nel 2012 • Prezzo al pubblico nel 2013 18,59 € * 1.000.000 = 18.590.000 € • Calo del 65% • Quota Equivalenti: 20% Ricavo finale Brand: 14.872.000 € Calo del 72% rispetto a scadenza brevetto • Prezzo al pubblico nel 2001: 10,23 € * 1.000.000 = 10.230.000 € • Esce l’EQUIVALENTE nel 2001 • Prezzo al pubblico nel 2013 4,40 € * 1.000.000 = 4.400.000 € • Calo del 57% • Quota Equivalenti: 20% Ricavo finale Brand: 3.520.000 € Calo del 66% rispetto a scadenza brevetto • Prezzo al pubblico nel 2005: 36,33 € * 1.000.000 = 36.330.000 € • Esce l’EQUIVALENTE nel 2007 • Prezzo al pubblico nel 2013 7,54 € * 1.000.000 = 7.540.000 € • Calo del 79,4% • Quota Equivalenti: 20% Ricavo finale Brand: 6.032.000 € Calo del 84% rispetto a scadenza brevetto • Errato sostenere a spada tratta che l’equivalente è SENZA PROBLEMI • Ha i «suoi» problemi • Ma praticamente sono gli stessi degli originator • Siamo noi che tendiamo a usare 2 pesi e 2 misure. • SI TRATTA DI CAMBIARE MENTALITÀ • Se l'originale ha qualche problema... pazienza, càpita. Se il generico ha qualche problema... !@%?*# • Se l'originale “non funziona”... pazienza, non c'era nulla da fare. Se il generico “non funziona”... non c’è p.a.!! • Se l'originale cambia scatola... pazienza, è la novità! Se il generico cambia scatola... c'è troppa confusione. • Se l'originale è di una ditta sconosciuta... pazienza, è di qualità Se il generico è di una ditta sconosciuta... c'è la segatura dentro! • «Se volete vendere i generici fate in modo che essi siano semplicemente identici ai brand e non “equivalenti”» • Li fanno in Cina • Il farmacista compra dalle ditte più schifose che fanno lo sconto più alto • C’è (fino a) il -20% di principio attivo • Ci sono troppe ditte • Le scatole diverse fanno confusione • La biodisponibilità del +-20% si «somma» tra ditte di equivalenti diversi (si arriva fino al 40%) • Gli eccipienti sono possono essere diversi, quindi cambia la biodisponibilità • Di alcuni farmaci non esistono gli equivalenti perché l’indice terapeutico è troppo stretto. ● ● 1996: “Farmaco, la cui formulazione non sia più protetta da brevetto, a denominazione generica del principio seguita dal nome del titolare della AIC” 1996: “Medicinale a base di uno o più principi attivi, prodotto industrialmente, non protetto da brevetto o da certificato protettivo complementare, identificato dalla denominazione comune internazionale del principio attivo o, in mancanza di questa, dalla denominazione scientifica del medicinale, seguita dal nome del titolare dell'AIC, che sia bioequivalente rispetto ad una specialità medicinale già autorizzata con la stessa composizione qualiquantitativa in principi attivi, la stessa forma farmaceutica e le stesse indicazioni terapeutiche” 2006: “Medicinale che ha la stessa composizione quali-quantitativa di sostanze attive e la stessa forma farmaceutica del medicinale di riferimento nonché una bioequivalenza con il medicinale di riferimento dimostrata da studi appropriati di biodisponibilità”. La velocità e la quantità di principio attivo che viene ceduta (dalla forma farmaceutica) e resa disponibile a livello sistemico. “I farmaci, quando vengono somministrati alla stessa persona con il medesimo regime di dosaggio, danno origine essenzialmente allo stesso effetto terapeutico o alla stessa tossicità. È logico attendersi che le preparazioni bioequivalenti siano anche terapeuticamente equivalenti” MSD, Manuale Merck 2012 I parametri da considerare: • Cmax, concentrazione plasmatica di picco • Tmax, tempo necessario al raggiungimento della concentrazione di picco • AUC (Area Under the Curve), area sottesa alla curva che indica l’andamento della concentrazione plasmatica nel tempo Si stabilisce