SUMMER THEATRE PERFORMANCES COMPANY “STABILE ASSAI” The company “Stabile Assai” of the Rebibbia prison in Rome is the oldest theater group operating within the Italian prison context, founded by Antonio Turco in 1982. Its reputation is the result of over 700 performances, relevant for different artistic, social and scientific realities. According to the classical principles of drama prison, “Stabile Assai” performs with much creativity memories and personal dramas lived by the inmates/actors. Additionally, thanks to the close collaboration with prof. Patrizia Patrizi from the University of Sassari (Sardinia), the performances of “Stabile Assai” are often inspired by the principles and values of Restorative Justice. In August 2016, “Stabile Assai” planned a series of performances in the South of Italy. Mostly, will perform the show “Scusate si so nato pazzo” (literally, “I am sorry if I was born crazy”), written by Antonio Turco and Cosimo Rega, a prisoner serving the life sentence, with the script of Paolo Mastrorosato, currently assigned to social services and with a remarkable artistic background. The show explores the theme of the mental distress produced by the prison system. The insanity that prison produces in terms of inevitable isolation from civil society is becomes also synonymous with poetry and creativity which are difficult to read and understand. Below, a calendar of events taking place the second half of August in few Southern regions of Italy. Identified with a star *, the performances of “Scusate si so nato pazzo”, described above. 13-14 August, main square in Siracusa (Sicily)* 18 August, Casalabate (Lecce, Puglia)* 19 August, Turi (Bari, Puglia)* 20-21 August, old youth detention centre “Casa Rossa” in Alberobello (Bari, Puglia)*, during the festival “La Notte dei Briganti”, bringing together about 4000 people from across the country 22 August, piazza Ferdinando IV- Alberobello (Bari, Puglia)* 23 August, main square in Locri (Reggio Calabria, Calabria)* 24 August, prison in Locri (Reggio Calabria, Calabria)*. Local prisoners will actively participate to this evening by reading texts of Pasolini, Bob Dylan and Dylan Thomas. 25 August, main square in Marina di Gioiosa Ionica (Reggio Calabria, Calabria). Show “Un amore bandito” (literally, “A bandit love”). 26 August, Giffoni Valle Piana (Salerno, Campania)*, during the Giffoni Theatre Festival. Director and artists will meet the youngsters of a secondary school in Salerno. 1 Brief history of the theatre company “Stabile Assai”, calendar of events, synopsis of the show “Scusate si so nato pazzo” and press release below- For Italian speakers only! BREVE STORIA DELLA COMPAGNIA STABILE ASSAI La Compagnia Stabile Assai della Casa di Reclusione Rebibbia di Roma è il più antico gruppo teatrale operante all’interno del contesto penitenziario italiano. E’ stata fondata da Antonio Turco. Il suo esordio risale a luglio 1982 con la sua partecipazione al festival di Spoleto. Questa storia ultra trentennale ha consentito alla Compagnia, formata da detenuti e da detenuti semiliberi che fruiscono di misure premiali, oltre che ex detenuti, da operatori carcerari e da musicisti professionisti, di esibirsi nei maggiori teatri italiani. La Compagnia “Stabile Assai” si è caratterizzata per la stesura di testi del tutto inediti, dedicati ai grandi temi dell’emarginazione, come l’ergastolo (“Fine pena mai”), la follia (“Nella testa un campanello”), la questione meridionale (“Carmine Crocco”), la integrazione interetnica (“Nessun fiore a Bamako”). E’ da evidenziare che la Compagnia si è esibita, unico caso in Italia, nel giugno del 2009, all’interno della Camera dei Deputati alla presenza del Presidente della Camera On. Gianfranco Fini, del Presidente della Commissione Giustizia del Senato On. Giulia Buongiorno e del Capo del Dipartimento dell’Amministrazione Penitenziaria Presidente Franco Ionta. Nel dicembre 2010 si è esibita nell’Auditorium della Casa Madre del Mutilato di Guerra di Piazza Adriana, in uno spettacolo voluto dai vertici del Tribunale di