Google: consigli
Maggio 2009
I meta tag
I meta tag sono metadati (*) presenti nel linguaggio
HTML utilizzati per fornire informazioni sulle pagine
agli utenti o ai motori di ricerca.
A differenza di ogni altro tag inseribile in una pagina
web, i meta tag non forniscono al browser alcun dato
di formattazione della pagina, per cui il loro influsso
sul layout finale è praticamente nullo; sono perciò
totalmente invisibili all'utente se non attraverso la
visualizzazione del codice sorgente in HTML della
pagina oppure tramite le finestre di proprietà dei
browser.
Un metadato (dal greco meta- "oltre, dopo" e dal latino datum
"informazione" - plurale: data), letteralmente "dato su un (altro)
dato", è l'informazione che descrive un insieme di dati.
1. Tag Title (1)
Curate molto i titoli delle vostre pagine
(tag TITLE). Il titolo è quello che compare
nella barra superiore del browser e la sue
scelta è un passo fondamentale per il
successo di una pagina web e il
posizionamento sui motori di ricerca.
Esempio:
<HEAD><TITLE>Collezione di francobolli italiani</TITLE><META
name="description" content="Collezione di francobolli italiani, tutto
quello che c'è da sapere. Storia e prezzi."><META name="keywords"
content="francobolli, francobollo, italiani, italia, filatelia, storia,
prezzi"></HEAD>
1. Tag Title (2)
Date a ogni pagina del vostro sito internet
un titolo appropriato e inerente il
contenuto della pagina stessa.
Non eccedete in caratteri, tenetevi tra le
sette e le dieci parole al massimo.
2. Site map (1)
Create una site map, cioè una mappa delle
pagine del sito, gerarchicamente ben
organizzata.
Alcuni siti trascurano questo particolare
che è invece molto importante.
2. Site map (2)
Sitemap
O semplicemente mappa, è una pagina Web che elenca
gerarchicamente tutte le pagine di un sito Web. Nata per facilitare
la navigazione dell utente all interno del sito, ha poi avuto una
notevole importanza nell attività di scansione della Rete da parte
dei motori di ricerca.
Sitemap XML
Così come la semplice sitemap anche la Sitemap XML è una lista di
link. Introdotta da Google con il servizio Google Sitemaps (*), e poi
utilizzata anche da Yahoo! e MSN, permette ai webmaster di
menzionare all interno di un file XML, e non solo, tutti gli URL delle
pagine di un determinato sito Web che si desidera sottoporre al
motore di ricerca.
2. Site map (3)
Google SiteMaps è un sistema semplice per fornire informazioni a
Google su tutte le pagine del tuo sito, indicare le pagine più
importanti per te, e quando queste pagine vengono modificate, in
modo da consentire una scansione più intelligente e risultati di
ricerca più aggiornati.
Con questo strumento potrai generare in tempo reale e
gratuitamente la tua mappa del sito in format XML.
http://www.google.com/webmasters/
3. No tag keywords
Fate un uso accorto dei meta tag
"keywords". Molti webmaster ripongono
grandi aspettative in questo attributo della
pagina e si impegnano per trovarne il
numero maggiore possibile (anche se non
di dovrebbe mai andare oltre i 1.000
caratteri). Google però non tiene
adeguatamente conto dei meta tag.
3. No tag keywords
Il meta-tag "keywords" permette di indicare alcuni contenuti relativi
al sito stesso. Le keywords (a seconda del webmaster) compaiono
separate da virgola, da punto e virgola, oppure senza alcun segno di
interpunzione: <meta name="keywords" content="html wml xml smil
javascript js dhtml dynamic xhtml vbscript coldfusion photoshop
paint shop pro risorse webmaster webdesigner flash grafica css
applet java asp cgi perl guida free corso php mysql tutorial lezioni
sql database realizzazione siti web leggi mailing list newsletter gif
jpg publishing editor iis webserver apache linux raccolte script news
chat forum fogli di stile hdml wap linux mac apple palmari computer
c++ delphi visual basic vb vbasic">
È fortemente sconsigliabile l'inserimento di keyword "astute" non
relative al contenuto effettivo del sito per migliorare il
posizionamento (tipo le ricercatissime "sesso", "mp3", ecc.).
Quando i motori di ricerca se ne accorgono, per lo più cancellano il
sito dalle loro liste.
4. Meta tag description
Utilizzate meta tag description .
Redigetelo come un breve estratto del
contenuto della pagina. Cercate di
mantenervi entro i 170-200 caratteri.
Il meta-tag "description", permette di impostare una descrizione
sintetica del sito. Questo TAG viene letto, interpretato e visualizzato
in maniera diversa da ciascun motore di ricerca.
La sintassi corretta è:
<META NAME="Description" CONTENT="la nostra descrizione di un paio
di frasi">
5. Maggiore testo possibile
Realizzate pagine con una componente
testuale di almeno 300 parole.
Pagine esclusivamente grafiche o con
pochissimo testo non hanno alcuna
possibilità di guadagnare delle buone
posizioni nel ranking di Google.
Ovviamente, le pagine realizzate
interamente in flash avranno le stesse se
non maggiori difficoltà a essere ben
posizionate su Google.
6. Pagine monotematiche
Privilegiate le pagine monotematiche, che
trattano di un argomento specifico e in una
sola lingua. Realizzate pagine piccole su un
tema preciso piuttosto che documenti
lunghi su una serie vasta di argomenti; sarà
enormemente più facile individuare le
parole chiave sulle quali lavorare per il
posizionamento.
7. Pagerank
Lavorate per aumentare il vostro PageRank.
Realizzate partnership con scambio di link e
cercate in generale di farvi linkare
sopratutto da siti con un PageRank alto.
