Dipinto raffigurante la Glorificazione dei martiri Sisinio, Martirio e Alessandro nell’omonima chiesa di Sanzeno (1897) Scheda n. 1 San Zeno, L’interno della chiesa Il dipinto raffigurante la Glorificazione dei Martiri Oggetto Dipinto Soggetto Glorificazione dei Santi Martiri Anauniensi. Descrizione Sulla parete sinistra del presbiterio, fu dipinta nel 1897, a smalto ad imitazione di mosaico, una splendida Glorificazione dei Martiri. La parte superiore del dipinto mostra al centro, sospesi sulle nubi i tre Santi Martiri, accompagnati da tre figure angeliche recanti la palma e la corona del martirio. Nel registro inferiore è dipinto l’idolo Saturno attorno al quale sono disposti il sacerdote pagano vestito di bianco, donne e uomini in atteggiamento di disperazione. Il dipinto è avvicinabile per scelta compositiva alla pala d’altare di tradizione quattrocentesca, riproponendo la divisione, della superficie pittorica, in due registri definiti dalla larga striscia di nubi, le quali fosche e tempestose di sotto, 24 superiormente risplendenti, rendono vivo il contrasto fra le due diverse scene. I tre Martiri, secondo la tradizione, furono inviati dal vescovo Ambrogio a sostegno di Vigilio nell’opera di evangelizzazione del Trentino, ed in particolare della Valle di Non, allora una zona selvaggia, difficilmente raggiungibile, in cui vigeva il culto degli dei pagani. Sisinio, Martirio e Alessandro, indossano i vestiti tipici dell’epoca dei santi Apostoli, portano con sé le insegne dell’ordine ecclesiastico di cui erano insigniti e sotto ai loro piedi gli strumenti del loro martirio. Portati alla elevazione divina i tre martiri sono in contemplazione di Dio, per amore del quale hanno dato la vita; essi sono circondati da un arcobaleno raggiante d’oro e da un cielo stellato sullo sfondo, al di sopra di essi tre angeli discesi dal cielo ad incontrarli. Collocazione specifica Il dipinto si trova sulla parete sinistra del presbiterio. Cronologia specifica 1897 Motivazione dell’attribuzione Il dipinto è firmato e datato, in corsivo, a pennello, in basso a destra: S. Nardi 1897. Notizie storico-critiche Sebbene non ci siano giunte fonti documentarie al riguardo, la data ci permette di collocare il dipinto di Sanzeno in Valle di Non fra le prime opere che l’artista eseguì in Trentino. Sconosciuta ci risulta essere pure la committenza, molto probabilmente legata alle iniziative dei frati francescani, ma di certo sappiamo che quest’opera permise all’artista di farsi conoscere e apprezzare in tutta la provincia, dapprima a livello locale e poi anche regionale. Non per nulla cinque anni più tardi, gli verrà commissionato dalla prestigiosa Fabbriceria di Santa Maria in Trento, di affrescare l’intera volta della basilica con scene del Concilio. 25 Analizzando più da vicino il dipinto, possiamo da subito notare dal punto di vista compositivo, la riproposizione del modello più consueto della pala d’altare di tradizione quattrocentesca. La superficie pittorica a disposizione è stata perfettamente suddivisa in due parti, rispettivamente quella alta adibita alla sfera divina, e quella inferiore invece occupata dal mondo terreno. Tramite tra i due mondi i tre Santi Martiri. Originariamente alla base del dipinto era collocata, dal 1897 al 1933, l’urna marmorea contenente le venerate spoglie mortali dei tre Martiri, successivamente spostata nella cappella laterale di destra. Dal punto di vista stilistico, i personaggi raffigurati risentono molto dell’influenza dell’arte classica, in particolare all’attenzione riposta nella descrizione anatomica. Della parte superiore particolarmente ricche e raffinate le decorazioni, assieme a un utilizzo originale del colore a imitazione di mosaico, conferenti all’opera un’aria misticheggiante. L’arte classica di scuola romana da un lato e l’arte purista e religiosa del maestro Cesare Maccari in primis e di tanti altri contemporanei dall’altro, hanno influenzato costantemente i lavori del Nardi non solo in Trentino ma anche nelle Marche. In particolare i tre angeli che costituiscono la parte superiore del dipinto, dimostrano con ogni evidenza la somiglianza con gli stessi soggetti dipinti dal Maccari per la cupola della Basilica di Loreto, nelle Marche, ciclo pittorico al quale, collaborò anche il Nardi fra il 1888 e il 1908. Dati tecnici Pittura a smalto a imitazione di mosaico Conservazione L’umidità ha colpito maggiormente la parte inferiore del dipinto compromettendone la lettura, la parte superiore invece si presenta integra, ma necessiterebbe di immediati interventi. 26 Restauri Constatando le condizioni attuali dell’opera, si deduce che non subì mai un vero intervento di restauro. Al contrario osservando attentamente la superficie pittorica compaiono qua e là zone delimitate di intonaco più recente, forse dei rimedi provvisori operati a livello locale. Fonti manoscritte Non ci sono giunte alcune fonti manoscritte. Bibliografia M. Morizzo, 1903, p. 125; G. Panizza, 1963, ed. 1966, p. 24; A. Gorfer, 1975, p. 741; S. Weber, 1977, p. 249; S. Weber, 1937-1938 rist. 1992, p. 45. 27 La Glorificazione dei Santi Martiri Sisinio, Martirio e Alessandro S. Nardi, La glorificazione dei Santi Martiri Anauniensi, 1897. San Zeno 28 S. Nardi, Particolare, 1897. San Zeno 29 C. Maccari, Angeli, particolare bozzetto per Loreto 1895. Loreto, santuario della Santa casa di Maria. S. Nardi, La firma e la data, 1897. San Zeno 30