F.I.D.A.P.A. - B.P.W. Sezione di Ravenna CASA MATHA SCHOLA PISCATORUM NEUROSCIENZE, EMOZIONI E COMPORTAMENTO Dr. Rachele Nanni - Psicoterapeuta, Neuropsicologa, 347-1211409 Dr. Silvia Drei – Neuropsicologa, 328-2644334 AMORE E PSICHE Dal mito al simbolo Un mito che rappresenta molto bene le peripezie alle quali PSICHE è costretta, a ragione dalla sua stessa bellezza e della propria natura conoscitiva, per giungere infine a riconquistare un rapporto armonioso ed amoroso con il corpo e le sue passioni. PSYCHE’: IL SOFFIO VITALE PLATONE – per Platone la psiche abita il corpo come una prigione e viene da esso costantemente disturbata e mantenuta nell’ignoranza. “la cura dell’anima costituisce nel separarla il più possibile dal corpo e nell’abituarla a raccogliersi, a restare sola con se stessa, sciolta dai vincoli del corpo come da catene” (Fedone) ARISTOTELE – Per Aristotele ogni essere vivente è dotato di psiche come principio vitale e di individuazione. Senza il corpo la Psiche non è pensabile. “Essa non si identifica con il corpo ma è del corpo” (L’Anima) CARTESIO Ed il dualismo razionalista REX COGITANS Costituita dalle funzioni psichiche del pensiero, delle emozioni e della volizione che venivano separate dalla possibilità di indagine scientifica REX EXTENSA Il corpo che può essere indagato e studiato con gli strumenti del metodo scientifico come qualsiasi altro oggetto di conoscenza. Le passioni hanno il ruolo di “orientare l’anima a produrre azioni specifiche.” Le passioni dell’anima (1649) DARWIN La funzione evoluzionistica delle emozioni A Darwin interessava il significato che le espressioni facciali possono rivestire in una prospettiva evoluzionistica, aveva raccolto prove del fatto che alcune espressioni facciali: ✘ Compaiono in forma simile nelle specie sociali diverse, in particolare nei primati; ✘ Presentano la stessa forma nei neonati, nei bambini e negli adulti; Si presentano in modo simile nelle persone nate cieche ed in quelle vedenti; ✘ ✘ Si presentano simili in gruppi umani diversi e geograficamente lontani. Darwin, L’espressione delle emozioni nell’uomo e negli animali (1872) DARWIN La funzione evoluzionistica delle emozioni 1. PREPARARE L’ORGANISMO A REAGIRE ALL’EMERGENZA IN MODO RAPIDO E PRONTO (reazioni fisiologiche e tonico-posturali) 2. FAVORIRE LA COMUNICAZIONE SOCIALE FRA CONSEPECIFICI (risposte espressive) 3. FAVORIRE LA MOTIVAZIONE A COMPORTAMENTI ADATTIVI E LA NASCITA DI AUTOCONSAPEVOLEZZA (vissuto emotivo) La mente per il “biologista” Darwin è un potente strumento di modificazione della fisiologia del corpo. UN MODELLO DEL RAPPORTO MENTE CORPO BIOLOGICO SPIRITUALE PSICHE CORPO MATERIALE PSICHE CORPO EMOZIONE Le emozioni INFORMANO sullo stato di successo o insuccesso, attuale o previsto, che abbiamo nel raggiungere i nostri SCOPI e contemporaneamente ATTIVANO il nostro organismo a rispondere alla situazione. SCOPI BIOLOGIC I EVENTI ESTERNI O INTERNI RISPOSTE EMOTIVE MODULAZIONE DEL COMPORTAMEN TO Funzione: Preservare la sicurezza Evento esterno: Sopraggiunge un veicolo a gran velocità Reazione emotiva: Paura Funzione: Identificarmi con un gruppo forte Evento esterno: l’Italia vince i Mondiali Reazione emotiva: Euforia Funzione: Essere apprezzati e stimati Evento interno: Penso di aver commesso una gaffe Reazione emotiva: Vergogna EMOZIONI Componente Cognitiva – corrisponde alla