che gli intervalli di confidenza al 90% (IC 90%) dei quozienti della media delle AUC e delle Cmax (o dei Tmax) del farmaco originale e del suo equivalente rientrino nel limite prefissato del +/20%, che equivale ad un limite da 0,8 a 1,25 se la scala considerata è logaritmica. SEMPLICE NO? Il valore ± 20% è stato scelto perché i fenomeni biologici sono variabili, infatti due unità posologiche dello stesso farmaco (es. ORIGINATOR), somministrate a due differenti soggetti o in diversi momenti, danno curve di biodisponibilità differenti entro un range del ± 20%. Fonte: http://www.galenotech.org/farmcodin7.htm • Sono farmaci a base di principi attivi non più coperti da brevetto, di uso consolidato (oltre 10 anni in Europa). • È un farmaco che a differenzia del generico 1. ha un proprio brand (nome commerciale) 2. per ottenere AIC deve presentare SOLO i DATI di LETTERATURA • NON deve presentare (necessariamente) studi di BIOEQUIVALENZA Pur accettando su base documentale che i 2 medicinali (farmaco originator e farmaco copia) possiedano gli stessi effetti clinici, non è provato che siano anche bioequivalenti e quindi interscambiabili, al contrario del farmaco equivalente. Nimesulide docet Legge n. 49 del 2005 Legge n. 27 del 24 marzo 2012 Legge n. 221 del 17 dicembre 2012 Il medico che curi un paziente, per la prima volta, per una patologia cronica, ovvero per un nuovo episodio di patologia non cronica, per il cui trattamento sono disponibili più medicinali equivalenti, indica nella ricetta del Servizio sanitario nazionale la denominazione del principio attivo contenuto nel farmaco oppure la denominazione di uno specifico medicinale a base dello stesso principio attivo accompagnato dalla denominazione di quest'ultimo. L'indicazione dello specifico medicinale è vincolante per il farmacista ove nella ricetta sia inserita, corredata obbligatoriamente da una sintetica motivazione, la clausola di non sostituibilità di cui all'articolo 11, [omiss…]. L'indicazione è vincolante per il farmacista anche quando il farmaco indicato abbia un prezzo pari a quello di rimborso, fatta comunque salva la diversa richiesta del cliente. • “Il farmacista, al quale venga presentata una ricetta medica che contenga la prescrizione di un farmaco appartenente alla classe di cui alla lettera c) del comma 10 dell’articolo 8 della legge 24 dicembre 1993 n. 537 (non SOP e OTC che appartengono alla classe C-bis), è tenuto ad informare il paziente dell’eventuale presenza in commercio di medicinali aventi uguale composizione in principi attivi, nonché forma farmaceutica, via di somministrazione, modalità di rilascio e dosaggio unitario uguali” (anche se con diverso numero di unità posologiche). • “Qualora sulla ricetta non risulti apposta dal medico l’indicazione della non sostituibilità del farmaco prescritto, il farmacista, su richiesta del cliente, è obbligato sulla base della sua specifica competenza professionale a fornire un medicinale avente prezzo più basso di quello del medicinale prescritto. Ai fini del confronto il prezzo è calcolato per unità posologica e quantità unitaria di principio attivo.” • Non ha competenze di medicina • Non ha conoscenze di chimica/farmacologia • Non conosce i meccanismi di farmacoeconomia • Non sa cos'è un brevetto farmaceutico o un CCP • È abitudinario • Quasi sempre ha già “sentito parlare” degli equivalenti • Ma è proprio uguale? • Ma è sicuro (che sia uguale)? • Ma fa la stessa cosa? • Come l'originale? • Ma sono proprio proprio la stessa cosa? • Ma se è uguale perché costa meno? • Cosa ci guadagna la casa farmaceutica? • Cosa ci guadagna il farmacista? • Perché il medico non ha scritto direttamente quello che non pagava? • Non