Genere Rumex L., 1753 Dominio: Eucariota (Eukaryota o Eukarya/Eucarioti) Regno: Plantae Sottoregno: Tracheobionta Superdivisione: Spermatophyta Divisione: Magnoliophyta Takht. & Zimmerm. ex Reveal, 1996 Sottodivisione: Magnoliophytina Frohne & U. Jensen ex Reveal, 1996 Classe: Rosopsida Batsch, 1788 Sottoclasse: Caryophyllidae Takht., 1967 Superordine: Polygonanae Takht. ex Reveal, 1992 Ordine: Polygonales Dumort., 1829 Famiglia: Polygonaceae Juss. 1789 Sottofamiglia: Rumicoideae Leurss., 1880 Tribù: Rumiceae Dumort., 1827 Sottotribù: Rumicinae C. Mey ex Ledeb., 1850 Genere: Rumex L. 1753 Figura 1 – Pannocchia terminale del genere Rumex Rumex L., 1753 è un genere di piante erbacee, per lo più perenni, della famiglia delle Polygonaceae. Il genere Rumex comprende piante generalmente perenni, a portamento cespitoso con fusti erbacei ma tendenti a lignificare, glabre, alte fino ad oltre 60 cm. Le foglie hanno lamina oblungo-lanceolata, acuminata all'apice, talvolta astata, con margine più o meno increspato. Un'importante caratteristica morfologica di questo genere consiste nella presenza, alla base delle foglie, che sono alterne, di un'ocrea membranosa avvolgente il fusto in luogo delle stipole, da cui, si ritiene derivata. I fiori sono riuniti in pannocchie terminali, sono ermafroditi o unisessuali, attinomorfi, riuniti in infiorescenze tipo racemo, con un perigonio ad elementi sepaloidi per l’impollinazione anemogama (figura. 1). Il perigonio è formato da 6 tepali ovali, con i tre esterni erbacei. L'androceo è composto da 6 stami, opposti a coppie ai tepali esterni. Il gineceo è composto da un ovario supero, monovulare, sormontato da tre stili filiformi e liberi terminanti con stimmi multifidi. Il frutto è un achenio, di forma trigonale, rivestito dai sepali interni. Fiorisce tra aprile e giugno, secondo la latitudine. Il genere comprende circa 200 specie. Tra le specie italiane più comuni si citano: romice acetosa, sorrel; garden sorrel; grande oseille; 1) Rumex acetosa L. 1753: wiesensauerampfer; acedera común; azeda-brava. 2) Rumex acetosella L. 1753 = Rumex fascilobus Klokov. 1948 romice acetosella; sheeps sorrel; common sheep sorrel; sûrette; kleiner sauerampfer; acedera menor; erva-azeda. 3) Rumex aetnensis C. Presl 1822 = Rumex pubescens Guss. 1826: romice dell'Etna. 4) Rumex alpestris Jacq. 1762 = Rumex amplexicaulis Lapeyr. 1813 = Rumex arifolius All. 1785 = Rumex carpaticus Zapal. 1908. 5) Rumex alpinus L. 1753: i nomi comuni sono romice alpino; alpine dock; munk's rhubarb. Si distingue per essere specie di grosse dimensioni, con foglie basali più lunghe che larghe 3÷6 volte, achenio non visibile sulle valve fruttifere: specie che cresce vicino ai letamai 1 nei pressi delle malghe. Presente in tutto il territorio con l'eccezione di Puglia, Sicilia e Sardegna. 6) Rumex amplexicaulis Lapeyr. 1813. romice a foglie amplessicauli o romice a foglie amplessicauli. 7) Rumex angiocarpus Murb. 1891 = Rumex acetosella L. sensu stricto, emend. ASA.Löve subsp. angiocarpus Murb.: romice con frutto rinchiuso; sheep's sorrel - H scap - V-VIII. 8) Rumex aquaticus L. 1753: romice acquatico; red dock; western dock. Si distingue per foglie basali cuoriformi alla base, acheni non visibili sulla faccia delle valve ovali. Presente nelle acque lente, in Trentino Alto Adige, Toscana, presenza incerta in Lazio, e Molise. 9) Rumex beringensis Jurtzev & V.V. Petrovsky 1743 = Acetosella beringensis (Jurtzev & V. V. Petrovsky) Á. Löve & D. Löve: il nome Rumex graminifolius era comunemente applicato erroneamente a questa specie sia nell’area nord-occidentale del Nord America sia nel nord dell’Eurasia.Specie nota con i nomi di Bering Sea sorrel, Bering Sea dock, Beringia sorrel. 10) Rumex biformis (Menyh.) Borbas 1884 = Rumex acetosa subsp. biformis (Lange) Castrov. & Valdés Berm. 1977. 11) Rumex bucephalophorus L. 1753. Conosciuto come romice capo di bue; horned dock; red dock; rumex tête de boeuf; ochsenkopf-ampfer; acedera de lagarto; catacuzes. Il tipo fenologico è T scap - II-V - It.S.C.M.Is. 12) Rumex carpaticus Zapal 1908 = Rumex amplexicaulis Lapeyr. 1813 = Rumex arifolius All.1785 = Rumex montanus Desf. 1815: romice di montagna. 13) Rumex confertus Willd. 1809: romice serrato, simile a Rumex alpinus L., ma con foglie giovani pubescenti nella pagina inferiore; valve cordato-rotonde più larghe che lunghe. Presente in Abruzzo, presenza incerta in Lazio. 14) Rumex conglomeratus Murray 1770 romice conglomerata; sharp dock; clustered dock; rumex aggloméré; knäulblütiger ampfer; paniega; labaça-ordinária. Si distingue per foglie con lamina lanceolata a volte cordata alla base, margine irregolarmente crenato; valve più lunghe che larghe tutte con achenio bruno-rossastro, visibile sul lato. Presente in tutto il territorio ad eccezione della Val d’Aosta. 