RELAZIONE TECNICO – DESCRITTIVA DM 37-08 Parti Condominiali Comuni RELAZIONE TECNICO – DESCRITTIVA DM 37-08 Parti Condominiali Comuni RELAZIONE TECNICO – DESCRITTIVA DM 37-08 Parti Condominiali Comuni Descrizione delle parti condominiali comuni I locali non hanno superficie maggiore di 400 m². L'impianto elettrico ha potenza impegnata minore o uguale a 6 kW. I locali condominiali comuni non comprendono un ambulatorio o altro locale adibito ad uso medico. I locali condominiali comuni non comprendono alcun locale con pericolo di esplosione o a maggior rischio in caso di incendio. Conclusioni La realizzazione dell'impianto elettrico dei locali condominiali comuni, e gli eventuali interventi di trasformazione o ampliamento di tale impianto, non sono soggetti ad obbligo di progetto da parte di un professionista ai sensi del DM 37/08. Entro trenta giorni dall’ultimazione dei lavori, l’impresa esecutrice dovrà rilasciare n. 1 (una) dichiarazioni di conformità dell’impianto elettrico per l’unità abitativa, in ottemperanza al Decreto Ministeriale 22 Gennaio 2008 n°37, completa di: 1. documentazione finale d’impianto, ivi compreso il presente progetto o le varianti in riferimento ad esso intervenute in fase esecutiva; 2. relazione contenente i risultati delle verifiche finali effettuate sugli impianti, redatta in conformità alla Norme UNI; 3. elenco del materiale utilizzato; 4. copia del certificato di iscrizione alla camera di commercio da cui risulta il possesso dei requisiti previsti dal Decreto Ministeriale 22 Gennaio 2008 n°37 Nota Gli interventi di manutenzione non sono mai soggetti ad obbligo di progetto ai sensi del DM 37/08. RELAZIONE TECNICO – DESCRITTIVA DM 37-08 Parti Condominiali Comuni Locali ad uso abitativo Caratteristiche dell'impianto elettrico non soggetto ad obbligo di progetto da parte di un professionista Norme, leggi e regolamenti di riferimento L'impianto elettrico è conforme alla regola d'arte ai sensi della legge 1/3/1968 n. 186 art. 1, del DM 22/1/2008 n. 37, art. 6, comma 1, e della legge 9/1/1989 n. 13 e successive integrazioni sull'eliminazione delle barriere architettoniche, nonché alla norma CEI 64-8 "Impianti elettrici utilizzatori a tensione nominale non superiore a 1000 V in corrente alternata e a 1500 V in corrente continua". Tutto il materiale elettrico impiegato è idoneo al luogo di installazione e marcato CE in base alla direttiva europea bassa tensione (73/23/CEE e 93/68/CEE) e direttiva sulla compatibilità elettromagnetica (89/366/CEE e successive modifiche) per i prodotti soggetti a tali direttive. In particolare, sono adottati i seguenti criteri di dimensionamento e protezione dell'impianto elettrico. Sezione dei cavi I circuiti sono costituiti da cavi in rame di sezione tale che la portata, tenuto conto del tipo di isolante e delle condizioni di posa, sia superiore o uguale alla corrente di impiego del circuito stesso, con un minimo di 1,5 mm2. Caduta di tensione La caduta di tensione in nessun punto dell'impianto supera il 4% della tensione nominale, come suggerito dalla norma CEI 64-8. Tipo di cavi in relazione all'incendio I cavi sono del tipo non propaganti l'incendio (CEI 20-22), ad esempio N07V-K, oppure non propaganti la fiamma (CEI 20-35), ad esempio H07V-K. Isolamento e colore dei cavi I cavi hanno un isolamento adeguato alla tensione del sistema elettrico e idoneo al tipo di posa. L'isolante dei cavi è di colore blu chiaro per il conduttore di neutro e di colore giallo-verde per il conduttore di protezione, in modo che siano facilmente identificabili nella manutenzione e successivi interventi sull'impianto. Protezione contro i sovraccarichi e i cortocircuiti Tutti i circuiti sono protetti contro le correnti