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SAA - Torino – Diritto pubblico –
3a Esercitazione – 2.X.14
1)
A)
B)
C)
UNA LEGGE DI REVISIONE COSTITUZIONALE:
È subordinata all’iniziativa di non meno di cinquecentomila elettori.
Richiede in prima votazione l'approvazione da parte della maggioranza assoluta dei componenti di ogni Camera.
Segue la stessa procedura delle leggi costituzionali.
2)
A)
B)
C)
INTESE NELLA LORO GENERALITÀ LE NORME COSTITUZIONALI:
Costituiscono un limite alla potestà del legislatore.
Sono idonee ad essere direttamente applicate dal giudice.
Devono essere direttamente e integralmente applicate sul territorio dello Stato da qualsiasi soggetto, privato o
pubblico che sia.
3)
QUALE LIMITE ESPLICITO ALLA REVISIONE COSTITUZIONALE È POSTO DALLA NOSTRA
CARTA FONDAMENTALE?
Non può essere mutata la forma repubblicana dello Stato.
Non può essere cambiato il sistema elettorale.
Non possono essere cambiati i principî generali dell'ordinamento.
A)
B)
C)
A)
B)
C)
SE NELLA PRIMA VOTAZIONE LA LEGGE COSTITUZIONALE, PREVISTA DALL’ART. 138
COST., È APPROVATA SOLO DALLA MAGGIORANZA DEI VOTANTI:
Il procedimento prosegue solo in caso di esito positivo del referendum confermativo.
Il procedimento formativo della legge costituzionale prosegue regolarmente.
Il procedimento volto all’approvazione della legge costituzionale si arresta.
5)
A)
B)
C)
LA RICHIESTA DI REFERENDUM COSTITUZIONALE È SOTTOPOSTA AL CONTROLLO:
Dell'Ufficio Centrale presso la Corte di Cassazione.
Della Corte Costituzionale.
Della Corte Costituzionale e dell'Ufficio Centrale presso la Corte di Cassazione.
6)
A)
SI PARLA DI QUORUM STRUTTURALE:
Quando è fissato un numero minimo di partecipanti affinché la votazione possa esser ritenuta valida e dispiegare
gli effetti proposti.
Allorché viene indicato un numero o una percentuale di voti a favore minimi per l’elezione di un candidato o per
l’approvazione di una proposta.
Allorché per l’approvazione di una mozione si richiede il consenso della metà più uno dei voti validamente
espressi.
4)
B)
C)
7)
A)
B)
C)
AI SENSI DELL'ART. 75 COST. IL REFERENDUM ABROGATIVO È AMMISSIBILE NEI
CONFRONTI DI:
Una legge regionale in materia di artigianato.
Un regolamento comunitario che disciplini l'attività produttiva di un settore economico.
Una legge dello Stato in materia di libertà personale.
8)
A)
B)
C)
LE CAUSE D'INAMMISSIBILITÀ DEL REFERENDUM INDICATE NELL'ART. 75 COST.:
Hanno carattere tassativo.
Valgono anche nell'ipotesi di referendum costituzionale.
Costituiscono limiti espressi di proponibilità del referendum.
9)
A)
SPETTA ALL'UFFICIO CENTRALE PER IL REFERENDUM PRESSO LA CORTE DI CASSAZIONE:
Verificare che le richieste non abbiano ad oggetto leggi che secondo la Costituzione non possono essere sottoposte
a referendum abrogativo.
Accertare che la richiesta di referendum sia stata sottoscritta nei modi prescritti dalla legge da almeno 500.000
elettori.
Valutare l'opportunità di sottoporre a referendum le leggi cui le richieste si riferiscono.
B)
C)
10) QUALORA, PRIMA DELLA CONSULTAZIONE, IL PARLAMENTO PROVVEDA A MODIFICARE
SOSTANZIAMENTE LE DISPOSIZIONI OGGETTO DI REFERENDUM:
A) Il referendum non ha più luogo.
1
B) Il referendum può svolgersi ugualmente, ma l'Ufficio Centrale deve adattare il quesito al nuovo testo legislativo.
C) L'entrata in vigore della nuova legge è sospesa sino alla proclamazione del risultato referendario.