15) Rumex crispus L. 1753 = Rumex elongatus Guss. 1826 = Lapathum crispum Scopoli : romice crespo, lapazio; curled dock; yellow dock curly dock; reggette; krauser ampfer; acedera crispada; labaça-crespa. romice cristato; greek 16) Rumex cristatus DC. 1813 = Rumex graecus Boiss. & Heldr.: dock; greek dock. 17) Rumex dentatus L. 1753: toothed dock. Specie segnalata solo in Sicilia, dove non è più stata ritrovata. 18) Rumex elongatus Guss. 1826 = Rumex crispus L. 1753 = Lapathum crispum Scopoli. 19) Rumex graecus Boiss. & Heldr. 1859 = Rumex cristatus DC. 1813: romice cristato; greek dock; greek dock. 20) Rumex graminifolius Georgi ex Lamb.1811: grassleaf sorrel. 21) Rumex hydrolapathum Huds.1778: romice tabacco di palude. 22) Rumex kerneri Borbás 1884 = Rumex confertoides Bihari 1929; secondo alcuni R. kerneri è una sottospecie di R. cristatus, per cui ≡ R. cristatus DC. 1813 subsp. kerneri (Borbás) Akeroyd & D.A.Webb 1884: romice di Kerner. E’ originaria dei soli Balcani e per ora localizzata in Trentino-Alto Adige. Presenta valve del frutto denticolate sul bordo, con denti lunghi sino a 0,5 mm ; foglie con nervature laterali inserite sulla nervatura centrale con angolo di 60°-90°; pagina inferiore delle foglie fortemente papillosa; infiorescenza interrotta e usualmente senza rami secondari; pianta di dimensioni fino ad 1 m. 23) Rumex krausii Jurtsev & V.V. Petrovskii 1745 = Acetosella krausei (Jurtzev & V. V. Petrovsky) A’. Löve & D. Löve: krause's sorrel. 2 24) Rumex intermedius DC. 1815: romice intermedio. Si distingue per la radice cilndrica carnosetta; foglie inferiori con orechiette per lo più bifide; valve reniformi alla base munite di un tubercolo rossastro. Presente in Abruzzo, Campania. Puglia, Sicilia. 25) Rumex lachanus Forssk. 1775. 26) Rumex longifolius DC. 1815 = Rumex hippolapathum Fries 1828 = Rumex domesticus Hartman 1820: dooryard dock o northern dock. Specie esotica naturalizzata, che si distingue per le foglie con lamina ovato-lanceolata o oblungo-lanceolata 3÷4 volte più lunghe che larghe con margine ondulato e apice acuto; valve reniformi a margine intero, generalmente senza tubercoli o a volte con un piccolo tubercolo; acheni di colore marrone lucido. Presente in Trentino alto Adige e Veneto. E’ considerata una malerba nelle liste di 46 Stati. 27) Rumex lunaria L. 1753: romice lunaria. specie esotica naturalizzata, che si distingue per foglie con picciolo patente a lamina rotondo cordata, tanto larga che lunga, infiorescenza afilla opposta alle foglie, valve senza tubercolo. Presente in Calabria, Sicilia, Sardegna. 28) Rumex maritimus L. 1753: romice marittimo. Si distingue per essere pianta glabra o debolmente papillosa; con foglie lanceolate con apice acuto, 4 volte più lunghe che larghe, margine intero a volte debolmente ondulato; le infiorescenza a maturità assumono un caratteristico colore giallo oro; valve del frutto con denti; acheni marrone chiaro, di piccole dimensioni. Presente in Veneto, Siclia, Sardegna, presenza dubbia in Friuli Venezia Giulia. 29) Rumex montanus Desf. 1815 = Rumex amplexicaulis Lapeyr. 1813 = Rumex arifolius All. 1785 = Rumex carpaticus Rech.f. 1908: romice di montagna, che si distingue per fusti eretti striato-scanalati, ramosi solo nell'infiorescenza, ocree intere, foglie basali a lamina lanceolata a base cuoriforme ed apice acuminato, valve ovali con tubercolo giallo ad ala rosea. Presente in tutto il territorio italiano con l'eccezione di Campania dove non è più stato ritrovato e Sicilia. 30) Rumex nebroides Campd. 1819 = Rumex acetosa L. subsp. acetosa var. alpinus Boiss. = Rumex triangularis sensu Guss. non DC. 1843 = Rumex gussonii Arcangeli 1882: romice di Gussone, che si ditingue per ocree sfrangiate; foglie cauline lineari 8÷20 volte + lunghe che larghe; valve arrotondato-reniformi. Presente in Piemonte, Emilia e Romagna, Toscana, Marche, Umbria, Lazio, Abruzzi, Molise, Campania, Basilicata, Calabria, Siclia, presena dubbia in Liguria. 31) Rumex nepalensis Spreng. 1825: romice del Nepal. Si distingue per le foglie profondamente cordate alla base e valve con denti piegati ad uncino. Presente in Aruzzo e Basilicata. 32) Rumex nivalis Hegetschw. 1839: romice nivale. Si distingue per le foglie basali esterne con lamina da arrotondata a ovata e lanceolata, le più interne più sagittate; infiorescenza semplice o composta solo alla base; valve ovali, arrossate con vescicola basale ribattuta all'indietro. Presente nel Veneto. 