PROGRAMMA D’ISTITUTO per la Maturità Professionale Tecnica Piano Disciplinare di Sede FISICA Il piano contiene indicazioni valide per tutti i corsi della sede. Eventuali differenziazioni per i modelli per professionisti qualificati (anno a tempo pieno e corso serale) sono evidenziate in grigio. Programma d’istituto – Maturità Professionale Tecnica – SPAI Bellinzona – 23 giugno 2006 139 1. Premessa La/il docente di fisica MP deve strutturare il suo corso tenendo ben presente gli obiettivi generali e gli obiettivi fondamentali previsti dal PQ - MP e riportati nei capitoli seguenti. Nell’insegnamento della fisica ognuno dei temi dei vari contesti proposti permette, tramite degli adeguati percorsi di apprendimento, di raggiungere diversi degli obiettivi fondamentali. Alcuni obiettivi, poi, si possono raggiungere solo mettendo assieme vari contesti. Sta alla/al docente sviluppare il percorso di apprendimento più adatto alle sue caratteristiche e a quelle delle/degli allieve/allievi. Per meglio raggiungere gli obiettivi previsti dal PQ – MP, in questo Piano viene proposto un approccio didattico per contesti. Questo tipo di didattica è da considerare una proposta da affiancare ad un approccio didattico più tradizionale. L’invito alla/al docente è quello di provare, e man mano integrare nel proprio insegnamento, percorsi d’apprendimento (da poche ore lezione a interi semestri) che prevedano una didattica per contesti. Le indicazioni sui contesti, che seguono, vanno lette in quest’ottica e non in un’ottica prescrittiva. 2. Obiettivi generali La fisica esplora, mediante esperimenti e metodi teorici, tutti quei fenomeni e processi osservabili in natura che possono essere misurati e descritti mediante rappresentazioni grafiche e matematiche. Le lezioni di fisica mettono in risalto l’approccio razionale e logicomatematico dell’uomo nei confronti della natura, concorrendo con le altre materie scientifiche, alla comprensione e al rispetto della natura stessa. Allieve e allievi imparano a conoscere i principi di base e i fenomeni principali della fisica in una misura a loro adatta. Essi sono in grado di riconoscere e di descrivere le situazioni e i processi che avvengono in natura o in applicazioni tecniche. Allieve e allievi imparano a riconoscere i collegamenti tra la fisica e i fenomeni della vita quotidiana, inoltre essi diventano consapevoli dei principali legami e interazioni che esistono tra le conoscenze tecniche e scientifiche e la società e l'ambiente circostante. Le lezioni di fisica favoriscono l'avvicinamento ai modelli scientifici del passato e del presente, evidenziandone anche i limiti. Esse mostrano come la comprensione dei fenomeni naturali sia un'importante componente nella nostra cultura. Durante l'insegnamento è illustrato, mediante esempi di sviluppo esemplari, l'interazione tra tecnica e fisica. 3. Obiettivi fondamentali Conoscenze 1. Conoscere i fenomeni fisici elementari e le più importanti applicazioni tecniche e disporre della terminologia necessaria alla loro descrizione; 2. conoscere i principali elementi che caratterizzano il metodo di lavoro in fisica (osservazione, sperimentazione, formulazione e verifica di ipotesi, sviluppo di un modello, elaborazione di una teoria); 3. conoscere i metodi e gli strumenti di misura; 4. conoscere le grandezze fisiche di base e le relative unità di misura; Programma d’istituto – Maturità Professionale Tecnica – SPAI Bellinzona – 23 giugno 2006 140 5. conoscere la definizione e l'unità di misura di alcune grandezze derivate. Capacità 1. Descrivere con parole proprie i fenomeni fisici e il loro utilizzo nelle applicazioni tecniche; 2. riconoscere le relazioni che esistono tra le grandezze fisiche e rappresentarle in modo grafico e con il linguaggio matematico; 3. riconoscere le analogie; 4. impostare e analizzare problemi, in particolare quando gli aspetti fisici della situazione data sono contenuti in un testo generico; 5. risolvere numericamente problemi utilizzando in modo corretto le unità di misura e verificando criticamente i risultati ottenuti, in particolare per quanto attiene alla loro plausibilità e alle loro unità di misura; 6. esprimere con un corretto numero di cifre significative i risultati numerici ottenuti; 7. impostare graficamente i problemi; 8. effettuare esperimenti, eseguire le necessarie misurazioni e interpretare i risultati ottenuti. Atteggiamenti 1. Mostrare curiosità, interesse e sensibilità per la natura e la tecnica; 2. assumere un atteggiamento critico nei confronti di ipotesi, modelli e teorie scientifiche; 3. avere un atteggiamento critico verso i risultati dei propri esperimenti e delle proprie attività, effettuando regolarmente la loro verifica; 4. interrogarsi con senso critico in merito alle conseguenze delle applicazioni di scoperte fisiche sulla natura, nel mondo economico e nella società; 5. abituarsi ad affrontare situazioni fisiche con un metodo di lavoro rigoroso e sistematico. 