Sorveglianza di Roma e da personaggi politici. Di particolare rilievo, inoltre, è l’attribuzione della medaglia del Capo dello Stato alla Compagnia per la valenza sociale della sua attività teatrale. Tra i riconoscimenti ottenuti dal gruppo teatrale ricordiamo la Palma dell’Eccellenza alla sesta edizione del Premio Internazionale “Vincenzo Cardarelli” come migliore produzione di teatro sociale, il riconoscimento speciale nell’ambito del premio “Massimo Troisi”, il premio Albatros. CALENDARIO SPETTACOLI TEATRALI AGOSTO 2016 La Compagnia, accompagnata costantemente dal funzionario pedagogico Antonio TURCO e dal Sovrintendente Rocco DUCA, sarà formata dai detenuti REGA Cosimo e CAIAZZO Carmine, dagli affidati MICELI Domenico e MASTROROSATO Paolo e dagli ex detenuti CALABRIA Angelo, ARCURI Giovanni e TATA Massimo, oltre che dai musicisti e artisti vari che da sempre integrano la Compagnia. 18 agosto: la Compagnia partirà alle ore 8 e 30 da Rebibbia alla volta di Casalabate (LE). Il tempo di percorrenza dovrebbe essere di circa 8 ore. Il gruppo si recherà presso l’Hotel La perla, per il deposito bagagli e subito dopo presso Piazza Mercatale, dove provvederà all’allestimento e poi alla messa in scena dello spettacolo “SCUSATE SI SO NATO PAZZO”. L’iniziativa è promossa, come avviene ormai da oltre 10 anni, dal Comitato provinciale AICS di Lecce. 2 19 agosto: la compagnia, nelle prime ore del mattino, partirà alla volta di TURI, dove provvederà all’allestimento e alla messa in scena dello spettacolo “SCUSATE SI SO NATO PAZZO” che si terrà alle ore 21 presso l’Auditorium ITESS “Sandro Pertini” in via delle Ginestre 21. L’iniziativa è promossa dall’AICS di Bari, dalla Direzione del carcere di Turi e dall’Assessorato alle Politiche sociali del comune. 20 e 21 agosto: la Compagnia, anche in questo caso nell’ambito di una iniziativa che, quest’anno, compirà i primi dieci anni di vita, sarà ospite della manifestazione teatrale “LA NOTTE DEI BRIGANTI”, dedicato al tema della “questione meridionale”. La rappresentazione si terrà, dalle ore 19 e 30 alle ore 2.00 presso la Casa Rossa, l’ex carcere minorile della città, in contrada Albero della Croce. Si tratta di uno spettacolo, unico in Italia, che si svolge in 9 postazioni diverse e che viene ripetuto 18 volte. Cosimo Rega e gli altri componenti recitano, da sempre, nell’ultima scena. 22 agosto : la Compagnia provvederà all’allestimento e alla messa in scena dello spettacolo “SCUSATE SI SO NATO PAZZO” che si terrà nella piazza Ferdinando IV. L’iniziativa è promossa dall’Assessorato alla Cultura del Comune. 23 agosto: la Compagnia, in mattinata, partirà alla volta di LOCRI dove giungerà nelle prime ore del pomeriggio. Il gruppo provvederà ad allestire e, poi, a rappresentare lo spettacolo “Scusate si so nato pazzo” presso la Corte del Palazzo Comunale di Locri, corso Vittorio Emanuele 24 agosto: la Compagnia in mattinata si recherà presso la Casa circondariale di Locri dove provvederà all’allestimento e poi alla realizzazione dello spettacolo “Scusate si so nato pazzo”, previsto nel pomeriggio. Allo spettacolo presenzierà , come desumibile dall’allegato ampio parere favorevole della Direzione dell’Istituto, la popolazione detenuta del carcere, oltre al Presidente del Tribunale e ad altri esponenti della Magistratura locale e al Provveditore regionale della Calabria. Al termine della rappresentazione il gruppo farà rientro presso l’Ostello della gioventù dove pernotterà; 25 agosto: la Compagnia in mattinata raggiungerà l’Area archeologica di Marina di Gioiosa Ionica, via Dante, Largo Mistria, dove provvederà all’allestimento e poi alla realizzazione dello spettacolo “Un amore bandito”. Al termine della rappresentazione tornerà presso l ‘Ostello della gioventù dove pernotterà; 26 agosto: la Compagnia ripartirà alla volta di Roma dove arriverà nel tardo pomeriggio(ci vorranno almeno 9 ore di viaggio). SINOSSI “SCUSATE SI SO NATO PAZZO” SCUSATE SI SO NATO PAZZO, scritto e diretto da Antonio TURCO e Cosimo REGA,con la sceneggiatura di Paolo MASTROROSATO è una rappresentazione teatrale che la Compagnia Stabile Assai della Casa di reclusione di Rebibbia, dedica al tema del disagio mentale in carcere. 