Spegnere i focolai del virus Zika

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Spegnere i focolai del virus Zika
Spegnere i focolai del Virus Zika: via libera in linea di principio a
rilasciare le zanzare geneticamente modificate contro Zika. La zanzara
“Aedes aegypti” prodotto OGM da parte della società britannica Oxitec
sviluppata dall’azienda biotecnologica Oxitec trasporta un gene che
riduce in modo significativo la loro vita.
di Giovanni D’AGATA
La Food and Drug Administration (FDA)
in un documento pubblicato sul suo sito
web, ha annunciato che zanzare OGM
saranno rilasciate in Florida, con la
speranza di poter limitare la diffusione
del virus Zika. Queste zanzare maschi
battezzati “OX513A” probabilmente non
creano alcun rischio di allergie per gli
esseri umani, gli animali o l’ambiente.
Questa zanzara “Aedes aegypti” prodotta
dall’azienda biotecnologica Oxitec,
geneticamente modificata per
combattere la febbre dengue. Gli
scienziati hanno inserito nel corredo cromosomico dell’insetto un gene che impedisce la
sopravvivenza delle nuove generazioni: la soluzione è stata testata con successo in
Brasile e i risultati dello studio sono stati pubblicati sulla rivista PLOS Neglected Tropical
Diseases. Questo ha l’effetto di eliminare popolazioni di zanzare selvatiche che sono i
principali vettori di malattie infettive come Zika, dengue, chikungunya e il virus del Nilo
occidentale. A oggi non esiste una vaccinazione efficace: per questo motivo la strategia di
prevenzione si basa sull’eliminazione delle zanzare e sulla bonifica degli habitat in cui
esse proliferano.
La tecnica di controllo progettata dalla Oxitec punta a sopprimere le zanzare nei primi
stadi di sviluppo. I biotecnologi hanno ingegnerizzato alcuni maschi di Aedes aegypti
introducendo nel loro DNA un gene che codifica per una proteina tossica. Dopo
l’accoppiamento con un comune esemplare di sesso femminile, la mutazione viene
trasmessa ai figli, uccidendoli prima che siano in grado di veicolare il virus. In laboratorio
la produzione della tossina viene bloccata attraverso la somministrazione di un
antibiotico, motivo per cui una volta messi in libertà i maschi sopravvivono per breve
tempo.
Spegnere i focolai del virsi Zika. Tra il 2011 e il 2012 sono stati condotti una serie di test
a Juazeio, nel nord-est del Brasile, dove la dengue risulta in aumento (circa 1 milione di
casi nei primi 6 mesi del 2015, dati WHO). Nello specifico, la zanzara ogm è stata
introdotta nei quartieri a basso reddito dove, secondo i dati messi a disposizione dai
funzionari locali, i tassi di infezione sono molto più alti che altrove. Nel corso di un anno i
ricercatori hanno monitorato l’andamento riproduttivo delle zanzare, tenendo sotto
stretta osservazione le uova grazie a un marcatore genetico fluorescente, in pratica, un
pezzo di DNA facilmente riconoscibile.
I dati raccolti hanno evidenziato l’efficacia del gene killer, che nell’area scelta per lo
studio ha portato una diminuzione del 95% del numero di Aedes aegypti. La FDA ha
deciso di sottoporre immediatamente questa decisione al parere delle diverse parti, al
fine di decidere nel più breve tempo possibile, in quanto con l’arrivo dell’estate negli
Stati Uniti le uova delle zanzare si schiudono e si moltiplicano. La FDA ha fatto
affidamento su una valutazione di impatto ambientale presentata dall’azienda Oxitec, che
è diventata una sussidiaria dell’ American Intrexon biotecnologie.
Per lo “Sportello dei Diritti”, sempre puntuale nell’avvisare i cittadini, nonostante sia
presto per abbandonarsi a facili entusiasmi, per la Oxitec si tratta di un importante passo
avanti, che fa seguito ai primi promettenti risultati ottenuti nel 2010 con un test
preliminare nelle isole Cayman. Il successo del progetto sarà necessariamente legato alla
possibilità di spegnere i focolai di proliferazione delle zanzare su vasta scala, un obiettivo
che deve però fare i conti le leggi della genetica, che impediscono di sapere con certezza
se un gene verrà trasmesso da una generazione all’altra. ( www.sportellodeidiritti.org )
di Giovanni D’AGATA
(14/03/2016)
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