No J79-191, Rev. E 10/10/2005 SCHEDA TECNICA DI SICUREZZA No J79-191, Rev. E 10/10/2005 Sezione 1. IDENTIFICAZIONE DEL PRODOTTO E DELL’AZIENDA Nome del produttore: Ampco Metal Incorporated Indirizzo: 1117 E. Algonquin Rd. Arlington Heights, Ill. 60005 (USA) Recapiti: [email protected] www.ampcometal.com Nome del materiale: fusioni di lega a base rame, tondi, barre, tubi, profilati, prodotti piani e rottame. Questi materiali sono comunemente chiamati leghe di rame alto-legato, bronzi all’alluminio, bronzi al silicio, bronzi al manganese e leghe ramenichel. Sezione 2. INFORMAZIONI SUI COMPONENTI Le singole composizioni delle leghe AMPCO sono mostrate nel Certificato di Proprietà Chimico-Meccaniche, quando fornito, o può essere trovato nella documentazione promozionale AMPCO, come ad esempio nei bollettini G-51, G-100, G-120, ecc. Componente Numero CAS Percentuale OSHA PEL 8-Hr TWA ACGIH-TLV 8-Hr TWA mg/m3 Alluminio** Metallo 7429-90-5 Cromo* Metallo Cobalto* Metallo Rame* Metallo 7440-47-3 Ferro Ossido Piombo* Metallo Manganese* Metallo 7439-89-6 7440-48-4 7440-50-8 7439-92-1 Inorganico 7439-96-5 Nichel* Metallo e composti insolubili Niobio Metallo Silicio 7440-02-0 Stagno Ossido e composti inorganici Zinco** Ossido 7440-31-5 Zirconio Metallo 7440-67-7 0-20 Polvere Fumo 0-2 0-3 Polvere e fumo 50-100 Polvere Fumo 0-6 Polvere e fumo 0-3 Polvere e fumo 0-14 Polvere Fumo 0-32 01-03-40 0-3 7440-21-3 0-4 Polvere 0-20 15 5 10 5 1 0.5 0.05 0.05 1 0.1 1 0.2 10 5 0.05 0.15 5 1 5 1 1 1 Non stabiliti 7440-66-6 0-42 Polvere Fumo 0-0.5 10 10 2 2 10 5 10 5 5 5 Pagina 1 di 7 No J79-191, Rev. E 10/10/2005 * Questo componente, tossico, rende il prodotto soggetto ai requisiti di cui alla Sezione 313 del Titolo III del “Superfund Amendments and Reauthorization Act of 1986 and 40 CFR Part 372”. La soglia sotto la quale non vengono richiesti rapporti di distribuzione è di 25.000 libbre. ** Questo componente va riportato solo se sotto forma di polvere o fumo. Gli elementi per i quali si riporta una percentuale maggiore di zero saranno presenti in tutti i gradi di lega. Gli elementi che hanno percentuali che iniziano con uno zero possono non essere presenti in alcuni gradi di lega. NB: Il cromo, piombo e nichel sono stati identificati come potenziali agenti cancerogeni per l’uomo. Questo materiale è classificato come non pericoloso dalle norme OSHA. Sezione 3. IDENTIFICAZIONE DEI PERICOLI Sintesi delle emergenze Non ci sono pericoli chimici da questi gradi di lega in forma solida. Effetti potenziali sulla salute Lavorazioni per asportazione di truciolo, fresatura, taglio a fiamma o saldatura di queste leghe porta in sospensione elementi contaminanti; principalmente rame. Alluminio, cobalto, manganese, nichel o zinco possono essere presenti se contenute nello specifico grado di lega. Se polveri e fumi di rame sono adeguatamente controllati, gli altri metalli presenti in lega, riportati che siano o meno, non costituiranno un pericolo. I fumi e le polveri di rame irritano naso e gola. Se viene inalato troppo fumo, esso causerà un gusto dolce o metallico in bocca. Un’alta concentrazione dei fumi può causare febbre da fumo metallico, che ricorda il raffreddore. Inalare quantità eccessive di polvere e fumo di rame per un lungo lasso di tempo causa anemia. La polvere può causare anche irritazione a pelle ed occhi dopo breve esposizione. Si è scoperto che alcune forme di nichel causano il cancro negli animali. Una forma in particolare, subsulfuro di nichel, che era presente in vecchi processi fusori ora non più in uso, era apparentemente causa di tumore ai polmoni ed al naso nell’uomo. Da allora gli studi hanno mostrato che il potenziale cancerogeno per l’uomo delle forme ordinarie del nichel e dei suoi ossidi è molto basso, se non inesistente. Un’esposizione lunga e continua a polveri e fumi di