Principali agenti infettivi
Modalità di trasmissione con particolare riguardo
alla trasmissione per contatto e parenterale
dott. ssa Gina Bianco
Lunedì 29 giugno 2009
“Gli agenti infettivi e la malattia infettiva”
• La malattia infettiva rappresenta
•
il risultato, certamente il meno
frequente, dell’interazione tra
microrganismo e macrorganismo
(uomo);
Prevenibile attraverso
comportamenti corretti,
vaccinazioni, disinfezione, utilizzo di
idonei locali ed attrezzature.
Contatto microrganismo/macrorganismo
• Contaminazione: contatto occasionale di
microrganismi (cute o mucose nell’uomo) che
non si moltiplicano e pertanto non riescono ad
impiantarsi persistentemente nella sede
contaminata;
• Infezione: moltiplicazione e impianto del
microrganismo.
1. Colonizzazione:presenza persistente di
microrganismi (a livello di superfici cutanee o
mucose) in assenza di segni clinici di malattia o
di risposta immunologica dell’ospite;
2. Malattia infettiva
“Malattia infettiva”
• conseguenza clinica dell’interazione tra un
microrganismo ed un’ospite suscettibile per
particolari caratteristiche del germe
(patogenicità, invasività, dose infettante) e/o per
una condizione di maggiore suscettibilità del
paziente.
Contatto microrganismo/macrorganismo: variabili
relative al microrganismo
• Patogenicità: capacità di un microrganismo di
1.
2.
3.
4.
determinare malattia.
invasività: capacità di aggredire tessuti e organi e di
diffondersi;
tossigenicità: capacità di produrre tossine;
Virulenza: il differente grado di patogenicità che
possono presentare ceppi differenti della stessa specie
di microrganismo.
Carica infettante: la carica infettante sufficiente a
provocare l’infezione è caratteristica delle singole specie
(es.1.000 S.typhi, 200 Shigelle spp).
• Sensibilità/resistenza: diversa ai disinfettanti ed alla
temperatura.
Rapporti micro/macrorganismo
• MICRORGANISMI SIMBIONTI stabiliscono con
•
•
l’organismo superiore un rapporto di reciproco vantaggio
(es.flora endogena intestinale: occupazione di spazi
biologici > dispositivo di difesa contro l’impianto di
patogeni);
COMMENSALI si impiantano e si moltiplicano senza
apparente beneficio per l’organismo superiore (es.
Staphylococcus epidemidis a livello cutaneo);
PARASSITI (PATOGENI) stabiliscono un rapporto a
proprio vantaggio, con danno dell’organismo superiore.
Contatto micro-macrorganismo: variabili relative
al macrorganismo
• Età del paziente;
• Storia ‘immunitaria’: vaccinazioni, precedenti
•
•
•
•
•
infezioni;
Stato di nutrizione;
Stato di gravidanza;
Fattori genetici;
affezioni croniche sistemiche o relative ai singoli
organi e apparati;
Lo stato immunitario.
Lo stato immunitario
• Immunità non specifica: integrità cutanea e
•
•
•
mucosa, tosse, acidità gastrica, flora batterica
residente, “clearance urinaria”;
Risposta infiammatoria;
Immunità innata: sistema complemento (C3,
C4, ecc), sistema citochine (IL-1, ecc);
Immunità acquisita: linfociti T e B.
“La Malattia infettiva”
• Contagiose: l’agente patogeno viene eliminato
•
nell’ambiente e può infettare un nuovo ospite
(es.influenza);
Non contagiose: l’agente patogeno si diffonde
solo con specifici sistemi (es. malaria=zanzara
anofele).
“Sviluppo della malattia infettiva”
Agente infettivo
Sorgente d’infezione
Via di trasmissione
Ospite recettivo
Agenti infettivi
• batteri
• Virus
• Miceti
• protozoi
“Sorgenti d’infezione”
• Sorgente di infezione: organismo (umano o
animale) infetto che elimina i microrganismi
patogeni consentendone la trasmissione
all’ospite recettivo.