Errata corrige Commentari
11) L'ESITO POSITIVO DEL REFERENDUM ABROGATIVO:
A) Impedisce che da quel momento la disposizione sottoposta a referendum esplichi ulteriori effetti.
B) Impedisce al Parlamento di intervenire in materia per i successivi cinque anni.
C) Deve essere dichiarato dal Presidente della Repubblica con decreto da pubblicarsi sulla Gazzetta Ufficiale.
12) QUALE CONDIZIONE È RICHIESTA PERCHÉ UNA PROPOSTA DI ABROGAZIONE, SOTTOPOSTA A REFERENDUM POPOLARE AI SENSI DELL'ART. 75 COST., RISULTI APPROVATA?
A) Che alla votazione partecipi la maggioranza degli aventi diritto e sia raggiunta al maggioranza dei voti
validamente espressi.
B) Che alla votazione partecipino i due terzi degli aventi diritto e sia raggiunta al maggioranza dei votanti.
C) Che sia raggiunta al maggioranza dei voti validi, qualunque sia la percentuale di partecipanti alla votazione.
4a Esercitazione – 7.X.14
1)
A)
B)
C)
2)
A)
B)
C)
3)
A)
B)
C)
4)
A)
B)
C)
5)
A)
B)
C)
6)
A)
B)
C)
7)
A)
I REGOLAMENTI DELLE CAMERE POTREBBERO DISPORRE CHE LE COMMISSIONI, A CUI
PUÒ ESSERE DEFERITA L'APPROVAZIONE DI DISEGNI DI LEGGE, SIANO COMPOSTE IN
MODO NON RISPECCHIANTE LA PROPORZIONE DEI GRUPPI PARLAMENTARI?
No, perché è la stessa Costituzione a stabilire che la composizione di tali commissioni debba rispettare la
proporzione dei gruppi parlamentari.
Sì, in quanto il determinare i criteri di composizione dei proprî organi interni rientra nel potere autoorganizzatore
di ciascuna Camera.
Sì, purché garantiscano almeno la rappresentanza delle minoranze.
IL PROCEDIMENTO NORMALE DI APPROVAZIONE DIRETTA DA PARTE DELLA CAMERA, DI
CUI ALL'ART. 72 COST.:
È obbligatorio solo per le materie indicate dalla Costituzione.
È obbligatorio per l'approvazione di tutte le leggi ordinarie.
È obbligatorio solo per i disegni di legge governativi.
IL PROCEDIMENTO NORMALE DI APPROVAZIONE DIRETTA DA PARTE DELLA CAMERA,
PREVISTA DALL'ART. 72 COST. PER TALUNI DISEGNI DI LEGGE, STA AD INDICARE:
Che in tali materie è ammessa solo l'iniziativa di legge governativa.
Che nelle materie menzionate qualsiasi membro del Parlamento può assumere l'iniziativa di legge.
Che, prima del passaggio in aula, il disegno di legge deve essere necessariamente esaminato in Commissione
referente.
IL PROCEDIMENTO NORMALE DI ESAME E DI APPROVAZIONE DEI DISEGNI DI LEGGE È
SEMPRE ADOTTATO:
In materia tributaria.
In materia elettorale.
In caso di iniziativa di legge popolare.
IL PASSAGGIO IN AULA DI UN PROGETTO DI LEGGE ASSEGNATO ALLE COMMISSIONI IN
SEDE LEGISLATIVA PUÒ ESSERE DISPOSTO:
A seguito di richiesta da parte del Governo.
A seguito di richiesta di un componente della Commissione stessa
Non è necessaria una specifica richiesta, giacché l'approvazione definitiva del progetto spetta sempre
all'Assemblea.
FINO A QUANDO È POSSIBILE DEVOLVERE ALL'ASSEMBLEA L'ESAME DI UN PROGETTO DI
LEGGE ASSEGNATO AD UNA COMMISSIONE IN SEDE DELIBERANTE?
Fino al momento della votazione finale.
Entro trenta giorni dall'assegnazione della legge alla Commissione in sede deliberante.
Fino all'inizio dell'esame degli articoli.
A QUALE, FRA I SEGUENTI SOGGETTI, È ATTRIBUITO IL POTERE D'INIZIATIVA DELLE
LEGGI STATALI?
Ai partiti politici.
2
B)
C)
Ai singoli ministri.
A ciascun Consiglio regionale.
