MATHEU Identificazione, Motivazione e Supporto dei Talenti Matematici nelle Scuole Europee MANUALE Volume 2 Editor Gregory Makrides, INTERCOLLEGE, Cyprus Pubblicato da MATH.EU Project ISBN 9963-634-31-1 MATHEU Identificazione, Motivazione e Supporto dei Talenti Matematici nelle Scuole Europee MANUALE Volume 2 (Livello 1) Editor Gregory Makrides, INTERCOLLEGE, Cyprus Pubblicato da MATH.EU Project ISBN 9963-634-31-1 Questo progetto é stato realizzato con il supporto della Commissione Europea all’interno della struttura del Programma Socrates. L’informazione espressa riflette solo i punti di vista dei patner del progetto MATHEU. La Commissione Europea non può essere responsabile per utilizzo fatto da questa informazione. 1 2 Patner del Progetto MATHEU - - - - - INTERCOLLEGE / School of Education- Coordinating Institution, CYPRUS Gregory Makrides Emilios Solomou Michalinos Zembylas Ereas Savva Elena Michael Institute of Mathematics-Academy of Sciences, BULGARIA Petar Kenderov Sava Grozdev University of Cyprus, CYPRUS Athanasios Gagatsis Costas Christou Charles University, CZECH REPUBLIC Jarmila Novotna Marie Hofmannova Jaroslav Zhouf University of Duisburg, GERMANY Werner Haussmann University of Crete, GREECE Michalis Lambrou University of Palermo, ITALY Filippo Spagnolo North University of Baia Mare, ROMANIA Vasile Berinde University of Miskolc, HUNGARY Péter Körtesi Jenő Szigeti Collaboratori del Progetto MATHEU - Bulgarian Union of Mathematicians Svetoslav Bilchev Romanian Math Society Mircea Becheanu European Math Society Tony Gardiner , Mina Teicher MASSEE Emilia Velikova Cyprus Math Society Ereas Philippou Union of Mathematicians of Cyprus Marios Antoniades Czech Mathematical Society Jaroslav Svrcek, Vaclav Sykora Hellenic Math Society Constantinos Salaris Italian Math Society Franco Favilli Hungarian Mathematical Society Peter Madaraz 3 4 Indice Pagina Principio di Dirichlet Giochi Matematici Geometria Diseguaglianze Invarianti Teoria dei Numeri Polinomi e Equazioni Successioni Aritmetiche, Geometriche e Armoniche 5 7-12 14-19 20-43 44-70 71-86 87-100 101-126 127-139 6 LIVELLO 1 Il Principio di DIRICHLET Sava Grozdev Se vuoi mettere 3 piccole biglie nelle 2 tasche del tuo pantaloncino, senza dubbio risulterà che 2 delle biglie saranno almeno in una stessa tasca. Inoltre, se sistemi 4 piccole scatole in 3 cassetti della scrivania, non c'è modo di ottenere cassetti con, al massimo, una scatola in ognuno di loro. Con certezza uno dei cassetti conterrà almeno 2 scatole. Se distribuiamo 5 pappagalli o 5 conigli in 4 gabbie, il proprietario sarà sicuro di avere una gabbia con 2 pappagalli o 2 conigli. Queste ovvie osservazioni sono alla base di una regola fondamentale, i.e. di un principio, che afferma: se m oggetti sono distribuiti in n gruppi e m > n, allora almeno due degli oggetti è nello stesso gruppo. Questo principio viene chiamato diversamente in paesi differenti. Per esempio in Francia è noto come il “principio dei cassetti”, in Inghilterra come "il principio della piccionaia”, mentre in Bulgaria e in Russia - come il “principio di Dirichlet”. Il principio è connesso al nome del grande matematico tedesco Gustav Lejeune-Dirichlet (1805 - 1859). Il merito di Dirichlet non è nello scoprire il fatto banale ma nell'applicarlo per risolvere numerosi interessanti problemi nella Teoria dei Numeri. Dirichlet naturalmente non stabilì come distribuire pappagalli o conigli nelle gabbie o scatole in cassetti. Userò il "linguaggio dei cassetti", il principio di Dirichlet stabilisce l'esistenza di un cassetto con certe proprietà. E’ un'asserzione di esistenza. Comunque il principio non propone di trovare un algoritmo con proprietà desiderate e di conseguenza è di carattere noncostruttivo. Vale a dire, la dimostrazione costruttiva dell’esistenza che si avvicina al ragionamento é sempre più convincente. Sembra che questa sia la ragione principale per le impreviste numerose applicazioni del principio di Dirichlet. I problemi seguenti sono dedicati a tali applicazioni. Problema 1. Ci sono 367 alunni in una scuola. Fai vedere che almeno due di loro celebrano i loro anniversari di compleanno in uno stesso giorno. Soluzione: Denota ogni giorno dell'anno come un cassetto. Ci sono allora 365 o 366 giorni in un anno che dipendono dal mese bisestile, quindi il numero di tutti i cassetti è al massimo 366. Metti ogni alunno nel cassetto al quale corrisponde il suo compleanno. Ora la soluzione del Problema segue direttamente dal principio di Dirichlet. Problema 2. Si sa dall’anatomia che il numero di tutti i capelli della testa di un uomo è meno di 200 000. Dimostrare che nella città di Sofia vi siano almeno due persone con lo stesso numero di capelli sulle loro teste. Soluzione: Si considerino 200 000 cassetti numerati da 1 a 200 000. Si metta ogni residente di Sofia in un cassetto con un numero coincidente col numero dei suoi capelli. Siccome tutti i residenti di Sofia sono più dei cassetti, segue dal principio di Dirichlet che almeno due residenti sono in uno stesso cassetto. Di conseguenza hanno numeri uguali di capelli sulle loro teste. Questa asserzione é valida per ogni altra capitale del mondo con un numero di residenti non minori di 200 000. Problema 3. Un studente deve risolvere 9 Problemi per settimana. Spiegare perché almeno un giorno la settimana questo studente non dovrebbe risolvere meno di 2 Problemi. Soluzione: Noi giustapponiamo un cassetto ad ogni giorno della settimana. Il numero totale di cassetti è 7. Scegli un cassetto. In esso dovrebbero essere messi i Problemi che lo 7 studente ha risolto durante il giorno che corrispondono al cassetto sotto considerato. Si procede analogamente con gli altri cassetti applicando il principio di Dirichlet. Questo è sufficiente per la spiegazione. Il risultato è lo stesso se i Problemi sono 8, 10 o più. Problema 4. Siano dati 4 numeri naturali. Provare che almeno 2 di loro hanno stesso resto modulo 3. Soluzione: Tutti i possibili resti moduli 3 sono 0, 1 e 2. Si consideri 3 cassetti che corrispondono a resti diversi. Si mettano i 4 numeri naturali in cassetti che dipendono dai loro resti. Quindi l'affermazione segue dal principio di Dirichlet. Problema 5. Siano dati 5 numeri naturali. Si provi che almeno una delle differenze tra 2 di loro è divisibile per 4. Soluzione: I possibili resti moduli 4 sono 0, 1 2 e 3. Come nel Problema precedente consideriamo 4 cassetti che corrispondono a resti diversi. Segue dal principio di Dirichlet che almeno 2 numeri siano in uno stesso cassetto. Alcuni dei resti di questi numeri moduli 4 sono gli stessi, allora la loro differenza è divisibile per 4 e questo risolve il Problema. Il teorema seguente potrebbe essere provato analogamente al suddetto Problema: Teorema. Se n è un numero naturale, allora per n+ 1 numeri naturali arbitrari se ne può scegliere due tale che la loro differenza è divisibile per n. Problema 6. Sia a, b e c interi. Provare che il prodotto abc(b + a)(c + a)(c + b) é divisibile per 6. Soluzione: Gli ultimi tre fattori del prodotto considerati sono formati da tutte le possibili coppie dei tre numeri interi. Almeno due dei tre numeri interi hanno la stessa parità e perciò una delle somme è pari, i.e. il prodotto è divisibile per 2. Ora uno almeno uno dei tre numeri interi è divisibile per 3, in questo caso il prodotto è divisibile anche per 3, o i due numeri hanno rispettivamente resti 1 e 2 moduli 3 e la loro somma è divisibile per 3. Problema 7. Sei coppie di classi stanno partecipando ad una competizione "colpisci il bersaglio". Mostrare che almeno due di loro hanno lo stesso numero di colpi se il numero totale di colpi è uguale a 14. Soluzione: Mettiamo tutte le coppie di classi che hanno 0 colpi in un cassetto con etichetta 0; mettiamo tutti le coppie di classi che hanno 1 colpo in un cassetto con etichetta 1 e così via, mettiamo tutti le coppie di classi che hanno 14 colpi in un cassetto con etichetta 14. Se tutte le sei classe-coniugi cadono in 6 diversi cassetti, il numero totale di colpi non è meno di 0 + 1 + 2 + 3 + 4 + 5 = 15. Questo contraddice la condizione che il numero dei colpi è uguale a 14. Due coppie di classi hanno almeno di conseguenza lo stesso numero di colpi. Problema 8. Sette persone stanno facendo compere simultaneamente in un negozio. Provare che almeno due di loro hanno lo stesso numero di conoscenti degli altri. Soluzione: Per prima cosa si noti che ogni conoscente è simmetrico, i.e. se A é conoscente di B, allora B è conoscente di A. In Matematica questa proprietà è chiamata riflessiva. Ogni persona ha 0, 1, 2 3, 4 5 o 6 conoscenti fra gli altri nel negozio. Ma se c'è una persona con 0 conoscenti, i.e. se c'è una persona che non conosce nessuno fra quellli che che stanno facendo compere, allora secondo la proprietà riflessiva nessuno dovrebbe essere con 6 conoscenti nel negozio. Dipendendo dal numero di conoscenti tutte le persone potrebbero essere divise in 6 gruppi, i.e. loro potrebbero essere distribuiti in 6 cassetti. Due casi sono possibili. Nel primo caso 0 persone cadono nel primo gruppo, 1 persona cade nel secondo gruppo, 2 persone - nel terzo gruppo, 3 persone - nel quarto gruppo, 4 persone - nel quinto gruppo e 5 persone - nel sesto gruppo. Nel secondo caso 1 persona cade nel primo gruppo, 2 persone cadono nel secondo gruppo, 3 persone - nel terzo gruppo, 4 persone - nel quarto gruppo, 5 persone - nel quinto gruppo e 6 persone - nel sesto gruppo. In ambo i casi i gruppi 8 sono 6, mentre il numero delle persone conosciute è 7. Così, l'affermazione segue dal principio di Dirichlet. In questo problema noi siamo d'accordo che se due persone non hanno conoscenti, allora hanno lo stesso numero di conoscenti. Applicando l'idea della soluzione si potrebbe provare che a Sofia (o in un'altra capitale nel mondo) ci sono almeno 2 residenti con lo stesso numero di conoscenti fra gli altri residenti di Sofia. Il suddetto problema è un caso particolare del cosìddetto "Problema del conoscente" che afferma: Per ciascun gruppo di n persone esistono almeno due di loro con lo stesso numero di conoscenti nel gruppo. Problema 9. Sedici squadre stanno giocando in un torneo di football uno contro uno. Provare che dopo ogni match vi sono almeno due squadre che hanno giocato lo stesso numero di match. Soluzione: Analogamente al problema precedente è sufficiente notare che se c'è una squadra con 0 match giocati, allora non c'è squadra con 15 match giocati. Segue che si potrebbe considerare 15 cassetti che dipendono dal numero dei match giocati. Dopo di che è sufficiente per applicare il principio di Dirichlet. Come nel Problema precedente il numero delle squadre che partecipano non è significativo. Problema 10. Siano date 5x 5 quadrati che sono divisi in 25 quadrati unitari. In un modo arbitrario 26 punti sono marcati sul quadrato. Provare che almeno 2 cadono in quadrati unitari. Soluzione: In questo problema il quadrato unitario é come un cassetto. Se in ogni cassetto vi è al massimo un punto, allora tutti i punti sono al più 1 x 25 = 25 . Ma il numero dei punti è 26 e 26> 25. Così, l'affermazione segue dal principio di Dirichlet. Problema 11. Cinquanta punti sono marcati su di un quadrato di lato 7 cm. Provare che almeno 2 punti potrebbero essere coperti da un quadrato di lato 1 cm Soluzione: Si divida il quadrato iniziale in 49 quadrati di lato 1 cm. Deduciamo, come nel problema precedente, che almeno 2 punti cadono su di un quadrato di lato 1 cm. Tale quadrato copre i 2 punti. Problema 12. Centonuno punti sono situati in un quadrato di lato 10 cm. Provare che esistono 2 punti tale che la distanza tra loro è meno che 2 cm. Soluzione: Si dovrebbe considerare che i 2 punti più distanti di un quadrato sono le estremità della sua diagonale. Le estremità definiscono insieme con l'altro vertice, un triangolo isoscele con i lati uguali al lato del quadrato. Segue che la lunghezza della diagonale è minore della lunghezza raddoppiata del lato del quadrato. Dalle estremità della diagonale vi sono i punti più distanti del quadrato, allora la distanza tra coppie di punti del quadrato sono anche minori della lunghezza raddoppiata del lato. Inoltre, come nel Problema precedente noi dividiamo il quadrato in 100 più piccoli quadrati con lato 1 cm ognuno. Ora i cassetti sono questi 100 più piccoli quadrati e dal principio di Dirichlet segue che almeno 2 punti cadono in uno di loro. Si considerino 2 di tali punti. Come già è stato notato, la distanza tra loro è minore della lunghezza raddoppiata del piccolo quadrato, i.e. è minore di 2 cm. Problema 13. Vi sono 7 punti in un quadrato consistente di 16 quadrati unitari. Provare che 4 quadrati unitari formano un quadrato che contiene almeno 3 punti o 12 quadrati unitari formano 3 quadrati ed ognuno di loro consistente di 4 quadrati unitari e contiene 2 punti. Soluzione: Si divida il quadrato iniziale in 4 quadrati di tipo 2x 2. Questi 4 quadrati servono come cassetti. Secondo il principio di Dirichlet uno di loro non contiene meno di 2 punti. Se i punti sono più di 2, allora siamo a posto. Sia il numero dei punti uguale a 2. I rimanenti 5 punti sono situati negli altri 3 quadrati di tipo 2x 2. Secondo il principio di Dirichlet uno di loro non contiene di nuovo meno di 2 punti. Se i punti sono più di 2, allora siamo a posto. 9 Altrimenti i punti sono precisamente 2. In tale modo si ottengono 2 quadrati di tipo 2x 2 ed ognuno di loro contiene 2 punti. I punti rimanenti sono 3 e loro sono situati in 2 quadrati del tipo 2x2. Si applichi il principio di Dirichlet per la terza volta. Segue che almeno un quadrato non contiene meno di 2 punti. Se i punti sono 3, allora siamo a posto. Se i punti sono 2, allora si ottine un terzo quadrato di tipo 2x 2 con 2 punti. Problema 14. Sia dato un quadrato 3x 3 con 9 quadrati unità. Uno dei numeri -1, 0 o 1 è scritto su ognuno dei quadrati unità. Provare che fra le somme delle righe, colonne e diagonali ce ne siano due uguali. Soluzione: Il numero delle righe è uguale a 3, il numero delle colonne è anche uguale a 3 e le diagonali sono 2. Così il numero di tutte le somme è uguale a 8. D'altro canto il numero delle possibili somme dei tre numeri -1, 0 e 1 è 7. Tutte le possibili somme sono: -3, -2, -1 0, 1 2 o 3. Si considerino 7 cassetti che corrispondono ad ognuno delle 7 somme. Segue dal principio di Dirichlet che almeno 2 delle 8 somme dalle righe, colonne e diagonali sono uguali. Problema 15. Un ghiottone mangiò 10 dolci da una scatola di dolciumi con 3 generi di dolci. Trovare il più grande valore possibile di n per essere sicuro che il ghiottone ha mangiato almeno n dolci dello stesso genere. Soluzione: Se il ghiottone ha mangiato al massimo 3 dolci dello stesso genere, allora il numero totale dei dolci mangiati è 3x3 = 9 al massimo. Questa è una contraddizione perché 9 <10. Di conseguenza n> 3, ed il possibile valore è n = 4. I cassetti in questo caso sono i generi diversi di dolci, i.e. essi sono 3. Mettendo 10 dolci in 3 cassetti noi otteniamo almeno un cassetto con non meno di 4 dolci. Nella soluzione dell'ultimo Problema si usa la forma più generale che segue dal principio di Dirichlet: se m soggetti sono distribuiti in gruppi di n e m> nk, dove k è un naturale, allora almeno k + 1 soggetti cadono in uno dei gruppi. Per completezza proveremo questa forma più generale del principio di Dirichlet anche se la prova é semplice come il principio stesso. La prova è piuttosto istruttiva perché con un ragionamento simile molto spesso è usata per il contrario. Così, si assuma che al massimo k soggetti appaiono in ogni gruppo. Allora, il numero di tutti i soggetti è uguale a nk che contraddice la condizione che i soggetti eccedono nk. Adesso siamo a posto! Si consideri un altro istruttivo dettaglio. È connesso con una determinazione precisa del numero k. infatti è abbastanza per dividere il numero m dei soggetti dal numero n dei gruppi. Nella maggior parte dei casi il quoziente è una frazione ma è sufficiente per prendere il più piccolo numero intero che è più grande del quoziente. Il numero k è uguale a questo più piccolo numero. Così, se 7 conigli dovessero essere distribuiti in 3 gabbie, dovrebbero essere divisi 7 in 3 e dovrebbero essere ottenuti 7 7 . Il più piccolo numero intero che è più grrande di è uguale 3 3 a 3. In questo caso il di principio di Dirichlet dice che ci sono almeno 3 conigli in una delle gabbie. Problema 16. Vi sono 25 alunni che studiano in una classe. Provare che almeno 3 di loro sono nati nello stesso mese. Soluzione: Si consideri 12 cassetti, i.e. tanti quanti sono i mesi in un anno. Si metta gli alunni nei cassetti secondo i mesi delle loro date di nascita. Allora, m = 25> 12.2 e segue dal principio di Dirichlet che ci sono almeno 2 + 1 = 3 alunni in uno dei cassetti (in questo caso n = 12 e k = 2). Problema 17. Quaranta studenti stanno risolvendo 6 problemi in una gara in una “due giorni” dell’Olimpiade di matematica. Provare che almeno 6 di loro hanno risolto lo stesso numero di Problemi. 10 Soluzione: Si considerino 7 cassetti. Si mettano gli studenti che non hanno risolto alcun problema nel primo, si mettano quelli con 1 problema risolto nel secondo, con 2 problemi risolti - nel terzo, e così via, quelli con 6 problemi risolti - nel settimo. Abbiamo m = 40> 7x5 = 35 e segue dal principio di Dirichlet che almeno 6 studenti cadono in uno dei cassetti. Problema 18. In un quartiere risiedono123 persone. La somma degli anni che corrispondono alle loro età è uguale a 3813. Provare che scegliendo 100 residenti del quartiere si avrebbe che che la somma dei loro anni non è minore di 3100. Soluzione: Si classifichino tutti i residenti per età e si prendano i primi 100 più anziani. Il più giovane di loro non è più giovane dei 23 residenti rimanenti. Proveremo che la somma degli anni dei primi 100 più anziani non è minore di 3100. Da 31x100 = 3100, segue che il più giovane dei primi 100 é sotto i 31 anni. Lo stesso è valido per i rimanenti 23 residenti fuori dai primi 100. Allora l'età totale dei 23 residenti è minore di 23x31=713 anni. Di conseguenza l'età di tutti i 123 residenti non è minore di 713+3100=3813 anni e questa è una contraddizione. Si noti che la somma totale di 3100 si è realizzata quando l'età dei primi 100 più anziani é di 31 anni esatti. Problema 19. Siano date 6 case ed ogni coppia di case è connessa da un percorso che o è asfaltato o pavimentato. Provare che almeno 3 case sono connesse l'un l'altra da percorsi dello stesso genere. Soluzione: Si denoti la casa con le lettere A, B, C, D, E ed F. I percorsi dai quali si inizia con A sono 5 e segue dal principio di Dirichlet che almeno 3 di loro sono dello stesso genere, asfaltato per esempio. Si assuma che questi percorsi sono fra A e B, A e C, A e D. I percorsi sono denotati rispettivamente da AB, AC ed AD, i.e. useremo i nomi delle loro estremità. Si consideri il caso quando il percorso BC è pavimentato. Altrimenti i percorsi che connettono le tre case A, B e C sono tutti asfaltati e tutto é a posto. Analogamente si consideri il caso quando i percorsi BD e CD sono anche pavimentati. Ma allora le case B, C e D sono connesse da percorsi pavimentati e tutto é a posto. Una forma equivalente del suddetto problema è la seguente: Dati 6 punti in un piano, non ci sono 3 di essi collineari. I segmenti che connettono i punti sono colorati in blu o rosso. Provare che esiste un triangolo monocromatico (questo vuol dire che tutti i vertici del triangolo sono con lo stesso colore) con vertici fra i punti dati. Problema 20. Siano dati 17 punti in un piano, nessun gruppo di 3 è collineare. I segmenti che connettono i punti sono colorati in blu, rosso o verde. Provare che esiste un triangolo monocromatico con i vertici fra i punti dati. Soluzione: Si prenda uno dei punti e lo si denota con A. Si considerino i 16 segmenti che cominciano da A. Segue dal principio di Dirichlet che almeno 6 di questi segmenti monocromatici sono, blu per esempio (se ci sono al più 5 segmenti di ogni colore, allora tutti i segmenti sono al più 3x 5 = 15, che contraddice il numero 16 dato). Inoltre, si considerino le 6 estremità dei 6 segmenti che sono diversi da A. Se uno dei segmenti che li connettono è blu, tra i punti B e C per esempio, allora il triangolo ABC è blu e tutto è a posto. Ora si consideri il caso quando tutti i segmenti che connettono i 6 punti sono rossi o verdi. Questa è la condizione del problema precedente e l'esistenza di un triangolo monocromatico segue da esso. Problema 21. 193 mosche sono su di un prato erboso rettangolare con dimensioni 3 m x 2 m. È possibile uccidere almeno simultaneamente 3 mosche con un solo colpo usando una pala con dimensioni 25 cm x 25 cm? Soluzione: La risposta è positiva. È abbastanza per dividere il prato in 96 quadrati con dimensioni 25 cm x 25 cm. Il principio di Dirichlet implica che almeno 3 mosche sono in un quadrato. Ora la pala dovrebbe colpire precisamente tale quadrato. 11 Problema 22. Sono segnati 802 punti in un quadrato di lato 20 cm. Provare che esiste un quadrato di 1 cm, che contiene almeno 4 punti o di 2 quadrati di lato 1 cm, che contengono 3 punti ognuno. Soluzione: In questo caso i cassetti sono tutti i 400 quadrati unitari (i.e. quadrati con lato 1 cm) nei quali può essere diviso il quadrato dato. Segue dal principio di Dirichlet che uno di loro contiene almeno 3 punti. Se i punti sono più di 3, allora siamo a posto. Si supponga che i punti sono precisamente 3. Allora i rimanenti 799 punti sono situati sugli altri 399 quadrati unitari. Inoltre dal principio di Dirichlet segue che uno dei 399 quadrati contiene almeno 3 punti. Se i punti sono più di 3, allora siamo a posto. Altrimenti i punti sono precisamente 3, mentre ottenendo così un secondo quadrato di lato 1 cm che contiene 3 punti. È chiaro dai problemi considerati che un dettaglio di base per le soluzioni è la determinazione dei cassetti. L'applicazione del principio di Dirichlet dà una possibilità di valutare la distribuzione dei "soggetti" nei cassetti. C'è un'altra classe di Problemi che potrebbero essere risolta da un ragionamento simile al principio di Dirichlet. I "Cassetti" potrebbero essere usati nelle loro soluzioni, ma questa volta sono limitati, i.e. un numero limitato di soggetti potrebbe essere messo nei cassetti. Contrariamente al principio di Dirichlet le stime non concernono le distribuzioni dei soggetti ma il numero dei cassetti usati. Nel seguito sono proposti alcuni di questi Problemi. Problema 23. Ci sono 15 scrivanie in una classe con 2 sedie ognuna. Ventidue studenti sono presenti in una lezione matematica. Provare che gli studenti siedono almeno in coppia in 7 scrivanie. Soluzione: Le scrivanie sono cassetti che sono occupati e non é permesso sedere in una scrivania a non più di 2 studenti. Se ogni scrivania è occupata solamente da uno studente, allora i rimanenti 7 studenti (22 - 15 = 7) dovrebbe sedere in 7 scrivanie, mentre otteniamo così 7 scrivanie con studenti in coppia. Problema 24. I vertici di un poligono regolare di venti lati (20-agono regolare) sono colorati in blu o rosso. Il numero del vertici rosso è uguale a 9, mentre il numero dei blu è uguale a 11. Provare che almeno 2 vertici blu sono diametralmente opposti. Soluzione: I cassetti saranno i diametri del cerchio circoscritto al 20-agono regolare. Ogni diametro connette 2 vertici opposti. Tutti i cassetti sono limitati - ognuno di loro contiene al più 2 punti che sono le estremità del diametro corrispondente. Il loro numero è uguale a 10. Si considerino i cassetti con almeno un vertice rosso. Il loro numero è al massimo uguale a 9. Siccome tutti i cassetti sono 10, allora esiste un cassetto senza un vertice rosso. Le estremità del diametro corrispondente sono blu e questo conclude la prova. Problema 25. Trovare il valore della frazione se cifre diverse corrispondono a lettere diverse e cifre uguali corrispondano ad una stessa lettera: D I R I C H L E T . P R I N C I P L E Soluzione: Tutte le 10 possibili cifre sono cassetti che sono limitati - non più di una lettera dovrebbe essere messa in un cassetto. Siccome le lettere diverse sono 10 nella frazione, segue che una di loro corrisponde allo zero. D'altro canto lo zero non dovrebbe andare al denominatore, ciò implica che è presente al numeratore e così il valore della frazione è uguale a 0. 12 13 Giochi Matematici Svetoslav Bilchev, Emiliya Velikova Sezione1. SCHERZI MATEMATICI Nei seguenti giochi matematici - scherzi matematici il risultato finale dipende solamente dalle condizioni iniziali del gioco ma non dalle strategie dei giocatori. 1.1. Problema. Due giocatori ruppero più volte un cioccolato con dimensione mxn. Per trasportarlo ognuno dei giocatori ruppe solamente il pezzo del cioccolato lungo una delle sue linee concave. Perde il giocatore che non ha più mosse. Soluzione. Il punto principale è che con ogni mossa il numero dei pezzi aumenta di uno. All'inizio noi abbiamo solamente uno pezzo di cioccolato. Ma alla fine noi dobbiamo ottenere mxn piccoli pezzi. Da adesso, il gioco continuerà solo con (mxn-1) mosse. Se l'ultima mossa è un numero pari, i.e. mxn è un numero dispari il vincitore è il secondo giocatore. Se mxn è anche un numero pari il vincitore è il primo giocatore. 1.2. Problema. I numeri 1, 2, 3,.....,100 sono scritti sulla lavagna. Due giocatori cancellano di seguito due numeri a e b. Dopo che scrivono il numero a b 1 fino a che rimanga un sol numero alla lavagna. Il primo giocatore è il vincitore se l'ultimo numero è un numero pari. Nell'altro caso il vincitore è il secondo giocatore. Soluzione. È importante indicare che il numero generale di mosse è 99 ed ogni mossa decresce di 1 la somma di tutti i numeri. All'inizio del gioco la somma di tutti i numeri: 1 2 3 ..... 100 5050 è un numero pari. Sino alla fine del gioco rimarrà il numero 5050 99 4951 (un numero dispari). Il secondo giocatore é adesso il vincitore. 1.3. Problema. I numeri 1, 2, 3,.....,2005 sono scritti alla lavagna. Due giocatori cancellano di seguito due numeri a e b. Dopo che scrivono il numero ab fino a che rimanga un sol numero alla lavagna. Il primo giocatore è il vincitore se l'ultimo numero è un numero pari. Nell'altro caso il vincitore è il secondo giocatore. Soluzione. All'inizio del gioco è necessario che si indichi la somma di tutti i numeri 1 2 3 ..... 2005 1003 .2005 è un numero dispari. È facile calcolare che dopo che ogni mossa questa somma rimane un numero dispari. E' quindi sufficente considerare due casi – quello dove a e b hanno la stessa o differente parità. Quindi, l'ultimo numero rimanente è un numero dispari ed il secondo giocatore è sempre il vincitore. 1.4. Problema. Due giocatori stanno giocando il seguente gioco. La prima mossa del primo giocatore è dividere una pila di 15 pietre in due pile. Allora il primo giocatore scrive giù il prodotto dei numeri delle pietre per ottennere due pile. Quindi il secondo giocatore fa la stessa mossa così da ottennere tre parti, e così fino a che si ottengono15 pile di pietre. i) Sia Ak la somma dei quadrati dei numeri delle pietre in ogni pila quando le pietre Ak Ak 1 ; ii) Infine viene calcolata la somma S dei prodotti ottenuti. Il primo giocatore è vincitore se la somma S è un numero pari. Nell'altro caso il vincitore è il secondo giocatore. sono divise in k pile. Provare che 14 Soluzione. i) Si supponga che al k -esimo passo una pila di pile di x e y pietre rispettivamente. Allora Ak Ak 1 x y 2 x 2 y 2 2 xy 0 x y pietre é divisa in due Ak Ak 1 ; numero Ak decresce , i.e. ii) Abbiamo già visto che dopo ogni divisione il prodotto raddoppiato del numero delle pietre nelle due nuove pile. Quindi dal 1 A1 Ak 1 152 12 12 ... 