nuovoLib.Nero1.5 2-11-2005 21:31 Pagina 3 Jacopo Fo, Sergio Tomat, Laura Malucelli IL LIBRO NERO DEL CRISTIANESIMO Duemila anni di crimini nel nome di Dio nuovoLib.Nero1.5 2-11-2005 21:31 Pagina 4 © Nuovi Mondi Media, 2005 Via Orsoni, 33 - 40068 San Lazzaro di Savena (Bo) Tel: 051.62.59.172 - Fax: 051.62.84.156 Web: www.nuovimondimedia.com - Email: [email protected] Tutti i diritti riservati. Non è possibile riprodurre il presente volume, né parti di esso, in alcuna forma senza autorizzazione Prima edizione italiana: ottobre 2000 Seconda edizione riveduta e aggiornata: dicembre 2005 nuovoLib.Nero1.5 2-11-2005 21:31 Pagina 5 Indice Introduzione – I cristiani mangiano i bambini? di Jacopo Fo Gesù amava le donne Lotte fratricide Un possibile spiraglio Eretici Gli eserciti cristiani La Chiesa schiavista 13 16 18 19 20 22 26 PARTE PRIMA – IL CRISTIANESIMO: DA SETTA SOVVERSIVA A RELIGIONE DELL’IMPERO Capitolo 1 – I primi cristiani e l’avvento di Paolo Gesù, profeta ebreo I primi cristiani La dottrina di Paolo 31 31 32 32 Capitolo 2 – Costantino e la Chiesa Imperiale Cenni biografici Il cristianesimo di Costantino Il primo concilio di Nicea e le eresie 41 41 44 48 5 nuovoLib.Nero1.5 2-11-2005 21:31 Pagina 6 La militarizzazione del cristianesimo I perseguitati diventano persecutori: la repressione del paganesimo 51 52 Capitolo 3 – Le eresie antiche Che cos’è un’eresia? Cavilli religiosi costati migliaia di morti I vescovi non pagano dazio Inizia la caccia all’eretico L’arianesimo dopo Costantino I vescovi chiedono la testa dell’eretico L’eresia nestoriana e il concilio finito in rissa L’eresia monofisita e il “latrocinio di Efeso” I pauliciani I bogomili 55 55 56 57 59 60 62 63 64 66 67 PARTE SECONDA – IL MEDIOEVO Capitolo 4 – Giustiniano, le stragi in nome della fede Le repressioni di Giustiniano Il Papa imprigionato L’eresia monotelita I cristiani distruggono le immagini sacre Iconoclastia Nasce lo Stato pontificio La “Donazione di Costantino” 71 73 75 77 78 78 83 84 Capitolo 5 – Carlo Magno, le conquiste e i crimini Il Papa “miracolato” I sudditi di Carlo Carlo Magno Santo La corruzione del potere: la pornocrazia romana 86 89 91 93 94 6 nuovoLib.Nero1.5 2-11-2005 21:31 Pagina 7 Capitolo 6 – Le Crociate: 200 anni di guerre, rapine e crimini in nome di Dio La minaccia turca e l’appello alla crociata La crociata dei “pezzenti” Gli ebrei e la crociata dell’oca santa La crociata dei principi e dei cadetti Il massacro di Gerusalemme I regni crociati La seconda crociata Saladino era un gentiluomo La crociata che sbagliò strada Le crociate dei fanciulli Altre crociate Gli Ordini cavallereschi I Templari I cavalieri Teutonici 99 99 101 103 106 108 111 112 113 114 116 120 121 121 122 Capitolo 7 – Le eresie medievali I poveri irrompono nella storia I movimenti di riforma I “poveri” eretici e quelli cattolici I Comuni Una carrellata sulle eresie medievali “O baci la croce o ti butti nel fuoco”: gli eretici di Monforte I patarini I petrobusiani Tanchelmo e Arnaldo da Brescia I càtari I valdesi Le Pasque Piemontesi L’esilio e il Glorioso Rimpatrio Stendigi e francescani Jacopone da Todi 125 125 128 131 133 134 134 136 138 138 139 142 144 145 147 148 7 nuovoLib.Nero1.5 2-11-2005 21:31 Pagina 8 Fra Dolcino Jan Hus, il Lutero di Boemia Giovanna d’Arco, strega, eretica e poi santa Girolamo Savonarola 149 153 154 154 PARTE TERZA – MODERNITÀ E REPRESSIONE Capitolo 8 – Ai cristiani era proibito leggere la Bibbia La Bibbia dei Settanta e la Vulgata Bibbia = Eresia L’invenzione della stampa e i nuovi divieti La Bibbia al rogo 159 160 162 163 165 Capitolo 9 – L’Inquisizione L’Inquisizione spagnola Gli ebrei conversi e i moriscos L’Inquisizione romana Omosessualità 167 174 177 179 181 Capitolo 10 – La caccia alle streghe Stregoneria ed eresia Il Martello delle Streghe Il folle ingranaggio dell’Inquisizione Il processo La tortura Ordalia I benandanti, gli stregoni “buoni” Sciamani europei 185 186 188 190 192 194 