di cortocircuito da interruttori automatici, disposti all'inizio di ogni circuito, con potere di interruzione adeguato alla corrente di cortocircuito nel punto di installazione e di corrente nominale non superiore alla portata del cavo, per garantire la protezione anche contro i sovraccarichi. RELAZIONE TECNICO – DESCRITTIVA DM 37-08 Parti Condominiali Comuni Installazione di interruttori unipolari Gli interruttori unipolari di comando circuiti luce, o prese, sono inseriti sul conduttore di fase, per migliorare la sicurezza dell'utente che intervenga sul circuito a valle senza aprire l'interruttore generale. Sfilabilità dei cavi I cavi sono posati entro tubi protettivi ai fini della protezione contro le sollecitazioni meccaniche, in numero e con modalità di posa tali da essere sfilabili e permettere quindi una maggiore flessibilità dell'impianto per eventuali modifiche e ampliamenti. Posa dei tubi protettivi I tubi protettivi sotto traccia, a parete, hanno andamento orizzontale o verticale (o parallelo ad uno degli spigoli della parete) come richiesto dalla norma CEI 64-8, affinché la conduttura elettrica sia facilmente individuabile da chi debba eseguire un foro nella parete. I tubi protettivi non sconfinano nelle unità immobiliari, per non costituire un pericolo per i condomini, ignari della loro presenza. Separazione dei circuiti di energia e di segnale I circuiti di energia sono adeguatamente separati da quelli di segnale (telefono, TV, antifurto, ecc.). Connessioni Le connessioni vengono eseguite con appositi morsetti installati in cassette di derivazione (non lungo i tubi o nelle scatole porta apparecchi, ad esempio frutti delle prese). Suddivisione dell'impianto su più circuiti L'impianto elettrico é suddiviso su più circuiti, in modo che un guasto metta fuori tensione solo il circuito guasto e non l'intero impianto. Tipo di prese Le prese sono bipolari con polo di terra (2P+T) a poli allineati (presa italiana), con terra centrale e alveoli schermati, del tipo P17/11 (bipasso 10/16 A) in modo da ricevere sia le spine da 10 A degli apparecchi utilizzatori di piccola potenza, sia le spine da 16 A degli apparecchi di tipo maggiore; a volte affiancate da prese tipo P30 con terra laterale e centrale (idonee anche per spine rotonde, tipo schuko), in modo che gli utenti non debbano cambiare la spina agli elettrodomestici o impiegare fastidiosi adattatori. Installazione delle prese Le prese sono installate in verticale (asse di inserzione della spina orizzontale), ad evitare l'accumulo di sporcizia negli alveoli delle prese orizzontali, e ad altezza minima dal pavimento di 17,5 cm, come suggerito dalla norma CEI 64-8. RELAZIONE TECNICO – DESCRITTIVA DM 37-08 Parti Condominiali Comuni Eliminazione delle barriere architettoniche Le apparecchiature elettriche (prese, interruttori luce, citofoni, ecc.) sono ubicate in posizione idonea per i portatori di handicap, come disposto dalle disposizioni legislative e regolamentari per l'eliminazione delle barriere architettoniche (legge 13/89, DM 236/89, DPR 380/01, Parte II, Capo III). Collegamento a terra e interruttori differenziali Tutte le masse sono collegate ad un conduttore di protezione, della sezione prevista dalla norma CEI 64-8, collegato ad un idoneo sistema di dispersori al fine di garantire la sicurezza delle persone nei confronti dei contatti indiretti, mediante interruzione automatica dell'alimentazione con interruttori differenziali, aventi una soglia di intervento di 30 mA (ove il tipo di apparecchi lo consente), per migliorare la sicurezza anche per i contatti diretti e in caso di interruzione del conduttore di protezione. Collegamento equipotenziale principale In corrispondenza della