“Sorgenti di infezione”
• Soggetto malato;
• Soggetto portatore: soggetto non malato che ospita
1.
2.
3.
4.
i patogeni e può trasmetterli.
Convalescente: malato guarito che continua ad
eliminare patogeni per un certo periodo di tempo;
Cronico: un malato guarito che ospita il patogeno a
vita dopo la guarigione;
Precoce: un soggetto infettato e in fase di incubazione
che ospita ed elimina il patogeno;
Sano: un soggetto apparentemente sano ma che
ospita ed elimina il patogeno.
“Fasi della malattia infettiva”
Incubazione: periodo di tempo variabile in cui l’agente
infettivo è entrato nell’organismo e comincia a
svolgere la sua azione dannosa, senza produrre
sintomi evidenti, ma con eventuale possibilità di
contagio per altri organismi.
Malattia
Convalescenza
“FASI della MALATTIA INFETTIVA”
3)Convalescenza: periodo in cui i sintomi
progressivamente si riducono con evoluzione
verso la guarigione o lo “stato di portatore”
(persistenza dei microrganismi nell’organismo
senza presenza di sintomi).
“Vie di Penetrazione”
•
1.
2.
3.
4.
Mucose:
Vie respiratorie;
Vie digerenti;
Vie genitali;
Congiuntiva.
• Cute:
1. La pelle irritata o lesionata viene facilmente
attraversata.
“Modalità di trasmissione”
• Malattie trasmesse per via oro-fecale;
• Malattie trasmesse per via aerea;
• Malattie trasmesse con insetti vettori;
• Malattie trasmesse per via sessuale;
• Malattie trasmesse con sangue;
• Malattie trasmesse per contatto cutaneo;
• Zoonosi.
“Malattie a trasmissione oro-fecale”
• l’agente infettivo è veicolato dalle feci e penetra
nell’ospite attraverso la bocca
(epatite A, tifo,colera)
Mosche
Soggetto
Malato o
portatore
Verdura
Frutta
Frutti di mare
Acqua
Feci
Mani
Soggetto
sano
•
•
•
•
•
•
•
•
Prevenzione
Corretto smaltimento dei liquami;
Potabilizzazione dell’acqua;
Pulizia e disinfezione dei servizi igienici;
Lavaggio frequente delle mani;
Rispetto norme relative alla preparazione e
conservazione degli alimenti (in ambito famigliare e
nelle ristorazioni);
Lavaggio e disinfezione di biancheria e oggetti
contaminati;
Isolamento e cura del malato;
Vaccini (contro epatite A, tifo, colera).
“Malattie a trasmissione aerea”
(influenza, Tbc, meningite, malattie esantematiche
(rosolia, morbillo, varicella)
• L’ agente infettivo è veicolato dall’aria.
Suolo-superfici
Soggetto
Malato o
portatore
Aria
Secrezioni:
•Naso-faringee;
•Tracheali;
•Bronchiali.
Oggetti contaminati
Soggetto
sano
Aria
Prevenzione
•
•
•
•
•
•
Coprire naso e bocca quando si tossisce/starnutisce;
eliminare i fazzoletti in modo corretto;
lavare spesso le mani;
evitare situazioni di sovraffollamento;
ricambiare frequentemente l’aria ( 10 min. ogni 2-3
ore);
evitare contatti stretti con le persone quando si è
ammalati
• Isolamento e cura del malato
• Vaccini (morbillo, rosolia, influenza, meningite, ecc)
Malattie trasmesse con insetti vettori
malaria, febbre gialla, dengue, chikungunya, ecc
•
organismi animati.
Soggetto
malato
Insetto
(agente
Infettivo)
Soggetto
sano
Vettori
• Vettori passivi e attivi.
Prevenzione
• Norme comportamentali per evitare le punture di
•
•
insetti;
Chemioprofilassi (malaria);
Vaccini (febbre gialla).
