Gansu e Yunnan
Cina
Servizi privati minimo di 2 partecipanti, con esperte guide locali parlanti inglese
News Da Pechino voleremo a Lanzhou, capitale del Gansu, una regione poco controllata che ha potuto
alquanto mantenere la propria autonomia culturale; eppure la Garnde Muraglia giungeva proprio fin qui!
Dopo aver incontrato le comunità buddiste del monastero di Labrang andremo incontro alle incredibili
bellezze naturali dello Yunnan: le foreste, lo sfondo dei picchi elevati che separano dal Tibet, i corsi d’acqua,
i laghi circondati dalle costruzioni templari.
E insieme alle bellezze naturali l’incontro con numerosi gruppi etnici tra ben 26 che vi abitano e che
seguono tuttora le loro antiche tradizioni.
Giungiamo poi fino a Zhongdian a 3200 metri, nella zona più settentrionale dello Yunnan nel territorio
dequen-tibetano, un vero paradiso naturale e incontaminato dove sembrerà d’aver raggiunto la mitica
Shangrilà come sostiene James Hilton nel suo romanzo “Orizzonte perduto”.
Vi si trovano, attorno allo Yang Tse, tutti gli elementi del più conosciuto Tibet: grandi cime innevate, laghi
cristallini, gole profonde, remoti monasteri e tradizioni immutate nel tempo.
Il viaggio termina poi a Shanghai, la grande sfida cinese che manifesta al mondo la sua potenza. ©.
1° giorno, arrivo a PECHINO
Arrivo e Pechino. Trasferimento in hotel e tempo a
disposizione. Nel pomeriggio inizio delle visite con
un capolavoro dell’architettura Ming che si trova
nella parte sud-orientale di Pechino: il Tempio Del
Cielo (Tian Tan)
News Ogni anno, allo scadere del solstizio
d’inverno, l’imperatore si recava in questo luogo
per pregare il Cielo di concedere un buon raccolto
e per offrirgli sacrifici nella sua qualità di figlio del
Cielo. Al complesso si accede attraverso la Xi Tian
Men (porta occidentale del Cielo), mentre un
lungo viale di cipressi conduce verso est al
Qiniandian, il padiglione della preghiera per il
buon raccolto. Costruito nel 1420, nel 1889 venne
colpito da un fulmine e bruciò completamente ma
fu ben presto riedificato sulla base dei vecchi
progetti. Il tempio, un capolavoro dell’architettura
cinese, è alto 38 metri con un diametro di 30 e
venne costruito completamente in legno, senza
utilizzare neppure un chiodo, come prescrive la
tradizione architettonica cinese. ©
Cena occidentale e pernottamento in hotel.
2° giorno, PECHINO
Prima colazione e visita della Grande Muraglia.
News Lunga complessivamente oltre 5000 Km
detta anche “muro dei 10.000 li” (in cinese si dice
10.000 per dire infiniti e li è un’antica unità di
misura equivalente a circa 500 metri). E’ una delle
più grandi opere di ingegneria della storia
dell’umanità: si pensi che il materiale impiegato
nella realizzazione di questa opera basterebbe a
tracciare per ben tre volte attorno alla terra una
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strada larga 5 metri. La sua realizzazione risale a
2500 anni fa ed è rimasta per secoli il simbolo
della impenetrabilità dell’ “Impero di Mezzo”,
quantunque non abbia mai impedito le invasioni
delle popolazioni “barbare” del nord della Cina e
dell’Asia Centrale. Invece, questa colossale opera
difensiva, voluta da Qin Shi Huang Di, primo
imperatore e unificatore della Cina, ebbe una
notevole utilità come vera e propria via di
comunicazione per uomini, merci e notizie tra
regioni lontane divise da alte montagne
permettendo il contatto di culture, credenze e
tradizioni. ©
Seconda colazione in ristorante locale. Nel
pomeriggio visita delle Tombe dei Ming con una
sosta presso una tipica fabbrica di cloisonné. Vi si
potrà ammirare questa antichissima tecnica per la
decorazione con smalti diversamente colorati di
oggetti metallici di ogni tipo. Proseguimento
quindi con la visita alla necropoli degli imperatori
della dinastia Ming.
News Al comprensorio si giunge percorrendo la
“Via degli Spiriti” (Shen Dao), lunga circa 6,4 Km,
che inizia col monumentale Arco Rosso e
fiancheggiata da due file di monumentali statue in
pietra raffiguranti magistrati, generali e animali
mitici. Secondo un’antica tradizione, in base alla
quale i sovrani dovevano predisporre le proprie
tombe mentre erano ancora in vita, il terzo
imperatore Ming, nel pieno vigore dei suoi anni,
designò questo luogo a sua ultima dimora.
