L’Associazione “Famiglia di Nazareth” presenta: Mezzora di paradiso Preghiera comunitaria per iniziare bene l’anno nuovo! Tenda della Pace – S. Maria della Salute – Piazza Brin - 17.01.2014 EUCARESTIA: caricabatterie per la santità Canto: Prima del tempo, prima ancora che la terra cominciasse a vivere il Verbo era presso Dio. Venne nel mondo e per non abbandonarci in questo viaggio ci lasciò tutto se stesso come pane. Verbum caro factum est, Verbum panis factum est. Qui spezzi ancora il pane in mezzo a noi e chiunque mangerà non avrà più fame. Qui vive la tua chiesa intorno a te dove ognuno troverà la sua vera casa. Verbum caro factum est, Verbum panis factum est. Prima del te0mpo, quando l'universo fu creato dall'oscurità il Verbo era presso Dio. Venne nel mondo nella sua misericordia Dio ha mandato il Figlio suo tutto se stesso come pane. Verbum caro factum est, Verbum panis factum est. Ed ecco in quello stesso giorno due di loro erano in cammino per un villaggio distante circa sette miglia da Gerusalemme, di nome Emmaus, e conversavano di tutto quello che era accaduto. Mentre discorrevano e discutevano insieme, Gesù in persona si accostò e camminava con loro. Ma i loro occhi erano incapaci di riconoscerlo. Ed egli disse loro: <<Che sono questi discorsi che state facendo fra voi durante il cammino?>>. Si fermarono, col volto triste; uno di loro, di nome Clèopa, gli disse: <<Tu solo sei così forestiero in Gerusalemme da non sapere ciò che vi è accaduto in questi giorni?>>. Domandò: <<Che cosa?>>. Gli risposero: <<Tutto ciò che riguarda Gesù Nazareno, che fu profeta potente in opere e in parole, davanti a Dio e a tutto il popolo; come i sommi sacerdoti e i nostri capi lo hanno consegnato per farlo condannare a morte e poi l'hanno crocifisso. Noi speravamo che fosse lui a liberare Israele; con tutto ciò son passati tre giorni da quando queste cose sono accadute. Ma alcune donne, delle nostre, ci hanno sconvolti; recatesi al mattino al sepolcro e non avendo trovato il suo corpo, son venute a dirci di aver avuto anche una visione di angeli, i quali affermano che egli è vivo. Alcuni dei nostri sono andati al sepolcro e hanno trovato come avevano detto le donne, ma lui non l'hanno visto>>. Ed egli disse loro: <<Sciocchi e tardi di cuore nel credere alla parola dei profeti! Non bisognava che il Cristo sopportasse queste sofferenze per entrare nella sua gloria?>>. E cominciando da Mosè e da tutti i profeti spiegò loro in tutte le Scritture ciò che si riferiva a lui. Quando furon vicini al villaggio dove erano diretti, egli fece come se dovesse andare più lontano. Ma essi insistettero: <<Resta con noi perché si fa sera e il giorno gia volge al declino>>. Egli entrò per rimanere con loro. Quando fu a tavola con loro, prese il pane, disse la benedizione, lo spezzò e lo diede loro. Allora si aprirono loro gli occhi e lo riconobbero. Ma lui sparì dalla loro vista. Ed essi si dissero l'un l'altro: <<Non ci ardeva forse il cuore nel petto mentre conversava con noi lungo il cammino, quando ci spiegava le Scritture?>>. E partirono senz'indugio e fecero ritorno a Gerusalemme, dove trovarono riuniti gli Undici e gli altri che erano con loro, i quali dicevano: <<Davvero il Signore è risorto ed è apparso a Simone>>. Essi poi riferirono ciò che era accaduto lungo la via e come l'avevano riconosciuto nello spezzare il pane. [Lc 24, 13-35] Il pane che il Signore ha spezzato a Emmaus è lo stesso pane che il Signore spezza nelle nostre chiese, nelle nostre famiglie, è Lui stesso Pane Spezzato per amor nostro. Ed io sono capace di riconoscerlo nel quotidiano? Nelle mie piccole e grandi fatiche di ogni giorno? Che cosa ha a che fare il Signore fisicamente presente nel’Eucarestia col mio ripetitivo tran tran giornaliero? A parte le belle parole, concretamente come lo vivo? Momento di silenzio e preghiera spontanea a Gesù che è fisicamente con noi Canto: Verbum caro factum est, Verbum panis