MACCHINE
PER LE LAVORAZIONI
SECONDARIE
Prof. Paolo Biondi
Dip. GEMINI
1917
Classificazione delle lavorazioni
Anglosassone
LAVORAZIONI PRIMARIE: rottura
di un terreno sodo
LAVORAZIONI SECONDARIE: tutte
le lavorazioni successive
LAVORAZIONI DI COLTIVAZIONE:
tutte le lavorazioni con piante
sviluppate in campo
Classificazione delle lavorazioni
LAVORI (Bonciarelli)
DI MESSA A COLTURA: disboscamento,
scasso, sistemazioni idrauliche…
PREPARATORI (periodici)
a) Preliminari: scarificatura,
destoppiatura, trinciatura…
b) Preparatori propriamente detti
c) Complementari: estirpatura,
erpicatura, rullatura…
CONSECUTIVI (con piante già presenti in
campo): sarchiatura, rincalzatura…
1.Lavorazioni Primarie
• Gli attrezzi per le lavorazioni primarie
rompono un suolo sodo per ridurne la
resistenza e mescolare nello strato
lavorato residui vegetali, pesticidi,
fertilizzanti.
• Le lavorazioni primarie sono più
aggressive e profonde e lasciano una
superficie del suolo più irregolare
rispetto alle lavorazioni secondarie.
1.1 Possibili strumenti per
le lavorazioni primarie
-Aratri (a versoio, a dischi)
-Erpici a dischi
-Estirpatori
-Coltivatori (v. Chisel plow)
-Scarificatori, ripuntatori
-Zappatrici
-Vangatrici
-Varie combinazioni degli
attrezzi precedenti
2. Lavorazioni secondarie
Lo scopo è quello di:
- rompere le zolle
- amminutare il terreno
- operare una classificazione delle zollette
(fini in profondità e zollette superficiali)
- nettare dalle infestanti il suolo
- interrare i concimi e pesticidi.
In definitiva creare un letto di semina
o di trapianto ideale per la
germinazione dei semi e la sorgenza
delle plantule.
2.1 Possibili strumenti per le
lavorazioni secondarie
-Erpici (a denti, rotativi)
-Estirpatori
-Coltivatori
-Scarificatori
-Rulli
-Zappatrici
-Varie combinazioni degli
strumenti precedenti
3. Lavorazioni di coltivazione
o lavorazioni consecutive
Lo scopo è quello di:
- rompere croste superficiali
- arieggiare il suolo e conservare
l’umidità
- controllare le infestanti
- rincalzare il terreno sulle piante.
Macchine impiegate:
-sarchiatrici
-rincalzatori
ERPICI -01
Scopi principali
-ridurre la zollosità del terreno
-livellare la superficie
-classificare gli aggregati in profondità
-interrare eventualmente i concimi o i
prodotti distribuiti superficialmente sul
suolo e in certi casi la stessa semente
-disturbare la germinazione di piccole
infestanti
-aiutare la ritenzione dell'umidità
-rompere eventuali croste superficiali.
ERPICI -02
Classificazione
-a telaio ri gi do
-a denti ri gi di
-a denti el asti ci o vi branti
-a denti osc il l anti
-a telaio s nodato
-a el ementi tri angol ari (
-a el ementi speci al i
-A DENTI
ER PI CI
-ad as se ori zzontal e
-ROTATIVI
How ard, Laacke )
-a di schi
-a stel la ( norv egesi ) o a denti
-ad as se vertic al e ( erpi ci rotati vi in s ens o propri o
)
Erpici a denti
-a telaio rigido (a triangolo, a
parallelogramma, a S, a Z o Zig-Zag)
-a denti rigidi
Profondità di lavorazione < 15 cm
Erpici con telaio rigido a Z
o Zig-Zag
Profondità di
lavoro:
h<10-15 cm
Erpici leggeri
d<19-25 mm
Erpici medi
d<38-56 mm
Erpici pesanti
d<50-75 mm
Disposizione dei denti a cinque traverse e tre
principi (D1, D2, D3)
Erpici a telaio rigido
a denti elastici
Effetto di vibrazione sul terreno: anche
trasversale per denti danesi
Erpici a denti
oscillanti
Erpici a telaio
snodato
Erpici rotativi: a dischi -1
Diametro dei dischi: 40-60 fino a 60-80 cm
Angolo di attacco o taglio a: da 10 fino a 45°
Distanza tra dischi: da 18 a 38 cm.