33) Rumex obtusifolius L. 1753: romice comune. Presenta un rizoma legnoso grosso sino a un centimetro; fusto eretto, scanalato; foglie basali con lamina troncata alla base e arrotondata all'apice; foglie cauline progressivamente assottigliate; infiorescenza ramosa, ampia. L’habitat è rappresentato da incolti umidi, prati, colture irrigue. Non sono note le proprietà farmaceutiche. Ha un uso in cucina per il quale le foglie giovani possono essere mangiate in insalata. 34) Rumex odontocarpus Grossh. 1930. 35) Rumex palustris Sm. 1822: romice palustre. Specie che come R. maritimus, vive su fanghiglia; spesso è pigmentata di bruno; foglie lanceolato-lineari, le inferiori con base astata, bordo intero o denticolato, le superiori più ristrette; in fiorescenza ramosa e fogliosa sino in alto; peduncoli fiorali generalmente più brevi del periaznio; valve del frutto con denti nella minor parte indivisa. Presente in Piemonte, Trentino alto Adige, Veneto, Friuli Venezia Giulia, Emilia e Romagna, Marche, Umbria, Campania, Puglia, Basilcata, presenza incerta in Calabria, non ritrovato in tempi recenti in Abruzzo. 3 36) Rumex patientia L. 1753: romice erba pazienza, che si distingue per foglie con nervature facenti angolo di 45°-60°(-80°), valve con bordo intero o lievemente eroso. E’ una specie esteuropeo-turanica divenuta circumboreale, anticamente coltivata e naturalizzata o casuale in gran parte d’Italia, oggi in via di scomparsa. Presente in Val d’Aosta, Veneto, Friuli Venezia Giulia, Toscana, Marche, Lazio, Abruzzo, Molise, Campania, presenza incerta in Umbria e Sicilia. 37) Rumex pulcher L. 1753 = Rumex usticanus Lojac 1907. E’ noto con i seguenti nomi: romice cavolaccio; fiddle dock. Appartengono piante che si distinguono per essere glabre con fusto ben sviluppato; foglie inferiori per lo più chitarriformi; pannocchia grande e divaricata. Appartengono a questa specie alcune sottospecie: Rumex pulcher L. subsp. pulcher che si distingue per le foglie basali a forma di chitarra; valve ovali con poche lacinie distribuite tutt'attorno. Presente in molta parte del territorio italiano, con l'eccezione di Piemonte, Liguria, Puglia, Calabria. Rumex pulcher L. subsp suffocatus (Moris ex Bertol.) Nyman, che si distingue per fusti accorciati e racemi radicali addensati. Endemica della Sardegna. Rumex pulcher L. subsp woodsii (De Not.) Arcang., che si distingue per foglie basali quasi mai a chitarra, valve subrotonde con molti denti inseriti soprattutto verso la base. Presente in Liguria, Toscana, Marche, Abruzzo, Puglia, Basilicata, Calabria, Sicilia, Sardegna. 38) Rumex sanguineus L. 1753: romice sanguineo, che si distingue per foglie inferiori con ocrea di 1 cm, laminana lanceolata-astata acuminata, cuoriforme alla base; infiorescenza con foglie solo alla base dei verticilli inferiori; valve di cui una sola generalmente con tubercolo; peducnolo dei frutti fin quasi il doppio rispetto al frutto. Presente in quasi tutto il territorio con l'eccezione di Trentino Alto Adige e Veneto. romice scudato; buckler39) Rumex scutatus L. 1753 = Rumex aetnensis C.Presl 1822: leaved sorrel; french sorrel. 40) Rumex stenophyllus Ledeb. 1830: narrowleaf dock. Presenta valve intere verso l’apice e dentellate alla base. 41) Rumex tenuifolius (Wallr.) Loeve 1941 = Acetosa angiocarpa (Murb.) Holub = Acetosella romice a foglie sottili; sheep's sorrel. angiocarpa (Murb.) A.: 42) Rumex thyrsiflorus Fingerh. 1829: romice tirsifloro, specie esotica naturalizzata, simile a Rumex acetosa, ma con foglie più sottili 4÷14 volte, più lunghe che larghe, ondulate; infiorescenza ampiamente ramificata. Presente in Trentino Alto Adige. 43) Rumex thyrsoides Desf. 1798 = Rumex intermedius Guss. non DC. 1827: romice a farfalla, che si distingue per fusto eretto, striato, lievemente zizagante; foglie 3÷4 volte più lunghe che larghe, lamina a contorno ovale, base astata; infiorescenza corimbosa, breve; valve reniformi, arrossate profondamente retuse, senza achenio evidente, con tubercolo ribattuto. Presente in Campania, Puglia, Basilicata, Calabria, Sicilia, Sardegna, presena incerta in Molise. 44) Rumex tingitanus L. 1753: romice di Tangeri. 45) Rumex tuberosus L. 1753: romice tuberoso, che si ditingue per radice tuberosa composta da fibre dalle quali nascono tubercoli subrotondi; foglie lanceolato-saettiformi, valve persistenti, orbicolate, rossastre, senza tubercoli. Presente in Veneto, Puglia, Basilicata, Sicilia. 46) Rumex ussuriensis Losinsk. 1936. 47) Rumex vesicarius L. 1753: romice vescicario, che si distingue per fusti deboli e prostrati; foglie ovate a lamina intera con base ottusa; grandi valve quasi tonde, membranose, dentellate con venature rosacee. Presente in Sicilia. 