IL DIRITTO
ATTICO
DOPO LA RIFORMA DI EFIALTE…
Dopo la riforma di Efialte del 462/1 a. C. i
tribunali ad Atene furono affidati a dei giudici
popolari. Questi furono retribuiti dallo Stato
affinché anche gli appartenenti alle classi più
povere potessero prender parte alla vita
politica.
Le magistrature precedenti mantennero la
funzione di presiedere i tribunali.
L’ arconte basileus si occupava di accuse di
omicidio e di empietà.
L’ arconte eponimo patrocinava cause pubbliche
o private riguardanti la famiglia.
L’arconte polemarco si occupava di processi in
cui veniva convolto un meteco.
I tesmoteti presiedevano le accuse di
danneggiamento di strutture pubbliche.
Le magistrature:
Arconte Basileus:
- Omicidio
- Empietà
Occupazione delle
magistrature dopo la riforma di
Efialte
Arconte Eponimo:
- Tutela della famiglia
Arconte Polemarco:
- Processo con
coinvolgimento di un
meteco
Tesmoteti:
- Danneggiamenti di
strutture pubbliche
IL PROCESSO
Prima che iniziasse un processo vi doveva essere una
citazione
orale rivolta dall’accusatore all’accusato; quindi
l’accusatore
presentava un esposto delle sue accuse al magistrato
competente
e depositava il denaro per le spese del processo.
L’istruttoria iniziava quando sia l’accusatore che
l’accusato comparivano
davanti al magistrato e confermavano le loro
dichiarazioni con un
giuramento.
Quindi il magistrato doveva raccogliere tutte
le prove, la documentazione,
le leggi, le testimonianze per trasmetterle al tribunale
eliastico. Insediato il tribunale, il magistrato nominava
dieci giudici con compiti speciali tra i quali
controllare il tempo concesso a ogni parte. L’accusato
e l’accusatore dovevano sostenere di persona le
proprie tesi, e ad ognuno veniva concesso un tempo
massimo per pronunciare i propri discorsi di circa
venti/quaranta minuti. Era una prassi molto diffusa
utilizzare un’orazione scritta per l’occasione da
un logografo.
Il processo durava massimo una giornata.
Al termine di questa i giudici dovevano votare il verdetto
finale: per l’assoluzione bisognava gettare all’interno di
un’urna di bronzo (l’urna valida) un gettone pieno, mentre
per la condanna un gettone forato.
Il voto non valido veniva gettato in un’altra urna per garantire
la legalità della votazione.
Se i gettoni risultavano in parità l’imputato godeva del voto
di Atena, tradizione derivante dal mito delle Eumenidi, per cui
veniva assolto.
Il funzionamento del processo :
A maggioranza di gettoni pieni:
Citazione orale
dell’accusatore.
Esposto accusatoreaccusato.
Istruttoria
Svolgimento del
processo (accusadifesa).
Voto dei giudici
Assoluzione
A maggioranza di gettoni forati:
Condanna
Scelta dell’istanza di
annullamento del
processo per
illegittimità
A parità di voti:
Assoluzione per il voto di Atena
I TRIBUNALI
Ad Atene il tribunale che giudicava
i delitti di sangue o le empietà era
l’Areopago (vedi foto). Questo
tribunale deve il suo nome alla
collina su cui si trovava, dove
secondo il mito Ares fu giudicato
per l’omicidio di un figlio di
Poseidone.
Il Delfinio giudicava l’omicidio
legittimo o scusabile ( flagranza di
reato per relazione illecita con
spose, madri, sorelle) .
Il Palladio giudicava l’omicidio
involontario (esilio a tempo
indeterminato).
Il tribunale del Freatto, vicino al
mare, giudicava coloro che erano
già colpiti da esilio e che non
potevano dunque mettere piede
sulla terra, perciò l’imputato stava
su una barca. Il Pritaneo giudicava
misfatti causati da ignoti, animali,
oggetti.
L’Eliea
L’Eliea era il più importante dei
tribunali ateniesi.
Era costituita da 6000 giudici
popolari che venivano pagati
con una retribuzione di 2
oboli.
I membri dell’Eliea venivano
eletti a sorte tramite l’utilizzo
del Kleroterion.
Il Kleroterion
Il Kleroterion era un apparato in
pietra che serviva ad eleggere a
sorte i membri del tribunale
dell’Eliea.
Consisteva nel far scorrere delle
biglie nere o bianche all’interno di
un condotto affiancato alle fessure
che contenevano le tessere con il
nome dei candidati. Se la biglia era
nera la lista di candidati veniva
esclusa, se era bianca la lista veniva
approvata.
Glossario:
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Amartia: errore o colpa
Anacrisis: istruttoria
Antigraphe: esposto dell’accusato
Apologia: difesa
Grafé Asebeias: accusa di empietà
Dike phou: accusa di omicidio
Categoros: accusatore
Kindynos: pericolo (processo)
Kyrios kadiskos: urna valida
Akyros kadiskos: urna non valida
Tekmerion: indizio o prova
Psephos: voto
Psephos Athenas: voto di Atena
Grazie per l’attenzione…
Nicole Di Giacomo
Flavio Petrucci
Giovanni Bacchetti