3. Come custodite e trasmettete la memoria della coniugalità
che vi ha preceduto?
Domande al Vangelo
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
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Per Matteo è necessario ribadire che Gesù è il Figlio della
Promessa. Quanto è importante per voi ricordare il vostro
battesimo (chiamata alla santità) nel vostro matrimonio
(santità nell’amore coniugale)?
Matteo sa leggere la guida di Dio anche tra generazioni
poco chiare e credibili. Come vedete la provvidenza nelle
generazioni che vi hanno preceduto?
Con Gesù il Regno di Dio è compiuto. Quanto rinnovate
nel vostro matrimonio questo Regno di Dio che sta
crescendo? Come percepite e realizzate in concreto
l’essere presenza certa di Cristo per il mondo?
PREGHIERA FINALE
O Dio, Trinità d’Amore,
tu che ci hai creati e redenti,
abita sempre nel nostro matrimonio,
sana le ferite delle nostre stirpi
e rinnova la tua benedizione nelle future generazioni.
Amen.
9
SPERANZA NELLA STIRPE DI APPARTENENZA
Introduzione
Nell'attuale contesto culturale-sociale, fortemente influenzato
dall'accelerata progressione delle invenzioni scientifiche e dalle
sempre più sofisticate tecnologie, particolarmente invadenti nel
campo delle comunicazioni, può sembrare anacronistico, poco o
nulla interessante, conoscere le nostre origini, le storie dei nostri
antenati.
Alla stessa stregua è sempre più evidente che in questa società che
si avvia a perdere la “memoria”, perdono significato i valori e gli
esempi che dalle nostre famiglie possono venire. Il confronto tra le
condizioni di vita è talmente impari, da far ritenere inutile ogni
valutazione più approfondita sugli stili di vita, sui comportamenti
delle persone, sul significato ed il valore della vita, del lavoro,
della salute, dell'amore, del matrimonio, della natura e dei beni del
creato.
Ad una osservazione più attenta risulterà, invece, che sono ancora
molti ed abbastanza importanti i legami che uniscono coppie di
sposi ancora giovani a nonni e bisnonni, genitori, figli, nipoti e
pronipoti. Questo avviene anche in presenza di un'organizzazione
sociale articolata, complessa, capace di erogare con efficienza i
servizi che caratterizzano un moderno welfare. Infatti in molti
casi, il legame tra generazioni non si manifesta solo attraverso il
ricordo sempre meno preciso ed il racconto via via meno
insistente ed incompleto, ma esso si concretizza nel rapporto
umano diretto fra i rappresentanti di tre o quattro generazioni.
Molte giovani coppie di sposi e genitori beneficiano della
presenza premurosa dei genitori o dei suoceri, del simpatico
accompagnamento dei nonni che vedono proiettati, tramite i
nipoti, verso il futuro il frutto del loro amore.
Fare memoria del nostro passato ancorandolo alle persone a noi
più care, che ci amano, ci porta a pensare e sperare che anche la
nostra unione sponsale è inserita in un grande progetto di amore e
di vita.
PAROLA DI DIO
(Mt 1; 1-17)
Genealogia di Gesù Cristo figlio di Davide, figlio di Abramo.
Abramo generò Isacco, Isacco generò Giacobbe, Giacobbe
generò Giuda e i suoi fratelli, 3 Giuda generò Fares e Zara da
Tamar, Fares generò Esròm, Esròm generò Aram, 4 Aram generò
Aminadàb, Aminadàb generò Naassòn, Naassòn generò Salmòn, 5
Salmòn generò Booz da Racab, Booz generò Obed da Rut, Obed
generò Iesse, 6 Iesse generò il re Davide.
Davide generò Salomone da quella che era stata la moglie di Urìa,
7
Salomone generò Roboamo, Roboamo generò Abìa, Abìa generò
Asàf, 8 Asàf generò Giòsafat, Giòsafat generò Ioram, Ioram
generò Ozia, 9 Ozia generò Ioatam, Ioatam generò Acaz, Acaz
generò Ezechia, 10 Ezechia generò Manasse, Manasse generò
Amos, Amos generò Giosia, 11 Giosia generò Ieconia e i suoi
fratelli, al tempo della deportazione in Babilonia.
12
Dopo la deportazione in Babilonia, Ieconia generò Salatiel,
Salatiel generò Zorobabèle, 13 Zorobabèle generò Abiùd, Abiùd
generò Elìacim, Elìacim generò Azor, 14 Azor generò Sadoc,
Sadoc generò Achim, Achim generò Eliùd, 15 Eliùd generò
Eleàzar, Eleàzar generò Mattan, Mattan generò Giacobbe, 16
Giacobbe generò Giuseppe, lo sposo di Maria, dalla quale è nato
Gesù chiamato Cristo.
17
La somma di tutte le generazioni, da Abramo a Davide, è così di
quattordici; da Davide fino alla deportazione in Babilonia è ancora
di quattordici; dalla deportazione in Babilonia a Cristo è, infine, di
quattordici.
1
2
BREVE COMMENTO
Matteo è l'evangelista che, scrivendo soprattutto per i cristiani di
origine ebraica ha voluto presentare Gesù come colui che porta a
compimento la storia e la speranza di Israele.
Fin dal primo capitolo, con la genealogia, egli ci presenta un lungo
elenco di antenati, grandi profeti, re, patriarchi che dimostrano,
giungendo fino ad Abramo le solide radici ebraiche di Gesù
Cristo, figlio di Maria sposa di Giuseppe.
La stirpe di Gesù è antica, è radicata in tempi e persone (Abramo)
che hanno raccolto direttamente da Dio la promessa di una
discendenza numerosa come le stelle del cielo.
Gesù vive e cresce tra parenti ed amici che si comportano secondo
le tradizioni, i riti, le usanze, le leggi del popolo ebraico, in quel
periodo soggiogato all'impero romano.
Una prima riflessione deve però appuntarsi su Gesù vero uomo,
sul mistero dell'incarnazione, sulla nostra fratellanza con Lui, sul
fatto che noi diventiamo membri della sua stirpe ed egli ci
acquista una incomparabile dignità umana.
Siamo inoltre invitati a considerare che un popolo ed una civiltà
esistono se si coltiva la memoria di persone, religioni, fatti sociali
e politici, incontri e contaminazioni che ne hanno definito la
storia: riconoscersi in una cultura è una condizione basilare perché
il confronto con l'altro, portatore di una propria cultura, sia
veramente proficuo, anche con l’altro che è il mio coniuge.
PER RIFLETTERE
Domande alla vita
4. Quanto spazio date nel vostro dialogo ai racconti delle
vostre stirpi?
5. Quanto vi pesano o vi danno vanto i vostri rispettivi rami
familiari?