4.1 Proposte di contesti per le varie aree disciplinari e orientamenti didattici Partendo dai contenuti disciplinari di riferimento la/il docente è chiamata/o a rispondere al seguente interrogativo: come posso accompagnare le allieve e gli allievi affinché, attraverso questi contenuti disciplinari, possano raggiungere gli obiettivi fondamentali e le competenze? Per raggiungere la risposta a questa domanda la/il docente dovrebbe procedere in due fasi: a) definire un contesto in cui i contenuti disciplinari possano essere affrontati e le conoscenze e le competenze da acquisire possano assumere, per l’allieva/o, un senso. In generale un contesto è un tema abbastanza ampio in cui impostare agevolmente un percorso d’apprendimento, ma sufficientemente preciso per evitare di perdersi e per permettere all’allieva/o di ritrovarsi e di averlo sempre sott’occhio; b) definire ed elaborare all’interno del contesto un percorso d’apprendimento che permetta agli allievi e alle allieve di acquisire le competenze previste. Ogni contesto permette la creazione e la realizzazione di più di un percorso d’apprendimento. La scelta di quale percorso d’apprendimento sia più idoneo è di sola competenza della/del docente. Si ricorda in questa sede come le ricerche in campo didattico abbiano dimostrato come i percorsi d’apprendimento tradizionali (nella sequenza presentata dalla maggior parte dei libri di testo) non siano necessariamente i percorsi più idonei. Per la scelta di percorsi d’apprendimento alternativi vale la pena citare un passaggio del Dossier: Programma d’istituto – Maturità Professionale Tecnica – SPAI Bellinzona – 23 giugno 2006 141 … riteniamo come punto di partenza per l‘intera impostazione didattica che una lezione di fisica oggigiorno non possa non dare priorità a quelle metodologie didattiche che mettono al centro del processo di apprendimento colui o colei che apprende. Queste metodologie hanno come aspetto centrale lo sviluppo nelle allieve e negli allievi della consapevolezza e della propria responsabilità nella costruzione del proprio sapere e delle proprie competenze, prevedendo la diretta partecipazione delle allieve e degli allievi nel dar vita alle attività didattiche. 4.2 Proposte di contesti per percorsi di apprendimento Nella maturità additiva (classi a,b), gli allievi hanno fatto una scelta professionale precisa, il loro tirocinio (polimeccanico, costruttore e operatore in automazione) è indirizzato essenzialmente verso la tecnica utilizzata nell’azienda. Il contesto principale è legato dunque al tema della meccanica d’officina; i contenuti disciplinari toccano argomenti cari agli apprendisti come le macchine utensili, i motori, le turbine, ecc…, le cui conoscenze sugli argomenti sono acquisite. Nella maturità additiva (classe c) per professioni diverse, e nella maturità per professionisti qualificati (modello a tempo pieno e serale), gli allievi provengono da esperienze scolastiche e professionali molto differenti (dal meccanico al falegname, dall’assistente medico al cuoco, ecc.), con questa eterogeneità dell’origine scolastica si affrontano contesti più generici, scelti tra quelli descritti qui di seguito. L’età, l’esperienza e le competenze degli allievi della maturità per professionisti qualificati devono essere valorizzate: quando possibile è utile fare riferimento all’esperienza professionale, e personale, nei confronti dell’osservazione di fenomeni fisici. Si consiglia inoltre l’utilizzo delle rappresentazioni soggettive quale metodo di approccio agli argomenti che concettualmente presentano una maggiore difficoltà e, soprattutto agli argomenti che usualmente sono legate a rappresentazioni soggettive errate. La sensibilità del docente è attivata ricordando l’età, l’esperienza e le competenze degli allievi. Meccanica Fisica e sport Ogni disciplina sportiva (o quasi) si presta per essere analizzata dal punto di vista della fisica e in particolare della meccanica: il tiro del calciatore che aggira la barriera, le rotazioni del tuffatore, l’altezza massima raggiunta nel salto con l’asta, il funzionamento di uno sci o di uno snowboard, le partenze, le frenate e le curve delle monoposto di formula 1, eccetera. Numerosi sono i percorsi di apprendimento che si possono ipotizzare in questo contesto e di conseguenza si consiglia di scegliere il percorso in funzione delle caratteristiche della classe. Fisica e traffico La mobilità individuale è un argomento attuale per molti/e allievi/e che, nel periodo di frequenza della scuola professionale, usufruiscono prima passivamente e poi sempre più attivamente dei più svariati mezzi di trasporto. La fisica e il traffico è un contesto ricco che permette di inserire la maggior parte dei contenuti disciplinari di riferimento in meccanica e, nel contempo, di sensibilizzare le allieve e gli allievi ad un uso consapevole dei vari mezzi di trasporto, soprattutto per quanto riguarda la sicurezza stradale. Termologia Programma d’istituto – Maturità Professionale Tecnica – SPAI Bellinzona – 23 giugno 2006 142 Meteorologia L’atmosfera è sede di numerosi processi che trovano una descrizione e una spiegazione grazie alla termica. Ad esempio: la formazione delle precipitazioni (pioggia e neve), lo scioglimento della neve, la formazione dei venti locali (brezze), il ciclo dell’acqua. Grazie