Erpici rotativi: a dischi -2
Spessore dei dischi: 3-13 mm
Peso per disco: da 15-50 fino a
70-120 daN (max 200 daN)
Erpici rotativi: a dischi -3
a) Erpice
destoppiatore
b) Erpice offset
Varie disposizione
degli erpici a dischi
Offset trainati
Tandem
Erpici rotativi a
asse orizzontale
“norvegesi”
Erpici rotativi ad asse
verticale
Larghezza di lavoro 2-6 m con circa 4 forcelle per
metro. Velocità di rotazione 130-450 giri/min.
Particolare forcella
Il passo è definito p=vT, con v velocità
di avanzamento e T periodo. Se p=wT si
ottiene p=vp/w e, in funzione del
numero di giri n in giri/min, p=60v/2n.
Estirpatori e coltivatori
Macchine con profondità di lavorazione maggiore
degli erpici: h > 15 cm.
Per estirpatori si intendono delle macchine
specifiche per nettare il terreno dalle infestanti:
denti a piede d’oca.
Coltivatori leggeri: altezza dei denti
misurata al disotto del telaio di 40-60 cm.
Coltivatori pesanti: altezza dei denti di 6075 cm con profondità di lavorazione fino a
25 cm circa.
Punte standard larghezza di 60-75 mm, angolo di
inclinazione rispetto al terreno di 30-60°,
profondità di lavorazione 15-20 cm.
Larghezza dei denti a piede d’oca <40 cm.
Il chisel plow (aratro a denti) o chisel è un
coltivatore pesante introdotto negli Stati Uniti
negli anni '50 soprattutto per certe zone
semi-aride, soggette a forte erosione eolica.
Forza di trazione richiesta da chisel plow circa la
metà di quella richiesta da un aratro a versoio a
parità di terreno, profondità e larghezza di lavoro.
Scarificatori leggeri: altezza
dente sotto telaio 60-75 cm.
Scarificatori pesanti:
75-110 cm.
Scarificatori, ripper (ripuntatori)
Tiro in funzione dell’inclinazione
Giusta spaziatura dei denti
Rulli compattatori
Cilindri lisci con diametri di 50-80 cm e di
varia lunghezza fino a 1,0-1,5 m.
Peso per consentire un lavoro efficace da
100 fino a oltre 300 daN per metro di
lunghezza e spesso i rulli sono zavorrati sulla
parte superiore.
Rulli Croskill e Cambridge: dischi di diametro
diverso calettati folli su un albero; un disco di
grande diametro (33-60 cm) alternato con uno
di diametro piccolo (30-50 cm) con fori di
diametro diverso, in modo da appoggiare tutti
sul terreno.
Nell'avanzamento i dischi piccoli rotolano,
quando i dischi più grandi sono assoggettati a
un moto casuale di rotazione eccentrica.
Varie tipologie
di rulli
Attrezzi combinati
Attrezzi combinati
Zappatrici -01
Il passo p è dato da p=vT, con v la velocità di avanzamento e T il
tempo di passaggio di due zappette successive per la stessa
posizione. Se l'angolo di sfasamento delle zappette è dato da 2p/N,
con N il numero di zappette attive sullo stesso piano diametrale del
rotore: si ottiene 2p/N=wT. Sostituendo il periodo T nella formula del
passo si ottiene: p=2vp/Nw.
Il passo può variare da 3 fino a 30 cm circa.
Rotore zappatrici:
1. diametro alla periferia esterna degli
organi operatori 35-60 cm
2. larghezza di lavoro
- 0,8-2,0 m nell'impiego in
colture arboree o orticole
- 2,0-4,0 m nell'impiego di pieno campo
3. velocità di rotazione
- 160-250 giri/min per le zappatrici
più pesanti
- 200-400 giri/min per la preparazione
del letto di semina.
Zappatrici
Trasmissione del moto
La più diffusa
Zappatrici per lavorazione sulla fila
Trinciasarmenti
Sarchiatrici e rincalzatori
Sarchiatrici
sulla fila