manganese è causa di diversi sintomi che possono diventare anche seri. D’altra parte, il manganese è un elemento essenziale nel metabolismo dell’uomo ed un’assunzione giornaliera da 2 a 5 mg, principalmente da cibo, è necessaria alla salute. Questa assunzione è circa il 20-50% di quella derivante da PEL e TLV di 1 mg/m3 of air. Effetti da eccessi di manganese impattano il sistema nervoso centrale, con i seguenti sintomi in ordine di crescente esposizione: apatia, perdita di appetito, riso incontrollato, insonnia seguita da sonnolenza, mal di testa, crampi alle gambe, disturbi del linguaggio, mancanza di espressione facciale, movimenti goffi, difficoltà a camminare, cadute frequenti, tremori, salivazione eccessiva, sudore eccessivo, dissociazione mentale. Macchine ad alta produttività, operazioni di fresatura e saldatura, ecc. richiedono frequentemente un sistema di aspirazione. Se la ventilazione non è adeguata, occorre indossare un respiratore di fumi e polveri approvato dal NIOSH. La fresatura su getti di fusione, che non siano stati puliti o che contengono inclusioni di sabbia, può produrre una quantità significativa di polvere contenente silice, che può causare silicosi. L’IARC ha classificato il silicio cristallino come probabile causa di tumore polmonare di Classe 2A. Pagina 2 di 7 No J79-191, Rev. E 10/10/2005 CLASSIFICAZIONE CANCEROGENI Componente OSHA NTP IARC ORGANO IN PERICOLO Cromo Cromo esavalente N N S S 3 1 Polmoni Polmoni Piombo Nichel N N N S 2B 1 Polmoni, Stomaco Polmoni, Stomaco N = Non cancerogeno S = Cancerogeno Codifica delle prove di cancerogenicità secondo l’IARC: 1 = Positivo 2A = Probabile 2B = Possibile 3 = Non classificato 4 = Probabilmente negativo Sezione 4. MISURE DI PRIMO SOCCORSO Contatto con gli occhi: sciacquare abbondantemente con acqua corrente per rimuovere il particolato. Fare ricorso a cure mediche. Contatto con la pelle: rimuovere l’eccesso di polvere. Lavare bene con acqua e sapone. Evitare di soffiare in aria il particolato. Il contatto con questi gradi di lega allo stato fuso è causa di gravi ustioni. Fare ricorso a cure mediche. Inalazione: Esporsi all’aria aperta. Fare ricorso a cure mediche. Ingestione: Fare ricorso a cure mediche se significative quantità di materiale sono state ingerite. Sezione 5. MISURE ANTI-INCENDIO Punto d’infiammabilità: Metodi usati: Limiti d’infiammabilità: LFL: UFL: Mezzi d’estinzione: non applicabile non applicabile non applicabile non applicabile vedi sotto Speciali procedure anti-incendio: forme solide e massive non sono combustibili in condizioni normali. Utilizzare metodi anti-incendio che siano appropriate per circoscrivere il fuoco. Piccole scaglie, trucioli fini e polveri possono incendiarsi rapidamente. Utilizzare un grosso getto d’acqua su scaglie, trucioli, ecc. Utilizzare agenti estinguenti di classe D o agenti secchi sui frammenti. NON USARE agenti alogenati su piccole scaglie o frammenti. Le nuvole di polvere potrebbero essere esplosive. PREVENIRE LA FORMAZIONE DI NUVOLE DI POLVERE. Le leghe allo stato fuso potrebbero esplodere a contatto con l’acqua. Potrebbero anche reagire violentemente con l’acqua, ruggine ed altri ossidi metallici (ad es. ossidi di rame, ferro e piombo). Sezione 6. MISURE IN CASO DI DISPERSIONE ACCIDENTALE Non ci sono pericoli da questi gradi di lega in forma solida. Aspirare o spazzare il materiale e riporlo in un contenitore di smaltimento. Indossare guanti protettivi per evitare tagli da truciolo o bordi affilati quando si maneggiano pezzi di grandi dimensioni per lo smaltimento. Pagina 3 di 7 No J79-191, Rev. E 10/10/2005 Sezione 7. MOVIMENTAZIONE E STOCCAGGIO Non sono necessarie particolari precauzioni per materiali in massa. Immagazzinare il materiale lontano da altri materiali incompatibili e tenere polveri e frammenti lontani da potenziali sorgenti