8)
A)
B)
C)
LE LEGGI ORDINARIE DELLO STATO:
Dal momento della promulgazione sono presuntivamente legittime sotto il profilo costituzionale.
Prima della promulgazione sono sottoposte al controllo preventivo della Corte costituzionale
Immediatamente prima della promulgazione sono soggette al controllo della Corte dei conti al fine di assicurare la
loro conformità al bilancio dello Stato.
9)
A)
B)
UNA LEGGE IN MATERIA DI LIBERTÀ PERSONALE:
Può essere derogata o abrogata da un decreto legge (D.L.) successivo.
Non può essere modificata da un D.L. successivo perché in materia esiste una riserva di legge ai sensi dell'art. 13
Cost..
Non può essere derogata da un D.L. perché in materia l'art. 72 prevede unicamente l'adozione della c.d. procedura
normale.
C)
10)
A)
B)
C)
LE LEGG1 A PROCEDIMENTO RINFORZATO SONO COSÌ DEFINITE:
In quanto risultano particolarmente resistenti all'abrogazione.
In quanto devono presentare un particolare contenuto (indicato dalla Costituzione).
Allorché hanno carattere generale, così da condizionare successivi atti normativi in quella determinata materia.
11)
A)
B)
C)
UNA LEGGE A CONTENUTO COSTITUZIONALMENTE VINCOLATO:
Limita la discrezionalità del legislatore ordinario.
Può essere sottoposta a referendum, giacché l'art. 75 Cost. non prevede tale ipotesi.
È così definita allorché la Costituzione la prevede al fine di attuare un particolare istituto.
12) UN DECRETO LEGGE PUÒ CONTENERE DISPOSIZIONI DIFFORMI DA QUELLE DELLE LEGGI
ORDINARIE PREESISTENTI?
A) No, perché è atto subordinato alla legge ordinaria.
B) Sì, perché è atto equiparato alla legge ordinaria.
C) Sì, ma solo se la legge preesistente lo abbia espressamente previsto.
13) IN CHE COSA CONSISTE LA STRAORDINARIETÀ, PREVISTA DALL'ART. 77 COST. PER
L'ADOZIONE DEI DECRETI LEGGE?
A) Nell'assoluta imprevedibilità delle circostanze in presenza delle quali si utilizza il decreto legge.
B) Nell'impossibilità di ricorrere a strumenti normativi diversi.
C) Nell'applicabilità necessariamente immediata delle norme poste dal decreto.
14)
A)
B)
C)
UN DECRETO LEGGE GOVERNATIVO:
Entra in vigore nel momento indicato dallo stesso decreto legge.
Ha efficacia dalla data della sua approvazione da parte delle Camere.
Ha efficacia a far data dal quindicesimo giorno successivo a quello della sua pubblicazione sulla Gazzetta
Ufficiale.
15)
A)
B)
C)
L'ITER DI CONVERSIONE DI UN DECRETO LEGGE SI INTERROMPE (DEFINITIVAMENTE):
In caso di voto contrario anche solo di una delle due Camere.
In caso di emendamenti soppressivi adottati da entrambe le Camere.
In caso di superamento dei limiti di tempo fissati dal Parlamento in sede di approvazione della legge-delega.
16)
A)
B)
C)
GLI EFFETTI DIVENUTI IRREVERSIBILI DI UN DECRETO LEGGE NON CONVERTITO:
Possono essere legittimamente "convalidati" da uno specifico e ulteriore decreto legge governativo.
Possono essere "convalidati" dallo stesso Parlamento che non ha provveduto alla conversione.
Non sono configurabili effetti irreversibili, giacché il decreto legge non convertito è illegittimo sin dall'inizio.
17) POSSONO I DECRETI-LEGGE AVERE EFFICACIA PER UN TERMINE INFERIORE A QUELLO DI
SESSANTA GIORNI, PREVISTO DALL'ART. 77 COST.?
A) Sì, dopo che entrambe le Camere abbiano votato contro il progetto di conversione.
B) Sì, allorché una delle due Camere respinga il progetto di conversione.
C) No, mai.
