Oggi Vol. 96, N. 3, Marzo 2005 Pagg. 121-123 Infezioni respiratorie da metapneumovirus Giuliano Rossi Riassunto. Il metapneumovirus dell’uomo (hMPV) è un virus appartenente alla famiglia Paramyxoviridae recentemente isolato nelle vie respiratorie di soggetti di tutte le età, ma prevalentemente nei piccoli bambini. Sono brevemente discussi l’epidemiologia, il quadro clinico, la diagnosi e la terapia delle infezioni da hMPV. Parole chiave. Infezioni delle vie respiratorie, metapneumovirus dell’uomo, Paramyxoviridae. Summary. Human metapneumovirus respiratory infections. The human metapneumovirus (hMPV) is a recently decribed virus, belonging to the family Paramyxoviridae, isolated from the respiratory tract of patients of all ages, but mostly in young children. Epidemiology, clinical manifestations, diagnosis and therapy of infections from hMPV are briefly discussed. Key words. Human metapneumovirus, Paramyxoviridae, respiratory tract infections. Introduzione Recentemente è stato identificato un nuovo virus isolato nell’aspirato naso-faringeo di bambini con infezioni acute delle vie respiratorie e denominato metapneumovirus dell’uomo (hMPV)1. Questo virus è stato classificato con il metapneumovirus degli uccelli (aMPV), che è causa di infezioni aviarie delle vie aeree superiori, nel genere Metapneumovirus, che appartiene, con il genere Pneumovirus, alla sub-famiglia Pneumovirinae nell’ambito della famiglia Paramyxoviridae. hMPV è un virus a RNA, polimorfico, che presenta particelle sferiche e filamentose con un’envelope di 200 nm in media e con nucleocapside di lunghezza da <200 a ∼1000 nm e diametro di 17 nm 2. Questo virus si accresce preferibilmente in colture terziarie di rene di scimmia, ma anche su cellule Madin Darbin di rene di cane, cellule Vero di rene di scimmia verde africana, di carcinoma laringeo di uomo, fibroblasti di uomo, cellule di rabdomiosarcoma, di carcinoma polmonare e di rene di uomo e non agglutina eritrociti, analogamente ad altri virus della sub-famiglia Pneumovirinae. L’analisi della sequenza aminoacidica ha rivelato l’esistenza di due gruppi maggiori (A e B) di hMPV, comprendenti ciascuno due sottogruppi minori (A1, A2, B1 e B2)3,4,5, che possono infettare consecutivamente l’uomo, dimostrando la mancata protezione dopo l’infezione da parte di uno dei due gruppi. Primario Medico f.r., Ospedale San Filippo Neri, Roma. Pervenuto il 25 ottobre 2004. Il genoma di hMPV, costituito da un’unica elica negativa di RNA di circa 13κb, contiene geni che codificano per varie proteine virali ed è simile a quello del virus sinciziale respiratorio (hRSV), differenziandosene perché non contiene geni per proteine non strutturali. Per contro la sequenza aminoacidica di hMPV è molto simile a quella del metapneumovirus degli uccelli tipo C (aMPV-C)6. Epidemiologia Dopo le prime osservazioni in Olanda nel 20011, hMPV è stato segnalato nel Nordamerica, in Asia, in Australia, in Sudafrica e in Europa; recentemente è stato segnalato anche in Italia7. È stato rilevato che il virus è diffuso nella quasi totalità dei bambini tra 5 e 10 anni di età1,8 e che in realtà era già presente in Canada e in Europa 20 anni fa1,9. Infezioni da hMPV, anche gravi, sono state segnalate anche in adulti10,11, nonostante la grande diffusione in età infantile; inoltre in soggetti immunocompromessi sono state osservate reinfezioni12; ciò ha indotto a ritenere che l’infezione non conferisca protezione immunitaria oppure che la reinfezione sia causata da nuovi genotipi6. Le manifestazioni cliniche dell’infezione da hMPV si verificano nella maggior parte dei casi in inverno e in primavera10, presentando un picco stagionale di poco più tardivo di quello dell’infezione da hRSV13,14. 122 Recenti Progressi in Medicina, 96, 3, 2005 Gli studi sul ruolo di hMPV nelle infezioni respiratorie acute hanno indicato che, nei bambini, il numero dei casi accertati varia ampiamente, nel corso dei periodi di osservazione, dal 7 al 43% 7 nei pazienti ricoverati in ospedale. In giovani adulti e in anziani le indagini condotte avvalendosi della reazione polimerasica a catena in trascrizione inversa (RT-PCR: reverse transcriptase polymerase chain reaction) hanno indicato percentuali di positività aggirantisi intorno al 4%15; percentuali analoghe sono state osservate in soggetti asintomatici9. Tuttavia altri studi hanno dimostrato che l’RT-PCR eseguita su aspirato naso-faringeo di bambini asintomatici ha dato un numero di risultati positivi notevolmente inferiore rispetto a quello ottenuto in bambini con infezioni respiratorie acute13. Queste variabilità di risultati hanno indotto a ritenere