197 199 201 Capitolo 11 – La salvezza di Lutero e la Riforma protestante La vendita delle indulgenze Martin Lutero 203 203 208 8 nuovoLib.Nero1.5 2-11-2005 21:31 Pagina 9 Giovanni Calvino Gli ugonotti Enrico VIII e la Riforma inglese Maria la sanguinaria ed Elisabetta I Puritani e anglicani In Irlanda i cattolici si ribellano 212 213 215 217 218 219 Capitolo 12 – La guerra dei Trent’anni Verso la guerra La guerra (1618-1648) 221 223 225 Capitolo 13 – Colonialismo e schiavismo Le Americhe Una conquista “legale” I missionari e l’uccisione dell’anima Nordamerica Africa, Asia, Oceania Le tappe dell’oppressione 230 231 234 238 241 245 247 PARTE QUARTA – L’ETÀ CONTEMPORANEA Epilogo – Omertà, omissioni, segreti, bugie... Piccolo stato, grande Impero La Chiesa e il nazismo La Chiesa e le dittature L’Argentina Il Cile La Teologia della Liberazione La Chiesa e gli affari Lo scandalo della pedofilia Opus Dei Oggi 9 257 258 259 260 261 266 268 269 274 275 277 nuovoLib.Nero1.5 2-11-2005 21:31 Pagina 10 APPENDICI Appendice 1 – Altri eretici Guglielma la Boema (1269 ca- 1282) Gli apostolici Beghine e begardi John Wycliffe e i lollardi 281 281 282 285 286 Appendice 2 – La tortura Il caso Franchetta Borelli di Triora Johannes Junius 288 288 292 Appendice 3 – Il sequestro dei corpi Il clero concubinario I battesimi forzati 295 297 299 Appendice 4 – La dottrina al tempo della Riforma Huldreich Zwingli Brownisti o barrowisti Gli anabattisti Thomas Müntzer, il teologo della rivoluzione Unitariani o antitrinitari Michele Serveto e i roghi protestanti Gli arminianisti I quaccheri Giordano Bruno Galileo Galilei Paolo Sarpi I riformatori cattolici Il muro della Controriforma 308 308 309 310 311 312 312 313 314 314 315 315 316 317 10 nuovoLib.Nero1.5 2-11-2005 21:31 Pagina 11 Appendice 5 – La persecuzione dei “Vecchi Credenti” 319 Note 325 Bibliografia 339 11 nuovoLib.Nero1.5 2-11-2005 21:31 Pagina 13 Introduzione I cristiani mangiano i bambini? di Jacopo Fo Credo che dobbiamo in parte anche al cristianesimo se oggi il mondo appare meno inumano, sadico e violento che in passato. Per 2000 anni, milioni di credenti hanno cercato in ogni modo di testimoniare la parola di pace e amore che Gesù ha predicato. Si vedevano credenti al capezzale dei malati, a raccogliere orfani per strada, a curare i feriti dopo le battaglie e i saccheggi. C’erano cristiani come San Francesco a dare tetto e conforto ai divorati dalla lebbra e cibo a chi moriva di stenti. E molti come lui attraversavano le prime linee delle battaglie per cercare di mettere pace tra gli eserciti. C’erano molti fedeli a soccorrere i superstiti delle inondazioni, dei terremoti, delle carestie. C’erano anche cristiani a cercare di porre un limite alla brutalità verso gli schiavi e i servi della gleba oppressi dai possessores. Ci sono stati cristiani che si sono esposti in prima persona pur di ottenere la grazia di un innocente condannato senza prove, solo a causa della follia del fanatismo religioso. 13 nuovoLib.Nero1.5 2-11-2005 21:31 Pagina 14 Si son visti sacerdoti costruire comunità di indios e morire insieme a loro quando i conquistatori cattolici decidevano che riunirsi in comunità egualitarie e non pagare le tasse costituiva un crimine contro Dio e la corona. Ci furono sacerdoti che fondarono cooperative e scuole per i lavoratori, organizzarono le casse di mutuo soccorso, e aiutarono a fuggire ebrei e zingari perseguitati... Ma queste persone, che in due millenni hanno contribuito grandemente a migliorare la condizione umana e civile dei deboli, raramente facevano parte dei vertici della Chiesa. Com’è accaduto per tutte le religioni del mondo quando sono diventate “culto di Stato”, i centri di potere delle principali chiese cristiane sono stati conquistati da individui spregiudicati e scaltri pronti a sfruttare fede e slancio mistico al solo scopo di acquisire ricchezza e autorità. Certo, non si può generalizzare: ci sono stati uomini religiosi