I. INTRODUZIONE 1. I periodi della filosofia greca - 2. L' età ellenistica e romana. 1. - La filosofia greca o greco-romana, ossia tutta la filosofia antica occidentale, comprende circa dodici secoli di storia, dal 600 a. C. al 600 d. C., da Talete di Mileto fino agli ultimi neoplatonici e commentatori di Aristotile. Nel 529 un editto di Giustiniano ordinava che nessuno insegnasse più filosofia in Atene. Questa storia si può dividere in tre periodi. Il 1° va da Talete fino a Socrate, dal 600 al 400 a. C.; è il periodo preattico: le città greche dell'Asia minore, le isole dell'Egeo e le colonie dell'Italia meridionale e della Sicilia sono le sedi della cultura e del movimento filosofico; la filosofia ha per oggetto principalmente la natura e s'identifica si può dire con la scienza: i filosofi si domandano qual' è la sostanza di cui sono fatte e da cui derivano tutte le cose, che cosa è che permane a traverso il cangiamento incessante dei fenomeni: di qui le grandi dottrine o ipotesi cosmologiche che sono caratteristiche di questo periodo, detto anche dei presocratici: Talete, Anassimandro, Anassimene, Pitagora, Eraclito, Biblioteca Comunale "Giuseppe Melli" - San Pietro Vernotico (Br) 2 INTRODUZIONE Parmenide, Empedocle, Anassagora, Democrito sono i nomi celebri di quest' ingegni originalissimi, che cominciano a formulare le prime risposte che la realtà suggerisce, e le cui concezioni rimarranno tipiche nei secoli seguenti. Il 2° periodo, che va da Socrate alla morte di Aristotile nel 322 a. C., è il periodo attico, contemporaneo della letteratura classica dei Greci: Atene diventa la capitale intellettuale del mondò greco: coi sofisti cominciano ad essere agitate le quistioni riguardanti il mondo umano, i problemi antropologici e morali; nascono o si perfezionano la retorica e l'eloquenza; la filosofia secondo la. parola di Cicerone scende dal cielo e penetra nelle città e nelle case, ed è dominata dalla grande figura di Socrate, che alla cultura facile, superficiale, retorica, spesso frivola e scettica dei sofisti oppone la sua fede incrollabile nel bene e nel vero, e l'esigenza di una scienza certa, della quale cerca e trova lo strumento nei concetti, in ciò che gli uomini possono pensare insieme discorrendo fra loro, criticandosi e persuadendosi a vicenda, e consentendo nelle stesse idee per effetto della ragione eh' è comune a essi tutti e tutto il movimento filosofico posteriore procede da Socrate, la cui parola sarà più specialmente raccolta e fecondata dal più grande dei suoi discepoli, da Platone, al quale seguirà Aristotile, e 1' una e l' altro insegneranno una filosofia dei concetti, il mondo concepito come una realizzazione d' idee o di forme e la vita umana orientata verso l'attuazione di fini ideali che hanno il loro fondamento ultimo in una realtà soprasensibile, eh' è principio e fine di tutte le cose: un idealismo razionale e teleologico che con varia fortuna e più o mena Biblioteca Comunale "Giuseppe Melli" - San Pietro Vernotico (Br) L' ETÀ ELLENISTICA E ROMANA 3 modificato dominerà tutto il pensiero della nostra cultura occidentale. Segue poi il 3° periodo, la filosofia dopo Aristotile, dell' età ellenistica e romana, ch' è quella che noi ci proponiamo di studiare in queste pagine. 2. - Com' è noto, si suole chiamare età ellenistica quel periodo della storia antica che va dalla morte di Alessandro Magno fino allo stabilirsi della dominazione romana. Il fatto caratteristico (li questo periodo è che, mentre la Grecia perde la sua indipendenza politica, la cultura greca si estende al di là dei suoi confini nazionali, penetra nel più lontano Oriente, domina e si diffonde nelle monarchie nate dall' eredità di Alessandro e poi sotto i Romani. Avvengono contatti nuovi e fusioni di popoli, l'orizzonte intellettuale dei Greci si allarga; vengono a conoscere nuove genti, nuove religioni, nuovi costumi. La distinzione fra Greci e barbari tende a sparire. Si forma quella coscienza cosmopolita, universale, umana, dalla quale nasceranno le nuove concezioni della vita e che, allargandosi sempre di più con la conquista romana, preparerà le vie al