necessari ulteriori, più ampi studi in prospettiva, per definire il ruolo di hMPV in queste infezioni6. Nei bambini è stata rilevata una maggiore frequenza di infezioni delle vie aeree inferiori (broncopolmonite) rispetto a quelle delle vie aeree superiori e una particolare frequenza di infezioni miste da hMPV con altri virus; è stato inoltre osservato che l’identificazione di hMPV può rappresentare un potenziale fattore di aggravamento dell’infezione respiratoria7. Manifestazioni cliniche L’infezione da hMPV può interessare sia le vie aree superiori che quelle inferiori con una sintomatologia che può essere più grave nei pazienti ospedalizzati6, e che è simile a quella causata da hRSV12,16,17,18. In alcune casistiche l’infezione da hMPV è stata associata a quadri di respiro soffiante e di asma18,19. Inoltre sono stati segnalati casi di otite media da hMPV13. hMPV è stato identificato nell’aspirato naso-faringeo di pazienti con sintomi simil-influenzali e “raffreddore”, risultati negativi per hRSV10. È stato osservato che RNA di hMPV è stato identificato in una notevole percentuale (circa il 40%) di pazienti nei quali il virus è stato isolato nell’aspirato naso-faringeo, analogamente a quanto è stato riferito per l’RNA di hRSV7,20. Anche se attualmente il significato di questo reperto non è noto, tuttavia i pazienti nei quali RNA del virus è stato identificato nel sangue hanno presentato un decorso più grave dell’infezione7. In linea generale, a confronto con il quadro clinico dell’infezione da hRSV, quello da hMPV è più lieve, essendo meno frequenti l’ipossiemia, la polmonite e la necessità di terapia intensiva18,21; non sono tuttavia mancate segnalazioni di infezioni respiratorie da hMPV che hanno comportato una degenza in ospedale più lunga di quella richiesta generalmente dall’infezione da hRSV6. In alcune casistiche l’infezione respiratoria da hMPV si è manifestata più frequentemente con dispnea e respiro soffiante in adulti o in pazienti con condizioni cardiopolmonari, ematologiche o neurologiche preesistenti e non sono state rare le polmoniti a volte gravi al punto da condurre al- l’obitus9,16. Analogamente a quanto si può osservare nell’infezione da hRSV, l’infezione da hMPV può assumenre un decorso fulminante, con polmonite e insufficienza respiratoria, in pazienti gravemente immunocompromessi, nei quali è frequente una reinfezione a volte causata da ceppi differenti del virus12,22. È stata segnalata la possibilità di coinfezione da hMPV con altri virus, generalmente hRSV23, che peraltro non sempre ha comportato un decorso più grave7. È stata inoltre segnalata coinfezione di hMPV con il nuovo coronavirus responsabile della sindrome respiratoria acuta grave (SARS)24,25,26. A questo proposito va sottolineato che, nelle scimmie, infezioni sperimentali da coronavirus, responsabili di polmoniti multifocali, non sono state aggravate da successive infezioni con hMPV27. Diagnosi Per la diagnosi di laboratorio dell’infezione da hMPV, a causa della mancata disponibilità di prove basate sull’identificazione di antigeni specifici e del molto lento accrescimento del virus in colture cellulari (oltre 14 giorni)6, si ricorre all’RT-PCR che consente l’amplificazione dei geni per le proteine virali L, N e F4,28. Le prove sierologiche consentono soltanto una diagnosi retrospettiva, quando è presente sieroconversione con titolo anticorpale uguale o superiore a 4; questa tecnica può essere adoperata a fini epidemiologici. Terapia Attualmente non sono disponibili né vaccini né farmaci specifici contro l’infezione da hMPV. Di recente è stato dimostrato che la ribavirina e una immunoglobulina policlonale usata per via venosa esplicano in vitro attività sia contro hMPV che contro hRSV29. Per contro non è stata dimostrata attività antivirale specifica anti-hMPV da un anticorpo monoclonale diretto verso la proteina F di hRSV. Nonostante queste difficoltà, nelle forme più gravi in pazienti immunocompromessi è stato consigliato l’uso di immunoglobulina eventualmente associato a ribavirina6. Bibliografia 1. van den Hoogen BG, de Jong JC, Groen J, et al. A newly discovered human pneumovirus isolated from young children with respiratory tract disease. Nat Med 2001; 7: 719. 2. Peret TC, Boivin G, Li Y, et al. Characterization of human metapneumovirus isolated from patients in North America. J Infect Dis 2002; 185: 1660. 3. Bastien N, Normand T, Taylor D, et al. Sequence analysis of the N, P, M and F-genes of Canadian human metapneumovirus strains. Virus Res 2003; 93: 51. 4. Maertzdorf J, Wang CK, Brown JB, et al. 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