“Malattie trasmesse per via sessuale”
(sifilide, gonorrea, ulcera venerea, epatite B e C,
AIDS)
• Gli agenti infettivi sono presenti nello sperma
e/o nei secreti vaginali, nel sangue.
Soggetto
malato
Rapporto
sessuale
Soggetto
sano
“Malattie trasmesse con sangue”
(Aids, Epatite B e C)
• l’ agente infettivo è veicolato dal sangue.
Soggetto
Malato o
portatore
t. mucocutanea
Trasmissione
percutanea
Trasmissione indiretta
Sangue ed emoderivati
Trasfusioni
Interventi chirurgici
Droghe iniettive
Oggetti:spazzolini, rasoi, etc
Trasmissione diretta
Contagio sessuale
Liquido seminale
Secreto vaginale
Sangue (microtraumi)
Trasmissione
verticale
Soggetto
sano
“Trasmissione parenterale inapparente”
• Senza contatto evidente tra sangue del
•
•
•
soggetto malato e sangue del soggetto
sano.
Il meccanismo è legato alle microlesioni:
Cute (rasoio o asciugamano usato in comune);
Mucose (rapporto sessuale non protetto)
• Applicazione norme igiene personale
assicura la prevenzione primaria.
Prevenzione
• Evitare il contatto diretto della pelle/mucose con
•
•
•
liquidi biologici infetti (usare guanti ed occhiali)
Utilizzo di aghi, siringhe e strumenti chirurgici
monouso o sterili
Utilizzo di oggetti taglienti/pungenti per uso
personale
Rapporti sessuali protetti con persone
sconosciute
“Malattie trasmesse per contatto cutaneo”
• Scabbia, micosi, verruche, pediculosi, infezioni
da batteri e virus.
Soggetto
malato
Contatto cutaneo diretto
Uso di biancheria comune
Uso di spazzole, pettini
Fattori favorenti:
Affollamento, elevata promiscuità
Scarsa igiene personale
Umidità ambientale
Soggetto
sano
Prevenzione
• Effettuare una corretta igiene personale;
• Evitare uso comune di asciugamani, lenzuola,
•
•
abbigliamento;
Evitare di camminare scalzi in ambienti umidi;
Evitare contatti cutanei stretti con persone che
presentano lesioni cutanee non diagnosticate.
• Isolamento e cura del malato
“Scabbia”
• Malattia della pelle provocata da un parassita
•
•
obbligato della cute dell’uomo (Sarcoptes
Scabiei), un acaro invisibile ad occhio nudo, che
scava cunicoli sotto la cute umana dove depone le
sue uova da cui in alcuni giorni si sviluppano i
parassiti adulti.
Si trasmette per contatto con la cute della
persona affetta e/o con la biancheria del
letto e gli indumenti contaminati.
Il sintomo principale della scabbia è il
PRURITO, che inizia dopo un periodo variabile da
2 a 6 settimane dal contatto con l’acaro. Il prurito
aumenta di intensità la notte, in quanto il calore
del letto incrementa l’attività degli acari.
• Sulla cute compaiono lesioni di
vario tipo, come papule
(piccole chiazze rosse in rilievo),
vescicole e lesioni lineari,
corrispondenti ai cunicoli scavati
dall’acaro. Possono essere
presenti croste o infezioni della
pelle conseguenti al
trattamento. Le zone più
frequentemente colpite sono:
gli spazi fra le dita delle
mani e dei piedi, i polsi, i
gomiti, le ascelle, le regioni
sottomammarie, l’addome, i
genitali maschili e le
natiche.
Micosi
•
•
•
•
•
•
•
Infezioni provocate da Funghi
microscopici denominati Miceti;
colpiscono la pelle, i capelli, i peli, le
unghie;
INCUBAZIONE: 1 – 3 settimane.
Micosi superficiali;
Micosi (muco) cutanee;
Micosi sottocutanee;
Micosi profonde.
1.
2.
3.