base dell'edificio è realizzato un nodo di terra per collegare tra loro il sistema disperdente, le tubazioni dell'acqua, del gas e del riscaldamento centralizzato e, per quanto possibile, i ferri delle fondazioni in cemento armato, come richiesto dalla norma CEI 64-8. Protezione contro i contatti diretti Ai fini della protezione contro i contatti diretti, le parti in tensione sono completamente isolate, oppure poste dietro schermi che impediscono il contatto (grado di protezione almeno IPXXB oppure IP2X). Grado di protezione IP Il grado di protezione è comunque adeguato alle condizioni ambientali nel punto di installazione, ad esempio grado di protezione IP44 per le apparecchiature all'aperto. Protezione contro le sovratensioni L'impianto elettrico è protetto dalle sovratensioni mediante idonei SPD, qualora ciò sia necessario ai fini della sicurezza (rischio R1), tenuto conto del valore di Nt della zona (numero di fulmini all'anno e al kilometro quadrato), del tipo e della lunghezza fino al primo nodo della linea che alimenta i servizi condominiali, secondo quanto indicato dalla norma europea CEI-EN 62305. RELAZIONE TECNICO – DESCRITTIVA DM 37-08 Locali ad uso abitativo RELAZIONE TECNICO – DESCRITTIVA DM 37-08 Locali ad uso abitativo RELAZIONE TECNICO – DESCRITTIVA DM 37-08 Locali ad uso abitativo Descrizione dei locali ad uso abitativo I locali ad uso abitativo non hanno superficie maggiore di 400 m². L'impianto elettrico ha potenza impegnata minore o uguale a 6 kW. I locali ad uso abitativo non comprendono un ambulatorio o altro locale adibito ad uso medico. I locali ad uso abitativo non comprendono alcun locale con pericolo di esplosione o a maggior rischio in caso di incendio. Conclusioni La realizzazione dell'impianto elettrico dei locali ad uso abitativo, e gli eventuali interventi di trasformazione o ampliamento di tale impianto, non sono soggetti ad obbligo di progetto da parte di un professionista ai sensi del DM 37/08. Entro trenta giorni dall’ultimazione dei lavori, l’impresa esecutrice dovrà rilasciare n. 1 (una) dichiarazioni di conformità dell’impianto elettrico per l’unità abitativa, in ottemperanza al Decreto Ministeriale 22 Gennaio 2008 n°37, completa di: 1. documentazione finale d’impianto, ivi compreso il presente progetto o le varianti in riferimento ad esso intervenute in fase esecutiva; 2. relazione contenente i risultati delle verifiche finali effettuate sugli impianti, redatta in conformità alla Norme UNI; 3. elenco del materiale utilizzato; 4. copia del certificato di iscrizione alla camera di commercio da cui risulta il possesso dei requisiti previsti dal Decreto Ministeriale 22 Gennaio 2008 n°37 Nota Gli interventi di manutenzione non sono mai soggetti ad obbligo di progetto ai sensi del DM 37/08. RELAZIONE TECNICO – DESCRITTIVA DM 37-08 Locali ad uso abitativo Locali ad uso abitativo Caratteristiche dell'impianto elettrico non soggetto ad obbligo di progetto da parte di un professionista Norme, leggi e regolamenti di riferimento L'impianto elettrico è conforme alla regola d'arte ai sensi della legge 1/3/1968 n. 186 art. 1, del DM 22/1/2008 n. 37, art. 6, comma 1, e della legge 9/1/1989 n. 13 e successive integrazioni sull'eliminazione delle barriere architettoniche, nonché alla norma CEI 64-8 "Impianti elettrici utilizzatori a tensione nominale non superiore a 1000 V in corrente alternata e a 1500 V in corrente continua". Tutto il materiale elettrico impiegato è idoneo al luogo di installazione e marcato CE in base alla direttiva europea bassa tensione (73/23/CEE e 93/68/CEE) e direttiva sulla compatibilità elettromagnetica (89/366/CEE e successive modifiche) per i prodotti soggetti a tali direttive. In particolare, sono