Cristianesimo. La letteratura che fino e durante il IV secolo è stata quasi esclusivamente ateniese, diventa universale. Nascono nuovi centri di cultura : Alessandria, Pergamo, Antiochia. La letteratura da nazionale e popolare che era diventa cosmopolita e dotta, con le sue raffinatezze, con le sue eleganze sapienti, con la sua erudizione. È intensissimo il lavoro dei grammatici, dei critici, degli eruditi che fanno come 1' inventario del passato e dànno la loro impronta a quella ch' è stata chiamata la letteratura alessandrina (sulla quale, come sui caratteri generali di Biblioteca Comunale "Giuseppe Melli" - San Pietro Vernotico (Br) 4 INTRODUZIONE quest' età, si possono vedere le storie della letteratura greca, specialmente quella del Croiset). Per ciò che riguarda più particolarmente la filosofia, è stato detto più volte che questa di cui parliamo è un'età di decadenza, o non ha l' originalità dell' età precedenti. E in un certo senso è vero : manca all'Ellenismo, come nella letteratura, la genialità creatrice, la forza giovanile della speculazione. Le grandi concezioni metafisiche, i concetti fondamentali con cui apprendiamo la realtà sono già trovati e fissati. Ma ciò nondimeno la filosofia non cessa di essere un fattore importante nella vita e nella cultura dei popoli. Se è vero che dal tronco della filosofia si staccano e si costituiscono le scienze particolari, la matematica, 1' astronomia, le scienze naturali, le scienze storiche e filologiche (per cui è stato detto che la scienza è la vera gloria dell' Ellenismo), d'altra parte la filosofia ha sempre un compito proprio e trova più che mai eco e risonanza negli spiriti. Non solo c' è tutta la tradizione anteriore da assimilare e da sfruttare, ma ci sono bisogni nuovi a cui la filosofia deve provvedere : è in quest' età che si formulano e si organizzano le dottrine morali che s hanno agito per secoli sulla vita e sulla cultura degli uomini. Quello che domina nella riflessione filosofica non è tanto la tendenza speculativa o teoretica quanto la tendenza pratica. Il problema più agitato è quello del fine della vita, del sommo bene, il problema della felicità. E se ne tentano le soluzioni più diverse, tutte le soluzioni possibili. Naturalmente non mancano le speculazioni e le discussioni d' ordine teoretico; un altro dei problemi più discussi, insieme con quello del sommo bene, è il problema del criterio della verità. Ma ciò nonostante la ten- Biblioteca Comunale "Giuseppe Melli" - San Pietro Vernotico (Br) L' ETÀ ELLENISTICA E ROMANA 5 (lenza rimane quella che abbiamo detto: non il sapere per se stesso è apprezzato, ma il sapere in servizio della vita: s'indaga e si riflette sulla natura delle cose per ricavarne ),z.A..1.k.,09-1.,-i 1)-ckL la regola della condotta. La filosofia vuol essere regola- 4- 41= trice della vita, dar forza e direzione alla vita morale, el__; ```°, tA.,44.A diventa la religione delle persone colte. Il che dipende k".4 05 11.f.), Q.A.9.42 in fondo dalla posizione mutata dell' individuo di fronte L.Cy 1.4.4.PUl alla realtà: sciolti i vincoli politici che lo legavano alla 94,4“dit città, venuta meno ]a fede nelle tradizioni religiose, 1' uomo, l'individuo umano, con le sue passioni e le sue inquietudini, si trova davanti al problema del suo destino: in che consiste il bene, in che consiste la felicità, come si fa a raggiungere la libertà e la serenità dell' animo? Libertà va cercando ognuno di questi filosofi, e tutti quelli che si mettono alla loro scuola. _ Questo carattere pratico della filosofia s'accentua sempre (li più quando passa presso i Romani, e il movimento da etico che era finirà col diventare prevalentemente religioso, e da questo fermento religioso, in quella mescolanza di popoli e di credenze nell'Impero romano, nascerà il Cristianesimo. Del resto, per molto tempo ancora, nell' età alessandrina e anche dopo la conquista dei Romani, Atene rimane come la capitale della filosofia. Spesso i filosofi che v' insegnano e vi diventano celebri non sono ateniesi, ma la vita e l'ambiente della città sono favorevoli alle discussioni dialettiche. Perduta ogni importanza politica, Atene