4 Rumex acetosa L. subsp. acetosa Si distingue per le foglie cauline astato-lanceolate, più lunge che larghe 3÷6 volte , valve con frutti ovali. La diffusione è indicata nella figura 1. Figura 1 – Diffusione di Rumex acetosa in Canada e negli U.S.A., in Europa ed in Italia. Forma biologica: H scap Periodo di fioritura: V-VIII Tipo corologico: Circumbor. Altitudine (min/max): 0/2000 m. E’ nota una sottospecie di Rumex acetosa, la Rumex acetosa L. subsp. Acetosa che si distingue per le foglie cauline astato-lanceolate, più lunge che larghe 3÷6 volte , valve con frutti ovali. Rumex acetosella L. 1753 Un sinonimo di questa specie è Rumex fascilobus Klokov. La romice acetosella è nota anche con i nomi regionali di “Pan-e-vin”, “Pan cucch”. In inglese è chiamata Sheeps sorrel, negli USA è nota come common sheep sorrel, in francese come sûrette, in tedesco come kleiner sauerampfer, in spagnolo acedera menor e in portoghese erva-azeda. L’habitus e forma di crescita é erbaceo perenne, la forma biologica é emicriptofita scaposa. Le dimensioni della pianta sono 10-40 cm, la radice é secondaria da rizoma, il fusto ipogeo é rizoma sottile orizzontale, il fusto epigeo é eretto, striato, arrossato alla base, le foglie sono intere, picciolate, lineari e larghe al massimo 4 cm, i lobi basali patenti intere o divise, di sapore acidulo; l’infiorescenza é ramosa, racemo di spighe con verticilli fiorali, i fiori sono monosessuali penduli di 1 mm, il perianzio sepaloide trimero con 3+3 tepali verdi arrossati, 6 stami nei fiori maschili, ovario supero con stimma piumoso nei femminili; il frutto è un achenio trigono-ovale protetto da valve. La distribuzione regionale é discontinua in Carnia, Alto Livenza, zona collinare, nelle Prealpi Giulie e Carso goriziano. La distribuzione altitudinale (metri s.l.m.) é 0-2200. E’ un geoelemento subcosmopolita, l’ambiente caratteristico è quello delll’incolto (figura 3). La fioritura avviene da maggio a agosto. E’ una specie acidofila, comune negli incolti aridi e sabbiosi, presente anche nelle zone ruderali. E’ una pianta polimorfa in particolare per la forma delle orecchiette fogliari. La diffusione di questa specie è riportata nella figura 2. Nella figura 4, 5 e 6 vengono mostrati i fiori, la pianta nel suo complesso e i semi, rispettivamente. Forma biologica: H scap Periodo di fioritura: V-VIII 5 Tipo corologico: Subcosmop. Altitudine (min/max): 0/2200 m. Sono note le seguenti sottospecie di Rumex acetosella L.: • Rumex acetosella L. subsp. acetosella L. che si distingue per foglie basali più lunghe che larghe 4÷8 volte. • Rumex acetosella ssp. acetoselloides • Rumex acetosella L. subsp. angiocarpus (Murb.) Murb. che si distingue per valve del frutto saldate all'achenio; presente in Lombardia, Emilia e Romagna, Toscana, Marche, Umbria, Lazio, Abruzzi, Molise, Campania, Basilicata, Calabria, Sardegna e presenza incerta in Sicilia. • Rumex acetosella L. subsp. multifidus (L.) Schübl. & G. Martens presente in Abruzzo, Campania, Basilicata, Calabria e Sicilia. • R. acetosella subsp. pyrenaicus (Pourret ex Lapeyrouse). Va anche detto che, ai fini della determinazione dei semi estranei nell’analisi delle sementi per la determinazione della purezza di un qualunque campione, l’eventuale presenza di semi del genere Rumex va considerata in termini numerici, ma non la presenza di semi di R. acetosella e R. maritimus. I semi di queste due specie, se reperiti nel campione di analisi, non devono essere considerati ai fini della verifica del contenuto massimo di semi di Rumex spp; devono, pertanto, essere identificati e, nel caso delle sementi di base e pre-base, valutati in relazione al requisito previsto per la “singola specie”; cioè, la presenza di un seme di R. acetosella e R. maritimus in un campione del peso stabilito (50 g), non deve essere considerata come impurezza se un secondo campione di peso doppio ne è esente. • Figura 2 – Diffusione di Rumex acetosella L. in Canada e negli U.S.A., in Europa ed in Italia. Figura 3 – Prato di Rumex acetosella Figura 4 - Fiori Figura 5 – Foglie e radici Figura 6 – Semi 6 Rumex aetnensis C. Presl Figura 7 – Distribuzione in Europa Figura 8 – Distribuzione in Italia Specie pioniera endemica della Sicilia che colonizza il substrato lavico. Forma biologica: Ch suff Periodo di fioritura: VI-VIII Tipo corologico: Emdem. Altitudine (min/max): 500/2600 m. Figura 9 – Rumex aetnensis su terreno vulcanico. Figura 10 – Rumex aetnensis sull’Etna. Rumex amplexicaulis Lapeyr. 1813 Il tipo fenologico é H scap - V-VI - It.