phylum chordata - Sabina Universitas

Pesci
PHYLUM CHORDATA
Zoologia ed elementi di Ecologia delle acque
Corso di Laurea in Sc. e Tec. per la Cons. delle Foreste e della Natura - Sede di Cittaducale
Docente S. Adriani – a.a. 2014/2015
Testo di riferimento:
Hickman C.P., Roberts L.S., Keen S.L., Eisenhour D.J., Larson A., L’Anson H., ZOOLOGIA, McGraw-Hill (2012).
Questo elaborato, destinato esclusivamente ad un uso didattico interno, è stato predisposto per fornire agli studenti una traccia degli argomenti del programma del corso di Zool ed Ecol. delle acque.
I contenuti necessitano di una approfondita integrazione, che è possibile realizzare utilizzando testi di adeguato livello. Non sono autorizzati la divulgazione né altri usi diversi da quello qui dichiarato.
Pesci
PHYLUM CHORDATA
Generalità
In passato erano considerati «pesci» tutti gli organismi acquatici. Fino al XIX secolo
questa tesi faceva includere nel gruppo: foche, balene, anfibi, coccodrilli, ippopotami,
stelle di mare, seppie, gamberi, ecc.
Ippopotamo
Monachus monachus
Orca
Sepia officinalis
Coccodrillo del Nilo
Austropotamobius pallipes
In senso evolutivo possono essere definiti pesci
«tutti i vertebrati che non appartengono ai tetrapodi».
Pesci
PHYLUM CHORDATA
Pesci
PHYLUM CHORDATA
Superclasse Agnatha
Gruppo parafiletico che include specie vertebrate prive di mascelle e appendici pari.
Classe Myxini
Bocca terminale con
quattro paia di tentacoli.
Imbuto boccale
assente.
Denti sulla lingua.
Sacca nasale con dotto
connesso al faringe.
Da 1 a 16 tasche
branchiali.
In parte ermafroditi.
Vertebre assenti.
Pesci
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Classe Myxini
Le missine sono in grado di formare un “nodo”
con il corpo e poi di farlo scorrere in avanti per
strappare brandelli di tessuto da una preda
(generalmente morta) che trattengono con la
bocca.
La capacità di annodarsi e di secernere
rapidamente grandi quantità di muco aiuta le
missine a liberarsi da una presa ostile.
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Classe Petromyzontida
Caratteristiche delle lamprede:
• sacca nasale non connessa con il faringe (narice unica impari mediana);
• bocca suttoria dotata di dentelli cornei;
• sette paia di tasche branchiali prive di opercolo;
• vertebre presenti soltanto come archi neurali;
• migrano da mare al fiume per riprodursi
(forme ANADRONE);
• nel periodo riproduttivo è presente un
dimorfismo sessuale;
• in epoca riproduttiva allestiscono il nido;
• si riproducono una sola volta nell’arco
della vita (specie SEMELPARE)
• fenomeni degenerativi e di atrofia post
riproduttiva per cessata alimentazione.
Pesci
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Classe Petromyzontida
Pesci
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Classe Petromyzontida
Pesci
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Classe Chondrichthyes (pesci cartilaginei)
Comparsi nel Devoniano, i pesci ossei si
caratterizzano per l’eccellente combinazione tra
organi di senso ben sviluppati, mascelle e
muscoli natatori molto potenti.
Lo scheletro cartilagineo presenta una certa
calcificazione ma l’osso è del tutto assente nella
classe.
La presenza di ossa ben sviluppate negli
antenati comuni fa ritenere che lo scheletro
cartilagineo di questi pesci sia un carattere
derivato.
Alla completa perdita dell’osso si contrappone la
presenza di tessuti mineralizzati con fosforo,
presenti nei denti nelle scaglie e nelle spine.
La fecondazione è sempre interna: lo sperma
viene introdotto nel corpo della femmina
mediante una porzione modificata delle pinne
pelviche del maschio: pterigopodio (o clasper).
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Sottoclasse Elasmobranchii (squali, razze e torpedini)
Caratterizzati da una vista
poco sviluppata,
individuano la preda grazie
all’olfatto e al sistema
della linea laterale.
Pesci
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Sottoclasse Elasmobranchii (squali, razze e torpedini)
Caratteristiche generali - Gli squali (Squaloidea o Selachiomorpha) sono predatori
caratterizzati da 5-7 fessure branchiali anteriormente alla pinna pettorale per ogni
lato del capo ed uno spiracolo in prossimità di ciascun occhio.
Rostro appuntito davanti alla bocca.
Pinna pelvica (nel maschio la parte mediana e modificata in pterigopodio).
Coda eterocerca.
Pinne pari pettorali.
Una o due pinne dorsali.
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Sottoclasse Elasmobranchii (squali, razze e torpedini)
Caratteristiche generali – Il fegato e il pancreas si aprono in un corto intestino,
diritto, contenente una valvola a spirale che ritarda il passaggio del cibo e aumenta
la superficie assorbente.
La circolazione sanguigna è semplice.
Per quanto riguarda
la riproduzione
esistono specie
ovipare,
ovovivipare
(trattengono
nell’utero i giovani in
sviluppo che sono
nutriti dal contenuto
del sacco vitellino) e
vivipare (con lo
sviluppo di una vera
e propria placenta).