d’ignizione. Sezione 8. CONTROLLI SULL’ESPOSIZIONE/PROTEZIONE PERSONALE Protezione respiratoria: se l’esposizione è al di sopra di PEL o TLV, utilizzare respiratori per fumi o polveri approvati dal NIOSH, dipendentemente dalla fonte del contaminante in sospensione. Ventilazione: richiesta se polveri o fumi si producono nella manipolazione o lavorazione di questi materiali. Aspiratore locale: richiesta se polveri o fumi si producono nella manipolazione o lavorazione di questi materiali. Meccanica (in generale): come sopra per ridurre la sospensione di polveri e fumi. Guanti protettivi: richiesti per fusione, fresatura, taglio o operazioni di saldatura. Scegliere guanti approvati per l’operatività specifica. Protezione degli occhi: richiesta per fusione, fresatura, taglio o operazioni di saldatura. Minimo requisito per queste operazioni sono occhiali di sicurezza con protezioni laterali. Fusione e saldatura possono richiedere una particolare protezione degli occhi con schermature per la faccia e speciali lenti scure e/o un elmetto da saldatore. Operazioni di fresatura possono richiedere schermature per la faccia. Altri indumenti ed accessori di protezione: utilizzare guanti di cuoio o egualmente protettivi ed indumenti a proteggere il corpo durante le saldature, come per tutte le operazioni effettuate su questi materiali. Prassi di igiene sul lavoro: Sezione 9. utilizzare cuffie o tappi auricolari se il livello di rumore è superiore a 90 dBA quando si effettuano operazioni sul materiale. Valutare sempre che le operazioni effettuate su questo prodotto siano in accordo con le norme OSHA o i relativi standard statali, federali o locali. PROPRIETA’ CHIMICO-FISICHE Aspetto ed odore: Argento/grigio, giallo o rossastro inodore. Punto di fusione (F): approssimativamente 1600-2100°C, dipendentemente dallo specifico grado della lega. Le leghe hanno un intervallo di intervallo di temperature nel quale avviene la loro fusione. Peso specifico: approssimativamente 8.1-8.9 gr/cm3 a seconda dello specifico grado di lega. Pressione di vapore: non applicabile. Densità di vapore: non applicabile. % volatile per volume: non applicabile. Tasso di evaporazione: non applicabile. Solubilità in acqua: insolubile. Pagina 4 di 7 No J79-191, Rev. E 10/10/2005 Sezione 10. STABILITA’ E REATTIVITA’ Stabilità chimica: stabile in condizioni normali di utilizzo, immagazzinamento e trasporto. Condizioni da evitare: il metallo fuso può reagire violentemente con l’acqua. Evitare il contatto di materiale frammentato con sorgenti di calore, ossidanti, acidi, alcali, litio allo stato fuso e composti alogentati. Incompatibilità con altri materiali: evitare acidi, basi ed ossidanti. Prodotti di decomposizione pericolosi: fumi del metallo. Polimerizzazione pericolosa: non ha luogo. Sezione 11. INFORMATIVA TOSSICOLOGICA Limiti di esposizione permessi e valori di soglia limite: vedere sezione 2. Vie di assorbimento: inalazione: epidermica: ingestione: si si si Effetti della sovraesposizione Alluminio Polveri fini e fumi di alluminio costituiscono un basso rischio per la salute se inalati e sono normalmente trattati come polveri irritanti nelle operazioni comuni (ad es. tornitura, taglio e fresatura). La Guida all’Igiene AIHA riporta la tossicità per ingestione come “non prevista”. L’esposizione cronica può causare fibrosi polmonare, caratterizzata da difficoltà di respirazione, tosse, fiato corto, affanno ed altre difficoltà respiratorie. L’alluminio è stato correlato al morbo di Alzheimer. Cromo Per alcuni lavoratori i composti di cromo agiscono come allergeni, possono causare dermatiti e possono anche produrre una sensibilizzazione polmonare. Acido cromico e composti di cromo hanno un effetto corrosivo sulla pelle e le mucose e membrane delle vie respiratorie superiori. Sebbene rara, ci può essere la possibilità di