Francesco M. Paradiso, Dalle Onde ai Byte, Appendice II estr

APPENDICE II
Francesco Maria Paradiso.
Mediterraneo 36.2
1SPlMJEPOEB
Esempi di composizione elettroacustica
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Il comporre musicale nell’età dell’informatica
Composizione strumentale, composizione elettroacustica, composizione assistita dal calcolatore, computer music e interazioni
digitali, drammafonia e musica applicata, sonorizzazione, sound design, sono questi alcuni dei campi possibili del panorama
compositivo-creativo e dell’espressione musicale-sonora nell’età dell’informazione automatica. Per tutto quello che porta con
sé (tecnologia divenuta stile, assenza
strumentale e, come scrisse H.
di scrittura e visività, interazione fra
, «nata proprio
autore ed ascoltatore, sonorità senza
sul
punto
d’intersezione
fra
limiti,
ecc.)
la musica
elettronica, la
p repoca”
o g r edella
s s ostoria
t e cdella
n o l musica,
ogico ed
“terza
iniziata
dopo le grandi
ere della musica
illuminismo
estetico»,
è uno dei
vocale
e
strumentale
e,
come
scrisse
H. in
terreni più problematici ed
Stuckenschmidt, «nata proprio sul punto
apparenza senza confini del
d’intersezione fra progresso tecnologico
musicale e del sonoro del
ed illuminismo estetico», è uno dei terreni
ventunesimo
secolo.senza
Dalla
più problematici
ed in apparenza
seconda
metà
delsonoro
‘900,deli suoni
confini
del musicale
e del
ventunesimo
secolo. Dalla seconda
creati sinteticamente
sonometà
entrati
del ‘900,
i
suoni
creati
sinteticamente
nell’orizzonte dei più e la pratica
sonoelettroacustica
entrati nell’orizzonte
più e la
si èdeiradicata
nel
pratica elettroacustica si è radicata nel
metabolismo dei compositori per
metabolismo dei compositori per i quali
quali
non v’è
distinzione
alcuna
noniv’è
distinzione
alcuna
fra “musica
e
fra
“musica
e
musica”.
Con
musica”. Con consapevolezza e realismo
già nel
1976 L. Berio si spinse
ad affermare:
consapevolezza
e realismo
già
«La musica
elettronica
in un si
certo
senso ad
nel 1976
L. Berio
spinse
“non esiste più”, perché è dappertutto e
affermare: «la musica elettronica
fa parte del pensare musicale di tutti i
in un certo senso “non esiste
giorni».
più”, perché è dappertutto e fa
parte del pensare musicale di
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Francesco Maria Paradiso, Mediterraneo 36.2, per clarinetto in si bemolle e ‘live
electronics’, Ed. Rugginenti, Milano. La prima pagina.
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mediterraneo 36.2
Mediterraneo 36.2
per clarinetto e ‘live electronics’
IL TEMPO DIRETTO
Il tempo diretto o reale “si riferisce alla
sintesi/ elaborazione del suono in cui i
calcoli sono effettuati determinando
anche la velocità di risposta del sistema. Nella sintesi/elaborazione in tempo diretto o reale il flusso dei dati passa direttamente alla scheda audio ed il
suono può essere ascoltato nello stesso
tempo in cui viene generato o con ritardi minimi”.
(cfr. A. Cipriani M. Giri, Roma 2009, p.
47)
IL TEMPO DIFFERITO
Il tempo differito “si riferisce alla sintesi/
elaborazione senza che venga necessariamente determinata la velocità di
risposta del sistema. Nella sintesi/elaborazione in tempo differito i dati che
rappresentano un suono vengono salvati in un file audio e solo successivamente il suono potrà essere ascoltato”.
Francesco Maria Paradiso, Mediterraneo 36.2, (2004) per clarinetto in si b. e ‘live
electronics’. Ed. Rugginenti, Milano.