adottati i seguenti criteri di dimensionamento e protezione dell'impianto elettrico. Sezione dei cavi I circuiti sono costituiti da cavi in rame di sezione tale che la portata, tenuto conto del tipo di isolante e delle condizioni di posa, sia superiore o uguale alla corrente di impiego del circuito stesso, con un minimo di 1,5 mm2. Caduta di tensione La caduta di tensione in nessun punto dell'impianto supera il 4% della tensione nominale, come suggerito dalla norma CEI 64-8. Tipo di cavi in relazione all'incendio I cavi sono del tipo non propaganti l'incendio (CEI 20-22), ad esempio N07V-K, oppure non propaganti la fiamma (CEI 20-35), ad esempio H07V-K. Isolamento e colore dei cavi I cavi hanno un isolamento adeguato alla tensione del sistema elettrico e idoneo al tipo di posa. L'isolante dei cavi è di colore blu chiaro per il conduttore di neutro e di colore giallo-verde per il conduttore di protezione, in modo che siano facilmente identificabili nella manutenzione e successivi interventi sull'impianto. Protezione contro i sovraccarichi e i cortocircuiti Tutti i circuiti sono protetti contro le correnti di cortocircuito da interruttori automatici, disposti all'inizio di ogni circuito, con potere di interruzione adeguato alla corrente di cortocircuito nel punto di installazione e di corrente nominale non superiore alla portata del cavo, per garantire la protezione anche contro i sovraccarichi. RELAZIONE TECNICO – DESCRITTIVA DM 37-08 Locali ad uso abitativo Installazione di interruttori unipolari Gli interruttori unipolari di comando circuiti luce, o prese, sono inseriti sul conduttore di fase, per migliorare la sicurezza dell'utente che intervenga sul circuito a valle senza aprire l'interruttore generale. Sfilabilità dei cavi I cavi sono posati entro tubi protettivi ai fini della protezione contro le sollecitazioni meccaniche, in numero e con modalità di posa tali da essere sfilabili e permettere quindi una maggiore flessibilità dell'impianto per eventuali modifiche e ampliamenti. Posa dei tubi protettivi I tubi protettivi sotto traccia, a parete, hanno andamento orizzontale o verticale (o parallelo ad uno degli spigoli della parete) come richiesto dalla norma CEI 64-8, affinché la conduttura elettrica sia facilmente individuabile da chi debba eseguire un foro nella parete. I tubi protettivi non sconfinano nelle unità immobiliari, per non costituire un pericolo per i condomini, ignari della loro presenza. Separazione dei circuiti di energia e di segnale I circuiti di energia sono adeguatamente separati da quelli di segnale (telefono, TV, antifurto, ecc.). Connessioni Le connessioni vengono eseguite con appositi morsetti installati in cassette di derivazione (non lungo i tubi o nelle scatole porta apparecchi, ad esempio frutti delle prese). Suddivisione dell'impianto su più circuiti L'impianto elettrico é suddiviso su più circuiti, in modo che un guasto metta fuori tensione solo il circuito guasto e non l'intero impianto. Tipo di prese Le prese sono bipolari con polo di terra (2P+T) a poli allineati (presa italiana), con terra centrale e alveoli schermati, del tipo P17/11 (bipasso 10/16 A) in modo da ricevere sia le spine da 10 A degli apparecchi utilizzatori di piccola potenza, sia le spine da 16 A degli apparecchi di tipo maggiore; a volte affiancate da prese tipo P30 con terra laterale e centrale (idonee anche per spine rotonde, tipo schuko), in modo che gli utenti non debbano cambiare la spina agli elettrodomestici o impiegare fastidiosi adattatori. Installazione delle prese Le prese sono installate in verticale (asse di inserzione della spina orizzontale), ad evitare l'accumulo di sporcizia negli alveoli delle prese orizzontali, e ad altezza