(M.). Figura 11 - Rumex amplexicaulis 7 Rumex angiocarpus Murb. 1891 In alcune zone, come le dune di Massenzatica, uno dei più antichi e appariscenti complessi dunosi fossili del delta padano, il romice con frutto rinchiuso viene considerata tra le rarità botaniche. Essa è una pianta spontanea tipica dei suoli sabbiosi, leggermente acidi. Nella figura 12 è riportata la diffusione in Italia di questa specie. Figura 12 – Diffusione in Italia Rumex angiocarpus. Rumex aquaticus L. 1753 Presente nelle acque lente, in Trentino Alto Adige, Toscana, presenza incerta in Lazio, e Molise (figura 13). Figura 13 – Diffusione di Rumex acquaticus in USA, Europa e in Italia. Altezza della pianta di 80-150 cm. Fusto eretto, ramificato fino a infiorescenza, rossastro, solcato. Fiore solitamente bisessuale. Comune la presenza di fiori nei pressi della base. Segmenti del perianzio in due verticilli. Le valve dei frutti sono ampiamente ovate a triangolari. 6 stami ed un pistillo costituito da 3 carpelli fusi. 3 stili e fiori in racemi. Le foglie basali si alternano e sono glabre più lunghe che larghe, cordate alla base e debolmente ondulate. Gli acheni non visibili sulla faccia delle valve ovali (figura 14). 8 Figura 14 – Pianta intera, foglia, fiori, frutti e tavola esplicativa di Rumex acquaticus. Rumex beringensis Jurtzev & V.V. Petrovsky E’ un romice presente nel solo territorio dell’Alaska negli Stati Uniti ed è un bell’esempio di pianta resistente alle temperature polari. Pianta perenne, glabra, con folti e densi stoloni sotterranei. Fusto eretto che si ramifica a 5-15 dalla in infiorescenze e germogli di solito non allungati. Le foglie sono di colore ocrea marrone o brunorossastro, membranose, con lamina non lineare, a spatola-lanceolate, astate (senza lobi basali), 1,5-5 × 0,1-0,3 cm, con una base strettamente a cuneo che si restringe gradualmente restringendo in picciolo, con margini interi, piatti o leggermente convoluti, con un apice ottuso o subacuto. Le infiorescenze terminali, più o meno dense, sono strettamente paniculate con branche dirette verso l'alto. I pedicelli fiorali sono lunghi 1-4 mm. I fiori in numero di 3-7 sono riuniti in verticilli; i tepali interni decisamente allargati, 1,6-2,3 × 1,8-2,5 mm (con ala libera 0,3-0,5 mm di larghezza), cuneati alla base, con apice ottuso o subacuto. I frutti sono acheni marroni o bruno-rossastri, 1-1,5 × 0,8-1,2 mm. Il corredo cromosomico è 2n = 14. La fioritura è estiva. Predilige terreni sabbiosi e ghiaiosi delle coste, gli affioramenti calcarei, con altitudini comprese tra 0-300 m. La si ritrova nello Yukon, in Alaska, in Asia nell’Estremo Oriente russo (figura 15). Figura 15 – Diffusione di Rumex beringensis. 9 Rumex bucephalophorus L. 1753 In figura 16 sono indicate le principali caratteristiche di questa specie: plantule con foglie cotiledonari ellittiche o ovali, arrotondate, più o meno pedinate e con nomofilli interi, ellittici o ovali, più o meno dentati. Piante di altezza di 5-30 cm., glabre, spesso di colore rossastro. Fusto sottile, ascendente o eretto, semplice e poco ramificato. Foglie in rosetta in basso piccole, in seguito, ovato-romboidali o lanceolate, intere, attenuate alla base, con guaina bianca, brillante, acuto-2-lobato. Fiori verdastri, semplici, snello, quasi senza tepali,i con una brattea basale. Frutti con un peduncolo fruttifero claviforme e ricurvo a valvole coriacee, lanceolate, deltoidi, con denti di spessore ed agganciati sui margini (3-5 per lato). Biologico tipo: annuale. Figura 16 – Piantine, infiorescenza e semi di Rumex bucephalophorus. Sono note diverse sottospecie di Rumex bucephalophorus: Rumex bucephalophorus L. ssp. aegaeus Rech. f. , che si distingue per fusti gracili, ascendenti; frutti basali precoci; valve ovato generalmente con 3 denti ± patenti per lato. Presente in Sicilia. Tipo fenologico: T scap – II-V – Is. • Rumex bucephalophorus L. ssp. bucephalophorus , che si distingue per i peduncoli generalmente corti, valve con 3 denti diritti su ciascun lato. Presente in Liguria, Emilia e Romagna, Toscana, Umbria, Lazio, Abruzzi, Molise, Campania, Puglia, Basilicata, Calabria, Sicilia, Sardegna. Tipo fenologico: T scap – II-V – It.S.C.M.Is. • Rumex bucephalophorus L. ssp. graecus (Steinh.) Rech. Tipo fenologico: T scap – II-V • Rumex bucephalophorus L. ssp. hispanicus (Steinh.), che si distingue per peduncoli corti, valve su ciascuna lato con 3÷5 (7) denti ricurvi. Presente in Sicilia. Tipo fenologico T scap – II-V – Is. • Rumex bucephalophorus L. ssp. gallicus (Steinh.) Rech. f. , che si distingue per avere peduncoli brevi, altri maggiori e claviformi; valve dei frutti con peduncolo claviforme ovato-lanceolate, con 3÷4 denti patenti per lato; valve dei frutti con peduncolo corto linguiformi, intere o con corti denti. Presente in Toscana, Sicilia, Sardegna. • Rumex crispus L. 1753 L’etimologia del genere