Pesci
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Sottoclasse Holocephali (chimere)
Caratteristiche generali – Le 33 specie viventi sono ciò che resta di un gruppo che
circa 380 milioni di anni fa si separò dalla linea filetica degli squali.
Anatomicamente hanno caratteristiche comuni sia ai pesci cartilaginei sia agli ossei.
Anziché di una bocca
provvista di denti, le
mascelle portano
larghe placche
appiattite.
La mascella superiore
è completamente fusa
con il cranio, uno
sviluppo
assolutamente
singolare per i pesci.
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Osteichthyes (pesci ossei)
Caratteristiche generali –
Hanno un opercolo che ricopre le branchie, composto da piastre ossee ed attaccato
ad una serie di muscoli.
Si distinguono in:
Pesci a pinne raggiate (Actinopterygii)
Pesci a pinne lobate (Sarcopterygii)
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Osteichthyes (pesci ossei)
Caratteristiche generali –
I primi pesci ossei possedevano anche una sacca formata da un diverticolo
dell’esofago, utile per gli scambi gassosi in acque scarsamente ossigenate e per il
galleggiamento:
• queste strutture vengono dette polmoni nei pesci che le usano principalmente per
gli scambi gassosi;
• in quelli in cui assumono una funzione prevalentemente natatoria vengono
chiamate vesciche natatorie.
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Classe Actinopterygii (pesci a pinne raggiate)
Caratteristiche generali –
Scheletro osseo.
Pinna caudale eterocerca (forma ancestrale) o omocerca
(stato derivato).
Pelle con ghiandole mucose e scaglie dermiche embricate,
scaglie ganoidi (stato ancestrale), scaglie cicloidi, ctenoidi o
assenti.
Pinne pari e mediane presenti, sostenute da lunghi raggi
dermici (lepidotrichi).
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Classe Actinopterygii (pesci a pinne raggiate)
Caratteristiche generali –
Valvola spirale presente (stato ancestrale) o assente (stato derivato).
Respirazione branchiale, con branchie ricoperte da opercoli e sostenute da archi.
Vescica natatoria generalmente presente ed utilizzata nel galleggiamento.
Circolazione semplice.
Fecondazione generalmente esterna con fasi larvali anche molto diverse dagli adulti.
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Un tipo di riproduzione particolare - Durante la fase riproduttiva la femmina di
ippocampo (Classe Actinopterygii, Ordine Syngnathiformes) depone da 100 a 1000
uova in una tasca ventrale di cui è dotato il maschio, che se ne prende cura fino alla
schiusa.
Alla schiusa i giovani misurano pochi millimetri di lunghezza e vengono rilasciati
durante l’alta marea affinché risultino meno vulnerabili disperdendosi rapidamente.
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Classe Sarcopterygii (pesci a pinne lobate)
Caratteristiche generali –
Il progenitore dei tetrapodi va ricercato
all’interno di un gruppo di pesci
sarcopterigi estinti chiamati ripidisti, tipici
delle acque dolci e costiere poco
profonde.
Eusthentopteron ne era un rappresentante
cilindrico a testa larga con pinne carnose
e, presumibilmente, polmonato.
I sarcopterygii primitivi avevano coda
eterocerca, branche e polmoni.
Le forti pinne pari, lobate e carnose,
potevano essere utilizzate come zampe
per sostenersi sul fondale.
Attualmente sono viventi soltanto i dipnoi
(sei specie) ed i celacanti (due specie).
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Classe Sarcopterygii (pesci a pinne lobate)
Caratteristiche generali –
I celacanti, originari del Devoniano, si estinsero
quasi completamente nel mesozoico.
Sorprendentemente alcuni resti di Latimeria
chalumnae furono ritrovati nel 1938 in un lago
sudafricano. Un individuo di un’altra specie (L.
monadoensis) venne catturato nel 1998 in Indonesia.
Di un colore blu scuro che li rende criptici sul fondo, i
celacanti moderni sono discendenti dai gruppi del
devoniano.
Hanno coda difiocerca, i giovani nascono
completamente formati da uova di circa 9 cm che si
schiudono nel corpo materno.
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Prelievo/produzione e problematiche
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Prelievo/produzione e problematiche
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Prelievo/produzione e problematiche
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Prelievo/produzione e problematiche
Pacific tuna take by Japanese (theoildrum.com)
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Prelievo/produzione e problematiche
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Prelievo/produzione e problematiche
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Prelievo/produzione e problematiche
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Prelievo/produzione e problematiche
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Prelievo/produzione e problematiche
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Prelievo/produzione e problematiche
Fin dall’antichità le attività antropiche hanno inciso al depauperamento delle comunità
ittiche delle acque interne:
• realizzazione di opere idrauliche di grande impatto;
• bracconaggio, con assoluta indifferenza per le specie autoctone;
• ripopolamenti ripetuti senza alcun criterio scientifico.
Secondo la European Fisheries Advisory Commission (EIFAC) negli stati membri
dell’Unione Europea la pesca sportiva è stata responsabile del prelievo di 173.000
tonnellate di pescato all’anno.
Essendo gli attuali tassi di prelievo pari a 32-94 kg/ha, decisamente superiori alla
produttività dei sistemi naturali, il sistema della «pesca sportiva» può essere sostenuto
solo grazie ai continui ripopolamenti/immissioni.
Circa il 30% delle specie d’acqua dolce introdotte in Italia appartengono alla classe dei
pesci.
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Prelievo/produzione e problematiche
Fonte: Scalera, 2001.