minima dal pavimento di 17,5 cm, come suggerito dalla norma CEI 64-8. RELAZIONE TECNICO – DESCRITTIVA DM 37-08 Locali ad uso abitativo Eliminazione delle barriere architettoniche Le apparecchiature elettriche (prese, interruttori luce, citofoni, ecc.) sono ubicate in posizione idonea per i portatori di handicap, come disposto dalle disposizioni legislative e regolamentari per l'eliminazione delle barriere architettoniche (legge 13/89, DM 236/89, DPR 380/01, Parte II, Capo III). Collegamento a terra e interruttori differenziali Tutte le masse sono collegate ad un conduttore di protezione, della sezione prevista dalla norma CEI 64-8, collegato ad un idoneo sistema di dispersori al fine di garantire la sicurezza delle persone nei confronti dei contatti indiretti, mediante interruzione automatica dell'alimentazione con interruttori differenziali, aventi una soglia di intervento di 30 mA (ove il tipo di apparecchi lo consente), per migliorare la sicurezza anche per i contatti diretti e in caso di interruzione del conduttore di protezione. Collegamento equipotenziale principale In corrispondenza della base dell'edificio è realizzato un nodo di terra per collegare tra loro il sistema disperdente, le tubazioni dell'acqua, del gas e del riscaldamento centralizzato e, per quanto possibile, i ferri delle fondazioni in cemento armato, come richiesto dalla norma CEI 64-8. Protezione contro i contatti diretti Ai fini della protezione contro i contatti diretti, le parti in tensione sono completamente isolate, oppure poste dietro schermi che impediscono il contatto (grado di protezione almeno IPXXB oppure IP2X). Grado di protezione IP Il grado di protezione è comunque adeguato alle condizioni ambientali nel punto di installazione, ad esempio grado di protezione IP44 per le apparecchiature all'aperto. Protezione contro le sovratensioni L'impianto elettrico è protetto dalle sovratensioni mediante idonei SPD, qualora ciò sia necessario ai fini della sicurezza (rischio R1), tenuto conto del valore di Nt della zona (numero di fulmini all'anno e al kilometro quadrato), del tipo e della lunghezza fino al primo nodo della linea che alimenta i servizi condominiali, secondo quanto indicato dalla norma europea CEI-EN 62305. RELAZIONE TECNICA DM 37/08 IMPIANTI AUSILIARI (UNITA’ IMMOBILIARI E PARTI CONDOMINIALI COMUNI) RELAZIONE TECNICA DM 37/08 IMPIANTI AUSILIARI (UNITA’ IMMOBILIARI E PARTI CONDOMINIALI COMUNI) Pagina 1 RELAZIONE TECNICA DM 37/08 IMPIANTI AUSILIARI (UNITA’ IMMOBILIARI E PARTI CONDOMINIALI COMUNI) RELAZIONE TECNICA DM 37/08 IMPIANTI AUSILIARI (UNITA’ IMMOBILIARI E PARTI CONDOMINIALI COMUNI) Alimentazione dell'impianto Prelievo energia per edificio civile Riferimenti normativi CEI 64-8: Impianti elettrici utilizzatori a tensione nominale non superiore a 1000V in corrente alternata e a 1500V in corrente continua CEI 64-50: Edilizia residenziale - Guida per l’integrazione nell’edificio degli impianti elettrici utilizzatori e per la predisposizione per impianti ausiliari, telefonici e di trasmissione dati Specifiche della fornitura L’energia elettrica viene prelevata dalla rete di distribuzione pubblica. Le caratteristiche e le condizioni della fornitura devono essere concordate per tempo con la società distributrice, in funzione delle esigenze e dei parametri dell’impianto elettrico utilizzatore. Per la valutazione della potenza impegnata di un impianto o di una sua parte è necessario tenere conto del fattore di utilizzazione e di contemporaneità dei carichi, nonché del loro rendimento e fattore di potenza. L’affidabilità ed il corretto funzionamento dell’impianto (il non superamento dei limiti ammessi di temperatura e di caduta di tensione, efficacia delle