deriva dal latino”rumex” = ”lancia”, indica la forma delle foglie; il nome specifico indica la caratteristica increspatura delle foglie. La forma biologica è H scap, un’emicriptofita scaposa. Il tipo corologico è subcosmopolita. In Italia è diffusa su tutto il territorio (figura 17). Si tratta di piante perennanti per mezzo di gemme poste a livello del terreno e con asse fiorale allungato, spesso privo di foglie. E’ una pianta erbacea perenne, glabra, con radice fittonante, fusto cilindrico, striato, eretto, spesso soffuso di rosso-bruno, ramoso alla sommità. Altezza sino a 120 cm. Le foglie inferiori hanno lungo picciolo amplessicaule, lamina oblungo-lanceolata ondulata con margine crespo, quelle inserite sul 10 fusto, sono alterne con picciolo ridotto sottili ovali ed appuntite. I piccioli sono scanalati, sovente lievemente arrotolati sulla pagina inferiore delle foglie, dove formano una guaina membranosa. I fiori riuniti in verticilli all’ascella delle foglie superiori, formano dense infiorescenze verdastre. Hanno perigonio erbaceo persistente diviso in 6 lacinie. I frutti sono piccoli acheni cuoriformi, ricopertiti dalle valve membranose del perianzio (figura 18). L’antesi avviene in maggio-luglio. L’habitat è rappresentato da terreni umidi e argillosi, nei prati e ai margini delle strade, ruderi, da 0 a 1.500 m.. Può essere utilizzata come erba amara, astringente, depurativa, rinfrescante, antianemica. Le giovani foglie possono essere usate nelle minestre, oppure miste ad altre erbe cucinate lesse. Impiegata in caso di laringite, tosse secca e mal di gola. La sua radice, molto ricca di ferro, è utilizzata come antianemico, tonico-ricostituente, astringente. Per uso esterno, cataplasmi di foglie possono essere impiegati in presenza di dermatiti, affezioni cutanee, foruncoli. In America, è fra le poche piante che naturalizzate dall’Europa, sono state adottate da alcune tribù indiane e utilizzate insieme ad altre specie native d Rumex, in particolare i teton dakota applicavano le foglie verdi tritate ai foruncoli per promuoverne il processo suppurativo. Le radici contenenti tannino erano invece utilizzate dai flambeau ojibwa per favorire la cicatrizzazione e la chiusura dei tagli. Figura 17 – Diffusione nel mondo di Rumex crispus. Figura 18 – La pianta. Rumex cristatus DC. 1813 Rumex cristatus DC. (= R. graecus Boiss. & Heldr.), il romice cristato - H scap è una pianta perenne robusta, fino a 2 m con goglie. grandi, minutamente papillose inferiormente, con nervature laterali formanti un angolo di 60°-90° rispetto alla nervatura principale. L’infiorescenza si presenta densa, spesso con rami secondari; le valve dei frutti si presentano con denti lunghi sino a 1 mm, usualmente di colore bruno-rossastre e spesso con 3 tubercoli, di cui uno di maggiori dimensioni. La diffusione di questa specie è rappresentata nella figura 19. Figura 19 – Diffusione negli U.S.A., in Europa ed in Italia di Rumex cristatus. 11 In questi ultimi anni Rumex cristatus si sta diffondendo in Italia settentrionale proveniente dai Balcani e della Sicilia, si sta espandendo sugli argini del Po a partire dal cremonese, nel triestino e lungo la costa adriatica da Chioggia alle Marche. Inizialmente era stata confusa con la congenere R. kerneri, originaria dei soli Balcani e per ora localizzata in Trentino alto Adige. Entrambe sono simili a R. patientia L., specie est-europeo-turanica divenuta circumboreale, anticamente coltivata e naturalizzata o casuale in gran parte d’Italia, oggi in via di scomparsa. Si ritiene utile evidenziare i caratteri differenziali di queste entità, fornendo anche i primi dati sulla loro distribuzione in Italia. Si ritiene utile segnalare che nell’erbario del Museo di Bolzano sono conservati alcuni campioni, ancora allo studio, che sembrano corrispondere a R. stenophyllus Ledeb., con valve intere verso l’apice e dentellate alla base. Si ritiene utile evidenziare la seguente chiave analitica per la distinzione delle specie prima indicate. Il riconoscimento di questa specie assume notevole importanza poiché essa è considerata, tra l’altro, un’avventizia invasiva che sta rapidamente diffondendosi che in pochi anni in Emilia e Romagna ha conquistato uno spazio impressionante, soprattutto lungo strade, ferrovie, canali, soprattutto nella parte orientale come Romagna, Bolognese, fino al Reggiano ed è, tuttora, in attivissima espansione. Si tratta di un Rumex di grandi dimensioni, alto come un uomo e più, che produce grandi quantità di frutticini. Chiave analitica di riconoscimento (figura 20, figura 21): 1 Valve del frutto denticolate sul bordo; foglie con nervature laterali inserite sulla nervatura centrale