a questa tematica l’allieva/o può confrontarsi con gli ordini di grandezza in gioco in ambito climatico e sviluppare una maggiore sensibilità verso l’ambiente naturale. Termologia della vita quotidiana A volte senza accorgercene, siamo circondati da fenomeni e processi che mettono in gioco scambi di energia termica: in cucina quando cuciniamo (pentole, pentole a pressione, fornelli, ecc.), quando riscaldiamo le case (riscaldamenti, stufe, isolazioni termiche, doppi vetri, collettori solari, controllo dell’umidità, ecc.), quando ci vestiamo in modo diverso secondo le stagioni, eccetera. Numerose sono in questi ambiti le situazioni che possono essere prese quale spunto per creare delle situazioni-problema per costruire percorsi di apprendimento, particolarmente indicati per le allieve e gli allievi provenienti da professioni dell’edilizia. Programma d’istituto – Maturità Professionale Tecnica – SPAI Bellinzona – 23 giugno 2006 143 Acustica (opzionale) L’udito e i danni provocati dal rumore o dalla musica I problemi di sordità da alcuni anni non sono più un’esclusività degli anziani. Numerosi giovani ne sono toccati. Un possibile percorso didattico porta gli allievi a riflettere sul funzionamento dell’udito, sui principali aspetti fisici che caratterizzano i principali fenomeni acustici, sui livelli acustici in luoghi chiusi e all’aperto, sui metodi di misurazione dei livelli acustici e sulle misure di protezione. L’uso di un fonometro permette di effettuare tutte le misurazioni necessarie a rendere questo percorso interessante anche quale occasione per attività sperimentali. Il suono e gli strumenti musicali Questo contesto permette di portare la lezione di fisica su argomenti cui solitamente le allieve/gli allievi sono interessate/i. Un percorso didattico si può svolgere attraverso le varie fasi di produzione, registrazione, trasmissione e riproduzione di un suono, oppure – in alternativa - attraverso l’analisi dei principi di funzionamento di alcuni strumenti musicali moderni (chitarra elettrica, batteria, contrabbasso, …). Per entrambi i percorsi di apprendimento si consiglia di partire dall’allieva/o (curiosità, interessi, strumenti suonati) per poi soffermarsi sugli aspetti fisici presenti nei fenomeni acustici coinvolti. Ottica (opzionale) La riproduzione delle immagini L’immagine è una componente fondamentale della nostra società in ambito comunicativo e conoscitivo. Numerose sono le applicazioni tecniche che permettono la ripresa, la registrazione, il trasferimento e la riproduzione delle immagini (lenti, specchi, binocoli, microscopi, macchina fotografica, telescopio, fibre ottiche, videocamera, schermi televisivi, videoproiettori, stampa in quadricromia, ecc.). Un possibile percorso didattico conduce le allieve e gli allievi attraverso alcuni di questi apparecchi per mettere in evidenza i fenomeni ottici che ne permettono il funzionamento. La vista La vista è il senso che nella nostra società attuale permette all’uomo di assimilare il maggior numero di informazioni sull’ambiente circostante. Qual è la struttura dell’occhio? Come si forma una percezione visiva? Come possiamo distinguere le immagini e le varie sensazioni di colore? Come funzionano gli occhiali? E le lenti a contatto? 4.3 Proposte didattiche legate ad attività sperimentali La meccanica è l’ambito della fisica che più si presta, nel nostro livello scolastico, alla realizzazione di attività sperimentali sia a carattere qualitativo (approccio stile “semplici esperimenti di fisica”), sia a carattere quantitativo, come pure per l’impostazione di situazioni-problema sperimentali. Numerosi sono i testi che presentano idee e proposte didattiche su come introdurre attività sperimentali in quest’ambito (vedi qui Elenco libri, sussidi, schede). Si consiglia al docente di tenere presente che attività sperimentali di meccanica possono essere svolte anche al di fuori delle mura di un’aula o di un laboratorio di fisica (per esempio l’analisi tramite videocamera della partenza di una bicicletta o di un motorino). In campo termico è possibile svolgere sia attività sperimentali quantitative (misura di calori specifici delle sostanze, verifica della legge dei gas ideali, misure di temperatura, misura di coefficienti di dilatazione termica, ecc.), sia attività sperimentali qualitative. In quest’ultimo Programma d’istituto – Maturità Professionale Tecnica – SPAI Bellinzona – 23 giugno 2006 144 caso si consiglia di sfruttare l’approccio tramite situazioni-problema a carattere sperimentale. Attività sperimentali qualitative sono possibili ricorrendo a pochi apparecchi, in parte di uso comune (specchi, proiettori per diapositive, penne laser, lampadine, ecc.). Si consiglia di sfruttare un approccio basato su situazioni-problema e in stile “semplici esperimenti di fisica”. Una limitazione legata alle attività sperimentali nel campo dell’ottica è data dalla necessità di dover sovente ricorrere a un oscuramento pressoché totale dell’aula. L’acustica si presta in modo particolare per effettuare delle misurazioni all’esterno dell’aula tramite un fonometro. In questo modo le allieve e gli