protezioni, ecc.) sono garantiti per potenze assorbite sino al valore di quella impegnata. L’energia elettrica può anche essere prodotta privatamente (autoproduzione). Impianti audio Citofono Riferimenti normativi CEI 64-8: Impianti elettrici utilizzatori a tensione nominale non superiore a 1000V in corrente alternata e a 1500V in corrente continua Guida CEI 64-50: Edilizia residenziale - Guida per l’integrazione nell’edificio degli impianti elettrici utilizzatori e per la predisposizione per impianti ausiliari, telefonici e di trasmissione dati Descrizione impianto L’impianto citofonico è composto da: - posto esterno con pulsantiera; - serratura elettrica; - apparecchio interno in ciascuna unità immobiliare costituito da apparecchio citofonico per ricezione fonica; - alimentatore d'impianto. Pagina 2 RELAZIONE TECNICA DM 37/08 IMPIANTI AUSILIARI (UNITA’ IMMOBILIARI E PARTI CONDOMINIALI COMUNI) Consigliata la predisposizione di canalizzazioni (ovviamente tenendo conto delle differenti necessità di capienza vista l’esigenza di cavi coassiali per l’impianto citofonico). Per il posto citofonico o videocitofonico esterno usare componenti (contenitori e/o apparecchiature) con grado di protezione minimo IP 44. Prescrizioni per l’impianto condominio Devono essere previsti tubazioni, scatole e cassette indipendenti da quelle di altri impianti (in alternativa le cassette devono avere setti isolanti di separazione). I cavi da utilizzare possono essere di tipo telefonico o per l’energia e possono essere contenuti nelle stesse condutture se: - tutti i conduttori sono isolati per la tensione più elevata presente; - ogni anima di cavo multipolare è isolata per la tensione nominale più elevata presente nel cavo; - cavi di energia di tipo a doppio isolamento, ad esempio N1VV-K, possono coesistere con i cavi degli impianti ausiliari isolati per la loro tensione nominale, altrimenti I cavi devono essere isolati per la tensione del loro sistema e installati in un compartimento separato di un tubo protettivo o di un canale; oppure si devono utilizzare tubi protettivi o canali separati. Parti comuni Utilizzare tubo in PVC per collegare pulsantiera ad alimentatore. I cavi consigliati sono: - di tipo telefonico (nei circuito di fonia); - coassiali isolati in polietilene 75 (per il segnale video); - TR o TRR (interno edificio); - TBPO o DW (posa interrata all’esterno dell’edificio). Appartamenti Il dispositivo citofonico è solitamente installato in prossimità dell’ingresso delle unità immobiliari. Utilizzare tubo di tipo pesante in PVC per collegare cassetta di piano a quella di appartamento. Gli apparecchi citofonici o videocitofonici a parete vanno posti a circa 140cm dal pavimento. Impianto telefonico Riferimenti normativi CEI 103-1/12: Impianti telefonici interni - Parte 12: Protezione degli impianti telefonici interni CEI 103-1/14: Impianti telefonici interni - Parte 14: Collegamento alla rete in servizio pubblico CEI 103-1/13: Impianti telefonici interni - Parte 13: Criteri di installazione e reti CEI EN 50086-2-4: Sistemi di canalizzazione per cavi - Sistemi di tubi - Parte 2-4: Prescrizioni particolari per sistemi di tubi interrati CEI 306-2: Guida per il cablaggio per telecomunicazioni e distribuzione multimediale negli edifici residenziali LEGGE 28 03 1991, n.109: Nuove disposizioni in materia di allacciamenti e collaudi degli impianti telefonici interni Pagina 3 RELAZIONE TECNICA DM 37/08 IMPIANTI AUSILIARI (UNITA’ IMMOBILIARI E PARTI CONDOMINIALI COMUNI) D.M. 23 maggio 1992, n. 314: Regolamento recante disposizioni di attuazione della legge 28 marzo 1991, n. 109, in materia di allacciamenti e collaudi degli impianti telefonici interni Classificazione e costituzione