12 1 152 15 105 , 2 2 2 i.e. la somma S è sempre uguale alla costante 105. Allora il secondo giocatore sempre il S vincitore, tutto dipende dalla prima mossa del primo giocatore e dal modo di dividere le pile. Sezione 2. SIMMETRIA Adesso consideriamo giochi matematici nei quali si vince se si usa l'idea di simmetria. 2.1. Problema. Il campo di gioco é un rettangolo con dimensioni 2 n , che é diviso in quadrati 1 1 , n é un numero naturale. Due giocatori colorano uno o più quadrati non colorati o due vicini non colorati (verticale o orizzontale). Soluzione. Se n è un numero dispari il vincitore è il primo giocatore – per il primo la sua mossa è dipingere i due quadrati centrali che dividono il campo di gioco in due parti uguali. Dopo che ha fatto le mosse simmetriche alle mosse del secondo giocatore. Quando n è un numero pari il vincitore è il secondo giocatore - deve fare mosse simmetriche alle mosse del primo giocatore con riferimento al centro del campo da gioco. 2.2. Problema. Due giocatori dipingono una delle tre figure - rettangolo 1 2 o quadrati 1 1 , 2 2 di un grande quadrato di dimensioni 10 10 . E‘ impossibile colorare due volte la stessa figura. Il vincitore è il giocatore che dipinge l'ultima cella del grande quadrato. Soluzione. Il vincitore è il primo giocatore con la strategia seguente: La sua prima mossa é dipingere un quadrato 2 2 il cui centro coincide col centro del grande quadrato. Dopo di che ripete simmetricamente ogni mossa del secondo giocatore. 2.3. Problema. Due giocatori hanno la possibilità di fare delle mosse su di un foglio rettangolare di carta 11 100 . Per prima mossa è possibile colorare uno o parecchi celle da un quadrato. È impossibile dipingere una cella due volte. Il perdente è il giocatore che non ha ulteriore mossa. Soluzione. Il vincitore è il primo giocatore se usasse la seguente strategia di simmetria: Deve dipingere il quadrato in modo tale che il centro coincida con il centro del rettangolo e che la simmetria é la stessa della simmetria del rettangolo. Dopo di che segue il gioco simmetrico. La strategia simmetrica del gioco non é obbligatoria per alcuni ragionamenti geometrici. 2.4. Problema. Sia dato un parallelepipido rettangolo di dimensioni: 15 i) 4 4 4 ii) 4 4 3 iii) 4 3 3 ed é formato solo da cubi. Ognuno dei due giocatori che muove per primo può fare un buco con un ago in una fila se c'è almeno un cubo senza alcun buco. Il perdente è il giocatore che non si muove più. Soluzione. Nei casi i) e ii) il vincitore é il secondo giocatore che ha usato una simmetrica centrale. Nel terzo caso il vincitore é il primo giocatore che fa una buca nella riga dei cubi centrali dei quattro giocatori 3 3 . E dopo di che é necessario usare una simmetria centrale. 2.5. Problema. Sia dato un n -gono convesso. Due giocatori tracciano una diagonale del n -gono. Non è permesso tracciare una diagonale con punti comuni con diagonali tracciate. Perde il giocatore che non ha più mosse. Soluzione. Il primo giocatore é il vincitore se n é un numero pari – il primo connette i due vertici opposti del n -gono. Allora n -gono é diviso in due parti con lo stesso numero di vertici. Allora il primo giocatore fa una mossa simmetrica rispetto al secondo – per ogni mossa del secondo giocatore in una o nelle due parti ha la possibilità di rispondere con mosse simmettriche. Quando n é un numero dispari la soluzione completa é conosciuta agli autori? 2.6. Problema. Due giocatori mettono i “cavalieri” in una scacchiera. Non è permesso metter un Cavaliere nel posto che è sotto combattimento, come nel gioco degli scacchi, quando esistono già Cavalieri nella scacchiera. Il perdente è il giocatore che non ha lpiù a possibilità di metter un Cavaliere nella scacchiera. Chi è il vincitore se il gioco è corretto? Cenno. Il secondo giocatore é il vincitore che usa una strategia simmetrica rispetto alla diagonale o al centro. 2.7. Problema. Due giocatori mettono proiettori di luce nei quadrati unità del rettangolo: i) k k ; ii) 2 k . Ogni proiettore di luce é sopra tutti i quadrati che non sono nel lato sinistro e non nel livello più alto. Ogni mossa illumina al più un nuovo quadrato. Il giocatore che mette il proiettore nell’angolo della parte sinistra è il perdente. Chi può essere il vincitore? Answer. i) Il primo giocatore é il vincitore. La sua prima mossa è di illuminare il quadrato più grande possibile. E dopo é necessario usare una strategia simmetrica. ii) Il primo giocatore é il vincitore. E’ necessario usare l’induzione. La prima mossa é nell’utilizzare la parte inferiore destra del quadrato. Poi il primo giocatore, con ogni sua mossa, può risistemare il campo come “il rettangolo senza il quadrato che sta negli angoli”. Sezione 3. MINIMAX In questa Sezione considereremo giochi nei quali il punteggio di ogni giocatore é variabile con i differenti valori dipendenti dalle mosse dei giocatori ed ogni giocatore vuole incrementare il suo punteggio. I giochi saranno con due giocatori la cui somma dei punteggi è un valore costante indipendente dai giocatori. Gli interessi dei giocatori sono direttamente opposti perché quando i punteggi di uno dei giocatori aumenta allora il punteggio del secondo giocatore diminuisce. 16 3.1. Problema. Un ragazzo ed una ragazza dividono 10 vestiti nel seguente modo: il ragazzo divide i vestiti da due mucchi e la ragazza ne prende uno da essi. Quanti mucchi sono possibili per essere presi dal ragazzo e dalla ragazza? Soluzione. Ognuno prenderà esattamente 5 vestiti. In realtà il ragazzo non divide il mucchio in un numero di vestiti diverso perché la ragazza ne prenderebbe la parte più grande. Allora il ragazzo fa nel minore tempo possibile il massimo punteggio. Questo tipo di strategia prende il nome di “minimax”. 3.2. Problema. Alisa e Basilio dividono 10 monete d’oro nel seguente modo. Basilio divide tutte le monete in due mucchi. Ogni mucchio non può essere più piccolo di due monete. Dopo di che Alisa divide ogni mucchio in altri due mucchi. Infine Alisa fa il più grande ed il più piccolo mucchio e gli altri sono per Basilio. Quante monete ottiene Alisa e quante Basilio? Soluzione. Basilio divide il mucchio in due con a e b monete, tale che a b . Alisa può dividere il primo mucchio, per esempio, in due parti eguali ed il secondo mucchio in due parti con 1 и b - 1 monete. Pertanto Alisa avrà b monete. Ma b a , a b 10 ed allora b 5 . Alisa avrà un numero di monete maggiore uguale a 5. Se due parti uguali Alisa prenderà esattamente mosse. Ognuno avrà esattamente 5 monete. 5 Basilio divide il mucchio in monete indipendentemente dalle sue 3.3. Problema. I numeri 1, 2, 3,.....,100,101 sono scritti alla lavagna. Ognuno dei due giocatori cancella un sottoinsieme di 9 numeri da essa. Dopo 11 cancellate rimangono due numeri nella lavagna. Il punteggio del primo giocatore è uguale al valore assoluto della differenza tra questi due numeri. Dimostra che il punteggio del primo giocatore non è più piccolo di 55, indipendentemente delle mosse del secondo giocatore. Soluzione. La prima mossa del primo giocatore é di cancellare i nove numeri compresi tra 47 e 55. Allora rimangono numeri che sono divisi in due gruppi: da 1 a 46 e da 56 sino a 101. Allora se il secondo giocatore cancella il numero k il primo giocatore deve cancellare il numero 55 k . Quindi il valore assoluto della differenza tra gli ultimi du numeri é 55. Sezione 4. TEORIA DEI NUMERI 4.1. Problema. Siano dati 14 numeri: 1, 2, 3,...,9, 7 , 8, 9, 10 , 11 . Due giocatori scelgono un numero. Infine ogni giocatore aggiunge i suoi numeri. Il vincitore è il giocatore che ha una somma con il valore assoluto più alto. Chi dei giocatori ha una strategia vincente? Soluzione. La somma di tutti i numeri é 1 2 3 4 5 6 7 8 9 7 8 9 10 11 0 . Quindi le somme di entrambi i giocatori saranno numeri interi opposti con lo stesso valore assoluto indipendentemente da chi inizia il gioco e sceglie i numeri. Perciò questo gioco non ha un vincitore. 4.2. Problema. Il gioco inizia dal numero 60 . Due giocatori diminuiscono il numero rimanente con uno dei suoi divisori positivi. Il perdente è il giocatore che ottiene zero. 17 Soluzione. Il vincitore é il primo giocatore. Inizia a diminuire il numero 60 con alcuni dei suoi divisori dispari. Quindi rimane un numero dispari. Perciò il secondo giocatore é obbligato a diminuire il numero con un numero dispari. Allora il numero restante è ancora un pari. Quindi il primo giocatore può diminuire il numero con alcuni suoi divisori dispari, per esempio 1, e così via… 4.3. Problema. Due giocatori scrivono delle cifre iniziando dalla prima cifra non unitaria sino all’ultima cifra. Il numero delle cifre è 6. Se 7 divide il numero ottenuto il vincitore è il secondo giocatore, altrimenti è il primo. Chi è il giocatore se il gioco è corretto? Soluzione. Il secondo giocatore può scrivere in ogni momento la cifra 1 la cifra 4, poi 2 – la cifra 1, poi 3- la cifra 5, poi 4- la cifra 2, poi 5 – la cifra 6, poi 6 – la cifra 3, poi 7 – la cifra 0. poi 8 – la cifra 4, poi 9 – la cifra 1. Infine il numero ottenuto é: ab, cd , ef sono divisibili per giocatore é il vincitore 7 . Pertanto A A abcdef , dove I numeri é divisibile per 7. Quindi il secondo 4.4. Problema. Due giocatori scrivono le cifre iniziando dalla prima cifra unità nell’ordine sino all’ultima cifra. Il numero di cifre é k . Se 11 divide il numero ottenuto il vincitore é il secondo giocatore, altrimenti é il primo. Chi è il vincitore se il gioco è corretto? Considera I casi: i) k - numero pari; ii) k - numero dispari maggiore di 1. Soluzione. i) Il secondo giocatore mette le stesse cifre come la prima. Il numero ottenuto é A aabbcc.... ff , che é divisibile per 11. Il vincitore é il secondo giocatore. ii) Il vincitore é il secondo giocatore perché ha la possibilità di usare la stessa strategia e il numero ottenuto adesso sarà A aabbcc.... ffg e il numero A non è divisibile per 11 nonostante la scelta dell’ultima cifra g da parte del primo giocatore. 4.5. Problema. 2n cifre 1, 2,1, 2,...,1, 2 sono scritte in una riga. Due giocatori mettono il segno “ + ” o “ . ” tra ogni due cifre successive. Dopo aver messo tutti gli 2n 1 segni, viene calcolata il valore dell’espressione ottenuta (all’inizio sono stati presi tutti I prodotti e poi tutte le addizioni). Il primo giocatore è il vincitore se il numero ottenuto è un numero pari. Altrimenti il vincitore è il secondo giocatore. Soluzione. Il primo giocatore ha una strategia vincente. La prima mossa è di mettere il segno “ . ” davanti dell’ultima cifra 2 nella riga. Insieme con ognuno delle rimananti cifre 2 allora vi sono due posti liberi per i segni (destra e sinistra). Dopo di che il primo giocatore deve fare le mosse tali che nel lato destro o sinistro per ognuna della cifre di sinistra 2 ci sia il segno “ . ” . Ciò é possibile perché in ogni mossa il secondo giocatore può mettere un segno in una parte della cifra 2 ed allora il primo giocatore mette il segno “ . “ nell’altra parte della stessa cifra 2. Infine insieme con ogni cifra 2 rimarrà il segno “ . “. Pertanto abbiamo addizionato solo numeri pari ed allora il risultato dell’esperessione sarà un numero pari. 4.6. Problema. Due giocatori scrivono k–cifre iniziando dalla prima cifra. Il vincitore è il primo giocatore se il numero non è divisibile per 9. Altrimenti il vincitore è il secondo giocatore. Soluzione. Il resto della divisione del numero per 9 é lo stesso del resto della somma delle sue cifre. 18 Allora se k é un numero pari il secondo giocatore é il vincitore – in quanto prende come ultima cifra (l’ultima mossa) il numero che addizionato a 9 da il resto della divisione della somma della prima k 1 cifra per 9. Allora il numero ottenuto é divisibile per 9. Se k é un numero dispari il primo giocatore é il vincitore perché l’ultima mossa deve dare un numero la cui somma delle cifre non può essere divisibile per 9. 4.7. Problema. In una riga sono scritte n cifre : 1,1,1,...,1 . Due giocatori mettono il segno “ + ” o “ . ” fra ogni due cifre consecutive. Dopo aver messo tutti gli n 1 segni si calcola il valore ottenuto (inizialmente sono stati presi tutti i prodotti e poi tutte le addizioni). Il primo giocatore è il vincitore se il numero ottenuto è pari. In caso contrario è il secondo. Cenno. Vedi la soluzione del problema 4.5. 19 GEOMETRIA Erea Philippou, Marios Antoniades Segmenti e Raggi L’asse di un segmento é una retta, semiretta o altro segmento che é perpendicolare al segmento nel suo punto medio. Teorema: Se un punto sta nell’asse di un segmento, allora il punto é equidistante dagli estremi del segmento. Teorema: Se un punto é equidistante dagli estremi di un segmento, allora sta nell’asse di un segmento. Rette perpendicolari sono due rette che formano angoli retti. Rette parallele: Le rette parallele sono rette che non si intersecano e che sono complanari. Una retta che interseca due o più rette complanari in punti distinti é chiamata retta trasversale. Angoli Gli Angoli sono figure geometriche formate da due semirette aventi la stessa origine. Le due semirette sono chiamate lati dell’angolo ed il loro punto in comune vertice dell’angolo. Gli angoli possono essere classificati dalla loro misura: Angoli retti sono angoli che misurano 90°. Angoli acuti sono angoli che misurano tra 0 e 90°. Angoli ottusi sono angoli che misurano tra 90 e 180°. Angoli piani sono angoli che misurano 180°. Angoli supplementari (adiacenti) a e b che hanno un vertice comune O e il lato comune OZ; gli altri due lati OX e OY l’uno la continuazione dell’altro. Gli angoli sono supplementari tra di loro. Z b X a O Y La soma di angoli supplementari (adiacenti) è uguale a 180 gradi. Angoli Complementari sono due angoli la cui somma misura 90°. Gli angoli sono complementari tra di loro. b a Angoli opposti al vertice sono due angoli con un vertice comune, tale che i lati di un angolo sono continuazione dell’altro. Gli angoli opposti al vertice sono congruenti: b a Una bisettrice di un angolo é una semiretta, che divide l’angolo in due parti eguali 20 a b Proprietà di una bisettrice di un angolo: ogni punto della bisettrice é equidistante dai lati della bisettrice. Postulato: Se due rette parallele sono tagliate da una trasversale, allora gli angoli corrispondenti sono congruenti. Teorema: Se due rette parallele sono tagliate da una trasversale, allora gli angoli alterni interni sono congruenti. Teorema: Se due rette parallele sono tagliate da una trasversale, allora gli angoli interni corrispondenti sono supplementari. Teorema: Se una trasversale é perpendicolare ad una o due rette parallele, allora é perpendicolare a tutte le altre. Postulato: Se due rette sono tagliate da una trasversale e gli angoli corrispondenti sono congruenti, allora le rette sono parallele. Teorema: Se due rette sono tagliate da una trasversale e gli angoli alterni interni sono congruenti, allora le rette sono parallele. Teorema: Se due rette sono tagliate da una trasversale e gli angoli alterni interni corrispondenti sono supplementari, allora le rette sono parallele. Teorema: In un piano, se due rette sono perpendicolari alla stessa retta allora le rette sono parallele. Intersecando due rette parallele con una terza retta, sono formati otto angoli, che sono chiamati a due a due: 2 3 5 6 7 1 4 8 i) Angoli corrispondenti (1 e 5; 2 e 6; 3 e 7; 4 e 8 ); questi angoli sono uguali a due a due: ( 1 = 5; 2 = 6; 3 = 7; 4 = 8 ); ii) Angoli alterni interni ( 4 e 6; 3 e 5 ); questi angoli sono uguali a due a due; iii) Angoli alterni esterni ( 1 e 7; 2 e 8 ); questi angoli sono uguali a due a due; iv) Angoli interni supplementari (3 e 4; 5 e 6 ); la somma di questi a due a due é uguale a 180 gradi ( 3 + 5 = 180 gradi; 4 + 6 = 180 gradi); v) Angoli esterni supplementari (1 e 2; 7 e 8); la somma di questi a due a due é uguale a 180 gradi ( 1 + 7 = 180 gradi; 2 + 8 = 180 gradi). Angoli con lati paralleli corrispodenti sono eguali fra di loro, (se entrambi sono acuti o ottusi, o se la loro soma é 180 gradi ( c + d = 180 gradi. 21 c a d b Angoli con lati perpendicolari corrspondenti sono anche uguali tra di loro (se entrambi sono acuti o ottusi, o se la loro soma é 180 gradi). c a d b Teorema di Talete. Interseco un angolo con rette parallele, l’angolo é diviso in segmenti proporzionali: t2 t1 A A' B l1 B' l2 C' C l3 AB AC BC A' B ' A'C ' B 'C ' Proprietà delle rette parallele: Per un punto esterno ad una retta, vi é una ed una sola retta parallela alla retta data. Per un punto esterno ad una retta, vi é una ed una sola retta perpendicolare alla retta data. Se due rette sono parallele ad una terza retta allora sono parallele tra di loro. Se tre rette parallele tagliano segmenti congruenti dalla parte di una trasversale allora taglieranno segmenti congruenti per ogni altra trasversale. Corollario: Una retta che contiene il punto medio di uno dei lati di un triangolo ed é parallela ad un altro lato biseca il terzo lato del triangolo. Triangoli Principali proprietà dei triangoli. In ogni triangolo: Un angolo opposto ad un lato maggiore é anch’esso maggiore, ed inversamente. Angoli, opposti a lati uguali sono uguali ed inversamente. In particolare, tutti gli angoli di un triangolo equilatero sono uguali. La somma degli angoli interni di un triangolo è 180 gradi. La misura di uno degli angoli esterni in un triangolo è uguale alla somma delle misure degli angoli interni non adiacenti. Ogni lato di un triangolo é minore della soma degli altri due e più grande della loro differenza (a < b + c, a > b – c; b < a + c, b > a – c; c < a + b, c > a – b ). 22 Triangoli Congruenti Teoremi sulla congrunenza dei triangoli. Due triangoli sono congruenti, se hanno rispettivamente uguali: a) Due lati e l’angolo tra essi compreso; b) Due angoli ed un lato adiacenti ad essi; c) Tre lati. Teoremi sulla congruenza dei triangoli rettangoli. Due triangoli rettangoli sono congruneti se è valida una delle seguenti condizioni: a) i cateti sono uguali; b) un cateto e l’ipotenusa di un triangolo é uguale all’altro; c) una ipotenusa ed un angolo acuto dell’uno è uguale all’altro triangolo; d) un cateto ed un angolo acuto dell’uno è uguale all’altro triangolo; e) un cateto e un angolo acuto opposto di uno è uguale all’altro triangolo. Teorema: Se due lati di un triangolo sono congruenti allora gli angoli opposti a questi lati sono congruenti. Corollario : La bisettrice di un angolo al vertice di un triangolo isoscele é perpendicolare alla base nel punto medo. Teorema: Se due angoli di un triangolo sono congruenti, allora i lati opposti agli angoli sono congruenti. Teorema: Se due angoli ed un lato non adiacente di un triangolo sono congruenti ad un altro trinagolo, allora I triangoli sono congruenti. Mediana é un segmento, che congiunge ogni vertice del triangolo al punto medio del segmento opposto. Le tre mediane di un triangolo si intersecano in un punto G (sempre interno al triangolo), che si chiama baricentro (o centro di gravità) del triangolo. Questo punto divide ogni mediana con il rapporto 2:1, a partire dal vertice. A M L G C K B Altezza di un triangolo é la perpendicolare, da un vertice al suo lato opposto (o alla sua continuazione). Le tre altezze di un triangolo si intersecano in un punto che è chiamato ortocentro del triangolo. L’ortocentro di un triangolo acuto cade dentro il triangolo; l’ortocentro di un triangolo ottuso cade fuori del triangolo; l’ortocentro di un triangolo rettangolo coincide con il vertice dell’angolo retto. A A E E A A Z E E H Z D H B C B C D D B D C H B Z H 23 Z Bisettrice é un segmento che divide l’angolo a metà e congiunge il vertice dell’angolo al lato opposto. Le tre bisettrici di un triangolo (AD, BE, CF) si intersecano in un punto (sempre interno al triangolo, che è il centro del triangolo inscritto (incentro) A E F O B C D Una bisettrice divide il lato opposto in due parti, proporzionali ai lati adiacenti; per esempio, BD DC = AB . AC L’asse di un segmento é una perpendicolare tracciata dal punto medio di un segmento (lato). Le tre perpendicolari di un triangolo ABC si incontrano in un punto K, che é il centor del cerchio circoscritto al triangolo. A M N K B C L Teorema: Il segmento i cui estremi sono punti medi di due lati di un triangolo: A N M C B a) é parallelo al terzo lato. b) La lunghezza é metà della lunghezza del terzo lato. Triangoli Rettangoli Teorema: Il punto medio dell’ipotenusa di un triangolo rettangolo é equidistante dai tre vertici. Teorema di Pitagora. In un triangolo rettangolo Il quadrato costruito sull’ipotenusa é equivalente alla somma dei quadrati costruiti sui cateti. 24 Teorema: Se il quadrato costruito su di un lato del triangolo é equivalente alla somma dei quadrati costruiti sui cateti allora il triangolo é rettangolo. Teorema: Se il quadrato costruito sul lato più lungo di un triangolo é più grande della somma dei quadrati costruiti sugli altri due lati allora il triangolo é ottussangolo. Teorema: Se il quadrato costruito sul lato più lungo di un triangolo é più piccolo della somma dei quadrati costruiti sugli altri due lati allora il triangolo è acutangolo. Teorema: (diseguaglianza triangolare): La somma delle lunghezze di due lati di un triangolo é più grande della lunghezza del terzo lato. Teorema: Se due lati di un triangolo sono congruenti con i due lati di un altro triangolo, ma l’angolo incluso del primo triangolo é più ampio dell’angolo incluso del secondo triangolo allora, il terzo lato del primo triangolo é più lungo del terzo lato del secondo triangolo. Teorema: Se due lati di un triangolo sono congruenti con i lati di un altro triangolo, ma il terzo lato del primo triangolo é più grande del terzo lato del secondo triangolo, allora l’angolo incluso del primo triangolo è più grande dell’angolo incluso del secondo triangolo. Grandezze, Proporzioni e Similitudini Triangoli Simili: Postulato: Se due angoli di un triangolo sono congruenti con due angoli di un altro triangolo allora i due triangoli sono simili. Teorema: Se un angolo di un triangolo é congruenete con un altro angolo di un altro triangolo e i cateti che includono l’angolo sono in proporzione allora, i triangoli sono simili. Teorema: Se i lati di due triangoli sono in proporzione, allora i triangoli sono simili. Teorema: Teorema della proporzionalità del triangolo: Se una retta parallela ad uno dei lati di un triangolo interseca gli altri due lati, allora la retta divide questi lati in proporzione. Corollario: Se tre rette parallele intersecano due trasversali, allora le rette parallele dividono la trasversale in proporzione. Teorema: Il teorema della bisettrice di un triangolo: Se una semiretta biseca un angolo di un triangolo, allora divide il lato opposto dell’angolo in un segmento proporzionale agli altri due lati. Medio Proporzionale Geometrico: Il medio proporzionale tra due numeri x e z é definito da x y = y z e y é chiamato il medio proporzionale tra x e z. Teorema: Se si traccia l’altezza relativa all’ipotenusa in un triangolo rettangolo, allora i due triangoli formati sono simili tra di loro ed al triangolo originale. Corollario 1: Quando si traccia l’altezza relativa all’ipotenusa di un triangolo rettangolo, la lunghezza dell’altezza é media proporzionale tra il nuovo segmento e l’ipotenusa. Corollario 2: Quando si traccia l’altezza relativa all’ipotenusa del triangolo rettangolo, ogni cateto é medio proporzionale tra l’ipotenusa e la proiezione del segmento sull’ipotenusa. Relazioni tra i lati per un triangolo arbitrario. Nel caso generale (per ogni triangolo) abbiamo: c² = a² + b² – 2ab · cos C, Il Trapezoide é un quadrangolo, di cui due lati opposti sono paralleli . A B N M C D In questo caso AB // DC. I lati paralleli sono chiamati basi del trapezoide, gli altri due lati (AD e BC) – lati laterali. Il segmento MN, che congiunge I punti medi M e N dei lati laterali, è chiamato mediana del trapezoide. 25 La mediana del trapezoide é uguale alla semi somma delle basi : MN = AB + DC 2 ed è parallela a: MN // AB // DC. Similarità delle figure piane. Criteri di Similarità dei triangoli Criteri di similarità dei triangoli. Due triangoli sono simili, se: Tutti gli angoli corrispondenti sono uguali; Tutti i lati sono proporzionali; due lati del primo triangolo sono proporzionali ai due lati dell’altro e gli angoli inclusi tra i lati sono uguali. Due triangoli rettangoli sono simili, se i loro cateti sono proporzionali; un cateto e l’ipotenusa di un triangolo sono proporzionali al cateto e l’ipotenusa dell’altro; due angoli del primo triangolo sono uguali ai due angoli del secondo triangolo. Aree di figure simili sono proporzionali ai quadrati dei lati corrispondenti. Quindi, aree di cerchi sono proporzionali ai quadrati dei diametri (o raggi). CIRCONFERENZA Una circonferenza è un insieme di punti in un piano equidistanti da un punto fisso. Il punto fisso é chiamato centro e la distanza dal punto fisso dell’insieme dei punti é il raggio. Un segmento che congiunge il centro e i punti della circonferenza è chiamato raggio. Un segmento che congiunge due punti della circonferenza é chiamato corda. Una corda che passa per il centro é chiamato diametro. A KE, KC, KD: Radius AB, CD: Chords C B K EF: Diameter D E Diametro di una circonferenza é due volte il raggio. Se una circonferenza è tracciata attorno ad un poligono, ed i vertici del poligono toccano la circonferenza, si dice che la circonferenza é circoscritta al poligono. Se un poligono é tracciato dentro una circonferenza con i vertici del poligono che toccano la circonferenza allora il poligono é inscritto alla circonferenza Tangenti Una tangente di una circonferenza é una retta complanare con la circonferenza che interseca la circonferenza in un solo punto, chiamato punto di tangenza. 26 X A: Point of tangency A XY: tangent of the circle (K, KA) Y K Teorema: Se una retta é tangente alla circonferenza allora il raggio é perpendicolare alla retta nel suo punto di tangenza. Teorema: Se una retta é perpendicolare al raggio di una circonferenza nel suo estremo del raggio, allora la retta è tangente alla circonferenza. Una retta tangente che é complanare alla circonferenza é chiamata tangente comune. Archi A A AB : minor arc AB B B K K AB : major arc AB Angolo al Centro di una circonferenza è un angolo che ha come vertice il centro cella circonferenza. L’angolo al centro di un arco é l’angolo al centro di una circonferenza che con gli estremi dell’angolo interseca un arco minore. La misura dell’arco minore è la misura dell’angolo al centro. Archi e Corde Teorema: In circonferenze congruenti o nella stessa circonferenza: i) archi congruenti hanno corde congruenti. ii) corde congruenti hanno archi congruenti. Teorema: Un diametro che é perpendicolare ad una corda biseca questa corda e l’arco sotteso alla corda. Teorema: Nelle circonferenze congruenti o nella stessa circonferenza: i) corde che hanno eguale distanza dal centro (o centri) sono congruenti. ii) corde congruenti hanno uguale distanza dal centro (centri). Angoli e Segmenti Gli angoli inscritti sono angoli i cui vertici sono nella circonferenza e i cui lati contengono corde della circonferenza. Teorema: La misura di un angolo inscritto é uguale alla metà della misura degli archi dell’arco in cui insistono. Corollario: Se due angoli interecettano lo stesso arco, allora gli angoli sono congruenti. Corollario: Se un quadrilatero é inscritto in una circonferenza, allora gli angoli opposti del quadrilatero sono supplementari. Corollario: Un angolo inscritto in un semicerchio é retto. Teorema: La misura dell’angolo formato da una corda e da una tangente é uguale alla metà della misura dell’arco in cui insistono. 