3 La suite si impernia su una serie di monologhi intervallati da brani musicali che hanno l’obiettivo di proporre una riflessione su come le condizioni detentive incidano sul progressivo peggioramento della dimensione psicopatologica dei soggetti reclusi. Jean Genet, soprattutto Edward Bunker, Arthur Conan Doyle, Gregory Corso, James Ellroy e Jack London sono gli autori che sul tema hanno scritto pagine significative e che sono di riferimento nella costruzione del testo. L’alienazione mentale che il carcere produce in termini di inevitabile isolamento dalla società civile risulta, così, essere il contenitore cui destinare la rappresentazione di sofferenze individuali e collettive che spesso vengono affrontate con l’uso smodato di psicofarmaci. Al tempo stesso la follia è sinonimo di poesia e creatività di difficile lettura e comprensione. Nel testo, confezionato secondo i canoni classici della drammaturgia penitenziaria, di cui la Compagnia Stabile Assai è la maggiore espressione italiana, incidono ricordi e drammi vissuti personalmente dai detenuti/attori nel rapporto con la creatività e il loro diverso essere, spesso identificato con la indisponibilità sociale all’ascolto. Di significativo spessore dottrinale il contributo offerto dalla ordinaria di psicologia sociale dell’Università di Sassari Patrizia PATRIZI, dalla psicoterapeuta Sandra VITOLO, dalla teatro terapeuta Patrizia SPAGNOLI e dall’agente penitenziario Rocco DUCA. I musicisti che da molti anni collaborano con la Compagnia sono la cantante Barbara SANTONI, il batterista jazz Lucio TURCO, il fisarmonicista Paolo PETRILLI, il pianista e cantante Enzo PITTA e il bassista e cantante Roberto TURCO. Gli attori sono Cosimo REGA(noto per l’interpretazione di Cassio in “Cesare deve morire dei fratelli TAVIANI”), Paolo MASTROROSATO, Mimmo MICELI, Giovanni ARCURI, Angelo CALABRIA, Carmine CAIAZZO e Massimo TATA. COMUNICATO STAMPA La notorietà della Compagnia teatrale “Stabile Assai” della Casa di reclusione di Rebibbia, diretta dal dottor Stefano Ricca, raggiunta a seguito delle sue numerosissime (oltre 700) precedenti esibizioni in molte realtà teatrali e non solo, comporta l’invito ad ulteriori partecipazioni nell’ambito di rassegne teatrali o manifestazioni di rilevanza sociale e scientifica. Agosto 2016 si preannuncia, però, come un mese veramente speciale per la storia del Teatro penitenziario italiano. La Compagnia Stabile Assai realizzerà, come da tradizione ultradecennale, una tournèe che, oltre l’abituale scenario della Puglia e della Basilicata, nello specifico, si arricchirà di ulteriori appuntamenti, alcuni di grande rilevanza sociale. In tale ottica deve essere individuato l’invito del Comitato Regionale Sicilia e del Comitato provinciale dell’AICS di Siracusa a prevedere lo svolgimento dello spettacolo “Scusate si so nato pazzo” nella piazza centrale di Siracusa il 13 e 14 agosto. L’annuale disponibilità del Comitato Regionale della Puglia e del Comitato Provinciale di Lecce dell’AICS (Associazione Italiana Cultura e Sport), che da alcuni anni 4 promuovono gli spettacoli della Compagnia in tale realtà territoriale, consentirà la messa in scena del predetto spettacolo “Scusate si so nato pazzo” a Casalabate (LE) il 18 luglio. Lo spettacolo, scritto da Antonio Turco, responsabile storico della Compagnia e dal detenuto ergastolano Cosimo Rega si avvale della sceneggiatura di Paolo Mastrorosato, attualmente affidato ai Servizi sociali e con un notevole background artistico alle spalle (ha lavorato con Alberto Sordi e poi come aiuto regista di un mostro sacro come Ettore Scola; attualmente collabora con Ricky Tognazzi e Simona Izzo) ed è dedicato al tema poco esplorato del disagio mentale che il carcere produce. La rappresentazione si terrà, inoltre, il 19 agosto a Turi (BA) promossa dal Presidente del comitato provinciale AICS di Bari, Francesco Mallardi, dalla Casa di Reclusione di Turi e dall’Assessorato alle