Lesione cutanea rotonda
pruriginosa, arrossata,
desquamante, che tende ad
allargarsi sbiadendo al
centro
Lesioni nel cuoio capelluto o
nella barba (Tinea), con
chiazze di diradamento, con
peli/capelli spezzati o deboli
opachi, secchi
Lesioni delle unghie
(ONICOMICOSI), che
appaiono friabili, staccate
dal letto ungueale, di colore
giallo-verdastro
Micosi sottocutanee
• coinvolgono la cute e i
tessuti sottocutanei dopo
innesto traumatico
dell'agente eziologico.
Possono rimanere
localizzate o diffondere
per contiguità, o per via
linfatica, con rilevante
reazione immunitaria da
parte dell'ospite.
Verruche
•
•
•
•
Infezioni virali che si presentano come delle
escrescenze carnose, dure di natura benigna;
Il virus delle verruche è il Papilloma Virus;
La trasmissione dell'infezione si verifica per lo piu'
per via diretta, cioe‘ toccando le verruche altrui, ma
perche' si verifichi il contagio la pelle deve essere
abrasa
il contagio si puo' verificare anche attraverso le
squame della verruca che cadono in zone umide, ad
esempio piscine, saune o su un asciugamano,
sebbene sia stato dimostrato che questo virus
sopravvive poco all'esterno;
• Incubazione: 1-6mesi.
Aspetti clinici variabili
•
•
•
Verruche comuni: chiamate "porri". Di varia
grandezza (da 1mm a 2cm) con superficie
rugosa, di colorito bianco grigiastro, la sede
preferenziale e' il dorso delle mani e
soprattutto intorno alle unghie.
verruche plantari
si sviluppano alla pianta dei piedi. Sono
dolorose e coperte da un callo, al di sotto del
quale la superficie delle verruche e'
caratterizzata da piccoli punti rossi, dei
capillari trombizzati.
verruche piane
Sono escrescenze rotondeggianti o poligonali,
piuttosto piccole, delle dimensioni di 1-5mm.
La superficie e' liscia o appena rugosa, di
colorito roseo, marroncino. sedi preferenziali
sono il volto, il collo, il dorso e le superfici
flessorie dell'avambraccio e della gamba.
Pediculosi
• Parassitosi cutanea.
Tre tipi:
• Pediculus humanus var. capitis: si localizza
al cuoio capelluto;
• Phthirus pubis: determina pediculosi pubica;
• Pediculus humanus var. corporis
infestazione del tronco
• Insetti ematofagi depongono uova su peli,
•
•
•
capelli e nei tessuti vestiari;
Sintomi: prurito, lesioni eritematopapulose alle
ascelle, dorso e natiche (P.corporis);
Prurito all’ inguine, pube e lato interno delle
cosce (P. pubica);
Prurito al cuoio capelluto, soprattutto zone
temporali e occipitali; talvolta lesioni eritematose
o maculose, lesioni da grattamento (P. capo).
Piodermiti
• gruppo di malattie dovute prevalentemente a
•
•
Staphylococcus aureus e Streptococcus
pyogenes;
Diventano patogeni a seguito di alterazioni varie
quali traumatismi, ridotte capacità di difesa
locali e generali;
Determinano malattia locale che può
generalizzare.
Piodermiti
• Gli Stafilococchi hanno un tropismo per i
1.
2.
•
1.
2.
follicoli piliferi:
ostiofollicoliti, follicoliti;
foruncoli, favi.
Streptococcus pyogenes:
Impetigine;
Erisipela.
Tetano
• malattia infettiva acuta non
•
•
•
•
contagiosa causata dal batterio
Clostridium tetani;
il batterio è normalmente
presente nell’intestino degli
animali (bovini, equini, ovini) e
nell’intestino umano e viene
eliminato con le feci;
le spore possono sopravvivere
nell’ambiente esterno anche
per anni e contaminano spesso
la polvere e la terra;
possono penetrare
nell’organismo umano
attraverso ferite dove, in
condizioni opportune (che si
verificano specialmente nei
tessuti necrotici), si possono
trasformare nelle forme
vegetative che producono una
tossina neurotossica;
Incubazione: 3-21 giorni.