allievi possono rendersi conto in prima persona delle difficoltà connesse a misurazioni effettuate in un contesto diverso da un laboratorio, non altrettanto controllabile. Programma d’istituto – Maturità Professionale Tecnica – SPAI Bellinzona – 23 giugno 2006 145 4.4 Proposte di contesti per attività interdisciplinari Fisica e sport Fisica e educazione fisica possono cooperare permettendo così di inserire anche attività “sperimentali”, sfruttando palestre e piscine per lo studio dei fenomeni fisici alla base delle svariate attività sportive. Un’attenzione particolare potrebbe essere dedicata in questo caso al tema della prevenzione degli incidenti sportivi. Mobilità? Traffico! Il tema della mobilità può essere affrontato focalizzando l’attenzione sui principi fisici in gioco, ma anche allargando la riflessioni alle conseguenze economicosociali della mobilità individuale e collettiva, delle persone e delle merci. Una simile analisi è possibile solo all’interno di una cooperazione fra - per lo meno – fisica, economia, diritto e storia. Un possibile approccio didattico potrebbe essere quello dell’analisi della situazione della mobilità relativa all’istituto scolastico stesso e ai suoi immediati dintorni. Il prodotto dell’attività interdisciplinare potrebbe essere un piccolo opuscolo da distribuire a tutte le allieve e gli allievi dell’istituto con i risultati dell’analisi ed eventuali indicazioni e consigli volti al miglioramento della mobilità individuale e collettiva. Storia della fisica La meccanica è stata per secoli la spina dorsale dello sviluppo storico della fisica. Ripercorrere le grandi tappe che hanno caratterizzato lo sviluppo della meccanica può essere l’occasione per sviluppare un po’ più di consapevolezza delle ricadute economiche e sociali che le scoperte scientifiche hanno avuto nel dare forma alla nostra attuale società. Inevitabile dunque la collaborazione di più discipline quali ad esempio: fisica, italiano e storia, cui si possono aggiungere matematica, economia e diritto. Alle docenti e ai docenti che scelgono questo contesto si consiglia di impostare l’attività didattica incentrandola sullo studio di casi esemplari, accuratamente scelti (esempio: il passaggio dall’eliocentrismo al geocentrismo, la vicenda di Galileo, l’impatto della teoria della gravitazione universale di Newton) per minimizzare il rischio che gli allievi e le allieve si “perdano” nei meandri della storia. Il prodotto di quest’attività interdisciplinare potrebbe essere la preparazione di una mostra o di un sito web. L’effetto serra Quest’argomento di continua attualità può essere l’occasione per una cooperazione fra fisica, economia, informatica. Adeguatamente accompagnato, l’allievo/a può confrontarsi con una tematica ancora aperta e al centro del dibattito scientifico, ma che offre numerose opportunità per rendersi conto degli stretti legami e delle continue interazioni che esistono fra tecnica, economia e società. Il prodotto finale dell’attività interdisciplinare potrebbe essere la preparazione di un sito web che presenta i risultati della ricerca svolta. L’inquinamento fonico e i ripari fonici In un cantone attraversato per tutta la sua lunghezza da una linea ferroviaria e da un’autostrada che uniscono nord e sud, i temi l’inquinamento fonico e i ripari fonici sono sempre di attualità. Fisica e diritto, affiancate da economia e matematica, sono materie che possono cooperare nell’affrontare questo delicato argomento. In questo caso si può partire dall’analisi di alcune situazioni reali presenti sul nostro territorio (ripari fonici per l’autostrada, ripari fonici per l’Alptransit, ecc.) cercando di affrontarle con l’approccio dello “studio di casi esemplari”. Il prodotto finale dell’attività interdisciplinare potrebbe essere la preparazione di una (o mezza) giornata di approfondimento che coinvolga anche altre classi del medesimo istituto. Programma d’istituto – Maturità Professionale Tecnica – SPAI Bellinzona – 23 giugno 2006 146 5. Contenuti Gli argomenti previsti dal PQ–MP sono la meccanica (da considerare come comune a tutte le sedi del Cantone) e due argomenti da scegliere tra termologia, acustica, ottica, elettrotecnica. Il PQ–MP dà pure le indicazioni per la suddivisione in ore–lezione da dedicare agli argomenti: sulle ore–lezione di fisica previste dall’orario, 80 sono da dedicare ai temi della meccanica (da considerare come comune a tutte le sedi del Cantone), le rimanenti vanno equamente suddivise sui due argomenti a scelta. Per la maturità serale, dal piano degli argomenti che segue sono stati scelti i temi legati alla termologia e all’acustica. Questa è da considerare una scelta del docente che ha allestito il presente piano e non va vista come vincolante: in base agli interessi degli allievi (e alle inclinazioni della/del docente) questa scelta può essere ridefinita con ogni nuovo gruppo di allievi. In funzioni di esigenze ed interessi particolari, in accordo con gli allievi e l’esperto di materia, il PQ–MP lascia la libertà alla/al docente di tralasciare uno degli argomenti tra i quattro a scelta e di inserire un argomento supplementare