assunti a grandi cariche nella sfera ecclesiastica che hanno agito con giustizia e notevole onestà e che soprattutto hanno condiviso, mettendo a rischio anche la propria vita, il diritto alla dignità e alla sopravvivenza dei poveri, colpendo con parole e atti concreti “i ricchi pasciuti e potenti, nemici di Cristo e degli uomini” (da un’omelia di Sant’Ambrogio). Ma è anche vero che per secoli i Papi continuarono a vendere le cariche religiose al miglior offerente e che per essere ordinato vescovo bastava pagare, non era necessario neppure essere preti. Per denaro Giulio II consacrò cardinale un ragazzino di sedici anni. Così, alla fine, molti lestofanti si sono fatti eleggere perfino Papa e si sono macchiati di crimini orrendi. Papa Woityla chiese perdono a Dio per i peccati nel passato commessi da coloro che rappresentavano e appartenevano alla Chiesa. Ma per quanto esteso sia l’elenco degli atti nefasti non possiamo pretendere che esso risulti completo. 14 nuovoLib.Nero1.5 2-11-2005 21:31 Pagina 15 Allora ci siamo presi la briga di raccogliere il maggior numero di documenti che producano un’idea meno vaga del “peccato” di cui si sarebbe macchiata la Chiesa. Nel realizzare questa ricerca ci siamo trovati davanti un quadro a tratti scioccante, costellato da un numero incredibile di episodi alle volte grotteschi ma sempre tragici. Quelle che vi racconteremo sono storie che non si trovano su tutti i libri. Anzi, i testi che raccontano questi eventi (salvo rare eccezioni) sono collocati in un limbo per specialisti. Ma per quale ragione ci siamo imbarcati in una simile avventura? Non certo per un anticlericalismo maniacale. Oggi anche nel clero si è aperto un dibattito molto fertile sulla ricerca storica del percorso delle religioni. Ovunque nascono gruppi di fedeli che cercano di praticare la parola di Gesù e costruiscono solidarietà, libertà, pace superando ostacoli che si frappongono ancora alla realizzazione di un mondo dove anche la vita prima della morte sia degna di essere vissuta. Ma perché questo rinnovamento sia fertile è indispensabile immergersi profondamente nel clima storico, politico e religioso che determinò il sacrificio di tanti martiri, vittime della parte corrotta e autoritaria del clero spesso in combutta con i gruppi di potere. Solo analizzando e discernendo la natura e la gravità degli abusi si può costruire quella coscienza e quella cultura che potrà impedire il ripetersi di tali orrori. Questo libro è dedicato a tutti i cristiani e agli uomini di fede diversa di buona volontà. È dedicato anche agli atei che, proprio perché non credenti, hanno l’obbligo morale di possedere un profondo senso religioso della vita. 15 nuovoLib.Nero1.5 2-11-2005 21:31 Pagina 16 Gesù amava le donne Gesù predicava l’amore, la fratellanza e la pietà in un’epoca nella quale questi sentimenti erano considerati spesso infamanti segni di debolezza. I Vangeli ci testimoniano che fra i seguaci da lui più stimati c’erano in prima fila le donne. Ancora, gli Evangelisti narrano come Gesù disprezzasse la ricchezza e condannasse violentemente coloro che tentavano di fare mercimonio della fede. Questa filosofia mise, da subito, i cristiani in contraddizione con la cultura e i potenti del loro tempo e ben presto iniziarono le persecuzioni. Ma dopo appena tre secoli dalla crocifissione del Messia, il cristianesimo diventò la religione ufficiale dell’Impero Romano il che significa che a nessun suddito era permesso di professare un altro credo, pena la persecuzione più feroce, spesso il patibolo. Come è stato possibile che lo stesso Impero che aveva crocefisso Gesù, appena 300 anni dopo decidesse che il cristianesimo diventasse religione di Stato? Si tratta di un salto abissale. Per capirne la portata è necessario analizzare alcune caratteristiche dell’Impero Romano. La scuola ci ha riempito la testa di storie su generali geniali e raffinati legislatori. Ma Roma era anche altro. Le donne venivano