Condominio Nelle parti comuni l’impianto telefonico è composto da: - condutture (solitamente interrate) colleganti l’edificio alla rete telefonica (diametro 125mm posate a profondità 0,5m); - punto per terminali della rete telefonica (canalizzazione di collegamento con tubazione PVC pesante diametro 60 110mm); - condutture dei montanti; - cassette di derivazione (installate ad altezza di 25 35cm dal pavimento); - collegamento tra cassette di derivazione ed appartamenti (diametro conduttura 20mm). Appartamento Nell’appartamento l’impianto telefonico è composto da: - punto telefonico in ingresso costituito da tre scatole unificate da incasso adiacenti (ad altezza 25 35cm dal suolo); - tubazioni (di tipo pesante se a pavimento) cassette e scatole; - prese telefoniche (installate ad altezza dal suolo di almeno 17,5cm e non sopra una presa di energia elettrica); - apparecchi telefonici. Prescrizioni per l’impianto elettrico E’ fondamentale prendere accordi preliminari con l’Ente telefonico prima di progettare l’impianto. Inoltre è compito dal suddetto Ente telefonico fornire un armadietto unificato ad incasso con sportello a serratura ove disporre il punto terminale della rete telefonica esterna. L’impianto telefonico deve essere indipendente da altri impianti. Il raggio di curvatura minimo di posa della tubazione non deve essere inferiore a 6 volte il diametro esterno della tubazione stessa. (CEI 103-1/13). Si consiglia di predisporre un tubo (diametro 16mm) per consentire il collegamento delle masse dell’impianto telefonico (se previste). Impianto d'antenna Impianto d'antenna TV Riferimenti normativi CEI 64-8: Impianti elettrici utilizzatori a tensione nominale non superiore a 1000V in corrente alternata e a 1500V in corrente continua Guida CEI 64-50: Edilizia residenziale - Guida per l’integrazione nell’edificio degli impianti elettrici utilizzatori e per la predisposizione per impianti ausiliari, telefonici e di trasmissione dati Guida CEI 64-53: Edilizia residenziale - Guida per l’integrazione nell’edificio degli impianti elettrici utilizzatori e per la predisposizione per impianti ausiliari, telefonici e di Pagina 4 RELAZIONE TECNICA DM 37/08 IMPIANTI AUSILIARI (UNITA’ IMMOBILIARI E PARTI CONDOMINIALI COMUNI) trasmissione dati - Criteri particolari per edifici ad uso prevalentemente residenziale CEI EN 60728-11 (CEI 100-126): Impianti di distribuzione via cavo per segnali televisivi, sonori e servizi interattivi - Parte 11: Sicurezza CEI EN 50083-2 Impianti di distribuzione via cavo per segnali televisivi, sonori e servizi interattivi - Parte 2: Compatibilità elettromagnetica per le apparecchiature CEI EN 50083-3 Impianti di distribuzione via cavo per segnali televisivi, sonori e servizi interattivi - Parte 3: Apparecchiature attive a larga banda per impianti con cavi coassiali GUIDA CEI 100-7 Guida per l'applicazione delle Norme sugli impianti di ricezione televisiva CEI 81-1 Protezione delle strutture contro i fulmini Classificazione e costituzione L’impianto di antenna di un condominio è suddiviso in: Parti comuni: - sistema antenne riceventi fissate con idonei supporti protetti da corrosione (CEI 12-43); - centralino elettronico (ubicato il più vicino possibile alle antenne), alimentato con linea a 230V posata in canalizzazioni e cassette completamente separate dalla linea di segnale; - rete di distribuzione (in cascata o derivazione). Appartamenti: - tubo generalmente flessibile in PVC pesante e a pavimento; - cassette di derivazione e scatole porta-prese TV indipendenti o con setti isolanti di separazione. L’ impianto di antenna per ricezione individuale è composto da: - antenne riceventi; - amplificatori dei canali; - rete di