politiche sociali del Comune di Turi. Il 20 e 21 il gruppo interagirà nell’ambito della manifestazione “La notte dei briganti”, giunta, quest’anno, alla sua decima edizione e il cui svolgimento è previsto nello spazio antistante l’ormai dismesso carcere minorile della Casa Rossa. Questa iniziativa, ideata dal regista teatrale Luca De Felice, ogni anno viene proposta a non meno di 4000 spettatori che giungono da tutta Italia per assistere ad uno spettacolo davvero unico nel suo genere e che vede protagonisti gli attori della Compagnia nella ultima delle nove scene in cui si dipana il racconto. Il 22 la Compagnia metterà in scena, in piazza Ferdinando IV, la propria opera “Scusate si so nato pazzo”. Il gruppo si trasferirà dal 23 al 25 agosto a Locri (RC), dove, ospite dell’Assessorato alle politiche culturali e turistiche della locale Amministrazione Comunale, su input dell’avvocata Elena Gratteri, nella serata del 23 si esibirà nella piazza centrale della città. Il 24 agosto la Compagnia rappresenterà ancora una volta lo spettacolo “Scusate si so nato pazzo” per la popolazione detenuta della Casa circondariale di Locri, come concordato con l’ampio parere favorevole della Direzione dell’Istituto. Anche in questo caso si ritiene significativo evidenziare il contenuto sociale dell’operazione, considerata la qualità criminale degli ospiti dell’Istituto, cui, da tempo vengono inviati messaggi di controtendenza culturale dal gruppo operativo della Direttrice Patrizia Delfino. Alcuni detenuti del carcere leggeranno, attivando, così, una concreta partecipazione, brani di Pasolini e Bob Dylan e Dylan Thomas. Il 25 agosto concluderà la fase calabrese con la esibizione prevista nella piazza centrale di Marina di Gioiosa Ionica con lo spettacolo “ Un amore bandito”, dedicato alla storia d’amore tra Michelina Di Cesare e Franceschino Guerra, due giovani briganti di Carmine Crocco, morti a soli 23 anni. Il 26 agosto la Compagnia sarà ospite del “Giffoni teatro festival”, la cui risonanza artistica è facilmente comprensibile. L’incontro di Antonio Turco, Mimmo Miceli e Cosimo Rega con i giovani studenti delle Scuole superiori del salernitano, farà da prologo alla esibizione. Un ultimo riferimento è da indirizzare al contenuto dello spettacolo “Scusate si so nato pazzo”. La suite si impernia su una serie di monologhi intervallati da brani musicali che hanno l’obiettivo di proporre una riflessione su come le condizioni detentive incidano sul progressivo peggioramento della dimensione psicopatologica dei soggetti reclusi. 5 Jean Genet, soprattutto Edward Bunker, amatissimo dai detenuti giovani e poi James Ellroy, Guy de Maupassant, Jean Paul Sartre, Jack London e Arthur Conan Doyle, sono gli autori che sul tema hanno scritto pagine significative e che sono di riferimento nella costruzione del testo. L’alienazione mentale che il carcere produce in termini di inevitabile isolamento dalla società civile risulta, così, essere il contenitore cui destinare la rappresentazione di sofferenze individuali e collettive che spesso vengono affrontate con l’uso smodato di psicofarmaci. Al tempo stesso la follia è sinonimo di poesia e creatività di difficile lettura e comprensione. Nel testo, confezionato secondo i canoni classici della drammaturgia penitenziaria, di cui la Compagnia Stabile Assai è una delle più significative espressioni italiane, incidono ricordi e drammi vissuti personalmente dai detenuti/attori nel rapporto con la creatività e il loro diverso essere, spesso identificato con la indisponibilità sociale all’ascolto. Di grande spessore dottrinale il contributo offerto dalla Ordinaria di psicologia sociale dell’Università di Sassari Patrizia PATRIZI, forse una delle voci più sentite dal mondo accademico sul tema della “Giustizia riparativa”, che spesso ispira le opere della Compagnia, dalla psicoterapeuta Sandra VITOLO e dalla teatro terapeuta Patrizia SPAGNOLI che da anni collabora nella stesura dei testi e che mette a disposizione la esperienza maturata nel carcere di massima sicurezza di Spoleto. Valore simbolico assume