Mandelli: sostituibilità dei generici, serve il confronto non una legge

Mandelli: sostituibilità dei generici, serve il confronto non una legge
«I farmacisti hanno ben presenti le difficoltà che nel paziente fragile può suscitare un frequente cambiamento
di confezioni, tanto che ormai queste sostituzioni tra generico sono quasi sempre motivate dalla necessità di
assicurare l'immediata dispensazione del farmaco e, quindi, la continuità terapeutica» a sottolinearlo il
presidente della Fofi Andrea Mandelli in risposta alla richiesta da parte del presidente Snami (Sindacato
Nazionale Autonomo Medici Italiani), Angelo Testa, di una norma che impedisca al farmacista di cambiare il
medicinale prescritto quando il medico indica oltre al principio attivo anche la marca commerciale. A
innescare la discussione una ricerca di imminente pubblicazione su "Dialogo sui Farmaci" e anticipata da
Farmacista33, secondo la quale in media un paziente ultra 65enne in multiterapia riceve un medicinale di
marca diversa da quella prescritta quasi due volte su tre nell'arco di un anno. Lo studio ha, inoltre, registrato
come ci siano presidi che propongono un numero limitato di marche per principio attivo e altri che tengono
un numero elevato di prodotti. «Nelle grandi città è ben difficile che un certo medicinale non sia reperibile in
nessuna delle farmacie presenti nello stesso quartiere» precisa Mandelli. «Diverso è il discorso per le
farmacie dei piccoli centri isolati, dove però più che da leggi, norme e nuove liste di trasparenza, la soluzione
dovrebbe scaturire da un confronto trasparente tra tutte le figure sanitarie che operano nel territorio».
Fonte: Marco Malagutti – Farmacista33