considerate animali di proprietà di padri e mariti, che avevano il diritto di batterle e ucciderle. Una degna moglie romana era quella che, insidiata da un malvagio, si toglieva la vita. Non tanto per salvare il proprio onore, quanto per glorificare quello del marito. I bambini a scuola conoscevano ben presto la frusta e gli insegnanti ne tenevano a monito di varie misure e forme appese in classe. Come succede ancora oggi in certe zone del pianeta, anche a Roma le neonate femmine venivano spesso soffocate o abbandonate. Alle neonate abbandonate, più fortunate, capitava spesso di esser raccolte 16 nuovoLib.Nero1.5 2-11-2005 21:31 Pagina 17 da mercanti di schiavi che le allevavano e a 5-6 anni le avviavano alla prostituzione. L’inventore dello sterminio di massa non può però essere considerato Giulio Cesare – prima di lui, conosciamo altri straordinari massacratori (ittiti, assiri, babilonesi) – ma di certo il divino Giulio può ben essere eletto a perfezionatore emerito del genocidio organizzato. Nel De Bello Gallico ci racconta di come ha organizzato e scatenato le orde di briganti Galli e Germani, contro il popolo degli Eburoni, reo di non volersi assoggettare all’Impero, offrendo a quei criminali alleati asilo e protezione nei suoi accampamenti fortificati. Il futuro Imperatore narra poi con un certo compiacimento di come è riuscito a mettere in campo tutto un campionario di infamità, tradimenti e trappole fino a eliminare definitivamente dalla faccia della Terra la razza degli eburoni.1 È il primo condottiero a uccidere tutti gli abitanti di una città, bambini compresi, per punirli di avergli resistito2 (Mosè, almeno, dopo aver conquistato la città di Madian, risparmia le femmine vergini).3 Per secoli i romani si divertono a vedere i prigionieri di guerra scannarsi tra di loro nei circhi. In un solo mese l’Imperatore Diocleziano fa ammazzare tra di loro 40.000 uomini nel Colosseo, più di mille al giorno, mentre una folla esaltata beve vino misto a miele e piombo, fuma oppio, fa affari e si accoppia con prostitute e prostituiti per lo più preadolescenti. Il tanfo del sangue e delle interiora squarciate non li infastidisce e in parte è coperto dal lezzo di vomito, visto che i romani, pur di continuare a ingozzarsi di cibo e liquori, hanno escogitato l’espediente di infilarsi due dita in gola per vomitare il pasto appena ingerito. Il cristianesimo era stato crudelmente vessato e aveva sofferto per più di un secolo persecuzioni inaudite dal potere imperiale. I cristiani venivano trascinati nelle arene e lì massacrati fra i lazzi e gli sghi- 17 nuovoLib.Nero1.5 2-11-2005 21:31 Pagina 18 gnazzi di una folla di appassionati del genocidio ludico. Poi, quasi improvvisamente, i persecutori diventano paladini della Chiesa. Teologia, ritualità, interpretazione del Vangelo vengono finemente trasformati e adattati al linguaggio e al pensiero del potere romano. Il cristianesimo non redime chi aveva martirizzato i primi cristiani, si limita a diventarne servitore. Le storie sulle conversioni degli Imperatori sono quasi sempre frottole colossali. Costantino è colui che adotta il cristianesimo come culto ufficiale dell’Impero. Lo stesso Imperatore che fece uccidere il proprio figlio, la moglie, il suocero e il cognato. La leggenda vuole addirittura che Gesù gli sia apparso promettendo la vittoria in battaglia in cambio dell’adozione del culto cristiano come religione unica del “mondo civile” e dell’acquisizione del simbolo della croce da levarsi trionfante in battaglia. Naturalmente non tutti i seguaci di Gesù si trovarono d’accordo con questo patto che implicava una vera e propria abiura dei fondamentali valori cristiani. E così uno dei primi gesti cristiano di Costantino fu quello di perseguitare tutti i cristiani che pretendevano di seguire il Vangelo alla lettera e che quindi, forzatamente, si ritrovavano in conflitto con i devoti del potere. Ne fece uccidere non si sa quanti, altri finirono in