non previsto nell’elenco citato (ad esempio l’elettrostatica, l’aerodinamica, l’ottica ondulatoria, approfondimenti di termodinamica, la relatività, eccetera). L’approfondimento che viene richiesto dagli allievi trattando i temi cinematica e dinamica consentono di perseguire e raggiungere diversi obiettivi fondamentali, ma d’altro canto richiede un investimento di tempo maggiore rispetto a quanto proposto. Ciò permette però di avvicinarsi agli altri argomenti con maggiori competenze e quindi di riuscire a completare il quadro degli obiettivi raggiunti in minore tempo. Va inoltre ricordato che il corso di fisica nel modello additivo e in quello per professionisti qualificati, corso serale si svolge durante gli ultimi due semestri del percorso completo. Pur mantenendo l’idea di un corso basato sull’interpretazione dei concetti presenti nei fenomeni considerati, va fatto riferimento esplicito alle competenze logico-matematiche e di chimica acquisite dagli allievi nei tre semestri precedenti durante il corso di matematica e quello di chimica. Programma d’istituto – Maturità Professionale Tecnica – SPAI Bellinzona – 23 giugno 2006 147 integrativa Tipo di maturità: additiva Anno di tirocinio: 1° 2° 3° 4° professionisti qualificati, anno a tempo pieno e corso serale Materia: FISICA: Totale ore insegnamento: 1° semestre: additiva: Mpt a,b 128 - Mpt c 148 1. introduzione alla fisica professionisti qualificati, anno a tempo pieno: 146 2. cinematica professionisti qualificati, corso serale: 150 3. dinamica 4. statica dei solidi Nozioni e applicazioni particolari in funzione del tipo di maturità: MPTa,b - vengono sfruttate le nozioni di meccanica apprese nella formazione come apprendista - si passerà rapidamente ad applicazioni numeriche che hanno come fonte delle applicazioni pratiche di meccanica MPTc - gli argomenti di fisica elencati nella tabella che segue vengono argomentati e sviluppati considerando l’eterogeneità della loro formazione professionale 2° semestre: 5. lavoro ed energia 6. meccanica dei fluidi 7. due argomenti a scelta tra: 8. termica, acustica, ottica, elettrotecnica o un ulteriore argomento a scelta 9. preparazione agli esami MPT per professionisti qualificati, anno a tempo pieno - come MPTc - la presenza a tempo pieno permette di sviluppare ulteriormente alcuni argomenti come: . i lavori interdisciplinari . le esperienze pratiche di laboratorio e le simulazioni al PC . le attività sperimentali di ricerca e gli approfondimenti con l’uso di “internet” MPT per professionisti qualificati, corso serale gli argomenti di fisica elencati nella tabella che segue vengono argomentati e sviluppati considerando l’eterogeneità della formazione professionale dei corsisti e le loro competenze Programma d’istituto – Maturità Professionale Tecnica – SPAI Bellinzona – 23 giugno 2006 148 Argomenti specifici Conoscenze Capacità Atteggiamenti 1. Introduzione alla fisica I modelli, le misure grandezze fisiche. Esperienze di le Sapere che la fisica studiata in mpt è basata sul percorso che dalla sperimentazione porta al modello laboratorio. teorico. Conoscere le grandezze fisiche del sistema di misura internazionale SI e le loro unità di misura (con multipli e sottomultipli). e Conoscere le grandezze fisiche derivate e supplementari e le loro unità di misura (con multipli e sottomultipli). Applicare in modo corretto le varie unità di misura alle grandezze fisiche corrispondenti. Comporre le equazioni di definizione e le equazioni dimensionali delle grandezze derivate. Riconoscere le differenze tra il concetto fisico di massa e peso e l’utilizzo nel linguaggio comune del termine “peso”. Saper scrivere una misura o un risultato utilizzando un sensato numero di cifre significative. Sapere che la misura di una grandezza fisica comporta degli errori. Saper scrivere una misura o un risultato utilizzando il rispettivo errore assoluto e il rispettivo errore relativo. Sapere la differenza tra grandezze fisiche scalari e vettoriali. Conoscere il significato di assoluto e di errore relativo. Conoscere il significativa. significato di errore Considerare la fisica come una scienza basata sulla verifica delle proprie intuizioni attraverso esperimenti i cui risultati sono misurabili. Rendersi conto, di come le grandezze fisiche e le loro unità di misura alle volte sono definite in modo arbitrario, e delle difficoltà che sono state superate per giungere ad un sistema internazionale unificato SI cifra Collegamenti multi- e interdisciplinari: Aspetti che caratterizzino la fisica, e collegamenti all’astronomia e la sua storia Calcoli sull’errore relativo applicato alle grandezze fisiche derivate e alle somme e moltiplicazioni di grandezze vettoriali Programma d’istituto – Maturità Professionale Tecnica – SPAI Bellinzona – 23 giugno 2006 149 Argomenti specifici Conoscenze Capacità Atteggiamenti 2. Cinematica Grandezze fisiche della cinematica. Conoscere le grandezze fisiche che Riconoscere dai grafici di posizione, Rendersi conto che i modelli fisici e el Moto rettilineo uniforme. Moto rettilineo uniformemente accelerato. Moto in due dimensioni (composizione di moti