LE TOMBE GALLICHE DI SAN VITALE Nel IV secolo a.C. Il territorio marchigiano, già occupato dagli Umbri e dai Piceni, fu invaso dai Galli Senoni che si stanziarono nelle Marche centro-settentrionali. Le testimonianze storiche sono numerose e le più importanti sono riconducibili alle necropoli di Montefortino d'Arcevia, Fabriano, S.Paolina di Filottrano, Osimo e Numana e naturalmente Sena che fu la loro capitale. Anche a San Vitale nel 1906, durante la costruzione di un acquedotto? (la documentazione dello scavo non è reperibile) fu scoperta una necropoli e scavate sei tombe i cui reperti sono conservati al museo archeologico di Ancona. Nelle foto sopra: cartina che mostra la dislocazione delle popolazioni celtiche in Italia e foto di San Vitale. Le fonti storiche descrivono i Galli come barbari dall'aspetto selvaggio, con lunghi baffi e capelli incolti. In battaglia combattevano nudi, ornati di pesanti collari (torques), lunghe spade in ferro e protetti dal caratteristico scudo rettangolare. Queste descrizioni corrispondono perfettamente alle riproduzione di questi guerrieri che si possono ammirare nel famoso fregio in terracotta del frontale del tempio di Civitalba di Arcevia, conservato al Museo archeologico di Ancona. Qui sopra raffigurazione guerrieri celti dal frontale di Civitalba. (Museo Archeologico Ancona) Oltre alla primaria attività di mercenariato documentato anche a favore della città di Siracusa, che permetteva loro lauti guadagni, e di possedere molti oggetti in oro ritrovati poi nelle tombe più ricche, i Senoni erano dediti alla pastorizia, caccia, agricoltura e alla lavorazione dei metalli. Corona in foglie d'oro e torques in oro dalle tombe galliche di Montefortino di Arcevia conservate al Museo Archeologico Ancona. LE TOMBE DI SAN VITALE. Le tombe di San Vitale hanno restituito consistenti corredi descritti nel libro di Paleani Ernesto: Secchiano di Cagli itinerari confinazioni antiche e luoghi di culto interni alla Via Flaminia da Cagli verso Secchiano a l'Alta Valle del Tevere Cagli 2009Il materiale delle sei tombe scavate è conservato al Museo Archeologico di Ancona ed è cosi composto: specchio frammentato in argento, scodella di bronzo leggermente umbilicata; piatto di ceramica su basso piede di imitazione campana con palmette impresse nel fondo; piatto di ceramica su basso piede di imitazione campana mancante di una parte dell'orlo; tazza emisferica in argilla depurata color cenere, senza ingabbiatura; coppa di ceramica a vasca profonda, su pieduccio anulare senza ansa; coppa di ceramica a vernice nera, su pieduccio anulare con due anse; coppa di ceramica a corpo conico, con doppia ansa, su pieduccio anulare verniciata in nero; patera di ceramica a vernice nera a bordi rialzati; casseruola di bronzo manubriata all'estremita uncinata; braccialetto di bronzo con allacciatura: pisside di ceramica verniciata in nero a forma di rocchetto; piccola pisside di ceramica verniciata in nero; olpe di bronzo con robusta ansa; stamnos di bronzo priva di ansa; oinochoe in ceramica a bocca trilobata; elmo in bronzo a carena, frammento della parte superiore Per dare una idea della ricchezza delle tombe, ho recuperato da vari siti pubblicati, i vari oggetti provenienti da altre tombe galliche e analoghi a quelli descritti a San Vitale riproponendo le foto qui di seguito. Specchio in argento; scodella in bronzo; piatto in ceramica. Piatto in ceramica; tazza emisferica in argilla; coppa in ceramica. Coppa a due anse; patera di ceramica in vernice nera. Casseruola di bronzo manubriata; braccialetto di bronzo; pisside in ceramica a forma rocchetto. Piccola pisside; oinochoe in vernice nera; stamnos in bronzo kyanthos in bronzo; elmo BREVE STORIA DEI GALLI SENONI E DEL LORO CAPO BRENNO CHE SACCHEGGIO' ROMA Brenno capo dei galli Senoni. Brenno famoso capo gallico prese il comando di molte tribù, e sceso in Italia dalla Francia conquistò tutte le terre tra la Romagna e il Piceno. Stando a Polibio attorno al 400 a.C. queste tribù di Senoni attraversarono le Alpi e si stanziarono nei territori della Romagna e in quelli settentrionali delle Marche. Tale posizione strategica per i contatti con le vie marittime e la valle del Tevere fu il punto di partenza per le loro successive incursioni nell'Italia meridionale e centrale. Era comune, nei Senoni, la pratica del mercenariato spesso associata alle razzie verso i territori più ricchi del meridione; erano Senoni i Galli reclutati dall'esercito Siracusano nel IV secolo a.C. per combattere contro le truppe greche. Stretti contatti commerciali erano intrattenuti dai Senoni con le popolazioni italiche come è confermato dalla presenza nei corredi funebri di materiali campani, tarantini, greco-etruschi. L'inumazione avveniva in ampie fosse rettangolari, in cui oltre al defunto veniva ospitato il corredo funebre. Nel 391 a.C. invasero l'Etruria e assediarono Chiusi. Gli abitanti di questa città chiesero aiuto a Roma che intervenne, ma fu sconfitta nella battaglia del fiume Allia, il 18 luglio del 390 a.C. La stessa Roma fu presa e saccheggiata dai Senoni guidati da Brenno. Per oltre 100 anni tra questi due popoli si verificarono molti scontri finchè a seguito della battaglia del Sentino del 295 a.C. i Galli Senoni furono debellati e quindi sottomessi a Roma nel 283 a.C. Nonostante la sconfitta, la loro presenza è testimoniata a lungo nell'Ager Gallicus, e sono attestate fasi di convivenza con i Romani presenti nelle città di fondovalle Suasa, Forum Sempronii, Pitino Mergente, Ostra antica e i Senoni appostati nei loro villaggi sulle alture, come Montefortino di Arcevia, Fabriano e San Vitale. Per far rivivere le magiche atmosfere e le tradizioni galliche è operativo il gruppo Teuta Senones Pisaurenses vedi il sito: www.pisaurus.it e www.festeceltiche.it che organizza varie manifestazioni, ed eventi legati ai Senoni tra cui: La Battaglia del Metauro 28 e 29 maggio 2016 a Sterpeti di Montefelcino e la Battaglia delle Nazioni il 30 e 31 luglio 2016 a Sassoferrato Paolo Faraoni 2016 Bibliografia: Wikipedia enciclopedia libera. Paleani Ernesto - Secchiano di Cagli itinerari confinazioni antiche e luoghi di culto interni alla Via Flaminia da Cagli verso Secchiano a l'Alta Valle del Tevere Cagli 2009-