27 Teorema: La misura di un angolo formato da due corde che si intersecano in un cerchio é uguale alla semi somma delle misure degli archi. Angoli e Segmenti Teorema: Quando due corde si intersecano in una circonferenza, il prodotto delle lunghezze dei segmenti di una corda é uguale al prodotto delle lunghezze dei segmenti dell’altra corda. Teorema: Quando due segmenti secanti sono tracciati in una circonferenza da un punto esterno ad essa, il prodotto delle lunghezza del segmento secante e la sua parte esterna é eguale al prodotto delle lunghezze dell’altro segmento secante e la sua parte esterna. Teorema: Quando un segmento secante ed un segmento tangente sono tracciati ad una circonferenza da un punto esterno alla circonferenza, il prodotto della lunghezza del segmento secante e la sua parte esterna é uguale al quadrato della lunghezza del segmento tangente. T A B S A C S D S C A B B D SA SB SC SD SA SB ST 2 SA SB SC SD Proprietà della tangente. Da un punto, esterno alla circonferenza, si traccino due tangenti alla stessa circonferenza; le lunghezze di questi segmenti sono eguali. B A C AB, AC tangent AB = AC Angolo inscritto – un angolo formato da due corde AB e AC tracciate da un punto comune. Relazioni tra elementi di una circonferenza. Un angolo inscritto é uguale alla metà dell’angolo al centro corispondente, inscritto sullo stesso arco. Tutti gli angoli inscritti, inscritti sullo stesso arco, sono eguali. Ogni angolo inscritto è misurato dalla metà di un arco, sul quale è inscritto. Tutti gli angoli inscritti, inscritti su di una semicirconferenza, sono angoli retti. 28 C C O x A K K B O 2x A B Un angolo, formato da una tangente ed una corda, é misurato dalla metà di un arco, che è difinito dentro l’arco stesso formato da una tangente ed una secante, é misurato dalla semi-differenza degli archi, definiti dentro gli archi stessi. Θ Θ L’angolo tra due secanti, che interseca esternamente la circonferenza, é misurata dalla metà della differenza degli angoli al centro che sottendono gli archi. B A O E D C Ê 12 AD BC Casi Speciali Teorema di Tolomeo: Sia ABCD un quadrilatero inscritto. Allora AB ·CD AD ·BC AC ·BD (AC, BD diagonali) Teorema (Retta di Simson): Sia ABC un triangolo e P un punto sulla circonferenza circoscritta (oltre che A, B, C). Allora il piede delle perpendicolari tracciate da P ai lati AB, BC, CA (o loro prolungamenti) sono collineari. 29 R A P S B T C Teorema di Eulero (I Nove Punti sulla Circonferenza): In ogni triangolo, si può individuare una circonferenza che passa dai punti medi delle estremità di questo triangolo, per i punti medi dei suoi segmenti perpendicolari e per i piedi delle perpendicolari date del triangolo. A E P Z M L H R Q B K D C Teorema di Ceva: Sia ABC un triangolo, e siano P, Q, R punti nella retta BC, CA, AB, rispettivamente. Allora le rette AP, BQ, CR sono coincidenti se e solo se BP CQ AR · · 1 PC QA RB Teorema di Menelao: Sia ABC un triangolo, e siano P, Q, R punti sulle rette BC, CA, AB, rispettivamente. Allora P, Q, R sono collineari se e solo se BP CQ AR · · 1 PC QA RB Esercizi Problema 1. Nel seguente diagramma, cerca la soma degli angoli tra le due rette parallele. 30 Soluzione + + + = 3 Problema 2. Sia M il punto medio del lato BC del triangolo ABC (AB > AC) , e sia AL la bisettrice dell’angolo A. Retta passante da M perpendicolare ad AL interseca il lato AB nel punto D. Provare che AD 1 AB AC 2 Soluzione A D L B C M P K La retta DM interseca la retta AC nel punto K. Quindi il triangolo DKA è un triangolo isoscele AD=AK. CP//AB (P é il punto dove la retta interseca DK). Il triangolo BDM é congruente a MPC BD=PC. CPK ADP il triangolo PCK é un triangolo isoscele PC = CK BD=PC=CK AD=AK=AC+CK AD=AC+BD AD=AC+AB-AD 2AD=AC+AB AD = ½ (AB+AC) Problema 3. In un quadrato ABCD (vedi figura), = 12 . Provare che ABE é equilatero. B A E D C Soluzione Si costruisca il traingolo equilatero DCF come mostrato in figura. DE = EC (DEC triangolo isoscele) 31 ADE BCE 2 12 (1) e AE BE ( ADE BCE ) (2), allora DFC e DEC sono entrambi isosceli, quindi FE é la bisettrice perpendicoare del 5 segmento DC . DEF = –a= – = (3) 2 2 12 12 Da (1) e (3) ADE = DEF = AE = DF = DC = AB (4) Da (2) e (4) il triangolo AEB é equilatero. B A E D C F Problema 4. (Olimpiadi Matematiche Canadesi, 1975). Nella figura A, B, C, D sono quattro punti consecutivi in una circonferenza di un cerchio e P, Q, R, S sono punti nella circonferenza che sono, rispettivamente, i punti medi degli archi, , BC , CD , DA . Provare che PR é perpendicolare a QS. A P S B T O Q D C R Soluzione Sia PR che QS intersecano T, e sia O il centro del cerchio. AB BC CD DA 2 2PB 2BQ 2RD 2DS 2 PB BQ RD DS PBQ RDS (1) PSQ PQS PST SPT 12 POQ ROS 12 Le rette QS e PR sono perpendicolari. 32 2 Problema 5. Sia dato un trinagolo ABC ed il cerchio inscritto sia tangente al lato AB in D. Mostrare che: BD = 1 (AB + BC – CA) 2 Soluzione Si tracci la perpendicolare dal centro del cerchio nel lato del triangolo. A E D I B C F AB = AD + DB AB = AE + DB AB = AC – EC + DB AB = AC – CF + DB AB = AC – (BC – BF) + DB 1 AB = AC – BC + BF + DB AB = AC – BC + 2DB BD = (AB + BC – CA) 2 Problema 6. ABCD é un parallelogramma. I punti E e Z sono nei lati AB e CD rispettivamente, tale che CZ=AE. Provare che i punti di intersezione delle diagonali del quadrilatero ABCD ed EFZH sono comuni. Soluzione Proviamo che il quadrilatero EFZH è un parallelogramma. CZF = AEH HE = ZF (1) BE = DZ, BF = DH DZH = BEF HZ = EF (2) (1) Sommato a (2) EFZH è un parallelogramma. (3) AE // = ZC AECZ é un parallelogramma le diagonali AC e EZ si intersecano, sia questo punto O. E A B H F D Z C O é il punto medio del segmento AC O é il punto comune delle diagonali del parallelogramma ABCD. Similarmente O é il punto medio del segmento EZ, quindi O é anche il punto comune delle diagonali del quadrilatero EFZH. 33 Problema 7. Sia dato un triangolo ABC (AB < AC) e D il punto medio del lato AC. Nel raggio DB, si prenda un segmento DE = AC . Provare che la retta verticale da E alla bisettrice 2 dell’angolo A passa dal punto medio del lato BC. Soluzione La perpendicolare da E alla bisettrice dell’angolo A interseca il segmento AC nel punto Z e la perpendicolare da B la bisettrice nel punto H. I triangoli ABH, AEZ sono isosceli AZ = AE, AH = AB. AB AC AZ – AH = AE – AB HZ = AD + DE – AB = + – AB 2 2 AC – AB HZ = (1) 2 A D H Z B C M E HC = AC – AH HC = AC – AB (2) ZC = HC – HZ = AC – AB – AC – AB = AC – AB 2 2 AC – AB ZC = (3) 2 (1) e (3) HZ = ZC. Quindi nel triangolo CHB, Z é il punto medio del lato CH e ZE // HB. Il segmento ZE passa per il punto medio del lato BC. Problema 8. Sia dato un quadrilatero ABCD. Una retta (l) che congiunge i punti medi H, F delle diagonali BD, AC interseca i lati AD, BC nei punti E e Z. Provare che: AE = CZ ED Soluzione Costruire le rette AI e CK parallele alla diagonale DB. A B K Z I E H F C D I triangoli AIE, EDH e ZCK, ZHB sono simili 34 BZ AE = ED AI , DH CZ CK BZ BH BH=HD, AI = CK AE = CZ ED BZ Problema 9. Sia dato un triangolo ABC e 2BC = AB + AC . Provare che la bisettrice dell’angolo A è verticale alla retta che congiunge i centri del cerchio inscritto e circoscritto. Soluzione A O I B C D Siano I ed O i centri del cerchio inscritto e circoscritto rispettivamente. La bisettrice AI incontra il cerchio circoscritto nel punto D. ABCD (Teorema di Ptolemeus) AD BC AB CD AC BD BD AB AC BD 2 BC AD 2 BD . Tuttavia BD = DI ( IBD = BID ) segmento AD OI é verticale ad AD. (AD) = 2(AI) I é il punto medio del Problema 10. Sia ABCD un parallelogramma. Il cerchio passa dal punto A, interseca I lati AB, AD e la diagonale AC nei punti B', D', C' rispettivamente. Provare che: (AB')(AB) + (AD')(AD) = (AC)(AC') Soluzione B' A B D' C' D C AB'C'D' (Teorema di Tolemeo) (AB')(D'C') + (AD')(B'C') = (AC')(DB') (1) B'D'C' e ADC sono simili BC' = C'D' = B'D' AD CD AC B'D' (2), B'D' (3) B'C' = AD C'D' = DC AC AC (1), (2), (3) (AB')(AB) + (AD')(AD) = (AC)(AC') 35 Problema 11. Dato un triangolo ABC tale che A = 2 . Sia CA + AI = BC , cerca l’angolo B rispetto a . I l’incentro di ABC . Se Soluzione D A θ θ I B C AI è la bisettrice dell’angolo A BAI = CAI = Prendere il punto D nella retta AC tale che AD = AI . ADI triangolo isoscele ADI = AID . 1 (1) 2 CA + AI = BC , AD = AI BC = CA + AD BC = CD CDI = CBI ADI = CBI ADI = CBI = 1 2 B = 2 CBI = L’angolo é un angolo esterno al triangolo ADI ADI = Sia dato il quadrilatero convesso ABCD con ADC > 90o , BDC > 90o . Sia E il punto nel quale la retta AC interseca la retta parallela a AD per B, e sia F il punto nel quale la retta BD interseca la retta parallela a BC per A. Provare che EF è parallela a CD. Problema 12. Soluzione Sia P il punto di intersezione delle diagonali AC e BD. 36 B A P D C F E PA PF AF BC // AF PAF PCB (1) PC PB CB PE PB EB AD // BE PEB PAD (2) PA PD AD PA PE PF PB PE PF (1) · (2) (dal teorema di Talete) DC//EF · · PC PA PB PD PC PD Problema 13. Sia dato il parallelogramma ABCD e P un punto interno tale che o APB + CPD = 180 . Provare che PBC = CDP . Soluzione Traccia una retta ST per P parallela a AB che incontra BC e AD in T e S rispettivamente. Prolunga BC da Q tale che TQ=BC. Prolunga AD da R tale che SR=AD. Il quadrilatero BCXP è un parallelogramma (BC //= PX) Il quadrilatero APXD è un parallelogramma (AD //= PX) A B Y P S T D C R X Q BPY CXP , YPA PXD come angoli corrispondenti. APB BPY Y PA CXP PXD CXD . CDP CXD 180o PCXD é ciclico. CDP CXP (Sotteso allo stesso arco) CXP XCQ (angoli alterni), XCQ PBC (angoli corrispondenti) CDP PBC Problema 14. Sia ABC un triangolo e M il punto medio di BC. Supponiamo BAM ACB e MAC 15o . Determinare ACB . Soluzione 37 Sia O il centro del cerchio circoscritto del traingolo AMC. ACM BAM MOC 30o . ACM BAM AB é tangente al cerchio (O,OC) Sia D, E I piedi OC delle perpendicolari BD e ME. ME OM , BC=2MC BD=2ME=OM=AO ABDO é un rettangolo. 2 O A 150 θ D E θ B C M CAO 45o BAC 450 ACB BAD BAC DAC 450 150 300 Problema 15. Sia data una retta XY e messi in ordine I punti A, B, C tali che AB 2BC . Costruire dalla stessa parte della retta XY i triangoli equilateri ABD e BCE . Le rette DE e AC intersecano nel punto Z e le rette DB e AE in G . Provare che DG 2 GB . Soluzione D E G A C B Z DAB BEC 60o ( ABD e BCE triangoli equilateri) DA // BE (1) AB AD BE BC (2) 2 2 AD B é il punto medio di AZ ed E il punto medio di DZ. 1 2 BE // 2 DB e AE sono mediane del triangolo ADZ G é il baricentro di ADZ DG = 2GB. 38 Problema 16. Sia dato il triangolo ABC e punti D e E nei lati AB e AC rispettivamente tali che BD=CE. Sia M il punto medio del segmento DE e P il punto medio del lato BC. Provare che PM é parallela alla bisettrice dell’angolo A. Soluzione A G H D M E K Z B P C X Tracciare la retta verticale dai punti D, B alla bisettrice AX. (vedi figura) DAG é un triangolo isoscele (AH é bisettrice ed altezza) AH è anche mediana DH=HG. H punto medio di DG, M punto medio di DE HM // = GE (1) 2 KC (2) 2 1 2 HM // AC e ZP // AC HM // ZP (3) Similmente proviamo che ZP // DAG é triangolo isoscele AB=AK e AD=AG AB AD AK AG BD = GK EC = GK EK KC GE EK KC GE (4) BAK , 1 2 3 4 HM // = ZP HMPZ é un parallelogramma HZ = MP PM // AX Problema 17. Siano dati due punti D, E nel semicerchio (c) con diametro AB. Costruire un parallelogramma ADCE. Provare che le rette DE e BC sono parallele. Soluzione Traccia le rette DB e DC, H intersezione di BE e DC e G il punto di intersezione delle rette DB e CE. C H D E Z G A O 39 B AB é un diametro ADB 90o AD DG , CE // DA CE DB CG altezza del triangolo DBC. Similmente BH é altezza del triangolo BDC. Quindi, CG, BH sono due altezze del triangolo BDC E é l’ortocentro del triangolo DE BC Problema 18. Sia dato un triangolo isoscele ABC e il cerchio circoscritto (c). M il punto medio dell’arco BC . Metti il punto K nel lato BC e traccia da K la perpendicolare a MK, che interseca i lati uguali AB e AC ai punti D e E rispettivamente. Provare che DK=KE. Soluzione A O D K C B E M MB MC MB MC AM asse del segmento BC AM diametro ABM = ACM = 90° MK DE e MB AB il quadrilatero MBDK é inscritto MDK = MBK (1) MK DE e MC CE il quadrilatero MKCE é inscritto MEK = MCK (2). MB = MC MBC = MCB (3) (1), (2), (3) MDK = MEK, quindi l’altezza del triangolo isoscele è anche mediana KD = KE. Problema 19. Sia dato il triangolo ABC con B 60 , C 40 ed il punto O nel triangolo, tale che OBC 200 e OCB 300 . Provare che: (i) BO = BA (ii) OA = OC Soluzione 40 K A O 40° 10° 30° 20° B C D Sia il punto K nella retta AB: BK=BC KBC è un triangolo equilatero. OCB 30 OC é bisettrice OC altezza e asse del segmento del segmento BK OB=OK (1). Dal triangolo isoscele OBK OKB OBK 40 KBD KBD 180 DKB KBO OBD 80 BOD BOD 180 ODB OBD 80 DOB ODB BOD é triangolo isoscele BO = BD (2) I triangoli ABC e KBD sono ODB A 80 ) BD = BA (3) congruenti (BC=BK, OKA ACB 40 , BAO triangolo isoscele BAO BOA 70 . Da (2) e (3) OB = OA OAC BAC BAO 10 , OCA ACB OCB 10 OAC OCA OAC é un triangolo isoscele, quindi OA = OC Problema 20. Siano dati due cerchi c1 , c2 con centri K e L rispettivamente. I due cerchi intersecano i punti A e B tali che KA LA. Sia E punto nel cerchio c1 . Le rette EA e EB intersecano il cerchio c2 nei punti Z e H rispettivamente. Provare che ZH è diametro del cerchio c2 . Soluzione Z Y X A E K L B H 41 Traccia i raggi LZ, LA, LB, LH. I triangoli LAZ, ALB e BLH sono isosceli. La retta LA é tangente al cerchio c1 (AL KA). Sia ZLA=2a, AZB=2b e BLH=2c. XEA =ABE 90° - a (corda e tangente). ABE=90°-a, ABL=90° –b e LBH=90° -c ABE + ABL + LBH = 180°, a + b + c = 90°. Quindi 2a + 2b + 2c = 180°, allora Z, L, H collineari. 42 43 DISEGUAGLIANZE Mircea Becheanu 1. CONFRONTO ED ORDINAMENTO DI NUMERI REALI Chiamiamo con l’insieme dei numeri reali che chiameremo semplicemente numeri reali. La maggior parte di persone sanno compiere le elementari operazioni algebriche con i numeri reali come: somma, moltiplicazione, sottrazione e divisione. Possiamo anche calcolare in modo elementare le potenze dei numeri. I numeri sono sottoposti non solo ai calcoli algebrici. Una importante performace mentale da fare coi numeri reali è di confrontarli. Lo strumento principale per confrontare i numeri è classificarli in numeri positivi e negativi. Per esempio: 2 7 2005 1; 2; 3; ; ; ; 2 sono numeri positivi, e 3 5 111 2 7 2005 1; 2; 3; ; ; ; 2 sono numeri negativi. 3 5 111 Ricordiamo che i numeri reali rappresentano intuitivamente la dimensione di alcuni oggetti reali. Per esempio: La dimensione di un insieme finito di dieci oggetti é il numero 10 A a1 ,a2 ,...,a10 A 10 ; La dimensione di un segmento é la lunghezza B A AB 4.5 L’area di una figura geometricaa é la sua dimensione D C S ABCD a 2 . A B a Tutti questi numeri sono numeri positivi. Ricordiamo che i numeri positivi sono rappresentati da lunghezze di segmenti. Questa rappresentazione può essere estesa sia ai numeri positivi che negativi, in modo da ottenere una rappresentazione geometrica di tutti i numeri come punti di una retta. La procedura per questa rappresentazione é: Primo passaggio: fissare un punto origine O nella retta . Secondo passaggio: scegliere nella retta una direzione positiva. Per tradizione, la direzione positiva é da O alla destra, mentre la direzione da O alla sinistra é chiamata direzione negativa. Terzo passaggio: scegliere un segmento unità di misura OA verso la direzione positiva. 44 - 1 0 + A a il punto P a P , tale che il segmento OP sia nella dierzione postiva per tutti i numeri positivi a e sia nella direzione negativa per tutti i numeri negativi. Per cui, la lunghezza del segmento OP sia a per il numero positivo a e sia a per un numero negativo a . Dopo questa Quarto passaggio: associare ad ogni numero costruzione, é importante osservare che i numeri negativi sono ottenuti dalla riflessione dei numeri positivi nell‘origine O . In questa rappresentazione sono assunte alcune proprietà intuitive dei numeri della retta: Ogni segmento ha una lunghezza a che é un numero positivo e si può legare con ogni retta ; Per ogni numero positivo a vi é un segmento OP di lunghezza a ; A segmenti più lunghi si associano numeri più grandi. E‘ importante menzionare che la suddetta costruzione é mentale perché non può essere sempre realizzata in vai pratica. Per esempio, quando noi abbiamo segmenti molto piccoli e molto grandi da rappresentare nella stessa retta. Un’altra situazione può apparire quando abbiamo differenti segmenti le cui lunghezzo sono molto vicine; come a 2 e b 1.9999 . Per illustrare la suddetta costruzione presentiamo i seguenti esempi: - + 0 Q (-1.5) P (2.5) A - + S (-3x ) Q (-2x ) 1.1. Definizione. Una retta dei numeri reali o asse reale. 0 P (2x ) R (3x ) nella quale sono rappresnetati numeri reali é chaimata asse Un compito difficile quando rappresentiamo i numeri nell’asse reale è dato dal fatto che sono classificati in numeri razionali e numeri irrazionali. Siccome i numeri razionali rappresentano un numero intero di parti preso da alcune grandezze, quindi possono essere facilmente costruiti usando metodi geometrici. I numeri irrazionali 2, 3 , 1 2 , , sono conosciuti per essere presenti in numerose situazioni geometriche e la loro rappresentazione non é sempre facile. Per esempio 2 appare come la lunghezza della diagonale di un quadrato di lato 1. Quindi, per rappresentarlo nell’asse reale, abbiamo costruito un quadrato di 1 1 , allora presa la lunghezza della sua diagonale usando un compasso si può trasportare nell’asse reale. 45 1 - 1 + 0 A ( 2) 1.2. Problema. Rappresenta nell’asse reale i seguenti numeri: 1; 5 ; 1.75; 2.99; 3 3; 5 1 . Suggerimento: usa costruzioni geometriche, una retta e un compasso. 1.3. La rappresentazione dei numeri nell’asse reale ha le seguenti proprietà: I numeri positivi sono rappresentati dallo stesso raggio, da O nella direzione positiva; I numeri negativi sono rappresentati dallo stesso raggio, da O nella direzione negativa; Dati i numeri positivi a,b, assumiamo che i punti A A a , B B b sono tali che il segmento OA sia più corto del segmento OB . Allora i punti O, A,B posti in questo ordine nel raggio positivo e diciamo che a é miore di b . Se a é minore di b scriviamo a b. Geometricamente, abbiamo la seguente rappresentazione: - + 0 A (a ) B (b ) Dati i numeri negativi a,b, i punti A A a , B B b posti nell’asse negativo nell‘ordine B, A,O se e solo se il segmento OA é più piccolo del segmento OB . In questo caso diciamo che b é minore di a e scriviamo b a. Dalla riflessione in O vediamo che b a a b . Quest’ultima proprietà é vera anche per numeri positivi. Perciò, possiamo concludere la seguente proprietà generale: Dati i numeri reali a,b e le loro rappresentazioni dei punti, A,B rispettivamente, abbiamo: a b se e solo se il punto A giace a sinistra del punto B . Dati i numeri reali a,b tale che a b , rappresentato dai punti A,B, rispettivamente, la lunghezza del segmento AB é b a . Sono possibili le seguenti situazioni: 46 A A A B B B Le situazioni concrete suddette ci permettono di dare le seguenti definizioni formali: 1.4. Definizione. Diciamo che il numero positivo p tale che b a p . a é minore del numero b se esiste un numero Se a b o a b diciamo che a non é maggiore di b e scriviamo a b . Quindi, la proprietà a b é equivalente a b a p , dove p é maggiore o eguale a zero. Questa notazione ci permette di scrivere p 0 se p è un numero positivo e p 0 se p é maggiore o eguale a zero. L‘affermazione “ a é non maggiore di b ” é una importante affermazione matematica e la chiamiamo relazione d’ordine tra numeri reali. Diciamo che l‘insieme di numeri reali é un insieme ordinato. In un insieme ordinato é possibile dire quando dati due numeri reali, un numero reale precede o segue l‘altro. 1.5. Come si confrontano i numeri? Questo compito é importante ma non facile. Vi sono ovvie situazioni: Un numero negativo é sempre minore di un numero positivo I numeri sono rappresentati da punti distinti nell’asse reale I numeri sono dati dalla loro rappresentazione decimale, per esempio, dopo aver usato il computer e.g., e allora noi confrontiamo le corrispondenti cifre. Per esempio, dalla rappresentazione come frazione e decimale 22 3.142857413 7 3.141592654... 10 3 3.14084507 71 Deduciamo che 3 10 22 . Queste diseguaglianze sono state stabilite anticamente da 71 7 Archimede, un famoso matematico greco. In altre concrete situazioni si possono usare rappresentazioni geometriche dei numeri. Per esempio, confrontare i numeri razionali 1 3 e é conveniente considerare un rettangolo 2 5 diviso in 10 quadrati uguali: 1 3 < 2 5 47 Infatti, la configurazione geometrica rappresenta la seguente argomentazione aritmetica: 1 5 3 6 5 6 1 3 . e e 2 10 5 10 10 10 2 5 Le configurazioni geometriche possono anche essere usate per dimostrare/giustifiacre alcune nuove diseguaglianze. Per esempio: se a,b sono numeri positivi e a b allora a2 b2 . Per mostrare questo, pensiamo a 2 come l’area di un quadrato di lato a . Quindi, a b tale quadrato é contenuto in un quadrato di lato b . b b a a La differenza tra l‘area del quadrato maggiore dal minore é dato ovviamente da: b2 a2 a b 2a b a p 2 Da b a 0 , abbiamo p 0 . Da b a p ; questa é la definizione formale della 2 2 diseguaglianza b a . La conclusione dalle suddette considerazioni é: una configurazione geometrica può aiutarci a scoprire una dimostrazione intelligente. 2 2 Useremo questo metodo nelle considerazioni future. 1.6. Proprietà di diseguaglianze tra numeri. Un metodo più potente per dimostrare o scoprire le diseguaglainze tra numeri é dare le proprietà delle diseguaglianze. Enunciamo e giustifichiamo le più importanti proprietà. (1) La somma di due numeri positivi é un numero positivo. 0 a b a+b Scriviamo formalmente: a 0,b 0 a b 0 . (2) Il prodotto di due numeri positivi é un numero positivo: a 0 ,b 0 ab 0 . Intuitivamente, se a,b sono le lunghezze di due segmenti allora ab é l’area di un rettangolo, che é un numero positivo. 48 b ab a Dalle regole dei segni, il prodotto di due numeri negativi é un numero positivo. Perciò, x2 0 per tutti i numeri x,x 0 , e x2 0 solo per x 0 . (3) Se a b e b c allora a c (la relazione d’ordine é transitiva). Dimostrazione. Da a b e b c abbiamo b a p e c b q , dove p 0 , q 0 . Allora c b q a p q a p q . Per 1.6.(1), p q 0 . Quindi, per la Definizione 1.4, a c . La proprietà transitiva delle diseguaglianze tra numeri é in accordo con la nostra intuizione. Allora abbiamo tre segmenti di dimensione a,b,c rispettivamente a b e b c , è dal senso comune che a c . a a and so b c c (4) Se a b e ٱ x é un numero arbitrario, allora a x b x Dimostrazione. Da (5) Se a b e b a p, p 0 abbiamo b x a x p . ٱ c sono numeri positivi allora ac bc . b a p 0 . Allora pc b a c 0 . Questo mostra che bc ac pc, pc 0 . Quindi ac bc . Dimostrazione. Abbiamo (6) Se 0 a b e 0 x y allora 0 ax by . Dimostrazione. E‘ chiaro che 0 ax . Per la seconda diseguaglianza applichiamo le proprietà (6) e (3): ax ay e ay by ax by . Questa proprietà può essere illustrata dal seguente disegno geometrico: 49 ٱ a x xy y b (7) Se a 1 allora ٱ 1 1. a Dimostrazione. Prendi c 1 1 1 0 e usa la proprietà (5); ac 1c . Che é 1 a . a a a Una Dimostrazione geometrica. Prendi un triangolo ABC di lati AB 1,AC a . Da a 1,AB AC e allora A a X 1 B C B C . Dal lato AC , prendiamo un punto X tale che ABX ACB . I triangoli ABC e AXB sono simili in quanto hanno angoli uguali. Dalla proporzionalità dei lati, AB AX 1 AX . AC AB a 1 1 . Nel ABX abbiamo AB AX come lato opposto all‘angolo a 1 1. maggiore. Questo mostra che a Il lato AX ha lunghezza ٱ (8) Se 0 a b allora 0 1 1 . b a 1 1 . Considera il caso a b . Allora b a 0 e a b 1 1 1 1 0 . Dalla proprietà (2), b a 0. ab ab a b Dimostrazione. Se a b allora ٱ (9) Se a,b sono numeri positivi e a b allora 50 a b Dimostrazione. Abbiamo prima visto che se 0 a b allora a b . Assumiamo per 2 contrazione a b . Elevando al quadrato la diseguagalianza abbiamo che a b 2 2 2 or a b . Questa é una contraddizione. a é la lunghezza E‘ anche disponibile una Dimostrazione geometrica. Il numero dell’altezza in un traingolo rettangolo, traccia dall’angolo retto e che divide l’ipotenusa in segmenti di lunghezza 1 e a . La dimostrazione segue da: Y X C A B D Dove AD 1,BD a e CD b . Allora DX a ,DY b . ٱ 1.7. Primi metodi per dimostrare diseguaglianze. In questa sezione vorremmo combinare metodi intuitivi e dimostrazioni logiche che usano le proprietà descritte prima per dimostrare/scoprire diseguaglianze tra numeri. 1.7.1. Mostra che 2 5 23 20 1017 2013 . 23 20 E‘ difficile, anche usando il computer, calcolare numeri come 2 o 5 . L‘idea é di osservare che 101 é vicino a 100 e 201 é vicino a 200. I numeri 100 e 200 possono essere ottenuti nella parte sinistra della diseguaglianza. Così, può essere scritto come segue: 223 520 214 514 29 56 1017 2013 . E‘ anche equivalente a: 1007 2003 1017 2013 o 7 3 100 201 7 3 <1 =1 < . 101 200 Allora, abbiamo in mente la transitività! Da 100 201 1 , elevando al cubo ed usando la 101 200 transitività, otteniamo 3 3 100 201 3 1 . 101 200 51 Notiamo che é stata usata la proprietà: 0 a b a b . E‘ vera perché un cubo di un lato a é contenuto in un cubo di lato b , allora il volume del cubo più largo é maggiore. Una dimostrazione logica può anche essere data usando 1.6.(6). 3 12 4 3 6 1.7.2. Scrivere in ordine ascendente i numeri: 3 ,17 ,7 . Abbiamo di nuovo numeri grandi. L‘idea é di introdurre il problema per confrontare potenze 4 uguali di alcuni numeri. Abbiamo 17 = 17 174 76 . Inoltre, 312 = 32 6 2 2 = 2892 e 76 73 2 3432 . Quindi, = 96 > 76 . La conclusione é 174 76 312 . Da questo esempio, possiamo concludere intuitivamente che gli esponenti hanno un importante contributo per aumentare (alcuni) numeri. 880 1.7.3. Confrontare i numeri 2 Di nuovo grandi numeri. Da 880 2 e 5337 . 880 = 24.5.11 abbiamo: 5 = 2 1.7.4. Confrontare i numeri 2 24.11 = 32176 > 25176 = 5352 > 5337 5 e 3 2. Un metodo per usare il computer: 2 5 4.23606 ... e 3 2 4.24264... Allora, 2 5 3 2 La soluzione dei Matematici é quella di usare successivamente le proprietà delle diseguaglianze sino a che si ottiene una diseguaglianza ovvia: 2 5 3 2 2 5 2 3 2 4 5 9 4 5 1.7.5. Mostra che 2 2 9 4 5 18 92 80 81. 6 10 15 10 . Si può usare lo stesso metodo di prima: la diseguaglianza é equivalente a 10 + 15 < 10 - 6 . E‘ importante osservare che 10 6 0 , allora abbiamo elevato al quadrato la diseguaglianza: 10 + 15 < 10 - 6 ⇔ 25 + 2 150 < 106 - 20 6 ⇔ ⇔ 30 6 < 81 ⇔ 10 6 < 27 ⇔ 600 < 729 . 52 Una dimostrazione intelligente può essere la seguente. Senza manipolazione algebrica 6 2.5; 10 3.5 e 15 4 . Riassumendo gli esponenti di questa sappiamo che diseguaglianza, otteniamo il risultato richiesto. Ora, aumenteremo di poco il livello di difficoltà nel nostro problema. 1.7.6. Mostrare che 4 6 6 6 3 6 3 6 3 6 5. Non é produttivo elevare al quadrato, al cubo la disegugalianza o usare valori approssimativi di radicali. Si noti che: 6 6 6 6 6 9 6 63 6 9 9 3, e 3 6 3 6 3 6 3 6 3 6 3 8 3 6 3 8 3 8 2. Sommando otteniamo 6 6 6 3 6 3 6 3 6 5 Per la parte minore della diseguaglianza seguiamo la stessa idea: 6 6 6 6 6 4 6 8 6 2 8 2 2 2.8 e 3 6 3 6 3 6 3 6 1.2 . Sommando queste diseguaglianze otteniamo il risultato: 6 6 6 3 6 3 6 3 6 2.8 1.2 4 . 1.7.7. Mostrare che 2 3 3 2. E‘ difficile lavorare con potenze irrazionali proviamo a rimpiazzarle con approssimazioni di razionali. 2 1.4142 1.4 9 3 1.7320 1.8 . 5 53 7 5 37 / 5 . E‘ sufficiente provare che 29 / 5 37 / 5 , che equivalente a 29 37 . Usando un calcolatore, 29 512 , 37 2187 . Ma un matematico seguirà questa Quindi 2 3 29 / 5 e 3 2 strada: 29 23 3 83 93 36 37 . 