Complessivamente in quest’area si trovano le
tombe di tredici dei sedici imperatori Ming, sepolti
con le rispettive imperatrici e seconde mogli. ©
Rientro a Pechino. Cena banchetto con anatra
laccata. Pernottamento.
3° giorno, PECHINO/LANZHOU
Prima colazione, visita della “Città Proibita” o
Palazzo Imperiale passando attraverso la piazza
Tien An Men.
News In questo Palazzo che si estende per
cinque chilometri quadrati, ventiquattro imperatori
cinesi di dinastia Ming e Qing hanno trascorso la
loro esistenza tra guerre ed intrighi, ascoltando in
udienza i dignitari delle province lontane,
dividendo la vita privata fra imperatrici e
concubine (un imperatore poteva avere
ufficialmente tre mogli, sei favorite e settantadue
concubine). ©
Dopo la visita di piazza Tian An Men e dopo la
seconda colazione in ristorante locale,
trasferimento in aeroporto e volo per Lanzhou.
Arrivo e trasferimento in hotel. Cena e
pernottamento.
4° giorno, LANZHOU/BINGLINGSI/LINXIA
Prima colazione. Al mattino escursione alle Grotte
buddiste di Binglingsi, dove nel corso di 1600 anni
sono state realizzate 183 nicchie e sculture nella
roccia porosa. Si ammira, tra l’altro, una statua
alta 27 metri di Matreya, il Buddha del futuro.
Visita al monastero annesso. Dopo la seconda
colazione proseguimento per Linxia che dista 60
km da Lanzhou. Cena e pernottamento.
5° giorno, LINXIA/LABRANG/XIAHE
Prima colazione e partenza per Labrang (o
Labulaneg).
Questo giorno è dedicato alla visita dell'enorme
monastero di Labrang fondato nel 1709, che
fortunatamente ancora oggi ospita oltre 1000
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monaci. L'attività religiosa ruota intorno ai templi,
agli istituti, alle sale di preghiera con l'importante
biblioteca, gli alloggi e i labirinti e corridoi
brulicanti di monaci e pellegrini. Intorno al
monastero corre una via di pellegrinaggio di km 3,
disseminata di lunghe file di ruote della preghiera
e santuari buddisti Gelukpa. Seconda colazione in
corso di visita. Cena e pernottamento.
6° giorno, XIAHE/LANZHOU/KUNMING
Prima colazione e trasferimento all’aeroporto di
Lanzhou. Seconda colazione in corso di viaggio.
Nel pomeriggio volo per Kunming. Arrivo nella
capitale della regione dello Yunnan. Kunmimg si
trova nella regione sud-occidentale al confine con
il Vietnam, la Birmania ed il Laos, al centro di un
fertile altopiano. I monti presenti a nord, ad est
ed a ovest la riparano dall’influsso delle masse di
aria fredda provenienti dal nord, tanto che
Kunming, per il suo clima mite e per la sua
lussureggiante vegetazione, viene chiamata “città
della eterna primavera”. Nel 109 a.C. la dinastia
cinese Han conquista il territorio e si sovrappone
alle popolazioni autoctone esistenti ed agli Zhou
orientali che vi risiedevano fin dal VI secolo a.C.
Molti dei suoi templi furono costruiti durante la
dinastia mongola degli Yuan, quando Marco Polo
visitò il paese. In seguito vi regnò la dinastia Ming
che costruì le mura ancora oggi visibili. L’innesto
della cultura e delle mode occidentali sulla
tradizione stanno oggi mutando il volto di
Kunming. Per accorgersene basta recarsi all’alba
sulla piazza centrale Guang Chang: qui, accanto ai
vecchi impegnati nel “taiji”, la millenaria boxe con
le ombre, si ritrovano anche i giovani cultori della
“disco dance”. Cena e pernottamento.
7° giorno, KUNMING/LIJIANG
Prima colazione, trasferimento in aeroporto e volo
per Lijiang. Arrivo e sistemazione in hotel. Dopo la
seconda colazione inizio della visita di Lijiang
dichiarata dall’Unesco “patrimonio dell’umanità”.
Lijiang è vivace ed interessante con una bella
piazza del mercato dove si realizzano tipiche
scene di vita quotidiana.
La città è divisa in due parti: la parte antica,
chiamata anche Dayan, mostra come un tempo
doveva essere tutta la Cina quando una rete fitta
di canali si intersecava con le strade acciottolate
su cui si affacciavano piccole e traballanti case di
legno. Ad animare la piccola città un brulicante
mercato locale.
Cena e pernottamento.