so, faccia lei! • Mi dia quello che vuole, purché funzioni • Am dìa còl bòn!! • Chiedo al medico se sono uguali, poi la prossima volta ... • È molta la differenza? • Per 2-3 confezioni? • E quanto costa l'originale? • Ma si può detrarre? • Ehh, per così poco... •Io sono esente (assente) dal TIC!!! • Non è il ticket!! … li fanno in Cina!!! • Marzo 2008: l'EMEA era stata avvertita dalla FDA americana di un problema di contaminazione con Condroitin Solfato Ipersolfatato (OSCS) dei farmaci contenenti eparina. La contaminazione era stata individuata nell'eparina di origine cinese. • Ottobre 2008: A*trote*, riferimento rapid alert message agenzia inglese dei medicinali concernente ispezione officina cinese Yong Zip non risulta in compliance con le normative GMP per la produzione di materia prima Diclofenac sodico utilizzato per la produzione del medicinale […] • 2007: carenza mondiale di mifepristone per problemi di produzione da parte del fornitore (unico) cinese del p. a., risultato contaminato da Tungsteno. … io prendo solo roba italiana … io prendo solo roba italiana • • • • • • • • • • • • • ABIS (Agips Farmaceutici) ALMIDIS (Epifarma) AMLOPOL (Polifarma) AMLOSYL (KRKA D. D.) ANTACAL (Errekappa Euroterapici) BALARM (S.F. Group) KRUDIPIN (Krugher Pharma) LOSEDIN (La Farmacochimica Italiana) MAKADIP (CSO Pharmaitalia) MONOPINA (Pfizer) NORVASC (Pfizer) ZAURIS ( I.G. Farmaceutici) • Legge 24 giugno 2009, comma b: per i medicinali equivalenti di cui all'art. [omiss, fascia A ndr.], le quote di spettanza sul prezzo di vendita al pubblico al netto dell'imposta sul valore aggiunto, stabilite dal primo periodo del comma [omiss], sono cosi' rideterminate: per le aziende farmaceutiche 58,65 per cento, per i grossisti 6,65 per cento e per i farmacisti 26,7 per cento. [omiss]. • Per il farmacista non c'è nessuna differenza o convenienza ad acquistare da una ditta piuttosto che un'altra: lo sconto massimo è livellato per legge. • DITTA: riduzione del 20% del prezzo al pubblico dei farmaci interessati dalla violazione. In caso di reiterazione, riduzione del 50%. • GROSSISTA: obbligo di versare al SSR una somma pari al doppio dell'importo dello sconto non dovuto. In caso di reiterazione, la somma è pari al quintuplo dell'importo. • FARMACIA: sanzione amministrativa da 500€ a 3.000€. In caso di reiterazione della violazione l'autorità amministrativa competente può ordinare la chiusura della farmacia per un periodo di tempo non inferiore a 15 giorni. • Il MINSAL ha autorizzato tutte le ditte allo stesso modo. • Ormai il mercato si sta dividendo principalmente su poche ditte di equivalenti: tante nate all’inizio sono fuse con grandi gruppi per creare volumi di vendita. • Ditta di bassa qualità (?) = cattiva pubblicità. • Il mercato italiano non è privilegiato: le ditte/equivalenti sono gli stessi degli altri paesi (problema culturale). Aggiornato al 31/12/2011 • Se fosse vero che il farmacista acquista dalle ditte «schifose» con sconti esorbitanti (illegali…), com’è possibile che quasi il 90% del mercato italiano sia in mano a sole 5 ditte, più grosse ed importanti? - Teva/Dorom/Ratiopharm: 1° ditta mondiale di equivalenti. - Mylan: divisione della Merck (top 10 BigPharma) - Sandoz/Hexal: divisione della Novartis (top 10 BigPharma) - EG (Eurogenerics): ditta tedesco - Doc Generics: ditta italiana • Nei grafico precedente mancano gli equivalenti Pfizer e ZentivaWhintrop/Sanofi usciti nel 2012. • Vendo il brand? La ditta XYZ guadagna mercato. • Vendo l’equivalente? La ditta XYZ guadagna comunque mercato. • E lo toglie ai competitor… • Winthrop/Zentiva: equivalenti SANOFI AVENTIS (top 10 BigPharma) • ANGENERICO: divisione ANGELINI • Pfizer Generics • • • • • • • • ABC Actavis <= ditta di equivalenti più prescritta Almus <= ditta di equivalenti più prescritta Alter Dr. Reddy Germed Pensa Ranbaxy … prendo quelli che ho sempre preso … prendo quelli “normali” … gli originali li riconosco dalla scatola. … le scatole dei generici si assomigliano. • Scrivere sulla scatola dell'equivalente il nome dell'originator. • Mettere il blister dell'equivalente nella confezione primaria dell'originator (sconsigliato). • Imparare il nuovo nome del farmaco. • (farmacista) Assegnare le ditte per gruppo terapeutico. … preferisco pagare. … se costano di più vuol dire che sono migliori. MEDICINA A Dan Ariely della Duke University (USA) per aver dimostrato che i medicinali placebo dal prezzo elevato sono più efficaci di quelli che costano poco. (“Commercial Features of Placebo and Therapeutic Efficacy”, Rebecca L. Waber, Baba Shiv, Ziv Carmon, Dan Ariely, da “Journal of the American Medical Association”, 5 marzo 2008; 299: 1016-1017) Costa POCO? • Vuol dire che è di scarsa qualità! • Vuol dire che il farmacista ha lo sconto più alto! Costa TANTO? • In Italia costa tutto di più rispetto al resto d’Europa. • Vuol dire che il farmacista ci guadagna di più! • • • • Studio della «Bocconi» di Milano (2012) Italia, Germania, Spagna, Francia e Inghilterra Analisi dei Top 150 fascia A e Top 50 fascia H Italia: costo medio -18% (MAX Germania: -51% MIN Spagna: 0,6%) … mi ha dato una reazione allergica … ci mette troppo tempo a comparire l'effetto … mi torna su! … non si spezzano bene … il sapore è diverso … non fa lo stesso effetto L'equivalenza “passa” anche per gli eccipienti. Tendenzialmente l'equivalente contiene gli stessi eccipienti (magari in quantità differenti), l'importante è che ci sia sempre equivalenza farmacologica e terapeutica. Per quanto riguarda edulcoranti o aromatizzanti vale quanto sopra, anche se la scelta finale è della ditta che produce l'equivalente. • Grandi dibattiti e polemiche su chi deve gestire* la scelta degli eccipienti. • Prima di affrontare l’argomento: - culturalmente e professionalmente, la scelta dell’eccipiente appartiene al farmacista (galenica docet => f. s. a.) - il medico diagnostica e decide il principio attivo, di cui ha piena competenza e conoscenza. Ma la conoscenza degli eccipienti? - «competenza del medico per eccipiente» è «il paziente non è allergico a xyz»? Si-----or 28CPR 20MG • Interno: butilidrossianisolo, acido ascorbico, acido citrico monoidrato, cellulosa microcristallina, amido pregelatinizzato, magnesio stearato, lattosio monoidrato. • Rivestimento: ipromellosa, idrossipropilcellulosa, titanio diossido, talco, ferro ossido giallo, ferro ossido rosso. Simvastatina 28CPR 20MG • Interno: lattosio anidro, cellulosa microcristallina, amido di mais pregelatinizzato, butilidrossianisolo, magnesio stearato, talco. • Rivestimento: idrossipropilcellulosa, ipromellosa, titanio diossido, talco. Zi--x 12CPR 1G • sodio carbossimetilamido, silice colloidale, magnesio stearato, cellulosa microcristallina. Amoxicillina 12CPR 1G • Talco, sodio carbossimetilamido, magnesio stearato, silice precipitata, cellulosa microcristallina. Ta-------a SCIR 120MG/5ML • Saccarosio, sodio citrato, saccarina sodica, metile paraidrossibenzoato, potassio sorbato, Macrogol 6000, acido citrico monoidrato, aroma fragola, aroma mandarino, acqua depurata Paracetamolo SCIR 120MG/5ML • Saccarosio, macrogol 6000, sodio citrato, acido citrico anidro, saccarina sodica, metile paraidrossibenzoato, propile paraidrossibenzoato, aroma fragola/mandarino, acqua depurata. Nella valutazione della bioequivalenza tra equivalente e brand, non si considera dissoluzione e assorbimento: se il dossier di registrazione