valutazione, implicita o esplicita, del significato soggettivo dell’evento, può manifestarsi anche sotto forma di “ideazione emotiva.” PAURA DI FALLIRE TRISTEZZA PER NON AVER RAGGIUNTO IL SUCCESSO SOCIALE EMOZIONI Componente Fisiologica – attivazione del sistema nervoso, centrale, autonomo e del sistema endocrino che si traduce in variazioni del tono muscolare, del ritmo respiratorio e cardiaco, della salivazione, della sudorazione…. Componente Espressivo-Motoria – si esprime attraverso segnali riconoscibili all’esterno, pianto, rossore, tremito, modificazione del tono della voce, dello sguardo … EMOZIONI Componente Motivazionale – predispone l’organismo ad agire in funzione dei propri scopi, ad esempio fuggendo, lottando, cercando aiuto, avvicinandosi ad un altro individuo… Componente del Vissuto Soggettivo – corrisponde alle considerazioni personali sull’evento ed al riconoscimento soggettivo della qualità emozionale IL CERVELLO EMOTIVO Consapevolezz a emotiva CORTECCIA SENSORIALE CORTECCIA ASSOCIATIVA Aree Prefrontali Corteccia Cingolata IPPOCAMPO TALAMO Stimolo Emoziona le AMIGDALA Risposta psicofisica I PERCORSI DELLE RISPOSTE DIFENSIVE Talamo Amigdala Corteccia LeDOUX L’impasto di emozioni e ragione STRADA ALTA: dallo stimolo emotivo, al talamo, alla corteccia, poi giù all'amigdala e infine ai sistemi periferici incaricati della risposta emotiva. MEDIA IL PENSIERO RAZIONALE, CONSAPEVOLE E VOLITIVO STRADA BASSA: che dallo stimolo va direttamente al talamo e dal talamo all'amigdala e, quindi, alle risposte emotive, senza che la corteccia abbia il tempo di metterci del suo, senza che possa soppesare, valutare, calibrare. MEDIA LE RISPOSTE RAPIDE ED LeDOUX L’esperienza “incarnata” I sistemi cerebrali sono plastici, vale a dire modificabili attraverso l'esperienza, il che significa che le sinapsi implicate sono costruite dall'esperienza… ESPERIENZ A EMOTIVA APPRENDIMENTO Creazione di nuove reti sinaptiche SENSIBILIZZAZIONE Generalizzazione della risposta La plasticità, in tutti i sistemi cerebrali, è innata. Una innata capacità delle sinapsi di registrare e conservare l'informazione è ciò che consente ai sistemi di codificare le esperienze … I nostri geni possono condizionare la maniera in cui ci comportiamo, ma i sistemi di gran lunga responsabili di ciò che facciamo e di come lo facciamo sono plasmati dall'apprendimento. LeDOUX L’esperienza “incarnata” Le persone non sono pre-assemblate, ma tenute insieme dalla vita. Ogni volta che uno di noi viene costruito, si produce un diverso risultato. Una delle ragioni è che noi tutti veniamo al mondo con differenti apparati genici; un'altra è che abbiamo differenti esperienze”. CORREDO GENETICO REAZIONI EMOTIVE E COMPORTAMENTAL I ESPERIENZE DI APPRENDIMEN TO Ciò che è interessante di questa affermazione non è che natura e cultura contribuiscono a ciò che siamo, ma che in realtà PARLANO LO STESSO LINGUAGGIO. Entrambe raggiungono i loro effetti mentali e comportamentali incidendo sull'organizzazione sinaptica del cervello. I geni determinano solo le linee generali del funzionamento mentale, spiegando al massimo il 50% di un dato tratto e, in alcune circostanze, di gran lunga di meno. L'ereditarietà ci può condizionare per certi versi, ma molti altri fattori definiscono in che modo i geni di una persona siano espressi. MEMORIA ED EMOZIONI la memoria è mediata da sistemi cerebrali diversi