Molto meglio un numero limitato di link di
qualità provenienti da siti popolari che una
grande quantità di link da siti poco
conosciuti e sopratutto con un PageRank
basso o nullo.
Il PageRank™ utilizza la link popularity come fattore importante per il
posizionamento di un sito.
7. Pagerank (1)
Il PageRank è un algoritmo di analisi che assegna un peso numerico ad ogni
elemento di un collegamento ipertestuale d'un insieme di documenti, come
ad esempio il World Wide Web, con lo scopo di quantificare la sua
importanza relativa all'interno della serie.
L'algoritmo può essere applicato a tutti gli insiemi di oggetti collegati da
citazioni e riferimenti reciproci. Il peso numerico assegnato ad un dato
elemento E è chiamato anche "il PageRank di E", siglato in PR (E).
L'algoritmo di PageRank è stato brevettato (brevetto US 6285999) dalla
Stanford University; è inoltre un termine ormai entrato di fatto nel lessico
dei fruitori dei servizi offerti dai motori di ricerca.
Il nome PageRank è un marchio di Google.
Letteralmente traducibile come rango di una pagina web (ma anche un gioco
di parole collegato al nome di uno dei suoi inventori, Page), il pagerank è
facilmente riconducibile al concetto di popolarità tipico delle relazioni
sociali umane, ed indica, o si ripromette di indicare, le pagine o i siti di
maggiore rilevanza in relazione ai termini ricercati.
7. Pagerank (2)
Gli algoritmi che rendono possibile l'indicizzazione del materiale presente in
rete utilizzano anche il grado di popolarità di una pagina web per definirne
la posizione nei risultati di ricerca.
Questo metodo può esser descritto come analogo ad una elezione nella quale
ha diritto al voto chi può pubblicare una pagina web, e il voto viene espresso
attraverso i collegamenti in essa presenti.
I voti non hanno tutti lo stesso peso: le pagine web più popolari
esprimeranno, coi propri link, voti di valore maggiore.
L'interpretazione e la definizione della popolarità di un sito non sono però
legate soltanto a queste votazioni, ma tengono conto anche della pertinenza
del contenuto di una pagina, nonché delle pagine correlate, con i termini ed
i criteri della ricerca effettuata.
7. Pagerank (3)
Altro importante elemento che lega un sito alla sua popolarità è relativo alla
diffusione, alla popolarità dell'argomento trattato.
Per argomenti poco richiesti i siti raggiungono facilmente le prime posizioni
nelle ricerche, ma altrettanto verosimilmente posseggono e mantengono un
page rank che potrebbe essere bassissimo.
Tutto questo permette, o perlomeno ha lo scopo, di attuare un controllo
incrociato che garantisca la validità dei risultati di ricerca.
7. Pagerank – Link popularity (1)
Popolarità da link (link popularity in inglese) è una misura dell'affidabilità dei
contenuti di un sito web, che influisce notevolmente sulla visibilità online.
Oggi i motori di ricerca premiano l'affidabilità di un sito innalzandolo ai primi
posti nelle pagine di risposta.
Per link popularity si intende il numero di siti internet che si collegano a una
pagina web. Il concetto di popolarità da link è strettamente collegato alla
nascita di Google, il motore di ricerca oggi numero uno al mondo.
Da studenti, Sergey Brin e Larry Page appresero che, tra i testi accademici,
queli più prestigiosi si misurano per quante più citazioni accumulano. Non
conta cioè il numero di copie vendute, ma il numero di colleghi che lo citano
e lo prendono come esempio, come modello. Sono i "pari" che conferiscono
ad un testo scientifico uno status di importanza e di notorietà.
7. Pagerank – Link popularity (2)
I fondatori di Google pensarono che questo concetto potesse valere anche
nel web. In che modo i webmaster attribuiscono importanza ad un sito?
Mettendo un link dal proprio sito web. Mettere un link esterno significa dare
un "voto" ad una risorsa web di buona qualità. Ma c'è anche un ragionamento
più sottile.
Un webmaster, consigliando (sotto forma di link) una buona pagina web ai
propri utenti aumenta anche le visite al proprio sito, cioè realizza il proprio
tornaconto. Quindi, se un webmaster ha l'interesse personale ad inserire un
link esterno, si presume che sia convinto della buona qualità del sito.
La popolarità da link, comunque, è solo uno dei tanti parametri presi in
considerazione da Google per decidere la posizione di una pagina.
Pertanto una pagina con elevata popolarità non ottiene automaticamente
una posizione migliore rispetto ad una pagina con popolarità più bassa.
8. Parole chiave
Se il vostro dominio può contenere delle
parole chiave inerenti la vostra attività,
questo sarà un vantaggio nella scalata del
ranking. Se fabbricate biciclette,
www.biciclette.it è certamente un buon
nome a dominio. Ovviamente è già stato
registrato. Non registrate, però, un gran
numero di nomi a dominio: questo viene
considerato da Google come spamdexing,
cioè spamming da indicizzazione.
9. No Doorway pages
Non fate uso di doorway pages , cioè di
pagine appositamente concepite che
reinderizzano al sito principale.
Si tratta di una pratica che Google
definisce illecita e che, quindi, penalizzerà
le vostre pagine.
Non fate mai uso di "domini ombra".
10. Buoni contenuti
Content is king" (il contenuto è re),
ovvero il requisito più importante di un
sito. Google la pensa allo stesso modo.
Seguite quindi il consiglio più semplice:
realizzate pagine web di qualità con del
contenuto (del buon contenuto), non
lesinate nel testo, non abbondate nella
grafica e mantenete il vostro codice più
pulito possibile e Google si accorgerà che
state facendo un buon lavoro.