rettilinei uniformi, moto circolare uniforme, moto parabolico). Esperienze di laboratorio permettono di descrivere un movimento (posizione, spostamento, velocità media, velocità istantanea, accelerazione, tempo) e conoscerne le rispettive caratteristiche. velocità e accelerazione in funzione del tempo [x(t), v(t), a(t)] i vari tipi di moto rettilineo. rispettive descrizioni matematiche vanno adeguati alla situazione reale analizzata: più la situazione è complessa, più lo è il modello. Saper tracciare i grafici di posizione, velocità e accelerazione in funzione Rendersi conto che è possibile Sapere quali sono i vari tipi di moto del tempo [x(t), v(t), a(t)] per i diversi descrivere in modo preciso molte rettilineo e in cosa si differenziano. tipi di moto rettilineo. situazioni reali applicando i semplici modelli fisici e le rispettive descrizioni Sapere quali sono i vari tipi di moto in Ricavare ed interpretare i dati “letti” dai matematiche appresi in mpt. due dimensioni e in cosa si grafici di posizione, velocità e differenziano. accelerazione in funzione del tempo Sviluppare un atteggiamento critico di [x(t), v(t), a(t)] i vari tipi di moto fronte ai modelli proposti e ipotizzare Conoscere le principali formule rettilineo. dei miglioramenti. matematiche legate alla cinematica. Risolvere numericamente problemi di cinematica. Scomporre le grandezze fisiche di un moto in due dimensioni nelle loro componenti cartesiane in x e y e calcolarne intensità e direzione partendo dalle componenti in x e y. Tramite un apposito programma di simulazione visualizzare i grafici: x(t); v(t); a(t). Saper riconoscere situazioni reali di oggetti in movimento, che possono essere descritti con i modelli appresi. Collegamenti multi- e interdisciplinari: Cinematica e sport, cinematica e auto, cinematica e macchine utensili Estrapolare dai grafici x = f(t), v = f(t), a = f(t) le rispettive equazioni matematiche Programma d’istituto – Maturità Professionale Tecnica – SPAI Bellinzona – 23 giugno 2006 150 Argomenti specifici Conoscenze Capacità Atteggiamenti 3. Dinamica La forza. Conoscere la definizione di forza come Isolare i singoli corpi da analizzare dal Sviluppare un metodo che permetta di interazione tra due oggetti. Le tre leggi di Newton. La forza d’attrito. Esperienze di laboratorio. Simulazioni con PC. Conoscere il principio di azione- punto di vista dinamico e disegnare tutte le forze esercitate su di essi. Individuare analizzare e risolvere le situazioniproblema proposte. ogni Considerare le forze d’attrito come forze che ostacolano le attività umane Sapere che se la somma vettoriale ma anche come forze indispensabili delle forze esercitate su un corpo è Calcolare l’intensità, la direzione e il alle attività umane. nulla, allora il corpo è fermo o si muove senso delle forze esercitate su un di moto rettilineo uniforme. corpo e delle accelerazioni subite. reazione. chi/cosa esercita forza. Sapere che se la somma vettoriale delle forze esercitate su un corpo non è nulla, allora il corpo sta accelerando (o decelerando). Conoscere le particolarità delle forze di attrito statico e delle forze di attrito dinamico. Collegamenti multi- e interdisciplinari: Visione storica dei fenomeni della dinamica Esempi pratici relativi alla meccanica d’officina, automobilistica e allo sport Programma d’istituto – Maturità Professionale Tecnica – SPAI Bellinzona – 23 giugno 2006 151 Argomenti specifici Conoscenze Capacità Atteggiamenti 4. Statica dei solidi Condizioni di equilibrio del punto materiale. Condizioni di equilibrio del corpo rigido. Esperienze di laboratorio. Sapere che un punto materiale è in Isolare i singoli corpi da analizzare dal Sviluppare equilibrio se la somma vettoriale delle forze esercitate su di esso è nulla. punto di vista statico e disegnare tutte le forze esercitate su di essi. Sapere che un corpo rigido è in Individuare un metodo e un procedimento che permetta di analizzare e risolvere le situazioniproblema proposte. chi/cosa esercita ogni equilibrio se la somma vettoriale delle forza. Attribuire alle macchine semplici il forze esercitate su di esso è nulla e se ruolo di elementi meccanici che Indicare il punto di applicazione di ogni la somma vettoriale dei momenti facilitano il lavoro dell’uomo. forza. compiuti su di esso è nulla. Allestire le equazioni di equilibrio delle Riconoscere le analogie e le differenze Conoscere la definizione di momento. tra la statica e la dinamica. forze e dei momenti di un corpo rigido. Conoscere le macchine semplici e le Riconoscere le analogie e le differenze Calcolare l’intensità, la direzione e il loro applicazioni. tra l’utilizzo dei vettori in matematica e senso delle forze esercitate su un in fisica. corpo. Calcolare l’intensità, la direzione e il senso dei momenti compiuti su un corpo. Rappresentare in modo corretto i vettori delle forze d’attrito applicate ai corpi rigidi e integrarle matematicamente nelle condizioni di equilibrio. Collegamenti multi- e interdisciplinari: statica e meccanica, statica e costruzioni edili, statica e sport l’impostazione grafica come supporto alla soluzione matematica Programma