sensibilizzazione epidermica e polmonare. L’IARC ha determinato che ci sono sufficienti prove di incremento di tumori polmonari tra i lavoratori nell’industria di produzione dei composti di cromo e di possibilità anche tra i lavoratori nel settore delle leghe di cromo. Ciò è supportato da sufficienti prove sperimentali di cancerogenicità e possibile mutagenicità per gli animali per i composti di cromo esavalente. Cobalto Il cobalto è considerato come causa di dermatiti da ipersensibilizzazione in individui sensibili. Studi sugli animali hanno mostrato che il particolato di cobalto è una sostanza molto irritante e che l’esposizione in contesto industriale, eventualmente combinata con piccole quantità di silice, è considerata in grado di produrre serie pneumoconiosi che sono fin dall’inizio di natura insidiosa. Rame Fusione, fresatura e taglio del rame possono produrre esposizione a fumi o polveri ed il respirare questi fumi o polveri può costituire un significativo potenziale pericolo per la salute. I fumi di rame possono causare febbre da fumo metallico con sintomi simili a quelli del raffreddore e scolorimento di pelle e capelli. Mentre non si sono rilevate dermatiti industriali, sono state riportate cheratinizzazioni delle mani e delle piante dei piedi. Inoltre, sistematicamente, polveri e fumi di rame sono causa di irritazioni delle vie respiratorie superiori, accompagnate da gusto metallico in bocca e nausea. Un avvelenamento cronico può determinare la malattia di Wilson, caratterizzata dal danneggiamento delle cellule del sangue, del cervello, dei reni, del fegato e del pancreas. I sintomi includono debolezza, anemia, dolore addominale ed ingiallimento della pelle. Ferro L’inalazione dei fumi di ossido di ferro può causare pneumoconiosi benigna, chiamata siderosi. Questa malattia non è disabilitante, ma rende l’individuazione ai raggi x di altre patologie polmonari difficile, se non impossibile. Pagina 5 di 7 No J79-191, Rev. E 10/10/2005 Piombo Esposizione di breve termine: il piombo è un veleno di carattere accumulativo. Gli effetti dell’inalazione o dell’esposizione a fumi o polveri possono svilupparsi rapidamente. I sintomi includono ridotto tono muscolare, affaticamento, disturbi del sonno, mal di testa, dolori alle ossa ed ai muscoli, costipazione, dolori addominali e diminuzione dell’appetito. Tali effetti sono reversibili ed è possibile un recupero completo. L’inalazione di grandi quantità di piombo può condurre a perdita di coscienza, coma e decesso. Esposizione di lungo termine: l’esposizione di lungo termine può determinare un accumulo di piombo nell’organismo e sintomi di maggiore gravità. Questi possono includere anemia, pallore, colore bluastro dei bordi gengivali, riduzione della forza prensile delle mani, dolore addominale, grave costipazione, nausea, vomito e paralisi dell’articolazione del polso. Un’esposizione prolungata può anche condurre al danneggiamento dei reni. Se il sistema nervoso viene intaccato, solitamente in seguito a lunghe esposizioni, gli effetti che ne derivano sono: gravi mal di testa, convulsioni, coma, delirio e decesso. L’ingestione di alcool e lo sforzo fisico possono aggravare i sintomi. L’esposizione continuativa può condurre ad una ridotta fertilità e/o a maggiori possibilità di aborto spontaneo o difetti di nascita. Manganese L’avvelenamento cronico da manganese può derivare dall’inalazione di polveri o fumi. Il sistema nervoso centrale è l’area principalmente danneggiata. L’avvelenamento cronico da manganese non è una malattia mortale, ciononostante è estremamente disabilitante. Alcuni individui possono essere ipersensibili al manganese. Fumi di manganese appena formatisi hanno prodotto febbre e brividi simili a quelli della febbre da fumi metallici. Nichel La più comune patologia derivante dal contatto con il nichel o