factum est. Verbum caro factum est, Verbum panis factum est. «Ecco il mio corpo» ha detto, e non, come ci saremmo aspettati: «ecco la mia mente, la mia volontà, la mia divinità, ecco il meglio di me», ma semplicemente, poveramente, il corpo. Il sublime dentro il dimesso, lo splendore dentro l’argilla, il forte dentro il debole. Il Signore non ci ha portato solo la salvezza, ma la redenzione, che è molto di più. Salvezza è tirar fuori qualcuno dalle acque che lo sommergono, redenzione è trasformare la debolezza in forza, la maledizione in benedizione, il tradimento di Pietro in atto d’amore, il pianto in danza, la veste di lutto in abito di gioia, la carne in casa di Dio. Nel suo corpo Gesù ci dà tutto ciò che unisce una persona alle altre: parola, sguardo, gesto, ascolto, cuore. Nel suo corpo ci dà tutta una storia: mangiatoia, strade, lago, il peso e il duro della croce, sepolcro vuoto; ci dà Dio che si fa uomo in ogni uomo. Quando Gesù ci dà il suo Sangue, ci dà fedeltà fino all’estremo, il rosso della passione, il centro che pulsa fino ai margini, vuole che nelle nostre vene scorra il flusso caldo e perenne della sua vita, che nel nostro cuore metta radici il suo coraggio, e quel miracolo che è il dono di sé. Neppure il suo corpo ha tenuto per sé, neppure il suo sangue ha conservato: legge suprema dell’esistenza è il dono di sé, unico modo perché la storia sia, e sia amica. Norma di vita è dedicare la vita. Così va il mondo di Dio. [Padre Ermes Ronchi] Raccontano che il santo curato d’Ars, grande innamorato dell’Eucarestia, avesse nella sua parrocchia un contadino che ogni sera si recava in chiesa appena terminato il duro lavoro nei campi. Il sacerdote lo vedeva entrare dopo aver posato la zappa accanto alla porta ed essersi scoperto il capo per stare un po’ davanti al Santissimo. Dopo qualche tempo che questo avveniva, si avvicinò al pover’uomo e gli domandò cosa andasse a fare in chiesa ogni sera. “Io lo guardo, Lui mi guarda!” fu la semplice risposta. Momento di silenzio e preghiera spontanea a Gesù che è fisicamente con noi Canto: Verbum caro factum est, Verbum panis factum est. Verbum caro factum est, Verbum panis factum est. La fede nella presenza reale di Cristo nell’Eucarestia ci porta all’adorazione silenziosa praticata in tutte le chiese: Cristo rimane misteriosamente in mezzo a noi come Colui che ci ha amato e ha dato tutto se stesso per noi. Gesù, presente nell’Eucarestia, è sempre in attesa di un incontro personale con noi ma noi ci facciamo trovare? Il nostro cuore è veramente in ascolto o ci lasciamo trasportare dai pensieri della quotidianità? Noi lo cerchiamo ma in verità è Lui che per primo cerca ci viene incontro e ci abbraccia. Alcuni chiedono cosa vado a fare in chiesa, semplicemente guardo Lui e Lui guarda me, la familiarità con Lui apre il nostro cuore all’adorazione e al mistero e insieme si prega per la pace dei cuori, per i bisogni del popolo di Dio. Solo con Lui vicino è possibile, solo Lui apre il cuore all’amore per l’altro. L’Eucarestia è il prolungamento dell’Incarnazione (Leone XIII, 1902). Gesù Cristo si rende presente sotto le Specie Eucaristiche per applicare l’opera della salvezza, rinnovando il sacrificio della croce, infondendo la Grazia attraverso il rito sacramentale della Comunione. L’Eucarestia implica la verità della reale presenza del Corpo, Sangue, Anima e Divinità di Gesù Cristo sotto le apparenze del pane e del vino, il sacrificio della Messa e il sacramento della Comunione. Per la molteplicità dei misteri che racchiude, L’Eucarestia è il compendio della fede, il centro di gravitazione della pietà cristiana, la stella polare che orienta tutta l’attività della Chiesa Cattolica. [Giovanna] Momento di silenzio e preghiera spontanea a Gesù che è fisicamente con noi Canto: Verbum caro factum est, Verbum panis factum est. Verbum caro factum est, Verbum panis factum est. Farmaco d'immortalità: l'Eucaristia [Suor M. Gioia