ALLERGIA E ASMA UN RIMEDIO DALLA NATURA Allergia Il termine allergia indica una condizione di tipo patologico caratterizzata da una abnorme reattività dell'organismo, umano o animale, nel caso di un contatto con determinate sostanze che vengono definite allergeni. Asma bronchiale Patologia infiammatoria cronica delle vie aeree nella quale molti elementi cellulari giocano un ruolo patogenetico (linfociti T, macrofagi. eosinofili, mastociti, neutrofili e cellule epiteliali). L'asma è una malattia infiammatoria cronica delle vie aeree. Un ruolo importante nella risposta infiammatoria è svolto dai linfociti T e dalle cellule ‘strutturali’ delle vie aeree (fibroblasti, cellule epiteliali ed endoteliali), entrambi produttori di citochine, proteine secretorie che fungono da mediatori infiammatori. Una grande attenzione alla produzione di citochine pro infiammatorie è concentrata sulla via IKK-beta/ NF-kappa-B, una rete proteica che aumenta la trascrizione di geni di citochine. Da vari lavori, in particolare quello della Tohoku University , si è appurato che il gammamangostin (uno dei xantoni presenti nel Triaxan) inibisce direttamente l’attività IKK, svolgendo quindi una attività antinfiammatoria probabilmente diminuendo la produzione di prostaglandine tipo 2. Per questo si può dire che il Triaxan può aiutare ad alleviare i disturbi derivanti dall’allergia e dall’asma. Oggi conosciamo Rimedi naturali come i XANTONI (il Mangostano ne contiene 43), sostanze ben studiate da ricercatori di fama internazionale che hanno dato importanti risultati per il trattamento di problematiche come allergia,infiammazioni croniche,stress ossidativi . Come il TRIAXAN (prodotto a base di Garcinia Mangostana) puo’ influire sul processo allergico e infiammatorio?. Da più di un decennio diverse università nel mondo hanno lavorato e stanno attualmente lavorando su questa problematica giungendo alla conclusione con lavori sia in vitro che in vivo che delle sostanze presenti nel Mangostano denominati XANTONI (nel Mangostano ce ne sono 43) hanno la capacità di intervenire sull’istamina, sul processo infiammatorio cronico mediante blocco del gene IKK-beta e di conseguenza sull’inibizione del COX2 e dellePGE2, e sullo stress ossidativo. Tre problematiche che convivono nelle allergie e nei processi asmatici. Facendo un riassunto di tutto ciò che e stato prodotto in circa 30 anni di studi Universitari in diverse condizioni possiamo riassumere che il Mangostano con i suoi Xantoni svolge la sua attività : inibendo oltre l’80% dell’istamina libera inibendo i recettori dell’istamina impedendo la degranulazione del mastocita inibendo attraverso l’IKK-BETA LA CASCATA INFIAMMATORIA inibendo l’eccesso di radicali liberi con una potente attività antiossidante Tutto ciò senza alterazioni che possono indurre stati di depressione,apatia,perdita di concentrazione e riflessi,in particolare alla guida e senza far aumentare la fame. DOSAGGIO RACCOMANDATO Durante la stagione delle allergie o se le allergie si verificano tutto l’anno, si consiglia un misurino o una capsula prima di ogni pasto. Pubblicato dalla Associazione Messicana di medici e ricercatori di mangostano. Bibliografia: γ-Mangostin Inhibits Inhibitor-κB Kinase Activity and Decreases Lipopolysaccharide-Induced Cyclooxygenase-2 Gene Expression in C6 Glioma Celle Novel types of receptor antagonists from the medicinal plant Garcinia Mangostana. Departement of pharmaceutical molecular biology-university Sendal Japan Histaminergic and serotonergic receptor bloking substances from tue medicinal plant Garcinia Mangostana. 