ARTE NELL’ANTICA ROMA LA CELEBRAZIONE DEL POTERE Dall’ età repubblicana all’età imperiale ARTE e IMMAGINE - Prof. Antonio Fosca LE ORIGINI La storia dell'arte romana si può dividere in 3 periodi fondamentali: - periodo monarchico - età repubblicana - età imperiale MONARCHIA: dalla fondazione (753 a.C.) alla cacciata del re di origine etrusca Tarquinio il superbo (509 a.C.); REPUBBLICA: sino alla fondazione dell'impero per opera di Augusto (30 a.C.); IMPERO: sino alla caduta dell'impero d'occidente (476 d.C). 2 Quanti furono i re di Roma? Durante la fase monarchica,i re di Roma - sarebbero stati sette: 1. Romolo, 2. Numa Pompilio, 3. Tullio Ostilio, 4. Anco Marzio, 5. Tarquinio Prisco, 6. Servio Tullio 7. Tarquinio il Superbo. Ad essi la tradizione attribuisce l'organizzazione dello Stato e dell'esercito, del culto religioso,la fondazione del porto di Ostia,la costruzione di ponti acquedotti e altre opere civili. 3 1. Periodo monarchico Il periodo monarchico della civiltà romana corrisponde al dominio dei sette re di Roma.Va dalla fondazione di Roma, risalente al 753 a.C., alla cacciata dell'ultimo re etrusco: Tarquinio il Superbo. Tarquinio il superbo fu cacciato dalla città perché voleva imporre una monarchia assoluta ed ereditaria. Dopo di lui i romani proclamarono la repubblica In questo periodo l'arte romana ancora non esiste. All'inizio del periodo monarchico Roma, sorta sul colle Palatino, è un agglomerato di piccoli villaggi composti di capanne,. Con il dominio dei re etruschi ci sono le prime costruzioni in pietra e tufo e qualche tempio; ma si tratta di opere etrusche. La fondazione di Roma risale alla leggenda/mito di Romolo e Remo: (Romolo figlio di Marte, dio della guerra, la madre, Silvia, sacerdotessa della dea Vesta, discendente dell'eroe troiano, Enea, scampato alla distruzione della sua città, poi approdato sulle rive del Lazio). 4 Gli abitanti di Roma erano distinti in tre classi Patrizi : (ricchi e potenti, si consideravano discendenti dei fondatori della città), Plebei: (umili lavoratori, senza diritti politici: non potevano neppure contrarre matrimoni coi patrizi, né trattare affari); Schiavi: (all'origine prigionieri di guerra, di proprietà dei padroni cui venivano assegnati; si chiamavano liberti se liberati). 5 2. Età repubblicana 1. 2. 3. 4. L'Età repubblicana di Roma va dalla fine del VI° al I° sec. a. C. si può dividere in tre fasi: A. La prima parte: fino al V sec. a.C: esistono pochi prodotti artistici e sono in genere di lavorazione molto rozza e appartengono a uno stile di imitazione etrusca ed ellenistica; B. La seconda parte dell'Età repubblicana: dal V° al II° secolo avanti Cristo. In questo momento giungono a Roma artisti greci che aprono le loro botteghe e producono opere più raffinate di stile ellenistico. Nello stesso momento, Roma inizia la sua espansione (conquistando nuovi territori). C. La terza parte dell'età repubblicana: ultimo secolo che precede l'avvento di Augusto,il primo imperatore. Si forma un'arte tipicamente romana e si producono soprattutto ritratti (personaggi celebri) e rilievi storici (imprese di guerra). Lo stile è molto realistico. 6 Tra la fase monarchica e quella repubblicana passano all’pressappoco 500 anni e le opere che si trovano a Roma non sono romane, ma arte d'importazione o di conquista. D. Età imperiale (va dal I° sec. a. C. al IV° sec. d.C.) Dal 31 a. C., con l'imperatore Augusto inizia un periodo di grande sviluppo economico e culturale, oltre che politico e militare (l'impero di Roma conquista tutto il mediterraneo. Gli imperatori danno impulso ad una grandiosa diffusione di tutte le arti: pittura, scultura architettura; è in questi secoli la realizzazione delle opere più grandiose. Ad esempio, nell'architettura si usa molto il marmo e i materiali preziosi. I più famosi monumenti romani corrispondono all'età imperiale. Il concetto di decoro inteso come apparenza, potere, ricchezza, ma anche cultura, sapienza, caratterizza questo periodo. 