d’istituto – Maturità Professionale Tecnica – SPAI Bellinzona – 23 giugno 2006 152 Argomenti specifici Conoscenze Capacità Atteggiamenti Conoscere la definizione di lavoro. Calcolare il lavoro fornito da una forza Sviluppare 5. Lavoro ed energia Lavoro fornito da una forza costante. Lavoro fornito da una forza variabile. Energia meccanica. Energia potenziale gravitazionale. Energia cinetica. Energia potenziale elastica. Leggi della conservazione dell’energia. Rendimento di un sistema di trasformazione d’energia. Conoscere le varie forme di energia: costante. meccanica, potenziale gravitazionale, Calcolare il lavoro fornito da una forza cinetica, potenziale elastica. variabile. un metodo e un procedimento che permetta di analizzare e risolvere le situazioniproblema proposte. Considerare l’energia come una grandezza che si può trasferire da un dell’energia. ad un oggetto o ad un sistema. corpo all’altro e può essere Sapere la differenza tra sistema Calcolare le trasformazioni e i conservata. energeticamente chiuso e sistema cambiamenti di energia potenziale energeticamente aperto. gravitazionale ed energia cinetica Rendersi conto della differenza di significato tra linguaggio scientifico e associate ad un oggetto o ad un sistema. Conoscere il concetto di potenza. linguaggio comune dei termini “lavoro” Risolvere esercizi di dinamica e “energia”. Conoscere il concetto di rendimento. utilizzando il principio della Riflettere sulla produzione ed il conservazione dell’energia. consumo di energia a livello individuale Calcolare la potenza fornita ad un e globale. oggetto o ad un sistema. Conoscere il principio di conservazione Calcolare l’energia meccanica associata La potenza. Saper calcolare il rendimento di un Esperienze di laboratorio. sistema di trasformazione di energia o di potenza. Collegamenti multi- e interdisciplinari: dinamica e macchine, dinamica e sport Programma d’istituto – Maturità Professionale Tecnica – SPAI Bellinzona – 23 giugno 2006 153 Argomenti specifici Conoscenze Capacità Atteggiamenti 6. Meccanica dei fluidi Densità e pressione. La pressione idrostatica. La legge di Pascal. La legge di Stevino. Conoscere la definizione di pressione Saper applicare la relazione e le sue unità di misura. pressione, superficie e forza. Conoscere la definizione di densità e le sue unità di misura. Il principio di Archimede. Sapere l’ordine di grandezza della pressione atmosferica. Esperienze di laboratorio Conoscere la legge di Pascal. Conoscere la legge di Stevino. Conoscere il principio di Archimede. tra Analizzare dal punto di vasta statico (equilibrio di forze e momenti) e dinamico (F=ma, attrito) una Calcolare la pressione di una colonna situazione con oggetti totalmente o di liquido. parzialmente immersi in un fluido. Calcolare la pressione ad una data Riflettere sulle proprie rappresentazioni profondità. soggettive e cercare di correggerle, nel caso di oggetti totalmente o Saper trasformare le unità di misura parzialmente immersi in un fluido e in delle grandezze coinvolte. movimento. Saper riconoscere quali forze sono esercitate su un oggetto totalmente o parzialmente immerso in un fluido e individuare chi/cosa esercita ogni forza. Saper calcolare la forza esercitata da un fluido su un oggetto in esso immerso, totalmente o parzialmente (spinta di Archimede). Saper stimare la direzione e il verso della risultante di tutte le forze esercitate su un oggetto totalmente o parzialmente immerso in un fluido. Collegamenti multi- e interdisciplinari: Applicazioni alle macchine industriali, alle imbarcazioni Programma d’istituto – Maturità Professionale Tecnica – SPAI Bellinzona – 23 giugno 2006 154 Argomenti specifici Conoscenze Capacità Atteggiamenti 7. Termica Temperatura e scale di temperatura. Conoscere le grandezze fisiche della Descrivere Energia cinetica media molecolare. Sapere che ogni corpo (solido, liquido Dilatazioni termiche. Calore e calore specifico. Equilibrio termico. Cambiamenti di stato di aggregazione. Propagazione del calore. Legge dei Gas ideali. Esperienze di laboratorio termica e le rispettive unità di misura. le differenze tra Associare la propagazione del calore temperatura, calore, calore specifico, e le fonti di calore con il benessere capacità termica, calore latente (di nelle abitazioni e con gli aspetti fusione e di evaporazione). ambientali. o gassoso) sottoposto ad un cambiamento di temperatura subisce Calcolare l’energia necessaria a Riconoscere l’importanza della una dilatazione. cambiare lo stato di aggregazione di dilatazione termica nelle costruzioni una materia. umane (termostati, termometri, ponti, Conoscere la particolarità dell’acqua. ferrovia). Calcolare la temperatura di equilibrio di Conoscere le possibili forme di due elementi messi in contatto (senza propagazione del calore e le differenze e con cambiamenti di stato). tra conduzione, convezione e irraggiamento. Saper leggere e tracciare dei grafici T(Q) o T(t). Sapere i diversi stati di aggregazione della materia e i passaggi tra uno e Applicare la legge del gas ideale. l’altro. Sapere l’equazione di stato del gas ideale. Collegamenti multi- e