1.7.8. Una diseguaglianza generale: se a,b,a',b' sono numeri positivi allora solo se ab' a' b . Dimostrazione. a a' a' a 0. b b' b' b a a se e b b L’ultima frazione é positiva se e solo se il numeratore ed il denominatore hanno segno uguale. Da b' b 0 , segue a' b ab' 0 . Questo da a' b ab' . ٱ Come applicazione di questo metodo proponiamo il seguente problema. 1.7.9. Sia a,b,c,d numeri positivi tali che Soluzione. Da a c a ac c . Mostrare che . b d b bd d a c abbiamo ad bc . Inoltre, b d a ac a( b d ) b a c ad bc b bd ac c a c d b d c ad bc. bd d Come applicazione degli ultimi due Problemi mostreremo ora che si possono ottenere nuove diseguaglianze. Si assuma che m,n sono interi poitivi tali che m n . Allora m n 1 n m 1 m n . Da 1.7.8 segue che m n ; in realtà, m 1 n 1 m mn n . m 1 m n 2 n 1 Otteniamo il seguente risultato: 1.7.10. Siano m,n interi positivi tali che m n . Allora Per tutti k , 2m k 2n . m k n m 1 k 2 n 1 Abbiamo usato 1.7.8 che é stata chiamata una diseguaglianza base. Altre diseguaglianze base saranno presentate nelle prossime sezioni. Alla fine di questa sezione, presentiamo un nuovo metodo per dimostrare diseguaglianze. 54 1.7.11. Somma di quadrati. Per tutti i numeri a1 ,a2 ,...,an a12 a22 ... an2 0 e vi é l’uguaglianza se e solo se a1 a2 ... an 0 . Questa é una conseguenza delle proprietà 1.6.(1) e 1.6.(2). Per illustrare la potenza di questo metodo presentiamo due esempi. 1.7.12. Mostrare che per tutti i numeri x , si hanno le seguenti diseguaglianze: x x 1 0 e x x 1 0 . 2 2 2 2 2 1 3 1 3 2 Dimostrazione. x x 1 x 0 e x x 1 x 0 . 2 4 2 4 2 ٱ 1.7.13. Siano a,b,c,d numeri reali. Mostrare che tra i numeri a b ,b c ,c d ,d a 2 ve ne é al più uno non maggiore di 2 2 2 1 . 4 Dimostrazione. Supponiamo per assurdo che 1 1 1 1 2 a b2 ; b c2 ; c d 2 e d a . 4 4 4 4 Sommando queste diseguaglianze si ha: a b c d a 2 b2 c2 d 2 1 . L’ultima diseguglainza può essere scritta come segue: a 2 b2 c2 d 2 a b c d 1 1 1 1 0. 4 4 4 4 Per trasformazioni algebriche, otteniamo 2 2 2 2 1 1 1 1 a b c d 0. 2 2 2 2 Questa é una contraddizione. ٱ 2. Alcune elementari diseguaglianze basi Alcune diseguaglianze giocano una parte di guida nella teoria delle diseguaglianze. Sono chiamate diseguaglianze basi. Introduciamo il lettore nelle definizioni e spieghiamo quali sono importanti. 55 2.1. Funzioni quadratiche e somma di quadrati. Siano a,b,c numeri reali, a 0 e sia f x ax bx c una funzione quadratica. Se 2 b2 4ac allora f x 0 per tutti i reali x . 2 b 4ac b2 Dimostrazione. f ( x ) a x 0 . La conclusione segue usando 2a 4a l’argomentazione della „somma di quadrati ”. 2 Il numero b 4ac é chiamato discriminante di una funzione quadratica Mostreremo con esempi come questo sfondo teorico può essere sfruttato. ٱ f. 2.1.1. Esempio. Per tutti i numeri reali x, y le seguenti diseguaglianze hanno: x 2 y 2 x 2 y 2 3xy 1 0 . Soluzione. x y x 3xy y 1 y 1 x 3 yx y 1 . Prendi 2 2 2 2 2 2 2 a y 1,b 3 y e c y 1 , per ottenere una funzione quadratica f x ax 2 bx c . 2 2 Allora 2 4ac b2 4 y 2 1 9 y 2 4 y 4 8 y 2 4 9 y 2 4 y 4 y 2 4 . Otteniamo nuovamente una funzione quadratica g y 4 y 2 2 y 2 4 per b2 4ac 43 1 0 . Allora, 4 y y 4 0 , per tutti gli y e f x 0 , per tutti gli 4 2 x ey. Soluzione alternativa. x y x y 3xy 1 x y xy 1 x y 2 2 2 2 2 2 2 2 1 3 2 xy x y , 2 4 e usa l’argomento della somma dei quadrati 1.7.10. Questa soluzione richiede una certa abilità per creare quadrati. Possiamo sempre usare la funzione quadratica. 2.1.2. Per tutti i numeri a,b,c le segunti diseguaglianze hanno: a2 b2 c2 ab bc ca . Soluzione. Scrivi la diseguaglianza nella forma di una funzione quadratica nella variabile f x a 2 b c a b2 c 2 bc 0 Il suo discriminante é: 56 a: b c 4 b 2 c 2 bc 3 b 2 c 2 2bc 3 b c 0 . 2 Allora, f a 0 , per tutti gli 2 a. Questa é una dimostrazione alternativa che produce direttamente la somma di quadrati: a 2 b2 c 2 ab bc ca 0 É equivalente a 2 a 2 b 2 c 2 2 ab bc ca 0 . Raggruppando convenientemente abbiamo: a b b c c a 2 2 2 0. Osservazione. Il lettore é inviato a confrontare i vantaggi e/o svantaggi per ognuna di queste informazioni. La diseguaglianza di base 2.1.2 ha molte varianti che sono interessanti pezzi di matematica. 2.1.3. Per tutti i numeri positivi a,b,c le seguenti diseguaglainze danno: (i) (ii) ab bc ca abc c a b a 2 b2 c 2 a b c b2 c 2 a 2 c a b Soluzione. i) La diseguaglianza richiesta é equivalente a: a 2b2 b2c 2 c 2a 2 abc a b c . Considerando la diseguaglianza base di 2.1.2 per i numeri ab,bc,ca abbiamo: ab bc ca ab.bc bc.ca ca.ab abc a b c . a b c ii) Usando la diseguglainza base per i numeri , , si ottiene: b c a 2 2 2 a 2 b2 c 2 a b b c c a a b c . b2 c 2 a 2 b c c a a b c a b 2.2. Diseguaglianza di Cauchy-Schwarz. Iniziamo con la seguente diseguaglianza base che é stata evidenziata da Titu Ereescu. 57 2.2.1. Per ogni numero positivo danno: x , y e arbitrario numero a,b le seguenti diseguglainze a 2 b2 a b . x y x y 2 Dimostrazione. La diseguaglianza é equivalente a: a y b x x y xy a b 2 2 2 a 2 y 2 b 2 x 2 2abxy ay bx 0 . 2 ٱ É degno di nota menzionare che questa diseguaglainza si ha se e solo se ay bx 0 , che non é altro che la proporzionalità: a b . x y La diseguaglianza 2.2.1 può essere migliorata per larghe famiglie di numeri. 2.2.2. Per i numeri positivi x, y,z e arbitrari numeri a,b,c vale la seguente diseguaglianza: a 2 b2 c 2 ( a b c )2 . x y z x yz Dimostrazione. L‘idea della dimostrazione é di applicare ripetutamente l’argomentazione precedente: a 2 b2 c2 a b c2 a b c . x y z x y z x yz 2 2 Ora, é facile vedere che per più numeri, la diseguaglianza a12 a22 x1 x2 a 2 a a an n 1 2 xn x1 x2 xn Vale per tutti gli a1 ,a2 , ,an e tutti i numeri positivi x1 ,x2 , stessa (eventualmente usare l‘induzione!). 2 ,xn . La dimostrazione é la Restringiamo al caso di famiglie di tre numeri, a1 ,a2 ,a3 e b1 ,b2 ,b3 . Nella diseguaglianza 2.2.2 si ponga a a1b1 ,b a2b2 ,c a3b3 ,x b1 , y b2 ,z b3 e si ottiene: 2 2 2 a 2b 2 a 2b 2 a 2b 2 a b a b a b a a a 1 21 2 2 2 3 2 3 1 1 2 2 22 23 3 . b1 b2 b3 b1 b2 b3 2 2 1 2 2 2 3 ٱ Quindi, abbiamo la seguente diseguaglianza: 58 a1b1 a2b2 a3b3 2.2.3. 2 a12 a22 a32 b12 b22 b32 , Che è chiamata diseguaglianza di Cauchy-Schwarz. Questa é una dimostrazione alternativa di 2.2.3. Se la sottraiamo dalla prima otteniamo l‘identità: a 2 1 a22 a32 b12 b22 b32 a1b1 a2b2 a3b3 2 a1b2 a2b1 a2b3 a3b2 a1b3 a3b1 . 2 2 2 E‘ chiamata identità di Lagrange. Perché il membro di destra della identità di Lagrange é positiva, la diseguaglianza di Cauchy-Schwarz é sua conseguenza. La diseguaglianza di Cauchy-Schwarz é una delle più famose diseguaglianze in matematica. E‘ molto frequentemente usata in aree diverse della matematica come Geometria, Analisi, Teoria dlle Funzioni. E‘ chiamata brevemente C-S diseguaglianza. Accenniamo che l’uguaglianza é presente nella diseguaglianza C-S se e solo se le seguenti proporzionalità sono valide: a1 a2 a3 . b1 b2 b3 Le prossime considerazioni sono dedicate a mostrare che la diseguaglianza C-S può essere usata per ottenere nuove diseguaglianze. Il fatto principale in questi esercizi é di riconoscere che vengono fuori dalla diseguaglianza C-S. 2.2.4. Per tutti i numeri a,b,c vale la seguente diseguaglianza: a b c 2 3 a 2 b2 c2 . Soluzione. Applicare la diseguaglianza C-S per i sistemi a,b,c e 111 , , . Commento interessante in 2.2.4. Dopo aver elevato al quadrato otteniamo: a 2 b 2 c 2 2 ab bc ca 3 a 2 b 2 c 2 ab bc ca a 2 b 2 c 2 . Questa é esattamente la diseguaglianza 2.1.2. Ricorda: una diseguaglianza può essere dimostrata secondo strade differenti. 2.2.5. Per tutti i numeri positivi a,b,c vale la seguente diseguaglianza: a2 b2 c2 abc . bc ca ab 2 Dimostrazione. 59 a b c a b c . a2 b2 c2 b c c a a b 2a b c 2 2 ٱ 2.2.6. Siano x y 1 . Allora a b a,b,x, y 0 tali che x y ab . Dimostrazione. 1 x y a b x y ab 2 x y 2 ab x y ab . ٱ La segunte diseguaglianza é stata proposta da Nesbitt nel 1903 ed é famosa per avere molte applicazioni eleganti. Per ogni numero a 0 ,b 0 ,c 0 . 2.2.7. a b c 3 . bc ca ab 2 Per la dimostrazione applichiamo 2.2.2: a b c a2 b2 c2 b c c a a b a b c b c a c a b a b c 1 a 2 b2 c2 1 1 3 . 2 ab bc ca 2 ab bc ca 2 2 2 Nell’ultima diseguaglianza usiamo 2.1.2: a b c ab bc ca . Altre dimostrazioni saranno date nella prossima sezione. Questa é una delle più corte dismostrazioni della diseguglianza di Nesbitt. La seguente diseguaglianza ha anche parecchie dimostrazioni. 2 2 2 2.2.8. Per tutti i numeri positivi a,b,c vale la seguente diseguaglianza: a3b b3c c3a abc a b c . Soluzione. Moltiplicando con c a b e applicando la diseguaglianza C-S abbiamo: c a b a3b b3c c3a a abc b abc c abc Adesso, é sufficiente semplificare con a b c . Soluzione alternativa. La diseguaglianza data é equivalente a 60 2 abc c a b 2 a 2 b2 c2 abc. c a b In quasta forma, é sufficiente applicare 2.2.2 a 2 b2 c 2 a b c a b c. c a b a bc 2 2.3. Diseguaglianza di Schur. Per tutti i numeri positivi x, y,z x x y x z y y z y x z z x z y 0 . Dimostrazione. La diseguaglianza é simmetrica in x, y,z . Allora, possiamo assumere 0 x y z . In questo caso, il primo membro della somma é non negativo. I rimanenti due membri vengono sommati come segue: y z y 2 xy z 2 zx y z y z y z x y z y z y z x 0 2 . Ricorda che questa diseguaglianza introduce una nuova idea nella dimostrazione; ordinare i numeri e separare la somma in due parti positive. ٱ 3. DISEGUGLIANZE PRINCIPALI La media aritmetica (AM) di due numeri a,b é la semisomma di due numeri. m ab 2 L’interpretazione geometrica di AM é M m é: il punto medio del segmento che congiunge i due punti A a e B b nell’asse reale. A (a ) M (m ) B (b ) La media aritmetica di tre numeri a,b,c é il numero m e la media aritmetica di n numeri a1 a2 abc 3 an é il numero 61 a a m 1 2 n an 1 n ai . n i 1 La media geometrica (GM) di due numeri positivi a,b é il numero g ab . L’interpretazione geometrica é molto interessante. Dato un triangolo rettangolo ABC , sia D il piede dell’altezza relativa all’angolo retto A . Se il segmento determinato da D nell‘ipotenusa BC ha lunghezze BD a,DC b allora l‘altezza AD ha lunghezza g ab . A g B a C O b D La media geometrica di tre numeri é g 3 abc e la media geometrica di n numeri positivi é g n a1a2 an . La media armonica (HM)1 di due numeri positivi a,b é il numero h 2 1 1 a b 2ab . ab Nota le seguenti identità g 2 mh e La media armonica di 1 11 1 . h 2 a b n numeri positivi a1 a2 n h an é . 1 1 1 a1 a2 an La media quadratica (QM) di due numeri positivi a,b é il numero Lasceremo nel testo l’abbreviazione delle parole inglesi. In questo caso Harmonic Mean. Questo avverrà anche per tutte le altre abbreviazioni nel capitolo. 1 62 r a 2 b2 . 2 Questo ha anche una interessante interpretazione geometrica nei triangoli rettangoli. Sia ABC un triangolo rettangolo, A 90 . Consideriamo il semicerchio di diametro BC che contiene il vertice A e sia D il punto medio di questo semicerchio. Allora BDC é un triangolo rettangolo isoscele. Se AB a, AC b sono i lati di ABC allora 0 BD CD r a 2 b2 . 2 D A r b a O B 2 a +b C 2 É interessante notare che 2m 2 g 2 r 2 , La media aritmetica é media quadratica della media geometrica e media quadratica di numeri dati. Similmente, il QM di n numeri a1 a2 an é a a n 2 1 r 2 2 a 2 n 1 2 1 ai2 . n i 1 n Alcuni autori chiamano QM radice quadratica media (RMS). 3.1. Diseguaglienaze principali per due numeri. Dati i numeri positivi a,b le seguenti diseguaglianze sono valide: ab a 2 b2 . ab 1 1 2 2 a b 2 Iniziamo con le diseguaglianze GM-AM. 3.1.1. ab 63 ab 2 Vi sono parecchie dismostrazioni geometriche ed algebriche. Prima Dimostrazione. Perché i numeri da 3.1.1 sono numeri positivi, eleviamo al quadrato ottenendo: 2 2 2 ab 2 2 ab 4ab a b a 2ab b 0 a b 0 . 2 Questa dimostrazione ci da la possibilità di concludere che l’eguaglianza presente in 3.1.1 é vera se e solo se a b . Seconda Dimostrazione. Consideraimo il triangolo rettangolo ABC, A 90 , nel quale g é la lunghezza dell’altezza dal vertice A . 0 A g B a a+b 2 C O b D Sia O il punto medio dell‘ipotenusa BC . Allora ab . 2 Da AD si tracci la perpendicolare da A alla retta BC e AO sia un segmento obliquo, abbiamo AD AO , che é g m . L’eguaglianza siste se e solo se D O , o l’altezza é anche mediana. Allora a b . AO BO CO Terza Dimostrazione. Costruisci 4 rettangoli di dimensioni a b,a b e disporni questi come in figura: a b a b b a a b Il quadrato interno ha dimensioni b a b a , allora la sua area é b a . Otteniamo 2 le seguenti eguaglianze di aree: a b 2 4ab b a . 2 Da questo, otteniamo a b 4ab e facendo la radice quadrata 2 a b 2 ab . Quarta Dimostrazione. Siano a b numeri positivi. Si prenda un quadrato di lato a b e si divida in due quadrati e due rettangoli come in Figura 1. Allora, si rimetta a posto il piccolo quadrato come in Figura 2 e si piegghi il rettangolo sopra il quadrato grande. 64 b ba b2 b a a2 ab a a b a Figure 1 b Figure 2 2 Ogni rettangolo coprirà un’area di ab e l‘area b del quadrato piccolo sarà coperta due volte. Allora, ogni area rimane tuttavia non coperta ed abbiamo a2 b2 2ab . Che é la diseguaglianza AM-GM dei numeri a 2 e b2 . 3.1.2. Una dimostrazione con i cerchi. Siano C A ,CB due cerchi di centro A,B e di raggi a,b tale che siano esternamente tangenti a C . A C D B T S La tangente esterna comune ai cerchi é ST . La sua lunghezza é ST DB a b a b 2 2 2 ab . DB é un cateto del triangolo rettangolo ADB ed abbiamo BD AB . Allora 2 ab a b . la diseguaglianza HM-GM 3.1.3. 2 1 1 a b ab É una conseguenza della diseguaglianza GM-AM, applicata ai numeri 65 1 1 e : a b 1 1 1 1 a b 1 ab ab . ab a b 2 2 ab 2ab 3.1.4. Nuova interpretazione geometrica della diseguaglianza HM-GM-AM. 0 Consideraimo un trapezio rettangolo ABCD tale che A B 90 e il lato CD tocca tangenzialmente il cerchio di diametro AB nel punto T . Sia P la proiezione perpendicolare del punto T in AB, O é il punto medio del segmento AB e M il punto intersezione con CD della perpendicolare in O a AB . C M T D N A P O B Se denotiamo AD a, BC=b, a<b , allora é facile vedere che ab 2 . , OT ab , PT 1 1 2 a b Per la dimostrazione, sia N la proiezione perpendicolare di D in BC . Nel traingolo rettangolo DNC abbiamo DC a b e OM DN 2 a b a b 4ab . 2 Da DN 2 AO 2OT , poniamo OT 2 ab . PTO CDN , avendo i lati perpendicolari. Se gue che TPO e DNC PT DN sono simili. Dalla proporzionalità poniamo TO DC D’altra parte, DN 2 ab 2 ab . DC ab 1 1 a b ab Infine, MO é mediana del trapezoide ABCD , dove MO . 2 PT TO E‘ ovvio dal triangolo rettangolo che TPO e OTM che PT TO MO . Quindi, 66 2 1 1 a b ab ab . 2 3.1.5. La diseguaglianza AM-QM ab a2 b2 2 2 Può eessere provata elevando al quadrato 2 a 2 b2 a 2 b 2 2ab a 2 b2 ab 2 2 . a b 2 ab 2 2 2 2 2 2 Che é la diseguaglianza GM-AM per i numeri a b . 3.1.6. La diseguaglianza AM-QM ha anche una interessante interpertazione geometrica. Richiamiamo l’interpretazione geometrica di QM: è la lunghezza del lato di un cateto di un a 2 b2 . triangolo rettangolo isoscele inscritto in un cerchio di diametro D A r b a O B C A D Siano A',D' la riflessione dei punti A,D di centro O , rispettivamente. Allora ABA' C é un rettangolo di lato a,b e BDCD' é un quadrato di lato r . Dopo moltiplicando la diseguaglianza 3.1.4 per 4 otteniamo il seguente risultato: fra tutti i rettangoli inscritti in un cerchio dato, il quadrato ha il massimo perimetro. Alla fine della sezione presenteremo alcune diseguaglianze elementari che sono immediata conseguenza di HM-GM o GM-AM. 3.1.7. Per ogni numero positivo x, x 1 2 x E si ha l’eguaglianza se e solo se x 1 . Effettivamente, dalla diseguaglianza GM-AM 67 1 x e l’eguaglianza si ha quando x 1 x x 1 x 2 1 , or x 1 . x 3.1.8. Per tutti i numeri positivi a,b,c, a bb c c a abc . Per la dimostrazione, moltiplichiamo le diseguaglianze: bc ca bc , ca . 2 2 ab ab , 2 3.1.9. Fra tutti i rettangoli inscritti in un dato cerchio, il quadrato ha la massima area. Dimostrazione. Siano a,b i lati del rettangolo. Dalla diseguagilanza GM-AM ab a 2 b2 2 e uguale qaundo a b , allora il rettangolo é un quadrato. ٱ 3.1.10. Una nuova dimostrazione della diseguaglianza 2.2.7 a b c 3 . bc ca ba 2 Questa dimostrazione utilizza la diseguaglianza GM-AM. L‘idea é porre b c x,c a y,a b z con lo scopo di trasformare l'espressione in una forma più conveniente. Allora a x y z x yz x yz , b , c 2 2 2 che é scritta nelle nuove variabili: x y z x y z x y z 3 . 2x 2y 2z 2 E‘ equivalente a y x z y z x y y z x x 6. z Dalla diseguaglianza GM-AM, ogni parentesi é non minore di 2. 3.2. Principali diseguaglianze per tre numeri. 68 Per tutti i numeri positivi a,b,c le seguenti diseguaglianze 3 abc a 2 b2 c2 3 abc 1 1 1 3 3 a b c e le eguaglianze si hanno se e solo se a b c . Come nel caso dei due numeri, il punto principale é provare la diseguaglianza tra GM e AM. 3.2.1. 3 abc abc 3 La dimostrazione é basata nella seguente identità classica: 3.2.2. a3 b3 c3 3abc a b c a 2 b 2 c 2 ab bc ca Che é vera per gl arbitrari numeri reali a,b,c . Per i numeri positivi a,b,c, abbiamo a b c 0 e dalla diseguaglianza generale 3.2.2. a2 b2 c2 ab bc ca 0 . Segue che a3 b3 c3 3abc . Se sostituiamo a,b,c per 3 a , 3 b , 3 c si ottinene la diseguaglianza richiesta. La diseguaglianza abbiamo anche in 3.2.2 se e solo se a2 b2 c2 ab bc ca , che é a b c . 3.2.3. La diseguaglianza HM-GM 3 3 abc 1 1 1 a b c Segue dalla diseguaglianza GM-AM, applicata ai numeri 1 1 1 , , . a b c 3.2.4. La diseguaglianza AM-QM abc a 2 b2 c2 3 3 Non é nuova. Elevando al quadrato si ottiene una nuova forma. 3.2.5. a b c 2 3 a 2 b2 c2 Che é la diseguaglianza C-S per le terne a,b,c e 111 , , . 69 La diseguaglianza GM-QM per tre numeri ha una interessante interpretazione geometrica. Sia ABCDA' B' C' D' un parallelepipedo con i lati di lunghezza a,b,c . Allora la diagonale AC' ha lunghezza d a 2 b2 c 2 . La sfera circoscritta al parallelepipedo ha 1 raggio R d . Il cubo inscritto nella sfera ha lato di lunghezza tale che 2 d 3 2 3 . Segue che d a 2 b2 c2 . 3 3 Quindi, la diseguaglianza AM-QM combinata con GM-AM dice: fra tutti i parallelepipedi inscritti in un sfera, il cubo ha il volume massimo: 3 2 2 2 abc a b c abc 3 3 3 . Il risultato é stato scoperto dal famoso matematico ed astronomo tedesco Johannes Kepler (1571-1630). Presentò alcune diseguaglianze classiche ottenute usando diseguaglianze principali. 3.2.6. Per tutti i numeri positivi a,b,c a b c 1 1 1 9. a b c Dimostrazione. Applichiamo la proprietà 1.7.9 nella diseguaglianza HM-AM 3 abc . 1 1 1 3 a b c ٱ 3.2.7. Per tutti i numeri positivi a,b,c la seguente diseguaglianza: a b c a 2 b2 c 2 9abc . Dimostrazione. a b c a 2 b2 c 2 a b c ab bc ca 1 1 1 a b c abc 9abc . a b c ٱ 3.2.8. Per tutti i numeri positivi a,b,c a b b c c a 3 3 3 70 24abc . In questa dimostrazione combineremo GM-AM per tre numeri e poi per due numeri: a b b c c a 3 3 3 3 a b b c c a 3 2 ab 2 bc 2 ca 71 INVARIANTI Petar Kenderov e Ivaylo Kortezov Consideriamo alcuni problemi prima di speigare che cosa é una “invariante”. Problema A1. Il coraggioso Cavaliere incontrò il Dragone dalle tre teste e decise di mostrare il suo coraggio nel tagliare tutte le teste. Dimostrò infatti la sua incompetenza: dopo aver tagliata la prima testa, apparvero altre tre teste al posto di quella tagliata. Tuttavia il Cavaliere insistette a tagliare teste. Infine decise di contare le teste del Dragone. Ne contò 2006. Sono state contate correttamente? Soluzione: Dopo il primo colpo é stata tagliata una testa e appaiono tre nuove teste. Il Dragone avrà quindi 5 teste (due più le tre nuove comparse). Dopo il secondo colpo il Dragone avrà 2+5 teste. Dopo il terzo colpo 9, e così via. Dopo ogni colpo, il numero di teste aumenta di due. Benché il numero delle teste del Dragone aumenti dopo ogni colpo è sempre un numero dispari: 3, 5, 7, 9, 11, … Perciò il numero di teste non potrà essere un numero pari come 2006. Il Cavaliere ha mostrato un’altro tipo di incompetenza. Non sa contare. Problema A2. Gli interi da 1 a 99 sono scritti una riga. Lily cancella due di questi interi e scrive la loro differenza alla fine della riga. Allora ripete questa operazione con la nuova lista di interi sino a che si abbia un singolo numero. E’ un pari o un dispari? Soluzione: Sia S il numero dispari di interi nella lista. All’inizio S=50. Supponi che Lily cancelli alcuni numeri a e b. Vi sono tre possibili casi: a) Entrambi i due interi sono pari (in questo caso l’operazione non riguarderebbe il numero di interi dispari nella riga perché la differenza tra a e b è nuovamente un numero pari); b) Entrambi i due interi sono dispari (la loro differenza è pari ed il numero di interi dispari nella riga dopo l’operazione è ridotto a 2); c) a e b hanno diferente parità, i.e. uno è pari e l’altro è dispari; in questo caso un intero dispari è cancellato ed un tale intero è aggiunto perché la differenza tra a e b è un numero dispari. Perciò, ogni operazione preserva S o la diminuisce di 2. La parità di S è preservata. E’ sempre un numero pari. Fino alla fine dobbiamo avere S 1, la sola possibilità é S=0. Allora l’ultimo numero è pari. Problema A3. (Comunicato da Ivan Simeonov) In una carta da gioco sono scritti due numeri (19;94). Ann, Helen e Cathy possono cambiare i numeri nella carta accordandosi con le seguenti regole: Ann rimpiazza i numeri (a;b) con (a-b;b); Helen rimpiazza i numeri (a;b) con (a+b;b). Cathy rimpiazza i numeri (a;b) con (b;a). Ogni volta una ragazza da la carta che ha cambiato almeno una volta (e forse diverse volte) prima di dare la carta ad un’altra ragazza per compiere la sua operazione (forse diverse volte). E’ possibile mettere nella carta i numeri: a) (19;95)? 72 b) (19;96)? Soluzione. Ognuna delle tre operazioni preserva il Massimo Comun Divisore2(GCD dei due numeri (a; b). Quindi GCD(19;94)=1 e GCD(19;95)=19, quest’ultimo non può essere ottenuto. Tuttavia, GCD(19;96)=1. Infatti, la coppia (19;96) può essere ottenuta dalla successione di cambi quando C sta per Cathy, A per Ann e H per Helen. I seguenti cambi fatti dalle ragazze corrispondenti produce la soluzione: C: (94;19); AAAA: (18;19); C: (19;18); A: (1;18); C: (18;1); H: (19;1); C: (1;19); HHHHH: (96;19); C: (19;96). Allora, quale é l’invariante? Nel Problema A1 abbiamo visto che il numero delle coppie (dispari-pari) delle “Teste del Dragone” non è cambiato. Rimane lo stesso ogni volta (dispari). Era invariante rispetto alla “operazione” compiuta dal Cavaliere. Nel secondo problema la coppia di numeri di interi dispari nella riga rimase non cambiata. Era la stessa (pari) dopo ogni operazione compiuta da Lily. In casi come questi diciamo “la parità è invariante”. Nel terzo problema il Massimo Comun Divisore (GCD) rimane lo stesso, o era un invariante, dopo l’”operazione” compiuta dalle ragazze. Possiamo dire che qualcosa è invariante quando cerchiamo una soluzione di un problema corrispondente. Presentiamo adesso alcuni esempi dello stesso tipo. Problema A4. Una scatola ha 36 bottiglie, 19 di esse sono piene, e le altre vuote. Prendiamo due bottiglie a caso. Se una di esse é piena, la rimettiamo nella scatola. Se entrambe sono piene, ne svuotiamo una e l’altra la rimettiamo nella scatola. Ripetiamo sino a quando una singola bottiglia rimane nella scatola. L’ultima bottiglia è piena? Soluzione: Sia S il numero delle bottiglie piene. All’inizio S=19. Ogni operazione preserva S o lo diminiusce di 2. Pertanto la coppia di S è preservata. Alla fine dobbiamo avere S 1, diamo S=1. Allora l’ultima bottiglia è piena. Problema A5. In un poligono, sono disegnate alcune diagonali. Chiamiamo vertice dispari se si incontrano nel vertice un numero dispari di diagonali. Chiamaimo vertice pari, se si incontrano in questo vertice un numero pari di diagonali. Mostra che il numero di vertici dispari è pari (ricordiamo che 0 è un numero pari). Soluzione: Assumiamo inizialmente che non ci siano diagonali; allora questo è un numero pari di vertici dispari. Allora si comincia a tracciare le diagonali una ad una. Ogni nuova diagonale cambia la parità dei vertici. Vi sono tre casi possibili: 2 Lasceremo nel testo le iniziali inglesi del Massimo Comun Divisore: Greatest Common Divisor (GCD). 73 1. I vertici sono di differenti parità; allora i vertici dispari diventeranno pari e gli altri cambieranno da pari a dispari. Il numero di vertici dispari rimarrà lo stesso. 2. Entrambi i vertici sono dispari; allora diventeranno pari aggiungendo la diagonale connessa con essi. Pertanto il numero di vertici dispari sarà diminuito di 2. 3. Entrambi i vertici sono pari; allora diventeranno dispari dopo aver tracciato la diagonale connessa con essi. Vediamo che in tutti i casi il numero di vertici dispari rimane lo stesso o cambia di due (aumenta di 2 o dimnuisce di 2). La parità rimane quindi la stessa. All’inizio il numero di vertici dispari era 0, non può divenire un numero dispari. Problema A6. In quattro contenitori di vetro di un castello vi erano 507, 1006, 1505, e 2004 pietre preziose. Ogni giorno vengono scelti due di questi contenitori ed uno o cinque pietre preziose vengono aggiunte o prese da esse. E’ possibile avere in un dato momento 2005, 2004, 2002 e 1998 pietre preziose in questo contenitore? Soluzione. Sia S la quantità totale di pietre preziose. All’inizio S è pari. Ogni operazione preserva S pari. La richiesta della configurazione di 2005, 2004, 2002 e 1998 pietre preziose nel contenitore avrebbe S dispari, allora é impossibile. Problema A7. Sia ABCDEF un esagono. Ai vertici A e C é scritto il numero 1, e in tutti gli altri vertici è scritto il numero 0. Bob può scegliere due vertici adiacenti (i.e. estremi del lato dell’esagono) e incrementarli entrambi di 1. Allora con i numeri scritti recentemente possiamo compiere la stessa “operazione”. Allora può scegliere due vertici adiacenti e incrementarli di 1. Può Bob rendere uguali tutti i sei numeri dopo un certo numero di operazioni? Soluzione: Denota i numeri che corrispondono ai vertici dopo l’ennesima mossa di Bob con an, bn, ..., fn. Inizialmente abbiamo a0 = c0 =1 e b0 = d0 = e0 = f0 =0. Per ogni n considera il numero Sn=an-bn+cn-dn+en-fn. Allora S0=a0-b0+c0-d0+e0-f0=1-0+1-0+0-0=2. Questo può accadere se Bob sceglie i vertici adiacenti A e B. Allora i numeri in A e B aumentano di 1: a1=a0+1, b1=b0+1. Allora a1 – b1 =a0 – b0. I numeri degli altri vertici non riguardano le operazioni (c1=c0, d1=d0, e1 =e0, f1=f0 ), abbiamo l’uguaglianza S1=S0=2. Una conclusione simile sarà raggiunta, se Bob sceglie ogni altra coppia di vertici adiacenti, non A e B, (controlla questo dalla considerazione che rimangono coppie di vertici adiacenti: B e C, C e D, D e E, E e F, F e A). Quindi, per ogni intero positivo k abbiamo S(k+1) = Sk = ……=S1=S0=2. In altre parole, il numero Sn rimane non cambiato per ogni n . E’ l’”invariante” rispetto all’operazione considerata. Fra l’altro egli, se dopo aver compiuto l’operazione, ogni volta i numeri in tutti i vertici diventano uguali, allora avremo Sn = 0 che è impossibile. Questa contraddizione mostra che la risposta al suddetto problema è “NO”. Problema A8 (Torneo delle Città). In un’isola vi sono 13 camaleonti bianchi, 15 grigi e 17 rossi. Quando due camaleonti differentemente colorati si toccano, cambiano al terzo colore. Quando tutti i camaleonti cambiano in bianco? 