ARPA – Servizio Idrometeorologico – Area Agrometeorologia e Territorio
PINACEAE
Fig. 1
La famiglia delle Pinacee comprende 213 specie diffuse in
tutto l'emisfero settentrionale e riunite in 11 generi.
Sono piante arboree (Fig. 1) il cui fusto, con accrescimento
secondario, è costituito da legno omoxilo (cioè formato
unicamente da fibrotracheidi tutte uguali) e canali resiniferi.
Le foglie sono portate su due tipi di rami, i brachiblasti, con
internodi brevissimi, e i macroblasti, con internodi più
lunghi. La loro disposizione sui rami costituisce un
importante carattere sistematico.
Foto tratta da:
www.ci.pasadena.ca.us
Fig. 2
Le Pinacee sono suddivise in 3 sottofamiglie: a)
Abietoideae, con aghi inseriti solo sui macroblasti (Abies,
Picea, Tsuja, Pseudotsuga); b) Laricoideae, con aghi
inseriti sia sui macroblasti che sui brachiblasti (Larix,
Cedrus); c) Pinoideae, con aghi inseriti esclusivamente sui
brachiblasti Pinus.
Anche le foglie sono di due tipi: catafilli, foglie squamose, e
nomofilli, foglie aghiformi normali, dette anche aghi.
Le Pinacee comprendono specie monoiche, con fiori
maschili provvisti alla base dell'asse fiorale di foglioline
squamiformi che funzionano da perigonio, al di sopra delle
quali si collocano gli stami, numerosi ed inseriti a spirale.
Ogni stame consta di un breve peduncolo e di una parte
distale squamiforme, sulla cui pagina inferiore si trovano i
sacchi pollinici.
Foto tratta da:
http://www.forestryimages.org
Le infiorescenze femminili (Fig. 2), formanti degli strobili,
comprendono squame copritrici sterili e squame fertili
fortemente ispessite, accoppiate in modo che a ciascuna
squama fertile ne corrisponda una sterile posta
inferiormente. Sulla pagina superiore di quelle fertili si
formano 2 ovuli che, dopo la fecondazione, protetti dalle
squame che si richiudono, divengono 2 semi forniti di una
membrana che funziona da ala.
L’impollinazione è tipicamente anemogama, favorita dalla
grande quantità di polline prodotto e dalla stessa morfologia
del granulo pollinico, reso più leggero dalla presenza di
sacche aeree.
Fig. 3
Foto tratta da:
http://www.forestryimages.org
Le infiorescenze femminili si trasformano, quindi, in coni
legnosi, detti pigne (Fig. 3), che rimangono chiusi fino alla
maturazione dei semi.
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I granuli pollinici delle Pinacee sono bilaterali eteropolari, bisaccati,
analeptici. L’esina è tettata alveolare.
Il granulo tipo Pinus halepensis lo presentano Pinus (Fig. 4)
Fig. 4
Foto tratta da: http://www.csbsju.edu
Pinus spp.
Il genere Pinus (Figg. 5 e 6)) comprende numerose
specie presenti nella regione mediterranea, tra le
quali si ricordano: il Pino d'Aleppo (Pinus
halepensis), il Pino domestico (Pinus pinea) e il
Pino marittimo (Pinus pinaster); tutti presenti in
Italia allo stato spontaneo, e largamente utilizzati
come piante ornamentali e per rimboschimenti in
aree con clima mite.
Fig. 5
Foto tratta da: www.ithaca.edu
Al genere Pinus appartengono anche altre specie
legate all'ambiente montano, quali il Pino silvestre
(Pinus sylvestris), con areale molto vasto, presente
in Italia sulla catena alpina; il Pino nero (Pinus
nigra), al quale appartengono sottospecie
endemiche di territori di limitata estensione, tra cui
Pinus nigra ssp. calabrica, presente in Calabria e
sull'Etna; Pinus mugo con portamento prostrato, in
Italia esclusivo delle Alpi.
Al genere Pinus appartengono in prevalenza specie
arboree, alte dai 20 ai 30 m.
Fig. 6
Foto tratta da:
http://www.forestryimages.org
Le foglie sono persistenti, aghiformi, inserite a
gruppi di 2-3 o 5 su corti rametti (brachiblasti),
portati a loro volta da rami di dimensioni maggiori
(macroblasti).
Le pigne sono sessili o peduncolate ed a maturità si
staccano integre.
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Calendario fiorale
Pinaceae
Pino
G
F
M
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
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A
M
G
L
A
S
O
N
D
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Picea spp.
La più nota specie appartenente a questo genere è
Picea abies, con un areale molto vasto, che dall'Italia
raggiunge la Siberia.
Fig. 7
Il genere Picea (Fig. 7) ha foglie persistenti, aghiformi,
inserite singolarmente sui macroblasto.
Le pigne (Fig. 8) hanno portamento pendulo a maturità
e si staccano integre senza il disarticolarsi delle
squame.
Fig. 8
Foto tratta da: http://www.mntca.org
Foto tratta da: http://www.funet.fi
Abies spp.
Fig. 9
Al genere Abies (Fig. 9) appartengono varie specie,
tra cui Abies alba, detto Abete bianco, distribuito sulle
montagne dell'Europa meridionale e orientale Il genere
Abies è caratterizzato da foglie persistenti, aghiformi,
inserite singolarmente sul macroblasto (Fig. 10).
Le pigne sono erette ed a maturità si sfaldano
disarticolando le squame dall'asse centrale (rachide).
Fig. 10
Foto tratta da: www.vulhm.cz
Foto tratta da: http://www.mntca.org
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Larix spp.
Fig. 11 Al genere Larix (Fig. 11),
Fig. 12
appartengono
diverse
specie di cui una, Larix
decidua, detta larice, è
presente anche in Italia,
sull'Arco
Alpino,
dove
raggiunge il limite superiore
della vegetazione arborea.
Sono
piante
a
foglie Foto tratta da:
caduche aghiformi, molto http://ispb.univ-lyon1.fr
tenere, inserite a gruppi
(ciuffi) di 20-40 su corti
Le pigne (Fig. 12) sono
rametti (brachiblasti).
piccole ed erette, non
Foto tratta da:
legnose, persistenti sui
www.incendiboschivi.org
rami. Si staccano, integre,
solo dopo un certo periodo
di tempo dalla maturità.
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Cedrus spp.
Fig. 13
Il genere Cedrus (Fig. 13), comprende specie originarie
delle alte montagne gravitanti attorno alla sponda
meridionale e orientale del Mediterraneo, nonché
dell'Asia centrale e orientale.
Tra le specie più note si ricordano il cedro del Libano
(Cedrus libani), il cedro dell'Atlante (Cedrus atlantica), e
il cedro dell'Himalaya (Cedrus deodara).
Sono alberi imponenti largamente coltivate in Italia come
ornamento di parchi e giardini.
Nel genere Cedrus le foglie sono persistenti, aghifomi,
coriacee, inserite, a gruppi (30-40) su corti rametti
(brachiblasti).
Foto tratta da: http://www.kids.organics.org
Fig. 14
Le pigne (Fig. 14) sono generalmente ovoidali ed
appiattite all'apice (leggermente infossato). A maturità di
desquamano sfaldandosi.
Foto tratta da:
http://www.tuja.hu/fenyok3.htm
Calendario fiorale
Pinaceae
Cedro
G
F
M
A
M
G
L
A
S
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O
N
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