Gli impianti nelle piscine

annuncio pubblicitario
Gli impianti nelle piscine
Generalità
La piscina presenta pericoli maggiori rispetto agli ambienti ordinari a causa della
presenza di acqua e per l'elevato numero di persone che si immergono nella vasca e
che, a piedi nudi, transitano sui pavimenti normalmente
bagnati contigui alla vasca stessa. I provvedimenti da
adottare
diventano
progressivamente
più
severi
in
relazione alla distanza dalla vasca. Per questo motivo
l'ambiente viene suddiviso in zone a ciascuna delle quali si
assegnano determinati obblighi e divieti.
Figura 1 - La Norma CEI 64-7 Parte 7, Sezione
702, tratta dei provvedimenti particolari di
protezione contro i rischi elettrici dovuti alla
presenza d'acqua nelle piscine
Le principali prescrizioni normative
In relazione alla pericolosità e ai provvedimenti da adottare per la sicurezza delle piscine,
incassate (figura 1) e non incassate (figura 2), si possono individuare tre zone, 0,1 e 2.
Figura 2 - Suddivisione in zone, in
funzione della pericolosità, attorno alla
vasca
e
ai
pediluvi
in
una
piscina
incassata
Figura 3 - Estensione delle zone nelle
piscine non incassate
Zona 0 - corrisponde al volume interno alla vasca che contiene l'acqua.
•
gli impianti e gli apparecchi elettrici devono essere specifici per le piscine
(esempio, pompe, apparecchi di illuminazione, ecc..), a prova di immersione
Prof. Mascellino Leonardo
13/01/2012
1
(IPX8), ed essere alimentati da sistemi SELV (tensione non superiore a 12 V in
corrente alternata o 30 V in corrente continua).
•
le condutture non devono avere guaine, tubi o rivestimenti metallici e devono
essere limitate a quelle necessarie per alimentare gli utilizzatori collocati in zona 0.
Sono vietati gli apparecchi di comando, le prese, le scatole di derivazione e
qualunque giunzione. I componenti devono essere fissi e non si possono
introdurre apparecchi elettrici mobili alimentati alla tensione di rete.
Zona 1 - costituisce il volume delimitato dalla superficie verticale situata a 2 m attorno al
bordo della vasca, che si eleva dal pavimento o dalla superficie dove possono sostare le
persone, e dal piano orizzontale situato a 2,50 m al di sopra del pavimento o di questa
superficie. Se la piscina è dotata di piattaforme per tuffi, trampolini, blocchi di partenza,
scivoli ecc.. La Zona 1 si dilata in orizzontale per 1,50 m attorno e per 2,50 m al di sopra
di queste strutture.
•
vigono le medesime regole stabilite per la zona 0 ma con grado di protezione dei
componenti non inferiore a IPX5. Nelle piccole piscine, se prive di spazi al di fuori
della zona 1, è ammessa l'installazione di prese a spina purché a non meno di
1,25 m dalla zona 0 e almeno 30 cm dal pavimento e con alimentazione ottenuta
in uno dei seguenti modi:
o
con sistema circuiti SELV, massimo 50 V in corrente alternata o 120 in
corrente continua;
o
alla tensione di 230 V per mezzo di trasformatore di isolamento singolo
collocato al di fuori dalle zone pericolose (protezione per separazione
elettrica);
o
a 230 V dalla rete con circuito protetto da un interruttore differenziale con
Idn non superiore a 30 m A.
Zona 2 - è il volume circostante alla zona 1 che si sviluppa in verticale, parallelamente e
ad una distanza in orizzontale dalla zona 1 di 1,5 m, fino ad un'altezza di 2,50 m dal
piano del pavimento o dalla superficie dove possono sostare le persone.
•
sono ammessi i normali componenti, condutture, interruttori, prese, apparecchi di
illuminazione purché il grado di protezione dell'involucro sia almeno IPX2 e la
protezione sia ottenuta mediante interruttore differenziale avente corrente
nominale ldn minore o uguale a 30 mA.
•
non sono ammessi quadri, trasformatori o altri componenti non strettamente
attinenti al funzionamento della piscina. Tali componenti devono essere collocati al
di fuori delle zone, in zona ordinaria, ad almeno 3,5 m dal limite della zona 0.
Prof. Mascellino Leonardo
13/01/2012
2
Usciti dalla zona 2, se non si presentano situazioni particolari, l'ambiente di installazione
ridiventa ordinario. Nelle zone pericolose devono essere ridotte a valori trascurabili le
tensioni di passo e di contatto mediante il collegando a terra dei pavimenti che presentino
alla misura verso il conduttore di protezione una resistenza superiore a 50 kΩ. Tale
misura non si rende necessaria se il pavimento all'interno della zona di influenza del
collegamento equipotenziale principale comprendente i ferri d'armatura del calcestruzzo
a livello delle fondamenta. Oltre ai collegamenti principali devono essere eseguiti dei
collegamenti equipotenziali supplementari comprendenti le tubazioni e i canali metallici
quali, acqua, riscaldamento, gas, condizionamento, ventilazione, ecc.. se, in base
all'estensione, è prevedibile un contatto con il potenziale di terra o con altri potenziali
pericolosi che potrebbero essere introdotti dall'esterno nell'ambiente
Principali criteri di realizzazione
L'impianto elettrico della piscina, se la si considera un luogo a maggior rischio in caso
di incendio per la contemporanea presenza di numerose persone, prevede in genere i
seguenti impianti:
•
illuminazione generale, suddivisa su due circuiti indipendenti realizzata con
apparecchi di illuminazione, dotati di tubi fluorescenti, aventi almeno un grado di
protezione IP44. Con riferimento alla Norma UNI EN 12464-1, gli apparecchi
illuminanti nel loro insieme devono fornire un illuminamento medio di 200 lx con
UGR 22 (UGR , indice unificato di abbagliamento ) e una resa dei colori non
inferiore a Ra 80 (Ra, indice generale di resa del colore);
•
illuminazione di sicurezza ottenuta con lampade da 25 W autonome con
autonomia di 2 ore e possibilità di ricarica completa no superiore alle 8 ore;
•
illuminazione subacquea mediante fari IP 68 adatti per profondità fino a 10 m.
•
prese a spina per uso industriale con protezione individuale dal sovraccarico e
da correnti di guasto a terra con grado di protezione IP 55.
Oltre a questo potrebbe essere richiesti alcuni impianti ausiliari quali impianto di
videosorveglianza, impianto di diffusione sonora, prese per telefono e connettore LAN
nel posto di vigilanza.
Le principali norme di riferimento
CEI 64-8 (6a edizione) - Impianti elettrici utilizzatori a bassa tensione, parti 1, 2, 3, 4, 5, 6.
CEI 64-8, parte 7, Sezione702 - Piscine e fontane
CEI 70-1 - Codice di classificazione dei gradi IP
Prof. Mascellino Leonardo
13/01/2012
3
Scarica