74 Soluzione: Il “resto modulo 3” di un dato intero non negativo é il resto non negativo dopo averlo diviso per 3. Per esempio, 18= 6x3 +0 e resto modulo 3 é 0; 19 = 6x3 +1 e resto modulo 3 é 1. Da 20=6x3+2, resto modulo 3 é 2. L’intero 21 é divisibile per 3 ed ha 0 come resto modulo 3. I numeri 22, 23, 24 hanno rispettivamente resto 1,2,0. Vediamo che aumentando l’intero di 1 aumenta, in generale, il resto modulo 3 di 1. Quindi, se il resto era 2, allora aumentando il numero di 1 é divisibile per 3 e il resto diventa 0. Sia S l’insieme dei resti modulo 3 delle quantità di camaleonti bianchi, grigi e rossi. All’inizio S={1;0;2}. Supponiamo che un camaleonte bianco tocchi un grigio. Allora diventa rosso. Il numero di camaleonti bianchi come pure i grigi diminuiscono di uno e diventano 12 e 14. I loro resti diventano 0 e 2. Il numero di camaleonti rossi aumenta di due (diventa 19) ed il suo resto è ora 1. Vediamo che l’insieme S di resti diventa {0;2;1}. Consiste di nuovo nei numeri 0,1,2. E’ facile capire (considerando i riamanenti due casi “bianco tocca rosso” e “grigio tocca rosso”) che ogni contatto produce gli stessi insiemi di resti modulo 3. Ogni contatto diminuisce due dei resti per 1, ed amenta il terzo di 2, che da lo stasso insieme S di resti. L’insieme S non è cambiato. E’ invariante erimane come era all’inizio: S={1;0;2}. Se tutti i camaleonti toccano bianco, l’insieme dei resti modulo 3 sarebbe S={0;0;0}. Perciò tutti i camaleonti non possono toccare bianco. In questo problema l’invariante era di diversa natura. Era un insieme, non un numero o coppie di numeri. Problema A9. Ann ha una scatola, piena di otto piccole scatole. Alcune di quelle contenute nella grande contengono otto piccole scatole in mezzo alle quali sono nuovamente riempite con otto scatole (molto piccole). Il numero di scatole vuote in questa configuarazione di scatole può essere 1000? Soluzione: Consideriamo la configurazione data di scatole come composta usando la seguente semplice operazione. Iniziamo la scatola esterna, che può essere considerata come vuota, riempiamola con 8 scatole. Facciamo la stessa cosa ad ogni passo: aggiungiamo 8 piccole scatole in una scatala vuota selezionata, sino a che abbiamo la data configurazione di scatole. L’operazione che abbiamo in testa è “riempi una scatola vuota con otto piccole scatole”. Non ci sono dubbi che susando questa operazione possiamo ricostruire, passo dopo passo, la configurazione data di scatole. Sia S il resto modulo 7 del numero di scatole vuote, ad un certo passo, nella costruzione della configurazione data di scatole dall’operazione descritta precedentemente. All’inizio abbiamo solamente una scatola vuota (l’esterna). Il resto modulo 7 è perciò equale a 1: S=1. Riempendo la scatola esterna con 8 piccole scatole risulterà una configurazione di 8 scatole vuote: la scatola esterna non è più vuota, è riempita da 8 piccole scatole che sono vuote per il momento. Il resto modulo 7 delle 8 scatole vuote è di nuovo S=1. Ogni operazione riduce il numero di scatole vuote di 1 e crea 8 nuove scatole vuote. Pertanto ogni applicazione dell’operazione aggiunge 7 scatole vuote. Questo significa che il resto modulo 7 non cambia. E’ invariante e rimarrà uguale ad 1. Il resto di 1000 modulo 7 è 6, non possiamo mai avere 1000 scatole vuote. Problema A10. (Comunicato da Ivan Simeonov) Possiamo coprire una tabella 10 x 10 con 25 blocchi rettangolari di 4 x 1? Soluzione. 75 Indicizza le righe e le colonne con numeri da 1 a 10 e colora di nero i campi che appartengono simultaneamente alle colonne ed alle righe con indice dispari. Vi sono 25 di tali campi neri. Ogni blocco 4x1 copre entrambi 0 o 2 campi neri. Perciò il numero di campi neri che sono coperti da blocchi è pari, allora non puà essere 25. Questo significa che 25 blocchi di una data grandezza non possono coprire la tabella. Si può dichiarare questa soluzione un piccolo passo sull’argomento degli “invarianti”. Supponiamo che esista una copertura della tabella consistente di 25 bolocchi rettangolari di grandezza 4x1. Si denoti con S il numero di campi neri coperti (sono in tutto 25). Si consideri l’operazione “sposta un blocco”. Ogni blocco copre 0 o 2 campi neri, il numero di campi neri coperti è sempre dispari. Saranno anche dispari quando tutti i blocchi sono stati rimossi. Questo è impossibile. Probema A11. (preso a prestito dalla competizione “Um+”) Possiamo coprire una tabella 8x8 con 16 blocchi di quattro campi ognuno, tale che uno dei blocchi é un quadrato e gli altri hanno la forma della lettera L? Soluzione. Indicizza le righe della tabella con i numeri da 1 a 8, colora di nero i campi in corrispondenza delle righe dispari. Ogni blocco a forma di L copre entrambi i campi neri 1 o 3, allora gli Lblocchi copriranno un numero dispari di campi neri. Il quadrato nero copre 2 campi neri. Il totale dei campi neri è coperto da dispari, allora non può essere 32. La tabella non può essere coperta dai blocchi. Problema A12 (Mircea Ganga) Una tabella 8x8 é coperta da 21 blocchi 3x1 ed una cella è vuota a sinistra. Questa cella può essere in un angolo? Soluzione. Supponiamo che sia nell’angolo alto a destra. Poni in ogni cella della tabella un numero nel seguente modo: 1 2 3 1 2 3 1 2 2 3 1 2 3 1 2 3 3 1 2 3 1 2 3 1 1 2 3 1 2 3 1 2 2 3 1 2 3 1 2 3 3 1 2 3 1 2 3 1 1 2 3 1 2 3 1 2 2 3 1 2 3 1 2 3 Le celle con "2" sono 22, mentre gli "1" e i "3" sono 21. Ogni blocco copre tre diversi numeri, il campo vuoto conteneva un “2”, mentre esso contiene “1”. Questa è una contraddizione. B. Giochi Problema B1. Ann e Bob giocano la seguente partita. Iniziano scrivendo il numero 0. Allora giocano a turno: per prima Ann, poi Bob, allora Ann, quindi Bob, e così via. Per ogni turno il giocatore ha aggiunto una cifra positiva all’ultimo numero scritto e quindi scrive la somma. Chiunque dia per primo un numero di tre cifre vince. Questa è una possibile strada che permette ai giocatori di vincere? In altre parole vi è una strategia per vincere? Soluzione. Se uno dei giocatori pone il numero 91 (o più grande) prima della sua mossa, può vincere aggiungendo 9. Allora nessuno vorrebbe lasciare il 91 (o più grande) dopo la sua mossa. 76 Pertanto porre 90 non é l’ideale: ogni possibile mossa darà una chance all’altro giocatore per la vittoria. Se qualcuno da un numero compreso tra 81 e 89 prima della sua mossa, può vincere aggiungendo un numero per raggiungere 90. Allora nessuno vorrà arrivare a 81 (o ad un numero più grande) dopo la sua mossa. Pertanto porre 80 non è positivo: ogni possibile mossa darà una chance all’altro giocatore per la vittoria. Argomentando in questo modo Bob vincerà, se mette un multiplo di 10 dopo la sua mossa. Dopo ogni possibile mossa di Ann può aggiungere un appropriato numero in modo da lasciare ad Ann il prossimo multiplo di 10. Per esempio, se Ann seleziona 2 all’inizio, Bob può selezionare 8 in modo che la somma sia 10. Allora Ann aggiunge, Bobb lo può arrotondare a 20 e così via. Questa è la strategia vincente per lui, i.e. per il secondo giocatore. Problema B2. Tom e Jerry hanno una scatola di 100 dolci e giocano la seguente partita. Per primo Tom, poi Jerry, quindi Tom, poi Jerry, etc., mangiano uno o due dolci. Chiunque mangi l’ultimo dolce vince. Chi vincerà, se entrmbi giocano abilmente? Soluzione. Se uno dei due ha 3 dolci prima della sua mossa, non può vincere; qualunque cosa giochi l’altro giocatore vince dopo la sua mossa. Pertanto “3” è una “cattiva posizione”. Se ognuno ha 6 dolci dopo la sua mossa vincerà, come prima. Pertanto “6” è anche una “cattiva posizione”. Allora sono cattive posizioni “9, “12”, etc.. Segue che Tom può vincere se mangia un dolce alla sua prima mossa e segue la regola: “lascia un multiplo di 3 per gli altri giocatori”. Problema B3. (Comunicato da Cyril Bankov) Tom e Jerry giocano la seguente partita in una scacchiera. Un castello é la sola figura presente nella scacchiera ed é messa nell’angolo sinistro in basso. Per primo Tom, poi Jerry, poi Tom ed allora Jerry, e così via… Per ogni turno, il giocatore deve muovere il castello di qualche numero nella posizione destra o in alto. Perde colui il quale non si può più muovere; l’altro vince. Vi è una strategia vincente? Soluzione. La sola posizione da dove il castello non si può più muovere é nell’angolo in alto a destra. Jerry può vincere usando la seguente strategia: lascia il castello nella diagonale che connette l’angolo sinistro in basso con l’angolo in alto a destra. Dopo tale mossa Tom non può muovere il castello nell’angolo, allora Jerry non può perdere. Ogni possibile mossa di Tom permette a Jerry di seguire la sua strategia. Alla fine del gioco Jerry vincerà. Problema B4. (Comunicato da Cyril Bankov) Tom e Jerry hanno due scatole, una con 20, l’altra con 21 dolci. Per primo Tom, poi Jerry, quindi Tom, poi Jerry, etc.. Per ogni turno il giocatore ha magiato la totalità del contenuto di una delle due scatole e muove una parte, ma non tutta, di dolci dall’altra scatola in quella vuota. Perde colui il quale non si può più muovere; l’altro vince. Vi è una strategia vincente? Soluzione. Tom può vincere seguendo la strategia: lascia un numero dispari di dolci in entrambe le scatole. Dopo di che muove Jerry che lascia un numero pari di dolci nella scatola, allora Tom può sempre aggiustare questa strategia. Quando il gioco finisce, Tom vincerà. Problema B5. Il numero 2006! Che dalla definizione é uguale al prodotto dei numeri 1,2,3,...,2006 viene scritto nella lavagna. Due giocatori, uno dopo l’altro, giocano accordandosi con la seguente regola: se il numero X è scritto nella lavagna, il giocatore sceglie un numero intero positivo 77 Y X tale che sia il più piccolo dei 20 primi divisori, e rimpiazza X con la differenza X-Y. Se si scrive 0 si vince. Vi é una strategia vincente? Soluzione: Sia pi il i-esimo primo e sia P= p1 p2 … p20 il prodotto di questi numeri primi. Se X<P, il giocatore che viene dopo può vincere sottraendo X. Quindi la posizione “P” é una cattiva posizione: il giocatore successivo non può vincere, e chiunque giochi, l’altro giocatore può vincere con la sua successiva mossa. Si consideri la posizione kP, k=1,2,.... Allora: a) Se il numero alla lavagna é del tipo kP, il giocatore non può lasciare il suo concorrente in una delle posizioni mP per m = 0, 1, 2, ..., (k-1), come implicherebbe una sottrazione di un numero che abbia almeno 20 divisiori primi diversi. In particolare non può vincere direttamente. b) Se il numero alla lavagna é tra kP e (k+1)P, il giocatore può lasciare il suo concorrente alla posizione kP. Dalla posizione iniziale 2006! = nP, il secondo giocatore può sempre applicare b) lasciare un numero del tipo kP dopo la sua mossa. Alla fine del gioco, questo garantisce la vincita al secondo giocatore. C. Semiinvarianti Problema C1. (Olimpiadi, USSR 1961) Ogni cella di una tabella rettangolare m x n é ricoperta da interi. Chiamiamo retta ogni riga o colonna. E’ permesso cambiare segno a tutti i numeri in una certa retta. Dimostrare che dopo un certo numero di tali cambi si può avere una tabella nella quale la somma dei numeri per ogni retta é non nulla. Soluzione. Sia S la somma dei numeri in una tabella. Se ogni retta ha somma non negativa, siamo a posto. Se è una retta con somma negativa, applichiamo l’operazione suddetta. Un risultato S decresce (vedi S come la somma delle somme in tutte le rette, parallele alla retta scelta). Vi sono solo molte scelte finite possibili per i segni degli interi nella tabella, vi sono molti valori finiti possibili di S. Pertanto non possiamo scegliere rette con somme sempre negative. Quindi ad ogni fase tutte le rette devono avere somma non negativa. Problema C2. (Comunicato da Ivan Simeonov) In un piano sono dati 2n differenti punti. Mostra che esistono n segmenti disgiunti che terminano in questi punti. Soluzione. Congiungi i punti a coppie arbitrariamente. Sia S la somma delle lunghezze di tutti i segmenti tracciati. Se tutti i segmenti sono disgiunti, siamo a posto. Altrimenti, se AB e CD hanno un punto in comune, che non sia l’estremo comune, i punti sono differenti. Sostituiamo ora AB e CD con AC e BD. La diseguaglianza triangolare mostra che S diminuirà. Quindi vi sono molte possibili strade finite per connettere 2n punti, vi sono molti possibili valori finiti di S. Pertanto S non può diminuire mai. Perciò in ogni momento il processo si é fermato, i.e. tutti i segmenti saranno disgiunti. Problema C3. (Olimpiadi, USSR 1971) Ogni membro di un parlamento ha non più di 3 nemici. Mostra che il parlamento può essere diviso in due parti in modo che ogni membro di una parte ha non più di un nemico nella sua parte. Soluzione. 78 Dividi il parlamento in due parti arbitrariamente. Sia S il numero totale di coppie di nemici con una parte. Se ognuno non ha più di un nemico con questa parte, siamo a posto. Altrimenti ognuno ha al meno due nemici nella sua parte; se lo muovi nell’altra parte, non avrà più di un nemico perché il totale del numero dei nemici è minore o uguale a 3 e due o tre di essi sono nell’atra parte. Pertanto S diminuisce. Vi é un grande numero finito di possibilità per dividere il parlamento in parti, il processo non può continuare per sempre. Pertanto ad ogni passo possiamo avere una separazione plausibile. Problema C4. (Olimpiadi Matematiche Internazionali, Varsavia 1986) Vengono scritti 5 interi ai vertici di un pentagono in modo tale che la loror somma sia positiva. Se i numeri per ogni tre vertici consecutivi sono x, y, z e y<0, possiamo sostituire questi numeri con x+y, -y e z+y, ripsettivamente. Questo processo si può ripetere indefinitivamente? Soluzione. Siano a, b, c, d, e i numeri nei cinque vertici e sia S(a,b,c,d,e)=(a-c)2+(b-d) 2+(c-e) 2+(d-a) 2 +(e-b) 2. Supponiamo che c<0 ed abbiamo sostituito b, c, d con b+c, -c, d+c, ripsettivamente. Allora S(a,b+c,-c,d+c,e) - S(a,b,c,d,e) = (a+c) 2+(b-d) 2+(c+e) 2+(c+d-a) 2+(b+c-e) 2 - (a-c) 2-(b-d) 2-(c-e) 2-(d-a) 2-(b-e) 2 = 4ac + 4ce + c(c+2d-2a) + c(c+2b-2e) = c(4a+4e+c+2d-2a+c+2b-2e) = 2c(a+b+c+d+e)<0. I valori di S sono interi, non nulli e diminuiscono dopo ogni operazione, il processo non può continuare indefinitivamente. D. Problemi per lavoro individuale Le soluzioni ai problemi di questa sezione sono simili alle soluzioni dei problemi sopra considerati. Si potrebbe provare a risolvere questi problemi e solo allora consultare le soluzioni date alla fine della sezione. Problema D1. In un albero vi sono 100 mele golden. Ogni notte un dragone mangia due mele. Vi sarà un giorno nel quale l’albero avrà esattamente 5 mele? Assumi che non crescono nuove mele nell’albero. Problema D2. In un bus vi sono 11 persone. Ad ogni fermata 3 persone scendono e 5 nuove persone entrano nel bus. Vi è una fermata dopo la quale nel bus vi saranno esattamente 100 persone? Problema D3. Ann ha scritto 20 interi, 7 dispari. Cancella due dei numeri e scrive la somma dei loro quadrati. Allora ripete questa operazione con una nuova lista di numeri sino a che ha un singolo numero. L’ultimo numero è pari o dispari? Problema D4. (Olimpiade Nazionale Bulgara 2004) In una parola consistente di a e di b sono possibili I seguenti scambi: 1. rinpiazzare aba con b o viceversa; 2. rinpiazzare bba con a o viceversa; 3. rinpiazzare abb con bba o viceversa; 4. rinpiazzare aab con baa o viceversa. Iniziamo con una parola di 2005 a, seguita da una sola b. Possiamo avere una parola che inizia con una b, seguita da 2005 a? 79 Problema D5. (Mircea Ganga) Dieci monete sono poste ai vertici di un decagono. In ogni mossa possiamo scegliere due monete e muoverne ognuna di un vertice adiacente. Possiamo mettere assieme tutte le monete in un vertice? Problema D6. n monete sono poste ai vertici di un n-agono. Ad ogni mossa possiamo scegliere due monete e muoverne ognuna ad un vertice adiacente. Possiamo mettere assieme tutte le monete in un vertice? Problema D7 In un bus vi sono 12 persone. Ad ogni fermata escono 2 persone ed entrano 5 nuove persone nel bus. Vi è una fermata dopo la quale nel bus vi saranno esattamente 100 persone? Problema D8 Il Bravo Calvaliere incontra nuovamente il Dragone dalle tre teste e ha deciso di tagliargliele. Dopo aver tagliato una testa otto nuove teste appaiono al posto di essa. Ma il cavaliere insiste nel taglier le teste. Infine decide di contarle. Ne conta 2006. Li ha contate correttamente? Problema D9. E’ dato un insieme di 5 numeri: 2; 2; 3; 4; 4. Ad ogni passo, possiamo scegliere due di essi, a e b, e rimpiazzarli con 2a-b e 2b-a. a) Possiamo ottenere ad ogni tappa l’insieme di numeri 0; 2; 3; 4; 6? b) Cosa possiamo dire dell’insieme di numeri 2; 2; 3; 4; 6? Problema D10. Un cavaliere é posto nell’angolo sinistro in basso di una scacchiera 8x8. Una “mossa” del cavaliere è definita nella traslazione di due campi orizzontalemte o verticalmente e quindi un campo nella direzione perpendicolare (a L). E’ possibile che dopo esattamente 9 mosse di un cavaliere è posto nell’angolo in alto a destra della scacchiera? Problema D11. Puoi metter 31 domini in una scacchiera senza sovrapporsi in modo tale che i campi delle diagonali opposte rimangano scoperte? Problema D12. (Mircea Ganga) Un T-tetramino consiste di 4 quadrati, ordinati secondo la lettera T. Puoi coprire una tabella di 50x50 con 625 T-treamini? Problema D13 (Mircea Ganga) Sono scritti i numeri da 1 ad n nell’ordine. Una mossa consiste nello scambiare ogni due numeri adiacenti. E’ possibile che dopo un numero dispari di mosse I numeri sono scritti nel loro iniziale ordine? Problema D14. Sono scritti i numeri da 1 ad n nell’ordine. Una mossa consiste nello scambiare ogni due numeri. E’ possibile che dopo un numero dispari di mosse I numeri sono scritti nel loro iniziale ordine? Problema D15. Nel popolare Gioco 15, una scacchiera 4x4 ha una cella vuota, e le altre sono riempite con monete, numerate (arbitrariamente) da 1 a 15. Due celle sono adiacenti se hanno unlato 80 comune. Una mossa consiste nel prendere la moneta da una delle celle, adiacenti a quella vuota, e porla in quella vuota. Questa è una successione di mosse, dopo che le k monete e le 16-k monete sono scambiate per ogni 2, …,7 (i.e. possiamo riordinare le monete “inversamente”)? Problema D16 (Olimpiade Matematica dei Balcani) In un cubo 3x3x3, una delle 27 celle é vuota ele altre sono riempite con cubi unità, numerati da 1 a 26. Due celle sono adiacenti quando hanno una faccia comune. Una mossa consiste nel prendere il cubo da una delle celle, adiacenti alla cella vuota, e metterla in una cella vuota. E’ questa una successione finita di mosse, dopo che i k cubi sono scambiati con i 27-k cubi per ogni k=1, 2, ..., 13 (i.e. possiamo riordinare i cubi “inversamente”)? Problema D17 (Torneo di Città). Una tabella 7 x 7 é coperta da 16 blocchi 3x1 ed una cella é vuota. Cerca tutte le possibili posizioni della cella vuota. Problema D18 In un’isola vi sono 13 camaleonti bianchi, 15 grigi e 17 rossi. Quando due camaleonti colorati differentemente si toccano cambiano il terzo colore. a) Possono i camaleonti bianchi e grigi diventare di ugual numero? b) Può accadere che il numero dei camaleonti grigi sia più grande di 3 dei camaleonti rossi? c) Può accadere che il numero dei camaleonti rossi sia più grande di 3 dei camaleonti bianchi? Problema D19. (Comunicato da Cyril Bankov) Tom e Jerry giocano la seguente partita in una scacchiera. Un re é messo nell’angolo sinistro in basso nella scacchiera. Per primo Tom, poi Jerry e quindi Tom, e così via. Ad ogni turno il giocatore ha mosso il re di un campo a destra, o sopra, o diagonalmente in alto. Perde chi non si può muovere più; l’altro vince. Vi è una strategia vincente? Soluzioni dei problemi per il lavoro individuale nella Sezione D. Soluzione del problema D1: Durante la prima notte il numero di mele nell’albero diminuisce di 2: 100-2=98. Nota che 100 é un numero pari e quando lo diminuiamo di 2 abbiamo 98 che é pari. Alla notte successiva il numero di mele diventa 98-2=96, e 96 é ancora un numero pari. Nei giorni successivi il numero di mele sarà 94, 92, 90, 88, …, e questi sono sempre numeri pari, perché quando sottraiamo 2 da un numero pari, il risultato sarà sempre un numero pari. In ogni giorno il numero di mele sarà pari e quindi non é possibile ch ci siano esattamente 5 mele, perché 5 è dispari. Soluzione del problema D2: No. Dopo la prima fermata 3 persone escono e 5 nuove persone entrano. Pertanto il numero di persone nel bus aumenta di due: 11+2=13. Dopo ogni fermata il numero di persone nel bus aumenta di due di nuovo: 11, 13, 15, 17, 19, 21, … Pertanto il numero di persone dopo ogni fermata rimane dispari. Allora non potrà mai essere uguale 100. Soluzione del problema D3: Sia S il numero di interi dispari. All’inizio S=7. Ogni operazione preserva S o la diminuisce di 2. Pertanto la parità di S é preservata. Infine dobbiamo avere S≤1, poniamo S=1. Allora l’ultimo numero è dispari. 81 Soluzione del problema D4: Si osservi che sotto le sostituzioni permesse il numero di lettere a nella posizione pari preseva la parità. Rimane da osservare che nella parola desiderata il numero di “a” in posizione pari è 1003, quando nella parola data il numero di “a” in posizione pari è 1002. Quindi questa parola non si può ottenere usando le sostituzioni menzionate. Soluzione del problema D5: No. Il numero dei vertici 1, 2, ..., 10. All’inizio, il numero di monete in posizione dispari é dispari (5). Per ogni mossa, questo numero è preservato o cambiato di due, allora rimarrà sempre dispari. Ma se le monete erano in un vertice, questo numero sarebbe pari, che è impossibile. Un altro approccio é il seguente. Numero di vertici 1, 2, ..., 10. Per ogni mossa, il valore della moneta data uguaglia il numero di vertici. La somma dei valori delle monete all’inizio é 1 +2 +… +10 =55. La mossa di una moneta ad un vertice adiacente cambia il valore da 1 a 9, allora il cambio totale di valori delle due monete é un numero pari. La somma dei valori è dispari all’inizio, rimarrà sempre dispari. Ma se le monete sono messe ad ogni vertice, la somma dei loro valori sarebbe dieci volte il numero a questo vertice. Questa somma è un numero pari e quindi non può essere ottenuto. Soluzione del problema D6: Come sopra, numero di vertici 1, 2, ..., n. Si noti inizialmente che quando n é dispari, possiamo mettere tutte le monete in un vertice senza alcun problema: scegliamo un vertice e poniamo lì tutte le altre monete muovendo le coppie equidistanti verso il vertice. In seguito si noti che se n è divisibile per 4, allora possiamo muovere inizialmente tutte le monete nelle posizioni dispari alle loro più grandi posizioni pari. Questo implica che si muovono un numero pari di monete, allora è possibile. Allora possiamo muovere liberamente le coppie di monete ed in particolare possiamo metterle in un vertice. Finalmente, sia n=4k+2 per alcuni interi k. Ad ogni mossa il valore delle monete date uguaglia il numero dei vertici dove è messo. La somma dei valori delle monete all’inizio é 1 + 2 + … + (4k+2) =(2k+1)(4k+3), che è dispari. La mossa di una moneta ad un vertice adiacente cambia il valore da un numero dispari (1 o 4k+1), allora il totale cambio di valori di due monete è un numero pari. La somma dei valori è dispari all’inizio, rimarrà sempre dispari. Ma se le monete sono messe ad ogni vertice, la somma dei loro valori sarebbe 4k+2 volte il numero ai suoi vertici. Questa somma è un numero pari e non può quindi essere ottenuta. Soluzione del problema D7: No. Il numero di persone nel bus dopo ogni fermata rimane un multiplo di 3. Soluzione del problema D8: No. Dopo ogni mossa, il numero di teste aumenta di 7. Il numero di teste rimarrà sempre 3 modulo 7. Quindi 2002 é un multiplo di 7, il resto di 2006 modulo 7 é 4. Allora il cavaliere non aveva contato correttamente. Soluzione del problema D9: a) Si: poni a=2, b=4. b) No: osserva che la somma dei 5 numeri non é cambiato dalla trasformazione (i.e l’invariante quì é la somma). Pertanto la somma iniziale é 15, mentre la finale sarebbe 17, allora non può essere ottenuta. Soluzione del problema D10: No. Dopo una mossa il cavaliere va ad un campo di altro colore. Pertanto dopo 9 mosse il colore del campo differirà dall’originale di uno. Ma i due campi menzionati sono dello stesso colore, allora é impossibile. 82 Soluzione del problema D11: Diagonali di opposti campi hanno lo stesso colore. Ogni domino copre un campo nero ed uno bianco. Quindi il numero di campi coperti neri è uguale al numero dei campi coperti bianchi (31). I rimanenti due campi devono avere colori diversi. Soluzione del problema D12: No. Colora la tabella come una scacchiera. Se tale ordinamento dei T-tetramini é possibile, allora parte dei T-tetramini sarà coperta con un campo nero e 3 bianchi, mentre il resto sarà coperto da 1 campo bianco e 3 neri. Il numero totale di bianchi e neri esistenti sarà uguale, dobbiamo avere un numero pari di T-tetramini, che é una contraddizione. Soluzione del problema D13: Una coppia di numeri in una data successione sarà chiamata invertita se il numero più grande é scritto alla sinistra del più piccolo. Se scambiamo due numeri adiacenti, cambiamo il numero delle coppie invertite di uno. Pertanto dopo un numero dispari di mosse il numero di coppie invertite non può essere uguale al numero delle coppie invertite nella successione iniziale. Perciò non è possibile ottenere l’ordine iniziale. Soluzione del problema D14: Come detto nel precedente problema, se scambiamo due numeri adiacenti, cambiamo il numero delle coppie invertite di uno. Consideriamo ora il caso dello scambio di due numeri più distanti; siano m gli altri numeri tra di loro. Lo scambio di questi due numeri può essere realizzato da m+1 scambi dal quale il numero di sinistra muove a destra, sino ache sorpassa il numero a destra ed allora con m scambi dai quali il precedente numero a destra muove alla sinistra. Pertanto dopo ogni mossa il numero delle coppie invertite è cambiato ad un numero dispari. Quindi dopo un numero dispari di mosse il numero di coppie invertite sarà diverso dal numero di coppie invertite nella successione iniziale ed è impossibile otenere l’ordine iniziale. Soluzione del problema D15: Numerate le celle 1, 2, ..., 16 quando i numeri consecutivi corrispondenti alle celle adiacenti (e.g. riga 1 da sinistra a destra; allora riga 2 da destra a sinistra; allora riga 3 da sinistra a destra e finalmente riga 4 da destra a sinistra): 1 8 9 16 2 7 10 15 3 6 11 14 4 5 12 13 In questo modo celle e monete sono date con numeri che li identificano. In particolare, possiamo riferirci a celle e monete usando i numeri: “moneta 2”, “cella 5”, etc. Si consideri una coppia di monete con i corrispondenti numeri m ed n. Tale coppia sarà denotata con {m,n}. Le monete sono in ogni cella che ha anche numeri. Chiamiamo la coppia di monete {m,n} “invertita” se la moneta con il numero più grande é nella cella con il numero più piccolo; e.g. se le monete 1, 2, 3 sono nelle celle 1, 3, 2, rispettivamente., allora la coppia di monete {2;3} é invertita, mentre {1;2} e {1;3} non lo sono. Denota con S(k) il numero totale delle coppie invertite di monete dopo k mosse. Nota che nel suddetto ordine ogni cella dispari é adiacente alle celle pari e viceversa. Perciò, se muoviamo una moneta, si arriva alla cella con una parità opposta. Allora nell’ordinare le celle, si passa ad un numero pari (possibilmente 0) di altre monete. Per esempio, se la moneta 1 è nella cella 1 e la cella 8 è vuota, possiamo muovere la moneta 1 nella cella 8. In termini di numeri di celle sorpassiamo 6 celle (con monete in esse), chiamate celle 2, 3, 4, 5, 6 e 7. 