interdisciplinari: termica e abitazione, termica e strumenti di misura, termica e sport, termica e climatologia. Termica, meccanica dei fluidi e meteorologia Programma d’istituto – Maturità Professionale Tecnica – SPAI Bellinzona – 23 giugno 2006 155 Argomenti specifici Conoscenze Capacità Atteggiamenti 8. Acustica Le onde. Lunghezza d’onda, frequenza, velocità di propagazione. Onde trasversali, onde elastiche, onde longitudinali, onde sinusoidali. Principio di sovrapposizione. Interferenza. Onde stazionarie. Il suono. Generazione e propagazione. Caratteristiche: altezza, timbro, intensità. Conoscere le relazioni tra lunghezza Applicare le relazioni tra lunghezza Essere sensibilizzato sui danni del d’onda, velocità di propagazione e frequenza. Sapere le diverse tipologie di onda. d’onda, velocità di propagazione, frequenza, tempo misurato, spostamento. rumore eccessivo. Produrre onde su una corda, lungo una le grandezze fisiche molla e sulla superficie dell’acqua. dell’acustica e le rispettive unità di misura. Calcolare la distanza di un temporale. Sapere Conoscere di Comprendere e differenziare le conseguenze della composizione di due onde. Conoscere i fenomeni di battimento e di effetto Doppler. Comprendere i meccanismi che ci permettono di percepire i suoni. il sovrapposizione. principio Riconoscere sorgente sonora ed osservatore, capire il loro movimento e saper calcolare le conseguenze del movimento nella frequenza del suono udito. Soglia di udibilità. Battimento. Effetto Doppler. Esperienze di laboratorio. Collegamenti multi- e interdisciplinari: L’inquinamento fonico e i ripari fonici. Programma d’istituto – Maturità Professionale Tecnica – SPAI Bellinzona – 23 giugno 2006 156 Argomenti specifici Conoscenze Capacità Atteggiamenti 9. Preparazione agli esami Ricapitolazione e schematizzazione dei concetti importanti Conoscere le definizioni dei concetti e Individuare i collegamenti tra i diversi Preparazione all’esame MPT Conoscere il relativo formalismo degli argomenti trattati, con esempi significativi. i testi sessioni scorse. d’esame delle argomenti disciplinari. Risolvere i quesiti posti dalle situazioni- problema presentate in esercizi tipo esame. Programma d’istituto – Maturità Professionale Tecnica – SPAI Bellinzona – 23 giugno 2006 Assumere un atteggiamento critico verso i risultati ottenuti. Affrontare le situazioni fisiche con un metodo di lavoro rigoroso e sistematico. Autovalutare le proprie conoscenze, capacità e atteggiamenti, in modo da poter individuare il proprio livello di preparazione in funzione dell’esame e le proprie future aspettative scolastiche e professionali Sviluppare delle strategie per lo svolgimento ottimale dell’esame di fisica mpt. 157 Libri di testo, sussidi didattici : P.Calvani e B.Maraviglia - Introduzione alla fisica - vol.A/B - Laterza - Roma 1977 I.Riani - Fisica modello della realtà - vol.1/2 - La scuola - Brescia 1990 S.R.Steeruwitz - Elementi di fisica - Zanichelli - Bologna 1986 W.G.Lean e W.Nelson - Teoria e problemi di meccanica applicata - Schaum - Milano 1975 Duane E. Roller e Ronnald Blum - Fisica - vol.1 - Zanichelli - Bologna 1984 Paul A. Tipler - Invito alla fisica - vol.A - Zanichelli - Bologna 1984 U. Amaldi, FISICA PER TEMI Le idee e gli esperimenti dal pendolo ai quark, Volume 1, Zanichelli, Bologna 1995, ISBN 88.08.09078.7 Schede di fisica usate per il corso: Statica del corpo rigido di Enrico Morinini e Silvio Vicari Cinematica del punto materiale di Roberto Caruso e Paolo Stoppa Dinamica di Silvio Vicari Introduzione al lavoro e all’energia di Massimiliano Guidolin Termica di Roberto Caruso Programma d’istituto – Maturità Professionale Tecnica – SPAI Bellinzona – 23 giugno 2006 158 6. Valutazione Ricordiamo che all’inizio del corso ogni docente è tenuto ad informare le allieve e gli allievi illustrando in dettaglio e chiaramente il proprio metodo di valutazione. Nel limite del possibile è importante considerare modalità di valutazione che possano considerare le competenze delle allieve e degli allievi in maniera più completa: Accanto alle tradizionali forme di valutazione scritta, dovrebbero essere presi in considerazione anche lo studio di casi esemplari, l’elaborazione di lavori di approfondimento personali, l’analisi di dati e situazioni sperimentali come pure, a dipendenza delle possibilità, l’affrontare situazioni sperimentali complesse e legate ad aspetti di vita quotidiana o professionale. La presentazione della consegna e della relativa soluzione avverrà di preferenza in forma scritta. La forma con cui è redatta e presentata la soluzione non deve limitarsi ai soli risultati numerici. Da raccomandare sono la presentazione di soluzioni grafiche, l’elaborazione di schemi, la presentazione di reti o mappe concettuali e, soprattutto, la possibilità di esprimersi verbalmente con parole proprie. Con quest'ultima modalità è possibile valutare la comprensione di complesse relazioni fra concetti, e costruire una visione complessiva differenziata di quanto acquisito dall’allieva o dall’allievo. Programma d’istituto – Maturità Professionale Tecnica – SPAI Bellinzona – 23 giugno 2006 159