8° giorno, LIJIANG
Pensione completa. In mattinata è prevista la
salita in funivia al monte Yunshanping a metà del
percorso verso la cima del ghiacciaio più a sud
dell’emisfero
boreale. Lo spettacolo delle 13 maestose vette del
massiccio del Drago di Giada che giungono fino a
5600 metri di altezza è splendido. Siamo sul lato
orientale dell’Himalaya, rifugio per molte specie
animali: il rinopiteco bruno, il panda rosso, il
mosco, la farfalla di alta montagna, il fagiano di
Lady Amherst e l’uccello sacro dell’Himalaya (gru
dal collo nero). Quindi visita di Baisha, a circa 8
km da Lijiang, dove gli abitanti concepiscono la
montagna al centro della loro vita, nel bene e nel
male. Qui si trovano 350 affreschi murali realizzati
500 anni fa dalla dinastia Ming. Visita del tempio
Yufeng costruito nel 1756 sotto il regno
dell’Imperatore Qianlong della dinastia Qing con il
famoso albero di camelie giganti sul quale si dica
sboccino 20.000 fiori ogni anno.
E’ la famosa camelia conosciuta anche come “La
prima pianta sotto il paradiso” che cresce ai piedi
meridionali della Montagna del Drago di Giada,
vicino al Tempio Yufeng.
Proseguimento con la visita del Parco del Lago del
Drago Nero dove si trova il museo delle minoranze
Naxi. Essi sono una popolazione matriarcale
famosa per le attività artistiche e per la
sopravvivenza degli sciamani (Dongba) come nelle
popolazioni tibetane dalle quali discendono. Tra le
regioni dello Yunnan e del Sichuan sono 280.000 i
Naxi che sono sopravvissuti all’omologazione
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culturale. Anche Lijiang fu una capitale potente
con un passato glorioso quando i Naxi vi estesero
il regno di Mu dal 1288 al 1730. Come già detto, i
Naxi discendono dai nomadi tibetani e sono
organizzati in una società di tipo matriarcale dove
è ancora in uso il baratto. Le donne Naxi
detengono le redini dell’organizzazione sociale e
propendono verso la poligamia; essi sono, infatti,
conosciuti per essere molto liberi ed elastici nei
rapporti familiari. Le coppie possono formarsi
senza il vincolo del matrimonio o della convivenza
e l’uomo deve provvedere ai bisogni della donna
solo fino a che la relazione permane.
9° giorno, LIJIANG/ZHONGDIAN
Prima colazione e partenza per Zhongdian
scendendo nella valle dello Yangtze. Si incontra il
“Salto della Tigre”, il canyon che si estende tra la
Montagna di Neve del Drago di Giada e la
Montagna di Neve Haba. Il canyon si estende per
15 chilometri formando una gola fra le più
impervie del mondo. La leggenda ad esso
connessa racconta di una tigre che effettua il
grande saldo da una sponda all’altra, superando le
acque vorticose nel punto più stretto della gola.
Siamo nell’estremo lembo orientale dell’altopiano
tibetano dove sopravvivono le stesse etnie con la
stessa originale spiritualità, la stessa cultura e le
stesse tradizioni rituali. Una piccola porzione di
Tibet, dunque, dove vivono 50.000 persone tra
Cinesi Han, Tibetani e pochi altri gruppi minori, a
3200 metri d’altitudine, circondati da cime
montane sempre innevate. Seconda colazione in
corso di viaggio. Cena e pernottamento.
10° giorno, ZHONGDIAN
Prima colazione e partenza per una escursione a
Bitahai, il lago più elevato dello Yunnan ad oltre
3500 metri. Il lago è famoso per l’acqua limpida e
lo scenario suggestivo dato dai monti e dalle
foreste che lo circondano. La leggenda racconta di
una dea che fece cadere lo specchio nel quale
ammirava il suo aspetto; lo specchio si ruppe in
tanti pezzi che diedero luogo ai laghi di montagna
e tra questi il più bello, circondato da una cornice
di giada, è proprio il lago Bitahai.
Nel centro del lago si trova una piccola isola con la
forma di una imbarcazione di soli 30 metri. Molti
raccontano delle inebrianti fragranze rilasciate
dalle piante e dai fiori dell’isola.
Rientro a Zhongdian e visita del monastero
tibetano Songzanlin e della Città Vecchia.
Zhongdian è circondata da centri di cultura
tibetana. La zona è piena di piccoli centri agricoli
adagiati in una ristretta piana attraversata dallo
Yangtze. Il territorio varia dalle cime morbide e
verdeggianti coltivate ad uno più impervio:
canyons profondi e picchi rocciosi a precipizio che
delimitano un mondo verticale impressionante e di
grande bellezza. Seconda colazione in corso di
visite. Cena e pernottamento.