con angolo di 60°-90° 2 Valve del frutto con denti lunghi sino a 1 mm; pagina inferiore delle foglie minutamente papillosa; infiorescenza densa, spesso con rami secondari; pianta alta fino a 2 m....R. cristatus 2 Valve del frutto con denti lunghi sino a 0,5 mm; pagina inferiore delle foglie fortemente papillosa; infiorescenza interrotta e usualmente senza rami secondari; pianta di minori dimensioni (fino ad 1 m) ……………………………………………………………R. kerneri 1 Valve del frutto con bordo intero o debolmente eroso; nervature facenti un angolo di 45°-60° fino a 80°) ……………………………………………………………………………………..R. patientia Figura 20 – Pianta e infiorescanza Figura 21 – Caratteristiche dei frutti e delle valve. Secondo alcuni Rumex cristatus ha due sottospecie: Rumex cristatus DC. subsp. cristatus e Rumex cristatus DC. subsp. kerneri (Borbás) Akeroyd & D.A. Webb (= Rumex kerneri Borbás = R. confertoides Bihari). Quest’ultima è simile alla subspecie nominale, ma di minori dimensioni, foglie con pagina inferiore fortemente papillosa, infiorescenza generalmente senza rami secondari, valve con denti lunghi sino a 0,5 mm, bruno scuro e spesso con un solo tubercolo. Presente in Trentino alto Adige. Rumex dentatus L. 1753 Specie segnalata solo in Sicilia, dove non è più stata ritrovata. Rumex dentatus, belonging to subsect. Dentati Rechinger f. (K. H. Rechinger 1937), is an extremely variable species. In Eurasia and northern Africa it is represented by several distinct races, usually regarded as subspecies. Rechinger reported from North America (California and Oregon, mostly as 12 a casual alien occuring in ballast grounds) only subsp. klotzschianus (Meisner) Rechinger f., which is native in southern and eastern Asia (China, India, Japan, Korea). J. E. Dawson (1979) also regarded this as the most common subspecies in North America. However, I believe most North American representatives of this aggregate belong to subsp. halacsyi (Rechinger f.) Rechinger f., which is native in the eastern Mediterranean region (Asia Minor), the Caucasus, southeastern Europe, and western and central Asia. This subspecies, sometimes recognized as R. halacsyi Rechinger f., differs from subsp. klotzschianus by its broader triangular (not rounded) inner tepals and longer teeth (to 3 mm). Unfortunately, subspecies of R. dentatus still are insufficiently understood even in Eurasia. It would be premature to assign most North American specimens to any infraspecific entity. Figura 22 – Frutti di Rumex dentatus L. Sono note le seguenti sottospecie: Rumex dentatus subsp. dentatus; • Rumex dentatus subsp. halacsyi; • Rumex dentatus subsp. reticulatus. • Rumex hydrolapathum Hudson 1778 Specie elofita che si distingue per foglie basali lanceolate acute alle due estremità e ondulate sul bordo, lunghe fino ad 1 m; spiga fiorale strettamente ramificata; valve ovali-cuorifomi acute. La diffusione è indicata nella figura 23. Presenza incerta in Val d’Aosta, Marcge, Moòise. Mai più ritrovato in Trentino alto Adige. Figura 23 - Diffusione in Italia. 13 Rumex obtusifolius L. 1753 Noto con il nome di romice comune. Presenta un rizoma legnoso grosso sino a un centimetro; fusto eretto, scanalato; foglie basali con lamina troncata alla base e arrotondata all'apice; foglie cauline progressivamente assottigliate; infiorescenza ramosa, ampia. L’habitat è rappresentato da incolti umidi, prati, colture irrigue. Non sono note le sue proprietà farmaceutiche. Ha un uso in cucina per il quale le foglie giovani possono essere mangiate in insalata. La sua diffusione è rappresentata nella figura 24 Figura 24 – Diffusione Rumex obtusifolius negli U.S.A., in Europa ed in Italia. La formula fenotipica riguardante questa specie è: H scap - VI-VIII - It.(S.)(C.)(M.)(Is.). Nella figura 25 sono riportate alcune caratteristiche di questa specie. Figura 25 – Particolare di Rumex obtusifolius; tavola elaiografica e seme. Sono note le seguenti sottospecie di Rumex obtusifolius: Rumex obtusifolius L. ssp. obtusifolius: H scap - VI-VIII - It.S.C.M.Is. Si distingue per foglie papillose di sotto e sul picciolo, infiorescenza ramosa; valve dei frutti allungate con margine dentato. Presente in tutto il territorio con l'eccezione di Puglia e Sicilia; • Rumex obtusifolius L. ssp. subalpinus (Schur) Celak.: H scap - VI-VIII - It.S. Si distingue per le valve trangolari, acute, glabre. Presente in Trentino alto Adige; • 14 • • • Rumex obtusifolius L. ssp. sylvestris (Wallr.) Rech.: H scap - VI-VIII - It.S.C.Is. Si distingue per valve con 1÷2 dentelli basali, talvolta anche intere. Presente in Veneto, Emilia e Romagna, Abruzzo, Campania, Sardegna; Rumex obtusifolius L. ssp. transiens (Simonkai) Rech.: H scap - VI-VIII - It.S. Si distingue per le 3 valve provviste di tubercolo. Presente in Trentino alto Adige, Friuli Venezia Giulia. Rumex obtusifolius var. cristatus Neilr. 