83 Se trasponiamo due monete nelle celle con numeri consecutivi (chiameremo questo uno scambio; questo non é una mossa legale nel gioco), allora S(.) sarà cambiato con uno. Questo avviene allora perché, se se c’è stata una inversione di coppie, ora esse non ci sono, e se se non c’è stata una inversione di coppia, ora sono diventate uno. Nota che questa trasposizione non riguarda le altre coppie (rimangono quelle che sono state invertite e non emergono nuove coppie invertite). Una mossa permessa è equivalente ad un numero pari di cambi. Allora S(.) sarà cambiata da un numero pari (possibilmente 0). Pertanto la parità di S(.) è preservata. Supponiamo che abbiamo riordinato le monete (come necessario) in z mosse. Le 15 monete formano 105 coppie (verificalo!). Una coppia di monete in due celle è invertita nell’ordinamento finale se e solo se la coppia di monete nelle stesse due celle non è stata invertita nell’ordinamento iniziale. Pertanto S(z) = 105 - S(0), contradicendo la uguale parità di S(z) e S(0). Allora é impossibile riordinare le monete in questo modo. Soluzione del problema D16: La soluzione é simile alla soluzione del precedente problema. Numerate le celle come segue (numeri consecutivi sono in celle adiacenti): 1 6 7 2 5 8 Alto Livello 3 4 9 18 13 12 17 16 14 15 11 10 Medio Livello 19 24 25 20 21 23 22 26 27 Basso Livello Nota che ogni cella é adiacente solo alle celle con parità opposta. Come nel precedente problema, chiamaiamo la coppia di cubi {m,n} “invertita” se il cubo con il numero più grande è nella cella con il numero più piccolo. Chiama S(k) il totale delle coppie invertite di cubi dopo k mosse. Un cubo mosso è sempre messo in una cella con parità opposta. Se trasponiamo due cubi in celle con numeri consecutivi (chiameremo questo un cambio; questo non è una mossa permessa nel gioco), allora S(.) sarà cambiata da uno. Questo avviene allora perché, se se c’è stata una inversione di coppie, ora esse non ci sono, e se se non c’è stata una inversione di coppia, ora sono diventate uno. Nota che questa trasposizione non riguarda le altre coppie (rimangono quelle che sono state invertite e non emergono nuove coppie invertite). Una mossa permessa è equivalente ad un numero pari di cambi. Allora S(.) sarà cambiata da un numero pari (possibilmente 0). Pertanto la parità di S(.) è preservata. Supponiamo che abbiamo riordinato i cubi ( come necessario) in z mosse. Una coppia di cubi é invertita in due celle nell’ordinamento finale se e solo se la coppia di cubi nelle stesse due celle non é stata invertita nell’ordinamento iniziale. S(z) = 325 - S(0), contraddicendo la uguale parità di S(z) e S(0). Allora é impossibile riordinare le monete in questo modo. Soluzione del problema D17: Metti in ogni cella un numero in una tabella nei seguenti due modi: 1 2 3 1 2 3 1 2 3 3 1 1 2 2 3 3 1 1 2 2 3 1 2 3 1 2 3 1 2 3 3 1 1 2 2 3 3 1 1 2 2 3 1 2 3 1 2 3 1 84 1 2 3 1 2 3 1 3 2 1 3 2 1 3 2 1 3 2 1 3 2 1 2 3 1 2 3 1 3 2 1 3 2 1 3 2 1 3 2 1 3 2 1 2 3 1 2 3 1 Nei due casi le celle con “1” sono 17, mentre I “2” e “3” sono 16. Ogni blocco copre tre diversi numeri, il campo vuoto ha “1” in entrembe le tabelle. Sono nove tali celle: una nel centro, quattro al centro dei lati e quattro negli angoli. Per ognuna di queste celle è facile cercare un ricoprimento che li lasci vuote. Soluzione del problema D18: Vedi la soluzione del problema A8 Soluzione del problema D19: Indicizza le righe da sopra a sotto e le colonne da sinistra a destra con 1, 2, ..., 8. Jerry può vincere seguendo la strategia: lascia il re in una posizione con due cooordinate pari. Dopo tale mossa Tom non può muovere il re nell’angolo, allora Jerry non può perdere. Ogni possibile mossa di Tom permette a Jerry di seguire questa strategia. Quando il gioco è terminato, Jerry è il vincente. 85 86 Teoria dei Numeri Vasile Berinde, Filippo Spagnolo La teoria dei Numeri é una delle più antiche branche della matematica, e una delle più ampie. Questo capitolo cerca di dare una introduzione elementare alla teoria dei numeri per il livello di studenti 1, attraverso alcuni gruppi di esercizi e problemi. Riguardano questioni sui numeri interi: divisibilità tra interi, algoritmo Euclideo e l’esistenza del massimo comune divisore, elementari proprietà di numeri primi, alcuni casi speciali delle Equazioni Diofantee e miscellanea. 1. Divisibilità di numeri interi Cihamiamo l’insieme dei numeri interi positivi (o numeri naturali). Diciamo che a é divisibile per b od anche, che b divide a , se esiste c tale che a bc . Denotiamo questo con b a o con a b e chiamiamo b un divisore o fattore di a . Diciamo anche che a é un multiplo di b e in questo caso lo denotiamo a M b . Questa definizione può essere applicata a numeri interi non nulli, ma nel seguito restringeremo il campo ai numeri interi positivi. Ricordiamo i seguenti criteri elementari di divisibilità: 1) Un numero a è divisibile per 2 se la sua ultima cifra é pari (che è divisibile per 2); 2) Un numero a è divisibile per 5 se la sua ultima cifra è divisible per 5 (é 0 o 5); 3) Un numero a è divisibile per 3 se la somma delle sue cifre é un numero divisibile per 3; 4) Un numero a è divisibile per 9 se la somma delle sue cifre é un numero divisibile per 9; 5) Un numero a è divisibile per 10n se le sue ultime n cifre sono zero. Ad eccezione per l’ultima sezione di questo capitolo, tutti i numeri naturali si suppone essere rappresentati nel sistema decimale di numerazione. 1.1. Mostrare che la somma (differenza) di due addendi o anche due numeri é anche un numero. Soluzione. Siano m e n due numeri naturali dispari, tali che che, m 2p 1 , p e n 2r 1 , r . Allora a b 2( p r 1) e a b 2( p r ) , che sono entrambi numeri pari. Il caso che m e n lo sono entrambi è simile. Esercizi (1) 1.2. Per ogni intero n , mostra che 2 divide n(n 1) . 1.3. Per ogni intero n , mostra che 3 divide n(n 1)(n 2) . 1.4. Cerca x tale che 2 x 5 é divisibile per 3 (rispettivamente per 9). 1.5. Provare che la differenza di due cubi consecutivi non é mai divisibile per 2. Soluzione. Si ha (n 1)3 n3 3n(n 1) 1 e da n(n 1) é pari, dall’esercizio 1.2, diciamo che la differenza di due cubi consecutivi é sempre un numero dispari. 1.6. Cerca l’ultima cifra del numero 72003 . Soluzione. Denota con ld (u ) l’ultima cifra di u. Allora ld (71 ) 7 ; ld (72 ) 9 ; ld (73 ) 3 ; ld (74 ) 1 …. Quindi 2003 4 500 3 , abbiamo ld (72003 ) 3 . 1.7. Mostra che N 19961998 19971999 19982000 é divisibile per 5. Soluzione. L’ultima cifra di 19961998 é sempre 6; l’ultima cifra di 19971999 é uguale all’ultima cifra di 71999 , che é 3 (da 1999 4 494 3 ); l’ultima cfra di 19982000 é la stessa dell’ultima cifra di 82000 , che é 6 (da 2000 é divisibile per 4). 87 Allora, l’ultima cifra di N sarà l’ultima cifra di 6 3 6 15 , che é 5, e quindi N è divisibile per 5. 1.8. Mostra che N 19831986 19841986 19851986 é divisibile per 10. 1.9. Mostra che a 52n 3 9n 2 32n 1 25n 1 é divisibile per 17, per ogni n . 1.10. Mostra che a 63n 7n 1 32n 1 21n 3n 2 é divisibile per 13, per ogni n . 1.11. Prova il criterio di divisibilità per 3 (o 9). 2. Massimo comun divisore e minmo comune multiplo Un numero naturale p 1 é chiamato numero primo se ha solo due divisori: 1 e se stesso. Altrimenti, é chiamato numero composto. Ogni numero naturale può essere espresso unicamente come un prodotto dei divisori primi. Per due numeri naturali a e b , il numero naturale d é chiamato il loro massimo comun divisore se 1) d a e d b ; 2) if c a e c b allora c d . Il massimo comun divisore di a e b é univocamente determinato e denotato da gcd (a b) 3 o, semplicemente (a b) . Esempio 1. Abbiamo gcd (24 90) 6 da 24 23 31 and 90 2 32 5. Due numeri naturali a e b con gcd (a b) 1 sono detti essere numeri primi fra loro. Nota. se gcd (a b) 1 allora ab n s e solo se a n e b n . Esempio 2. Siano n 360 , a 24 e b 90 . Allora a n e b n (vedi l’esempio precedente), ma n non è divisibile per a b , da gcd (a b) 6 1. Esercizi (2) 2.1. Dato il numero naturale 21x , cerca la cifra x tale che il numero é divisibile per: a) 5; b) 6; c) 12. 2.2. Cerca tutti I numeri della forma 2 x 3 y che sono divisibili per 15. 2.3. Cerca il più grande ed il più piccolo numero naturale della forma 619 x 7y che è divisibile per 18. 2.4. Cerca x e y tale che 45 divide 4xy . 2.5. Mostra che il numero a 3 32 ... 31986 é divisibile per 156. 2.6. Mostra che I numeri della forma a 15n 1 3n 1 5 3n 2 sono divisibili per 27, per ogni n 1. 2.7. Mostra che per ogni n il numero a 2n 5n 1988 é divisibile per 18. 2.8. Mostra che 30 divide n5 - n per ogni intero positivo n . 2.9. Mostra che il numero a 22n 1 32n 5n 1 4n 32n 5n é divisibile per 1980, per ogni n . 2.10. Siano a, b 3 . Mostra che se 3a 5b 17 allora, 4a b 17 . E’ vera l’opposta ? Seguiamo le sigle delle notazioni inglesi come nei capitoli precedenti. 88 2.11. Mostra che 5 x 7 y 31 se e solo se 11 x 3y 31 ( x, y ) . 2.12. Mostra che 5a 8b 17 se e solo se 4a 3b 17 (a, b ) . 2.13. Mostra che 3a 4b 13 se e solo se 2a 7b 13 (a, b ) . 2.14. Mostra che le seguenti coppie di numeri sono primi tra di loro, per ogni n a) 6n 5 and 7n 6; b)10n 3 and 15n 4; c ) 4 7n 3 and 5 7n 4. : Il numero di divisori di un numero composto a, di cui i divisori sono primi p1, p2 ,..., pn Con esponenti 1, 2 ,..., n , rispettivamente, ed é, a p11 p22 É dato da pnn (1) (a ) (1 1)( 2 1)...( n 1) . (2) Esempio. Il numero a 30870 può essere scritto come a 2 3 5 7 numero dei suoi divisori é (1 1) (2 1) (1 1) (3 1) 48 . 1 2 1 3 e allora il 2.15. Cerca tutti I numeri di due cifre che hanno esattamente tre divisori. Soluzione. Usando la formula (2), deduciamo che n 1 e 1 2 , e i numeri sono della forma p 2 , con p numerom primo. Diamo due cifre per p 5 e p 7 . Allora, i numeri richiesti sono 25 e 49. Esercizi (3) 2.16. Cerca tutti i numeri naturali che hanno esattamente quattro divisori, a condizione che il prodotto dei suoi divisori sia 225. 2.17. Cerca tutti I numeri di quattro cifre che abbiano esattamente cinque divisori. 2.18. Cerca i numeri naturali che abbiano esattamente sei divisori, a condizione che il prodotto dei loro divisori sia a) 91125; b) 32768. 2.19. Cerca i numeri ab, 72 ab 85 ,che abbiano esattamente quattro divisori. 2.20. Cerca tutti I numeri divisibili per 10 che abbiano esattammente sei divisori. 2.21. Cerca il più piccolo numero naturale che abbia esattamente 42 divisori. 2.22. Mostra che non esistono numeri naturali con tre cifre divisibili per 35, che abbiano esattamente 9 divisori. 2.23. Cerca il più piccolo e il più grande numero della forma 3a 5b che abbia esattamente 12 divisori. 2.24. Cerca I numeri primi x, y , z tali che il numero n 11x 19y 31z abbia esattamente 144 divisori. 89 2.25. Cerca il numero naturale n 3a 5b 7c tale che 27 n abbia 36 divisori più di n , e 49 n abbia 12 divisori più di n . E’ possibile cercare il MCD ed il mcm (gcd e lcm) di due o più numeri naturali senza la fattorizzazione di questi numeri, usando l’algoritmo Euclideo. Siano a, b due numeri naturali, b 0 e b | a . Dividiamo a per b e con quoziente q1 e resto r1 , tale che a b q1 r1, 0 r1 b. Allora sostituiamo a by b, b by r1 e facendo la stessa operazione b r1 q2 r2 , 0 r2 r1 r1 r2 q3 r3 Quando rn 1 0 , allora il precedente resto, i.e., rn , é il richiesto gcd, che é, gcd(a, b ) rn . Esempio. Cerca il gcd(93,51) . Soluzione. Abbiamo 93 51 1 42 51 42 1 9 42 9 4 6 9 6 1 3 6 32 0 e quindi gcd(93,51) 3 . Nota. E’ facile vedere che 93 3 31 e 51 3 17 , che danno lo stesso risultato. 2.26. Cerca a, b tale che a b 1089 e gcd(a, b) 121 . Soluzione. Abbiamo a 121 m , b 121 n e gcd(m, n) 1 . Poiché a b 1089( 121 9) , poniamo m n 9 che produce le seguenti coppie di numeri primi tra loro (m, n ) {(1,8), (2,7), (4,5), (5,4), (7,2), (8,1)} . I numeri richiesti sono (121,986),(242,847),(484,605),(847,242),(968,121) . 2.27. Cerca due numeri naturali distinti a, b 1 tali che lcm (a, b) 667 . Soluzione. Da 667 23 29 , I due numeri possono essere a) 23 e 29; b) 23 e 667; c) 29 e 667. Esercizi (4) 2.28. Cerca a, b che soddisfa: a b 1600 e lcm(a, b) 4 gcd(a, b) . 2.29. Cerca a, b tale che a b 108 e lcm(a, b) 315 . 2.30. Cerca a, b tale che 3 a 7 e lcm(a, b) 231. 2.31. Cerca a, b tale che gcd(a, b) 4 e a3 b3 884736 . 2.32. Cerca tutti i numeri a, b , a b tali che lcm(a, b) gcd(a, b) 34 . 90 Terminiamo questo paragrafo con due problemi tipici che possono essere affrontati usando lcm e / o gcd. 3.33. Se disponiamo gli studenti in file di 2, 3, 4, 5, 6, uno studente rimane fuori sempre, ma se li disponiamo in file di 7, tutte le file sono complete e non rimangono studenti fuori. Cerca il numero minimo di studenti che la scuola può avere. Soluzione. Da lcm(2,3,4,5,6) 60 , dobbiamo cercare il minimo valore di k tale che (60 k 1) 7 . Il valore richiesto é k 5 e allora la scuola ha 301 studenti. 2.34. Da una stazione di bus, 4 bus partono in 4 differenti direzioni ogni 5 minuti, 8 minuti, 12 minuti e 18 minuti, rispettivamente, nell’intervallo di tempo 6 a.m 9p.m. Conoscendo che tutti i bus partono simultaneamente alle 7 : 00 a.m. , Cerca altri momenti della giornata nelle quali hanno partenze simultanee. Soluzione. Da lcm(5,8,12,18) 360 e 360 min = 6 ore, segue che abbiamo partenze simultanee per tutti i bus alle 7:00; 13:00 e 19:00. Esercizi (5) 2.35. Se dividiamo a per 24, 36, 30 e 75 abbiamo sempre resto 5. Cerca a 10000 che sia divisibile per 11. 2.36. Se dividiamo un numero n per 9, 12 e 15 con i resti 6, 9 e 12, rispettivamente. Cerca il resto quando dividiamo n per 180. 2.37. Cerca il più piccolo ed il più grande numero di tre cifre n che dia resto 7 quando si divide per 9, 10 e 15. 2.38. Cerca tutti i numeri di tre cifre divisibili per 7 che diano lo stesso resto quando si dividono per 2, 3, 5 e 6. 1.3. Numeri primi Eiste una considerevole diversità di problemi relativi a numeri primi e numeri composti. Nel seguito daremo alcuni esempi. 3.1. Cerca tutti i numeri primi p per i quali p 1 sia un quadrato. Soluzione. Se p 1 n2 allora p n2 1 (n 1)(n 1) che é un numero composto per ogni n 2 . Per n 2 abbiamo p 3 che é il solo numero primo con le proprietà richieste. 3.2. Cerca due numeri primi a, b tali che a b 883 . Soluzione. Ogni numero primo, eccetto 2, é dispari. Da a b é dispari dobbiamo avere a 2 o b 2 che produce b 881 o a 881, che è un numero primo (esamina attentamente!). 3.3. Mostra che 2n 1 e n2 n sono primi far di loro per ogni numero naturale n non nullo. Soluzione. Usiamo il seguente Lemma 1. Due numeri a e b sono primi fra di loro se e solo se esistono interi p, q, tali che pa qb 1. In realtà, denotando a 2n 1, b n2 n poniamo p 2n 1, q 4 tali che pa qb 1 . 91 Perciò 2n 1 e n2 n sono primi fra di loro. 3.4. Cerca tutti i numeri primi n per i quali n 4 e n 8 siano numeri primi. Soluzione. I numeri n 4 e n 8 sono numeri primi, se n è dispari e n 1 (1 non è un numero primo). Sia allora n 2k 1, k . I tre numeri primi saranno (3) 2k 1, 2k 5, 2k 9, k * . Sappiamo che per k 1 otteniamo la soluzione 3, 7, 11. Proviamo a controllare se é unica o meno. Perciò cerchiamo di mostrare che per i rimanenti valori k possiamo prendere almeno un numero della precedente (3) che non sia primo. Utilizzeremo anche il fatto che il più piccolo numero nella soluzione sopra cercato é 3. Dipendendo da questo nuemro 3, ogni intero k può essere scritto in una delle forme 3p , 3 p 1, 3 p 2, ( p ) Come resto é 0, 1 o 2 quando si divide k per 3. Se k 3p 1, allora 2k 1 3(2p 1) non é primo (eccetto per il caso p 0 , quando k 1, che da già la soluzione cercata). Se k 3 p 2 , allora 2k 5 3(2p 3) , che non é primo, p . Se k 3p , allora 2k 9 3(2p 3) , che é non primo, p . Quindi, solo per k 1 e per n 3 , i tre numeri dati sono simultaneamente primi. Esercizi (6) 3.5. Mostra che ogni numero naturale n 3 può essere scritto come somma di primi. Povalo per n 2004 . 3.6. Cerca tutti I numeri primi che possono essere scritti come somma e differenza di due numeri primi. 3.7. La somma di tre primi consecutivi é n 2 n, n due di questi sono numeri consecutivi. . Cerca questi numeri sapendo che 3.8. Cerca i numeri primi a, b, c che soddisfino la relazione a b - c 1530 e a - b 966 . 3.9. Cerca tutti i numeri primi a b c 1994 . a, b, c che soddisfino al relazione a b 271 e 3.10. Cerca tutti i numeri primi a, b, c tali che valga la relazione a 10b 12 c 82. 3.11. Cerca tutti i numeri primi a, b, c tali che valga la relazione 3a 7b 9c 54 . 3.12. Cerca i numeri primi a, b tali che aba , aab e baa siano primi e la loro somma sia 555. 3.13. Cerca il numero primo p tale che simultaneamente primi. 2p 1, 3 p 2, 4p 3 e 6p 1 siano 3.14. Cerca tutti I numeri primi n tali che n 2, n 6, n 8 e n 14 siano anche primi. 3.15. Cerca l’intero positivo n per il quale n 1, n 3, n 7 , n 9 e n 15 siano simultaneamente primi.. 3.16. Cerca p tale che i numeri p, p2 2, p2 4 , p2 20 siano tutti primi. 92 3.17. Cerca n, p tali che n, n 2p , n 2p 1, n 2 p 2 siano simultaneamente primi. 3.18. Cerca n, p tali che p, p 2n , p 2n1, p 2n2, p 2n3 siano tutti numeri primi. 3.19. Cerca n, p tali che p, p 3n , p 3n 1, p 3n 2 , p 3n 3 siano tutti numeri primi. 3.20. Cerca un numero primo p tale che 24p 1 sia un quadrato. 3.21. Cerca tutti i primi p tali che 17p 1 sia un quadrato. 3.22. Mostra che i seguenti numeri siano composti 12321, 1234321, 123454321, 12345654321. 3.23. Mostra che a 2 10n 61, n * , non é primo. 3.24. Cerca il numero delle cifre di a 22n 1 25n 53 1 . E’ un numero primo ? 3.25. 22004 1 é un numero primo ? 3.26. Mostra che a 262 1 é il prodotto di due numeri primi tra di loro e maggiori di 1. 3.27. Per ogni numero naturale n tale che a n 4 2n3 2n2 2n 1 può essere un numero primo ? 3.28. Dimostrare il Lemma 1. 1.4. Rappresentazione base di numeri Tutti I numeri considerati nella sezione precedente erano rappresentati nel sistema decimale di numerazione. Vi sono altre rappresentazioni che sono importanti per parecchie ragioni: il sistema binario di numerazione, la rappresentazione in base 16, che sono molto importanti in informatica etc. Il sistema binario usa due cifre, 0 e 1, la rappresentazione ternaria usa 3 cifre: 0, 1 e 2 e così via. Dato un numero N e rappresentato nella base b di numerazione, lo sriveremmo N( b ) . Per b 10 ometteremo l'indice inferiore. 4.1. Mostra che 1(2) +11(3) +111(4) +1111(5) +11111(6) =3311(8) . Soluzione. Convertiamo tutti I numeri nel sistema decimale 1(2) 1; 11(3) 1 31 1 4; 111(4) 1 42 1 41 1 21; 1111(5) 1 53 1 52 1 51 1 156; 11111(6) 1 64 1 63 1 62 1 61 1 1555; 3311(8) 3 83 3 82 1 81 1 1737, Dopo aver controllato l’ugualianza. In realtà abbiamo 1 4 21 156 1555 1737 . 4.2. Cerca la cifra x se x( x 1)(7) ( x 1)x (4) . 93 Soluzione. Devi avere x 1 3 e x 1. Da x( x 1)(7) 7 x x 1 8 x 1 e ( x 1)x 4( x 1) x , abbiamo x 1. Esercizi (7) 4.3. Cerca x e y tali che 12( x ) 36( y ) 34 . 4.4. Cerca x e y tali che 13( x ) 31( y ) 23 . 4.5. Quante cifre ha il numero p nella rappresentazione binaria se 1 p 22004 (nel sistema decimale) ? 4.6. Senza usare la rappresentazione di 1234 e 567 nel sistema binario, cerca il numero di cifre che avrà in questa rappresentazione base. 4.7. Cerca i cubi tra i numeri a 123(4) , b 325(6) , e c 117(8) . 1.5. Miscellanea 5.1. Mostra che il numero 44 4 22 n times 2 può essere scritto come il prodotto di due interi n times consecutivi. 5.2. Cerca le tre cifre abc tali che abc 8abc . 5.3. Mostra che abab cd cdcd ab . 5.4. Mostra che per ogni n quadrati. , i numeri a 2n 5n 1 1 e b 2n 1 5n 1 non sono 5.5. Il numero n 22007 1 é primo ? 5.6. Mostra che 7n 4 non é un quadrato, per ogni n 1. 5.7. Mostra che la somma di quadrati di sette numeri naturali consecuti é divisibile per 7. 5.8. Cerca a, b, c, d tali che abcd abc ab a 2002 . 5.9. Cerca a, b, c, d talie che abcd bcd cd d 2222 . 5.10. Cerca cifre non nulle a e b tali che aa a0a bbbb . 5.11. Cerca cifre a, b, c per le quali abbiamo ac b1 1abc . 5.12. Cerca cifre a, b, c, d per le quali abcd cd bcd . 94 5.13. Cerca le cifre a, b, c e un numero n tali che abc abc ncba . 1.6. Soluzioni, accenni, risposte 1.6.1. Esercizi (1) 1.8. ld(19831986 ) ld (31986 ) 9 , da 1986 2(modulo 4) , ld(19841986 ) ld (41986 ) 6 e ld (19851986 ) 5 . Allora ld (N ) 0 e quindi N 10 . 1.9. a 52n 3 32( n 2) 32n 1 52( n 1) 52n2 32n1(5 33 1) 136 52n2 32n1 . 136 8 17 , abbiamo che a 17 . 1.10. Da a (7 9)n 7n1 32n1 - (3 7)n 3n2 7n 32n 7n1 32n1 32n2 7n 7n 32n (1 7 3 32 ) 13 7n 32n 13 . 1.11. Sia N an an -1 a2a1 un numero dato. Abbiamo N an 10n1 an1 10n2 n 1 a2 10 a1 n 2 an (9 1) an1(9 1) a2 (9 1) a1 M 9 an an 1 a2 a1 . Quindi N 3 , (rispettivamente 9) se e solo se la somma delle sue cifre é divisibile per 3, rispettivamente per 9. 1.6.2. Esercizi (2) 2.1. a) x {0,5} ; b) x {0,6} ; c) x 6 . 2.2. Da 15 3 5 e gcd(3,5) 1, 2x3y 15 se e solo se é divisibile per 3 e per 5. Poniamo y 0 e x {1,4,7} ; y 5 e x {2,5,8} . 2.3. ( x, y ) {(0,4), (2,2), (4,0), (5,8), (7,6),(9,4)} . 2.4. ( x, y ) {(5,0), (0,5), (9,5)} . 2.5. Da 156 4 39 e gcd(4,39) 1 , è sufficiente dimostrare che N 4 e N 39 . In realtà, questo segue da N (3 32 33 ) 33 (3 32 33 ) 31983 (3 32 33 ) 39 A , e N (3 32 ) 32 (3 32 ) 31984 (3 32 ) 12 B . 2.6. e 2.7. Simile a 1.7. a n5 n n(n4 1) n(n2 1)(n2 1) (n - 1) n (n 1) (n2 1) . Per 1.2 e 1.3 abbiamo che (n 1) n (n 1) 6 . Da 30 6 5 e gcd(5,6) 1 abbiamo dimostrato che a 5 . Ogni numero naturale n é della seguente forma: {5k, 5k 1, 5k 2, 5k 3, 5k 4}, k N . 2.8. 95 Se n {5k, 5k 1, 5k 4} , allora evidentemente a 5 . Se n 5k 2 , allora n2 1 25 k 2 20 k 4 1 M 5 , mentre se n2 1 25 k 2 30 k 9 1 M 5 . n 5k 3 , allora 2.9. Simile a 1.7. 2.10. Questo segue da 2 (3a 5b) 7 (4a b) 17(2a b) . L’inversa é ovviamente vera. 2.11. - 2.13. Simile a 2.10. 2.14. a) Sia d gcd,(6n 5, 7n 6) , d | 6 (7n 6) - 7 (6n 5) 1, i.e., d 1 . che é, d | 6n 5 e d | 7n 6 . Allora 1.6.3. Esercizi (3) 2.16. Possiamo avere n d11 d21 (d1 d2 ) or n d 3 , dove d1, d 2 ,d sono numeri primi. Nel secondo caso i divisori sono d , d 2 , d 3 ma d 6 225 non ha radici intere. Rimane n d1d 2 e da d1 d 2 d1d 2 225 otteniamo d1 3 e d 2 5 . Quindi n=15 è il numero richiesto. 2.17. Il numero deve essere della forma n d 4 , d primo. Quindi n é di quattro cifre se d 7 , e allora n 74 2401. 2.18. a) n 45 ; b) n 32 . 2.19. ab p3 , p primo o ab m n , m e n primi. Cerchiamo ab {74, 77, 82, 85} . 2.20. Da 10 2 5 e 6 2 3 , deduciamo che n 2a 5b con (a 1)(b 1) 6 . Se a 1, b 2, n 50 ; se a 2, b 1, allora n 20 . 2.21. 42 2 3 7 e da n am bn c p con (m 1)(n 1)( p 1) 2 3 7 . Il numero più piccolo è ottenuto per m 1, n 2, p 6, a 5, b 3, c 2 , i.e., é 26 32 5 2880 . 2.22. Sia abc 7n 5m .. il numero con I suoi divisori é (n 1)(m 1) 3 3 n 1 3 e m 1 3 . Così, il numero più piccolo sarà 72 52 1225 , che è un numero di quattro cifre. 2.23. Il numero più piccolo é 675 ed il più grande 511 (se accettiamo che a e b possano essere zero). 2.24. Abbiamo ( x 1)( y 1)( z 1) 144 . Da x, y, z primi, usiamo la fattorizzazione 144 4 6 6 che da le soluzioni (3,5,5), (5,3,5), (5,5,3). 2.25. n 32 5 75 ; 3 52 73 } . 1.6.4. Esercizi (4) 2.28. gcd(a, b) lcm(a, b) a b 4 gcd(a, b) 1600 gcd(a, b ) 20 . 2 Allora, a 20, b 80 or a 80, b 20 sono le soluzioni. 96 2.29. 3 e 105. 2.30. a 77, b 33 . 2.31. (a, b) (4,24), (8,12), (12,8),(24,4) . 2.32. Da e segue che gcd(a, b) | a a | lcm(a, b) gcd(a, b) | lcm(a, b) lcm(a, b ) - gcd(a, b ) gcd(a, b ) , che é 34 gcd(a, b ) . Chiama d gcd(a, b) . Allora d {1,2,17,34} e le soluzioni sono da (a, b) (1,35),(5,7), (2,36), (4,18), (17,51), (34,68) . 1.6.5. Esercizi (5) 2.35. lcm(24, 36, 30, 75) 1800, so x 1800k 5 and x 11 . Cerchiamo x 7205 . lcm(9,12,15) 180, n 9 c1 6; n 12 c2 9 2.36. n 3 9, n 3 12 e n 3 15 . Quindi n 3 180 , * k n 180k - 3 180( k -1) 177 . Il resto é 177. e Allora n 15c3 12 . n 3 180k , che é 2.37. lcm(9,10,15) 90 n 90k 7 ; n {187,997} . 2.38. Il resto può essere 0 o 1. Se r 0 n lcm(2,3,4,5,6,7) k , k n {210, 420,630, 840} . Se r 1 lcm(2,3,4,5,6) 30 ed il numero più piccolo é 30 10 1 301 . Le soluzioni sono 301 210 k , k , i.e., n {301, 511, 721, 931} . 1.6.6. Esercizi (6) 3.5. Se n 2k , allora n 22 2, mentre per n 2k 1 abbiamo k times n 2 2 2 3} 3 . k 1 times 3.6. Sia p numero primo, p 2 , da ciò p è dispari. Se q1 r1 p e q2 r2 p , uno dei q1, r1 e uno dei q2 , r2 deve essere pari, che é, p q1 2 q2 2 , con q1 e q2 numeri primi. Quindi p 2, p e p 2 sono tutti numeri primi, quindi p 5 è soluzione unica (dimostralo!). 3.7. n2 n n(n 1) 2 , da ciò uno dei tre numeri primi é pari, i.e., uguale a 2, e gli altri sono dispari e perciò numeri non consecutivi. Sono due numeri primi consecutivi, devono avere il numero 3 nell’insieme, ed allora il terzo numero é n2 n 5 , che è un numero primo per n 3 . I numeri sono 2, 3 e 7. 3.8. a 1249, b 283, c 2 . 3.9. a 2, b 269, c 1723; a 269, b 2, c 1723 . 3.10. a 2, b 2, c 5 . 3.11. 233 e 532. 97 3.12. a 1, b 3 . 3.13. p 5 . 3.14. n 5 . 3.15. n 4 . 3.16. Per p 3 poniamo la soluzione 3, 11, 13, 29. Dimostriaamo che é unica. Ogni numero naturale p può essere della forma 3k, 3k 1, 3k 2, k . Se p 3k e k 1, p é composito (per p 1 cerchiamo la soluzione come sopra); Se p 3k 1, allora p2 2 3(3k 2 2k 1) , un numero composto, k ; Se p 3k 2 , allora p 20 3(3k 4k 8) , un numero composto, k 2 2 . 3.17. Il numero primo n deve essere dispari. Cerchiamo tra 2 p , 2 p 1, 2 p 2 infine un numero della forma M 3 1 ed infine un numero della forma M 3 2 (dimostralo!), possiamo avere un numero primo nella data successione, se e solo se n 3k (e k 1), altrimenti un numero sarà composto. Quindi n 3 e la successione é 3, 3 2p , 3 2{ p 1} , 3 2{ p 2} . Discutiamo I casi p {3m, 3m 1, 3m 2 | m } . 1) Per p 3m , poniamo 2p (23 )m (7 1)m M 7 1 2p 1 2p 2 ( M 7 1) 2 M 7 2 2p 2 M 7 4 M 7 é composto, per m 1 (nel caso m 0 , 3 2p 4 è e quindi il numero 3 2p 2 composto); 2) Per p 3m 1 abbiamo 3 2p1 3 23m2 3 2p1 3 23m2 M 7 , che é composto per m 1. Per m 0 , cerchiamo la successione di numeri primi 3, 5, 7 e 11; 3) Per p 3m 2 abbiamo 3 2p M 7 , un numero composto, per tutti m 1. Per m 0 , i.e., p 2 , poniamo la successione di numeri primi {3,7,11,19}. Qundi la soluzione del nostro problema é (n, p ) {(3,1),(3,2)} . 3.18. Simile a 2.53, cerchiamo p 3 ed allora n 1. 3.19. Da 3n , 3n 1, 3n 2 , 3n 3 dispari, p deve essere pari, i.e., p 2 . Le ultime cifre delle potenze consecutive 3n , 3n 1, 3n 2 , 3n 3 saranno 3, 9, 7, 1, nell’ordine, per ogni n * . Allora, una potenza sarà 3 come cifra finale ed allora 2 + questa potenza avrà 5 come cifra finale, che é un numero divisibile per 5. Allora, possiamo avere n 0 o n 1, con le soluzioni 2, 3, 5, 11, 29 e 2, 5, 11, 29, 83, rispettivamente. 3.20. 24 p 1 k 2 p p {2,5,7} . k2 1 , k 2l 1, l 24 e da p 3.21. 17p 1 k 2 17p (k 1)(k 1) etc. Risposta: p 19 . 98 l (l 1) , 6 l . Cerchiamo 3.22. 12321 1112 , 1234321 11112 , 3.23. a 200 . 0 61 ed allora la somma delle sue cifre é 9, da a 9 . n 2 times 3.24. a 22n 1 53 1 (2 5)2 n 1 52 1 25 000 0 24 99 2 n 1 times 9 ha 2n 3 cifre. Dalla 2 n 1 times somma delle sue cifre é 2 4 9(2n 1) 3 , a é divisibile per 3. 3.25. Nota che 2004 3 668 e da 22004 1 (2668 )3 1 (2668 1)(22668 2668 1) . Allora, il numero é composto. 3.26. a 262 1 431 1 (4 1)(430 - 429 - 4 1) 5k , dove k 430 429 428 42 4 1 (5 1)30 (5 1)29 (5 1) 1 M 5 1 1 1 M 5 1 é primo con 5. (5 1)2 31 times a n (n 2n 1) (n2 2n 1) (n2 2n 1)(n2 1) (n 1)2 (n2 1) numero composto, n * . 2 3.27. 2 che é un 1.6.7. Esercizi (7) 4.3. x 5, y 7 . 4.4. x 7, y 4 or x 4, y 5 . 4.5. p 22004 1 22003 22002 2 1 11 1 (2) , allora p ha 2004 cifre nella 2004 times rappresentazione binaria. 4.6. 210 1234 211; 29 567 210 . Allora, 1234 ha 11 cifre e 567 ha 10 cifre nel sistema binario. 4.7. a 27 33 , b 125 53 . 1.6.8. Miscellanea 5.1. a (1 10 10n1 ) 4 10n (1 10 10n1 ) 10n 1 10n 1 10n 1 2 10n 2 2 10n 1 . 4 10n 2 (1 2 10n ) 9 9 9 3 3 I numeri 2 10n 2 e 2 10n 1 sono divisibili per 3 da 2 10n 2 2 10n 1 3 2 00 01 3 2 n1 times e 2 10n 1 2 000 0. n1 times Inoltre, 2 10n 2 2 10n 1 . 1 3 3 99 5.2. abc 8abc bc 4a(2bc 25) . Soluzioni: 128; 672. 5.3. abab ab 101 . 5.4. a 5 00 01 e b 200 n 1 times 01. Entrambi a e b sono divisibili per 3, ma non per 9, allora n 1 times non sono quadrati. 5.5. 2007 9 223 , n é composto. 