Considerazioni sulle infezioni genitali da HPV con manifestazioni cliniche in soggetti HIV positivi La tendenza alla diffusione per via sessuale dell'infezione da HIV ha fatto emergere la sua correlazione con altre malattie a trasmissione sessuale (MST), compresa l'infezione da HPV. L’associazione tra questa e l'infezione da HIV è molto complessa e non ancora del tutto chiarita. L'infezione da HIV sembrerebbe incrementare il rischio di sviluppare una malattia HPV correlata, secondo diverse modalità: può influenzare la patogenesi dell'infezione da HPV sia direttamente, attraverso interazioni molecolari virus-virus, sia indirettamente, attraverso gli effetti dell’infezione da HIV sul sistema immunitario. Quest'ultimo sembra svolgere un ruolo chiave nel favorire l'infezione da HPV. La relazione tra immunodepressione e infezione da HPV è stata osservata anche in donne sottoposte a trapianto d'organo, nelle quali il rischio di sviluppare un'infezione anogenitale e una neoplasia cervicale HPV correlata è stato stimato rispettivamente 9 e 16 volte superiore a quello della popolazione generale. La presenza di altri fattori che siano alla base dell'interazione tra HIV e HPV deve essere presa in considerazione per spiegare l’evoluzione particolare dell'infezione da HPV pazienti HIV positivi anche se ancora asintomatici e immunocompetenti. Alcuni studi effettuati in vitro hanno dimostrato una diretta interazione a livello molecolare tra l'HIV e altri virus, compreso l’HPV: ad esempio sembra che il sito tat in combinazione con la proteina E2 dell'HPV 16, può attivare il promoter P97 dell'HPV 16 nelle cellule di carcinoma cervicale sottolineando un possibile meccanismo di attivazione dell'espressione dell'HPV da parte dell’HIV. Infine effetti indiretti dell'HIV, attraverso l'espressione aberrante di citochine nelle cellule cervicali, potrebbero influenzare l’espressione dell'HPV; infatti, citochine, come il TGF hanno mostrato in vitro la capacità di regolare l'espressione di proteine dell'HIV che dell'HPV. Da un punto di vista clinico sono numerosi gli studi sulla prevalenza di patologie HPV correlate (condilomi anogenitali e diaplasia cervicale) in donne HIV positive, mentre meno sono attualmente i dati relativi alla frequenza di displasia anorettale in maschi HIV positivi anche per le difficoltà incontrate fino ad oggi per la diagnosi di lesioni subcliniche a livello penieno o anale. Uno studio su maschi omosessuali con severa immuno-depressione HIV correlata ha dimostrato un maggior rischio di infezione anale associata a displasia. Anche gli aspetti clinici, terapeutici e profilattici della patologia HPV correlata sono ancora in fase di definizione, sia per quanto concerne le manifestazioni condilomatose e displasiche che la correlazione con il grado di immunodepressione HIV correlato. Nei pazienti HIV positivi sono riportati un maggior numero di recidive dopo trattamento per i condilomi e una maggiore evolutilità delle lesioni displasiche verso il carcinoma in situ e quindi invasivo, sia nelle donne che negli uomini. La nostra casistica mostra che oltre il 90% dei pazienti osservati nei nostri ambulatori di MST (Ente Ospedaliero Polo Universitario L.Sacco – Milano) hanno patologie a trasmissione sessuale quali Candida alb., HSV, Micoplasma hominis, Trichomonas vaginalis, Gardnerella vaginalis e HPV. L’analisi epidemiologica delle modalità di acquisizione dell’HIV mostra che non solo la tossicodipendenza ma sempre di più è il contrarlo tramite rapporti sessuali sia omo che eterosessuali, ed in questi nella nostra casistica la frequenza di presenza di HPV è di circa il 70% e non mostra significative differenze tra maschi e femmine. In Regione Lombardia è iniziato da due anni uno studio VALHIDATE (Valutazione e monitoraggio dell’infezione da HPV e patologia correlate in donne ad elevato rischio per il carcinoma della cervica uterina) che durerà 5 anni, ed il nostro Ente è coinvolto, ma di questo studio al prossimo feedback discuteremo i dati iniziali.