documenta la bioequivalenza tra i 2 farmaci, vuol dire che indipendentemente dagli eccipienti presenti nei due farmaci, i profili di Area Sotto la Curva (AUC) e di Concentrazione di picco (Cmax) dell'equivalente e dell'originator soddisfano i requisiti della normativa. In poche parole: si misura il profilo farmacocinetico direttamente a livello ematico, cioè si misura il risultato finale. … dire che nel generico, gli eccipienti diversi modificano l'effetto terapeutico del farmaco rispetto al brand è una … … MOVSTRUOSA!! Uno studio osservazionale condotto in Ontario, Canada, tra il Aprile '97 e il Marzo '02, su una popolazione di circa 1,4 milioni di persone di età superiore a 66 anni, ha dimostrato che la sostituzione di medicinali branded a base di Warfarin (farmaco con ristretto indice terapeutico) con medicinali equivalenti NON ha determinato differenze cliniche significative, in termini di frequenza dei test INR e delle ospedalizzazioni dovute alle emorragie maggiori o a tromboembolismo cerebrale. Equivalenti : tra legittimi quesiti e leggende metropolitane, BIF XIV n.4/ 2007 • I problemi di sicurezza legati agli eccipienti sono invece reali: un equivalente può contenere (es.) amido al posto di lattosio o contenere acesulfame al posto di saccarosio e dare problemi in persone allergiche/intolleranti. • Caso di paziente che assume Fluoxetina RAT senza problemi. Passa a Fluoxetina EG => problemi di stomaco per l'aroma di menta presente nell'equivalente dell'altra ditta. [Pure l'originator conteneva l'aroma di menta] • Ora invertiamo il problema: l’originator causa una reazione allergica. • Per «cultura» si dichiara «La paziente è allergica al p.a.», con risultati a volte paradossali. • Perché non pensare ad un’allergia/intolleranza ad un eccipiente dell’originator (es. colorante XYZ)?. • Utilizzare un equivalente privo del colorante XYZ permette al paziente di accedere al farmaco. ... c'è il 20% di principio attivo in meno ±20%? 100 % ==> 120 % - 80 % SBAGLIATO La domanda di AIC [dell'equivalente] viene considerata dall'AIFA anche per quanto riguarda la classificazione ai fini della rimborsabilità SSN: se il generico ha un prezzo inferiore almeno del 20% rispetto al corrispondente originatore viene collocato nella stessa fascia. DLgs 49/2006 … i generici non funzionano!! “La maggior parte dei farmaci che produciamo, più del 90%, funziona solo tra il 30% e il 50% delle persone” Connor Steve, "Glaxo chief: Our drugs do not work on most patients", in The Independent, 8 dicembre 2003 • Quasi tutte le molecole di largo uso (antiipertensivi, analgesici minori, antinfiammatori, ipocolesterolemizzanti, anticoagulanti, antibiotici, ipoglicemizzanti, antidepressivi, BDZ, ecc…) sono «genericate». • Tutti usano ALMENO 1 equivalente, ma non lo sanno. • Se non nel cronico, almeno nell’acuto… • E quando «non si sa»… MAI NESSUN PROBLEMA! • Paziente in terapia con Furosemide, Allopurinolo, Lortaan®, Cardioaspirin®, Simvastatina. Rifiuta sostituzione con il Losartan perchè NON USA I GENERICI. • Paziente con prescrizione di Diclofenac e Muscoril®. Rifiuta sostituzione con Tiocolchiside perchè non usa i generici ma SOLO QUELLI CHE HA DATO IL MEDICO. • Paziente che utilizza solo Zirtec® perché usando il “generico” non ha avuto gli stessi risultati. “Generico” utilizzato: Formistin® (farmaco copia). • Paziente in terapia con Triatec®, sostituito con Ramipril SanofiAventis. Il giorno dopo chiede Triatec® perché ha sentito delle differenze. ● ● ● ● ● ● ● ● ● ● ● ● il generale il genetico l'anormale il tarocco il transgenico il comparativo il compatibile quello «col principio attivo» la sottomarca il biologico l'analgesico il somiglio Fonte: www.progettoasco.it