Agnetta] Composizione JHS non è una formula chimica, ma sigla che marca il Pane Eucaristico, Pane di frumento, consacrato nella Messa, dallo Spirito Santo di Dio, nelle mani del sacerdote e divenuto Corpo e Sangue vivo di Cristo Gesù; destinato ad essere mangiato dai battezzati convocati in Assemblea alla Celebrazione e conservato per gli invitati assenti. JHS tre lettere dell'alfabeto latino, iniziali di tre parole: Jesus = Gesù; Hominum = degli uomini; Salvator = Salvatore. Gesù Salvatore degli uomini. Come si presenta: allo sguardo appare un dischetto bianco di pane e nel calice un po' di vino. In effetti è il corpo e il sangue del Signore Gesù, vivo e presente per noi. Apparenza umile, silenziosa. Solo chi possiede la parola del Signore può capire il silenzio dell'Eucaristia. Indicazioni: Anemia spirituale, perdita del gusto delle cose di Dio, disorientamento nella guida della propria vita e della propria famiglia, indifferenza, idolatria. Facilità di giudizio di condanna su tutto e su tutti, irascibilità, indebolimento della decisionalità a partire dal Vangelo. Disidratazione, sterilità di opere, causate dal poco bere linfa della Vite di cui si è tralci. Farmaco indicato non appena le conoscenze e le informazioni del proprio credo appaiono dei fantasmi, come numerose piante di un bosco nel quale si esita ad addentrarsi; difficoltà di dialogo, senso di emarginazione, di orfanezza, percezione di isolamento. Nausea per il sacro. Controindicazioni: Nessuna, per nessuno al mondo, nonostante una Bimillennaria sperimentazione del suo Principio Attivo; l'JHS è risultato l'unico farmaco omopato-compatibile Posologia: Bambini: ½ ora / 45 minuti alla settimana sotto vigile osservazione e gustosa scorta dei genitori a Messa. Adulti: la cura va da 1 ora alla settimana (Messa-Domenicale), a un'aggiunta di ½ ora al giorno. Il dosaggio si intensifica con 1 ora al giorno, quando l'attrazione di Gesù interessa le pulsazioni del cuore, si rende sintomatico l'invaghimento per Dio e si sta bene con lui. La frequenza battiti in consonanza a quelli del cuore di Cristo, i pensieri a quelli di lui, e così i sogni e progetti, sono test di dosaggio equo. N.B. Il farmaco agisce solamente se si combina alla volontà di volere guarire. Effetti indesiderati – Reazioni negative possono apparire non in chi assume il farmaco ma in parenti e amici che possono definire l'assenza (del paziente, di mezz'ora o di un'ora) un danno per la famiglia. Derisioni e insulti, attribuzione di bigottismo e di debolezza. Altri effetti indesiderati da JHS: Assuefazione, indifferenza o nei casi più gravi, acquisizione del magico. Precauzioni – Non agitarsi prima dell'uso, prima di decidersi a fare questo passo. La notizia che l'assunzione del farmaco fa cambiar vita e può attivare la guarigione della memoria, della volontà, della capacità di giudicare e di progettare, di fraternizzare,... farla circolare nell'ambiente con cautela, ma senza prorogarla. La fede si rafforza donandola. Nel caso di un convincimento debole, frequentare opportune catechesi parrocchiali o gruppi e movimenti ecclesiali. Esporsi al rischio di far parte della comunità di fede a tutti gli effetti. Le forze del male non prevarranno. Scadenza – Mt 28,20 - Il prodotto, in sé corruttibile, veicola e deposita germi positivi di incorruttibilità e di risurrezione. Viene confezionato ogni giorno e adempie la promessa di Gesù: "Sarò con voi sempre, fino alla fine del mondo". Canto: Pane del Cielo sei Tu, Gesù, via d'amore: Tu ci fai come Te. No, non è rimasta fredda la terra: Tu sei rimasto con noi per nutrirci di Te, Pane di Vita; ed infiammare col tuo amore tutta l'umanità. Sì, il Cielo è qui su questa terra: Tu sei rimasto con noi ma ci porti con Te nella tua casa dove vivremo insieme a Te tutta l'eternità. No, la morte non può farci paura: Tu sei rimasto con noi. E chi vive in Te vive per sempre. Sei Dio con noi, sei Dio per noi, Dio in mezzo a noi.