esilio, spogliati di ogni avere, altri furono ridotti in schiavitù. Lotte fratricide I primi secoli del cristianesimo sono segnati da continue lotte contro i cristiani che non accettano aggiustamenti e chiose nei dettami del Figlio di Dio. A queste si intrecciano lotte per la spartizione del potere tra Papi e Imperatori, Papi e antipapi, Papi e vescovi, vescovi e vescovi, in un susseguirsi di congiure, scismi e lotte senza esclusio- 18 nuovoLib.Nero1.5 2-11-2005 21:31 Pagina 19 ne di colpi. È quasi impossibile raccogliere tutti gli eventi sanguinosi che sconquassarono l’Europa prima e il mondo poi, che nacquero dalle lotte di potere nelle quali la Chiesa si schierò tra le forze combattenti. Milioni di piccole congiure, guerricciole e soprusi che in gran parte nessuno ha mai raccontato. In questo libro ci limitiamo a citare gli eventi più importanti ma ci affidiamo alla fantasia del lettore per completare il quadro della situazione della fede in quei tempi. I massimi livelli di ferocia si raggiunsero proprio quando si doveva soffocare la rinascita delle idee originarie di Gesù. Esse non hanno mai cessato di risvegliare le genti alla dignità e alla celebrazione del valore collettivo dell’amore cristiano. A testimonianza di questo straordinario potere della parola di Gesù, per secoli dal suo insegnamento scaturiscono incredibili utopie sociali e comunitarie che funzionano benissimo almeno fino all’arrivo dei soldati del Papa e dell’Imperatore, eccezionalmente riunificati, per massacrare i cristiani che vivevano in comunità senza autorità e senza tasse. Un possibile spiraglio Nel 476 l’Impero Romano d’Occidente, ormai da tempo corrotto e devastato dalle lotte di potere, cessa di vivere anche ufficialmente. I “barbari” ai confini, forti dei loro valori e della loro compattezza sociale, arrivano a ondate ma rapidamente sono coinvolti dalla febbre del tradimento e della sfiducia. Nessun Impero resiste a lungo. Poi, nello scempio degli scontri religiosi e politici, amplificati dalle invasioni “barbariche”, può succedere che un re tradito dai suoi e abbandonato dai mercenari ricorra ai contadini offrendo loro la libertà e la proprietà delle terre e ottenendo in cambio eserciti invinci- 19 nuovoLib.Nero1.5 2-11-2005 21:31 Pagina 20 bili.4 Il coinvolgimento dei contadini nella politica, l’esplosione dell’artigianato, delle manifatture, della cultura dei mestieri e l’invenzione di nuove tecnologie, portano il popolo a maturare un’idea più dignitosa di sé e un senso della giustizia più profondo. Così verso l’anno mille questo nuovo modo di concepire e vivere il mondo si salda con quel che resta delle idee del cristianesimo primitivo. Si sviluppano movimenti che uniscono, all’ideale del ritorno al cristianesimo puro, l’intento di organizzare una società senza re, generali e schiavitù. Sostanzialmente il popolo dei deboli inizia a ribellarsi al potere sacrato e benedetto dei nobili padroni, sorretti dall’immancabile clero. Scopre, inoltre, che i potenti, anche come guerrieri professionisti, non valgono poi questo gran che: gli artigiani e contadini riuniti nel Comune, armati di lunghe picche e ben allenati, riescono ad abbatterli più volte come fantocci. Eretici E visto che i nobili non servono a niente perché non farne a meno? E a cosa servono i preti che spesso sono vescovi e conti allo stesso tempo? Alla loro santità nessuno crede più, visto che sotto gli occhi di tutti compiono ogni sorta di peccati. E così nasce l’idea che i sacramenti amministrati da persone indegne non abbiano valore. “Non tenete conto del loro indegno esempio” grida subito un teologo “seguite ciò che dicono i ministri di Dio, non quello che fanno”. A cominciare dal X secolo nascono in tutta Europa gruppi di fedeli che predicano e applicano la comunità dei beni, la fratellanza e rifiutano l’autorità ecclesiastica. Contro questi movimenti le gerarchie ecclesiastiche e i nobili (che spesso sono la stessa cosa) si organizzano 20