Ricordi coscienti Memorie non coscienti dichiarativi implicite espliciti non dichiarative Ricordo di un episodio: Memoria emozionale: “Pioveva quella mattina all’uscita da scuola. Nessuno era venuto a prendermi, feci la strada a piedi di corsa ed arrivai a casa tutto bagnato” “In certi momenti provo una grande tristezza, come se nessuno si ricordasse di me. Sento il peso di una profonda solitudine.” PAURE APPRESE BAAMM! STIMOLO NEUTRO CONDIZIONATO RISPOSTA EMOTIVA LA MEMORIA Visioni d’insiemi ✘ I circuiti ippocampali, con le loro connessioni neocorticali, sono adatti a stabilire ricordi complessi in cui molti avvenimenti confluiscono nel tempo e nello spazio. RICORDI EPISODICI ESPLICITI ✘ L’amigdala innesca l’esecuzione delle reazioni di sopravvivenza. Le situazioni che fungono da stimolo sono rigidamente abbinate a risposte emotive specifiche attivate in seguito a fenomeni di apprendimento per condizionamento. MEMORIE EMOTIVE PERDITA E PERMANENZA DI RICORDI TRAUMATICI INDOTTI DALLO STRESS STRADA ALTA - L’ippocampo umano è vulnerabile allo stress: risulta più piccolo nei sopravvissuti ad un trauma, bambini vittime di violenza, reduci di guerra con PTSD, nonché persone affette da condizioni di stress cronico e precoce. STRADA BASSA - Al contrario, durante uno stress intenso, i processi di apprendimento e di memoria mediati dall’amigdala vengono facilitati, facendoci passare da un modus operandi di riflessione sul pericolo ad uno di reazione al pericolo. La comprensione della personalità dipende in maniera cruciale dalla comprensione delle funzioni inconsce del cervello. I veterani del Vietnam che erano stati maggiormente esposti ai combattimenti e che presentavano sintomi di PTSD mostravano una riduzione media del 26% dell’ippocampo sinistra e del 22% dell’ippocampo destro rispetto ad altri veterani che non avevano vissuto esperienze traumatiche. La mancanza di integrazione fra i sistemi di memoria provoca un aumento della reattività estrema all’ambiente senza la mediazione della riflessione. ALESSITIMIA “A” “LEXIS” “THIMOS” MANCANZA DI PAROLE PER LE EMOZIONI ✘Difficoltà di identificare i vissuti emotivi e di distinguerli dalle sensazioni somatiche: “Come ti sei sentita dopo la bocciatura all’esame?” “No, non so, a me poi non importa molto della scuola. Cioè certo è una scocciatura. Ho dormito tutto il fine settimana. Sono stanca in questi giorni, mi viene sempre mal di testa.” ✘Difficoltà di descrivere e comunicare emozioni, sentimenti alle altre persone: “Sei stato a trovare Luca dopo il lutto.” “No, non mi sembra il caso. Non so mai cosa dire in queste circostanze.” ✘Processi immaginativi limitati: “Secondo lei come si è sentita sua moglie dopo la discussione di ieri?” “Ma… lei, non so… lei fa sempre così… si lamenta ma non si capisce mai che cosa voglia.” ✘Stile cognitivo orientato esternamente: “E’ meglio non farsi tante domande, le cose stanno così e basta!” ALESSITIMIA Consapevolezz a emotiva CORTECCIA SENSORIALE CORTECCIA ASSOCIATIVA Aree Prefrontali Corteccia Cingolata Possiamo parlare di una vera e propria inibizione della capacità di modulare in modo consapevole ed emotivamente maturo le risposte emozionali. IPPOCAMPO TALAMO Stimolo Emoziona le AMIGDALA Risposta psicofisica REGOLARE LE EMOZIONI SI IMPARA! ALESSITIMIA E PSICOPATOLOGIA Nella popolazione generale l’alessitimia sembra fortemente associata con