5.6. Ogni quadrato é della seguente forma: 8k, 8k 1, 8k 4 (Dimostralo !). Allora mostriamo che 7n 4 é della forma 8k 5 (se n é pari) o della forma 8k 3 (se n é dispari). 5.7. (7k )2 (7k 1)2 (7k 2)2 (7k 3)2 (7k 4)2 (7k 5)2 (7k 6)2 6 7 13 M 7 1 22 32 42 52 62 M 7 M7. 6 5.8. 1803. 5.9. 1573. 5.10. a 2, b 4; a 3, b 9; a b 1 . 5.11. ac b1 1abc c 1 100 9a 10a b che mostra che (4) 100 9a (5) . 6 Non possiamo avere c 1 dalla forma (4) risulterebbe 100 a(10b 9) Ed allora a 4 (perché 10b 9 é dispari) e da 10b 9 29 che é impossibile. Quindi c 1 1 e per (4) poniamo 100 9a (6) 1 10a 8 . b Se prendiamo b {7,8} risulta da (6) che a 1 , per la quale (4) non vale. Per b 5 , da (4) risulta che a {4,8} , valori che non soddisfano (6). Quindi, siamo partiti con b 2 . Da (5) risulta che a é pari, e da (6) che 11a 84 , i.e., a 8 . Così a 8 ed allora per (4) poniamo infine c 7 . Allora, a 8, b 2 e c 7 é soluzione unica. 5.12. Simile a 2.81 cerchiamo a 3, b 1, c 2, d 5 . 5.13. Soluzione unica: a 9, b 6, c 3 e 963 963 927369 . 100 101 POLINOMI E EQUAZIONI Jaroslav Zhouf Sezione 1 Equazioni lineari 1 Definizione di equazione lineare L’equazione ax + b = 0 , dove a, b sono numeri reali e a 0 , é chiamata una equazione lineare nell’incognita x. 2 Binomio lineare L’espressione ax b , dove a, b sono numeri reali e a 0 , é chiamato un binomio lineare. Esempio 1.1 Risolvi le seguenti equazioni nell’insieme dei numeri reali: a) 3 x 5 7 x 13 , b) 5 2 x 5 x 7 , c) x 2 3 3x 2 . Soluzione a) 4x 8 0 x 2 b) 10 5 x 5 x 7 0 x 17 0 Nessun numero soddisfa l’equazione. c) x 2 3 3x 2 0x 0 0 Tutti i numeri reali soddisfano questa equazione. 3 Formula per radici di equazioni lineari L’equazione ax b 0 , a 0 , ha esattamente una radice x 102 b a . 4 Alcuni Problemi Problema 1.1 Risolvi le seguenti equazioni nell’insieme dei numeri reali: x 1 x 1, a) 2 2 4x 5 5 x x, b) 2 2 4x 5 x 1 x . c) 2 Problema 1.2 Risolvi la seguente equazione nell’insieme dei numeri reali: 3x 1 2 5 2x 1 2 6 x 3 x 1 x 1 3 2x 1 . 2 2 Problema 1.3 Vi sono alcuni banchi in una classe. Se 7 allievi siedono in ogni banco eccetto l’ultimo, ogni studente siederà per ultimo. Se 6 allievi siedono in ogni banco, un allievo non avrà posto per sedersi. Quandi allievi vi sono? Sezione 2 Equazioni quadratiche 1 Equazioni in forma di prodotti di binomi lineari Equazioni ax b cx d 0 , dove a, b, c, d sono numeri reali e a 0 , c 0 , hanno la forma del prodotto di due binomi lineari. La soluzione di queste equazioni usa il fatto che il prodotto di due espressioni è uguale a zero se e solo se uno de due fattori è uguale a zero. Esempio 2.1 Risolvi la seguente equazione nell’inisme dei numeri reali: x 2 2x 3 0 . 103 Soluzione Il numero x è la radice dell’equazione data se e solo se x 2 0 o i.e. x2 2 x o Le radici dell’equazione data sono 2 e 3 2 2x 3 0 , 3 2 . . Equazioni che possono essere trasformate in un prodotto di due binomi lineari Esempio 2.2 Risolvi le seguenti equazioni nell’insieme dei numeri reali: 9 x 2 x 3 . Soluzione 3 x 3 x x 3 0 3 x 2 x 0 x1 3, x2 2 Commento Equazioni nella forma di prodotti di più di due binomi lineari sono risolti nello stesso modo, per esempio: 9 2 2 16 x 1 x 0 4 3 3 4 x 4 x 1 x 1 x 0 2 2 x1 3 3 3 , x2 , x3 1, x 4 1 8 8 Construzione di una equazione con due radici date Adesso useremo la procedura “all’indietro” per risolvere l’equazione ax + b cx + d = 0 . Inoltre, se abbiamo due numeri reali x1, x2, sono radici dell’equazione a x x1 x x2 0 , a 0 . Esempio 2.3 Creare una equazione che abbia le seguenti radici: a) x1 2, x2 3 , b) x1 x2 4 . 104 Soluzione a) Questa equazione a x 2 x 3 0, a 0 , a x 2 x 6 0, a 0 . Se mettiamo come coefficiente della x, b, 6a e c, poniamo l’equazione ax 2 bx c 0 , a 0 . b) Similmente a x 4 0, a 0 , 2 a x 2 8 x 16 0, a 0 . Se poniamo 8a b , 16a c , nell’equazione ax 2 bx c 0 , a 0 . 4 Definizione di equazione quadratica L’equazione ax 2 bx c 0 , dove a, b, c siano numeri reali e a 0 , é chiamata equazione quadratica nell’incognita x. L’espressione ax 2 é chiamata termine quadratico, bx termine lineare e c termine noto. 5 Trinomi quadratici L’espressione ax 2 bx c , dove a, b c sono numeri reali e a 0 , è chiamata trinomio quadratico. 6 Due speciali equazioni quadratiche Caso c = 0 In questo caso, é l’equazione ax 2 bx 0 , a 0 . Può essere risolta per fattorizzazione x ax b 0 . Radici di questa equazione sono x1 0, x2 b a . Esempio 2.4 Risolvi la seguente equazione nell’insieme dei numeri reali: 2x 2 6 x 0 105 Soluzione 2x x 3 0 x1 0, x2 3 Caso b = 0 In questo caso, l’equazione è ax 2 c 0 , a 0 , c x2 , a 0 . a Se Se c a c a 0 , l’equazione non ha radici reali. 0 , l’equazione ha radici x1 c a , x2 c a . Esempio 2.5 Risolvi le seguenti equazioni nell’insieme dei numeri reali: a) 3 x 2 9 0 , b) 3 x 2 18 0 . Soluzione a) x 2 3 Quaesta equazione non ha radici reali. b) x1 7 6, x2 6 . Equazioni quadratiche nella loro forma canonica L’equazione ax 2 bx c 0 , a 0 , Può essere trasformata dalla divisione per il coefficiente a 0 nella forma canonica da b c x2 x 0 . a a b c Se poniamo p , q , abbiamo la forma canonica a a x 2 px q 0 . 8 Relazioni tra radici e coefficienti di equazioni quadratiche Se l’equazione quadratica è nella sua forma canonica e ha radici x1, x2, allora vale 106 l’eguaglianza x 2 px q x x1 x x 2 , x 2 px q x 2 x1 x2 x x1 x 2 Confrontando i coefficienti nei due membri dell’ugaglianza, abbiamo quelle che chiamiamo relazioni tra radici e coefficienti di una equazione di secondo grado nella forma canonica (teorema delle radici di Viete): x1 x2 p , x1x2 q . Se l’equazione quadratica (secondo grado) non é nella forma canonica, allora queste relazioni sono: x1 x2 x1 x 2 9 c a b a , . Applicazioni del teorema delle radici di Viete sulle soluzioni dell’equazione di secondo grado Primo, trasformiamo l’equazione ax 2 bx c 0 nella sua forma canonica x 2 px q 0 . In seguito, proviamo a detreminare due numeri x1, x2 tali che vale x1 x2 p , x1x2 q . I numeri x1, x2 sono radici dell’equazione data. Esempio 2.6 Risolvi le seguenti equazioni nell’insieme dei numeri reali: a) x 2 2 x 8 0 , b) x 2 4 x 4 0 . Soluzione a) Adesso risolviamo l’equazione x1 x2 2 , x1x2 8 . I due numeri sono x1 2, x2 4 . b) Adesso risolviamo l’equazione x1 x2 4 , x1 x2 4 . I due numeri sono x1 x2 2 . 10 Alcune equazioni quadratiche Problema 2.1 Risolvi le seguenti equazioni nell’insieme dei numeri reali: a) 2 x 2 3 x 1 0 , b) x 2 9 x 8 0 , 107 c) 4x 2 12x 9 0 . 11 Una applicazione della fattorizzazione di trinomi quadratici in un prodotto di binomi lineari Una applicazione della suddetta fattorizzazione di trinomi quadratici nel prodotto di due binomi lineari è la semplificazione di frazioni. Esempio 2.7 Cerca tutti I numeri x per I quali la frazione x 2 7x 6 3x 2 5x 2 é definita e semplifica la frazione. Soluzione La frazione non é definita per i numeri x per I quali 3x 2 5x 2 0 . Trovati gli x, procedemmo con la suddetta procedura: 5 2 x1 x2 , x1 x 2 3 3 2 x1 1, x2 3 La frazione é definita per tutti I numeri reali con eccezione di 1 e Pertanto, abbiamo la fattorizzazione del denominatore: 3 x 2 5 x 2 3 x 1 x 2 3 La fattorizzazione del numeratore può essere data similmente: x 2 7 x 6 x 1 x 6 Perciò vale x 1 x 6 x 2 7x 6 x6 x6 . 2 2 2 3x 2 3x 5x 2 3 x 1 x 3 x 3 3 12 Alcuni problemi che usano la fattorizzazione Problema 2.2 Cerca tutti i numeri x per i quali le frazioni sono definite e semplifica: 4x 2 7x 2 a) , x2 x 6 x 2 3x 2 b) . 7 x 2 1 x 2 5x 6 Problema 2.3 Risolvi nell’insieme dei numeri reali: 108 2 3 . a) x 2 x 1 x 1 x 3 x 5 0 , 1 3 2 5 4 b) x 2 4x 5 x 2 4x 4 x 2 4x 5 0 . Problema 2.4 Cerca tutti i numeri reali p per i quali la differenza delle due radici dell’equazione è uguale a 6 x 2 px p 9 0 Problema 2.5 Fattorizza questi trinomi: a) x3 x 2 42x , b) x 4 13x 2 40 , c) 6x 4 13x 2 6 Problema 2.6 Cerca tutti i numeri x per i quali le frazioni sono definite e semplifica: x 3 2x 2 x 2 x 3 2x 2 x 2 Problema 2.7 Cerca tutti i numeri x per i quali le frazioni sono definite e semplifica l’espressione: 1 2 1 2 2 a) 2 , x 2x 1 x 1 x 2x 1 1 1 2 2 2 b) 2 . x 3 x 10 x x 2 x 6 x 5 Problema 2.8 Cerca tutti i numeri reali p per i quali l’equazione x 2 px 10 0 ha radici x 2 . Problema 2.9 Una automobile dovrebbe percorrere una distanza di 108 Km. Se va più avanti di 3 Km, impigherà una mezz’ora circa. Quale è la velocità dell’automobile? Problema 2,10 La somma dei quadrati di tre numeri dispari consecutivi é155. Cerca questi numeri. 13 Soluzione delle equazioni quadratiche con il metodo del “completamento del quadrato” Esempio 2.8 Risolvi nell’insieme dei numeri reali: 2 x 2 x 6 0 Soluzione Usiamo la procedura del “completamento del quadrato”: 109 2x 2 x 6 0 1 x2 x 3 0 2 2 2 2 1 1 1 x 2 x 3 0 4 4 4 2 1 49 0 x 2 16 1 7 1 7 x x 0 2 4 2 4 5 x 1 x 0 2 x1 1, x 2 5 2 La suddetta procedura consiste nella trasformazione dell’equazione nella sua forma canonica e nel completamento del quadrato del binomio lineare. Esempio 2.9 Risolvi le seguenti equazioni nell’insieme dei numeri reali “completando il quadrato”: a) 9 x 2 12 x 4 0 , b) 2 x 2 4 x 3 0 . Soluzione a) x2 4 x 3 4 0 9 2 2 x 0 3 x1 x 2 2 3 b) x 2 2x x 1 2 3 2 1 0 0 2 La parte sinistra di questa equazione é positiva per tutti i numeri reali ma la parte destra é uguale a zero. Perciò, l’equazione non ha radici nell’insieme dei numeri reali. Problema 2.11 Risolvi le seguenti equazioni nell’insieme dei numeri reali “completando il quadrato”: a) x 2 2 2x 2 0 2 b) x 3 x 1 0 110 14 Una formula per le radici di una equazione quadratica generale (la formula quadratica) Useremo la procedura del capitolo precedente per risolvere una equazione quadratica generale ax 2 bx c 0 , a 0 . Per primo, trasformiamo l’equazione nella forma b c x2 x 0 a a b Allora completeremo il binomio x 2 x nel quadrato del binomio lineare e risolviamolo a come equazione quadrata senza il termine noto: 2 2 2 b b b c x 2 x 0 2a 2a 2a a 2 b b 2 4ac . x 2a 4a 2 Il denominatore 4a 2 é positivo e la parte sinistra dell’equazione é non negativa. L’equazione ha infine una radice reale se e solo se b 2 4ac 0 . Pertanto, se b 2 4ac 0 , possiamo continuare risolvendo la data equazione quadratica generale: 2 b b 2 4ac x 2a 2a b b 2 4ac b x x 2 a 2 a 2 a x1 x2 2 0 b 2 4ac 2a 0 b b 2 4ac 2a b b 2 4ac 2a Scriviamo questa nella forma abbreviata: x1,2 b b2 4ac 2a Le soluzioni dell’equazione quadratica dipendono dal segno dell’espressione b 2 4ac , che è chiamato il discriminante e si indica con D b 2 4ac . Riassumiamo quello che abbiamo scoperto: L’equazione ax 2 bx c 0 , a 0 , non ha b radici reali se e solo se D 0 , ha radici reali x1 x 2 se e solo se D 0 (diciamo 2a che la radice b 2a e solo se D 0 . è una doppia radice), o ha due radici distinte x1,2 111 b b2 4ac 2a se Esempio 2.10 Risolvi le seguenti equazioni nell’insieme dei numeri reali usando la formula quadratica: a) x 2 3 4 3 x , b) 16 x 2 8 x 1 0 , c) 2 x 2 8 x 15 0 . Soluzione a) D 4 3 x1,2 4 3 36 2 2 4 1 3 36 0 4 3 6 2 3 3 2 3 3 2 3 3 2 b) D 8 4 16 1 0 2 x1 x2 8 2 16 1 4 c) D 82 4 2 15 56 0 Questa equazione non ha radici nell’insieme dei numeri reali. Problema 2.12 Cerca il campo di definizione dell’espressione x x4 2x 5 x 3 2 . Problema 2.13 Dimostrare che se p è la somma e q é il prodotto di due numeri, allora 4q p 2 . 15 Relazioni tra radici e coefficienti di equazioni quadratiche Se l’equazione quadratica ax 2 bx c 0 , a 0 , ha il discriminante D b 2 4ac 0 , allora ha radici x1,2 b D 2a e vale x1 x2 b D 2a b D 2a b a , 2 2 b D b D b 2 D b b 4ac c x1 x2 . 2 2 2a 2a a 4a 4a Queste relazioni tra le radici dell’equazione quadratica ed i coefficienti sono chiamati teoremi di Viete. 112 Esempio 2.11 Scopri per quale numero reale a, b, c, a 0 , le radici dell’equazione ax 2 bx c 0 sono a) Numeri di segno opposto, b) Numeri inversi. Soluzione a) L’equazione ha radici reali, perciò b 2 4ac 0 . Le radici x1, x2 sono di segno opposto, b perciò 0 x1 x 2 e allora b 0 . Pertanto 4ac 0 , o ac 0 . Di contro, se b 0 a e ac 0 , allora l’equazione ha due radici reali di segno opposto. Allora l’equazione ha radici di segno opposto se e solo se b 0 e ac 0 . b) Similmente, b 2 4ac 0 . L’eguaglianza x1 x2 1 vale per le radici inverse, allora c x1x2 1 o a c . Allora b 2 4ac b 2 4a 2 0 . L’equazione ha radici inverse se e a solo se a c e b 2 4a 2 0 . Esempio 2.12 Data l’equazione x 2 27 x 180 0 . Senza calcolare le radici, cerca l’equazione quadratica le cui radici sono inverse delle radici dell’equazione data. Soluzione Se x1, x2 sono radici di equazione data e x1' , x2' radici della nuova equazione, alllora x1' x2' 1 x2 1 x1 , . Essendo x1 x2 27 e x1 x2 180 nell’equazione data, per la nuova equazione, é x1' x2' x1' x2' 1 x1 1 1 x2 1 x1 x2 x1 x2 x1 x2 1 x1 x2 27 180 1 180 , . La nuova equazione ha la forma x2 27 x 1 0, 180 180 180 x 2 27 x 1 0 . Problema 2.14 Data l’equazione ax 2 bx c 0 , a 0 . Senza calcolare le radici, cerca l’equazione quadratica le cui radici sono i quadrati delle radici dell’equazione data. Problema 2.15 Cerca tutti i numeri reali m per i quali la seguente equazione ha due radici reali per le quali una di essa é due volte più grande dell’altra: 9x 2 18mx 8m 16 0 113 Problema 2.16 L’equazione x 2 px q 0 ha le radici p e q. Cerca tutti i numeri reali p, q che corrispondano a queste condizioni. Problema 2.17 Cerca tutti i numeri reali per i quali le seguenti equazioni hanno radici comuni: 2x 2 3m 2 x 12 0 4 x 2 9m 2 x 36 0 Sezione 3 Polinomi ed equazioni polinomiali di più alto grado 1 Definizione di una equazione polinomiale L’equazione an x n an 1 x n 1 ... a1 x a0 0 , quando an 0 , an 1 , ..., a1 , a0 , sono numeri reali, n é un numero intero, é chiamata una equazione polinomiale nell’incognita x. Il numero n é il grado dell’equazione polinomiale. Casi particolari sono le equazioni lineari ax b 0 , a 0 , equazioni quadratiche ax 2 bx c 0 , a 0 e equazioni cubiche ax 3 bx 2 cx d 0 , a 0 . 2 Polinomi di grado n Il polinomio an x n an 1 x n 1 ... a1 x a0 , dove an , an 1 , ..., a1 , a0 sono numeri reali, n é un numero intero e an 0 , è chiamato un polinomio di grado n. 3 Divisione di polinomi La divisione di polinomi é simile alla divisione degli interi. Esempio 3.1 Dividere questi due polinomi: a) x 4 8 x 3 16 x 2 7 x 2 : x 2 3 x 2 , b) 9x 4 26 x 2 20 : 3 x 2 2 x 5 . Soluzione a) 114 x 4 8 x 3 16 x 2 7 x 2 : x 2 3 x 2 x 2 5 x 1 x 4 3 x 3 2x 2 5 x 3 14 x 2 7 x 5 x 3 15 x 2 10 x x 2 3x 2 x 2 3x 2 0 Possiamo anche scriverla: x 4 8 x 3 16 x 2 7 x 2 x 2 5x 1 x 3x 2 Possiamo fare questa divisione per tutti i numeri reali per x 2 3 x 2 x 1 x 2 0 , i.e. per tutti i numeri reali eccetto per 1 e 2. Se scriviamo la procedura nella forma x 4 8 x 3 16x 2 7x 2 x 2 5 x 1 x 2 3x 2 , 2 la quale Questa eguaglianza vale per x 1, x 2 . b) 9x 4 26 x 2 20 : 3 x 2 2 x 5 3 x 2 2 x 5 9 x 4 6 x 3 15 x 2 6 x 3 11x 2 20 6 x 3 4 x 2 10 x 15 x 2 10 x 20 15 x 2 10 x 25 5 Possiamo anche scrivere: 9 x 4 26 x 2 20 3 x 2 2x 5 5 3 x 2x 5 3 x 2x 5 Possiamo fare questa divisione per tutti i numeri reali per i quali 3 x 2 2 x 5 0 , i.e. per tutti i numeri reali perché il discriminante dell’equazione 3 x 2 2 x 5 0 è negativo. Possiamo anche scrivere questa procedura nella forma prodotto 9x 4 26x 2 20 3x 2 2x 5 3x 2 2x 5 5 , 2 2 che vale per tutti i numeri reali. Teorema Possiamo cercare i polinomi che R e S con i polinomi P e Q verifichino la relazione P x S x R x . Qx Qx Questa eguaglianza vale per tutti i numeri reali x per i quali Q x 0 , e il grado del polinomio S è più piccolo del grado del Q. Possiamo anche scrivere questa eguaglianza nella forma prodotto P x R x Q x S x , Ma questa eguaglianza vale per tutti i numeri reali. 115 Problema 3.1 Dividi questi due polinomi e scrivi anche queste operazioni nella forma prodotto: a) 8 x 3 27 : 2 x 3 b) c) 4 x 9x x 7x 2 : x 6x 5 11x 32 19 x 3 x 28 x : 4 3 x 4 3 3 2 2 2 4 Radici dell’equazione polinomiale di grado n Ogni equazione an x n an 1 x n 1 ... a1 x a0 0 , an 0 , ha al più n radici. Come sappiamo dalla risoluzione delle equazioni quadratiche, ogni equazione polinomiale eccetto per le equazioni di primo grado possiamo avere radici multiple identiche. Allora diciamo che la radice ha una certa moltiplicità. La radice x 0 ha la molteplicità k, se e solo se il polinomio an x n an 1x n 1 ... a1x a0 é divisibile per il binomio x x0 k volte ma non k 1 volte. Esempio 3.2 L’equazione x 1 x 2 x 1 0 ha radice x 1 di molteplicità tre, la radice x 0 ha molteplicità due, la radice x 1 è semplice. 5 3 Relazioni tra radici e coefficienti di una equazione polinomiale Se l’equazione an x n an 1 x n 1 ... a1 x a0 0 , an 0 , ha le radici x1, x2, x3, ..., xn (alcune di loro possono coincidere), possiamo fattorizzare nella forma an x x1 x x2 x x3 ... x xn 0 . Se eleviamo il prodotto nella parte sinistra dell’equazione, otteniamo la forma an x n x1 x2 ... xn x n 1 x1x2 x1x3 ... xn 1xn x n 2 ... 1 x1x2 ...xn 0 . Possiamo ottenere relazioni tra le radici ed I coefficienti dell’equazione polinomiale confrontando le due forme dell’equazione: a x1 x2 ... xn n 1 , an n x1 x2 x1 x3 ... xn 1 xn an 2 , an ................................................ n a x1 x2 ...xn 1 0 . an 116 6 Risoluzione di equazioni polinomiali Abbiamo dedotto formule per le radici di equazioni lineari e quadratiche nei paragrafi precedenti. Similmente, vi sono formule per le radici di equazioni del terzo e del quarto grado. Tuttavia sono molto complicate e perciò non saranno introdotte qui. D’altra parte non è possibile avere delle formule universali per equazioni di grado elevato. Vi sono solo formule per alcuni tipi speciali di equazioni di grado alto. Perciò non è possibile risolvere una arbitraria equazione polinomilae usando delle formule. Adesso mostreremo una procedura che può essere usata per risolvere alcune equazioni polinomiali di grado elevato. E’ basata nella determinazione della radice più piccola dell’equazione e una riduzione di grado di questa equazione. Useremo il seguente teorema. Teorema Se x1 é una rdaice dell’equazione an x n an 1 x n 1 ... a1 x a0 0 , an 0 , allora an x n an 1 x n 1 ... a1 x a0 x x1 bn 1 x n 1 ... b1 x b0 0 , bn 1 0 . Le altre radici della data equazione possono essere cercate risolvendo l’equazione bn 1 x n 1 ... b1 x b0 0 , bn 1 0 . Possiamo ripetre questa procedura e cercare tutte le radici dell’equazione data. Esempio 3.3 Risolvi la seguente equazione nell’insieme dei numeri reali: x 3 6 x 2 11x 6 0 . Soluzione Sostituiremo alcuni valori alla x nella parte sinistra dell’equazione. In questo caso è facile vedere che x1 1 é una radice. Allora x 3 6 x 2 11x 6 x 1 x 2 px q . Possiamo cercare il polinomio x 2 px q dividendo il polinomio x 3 6 x 2 11x 6 by x 1 o comparando I coefficienti del polinomio x 3 6 x 2 11x 6 e il polinomio x 1 x 2 px q x 3 p 1 x 2 q p x q . Segue che p 1 6 , q p 11, q 6 or p 5 , q 6 . Pertanto, x 3 6 x 2 11x 6 x 1 x 2 5 x 6 x 1 x 2 x 3 . L’equazione ha le radici x1 1 , x2 2 , x3 3 . Esempio 3.4 nell’insieme Risolvi la seguente equazione 5 4 3 2 x x 6 x 10 x 16 x 24 0 . 117 dei numeri reali: Soluzione Possiamo cercare le radici x1 3 , x2 2 di questa equazione se sostituiamo questi valori per x. Perciò, possiamo scrivere x 5 x 4 6 x 3 10 x 2 16 x 24 x 3 x 2 x 3 px 2 qx r x p 1 x p q 6 x 6 p q r x 6q r x 6r . Segue che p 1 1, p q 6 6 , 6 p q r 10 , 6q r 16 , 6r 24 e allora p 2 , q 2 , r 4 . Ora, rimane da risolvare l’equazione 5 4 3 2 x 3 2x 2 2x 4 0 . Vediamo se x3 2 è una radice, Perciò x 3 2 x 2 2 x 4 x 2 x 2 sx t x 3 s 2 x 2 t 2s x 2t . Segue che s 2 2 , t 2s 2 , 2t 4 or s 0 , t 2 . Poi, é necessario risolvere l’equazione x 2 2 0 che non ha radici reali. Riassumento, concludiamo che l’equazione ha le radici x1 3 , x2 x3 2 . Esempio 3.5 Risolvi la seguente equazione nell’insieme dei numeri reali: 2 x 3 3 x 2 3 x 2 0 . Soluzione Possiamo fattorizzare il polinomio cubico nella parte sinistra dell’equazione: 2x 3 3 x 2 3 x 2 2 x 3 1 3 x x 1 2 x 1 x 2 x 1 3 x x 1 x 1 2x 2 2x 2 3 x x 1 2 x 2 5 x 2 L’equazione ha la radice x1 1 . Poi, risolvi l’equazione 2x 2 5 x 2 0 Con l’aiuto della formula per l’equazione di secondo grado: x1,2 5 5 L’equazione ha radici x1 1 , x2 2 , x 3 2 422 22 1 2 2 1 2 . Problema 3.2 Risolvi le seguenti equazioni nell’insieme dei numeri reali determinando alcune radici: a) x 4 2 x 2 3 x 2 0 , b) x 4 4 x 3 3 x 2 4 x 4 0 , c) x 3 24 x 72 . Problema 3.3 Risolvi le seguenti equazioni nell’insieme dei numeri reali attraverso una opportuna 118 fattorizzazione del polinomio: a) x 3 3 x 2 x 3 0 , b) x 3 3 x 2 3 x 1 0 , c) x 6 1 0 . 7 Radici razionali dell’equazione polinomiale con coefficienti interi Abbiamo risolto equazioni polinomiali determinando inizialmente una o più radici. Quando li abbiamo trovate, riduciamo il grado dell’euazione polinomiale e continuiamo la stessa procedura. Possiamo facilitare l’individuazione delle radici guardando le radici in un inseme concreto di numeri. Useremo il seguente teorema. Teorema Se l’equazione polinomiale an x n an 1 x n 1 ... a1 x a0 0 , an 0 , dove an , an 1 , ..., a1 , a0 sono numeri interi, ha alcune radici razionali r , dove r e s sono s primi tra loro, allora il numero r è un divisore del numero a0 e il numero s è un divisore del numero an. Questo teorema ci permette di cercare tutte le radici razionali di una data equazione polinomiale. Altre possibili radici nell’insieme dei numeri reali saranno allora nell’insieme dei numeri irrazionali. Esempio 3.6 Risolvi la seguente equazione nell’insieme dei numeri reali: x 4 7 x 3 13 x 2 7 x 12 0 . Soluzione Tutti I divisori di 12 sono 1, 2 , 3 , 4 , 6 , 12 e tutti i divisori di 1 sono 1. Perciò, 1 2 3 4 6 12 possibili radici razionali dell’equazione sono I numeri , , , , , o I 1 1 1 1 1 1 numeri 1, 2 , 3 , 4 , 6 , 12 . Se sostituiamo questi valori in x nella parte sinistra dell’equazione, troveremo i numeri x1 3 , x2 4 che sono radici. Pertanto possiamo scrivere: x 4 7 x 3 13 x 2 7 x 12 x 3 x 4 x 2 px q x 2 7 x 12 x 2 px q x 4 p 7 x 3 7 p q 12 x 2 12q 7q x 12q x 3 x 4 x 2 1 . Perciò, l’equazione data ha le radici x1 3 , x2 4 e no n altre nell’insieme dei numeri reali. Esempio 3.7 Rsolvi la seguente equazione nell’insieme dei numeri reali: 2 x 3 11x 2 17 x 6 0 . 119 Soluzione 1 2 3 6 1 2 Possibili radici razionali di questa equazione sono i numeri , , , , , , 1 1 1 1 2 2 3 6 1 3 , , i.e. numeri 1, 2 , 3 , 6 , , . Se proviamo con tutti questi numeri, 2 2 2 2 1 troviamo che l’equazione ha radici x1 2 , x2 3 , x3 . 2 Problema 3.4 Risolvi le seguenti equazioni nell’insieme dei numeri reali: d) 2 x 3 7 x 2 7 x 2 0 , e) x 4 2 x 3 2 x 2 6 x 9 0 . Problema 3.5 Risolvi le seguenti equazioni nell’insieme dei numeri reali: x 2 1 2x 2 2 a) 2x , x x2 x 2 32 x 11 b) 2 8 . 3 x 3 3x 8 Sistemi di equazioni quadratiche con diverse incognite Esempio 3.8 Risolvi il seguente sistema di equazioni nell’insieme dei numeri reali: x 2 y 2 25 3 x y 5 Soluzione Esprimiamo y 3x 5 dalla seconda equazione e sostituiamola nella prima equazione: x 2 3 x 5 25 2 10 x 2 30 x 0 x1 0 , x2 3 Dalla seconda equazione, poniamo: y1 3x1 5 5, y 2 3x2 5 4 Dopo il the test, troviamo che il sistema dato ha due soluzione x1 0 , y1 5 e x2 3 , y 2 4 . 120 Esempio 3.9 Risolvi il seguente sistema di equazioni nell’insieme dei numeri reali: x 2 y 2 25 2 2 x y 18 x 18 y 7 0 Soluzione Sottraiamo la prima equazione dalla seconda e otteniamo: 18 x 18y 7 25 y x 1 Sostituiamo questa espressione nella prima equazione. dell’equazione data x1 4 , y1 3 a x2 3 , y 2 4 . Abbiamo due soluzioni Problema 3.6 Risolvi il seguente sistema di equazioni nell’insieme dei numeri reali: xy 2 x 2y 1 0 a) x y 8 x 12 y 2 2 1 b) 2 2 x 2 y 1 1 2y z 1 c) x y z 4 x 2 y 2 z 2 10 9 Sostituzione Possiamo risolvere alcune equazioni di grado elevato per sostituzione. Esempio 3.10 Risolvi la seguente equazione nell’insieme dei numeri reali: x 4 3 x 2 2 0 . Soluzione Usiamo la sostituzione y x 2 . Tarsforma l’equazione data nell’equazione y 2 3y 2 0 , y 1 y 2 0 , che ha le radici y1 1, y 2 2 . Pertanto l’equazione data ha radici x1 1 , x2 1, x3 2 , x4 2 . Esempio 3.11 Risolvi la seguente equazione nell’insieme dei numeri reali: 121 3x 2x 1 1 2 2x 1 x . Soluzione Per x 0 , x 1 2 , usa la sostituzione y x 2x 1 . Trasforma l’equazione data nell’equazione 3y 1 2 y2 y 3 che ha radici y1 1, y 2 2 3 y , 2 y 1 y 1 0, 3 2 0, 3 . Questo conduce all’equazione x 2x 1 1 che ha la radice x1 3 1 , , e l’equazione x 2x 1 2 3 , che ha radice x2 2 . Allora l’equazione data ha radici x1 1 3 , x2 2 . Problema 3.7 Risolvi le seguenti equazioni nell’insieme dei numeri reali per sostituzione: a) b) c) x 2 2x 2x x 1 x 2 x 2 x 1 2 7 x 2 14 x 8 0 , 2x 2, 3 x2 x 4 0 , d) x 2 3 x 2 3 x 1 x2 0. Problema 3.8 Risolvi i seguenti sistemi di equazioni nell’insieme dei numeri reali per sostituzione: 2 x 1 3 y 2 y 1 x 1 3 a) x 1 2 y 2 2 y 1 x 1 122 2x xy 2 b) x y 2x 2 x x y 144 Sezione 4 Problemi più difficili Problema 4.1 Per quale numero reale c esistono solo due differenti numeri reali che sono soluzioni dell’equazione x 3 c 1 x c 0 ? Problema 4.2 Per quale numero reale p il sistema di equazioni 3 x x 3 p 6 3 x x 4 p 10 ha una soluzione nell’insieme dei numeri reali? Problema 4.3 Cerca per quale numero reale a il sistema di equazioni x y z 2 2 2 2 x y z 4 x 3 y 3 z3 a ha una soluzione nell’insieme dei numeri reali, e risolvilo. Problema 4.4 Cerca per quale numero reale p l’equazione x 3 px 2 2px 3p 1 ha tre differenti radici reali x1 , x 2 e x 3 per i quali vale x1x2 x32 . Problema 4.5 Dimostra che l’equazione x 3 1996x 2 rx 1995 0 ha al massimo una radice intera per ogni parametro reale r. Problema 4.6 Cerca per quale numero reale p l’equazione x 2 4px 5p2 6p 16 0 Ha due differenti radici x1 , x 2 per i quali la somma x12 x22 è la più piccola possibile. Problema 4.7 Risolvi il seguente sistema di equazioni nell’insieme dei numeri reali 123 x 2 1 y 2 1 24 xy 0 12 x 12y 2 1 0 2 x 1 y 1 Problema 4.8 Cerca tutti i polinomi P per i quali, per tutti i numeri reali x, vale l’equazione P 2x 8P x x 2 2 Problema 4.9 Cerca tutti i polinomi P, Q per i quali, per tutti i numeri reali x , vale l’equazione Q x 2 x 1 x P x 2 4 Problema 4.10 Cerca il risultato del prodotto 1 x x 2 ... x 99 x100 1 x x 2 ... x 99 x100 . Problema 4.11 Cerca la somma S dei coefficienti del polinomio F x 1 3x 3x 2 1988 1 3x 3x 2 1989 . Problema 4.12 Cerca tutti i polinomi F che soddisfino: a) F x 3 x 2 7x 12 , b) F x 2 1 x11 8 x 7 6 x 5 4 , c) F x 1 2F x 1 3 x 2 7 x . Problema 4.13 Cerca il resto della divisione del polinomio x x3 x9 x 27 x81 x 243 by a) x 1 , b x 2 1. Problema 4.14 Determina il polinomio F del più piccolo grado possibile quando lo dividi per x 2 3 tralascia 2x, risp. 3x. Problema 4.15 Determina il numero naturale n per il quale il polinomio n n F x x n x 1 2x 1 3n 2n 1 é divisibile per G x x 2 x 2 . Problema 4.16 Supponi che la somma di due radici dell’equazione 2x 3 x 2 7 x d 0 Sia eguale a 1. Determina tutti i numeri d e le radici di questa equazione. Problema 4.17 124 x 1 2 e Supponi che le radici x1, x2 , x3 dell’equazione x 3 px q 0 soddisfino 1 1 . x3 x1 x2 A quali condizioni soddisfano i coefficienti p, q ? Problema 4.18 Determina i numeri reali a, b, p, q tali che 2x 1 20 ax b 20 x 2 px q 10 . Sezione 5 Risposte Problema 1.1: a) x 1, b) Nessuna Soluzione, c) tutti i numeri reali. 1 Problema 1.2: x . 3 Problema 1.3: 43 allievi. Problema 2.1: a) x1 1, x2 Problema 2.2: a) 4x 1 x 3 1 3 , b) x1 1, x2 8 , c) x1 x2 . 2 2 , x 2, x 3 , b) 1 7 x 1 x 3 , x 1, x 2, x 3 . Problema 2.3: a) x , 2 1,1 1,3 , b) x ,1 5, . Problema 2.4: Cenno - x1 x2 p, x1 x2 6, x1 p 2 36 p6 p6 , x1x2 e anche , x2 4 2 2 x1x2 p 9 , allora p2 4p 0, p 0 or p 4 . 2 3 3x 2 2x 3 2x 3 3x 2 Problema 2.5: a) x x 7 x 6 , b) x 2 5 x 2 8 x 5 x 5 x 8 x 8 , c) 6 x 4 4 x 2 9 x 2 6 2x 2 3 x 2 Problema 2.6: x2 x2 Problema 2.7: a) 2 3x 2 , x 2, x 1 . 