11° giorno, ZHONGDIAN/KUNMING
Prima colazione, in tempo utile trasferimento in
aeroporto e volo per Kunming, Dopo la seconda
colazione visita di Shilin, la famosa foresta di
pietra a circa due ore di viaggio. È interessante la
formazione geologica di questo territorio che
rivela i segreti della crosta terrestre antica più di
200 milioni di anni.
La foresta si sviluppa su una superficie di 30.000
ettari in modo geologicamente bizzarro con picchi
calcarei aguzzi come lance e battezzati con nomi
fantasiosi come “Padiglione della contemplazione”
o “La madre che si china sul figlio”. Per non
rischiare di smarrirsi, conviene seguire
attentamente i sentieri. Diversi milioni di anni fa
questa zona era sommersa da un oceano, sul cui
fondo si depositò uno spesso strato calcareo. I
movimenti geotettonici fecero sì che il fondale si
trasformasse in terra ferma, mentre altri
movimenti tellurici provocarono profonde
spaccature nella roccia, successivamente erose
dall’acqua fino a creare queste formazioni che
ricordano pagode, germogli di bambù,
gigantesche colonne, cammelli ed altro. ll bosco
calcareo non è la sola meraviglia naturale dello
Yunnan: la regione, attraversata da montagne e
da fiumi, ospita infatti molti animali selvaggi, 770
varietà ornitologiche ed il 50% delle specie
acquatiche del Paese.
Cena e pernottamento.
12° giorno, KUNMING/SHANGHAI
Prima colazione, trasferimento in aeroporto e volo
per Shanghai. Arrivo e trasferimento i hotel.
Dopo la seconda colazione visita del Museo
Provinciale. E’ il più grande museo della Cina
inaugurato nell'ottobre 1996 con tecnologie
all’avanguardia e vi trovano spazio anche le
collezioni dell’antico museo fondato nel 1952,
conosciuto con il nome di Museo di arte antica
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cinese di Shanghai.
Cena occidentale in hotel e pernottamento.
13° giorno, SHANGHAI
Prima colazione. Intera giornata dedicata alla
visita di Shanghai, il cui nome significa “emersa
dal mare”. Visita del Tempio del Buddha di Giada
o Yufo Si.
News Il tempio è famoso per il Buddha di Giada
bianca che siede nel padiglione più lontano e che
venne portato dal Burma da un monaco cinese nel
1881. Nel primo padiglione si trova una statua alta
due metri e mezzo del protettore delle scritture
buddiste, con ai fianchi i re buddisti. Nel
padiglione successivo le tre statue dorate di
Buddha sono affiancate da statue più piccole e
nell’ultimo si trova il Buddha sdraiato. ©
Ricordiamo inoltre il Bund (strada lungofiume) su
cui si affaccia il grandioso porto della città, la via
Nanjing, la più caotica della città dove si trova la
zona commerciale, la città vecchia ed il magnifico
giardino del Mandarino Yu.
padiglioni, giardini in miniatura (penjing), alberi e
cespugli. Attorno al giardino sorge un’area ricca di
edifici ricostruiti in stile classico cinese che
ospitano negozi e la casa da tè Wuxingting. ©
Seconda colazione in ristorante locale.
Cena occidentale in hotel e pernottamento.
14° giorno, SHANGHAI - partenza
Prima colazione. In tempo utile trasferimento in
aeroporto e partenza per l’Italia in base
all’operativo aereo prescelto.
Documenti
Per effettuare questo viaggio occorre il passaporto
valido per almeno sei mesi dalla data di inizio del
viaggio.
Gli hotels previsti o della stessa categoria
Pechino, Grand Mercure (4 stelle)
Lanzhou, Legend Hotel (4 stelle)
Linxia, Wangfu Hotel (3 stelle locali)
Xiahe, Baoma Hotel (3 stelle locali)
Kunming, Jinjiang hotel (4 stelle)
Lijiang, Wenyuan hotel (4 stelle locali)
Zhongdian, Holy Palace (4 stelle locali)
Shanghai, Ramada Plaza, Howard Johnson (4
stelle)
News Questo giardino si trova a nord-est della
città vecchia. Fu ideato e realizzato come giardino
privato nello stile di Suzhou tra il 1559 ed il 1577
da un alto dignitario ed in seguito più volte
restaurato. Benché la sua superficie non superi i
due ettari, l’abile disposizione di trenta scenari
diversi lo fa apparire notevolmente più grande.
Concentrati in poco spazio, vi compaiono tutti gli
elementi tradizionali del giardino cinese: rocce
dalle forme fantastiche, uno stagno, un corso
d’acqua attraversato da piccoli ponti, chioschi,
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