1859. Rumex scutatus L. 1753 Un sinonimo è Rumex aetnensis C.Presl. I nomi volgari sono: in italiano “romice scudato”, in inglese “buckler-leaved sorrel”, in americano “french sorrel”. Pianta spontanea diffusa in Italia nota con i nomi di acetosa romana, acetosa francese, acetosa tonda, romice di monte. Circa l’etimologia del nome limneano, il primo termine del binomio è il nome con cui i Latini chiamavano la pianta; esso deriva da rumex con il significato di asta, lancia, in riferimento alla forma appuntita delle foglie di molte specie. Non ha consistenza la presunta derivazione da rumen riferita alla pratica che i Latini avevano di masticare le foglie dell`erbaggio. Il secondo termine allude alla forma delle foglie simili a uno scudo. Circa i caratteri botanici si tratta di una pianta erbacea perenne, suffruticosa alla base, caratterizzata da fusti striscianti e rami ascendenti, lunghi fino a 60 cm, con foglie carnosette, cuoriformi, le inferiori lungamente picciolate. I fiori, riuniti in pannocchie terminali lasse, sono poligamomonoici, penduli, con perianzio formato da due verticilli di 3 segmenti sepaloidei, di colore verdastro, screziati di rosso, gli interni persistenti nel frutto, i fiori maschili con 6 stami ad antere gialle, i femminili con ovario unico, trigono e 3 stili. Il frutto è un achenio provvisto di 3 ampie ali membranose, rossastre, a margine arrotondato (figura 26). Tutta la parte aerea della pianta contiene discrete quantità di ossalato acido di potassio, responsabile del gusto acidulo, astringente. Figura 26 - Rumex scutatus Il romice scudato si rinviene in tutte le zone montuose dell’Italia, dove cresce sulle rocce, i ghiaioni e i vecchi muri, soprattutto su terreno calcareo. Sull’Etna, a quote più alte, dai 1750 m fino ai 3000 m di altitudine, si rinviene una forma endemica, la forma aetnensis, tipica delle sciare e delle sabbie 15 vulcaniche, caratterizzata da un portamento ridotto, con foglie pubescenti, cuoriformi-rotondate, arrossate e pannocchia meno ramificata. Riguardo all’uso alimentare del romice scudato, sono considerate eduli le giovani cime degli steli arrossati e succosi con le foglie carnosette. Le popolazioni etnee usano staccare le cime del romice scudato e masticarle per gustare il succo leggermente acidulo. Tale pratica è fatta più per passatempo che per scopo alimentare, anche se la linfa della pianta ha un ottimo effetto dissetante. Un’abitudine simile è praticata, soprattutto dai ragazzi, anche per l’acetosella (Oxalis pes-caprae L.), specie della famiglia Oxalidaceae, a fiori gialli sorretti da un lungo peduncolo succulento; l’acetosella, chiamata in dialetto “acitazzu”, è assai più acida del romice, avendo un maggiore contenuto di ossalato. In alcune località etnee le cime del romice si impiegano anche per insaporire le insalate. In varie parti d’Italia e d’Europa, il romice scudato è apprezzato in cucina per il suo gusto acidulo e rinfrescante, molto più che nel nostro territorio. Particolarmente nota è una zuppa tipica della Francia, in cui esso si unisce al pomodoro e al brodo di pollo. Generalmente si usano, come da noi, i nuovi getti, ma in passato venivano considerati eduli anche i fusti striscianti; questi venivano essiccati e adoperati, dopo averli torrefatti, come surrogato del caffè. Le principali caratteristiche bio-ecologiche sono: Forma biologica: H scap Periodo di fioritura: VI-VIII Tipo corologico: S-Europ.-Sudsib. Altitudine (min/max): 400/2600 m. La diffusione in Europa ed in Italia è riportata nella figura 27 Figura 27 – Diffusione del romice scudato in Europa ed in Italia. Sono note quattro sottospecie di romice scudato: • Rumex scutatus L. var. glaucus Gaudin con il seguente fenotipo: H scap; VI-VIII; It.S.C.M.Is.; • Rumex scutatus L. var. insularis Briq. il cui fenotipo è: H scap; VI-VIII; (Is.); • Rumex scutatus L. subsp. glaucescens (Guss.) Brullo, Scelsi & Spamp., che si distingue per foglie grassette e glaucescenti. Endemica della Sicilia e Sardegna. • Rumex scutatus L. subsp. scutatus, che si distingue per fusti, rugosi, glabri e arrossati in basso, striscianti e con rami ascendenti; foglie alterne, più corte del loro picciolo, con lembo astato a forma di scudo, 2 orecchiette divergenti e ottuse; pannocchia ramosa disposti in piccoli verticilli; achenio trigono sviluppato dal perianzio, avvolto da 3 valve rossiccie, membranose. intere, suborbicolari, cordate. Presente in gran parte del territorio, ad eccezione dell’Emilia e Romagna, Sicilia, Sardegna. 16