la partecipazione del sovrintendente Rocco DUCA, unico agente di polizia penitenziaria a recitare con i detenuti. I musicisti che da molti anni collaborano con la Compagnia sono la nota cantante soul Barbara SANTONI (ha lavorato con molti interpreti della scena musicale), il batterista jazz Lucio TURCO (uno dei più importanti drummers italiani, considerate le collaborazioni con Massimo Urbani, Danilo Rea, Gato Barbieri, Sal Nistico, Johnny Griffin etc.), il pluristrumentista Enzo PITTA (ha suonato con e per Sergio Endrigo) e il bassista e cantante Roberto TURCO (ha suonato con Rino Gaetano), la percussionista e cantante Martina Lacroix (suona attualmente con la Caracca Band). Gli attori sono Cosimo REGA (noto per l’interpretazione di Cassio in “Cesare deve morire” dei fratelli TAVIANI”, ma soprattutto per aver scritto il libro autobiografico “Sumino o falco”, tradotto in una rappresentazione teatrale), Paolo MASTROROSATO (di cui si è detto), Mimmo MICELI (responsabile della scenografia), Giovanni ARCURI ( con un background teatrale consolidato, in grado di veicolare le naturali simpatie del pubblico), Angelo CALABRIA (il Bud Spencer della Compagnia che raccoglie consensi di donne e bambini), Carmine CAIAZZO (da Castellamare di Stabia, dove è rimasto il suo cuore), Massimo TATA (da 25 anni attore della Compagnia, coautore di testi ed oggi, uomo libero, padrone del proprio futuro) e Max TADDEINI (da rapinatore terrorista a uomo libero che produce grandi emozioni sul palco). La presenza femminile è assicurata dalla professoressa Patrizi, dalla dottoressa Spagnoli e dalla attrice tarantina Maria Teresa Liuzzi, new entry della Compagnia. Il tema della violenza di genere e del femminicidio è all’interno dei loro monologhi. L’ultima notazione è legata all’interesse che la Compagnia suscita da due anni nell’ambito dell’European Forum for Restorative Justice per la valenza riparativa che la Compagnia esprime attraverso i propri spettacoli. 6 STORIA DELLA COMPAGNIA STABILE ASSAI La Compagnia Stabile Assai della Casa di Reclusione Rebibbia di Roma è il più antico gruppo teatrale operante all’interno del contesto penitenziario italiano. Il suo esordio risale a luglio 1982 con la sua partecipazione al festival di Spoleto. Questa storia trentennale ha consentito alla Compagnia, formata da detenuti e da detenuti semiliberi che fruiscono di misure premiali, oltre che da operatori carcerari e da musicisti professionisti, di esibirsi nei maggiori teatri italiani. La Compagnia “Stabile Assai” si è caratterizzata per la stesura di testi del tutto inediti, dedicati ai grandi temi dell’emarginazione, come l’ergastolo (“Fine pena mai”), la follia (“Nella testa un campanello”), la questione meridionale (“Carmine Crocco”), la integrazione interetnica (“Nessun fiore a Bamako”). Nell’ultimo triennio la Compagnia ha messo in scena la storia criminale del nostro Paese nel periodo 1977-1992 con spettacoli specificamente dedicati alla Banda della Magliana con “Roma, la capitale”, al periodo post cutoliano a Napoli con “Nascett’n’miezz o mare”, alla morte di Pier Paolo Pasolini con “Ma che razza di città”. Tutti realizzati n anteprima nazionale, al Teatro Parioli che ha ospitato negli ultimi 6 anni la Compagnia, nella programmazione ufficiale. Negli anni la Compagnia è stata diretta da molti bravi registi professionisti, ognuno dei quali ha offerto un proprio contributo per la sua crescita artistica. Dall’esordio, datato 5 luglio 1982 al Festival di Spoleto, con la messa in scena di “Sorveglianza speciale” di Jean Genet che aveva concesso ai detenuti dell’epoca di realizzare l’opera (era dal 1966 che lo impediva) e con la regia di Marco Gagliardo, il primo regista teatrale carcerario italiano(scomparso nel 2009), molte sono state le interpretazioni del ruolo da parte dei successivi registi. Il 21 dicembre 1987 al teatro Argentina a Roma veniva messo in scena “Bazar napoletano”, scritto da un educatore, Antonio Turco e da un detenuto, Cosimo Rega, con la contemporanea presenza sul palco di 52 detenuti(22 della NCO; 24 della Nuova