è diventata una specie di città universitaria, alla quale accorrono non solo quelli che vogliono studiare, ma anche quelli che non vogliono studiare niente affatto è una città la Cui decadenza è elegante, abbellita dai Biblioteca Comunale "Giuseppe Melli" - San Pietro Vernotico (Br) 6 INTRODUZIONE piaceri e dalla cultura più raffinata; conserva 1' amore delle cose dello spirito e soprattutto il prestigio che le viene dalle sue memorie gloriose. E l'Atene di Menandro e degli altri poeti della commedia nuova. I filosofi vi sono alla moda, e siccome sono quasi tutti dei grandi originali, si prestano alla caricatura, sono facilmente presi di mira dagli scrittori satirici. La cosa più caratteristica è la divisione in iscuole e le loro discussioni interminabili. Le scuole (ocEpígec;, s ec t a e) sono società organizzate, a capo delle quali sta lo scolarca, e gli scolarchi dal fondatore in poi si succedono in una successione regolare, ordinariamente eletti dagli altri compagni. I membri della scuola si riuniscono giornalmente a studiare, ad assistere alle lezioni, a filosofare insieme, e periodicamente a dei pasti in comune, in alcuni giorni in memoria del fondatore della scuola. Avevano per lo più un luogo di loro proprietà, un giardino con dei fabbricati, eh' erano i locali della scuola, con una biblioteca e delle raccolte o collezioni scientifiche. Vi erano le immagini delle Muse o delle Grazie, o quelle dei fondatori della scuola. Si stabiliscono fra maestro e scolari relazioni di una natura particolare che fanno pensare talvolta a quelle di una confraternita religiosa. Del resto ogni scuola aveva la sua fisonomia e le sue abitudini particolari. Erano già celebri due di queste scuole, l'Accademia e il Liceo (o il Peripato), la scuola platonica e quella di Aristotile. La scuola platonica o l'antica Accademia si continua dopo Platone con Speusippo, Senocrate, Polemone e poi altri, e vedremo come finirà col sentire l' in- Comunale "Giuseppe Melli" - San Pietro Vernotico (Br) L' ETÀ. ELLENISTICA E ROMANA 7 flusso dei tempi trasformandosi in quella che si dirà la nuova Accademia; i successori più celebri eli Aristotile sono, nei tempi di cui parliamo, Teofrasto e Stratone di Lampsaco, i quali continuano la grande tradizione scientifica del maestro. Ma le scuole proprie dell' età ellenistica, quelle che nascono adesso e trovano la più larga diffusione, sono la scuola di Epicuro e lo Stoicismo. Ci sono poi le vecchie scuole socratiche minori, la scuola cirenaica fondata da Aristippo, che ha ancora dei continuatori ma finirà col fondersi o confondersi con 1' Epicureismo; la scuola cinica, fondata da Antistene, che sarà una specie di scuola nomade, ed è ora rappresentata da Diogene di Sinope, contemporaneo di Alessandro, e da Cratete di Tebe; e la scuola megarica, di scarsa importanza e che dal poco che ne sappiamo del resto, si perde sempre più nelle sottigliezze dialettiche. Ma le principali sono quelle quattro che abbiamo detto : 1' Accademia, la scuola peripatetica, l' Epicureismo e lo Stoicismo, alle quali ultime due, come un prodotto caratteristico dell' età ellenistica, bisogna aggiungere anche la setta o indirizzo degli Scettici, che comincia con Pirrone di Elide. Queste scuole sono contemporanee e i loro contatti continui : le loro dispute non finiscono mai; e la conseguenza è che spesso le une influiscono sulle altre : di qui la tendenza all' eclettismo che apparirà nel corso di questa storia. Epicurei, Stoici, Scettici, Eclettici saranno precisamente i capitoli successivi della nostra trattazione. Disgraziata- Biblioteca Comunale "Giuseppe Melli" - San Pietro Vernotico (Br) 8 INTRODUZIONE mente, le opere di questi filosofi sono in grandissima parte perdute, e noi non ne conosciamo che frammenti o notizie di seconda mano 1). 1 ) Una raccolta dei testi principali si trova nel RITTER E PRELLER, Historia philosophlue graecae (8' ed. curata dal Wellmann). Si può vedere anche: ADAM, Texts to illustrate a eourse of elementary Lectures on Greek Philosophy after Aristotle (London, Macmillan, 1902). Biblioteca Comunale "Giuseppe Melli" - San Pietro Vernotico (Br)