Il titolo della composizione è riferito alla densità media delle acque del Mar
Mediterraneo. Il lavoro è caratterizzato dall’impiego di una notevole quantità di
articolazioni, effetti strumentali, di figure e di timbri elettroacustici, dall’utilizzo di
differenti modi d’attacco, di produzione del suono e di tecniche strumentali; ed ancora
da diversi procedimenti di trattamento (sintesi ed elaborazione) del suono in tempo
diretto o reale.
Mediterraneo 36.2 è un brano concepito sopra frammenti di un canto popolare siciliano:
la “ladàta” (cfr. Alberto Favara, Canti della terra e del Mare di Sicilia, I vol., Ricordi 19071959). Nata fra XIII e XVI secolo in cittadine e villaggi al centro dell’isola, la “ladàta”
sembra possedere la più antica e completa struttura (testi, espressione lirica, linee
melodiche) fra i canti popolari “della terra e del mare” di Sicilia. La “ladàta” è il lamento
(la Lamentatio, in dialetto siciliano: lamentu, lamintanza) per la Passione di Cristo e
il dolore di Maria, cantato ancora oggi durante i rituali processionali della Settimana
Santa nell’area di Caltanissetta – cittadina del centro dell’isola - da gruppi maschili di
cantori formati da una o due voci soliste con accompagnamento di più voci.
(Ibidem)
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mediterraneo 36.2
l’articolazione della forma
e l’elaborazione del suono
Mediterraneo 36.2 è diviso in tre parti principali.
parte prima
La prima parte è divisa in tre sezioni: [A], [B], [C].
Sezione [A]. In [A] una serie di figure veloci e virtuosistiche sono interposte
fra quattro brevi frammenti della melodia popolare variata da brevi glissandi,
scivolamenti ed oscillazioni microtonali. I frammenti sono trattati con
operazioni di micro trasposizione d’altezza (Harmonizers – Harm.) e diversi tipi
di riverberazione (Reverb Effect – Rev. Eff.). Tramite quattro buffers di memoria
(registra – Record buffer, e rimanda – Play) viene composta, ed eseguita
in tempo reale dall’esecutore elettronico, un’”eco” (una linea di ritardo) di
frammenti melodici non trattati.
Sezione [B]. In [B] una serie di intervalli di ampiezza differente e di brevissima
durata assieme ad articolazioni ripetute e d’andamento virtuosistico sono
inframezzate da pause e da elaborate cellule ritmico-melodiche caratteristiche
della linea originale. La seconda parte è trattata con sintesi granulare (Gran.) ed
effetti di trasposizione d’altezza (Harm.).
Sezione [C]. In [C] una sezione di concezione e struttura polifonica e
multitimbrica che conclude la prima parte. I suoni singoli, i suoni multifonici
(ossia insiemi di suoni omogenei con armonici di intensità più o meno eguale,
e insiemi con suoni di timbro differente prodotti dall’emissione ravvicinata,
un semitono circa, di due suoni con sovrapposizione dei relativi armonici) ed il
passaggio dagli uni agli altri e viceversa, sono trattati con operazioni di filtraggio
(Comb filters – FLT.) e di trasposizione d’altezza (Harm.).
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BUFFER
Un buffer è un’area (o uno spazio) di
memoria creata per contenere dei dati
temporaneamente.
FILTRAGGIO
Il filtraggio è una operazione di trattamento del segnale che permette la trasformazione dello spettro di un qualsiasi segnale in maniera finalizzata.
FILTRO
Il filtro è un dispositivo che modifica
lo spettro di un segnale ed agisce enfatizzando o attenuando determinate
frequenze. A livello percettivo, la manipolazione dello spettro determina un
cambiamento nel timbro di un suono.
MULTIFONICO
Il termine multifonico (multiphonic) indica nei legni “la generazione simultanea di più frequenze di vibrazione nella
singola colonna d’aria di uno strumento”. (cfr. B. Bartolozzi, Nuovi suoni per i
legni, Milano 1974, p. 35).