1996 Sendal Japan Hinibition of histamine release and prostaglandine E2 syntesis by Mangosteen,a thai medicinal plant. Nakatani Sendal Japan Inibitor effect of Xanthones isolated from the pericarp of garcinia mangostana rat basophilic leukemia rbl-2h3 cell degranulation. University Japan A tal proposito sono in corso altre sperimentazioni cliniche sull’uomo presso Istituti di Ricerca Nazionali e Internazionali atte a dimostrare in maniera ancora più diretta le sue proprietà nel controllo dell’allergia e dell’asma. IL TRIPLO GIOCO DEL MANGOSTANO La difesa fondamentale della salute. Dr. Kenneth J. Finsand MANGOSTANO PER I BAMBINI. ASMA Poco tempo dopo che iniziai a condividere il succo di mangostano con altre persone, mi feci amico un cavaliere chiamato Henry. La figlia di Henry, Tiffany, aveva una grave asma. Aveva preso steroidi con un inalatore per la maggior parte dei suoi 10 anni di vita. Quando parlai a Henry dei benefici del mangostano si emozionò davanti alla possibilità di liberare sua figlia degli steroidi. Tiffany stava inalando da tanto tempo steroidi che questi avevano troncato la sua crescita. Quando la conobbi per la prima volta pensai che avesse 6 anni. Dieci giorni dopo avere preso le sue prime once di succo di mangostano smise di avere attacchi di asma. Sono passati quasi 2 anni da allora e Tiffany è libera dall'asma e sta crescendo in accordo al suo volume. ATTIVITA’ ANTINFIAMMATORIA e ANTIALLERGICA Un ulteriore spunto di trattazione è fornito da alcune evidenze legate alla tradizione. Il Mangostano, come già ricordato, veniva usato dalla medicina orientale per la cura di ferite, escoriazioni della pelle, diarrea. Basandosi su tali evidenze alcuni studiosi realizzarono uno studio in vitro su cellule gliali di ratto in cui fu esaminata l’attività del Mangostin, uno degli xantoni presenti nel frutto, sulla cascata dell’acido arachidonico. Si evidenziò così la capacità del Mangostin di inibire la COX2 in modo concentrazione dipendente, con una IC50 di 0.8 e 2.0 µM rispettivamente con un meccanismo d’azione basato sull’inibizione selettiva delle COX2 in maniera competitiva. Effetto del Mangostin sul rilascio delle PGE2 in cellule gliali C6 preincubate con le indicate concentrazioni di Mangostin e stimolate con A23187 un Ca2+ ionoforo (10 µM). L’inibizione risultò concentrazione dipendente con una IC50 pari a 5 µM. Anche l’estratto idroalcolico (nello studio17 in questione furono testati quello al 40% V/V Etanolo, al 70%, al 100% V/V e acquoso) sembra possedere interessanti proprietà inibitorie sul rilascio di istamina e la sintesi di prostaglandine E2. Il risultato paragonato con l’estratto acquoso di una pianta molto usata in Giappone come il Rubus suavissimus per il trattamento di allergie, diede risultati positivi di gran lunga superiori per l’estratto con 40% V/V Etanolo, contenente il 10% di a-mangostin e il 12% di -Mangostin 17. Dopo aver indotto a livello dermico una reazione allergica con l’antigene DPSA –BSA (secondo il metodo della PCAc modello in vivo di determinazione allergica locale) e somministrando intraperitonealmente Mangostano estratto (40% ETOH, 300 µg/ml)e’ che quest’ultimo inibiva più dell’80% il rilascio di istamina (p<>Mangostano evidenziò altresì buone proprietà antinfiammatorie sia se somministrato per via intraperitoneale che orale in ratti con edema indotto da carragenina. Tale attività fu attribuita in particolare a Mangostin, isomangostin, e Mangostin triacetato18. DATI DI TOSSICITA’ In uno studio di tossicità acuta condotto su topi e ratti trattati con estratto secco (etanolico 60% v/v) di pericarpo di Garcinia mangostana standardizzata in Mangostina al 10%, non ha evidenziato segni tossici alla dose 16 g/kg. La mia trattazione vuole essere senza pretesa alcun una breve presentazione di questo frutto ben noto nei paesi tropicali ma ancora poco conosciuto in Europa e in Italia e che studiato da ricercatori di fama internazionale ha dato importanti risultati per il trattamento di problematiche come allergie, infiammazioni, stress ossidativi, couperose. A tal proposito sono in corso altre sperimentazioni cliniche sull’uomo presso Istituti di Ricerca Nazionali atte a dimostrare in maniera più diretta le sue proprietà. La reazione PCA (Passive Cutaneous Anaphylaxis) è uno dei modelli più frequentemente utilizzati per valutare il grado antiallergico delle sostanze. Bibliografia: [1. Morton, J. 1987. Mangostano. p. 301–304. In: Fruits of warm climates. Julia F. Morton, Miami, FL. ] [2. W. Mahabusarakam, P. Iriyachitra and W.C. Taylor , Chemical constituents of garcinia mangostana. J Nat Prod 50 (1987), pp. 474–478.]. [3. Nilar and Leslie J. Harrison. 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