i suoi composti è una dermatite allergica conosciuta con il nome di “prurito da nichel”, che solitamente si manifesta quando la pelle è umida. Generalmente il nichel e la maggior parte dei suoi sali non causano avvelenamento sistemico. L’IARC ha stabilito che ci sono quantomeno scarse prove che il nichel e certi suoi composti possano essere cancerogeni per l’uomo. Numerosi composti del nichel sono cancerogeni per gli animali da laboratorio per diverse vie di assorbimento. Silicio L’esposizione al silicio costituisce un pericolo limitato per la salute, con soltanto effetti minimi sui polmoni. Il diossido di silicio, che si forma quando il silicio viene riscaldato in aria, può causare fibrosi polmonari e silicosi per esposizioni croniche. Questa è una forma di pneumoconiosi caratterizzata dalla formazione di noduli di tessuto cicatriziale (fibrosi) in ogni parte dei polmoni. La silicosi causa difficoltà respiratorie, specialmente sotto sforzo, ridotta capacità di lavoro fisico e, talvolta, ingrossamento del petto. Stagno L’inalazione di fumi o polveri di stagno può causare un’apparente pneumoconiosi benigna chiamata stagnosi, che non è considerata disabilitante. Zinco Lo zinco ha una tossicità relativamente bassa, ma l’inalazione di fumi può causare febbre da fumi metallici. L’insorgenza dei sintomi può risultare ritardata di 4-12 ore ed include irritazione del naso, di bocca e gola, tosse, dolore di stomaco, mal di testa, nausea, vomito, gusto metallico, brividi, febbre, dolori muscolari ed articolari, sete, bronchiti o polmoniti e colore bluastro della pelle. Questi sintomi scompaiono in 24-48 ore e non lasciano effetti permanenti. Zirconio Uno studio su 22 lavoratori esposti ai fumi derivanti da un processo di riduzione dello zirconio per 1-5 anni non ha rilevato anomalie riconducibili a tale esposizione. Non ci sono casi ben documentati di effetti tossici da esposizione industriale. Granulomi della cute ascellare si sono verificati dall’uso di deodoranti contenenti zirconio, sebbene il metallo non abbia un’azione sensibilizzante sulla pelle in altri tipi di esposizione. Sezione 12. INFORMAZIONI ECOLOGICHE Nessuna informazione disponibile. Pagina 6 di 7 No J79-191, Rev. E 10/10/2005 Sezione 13. CONSIDERAZIONI SULLO SMALTIMENTO I gradi di lega trattati in questa Scheda Tecnica di Sicurezza sono riciclabili. Il valore dei cascami, trucioli, ecc. aumenta se essi sono separati per grado di lega. Il loro riciclaggio è raccomandato. Qualsiasi prassi di smaltimento deve essere conforme alle leggi locali, statali e federali ed alle normative (contattare l’ufficio ambientale locale o statale preposto per ulteriori dettagli.) Sezione 14. INFORMAZIONI SUL TRASPORTO Non sono materiali pericolosi per spedizioni DOT. Sezione 15. INFORMAZIONI SULLE NORMATIVE Vedere sezione 2 per l’identificazione dei componenti delle leghe che possono essere soggetti alle norme SARA 313. Sezione 16. ALTRE INFORMAZIONI Aggiornate in conformità allo Standard ANSI Z400 1-1998. Aggiornamento sezione 2. Le seguenti classificazioni di pericolo sono raccomandate per i gradi di lega trattati in questa Scheda Tecnica di Sicurezza. NFPA Fuoco - 0 Salute - 0 Reattività - 0 Pericolo specifico - nessuno Allo stato attuale delle nostre conoscenze, le informazioni contenute in questa Scheda Tecnica di Sicurezza sono accurate. Comunque sia, né AMPCO METAL, né alcuno dei suoi rappresentanti aziendali si assume nessuna responsabilità circa l’accuratezza o la completezza delle informazioni qui contenute. La verifica di idoneità di qualsiasi materiale è responsabilità unica dell’utilizzatore. Tutti i materiali possono presentare pericoli sconosciuti e devono essere utilizzati con cautela. Sebbene certi pericoli siano stati qui descritti, non possiamo garantire che questi siano i soli pericoli esistenti. Pagina 7 di 7