la depressione, con abitudini nutrizionali scorrette e con elevati livelli di ansia. L’alessitimia sembra avere conseguenze importanti nel decorso e nella prognosi di numerose condizioni mediche in termini sia di qualità della vita che di sommazione di fattori di rischio: nei disturbi coronarici, nei soggetti trapiantati, nell’asma e nei disturbi respiratori. Ad oggi l’alessitimia è considerata come uno dei possibili fattori di rischio per svariati disturbi somatici e psichiatrici e, secondo alcuni autori, molti disturbi potrebbero essere riconcettualizzati come veri e propri disturbi della regolazione degli affetti. ALESSITIMIA E FISIOLOGIA Consapevolezz a emotiva Negli alessitimici, le emozioni, non “trasformate” dalle rappresentazioni mentali e dall’espressione verbale, verrebbero ad essere frequentemente scaricate lungo i percorsi autonomici. In risposta allo stress e a stati di ansia si verificherebbe con facilità in questi soggetti, uno “scollamento” della componente fisiologica dell’attivazione emotiva dal sentimento soggettivo” e dall’elaborazione cognitiva dell’esperienza. CORTECCIA SENSORIALE CORTECCIA ASSOCIATIVA Aree Prefrontali Corteccia Cingolata IPPOCAMPO TALAMO Stimolo Emoziona le AMIGDALA Risposta psicofisica ALESSITIMIA E PATOLOGIE ORGANICHE La difettosa elaborazione emotiva e la carente retroazione regolatoria sulle stesse, sono considerate tra i fattori che possono causare una disregolazione di altri sistemi biologici (es. sistema endocrino e sistema immunitario) e creare le condizioni per lo sviluppo di una vera e propria malattia fisica. I risultati di diversi studi hanno cioè cominciato a far pensare che l’alessitimia potrebbe essere correlata con una varietà di disturbi e malattie somatiche (coronaropatie, ipertensione, diabete mellito, malattie infiammatorie dell’intestino, cancro, disturbi fisiologici funzionali…), oltre che con le malattie tradizionalmente riconosciute come “psicosomatiche”. L’ASSE DELLO STRESS Lo STRESS può essere considerato una risposta di adattamento a richiesta elevate provenienti dall’ambiente. Consiste in una catena di reazioni fisiologiche finalizzate ad affrontare uno stimolo forte ed in qualche modo, ma non necessariamente, negativo Lo stress è un fenomeno molto soggettivo. E’ stressante qualunque situazione provochi un carico eccessivo alla nostra capacità di adattamento. BRACCIO NERVOSO BRACCIO ORMONALE IPOTALAMO IPOTALAMO LOCUS CERULEUS IPOFISI MIDOLLARE SURRENALE Produce catecolamine Adrenalina, noradrenalina, dopamina STRESS ACUTO Aumenta il battito cardiaco, pressione, metabolismo…. CRTECCIA SURRENALE Produce CORTISOLO STRESS PROLUNGATO Con gravi conseguenze sul benessere psicofisico Il fatto che le condizioni del Sistema Nervoso Centrale determini il comportamento è un fatto universalmente accettato ORGANISM O COMPORTAMENT O il contrario ovvero la capacità del comportamento di influenzare la struttura e la funzione cerebrale è invece un’idea che ancora oggi sebbene ampiamente provata è poco diffusa. LA CURA DI SE’ EPIME’LEIA HEAUTOU MELETE – meditazione come conosceza di sé, dei rapporti che regolano il corpo e la mente, delle tecniche che possono aiutarci a ristabilire l’equilibrio perduto ad ascoltare i segnali del corpo e a riconoscere le emozioni. ASKESIS – l’esercizio delle buone abitudini di vita: • alimentari, • fisiche, • psichiche ed interpersonali.