L?ontano nero lungo le sponde del fiume Treja

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L?ontano nero lungo le sponde del fiume Treja
Uno degli alberi più diffusi lungo i corsi d'acqua che attraversano la valle del Treja è sicuramente l'ontano nero. Particolari
adattamenti a livello delle radici consentono a questa specie di prosperare sui suoli costantemente umidi. Il suo nome, Alnus
glutinosa, deriva dal celtico alnus che significa ?nei pressi delle rive?, mentre il nome specifico glutinosa deriva dalla caratteristica
dei rametti più giovani, che sono appunto vischiosi e appiccicaticci. L'ontano nero lo troviamo sulle sponde frequentemente
sommerse dei fiumi, accanto a pioppi e salici, o sui terreni paludosi degli acquitrini, dove tende a formare fitti boschetti che
contribuiscono al consolidamento delle sponde. Un tempo era chiamato dai contadini l'albero degli zoccoli, perché con il suo legno
particolarmente leggero si costruivano comode calzature.
Si tratta di un albero a crescita rapida, dal portamento slanciato, che può raggiungere i 25 metri. La chioma, spesso appuntita negli
esemplari giovani, tende ad allargarsi con la crescita. Nel territorio del Parco, è facilmente riconoscibile rispetto agli altri alberi per
le foglie dalla base cuneata o arrotondata e l'apice ottuso, ma sono soprattutto i frutti che lo rendono inconfondibile. Questi sono
raggruppati a costituire delle piccole ?pigne? o, più correttamente, pseudostrobili, che rimangono sulla pianta anche per più stagioni.
Le squame legnose racchiudono i semi, piccoli acheni alati e leggeri che vengono trasportati facilmente dalla corrente anche molto
lontano dalla pianta.
Il legno, non particolarmente duro in condizioni normali, se sommerso si caratterizza per la robustezza e la lunga durata. Per queste
proprietà, in passato, è stato diffusamente usato come legname per manufatti sommersi, e ben noto è il suo uso, nel corso della storia
dell'uomo, per la realizzazione delle palificate di sostegno delle palafitte. Per esempio è stato impiegato per costruire le fondazioni di
molti moli e costruzioni a Venezia e lo stesso ponte di Rialto è realizzato su piloni di ontano.
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