Famiglia e 6 tra BR- Alberto Franceschini tra questi e Ciro Lai- e NAR). La regia fu di Massimo Antonelli. Ennio De Dominicis fu il regista di “Antigone” rappresentato il 29 giugno 1985 in Istituto. Poi Gigi Conversa diresse negli anni novanta “ Nero e non solo” e “Nella testa un campanello” messo in scena nel DSM 10. Agli inizi degli anni Duemila, tra il 2001 e il 2004 c’è stata l’ottima collaborazione con l’estro creativo e la sapienza dottrinale di Riccardo Vannuccini (cui si deve in parte l’idea dell’attuale nome della Compagnia;in precedenza era “Teatro gruppo”, il nome dell’ensemble) , autore e regista di “Carmine Crocco”. Tra il 2005 e il 2011 si sono alternati il bravissimo Antonio Lauritano, regista televisivo e Caterina Venturini, attrice e regista formatasi alla scuola di Vittorio Gasman che hanno diretto in quegli anni la Compagnia nella lunga avventura del Teatro Parioli. Anni che hanno visto Maurizio Costanzo disponibile ad offrire partecipazioni ai suoi programmi televisivi e divenire poi il Presidente onorario del gruppo. La nota attrice e regista Daniela Marazita, il grande attore Elio Germano e, da ultimo, Francesco Cinquemani hanno diretto la Compagnia negli ultimi tre anni che sono coincisi con la nostra presenza nel calendario del Teatro Golden. E’ da evidenziare che la Compagnia si è esibita, unico caso in Italia, nel giugno del 2009, all’interno della Camera dei Deputati alla presenza del Presidente della Camera On. Gianfranco Fini, del Presidente della Commissione Giustizia del Senato On. Giulia Buongiorno e del Capo del Dipartimento dell’Amministrazione Penitenziaria Presidente Franco Ionta. Nel dicembre 2010 si è esibita nell’Auditorium della Casa Madre del Mutilato di Guerra di Piazza Adriana, in uno spettacolo voluto dai vertici del Tribunale di Sorveglianza di Roma e da personaggi politici. Il 30 giugno del 2011 la Compagnia ha vinto il prestigioso “Premio Troisi”. Il 14 dicembre 2011 è stata, inoltre, 7 ospite del Sindaco Alemanno nella sala della Protomoteca, con lo spettacolo dedicato al 150° anniversario dell’Unità d’Italia, “Una canzone per l’Italia”. Lo stesso spettacolo è stato rappresentato all’Università di Sassari in occasione del 450° anniversario della fondazione. Nel maggio del 2012 la Compagnia ha messo in scena “L’ultima canzone”, uno spettacolo dedicato a Osvaldo Pugliese, uno dei maestri argentini più importanti della storia del tango, spesso in carcere durante l’epoca peronista. L’opera è stata rappresentata dapprima al Teatro Golden di fronte ad esponenti dell’Ambasciata Argentina in Italia. Nel 2013 lo spettacolo centrale nella programmazione è stato “Bazar” esibita in prima nazionale al Teatro Golden e poi in 21 occasioni esterne. “La fine all’alba” invece ha costituito l’opera centrale della programmazione del 2014 e, dopo, l’abituale anteprima al Teatro Golden, è stata messa in scena 28 volte sul territorio nazionale. “La verità nell’ombra” dedicato alla storia di Portella della Ginestra e “Una storia bandita” dedicato alla storia d’amore di Michelina e Franceschino Guerra, due briganti della Lucania, sono state le opere in programmazione per il 2015 e messe in scena oltre 50 volte su tutto il territorio nazionale. Per il 2016 sono in programma 2 nuovi spettacoli. Dal 10 al 13 maggio al Teatro Golden l’anteprima nazionale di “19+1”, uno spettacolo teatrale dedicato al dramma della motonave Hedia, scomparsa nel 1962 al largo delle coste di Tunisi. Ancora oggi non si hanno notizie dei 19 marinai italiani e del marinaio gallese imbarcati su quella nave che portava armi ai rivoltosi algerini. L’operazione fu condotta da Enrico Mattei poco prima della sua misteriosa morte. A Cassino, presso la cattedra di sociologia si terrà l’anteprima di “Scusate si so nate pazze”, una opera sulla malattia di mente che si contrae con la condizione detentiva. Lo spettacolo sarà replicato 16 volte sul territorio nazionale. Di particolare rilievo, inoltre, è l’attribuzione della medaglia del Capo dello Stato alla Compagnia per la valenza sociale della sua attività teatrale. 8