2x 2 4x 2 x 2 1 2 , x 1, b) 10 x 5 x 21 x , x 2, x 5, x 1. Problema 2.8: p 7 . 9 1 Problema 2.9: Cenno - vt 108, v 3 t 108 , 2t 2 t 36 0 , t ore. 2 2 Problema 2.10: Cenno - x 2 x 2 x 4 155 . I tre numeri consecutivi dispari positivi sono 5, 7, 9. 3 5 3 5 , x2 Problema 2.11: a) x1 x2 2 , b) x1 . 2 2 3 3 Problema 2.12: , , 1 1, . 2 2 Problema 2.13: Cenno – i numeri p, q sono radici di una equazione x 2 px q 0 . 2 2 125 2 c b 2 2ac b 2 , a a2 a b 2 2ac c2 x2 x 0, i.e. a2 a2 x1' x2' x12 x22 x1x2 2 x1 x2 2 Problema 2.14: c2 , l’equazione a2 a2 x 2 b2 2ac x c 2 0 . x1' x 2' x12 x22 richiesta é Problema 2.15: Cenno - x1 2 x 2 , x1 x2 3 x2 2m , x1x2 2x22 m2 1 . Problema 2.16: p q 0 or p 1, q 2 . Problema 2.17: m 3 , la radice comune é x 4 . 16 8m , risulta m1 2 , 9 3 Problema 3.1: a) 8 x 3 27 : 2x 3 4 x 2 6 x 9 , x , 2 3 2 or 8 x 27 4 x 6 x 9 2x 3 per tutti i numeri reali x, x 9x x 7x 2 136 x 118 x 2 3 x 24 2 , x 5, x 1, 2 x 6x 5 x 6x 5 or x 4 9 x 3 x 2 7x 2 x 2 3x 24 x 2 6x 5 136x 118 per tutti i numeri reali x, 4 3 2 b) 11x 4 , 3 or 11x 3 32 19 x 2 3 x 4 28 x x 3 5 x 2 13 x 8 4 3 x per tutti i numeri reali x. 3 32 19x 2 3x 4 28x : 4 3x x 3 5x 2 13x 8 , x Problema 3.2: a) x1 1, x2 2 , b) x1 1, x2 1, x3,4 2 , c) x 6 . Problema 3.3: a) x 3 x 1 x 1 0 , b) x 1 0 , 3 c) x 1 x 1 x 2 x 1 x 2 x 1 0 . 1 , x2 1, x3 2 , b) x1 1, x2 3 . 2 Problema 3.5: a) x1 1, x2 1, x3 2 , b) x1 4, x2 5, x3,4 1 5 . Problema 3.4: a) x1 Problema 3.6: a) 4 4 33, 4 33 , 33, 4 33 , b) 1,1 , 2,2 , c) 3,0,1 , 8 1 5 3, 3, 3. Problema 3.7: a) x1 4, x2 2, x3,4 1 , b) x 1, c) x1,2 Problema 3.8: a) Nessuna soluzione, b) 6, 6 , 6,6 . 1 17 , d) x1,1 2 3 . 2 Problema 4.1: Cenno - x 1 x 2 x c 0 , risulta c 2 o c Problema 4.2: p 0 o p 2 o p 10 . Problema 4.3: a 8, Soluzione del sistema di 1 . 4 equazione x, y , z 2, p, p o x, y , z p, 2, p , dove p è un parametro reale. Problema 4.4: Cenno – usa il teorema di Viete, risulta p 3 , x1 4 , x2 1 , x3 2 . Problema 4.5: Cenno – se a, b, c sono radici allora a b c 1996 e abc 1995 . Problema 4.6: Cenno – usa il teorema di Viete e l’uguaglianza x12 x22 x1 x2 2x1x2 , 2 risulta p 1, x12 x22 26 . 126 Problema 4.7: x, y 3 x, y 3 x, y 2 – Cenno fare la sostituzione u x, y 3 8, 2 3 , 3 , x, y 2 3, 3 8 , 8 , x, y 2 3, 3 8 . x , x 1 8, 2 3 , 8, 2 3, 3 v 2 y , y 1 Soluzioni 2 x, y 3 8 , 8, 2 3 , x, y 2 3, 3 4.8: Cenno – potenza del polinomio é 2 o più grande, risulta 1 2 4 1 2 2 4 P x x x o P x ax 3 x 2 x , a parametro reale. 4 3 7 4 3 7 Problema 4.9: Quattro soluzioni P x 2x 2 e Q x x 2 2x 1, P x 2x 2 e Problema Q x x 2 14x 1, Q x x 2 2x 1. P x 2x 2 Q x x 2 14x 1, e Problema 4.10: 1 x 2 x 4 ... x198 x 200 . Problema 4.11: S F 1 1. P x 2x 2 e Problema 4.12: a) F x x 2 x , b) non esiste un tale polinomio perché F x 2 1 ha grado pari, c) F x x 3 x . Problema 4.13: a) 6, b) 6x. 2 3 Problema 4.14: Cenno – usa l’uguaglianza F x x 1 P x 2x x 2 Q x 3x , il 2 3x 4 Q x x polinomio deve essere F x 4x 27x 66x 65x 24 . 4 3 diviso per x 1 2 , risulta 2 Problema 4.15: Cenno - G x x 1 x 2 , deve essere F 1 F 2 0 , risulta: n è pari. 1 13 1 Problema 4.16: Cenno – se x1 x2 1, pertanto x3 , da dove d 3 e x1,2 . 2 2 Problema 4.17: Cenno - q x1x2 x3 x1 x2 x3 , risulta q3 pq q 0 . 1 Problema 4.18: Cenno – confronta il coefficiente di x 20 , sostituisci x , Pertanto 2 20 10 1 a 1 a 20 220 1 , b , x x 2 px q , da dove p 1 , q . 2 2 4 127 SUCCESSIONI ARITMETCHE, GEOMETRICHE E ARMONICHE Péter Körtesi, Jenő Szigeti Sezione 1. Un approccio intuitivo alle successioni Una successione é una lista ordinate di numeri, chiamati termini della successione. Un esempio é il contare i numeri stessi: 1, 2, 3, 4, … Un’altra può essere i quadrati: 1, 4, 9, 16, … Una stringa di punti infine di ognuno di questi due esempi indica che la lista è intenzionalmente costruita per procedere “per sempre”. Se la lista procede per sempre, diciamo che la successione é una successione infinita, altrimenti diciamo che é finita. Il fatto che la successione é una lista ordinata di numeri, può essere formulate in un modo più preciso associando ognuno di questi termini con i numeri naturali, 1, 2, 3, …, n, …In questo modo possiamo chiamare, rispettivamente, il 1°, il 2° , il 3° ,…, l’ n° , … termine della successione. Qui ad ogni numero naturale n associamo n’ennesimo termine della successione. Se an é l’ennesimo termine, denotiamo la successione con la notazione ristretta (an)nN e chiamiamo an il termine generale della successione. Per esempio il termine generale della successione 1, 2, 3, 4, … suddetta é an = n, e che di 1, 4, 9, 16, …é an = n2. Considera ora la successione il cui termine generale é an = 2n – 1. Scritto in altro modo 1, 3, 5, 7, … E’ spesso abituale invertire il processo: Dati alcuni termini iniziali della successione, possiamo osservare una “caratteristica” e congetturiamo da uesti il termine generale. Strettamente parlando, se non ci sono sufficienti termini iniziali dati, non è facile scrivere il termine generale. Questo perché è sempre possibile adattare alcuni numeri di termini dati in parecchie formule distinte. In pratica, possiamo usare una “forma di senso comune” per il termine generale. Per esempio, dati i termini 2, 4, 6, 8, 10, … É ragionevole scrivere an = 2n per il termine generale. Nota che la formula an = 2n + 1000(n – 1)(n – 2)(n – 3)(n – 4)(n – 5) da anche gli stessi cinque termini, ma é più “ragionevole” usare an = 2n determinata precedentemente. Il processo usato nel determinare una “caratteristica” e “il congetturare” il termine successivo opportuno é conosciuto come “Ragionamento Induttivo”. Non siamo portati alla conclusione basata sui fatti (ragionamento deduttivo) ma spesso facciamo predizioni basate su osservazioni. Problema 1 Osserva I seguenti termini della successione ed identifica la “caratteristica”. Allora scrivi il successivi tre numeri di ogni successione. a) 7, 13, 19, 25, _ _ _ _ _ _ , _ _ _ _ _ _ , _ _ _ _ _ _ b) 3, 1, –1, –3, –5, _ _ _ _ _ , _ _ _ _ _ , _ _ _ _ _ _ c) 6, 7 1 1 , 9, 10 ,12, _ _ _ _ _ , _ _ _ _ _ , _ _ _ _ _ _ 2 2 128 Notiamo che non tutte le successioni contengono una “caratteristica”. Per adesso la successione 3, 1, 4, 1, 5, 9, 2, 6, 5, 3, 5, 8, 9, … non contiene una caratteristica per tutti, ma alcuni si riconoscono come le cifre del famoso numero π = 3, 141592653589… la grandezza del perimetro e del diametro del cerchio. Sezione 2. Progressioni Le Progressioni sono un tipo di successioni con una “caratteristica”, che é stata studiata fin dall’antichità. Di conseguenza studieremo i più conosciuti esempi di progressioni, che sono chiamate Progressione aritmetica, geometrica ed armonica. Le definizioni sono date di seguito. Per definizione, ogni termine di una Progressione Aritmetica può essere trovata addizionando una costante al precedente termine. Pertanto, Se per una progressione aritmetica (an)nN la costante é r, abbiamo a2 = a1 + r, a3 = a2 + r, a4 = a3 + r, a5 = a4 + r, … Nota che r = a2 - a1 = a3 - a2 = a4 - a3 = a5 - a4 = …la costante può essere trovata prendendo ogni termine e sottraendo da esso il termine precedente. Questa costante è chiamata la “ragione” della progressione. Problema 2. Nelle seguenti progressioni aritmetiche, cerca la ragione e calcola allora i successive due termini addizionando la ragione alla fine del termine dato. a) 1 1 3 1 , , , 1, 1 , _ _ _ _ _ , _ _ _ _ _ , _ _ _ _ _ 4 4 2 4 b) –10, –4, 2, 8, 14, _ _ _ _ _ , _ _ _ _ _ , _ _ _ _ _ c) 4 3 1 9 7 , , , , , _____, _____, _____ 5 5 2 10 10 Per definizione, ogni termine in una progressione geometrica può essere trovata moltiplicando il termine precedente per una costante. Pertanto, se per una progressione geometrica (an)nN la costante é r, abbiamo a2 = a1r, a3 = a2r, a4 = a3r, a5 = a4r, … Nota che se tutti gli an sono non nulli, allora a a a a r 2 3 4 5 ... a1 a 2 a 3 a 4 E quindi la costante può essere trovata prendendo ogni termine e dividendolo per il termine precedente. Questa costante è chiamata ragione della progressione geometrica. Problema 3. Cerca la ragione e calcola i successive due termini nella seguente progressione geometrica moltiplicando l’ultimo termine per la ragione a) 8, 4, 2, 1, 1 , _ _ _ _ _, _ _ _ _ _ 2 b) 1, –3, 9, –27, 81, _ _ _ _ _, _ _ _ _ _ 4 4 4 4 , , , , _ _ _ _ _, _ _ _ _ _ 3 9 27 81 5 5 5 d) 20, 5, , , , _ _ _ _ _, _ _ _ _ _ 4 16 64 c) 4, 129 Dalla definizione, ogni termine della progressione (an)nN di numeri non nulli é chiamata 1 progressione armonica se la successione degli inversi è una progressione a n nN aritmetica. Per esempio 1 1 1 1 1, , , , , ... 2 3 4 5 é una progressione armonica perché la successione 1, 2, 3, 4, 5, … degli inversi é aritmetica. Problema 4. Cerca I successive due termini nella seguente progressione armonica. 3 3 3 3 3 , , , , , _____, _____ 11 12 13 14 15 1 1 1 1 1 b) , , , , , _____ , _____ 8 11 14 17 20 1 1 1 1 c) 1, , , , , _____, _____ 4 7 10 13 3 3 3 d) 3, , , , _____, _____ 7 13 19 a) Problema 5. Esamina ognuna delle seguenti carattersiticha. Per primo identifica i successivi due termini, quindi determina se la caratteristica individua una progressione aritmetica, geometrica o armonica, o se non sia uno di questi casi. Nel precedente caso, calcola i due successivi termini. a) 2, 3, 4, 5, 6, …. b) 2, 4, 8, 16, ….. c) x, 5x, 25x, …. d) 2 10 , 2, , 3, … 3 3 A questo punto é bene ricordare alcuni riferimenti storici sulla progressione. Le progressioni aritmetiche e geometriche sono studiate in matematica da quattro mila anni. Per esempio un problema dell’antico Egitto “Papiro di Rhind” (1850 a.c. circa) chiede di distribuire 300 pagnotte di pane tra 5 persone nel seguente modo: il terzo da più che il secondo lo stesso ammontare di pagnotte il secondo riceve più del primo; ognuno darà più del precedente esattamente lo stesso ammontare di pagnotte come il secondo riceve più del primo. Inoltre gli ultimi tre danno sette volte tanto quanto i primi due. Cerca l’ammontare di pagnotte che sarà dato ad ognuno. La risposta ci conduce ad una progressione aritmetica. Un altro problema appare nello stesso papiro basato sulla progressione geometrica. Chiede di determinare il numero totale di cavalli, gatti, topi e semi di grano se in ogni sette case vi sono sette gatti, ogni gatto acchiappa 7 topi ed ogni topo mangia sette semi di grano. Studi sulle progressioni aritmetiche e geometriche si trovano nei lavori degli antichi Greci. L’argomento era cominciato con i Pitagorici che conoscevano come calcolare la somma di una progressione aritmetica. Anche negli Elementi di Euclide abbiamo la formula per le progressioni geometriche. Tutte queste sono state usate da parecchi matematici, incluso Archimede, che applicò in varie aree della matematica. 130 Sezione 3. Media Definizione. La media aritmetica di due numeri a e b è definita come ma ab . 2 Se a e b hanno lo stesso segno (tale che ab ≥ 0) la media geometrica è definita come mg ab e se a e b sono non nulli, la media armonica è definita come mh 2 1 1. a b Per esempio si può verificare che il numero dei vertici (v) di un cubo é la media armonica del numero dei lati (e) e facce (f) del cubo: v e verifica che 2 2 1 1 1 1 , in modo equivalente v e f , e f 2 1 1 . 8 6 12 Le seguenti tre medie, più altre sette, erano conoscite dagli antichi Pitagorici perché li definivano in modo differente (ma equivalnte). Le originali definizioni sono le seguenti: Definizione (da Nicomachus, Introduzione all’Aritmetica). La media aritmetica (ma), media geometrica (mg), e media armonica (mh) di a e b sono numeri che soddisfano a mh a a a ma a a mg , ; e mh b b ma b a mg b mg rispettivamente. Problema 6. equivalenti. Dimostrazione. Dimostra che due delle tre medie date nelle precedenti definizioni sono Se a ma 1, ma b come nella definizione dei Pitagorici, abbiamo a m a m a b , ed allora a b 2m a . Da qui segue immediatamente la prima definizione di ma. Per la direzione opposta invertire semplicemente l’ordine dei passaggi. a mg 2 a Se iniziamo con , abbiamo a m g m g a m g b , allora mg ab , e da mg b mg mg ab . L’inversa é chiara. Se ora consideriamo a m h a , abbiamo a m h b a m h b , allora 2ab am h bm h . E mh b b dividendo per ab abbiamo 2 mh mh 2 , che da m h . Invertendo l’ordine dei 1 1 b a b a passaggi, abbiamo completato la dimostrazione. E’ interessante notare che la media aritmetica, geometrica ed armonica hanno interpretazioni geometriche. Queste sono descritte nei prossimi problemi. 131 Problema 7. In un trapezio ABCD con la base AB parallela a CD, sia AB a e CD b . se E e F sono punti medi di AD e CD, rispettivamente, (EF é parallelo ad AB) e se poniamo EF x , Mostra che x EF AB CD a b (vedi Figura 1). 2 2 Problema 8. Considera un tronco di piramide. Dimostra che la radice quadrata dell’area M della sezione equidistante dai due poligoni di base (mostrati come triangoli nella Figura 2) é la media aritmetica della radice quadrata delle aree (T e t) delle due basi: M T t . 2 Problema 9. In ogni triangolo rettangolo l’altezza perpendicolare all’ipotenusa é una media geometrica delle due parti dell’ipotenusa determinate dall’altezza. (Figura 3). A b c m B x D y C Problema 10. In ogni triangolo rettangolo ogni lato é in progressione geometrica con le sue proiezioni nell’ipotenusa e l’ipotenusa stessa (Figura 3). Problema 11. Sia c la lunghezza di un segmento parallelo alle due basi, di lunghezza a e b, di un trapezio ABCD. Se il segmento c divide il trapezio in due parti T1, T2 di uguale area (T1 a 2 b2 = T2), mostra c 2 (Figura 4). 2 132 C b D h1 M T1 c N T2 h2 A a B Problema 12. Se chiamiamo con D e E i punti intersezione, ripsettivamente, della bisettrice interna ed esterna dell’angolo A del triangolo ABC con il lato opposto BC, Mostra che abbiamo quattro punti armonici (Figure 5), dove vale la relazione 2 1 1 BC BD BE Problema 13. In un trapezio ABCD, con AB e CD basi parallele, considera EF parallela alle basi (con E in AD e F in BC), che contengono il punto intersezione H delle diagonali AC e BD. Allora EF é la media armonica di AB e CD: 2 1 1 . EF AB CD Sezione 4. Progressioni E’ facile vedere dalla definizione che ogni tre termini consecutivi, an–1, an, an+1 di una progressione aritmetica soddisfano la relazione an a n 1 a n 1 2 Di contro, se una successione (an)nN soddisfa questa relazione per ogni n > 1, allora forma una progressione aritmetica. In alcuni problemi é più conveniente, per ragioni di simmetria, dare i tre termini consecuitivi an–1, an, an+1, di una progressione geometrica nella forma a – r, a, a + r. Anche in una progressione aritmetica, se poniamo a 1 a e a 2 a r , allora abbiamo a 3 a 2r , a 4 a 3r , a 5 a 4r e generalmente a n a (n 1)r . Nota che da questo abbaimo anche a1 + an = a2 + an-1 = a3 + an-2 = a4 + an-3 = ... (*) 133 Problema 14. Dimostrare la seguente identità per ogni tre “termini equidistanti” an–k, an, an+k di una progressione geometrica: an a n k a n k 2 Problema 15. Dimostra che la somma Sn dei primi n termini di una progressione geometrica soddisfano Sn a1 a 2 a 3 ... a n (nota che possiamo anche scrivere Sn na na 1 a n n2a n 1r 2 2 n (n 1) r ). 2 (Cenno: Scrivi S n a 1 a 2 a 3 ... a n e qui sotto la stessa nell’ordine inverso S n a n a n 1 a n 2 ... a 1 Sommandole 2S n (a 1 a n ) (a 2 a n 1 ) (a 3 a n 2 ) ... (a n 1 a n ) ed ora usa (*). ) Problema 16. Dimostra che 1 + 2 + 3 + ... + n = n (n 1) 2 1 + 3 + 5 + ... + (2n – 1) = n2 E’ facile vedere dalla definizione che ogni tre termini consecutivi, an–1, an, an+1 di una progressione geometrica soddisfano la relazione a 2n a n 1a n 1 Di contro, se una successione (an)nN soddisfa questa relazione per ogni n > 1, allora essa forma una progressione geometrica. In alcuni problemi é più conveniente, per ragioni di simmetria, dare tre termini consecutivi an–1, an, an+1, di una progressione geometrica nella forma a/r, a, ar. Se, in una progressione geometrica, poniamo a 1 a e a 2 ar , allora abbiamo a 3 ar 2 , a 4 ar 3 , a 5 ar 4 e generalmente a n ar n 1 . Problema 17. Dimostra la seguente identità per ogni tre “termini equidistanti” an–k, an, an+k di una progressione geometrica: a 2n a n k a n k Problema 18. Dimostra che la somma Sn dei primi n termini di una progressione geometrica soddisfi a (1 r n ) . 1 r 2 n tale che rSn ar ar ... ar . Ora Sn a 1 a 2 a 3 ... a n (Cenno: Abbiamo Sn a ar ar ... ar sottrai le due). 2 Problema 19. termini soddisfi n 1 Dimostra che per una progressione geometrica il prodotto Pn dei primi n Pn a1 a 2 a 3 ... a n a 134 n n ( n 1) r 2 E’ facile vedere dalla definizione che ogni tre termini consecutivi non nulli, an–1, an, an+1 di una progressione armonica soddisfano la relazione 2 1 1 an an1 an1 Di contro, se una successione (an)nN di termini non nulli soddisfa la relazione n > 1, allora è una progressione armonica. Notiamo che, in questo caso abbiamo assunto che i termini siano non nulli. Per esempio, supponiamo di iniziare con i termini a 1 6 , a 2 8 , a 3 12 che formano una successione armonica (vedi Sezione 3) e prova a cercare i termini successivi. Calcolando a4 da 2 1 1 2 1 1 1 1 1 1 abbiamo . Ma se andiamo ad a5 da , e avremo a3 a2 a4 a4 a3 a5 a 4 6 8 24 1 2 1 0 , che è impossibile. a 5 24 12 Ci permette di vedere che possiamo evitare questo problema. Sia a il primo termine di una successione armonica e a r il secondo. Dalla relazione 2 1 1 a n a n 1 a n 1 é facile vedere che . a1 a a (a r ) a (a r ) a (a r ) a (a r ) a (a r ) , a2 a r , a3 , a4 , a5 ar a ar a 3r a 4r e che, generalmente, an a (a r) . a (2 n )r Pertanto per evitare un denominatore nullo a non deve essere un numero positivo multiplo di r (altrimenti il denominatore a (2 n )r sarà 0 per n con a = (n – 2)r.) Ritornando al precedente esempio della progressione armonica che inizia con i termini 6, 8, 12 abbiamo a = 6, r = 2 tale che a sia un numero positivo multiplo di r, come ci aspettavamo. Se, invece, consideraiamo la progressione armonica che inizia con i termini 12, 8, 6, abbiamo a = 12, r = - 4 tale che a non é un positivo multiplo di r. Queste medie saranno buone per determinare il quarto termine di una successione armonica. Problema 20. Dimostra la seguente identità per ogni tre “termini equidistanti” non nulli an–k, an, an+k di una progressione armonica: 2 1 1 a n a n k a n k Problema 21. Dimostra che per la soma dei reciproci dei primi n termini di una successione armonica avremo Rn 1 1 1 1 n 1 1 ... a1 a 2 a 3 a n 2 a1 a n n2a 3 n r . 2a a r Problema 22. Cerca la condizione che un triangolo rettangolo abbia i suoi lati in progressione armonica. Soluzione. Denota i lati del triangolo rettangolo con b - r, b, e b + r. Dal teorema di Pitagora abbiamo (b r ) b (b r ) , che implica che b 4r . I lati sono uguali a 3r, 4r, 5r. (Le 2 2 2 135 terne Pitagoriche della forma 3r, 4r, 5r che conosciamo dall’antichità. Appaiono nelle tavolette di creta nell’antica Mesopotamia.) Problema 22. Assumi che i lati di un traiangolo sono nella progressione aritmetica. Dimostra che il triangolo è rettangolo se e solo se la ragione dei lati (come una progressione aritmetica) è uguale al raggio del suo cerchio inscritto. Soluzione. Se il triangolo é retto, i suoi lati sono della forma 3x, 4x, 5x in accordo con il precedente problema, e il raggio del cerchio inscrito è dato in termini di area e il 3x 4x A 2 semiperimetro da r x . Quindi r = x = 4x – 3x = 5x – 4x, come richiesto. 3 x 4 x 5x p 2 Di contro, assumiamo che i lati sono in una progressione aritmetica con ragione il raggio r del cerchio inscritto. Pertanto possiamo scrivere i lati nella forma b – r, b, e c b r , allora 3b l’area é data da A pr dove il semiperimetro p . Applicando la formula di Erone 2 A pp a p b p c poniamo 2 3b b 3br b b r r , 2 2 2 2 2 b 2 4r 2 2 2 in altre parole 3r , quindi b 16 r , e allora b = 4r, segue eabbiamo a = 3r, b = 4 2 4r e c 5r , i lati del triangolo rettangolo. Problema 23. Assumi che i quadrati costruiti sui lati di un triangolo siano in progressione aritmetica. Dimostra che i quadrati delle mediane del triangolo ( che è il segmento che congiunge un vertice con il centro del lato opposto) sono anche in progressione aritmetica. La proposizione inversa è vera? 2( b 2 c 2 ) a 2 (Cenno: La mediana ma dal vertice A soddisfa m a2 .) 4 Problema 24. Considera le seguenti successioni: 1, 5, 9, 13, 17, 21, 25, 29, 33, 37… 4, 15, 26, 37, 48, 59, … Cerca la ragione delle successioni e dimostra che sono in progressione aritmetica. Generalizza il Problema! Problema 25. Considera i termini a1, a2, a3, …, an, … di una successione. Dimostra che la successione é in progressione aritmetica se e solo se 1 1 1 1 n 1 ... , per tutti gli n. a 1a 2 a 2 a 3 a 3 a 4 a n 1a n a 1a n Soluzione. Se a1, a2, a3, …, an, … sono I termini di una successione aritmetica, abbiamo a 2 a 1 r , a 3 a 2 r , …, a n a n 1 r , Ed allora 1 1 1 1 1 1 1 1 1 1 1 1 , , …, , a 1a 2 r a 1 a 2 a 2 a 3 r a 2 a 3 a n 1a n r a n 1 a n Sommandoli segue che 1 1 1 1 1 1 1 1 1 1 1 1 1 ... ... a 1a 2 a 2 a 3 a 3 a 4 a n 1a n r a 1 a 2 r a 2 a 3 r a n 1 a n 136 1 1 1 1 a n a1 r a 1 a n r a 1a n 1 a n 1r a 1 . 1 r a 1a n 1 n 1r n 1 r a 1a n a 1a n Ora se la relazione data vale per tutti gli n, varrà per n 3 , che da 1 1 2 , che é a 1a 2 a 2 a 3 a 1a 3 a 1 a 3 2a 2 or a 3 a 2 a 2 a 1 . Poniamo ora r a 3 a 2 a 2 a 1 , tale che a 2 a 1 r , a3 a2 r . Supponiamo ora che abbiamo mostrato a k a k 1 r (e quindi a k a 1 (k 1)r ) per tutti k n . Mostreremo la stessa uguaglianza per k = n. In realtà, in virtù della condizione data abbiamo 1 1 1 1 1 n 1 ... a 1a 2 a 2 a 3 a 3 a 4 a n 2 a n 1 a n 1a n a 1a n Applicando la corrispondente condizione per gli n – 1 termini, la parte sinistra diventa n2 1 n 1 a 1a n 1 a n 1a n a 1a n e pertanto (n 2)a n a 1 (n 1)a n 1 o ( n 2)a n (n 1)a n 1 a 1 che può essere scritta come (n 2)a n (n 2)a n 1 a n 1 a 1 . Usando a n 1 a 1 (n 2)r poniamo (n 2)a n (n 2)a n 1 a 1 (n 2)r a 1 , e quindi a n a n 1 r . Conseguentemente il termine ultimo è nella stessa progressione aritmetica come il primo n 1 . In altre parole la progressione aritmetica a1, a2, a3 continua con a4, a5 etc. Problema 26. Il lavoro di due giovani consiste nel fare interviste. Ognuno di loro si pone la seguente questione, controllare il loro ragionamento: Se il datore di lavoro è soddisfatto del loro lavoro, può scegliere di dare un aumento al suo salario iniziale di 1000 euro altrimenti vi sono du possibilità: a) un incremento di 15 euro per ogni quattro settimane, o b) un incremento di 5 euro per ogni 2 settimane. Se tu fossi al loro posto cosa sceglieresti? Motiva la tua risposta! Problema 27. Considera un trapezio isoscele, per il quale esiste un cerchio inscritto. Siano 2a, 2b e r be, ripsettivamente, le basi del trapezio isoscele e il raggio del cerchio inscritto. Dimostra che r ab , i.e. a, b, r formano una progressione geometrica (Figura 6). 2 C D r A B Problema 28. Cerca la condizione tale che un angolo retto ha i lati in progressione geometrica. 137 Soluzione. Considera i lati della forma di tre termini consecutivi di una progressione geometrica, possiamo assumere che sono della forma a, ar, e ar2. Dal teorema di Pitagora 1 5 1 5 ,e r la sola soluzione 2 2 reale, che soddisfa le condizioni del problema. Concludiamo che i lati del triangolo rettangolo a 2 ar ar 2 2 2 , quindi 1 r 2 r 4 , allora r 2 saranno della forma a, a 1 5 1 5 e a , dove a è positivo. 2 2 Problema 29. Mostra che se: a, b, c da una progressione aritmetica, b, c, d da una progressione geometrica, c, d, e da una progressione armonica, allora a, c, e e formeranno una progressione geometrica. Problema 30. La Math Chocolate Company propone una nuova coccolata, che contiene un buono. Per due tali buoni uno é dato, l’altro ha più cioccolato (che contiene un buono simile). Quale é il reale valore di questo cioccolato? (Cenno: Si avranno 1 1 1 1 1 1 1 ... pezzi di cioccolato, che "in sintesi" alla 2 2 2 2 2 2 "fine" si arriva a 2). Sezione 5. Successioni date per relazioni ricorrenti Successioni di numeri che vengono fuori spesso nelle applicazioni (e.g. temperature giornaliere, annuale raccolta di semi, etc.) e frequentemente questa é una regola o formula che da il valore di ogni termine della successione in termini dei precedenti (come quando la popolazione o l’equilibrio banacrio cresce con un ammontare proporzionale alla grandezza corrente). Tali regole sono chiamate relazioni ricorrenti. Come esempi di successioni date per ricorrenza possiamo considerare le precedenti, le progressioni aritmetiche, geometriche ed arominche. In realtà, qui vi sono le regole che legano ogni termine con il precedente: Per la progressione aritmetica: a n 1 a n r , dove a1 è dato, per la progressione geometrica: a n 1 a n r , dove a1 è dato, e per la progressione armonica: 1 a n 1 1 r , dove a1 è dato. an Le prime due di queste relazioni ricorrenti sono chiamate lineari, perché ogni termine che appare é elevato alla potenza 1 (nella terza l’ennesiomo termine é elevato a –1). Diciamo che queste due relazioni ricorrenti sono del primo ordine perché an+1 é collegato ad uno del precedente termine. Forse la più famosa successione ricorsiva è menzionata da Fibonacci nel suo libro “liber abaci”. Per questo abbiamo: a n 2 a n 1 a n . Nota che ora abbiamo bisogno di dare i primi due termini a1, e a2 , che ci consentono di scrivere la successione completa. La relazione ricorrente di Fibonacci è anche lineare ma è del secondo ordine in quanto ogni termine è collegato ai due precedenti. La successione del Liber Abaci viene fuori dal seguente problema posto da Fibonacci: “Un uomo comprò una coppia di piccoli conigli e li allevò. La coppia diventò adulta in un mese e cominciarono a produrre un paio di nuovi conigli ogni mese iniziando dal secondo mese. Ogni nuovo paio segue lo stesso ciclo: diventati adulti in un mese della loro vita e 138 cominciando a produrre un paio di conigli ogni mese iniziando dal secondo mese. Quante coppie diventeranno ogni mese?” Puoi controllare che: Primo mese: 1 Secondo mese: 1 Terzo mese: 2 Quarto mese: 3 Quinto mese: 5 E’ facile verificare che se l’ammontare delle coppie nell’ennesimo mese é an, allora a n 2 a n 1 a n , e i primi due termini sono a1 = 1 e a2 = 1. Questa è quella che chiamaiamo successione di Fibonacci 1, 1, 2, 3, 5, 8, 13, 21, 34, 55, ... Problema 31. Cerca i successivi tre termini della seguente successione di Fibonacci 1, 1, 2, 3, 5, 8, 13, 21, 34, 55, _ _ _ _ _ _ , _ _ _ _ _ _ _ , _ _ _ _ _ _ Cosa possiamo dire circa il termine generale della successione di Fibonacci? Il nostro compito non é così facile come prima. Cercare alcuni di questi o di altri tipi di queste interessanti successioni sarà necessario conoscetre il limite delle successioni, e le proprietà relative ai limiti. Questo è studiato nel capitolo Successioni ( Livello 2). Chiudiamo il capitolo con un problema. x 1 , Problema 32. Cerca x e y se i coefficienti binomiali y 1 progressione aritmetica, dove i numeri x 1 x e formano una y y A xy , A xy1 e A xy11 formano una progressione n! n n! k geometrica ( , An ). (n k )! k k!(n k )! n! n n! k Soluzione. Usando le forme per i coefficienti binomiali e A n per (n k )! k k!(n k )! gli adattementi, le condizioni date diventano x 1 x y x 2 y y 1 y e A y1 2 x A xy A xy11 dobbiamo risolvere il sistema simultaneamente: ( x 1)! ( x 1)! x! 2 y! ( x y 1)! ( y 1)! ( x y )! y! ( x y )! 2 x! x! ( x 1)! , ( x y)! ( x y)! ( x y 1)! dove x y 1 0 e y 1 0 , con x, y interi. 2 x! ( x 1)! , Se la prima equazione é semplificata per e la seconda per ( y 1)! ( x y 1)! ( x y 1)! avremo: 139 2 1 x y x y y( x y) x 1 , 1 ( x y) 2 In altre parole: 2( x y) y x ( x y) 2 x 1 . Pertanto x 3y , 4y 2 3y 1 0 , e la sola soluzione argomento alle restrizioni é x 3 , y 1. 140