7 L'esigenza di ''decoro'', in età imperiale porterà a costruire opere monumentali e celebrative. Scultura e pittura sono affidate agli schiavi oppure agli artisti appartenenti ai popoli vinti e/o fatti arrivare dalle colonie romane come la Grecia (Ellade). Considerate attività manuali, scultura e pittura vengono ritenute indegne e non praticabili da un cittadino romano. Per la maggior parte delle opere romane non ne conosciamo gli autori,si tratta infatti di lavori anonimi,senza firma. L'architettura invece è molto più considerata, perchè ha funzioni di utilità pubblica e rappresentanza. Sono esistiti architetti romani dell’epoca, come ad esempio Vitruvio. A questo periodo appartengono monumenti come il Colosseo, il Pantheon, i Fori romani, le Terme, l'Ara Pacis, la Colonna Traiana, molte delle più belle Domus e Ville imperiali. 8 FotogallerY 1 Opere romane 9 Anche la lingua latina si sviluppa lentamente. I primi testi scritti sono contratti, fatture, documenti, servono a scopi puramente pratici. Poi nel corso dei secoli si trovano lettere e trattati. Per ultima compare la letteratura vera e propria. Man mano che i romani entrano in contatto con popoli più evoluti incominciano a rendersi conto dell'importanza delle arti. Gradualmente si diffonde la moda dell'accumulo di opere e oggetti d'arte che dà vita al cosiddetto collezionismo eclettico: possedere opere d'arte diventa uno status-simbol per le famiglie ricche e nobili. Inoltre si producono molte copie di opere greche. Anche i templi dei romani cominciano a riempirsi di sculture: sono statue di divinità provenienti dai paesi di conquista, cambiando loro il nome e mettendo il corrispettivo latino,li pongono nei loro templi e nelle loro usanze religiose. 10 Mappa 1: architettura civile e urbanistica L'architettura è l'arte più rappresentativa e originale della civiltà romana. In essa i Romani raggiungono risultati altissimi per qualità e soluzioni costruttive. Cosa realizzano i romani come architettura civile? Acquedotti: permettono il trasporto delle acque dalle sorgenti alle città mediante tubature lunghe numerosi chilometri. costruzioni finalizzate a: funzioni di rappresentanza o di pubblica utilità, necessarie all'organizzazione e al controllo di un territorio in via di espansione. Strade e ponti: per viabilità,scambi commerciali e azioni militari. L'urbanistica: impianto urbano e regolare della città, sistemi viari interni alla città, le cinte murarie e le fognature. monumenti grandiosi e di particolare bellezza, realizzati con tecnologie edilizie assolutamente nuove Nuove tecniche costruttive per l’architettura 11 12 13 14 15 L’arco e la volta 16 17 I sistemi di costruzione in muratura: opera cementizia { opus - caementicium} Si usano,all’inizio,le tecniche etrusche come: la muratura a secco, composta da grossi blocchi di pietra o tufo, squadrati sistemati a cortina. Dagli Etruschi imparano anche la tecnica costruttiva dell'arco, elemento strutturale molto elastico e resistente. Viene introdotto il mattone, importato dalle civiltà del mediooriente (assiri,fenici,babilonesi...): sistema molto resistente, più elastico e leggero e soprattutto più semplice e pratico. Dall'arco derivano tutti i sistemi a volta: la volta a botte, la volta a crociera, la volta a padiglione e la cupola I Romani sperimentano nelle loro murature la malta (un impasto di calce, sabbia o pozzolana e acqua) per unire insieme i blocchi, come una specie di ''colla''. I Romani useranno soprattutto per la costruzione dei sistemi a volta e delle mura il calcestruzzo. Il calcestruzzo è un composto formato da malta, ghiaia o schegge di pietra o mattoni rotti che veniva gettato in una forma costruita con mattoni o pietre, e una volta asciutto, diventava un blocco resistentissimo. 18 Come si chiamano le tecniche di costruzione usate in architettura dai romani? OPUS CAEMENTICIUM OPUS INCERTUM OPUS RETICULATUM OPUS TESTACEUM OPUS LATERICIUM OPUS SPICATUM OPUS MIXTUM CALCESTRUZZO MALTA MATERIALI AGGREGANTI: PIETRA IN SCAGLIE,GHIAIA,POZZOLANA E LATERIZIO ACQUA CALCE = AGGLOMERANTE E LEGANTE 19 L’ARTE è STORIA PER IMMAGINI. L’Arte di Roma ha tramandato ai posteri le vittorie delle armate romane o il carattere degli uomini illustri; in questo senso l’arte è diventata un’ ARTE di GOVERNO L’arte è stata per Roma non solo bottino di guerra esposto nel Foro, ma è diventata un DOCUMENTO visivo e visibile a tutti,per mostrare la grandezza di una città e di un impero ed assume,quindi, valore storico. 20