distribuzione. Prescrizioni per l’impianto elettrico L’impianto di antenna deve essere separato da quello elettrico e soddisfare il criterio di funzionalità (ottenuto se agli utenti sono forniti segnali di qualità buona cioè corrispondenti al grado 4 della scala qualità CCIR) tramite: - compatibilità elettromagnetica (efficienza di schermatura dei cavi > 75dB e banda 30 1000 MHz); - qualità dei segnali distribuiti nell’impianto (dipende dalle caratteristiche elettriche dei segnali ricevuti e dalla tecnica amplificazione). Gli impianti di distribuzione dei segnali televisivi devono essere creati in conformità con le norme della serie CEI EN 50083 (in modo da ottenere una sufficiente qualità di ricezione dei segnali). I componenti elettrici ed elettronici devono assicurare: - elevata efficacia di schermatura (stabilita nella Norma CEI EN 50083-2); - adeguato adattamento di impedenza al fine di evitare riflessioni di segnale; - disaccoppiamento tra le varie uscite e tra più prese collegate in cascata; - funzionamento in banda di frequenza 47 862 MHz. E’ raccomandato l’utilizzo di cavi coassiali I tipi di prese previsti sono: Pagina 5 RELAZIONE TECNICA DM 37/08 IMPIANTI AUSILIARI (UNITA’ IMMOBILIARI E PARTI CONDOMINIALI COMUNI) - totalmente isolate; - semi-isolate; - non isolate con elemento di protezione; - non isolate senza elemento di protezione (principalmente utilizzate per alimentare amplificatori o azionare commutatori). L’impedenza nominale dell’antenna è: - 300 per strutture simmetriche; - 75 per strutture asimmetriche. Si consiglia di predisporre un montante per ogni colonna di appartamenti (diametro 25mm). Per la protezione contro i contatti esterni valgono le prescrizioni della Norma CEI 64-8. Messa a terra dell’antenna TV e collegamenti equipotenziali Il conduttore esterno del cavo coassiale deve essere collegato all’impianto (se l’impianto non è di classe II). Deve essere installato un collegamento equipotenziale tra i seguenti componenti: - conduttori esterni dei cavi coassiali (a meno che non utilizzano prese d’utente totalmente isolate, punti di trasferimento o isolatore galvanico); - involucri metallici che contengono le apparecchiature facenti parete dell’impianto d’antenna. Per quanto riguarda il collegamento a terra del sostegno d’antenna bisogna riferirsi alla norma CEI 81-10. Per stabilire se e come l’impianto d’antenna debba essere protetto devono essere preventivamente eseguite le seguenti valutazioni: - esecuzione del calcolo della probabilità di fulminazione (Nd) della struttura prima che sia installata l’antenna; - esecuzione del calcolo della probabilità di fulminazione (N’d) della struttura dopo l’installazione dell’antenna; - scelta di un adeguato valore del numero massimo degli eventi pericolosi ammissibili (Na). Tale scelta è effettuata in base alla tipologia e alla detinazione d’uso della struttura da proteggere. CONCLUSIONI Entro trenta giorni dall’ultimazione dei lavori l’impresa esecutrice dovrà rilasciare n. 13 (tredici) dichiarazioni di conformità degli impianti ausiliari dell’unità abitativa e n. 1 (una) dichiarazione di conformità degli impianti ausiliari delle parti condominiali comuni in ottemperanza al Decreto Ministeriale 22 Gennaio 2008 n°37, completa di: 1. documentazione finale d’impianto, ivi compreso il presente progetto o le varianti in riferimento ad esso intervenute in fase esecutiva; 2. relazione contenente i risultati delle verifiche finali effettuate sugli impianti, redatta in conformità alla Norme UNI; 3. elenco del materiale utilizzato; 4. copia del certificato di iscrizione alla camera di commercio da cui risulta il possesso dei requisiti previsti dal Decreto Ministeriale 22 Gennaio 2008 n°37. Pagina 6