3
5a Esercitazione – 9.X.14
1)
A)
B)
C)
2)
A)
B)
IN MATERIA DI DECRETAZIONE D'URGENZA, IL GOVERNO, AI SENSI DELLA L. 400/88, HA
FACOLTÀ:
Di ripristinare l'efficacia di disposizioni dichiarate illegittime dalla Corte costituzionale per vizi procedimentali
Di regolare i rapporti sorti a seguito di precedenti decreti non convertiti.
Di riapprovare i provvedimenti legislativi non vistati dalla Corte dei Conti in sede di controllo preventivo di
legittimità.
C)
LA DELEGA DELLA FUNZIONE LEGISLATIVA AL GOVERNO E' ILLEGITTIMA:
In materia tributaria.
In materia di bilancio dello Stato, per cui la Costituzione prescrive l'adozione della procedura normale di
approvazione da parte della Camera.
In caso di delega concernente una pluralità di oggetti distinti.
3)
A)
B)
C)
LA DELEGAZIONE LEGISLATIVA:
Può essere disposta con qualsiasi atto legislativo o avente forza di legge.
È necessariamente temporanea.
Non è revocabile.
4)
A)
B)
C)
I DECRETI LEGISLATIVI SONO ADOTTATI:
Quando la materia è costituzionalmente preclusa alla legge ordinaria.
In casi straordinari di necessità e urgenza.
Sulla base di condizioni necessariamente poste dal Parlamento.
5)
CONTENENDO REGOLE GIURIDICHE SCATURENTI DALLA VOLONTÀ DELL'ESECUTIVO, UN
REGOLAMENTO GOVERNATIVO PUÒ ESSERE DEFINITO:
Un atto formalmente amministrativo e sostanzialmente normativo
Un atto sostanzialmente e formalmente amministrativo.
Un atto di normazione primaria (e pertanto con potere derogatorio della legge ordinaria).
A)
B)
C)
6)
A)
B)
C)
PRIMA DI ESSERE DELIBERATI DAL CONSIGLIO DEI MINISTRI, I REGOLAMENTI
GOVERNATIVI:
Sono sottoposti al controllo della Corte Costituzionale.
Sono presentati al Parlamento, che ha il potere di respingerli.
Devono ottenere il parere del Consiglio di Stato.
7)
A)
B)
C)
ALCUNI REGOLAMENTI SONO DEFINITI INDIPENDENTI:
Quando intervengono in settori privi di uno specifico quadro legislativo di riferimento.
Quando rientrano nella competenza di organi costituzionali dello Stato.
Quando il Governo li adotta senza richiedere il parere del Consiglio di Stato.
8)
A)
IN SENSO TECNICO PER DELEGIFICAZIONE S'INTENDE:
Uno stato di disordine legislativo derivante da interventi asistematici degli organi competenti ad intervenire sul
piano normativo.
La disciplina con regolamento di intere materie (e relativa abrogazione delle norme legislative vigenti), in base ad
una legge che la autorizza.
L'abrogazione di interi settori normativi, la cui disciplina viene affidata all'autonomia privata.
B)
C)
9)
A)
B)
C)
10)
A)
B)
C)
UN PROVVEDIMENTO DI DEPENALIZZAZIONE DA PARTE DEL LEGISLATORE:
Ha luogo allorché una misura di carattere restrittivo della libertà personale non è più disposta da una legge, ma da
un regolamento.
Nella materia nella quale interviene fa cessare gli effetti penali anche delle sentenze passate in giudicato.
Introduce pene più lievi in ordine a determinate fattispecie di reato.
A SEGUITO DEL PROVVEDIMENTO D'INDULTO:
Il reato viene estinto e, di conseguenza, non si procede all'applicazione della relativa pena.
Lo Stato depenalizza determinati comportamenti, che pertanto non sono più configurabili come reato.
Lo Stato commuta o condona una pena già inflitta o da infliggere per determinati fatti, che comunque conservano
la propria antigiuridicità.
4
11) SULLA BASE DEL PRESUPPOSTO CHE LE NORME INTERNAZIONALI PATTIZIE ASSUMONO
NEL NOSTRO ORDINAMENTO IL RANGO DELLO STRUMENTO NORMATIVO CHE LE
INTRODUCE:
A) Esse, in base all'art. 80 Cost, non potranno avere natura che di legge ordinaria.
B) Esse potranno assumere anche il livello di fonte secondaria.
C) Esse non potranno avere natura costituzionale.
5
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